venerdì 3 settembre 2021

Ognuno è obbligato a trovare la sua parte debole, la sua argilla e chiedere al Signore che la trasformi in ferro, se si vuole resistere sino alla fine.

 


LIBRO DEL PROFETA DANIELE 

Anche Salomone nonostante la sua sapienza, aveva i piedi di argilla e ferro. Il suo cuore debole verso le donne fecero di lui un idolatra. 

Il re Salomone amò molte donne straniere, oltre la figlia del faraone: moabite, ammonite, edomite, sidònie e ittite, provenienti dai popoli di cui aveva detto il Signore agli Israeliti: «Non andate da loro ed essi non vengano da voi, perché certo faranno deviare i vostri cuori dietro i loro dèi». Salomone si legò a loro per amore. Aveva settecento principesse per mogli e trecento concubine; le sue donne gli fecero deviare il cuore. Quando Salomone fu vecchio, le sue donne gli fecero deviare il cuore per seguire altri dèi e il suo cuore non restò integro con il Signore, suo Dio, come il cuore di Davide, suo padre. Salomone seguì Astarte, dea di quelli di Sidone, e Milcom, obbrobrio degli Ammoniti. Salomone commise il male agli occhi del Signore e non seguì pienamente il Signore come Davide, suo padre. 

Salomone costruì un’altura per Camos, obbrobrio dei Moabiti, sul monte che è di fronte a Gerusalemme, e anche per Moloc, obbrobrio degli Ammoniti. Allo stesso modo fece per tutte le sue donne straniere, che offrivano incenso e sacrifici ai loro dèi. 

Il Signore, perciò, si sdegnò con Salomone, perché aveva deviato il suo cuore dal Signore, Dio d’Israele, che gli era apparso due volte e gli aveva comandato di non seguire altri dèi, ma Salomone non osservò quanto gli aveva comandato il Signore. Allora disse a Salomone: «Poiché ti sei comportato così e non hai osservato la mia alleanza né le leggi che ti avevo dato, ti strapperò via il regno e lo consegnerò a un tuo servo. Tuttavia non lo farò durante la tua vita, per amore di Davide, tuo padre; lo strapperò dalla mano di tuo figlio. Ma non gli strapperò tutto il regno; una tribù la darò a tuo figlio, per amore di Davide, mio servo, e per amore di Gerusalemme, che ho scelto». 

Il Signore suscitò contro Salomone un avversario, l’edomita Adad, che era della stirpe regale di Edom. Dopo la disfatta inflitta da Davide a Edom, quando Ioab, capo dell’esercito, era andato a seppellire i cadaveri e aveva ucciso tutti i maschi di Edom – Ioab, con tutto Israele, vi si era fermato sei mesi finché ebbe sterminato ogni maschio di Edom – Adad, con alcuni Edomiti a servizio del padre, fuggì per andare in Egitto. Allora Adad era un ragazzo. Essi partirono da Madian e andarono a Paran; presero con sé uomini di Paran e andarono in Egitto dal faraone, re d’Egitto, che diede ad Adad una casa, gli fissò alimenti e gli diede una terra. Adad trovò grande favore agli occhi del faraone, tanto che gli diede in moglie la sorella della propria moglie, la sorella di Tacpenès, la regina madre. La sorella di Tacpenès gli partorì il figlio Ghenubàt, che Tacpenès svezzò nel palazzo del faraone. Ghenubàt visse nella casa del faraone, tra i figli del faraone. Quando Adad seppe in Egitto che Davide si era addormentato con i suoi padri e che era morto Ioab, capo dell’esercito, disse al faraone: «Lasciami partire; voglio andare nella mia terra». Il faraone gli rispose: «Ti manca forse qualcosa nella mia casa perché tu cerchi di andare nella tua terra?». Quegli soggiunse: «No, ma, ti prego, lasciami partire!». 

Dio suscitò contro Salomone un altro avversario, Rezon figlio di Eliadà, che era fuggito da Adadèzer, re di Soba, suo signore. Egli radunò uomini presso di sé e divenne capo di una banda, quando Davide aveva massacrato gli Aramei. Andarono quindi a Damasco, si stabilirono là e cominciarono a regnare in Damasco. Fu avversario d’Israele per tutta la vita di Salomone, e questo oltre al male fatto da Adad; detestò Israele e regnò su Aram. 

Anche Geroboamo, figlio dell’efraimita Nebat, di Seredà – sua madre, una vedova, si chiamava Seruà –, mentre era al servizio di Salomone, alzò la mano contro il re. Questa è la ragione per cui alzò la mano contro il re: Salomone costruiva il Millo e chiudeva la breccia apertasi nella Città di Davide, suo padre. Geroboamo era un uomo di riguardo; Salomone, visto quanto il giovane lavorava, lo nominò sorvegliante di tutto il lavoro coatto della casa di Giuseppe. In quel tempo Geroboamo, uscito da Gerusalemme, incontrò per strada il profeta Achia di Silo, che era coperto con un mantello nuovo; erano loro due soli, in campagna. Achia afferrò il mantello nuovo che indossava e lo lacerò in dodici pezzi. Quindi disse a Geroboamo: «Prenditi dieci pezzi, poiché dice il Signore, Dio d’Israele: “Ecco, strapperò il regno dalla mano di Salomone e ne darò a te dieci tribù. A lui rimarrà una tribù a causa di Davide, mio servo, e a causa di Gerusalemme, la città che ho scelto fra tutte le tribù d’Israele. Ciò avverrà perché mi hanno abbandonato e si sono prostrati davanti ad Astarte, dea di quelli di Sidone, a Camos, dio dei Moabiti, e a Milcom, dio degli Ammoniti, e non hanno camminato sulle mie vie, compiendo ciò che è retto ai miei occhi, osservando le mie leggi e le mie norme come Davide, suo padre. Non gli toglierò tutto il regno dalla mano, perché l’ho stabilito principe per tutti i giorni della sua vita a causa di Davide, mio servo, che ho scelto, il quale ha osservato i miei comandi e le mie leggi. Toglierò il regno dalla mano di suo figlio e ne consegnerò a te dieci tribù. A suo figlio darò una tribù, affinché ci sia una lampada per Davide, mio servo, per tutti i giorni dinanzi a me a Gerusalemme, la città che mi sono scelta per porvi il mio nome. Io prenderò te e tu regnerai su quanto vorrai; sarai re d’Israele. Se ascolterai quanto ti comanderò, se seguirai le mie vie e farai ciò che è retto ai miei occhi, osservando le mie leggi e i miei comandi, come ha fatto Davide, mio servo, io sarò con te e ti edificherò una casa stabile come l’ho edificata per Davide. Ti consegnerò Israele; umilierò la discendenza di Davide per questo motivo, ma non per sempre”». 

Salomone cercò di far morire Geroboamo, il quale però trovò rifugio in Egitto da Sisak, re d’Egitto. Geroboamo rimase in Egitto fino alla morte di Salomone. 

Le altre gesta di Salomone, tutte le sue azioni e la sua sapienza, non sono forse descritte nel libro delle gesta di Salomone? Il tempo in cui Salomone aveva regnato a Gerusalemme su tutto Israele fu di quarant’anni. Salomone si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella Città di Davide, suo padre; al suo posto divenne re suo figlio Roboamo (1Re 11,1-43). . 

Ognuno è obbligato a trovare la sua parte debole, la sua argilla e chiedere al Signore che la trasformi in ferro, se si vuole resistere sino alla fine. 

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI 

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