lunedì 8 luglio 2024

CUORE DI MARIA - "CORREDENTRICE" 4

 


È vero che l'Apostolo san Paolo poteva dire e scrivere le significative parole del più grande valore mistico: «Porto le stigmate di Gesù nel mio corpo» (Gal.6,17). Ma chi mai poté avere e vivere al vertice di ogni altezza e perfezione la realtà più concreta e sofferta della concrocifissione con Gesù Cristo come Maria Santissima, sua Madre?  

È ben certo che la prima e più perfetta stigmatizzata dell'intera storia del Cristianesimo è stata e sarà per sempre Lei, che era fisicamente presente a Gerusalemme in quei giorni, vivendo tutto il martirio del suo Cuore con l'intera sequenza della dolorosissima Passione e Morte di Gesù:  

- straziata fibra a fibra da ogni colpo della flagellazione di Gesù;  

-  penetrata dalle pungentissime spine che laceravano il capo di Gesù;  

-  scossa dalle voci che gridavano: «Non costui; ma Barabba!» (Gv.18,40);  

-  colpita nell'intimo dai colpi di martello che inchiodavano Gesù;  

-  misticamente concrocifissa con il figlio Gesù sulla Croce;  

-  segnata dalle sanguinose stimmate invisibili nel suo materno Cuore;  

-  amareggiata dagli insulti dei sacerdoti: «Ha salvato altri! ...» (Lc 23,35);  

-  ha visto i soldati dividersi le vesti e sorteggiare la tunica di Gesù;  

-  ha udito Gesù gridare: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» (Mt 27,46)  

 

Fra le braccia della Madre ...  

Ha ben scritto il beato John Henry Newman una sua breve ma acuta riflessione, affermando che Maria Santissima, la Madre di Dio e La Corredentrice degli uomini, «durante trent'anni fu beata della presenza di suo Figlio. Lo ebbe sotto la sua tutela ... Egli però non era venuto sulla terra per essere soltanto il figlio di Maria, ma per essere il Salvatore degli uomini. Perciò, dovette separarsi da Lei... Gesù era vissuto fra le sue braccia tenero bambino ... Ma poi Ella seppe del suo arresto, del suo processo, della sua condanna a morte. Allora lo raggiunse nuovamente e fu vicino a Lui. Ma dove?... Sulla Croce. E lo tenne di nuovo sulle sue braccia. Ma Egli era morto!»,  

   San Pio da Pietrelcina affermava una tremenda verità quando diceva che nella sofferenza della Passione e Morte di Gesù, «la Madonna, come Gesù, ha sofferto tutte le pene dell'inferno sul Calvario». Questa affermazione di san Pio da Pietrelcina è davvero terribile. Ma essa corrisponde alle parole di san Paolo, il quale afferma questa incredibile verità che tuttavia è verissima, dicendo di Gesù: «Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio Lo fece peccato in nostro favore» (2Cor 5,21). E perché Dio trattò da "peccato" Gesù? ... Perché, come ha affermato san Pietro, «Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul Legno della croce» (1Pt 2,24), sperimentando, in tal modo, la stessa condizione dei condannati all'inferno che Lui voleva e stava salvando dalla condanna con la sua immolazione redentrice.  

   Identica è stata la condizione della divina Madre in unione indivisibile con il Figlio Redentore, quale nostra Madre Corredentrice. Anche Ella, di fatto, ha portato su di sé i nostri peccati ai piedi della Croce di Gesù, sul Calvario, immolandosi con il divin Figlio per noi. Per miracolo di Dio, infatti, Ella, con il dono della scienza infusa da Dio, vide tutti i nostri peccati da corredimere, uno per uno, e lo schianto della vista orrenda e della sofferenza senza misura le fece in qualche modo sperimentare, come afferma appunto san Pio da Pietrelcina, «tutte le pene dell'inferno». Povero Cuore materno! ...  

   Parlare delle mistiche notti oscure, prove della fede, assalti demoniaci, tenebre spaventose, angosce laceranti e spinte anche alla disperazione... sono tutte ben piccole cose rispetto alle orrende e incommensurabili «pene dell'inferno» patite da Gesù e da Maria sul Calvario con la loro coimmolazione per i miliardi di miliardi di peccati dell'intera umanità, dal peccato originale di Adamo ed Eva, fino ai peccati dell'ultimo uomo che vivrà sulla terra alla parusia: in tal modo, Essi, il Figlio divino e la Madre, hanno operato dolorosissimamente la nostra Redenzione universale.  

 

Padre Pio di accascia sulla sedia ...  

   Se pensiamo alle sofferenze spaventose di Gesù e di Maria per i nostri peccati; non possiamo che inorridire della nostra facilità, invece, a peccare offendendo Gesù e la Madonna come se niente fosse, senza molti scrupoli.  

A padre Pio da Pietrelcina, un giorno, si presentò un penitente per la confessione e si accusò di avere bestemmiato. Padre Pio, fattosi triste, gli chiede: «Chi hai bestemmiato?», L'uomo rispose: «Gesù e la Madonna». Appena padre Pio senti che erano stati bestemmiati Gesù e la Madonna sembrò essere stato colpito da una pugnalata al cuore, accasciandosi sulla sedia e dicendo con grande affanno: «Proprio Gesù e la Madonna?» ... Poi; dopo un po' di tempo, triste, chiede all'uomo quante volte avesse bestemmiato, ma l'uomo non sapeva che cosa rispondere, meravigliandosi della richiesta di padre Pio, e allora padre Pio, ancora più affranto, gli disse:  

«Ma come, una cosa così atroce la fai con tanta leggerezza da non renderti conto? ...», e lo mandò via senza l'assoluzione.  

   Ancora più grande era la sofferenza di padre Pio quando ebbe la cosiddetta "notte oscura" dello spirito, da lui paragonata alle pene dell'inferno o del Purgatorio. così scriveva al suo Padre spirituale: «Allorché io sono in questa "notte", non saprei dirvi se mi trovo nell'inferno o nel Purgatorio ...  

Sono tante e sì acute le pene che qui si sentono, che non saprei farvi differenza alcuna di quanto potrei soffrire se fossi nello stesso inferno, anzi, mi dia lecito il dirlo, qui in questo stato devesi soffrire ancora di più, in ragione in cui si è amato il Creatore».  

   Certamente san Pio da Pietrelcina piangeva spesso sui peccati contro Dio, contro Gesù, contro la Madonna ... e ci di accorgeva facilmente di ciò guardando i suoi occhi molto spesso umidi di Lacrime e molto arrossati.  

Padre Stefano Manelli

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