martedì 2 aprile 2019

Una visione terrificante del luogo dell'inferno.



Il 13 maggio 2007, sono stato sorpreso da una visione di San Michele Arcangelo , che in quel momento mi ha mostrato questa visione. Non so come spiegare in dettaglio come sia successo, perché è stato molto veloce, non posso dire fino a che punto è stata una visione o sono andato lì, comunque credo di essermi trasferito all'Inferno, dato che mi sentivo in fiamme, tutto perfettamente chiaro per me.

Sentii un calore che attraversò il mio corpo, bruciandomi come se stessi cadendo in un vulcano infuocato, e quando sentii il mio corpo scendere e il calore aumentava di intensità, così aumentò il rumore. Le grida che provenivano da lì, non distinguevano da dove provenivano dal lato sinistro o destro; era tutto molto confuso al momento, perché chiudevo gli occhi per non vedere nulla. Ho pensato a me stesso:
"Sono morto e sono all'Inferno?"

Ma i miei pensieri si volsero alla presenza che la Madonna non mi avrebbe lasciato solo, e che San Michele Arcangelo era con me.
                                       
STAI ENTRANDO QUI LASCIA FARE TUTTE LE SPERANZE PERCHE’ DI QUESTO NON LASCERANNO MAI
All'improvviso, ero in un luogo di oscurità assoluta. L'unica scintilla che illuminava il luogo erano torce abominevoli e fiamme di fuoco che sgorgavano come una grande caverna. Mentre camminavo in molti posti, la paura ha preso il sopravvento sulla mia anima, così che c'erano molte grida e gemiti di dolore; All'improvviso vidi una palla di fuoco rotolare nella mia direzione;Pensavo davvero che sarei esploso di fronte a me, ad una tale velocità.
Questa palla tuttavia si trasformò in un orribile mostro, e questo si spostò da un lato all'altro.Nello stesso momento in cui questo movimento si spostava da un lato all'altro, il calore aumentava ancora di più, sentendo che stavo cadendo sempre più in profondità, chiesi a San Michele Arcangelo :
"È questo il tormento eterno?"
Quel mostro di fuoco rispose per primo
quel San Michele, dicendo:
"Godere".
San Michele Arcangelo non rispose nulla.
All'improvviso, eccomi di fronte a una grande sala. Le pareti erano di rocce crepitanti che esplodevano come il fuoco, bruciavano come legna da ardere verde, e c'erano diverse grotte simili a celle divise. In queste celle vedevo portici di fuoco con simboli satanici , e potevo vedere che c'erano molte persone intrappolate lì da correnti spesse, che erano incandescenti come carboni ardenti, un rosso brillante, anche in alcuni sulla vita di ognuno di loro una cintura anche di ferro, che trafisse il proprio corpo!
Sono stato preso dall'Arcangelo, e mi ha condotto in un altro posto dove le grida erano terribili, così che non potevo sopportare così tante e simili sofferenze. Più avanti c'erano altre grotte dove si levavano le grida, i gemiti e le ululate e tante bestemmie contro il Santo Nome di Dio!
In una prima cella, ho potuto vedere che molti corpi che mostrano tutti i loro organi interni sono rivolti verso l'esterno; in una seconda cella, corpi trafitti da ganci luccicanti in cui erano difficili da respirare, e ancora in una terza cella, un sacco di orribili e strani vermi che divoravano quei corpi.
Ho pensato a me stesso come quelle creature potessero pronunciare queste urla di dolore.
In una quarta cella, vidi dei preti torturati ciascuno da 13 diavoli che bloccavano il loro corpo con diversi tridenti, oltre a sfregare carboni dal corpo, questi laceravano e sembravano masticare il loro cervello, uccidevano il séde con il loro sangue, e mi resi conto che Non ho visto gli occhi di questi Padri ... perché erano senza occhi.
Sempre in una quinta cella, guardavo alcune persone che assomigliavano ai Vescovi, ma non erano molto definite nei loro contorni, dato che erano così decomposti e carbonizzati dalle fiamme e dalle braci vive ... c'erano anche alcuni corpi che non avevo Potevo vedere attraverso, ma una strana figura che entrò nelle loro viscere e fuori dai buchi dei loro corpi!
Mi sono chiesto perché assomigliano a questo:
"Sono linee?"
Qualche istante dopo mi resi conto che in realtà erano vermi infernali sotto forma di linee ; quelle cose erano vive e commoventi devastanti ogni centimetro di quei corpi.
Andai anche a vedere una sesta cella e potei vedere un fiume di lava che bruciava un incendio che consumava le anime confuse che scendevano dalle buie valli e che si lanciavano disperatamente, fuggendo dal nulla, dove nel frattempo vidi molti religiosi e religiose.
Sono stato poi condotto in altri tunnel, scendendo sempre e imbattuto in unagrande scogliera di grandi profondità. Non scendevo sulla scogliera; ma ho visto fiamme così forti che hanno suonato sul tetto della caverna. Da queste enormi fiamme emersero tre figure di demoni dal più caduto della Grazia di Dio.
Era come un mare di fuoco:
vide perfettamente le anime che si gettarono nelle fiamme,
le anime caddero, come le piogge nel campo.
 Ho iniziato a scendere il precipizio, il mio corpo tremava da tale 
era il terrore di così grande che ho visto in questa parte ...

[Non narro qui; Non posso dire il terrore che ho visto, perché avrebbe spaventato molte persone; Ero pietrificato e terrorizzato. Non posso più lamentarmi delle mie sofferenze, perché non soffro nulla in confronto a ciò che ho visto dal primo momento fino alla mia partenza.

PSJC

Chiedo scusa per la traduzione

lunedì 1 aprile 2019

Io ti ho scelta perché sei così misera e perché eri così lontana dalla Mia Chiesa;



Io sono; 
 Io ti ho scelta perché sei così misera e perché eri così lontana dalla Mia Chiesa; ti ho scelta perché eri morta, per mostrare al mondo che Io non ho bisogno di alcun potere di uomo e nemmeno della loro santità per realizzare i Miei disegni;

è come dice la Scrittura: “fu per confondere i sapienti che Dio ha scelto ciò che per il mondo è stolto, e per confondere i forti che Egli ha scelto ciò che per il mondo è debole, quello che il mondo pensa ignobile e disprezzabile è ciò che Dio ha scelto – quelli che sono nulla per ridurre a nulla coloro che sono tutto”; e tuttora benedico il Padre per aver tenute nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti ed averle rivelate ai piccoli;

sii in pace, figlia Mia; la Mia Croce di Pace e d’Amore grida al mondo per la conversione, per l’amore, per la pace e l’unità; le Mie Opere debbono riportare il genere umano alla divinità; le Mie Opere vengono dalla Mia Misericordia;

9 Novembre, 1989

L'UNIONE CON DIO


Il distacco da sé e il desiderio di Dio rendono possibile la preghiera


L'amor di Dio per noi è puro, sincero, tenace; e noi dobbiamo da parte nostra restargli uniti con un amore perpetuo, ininterrotto.
Noi dobbiamo appartenergli in modo tale che le nostre speranze, i nostri pensieri, le nostre parole, le nostre preghiere non siano che Dio (64).

 S. Alberto Magno

L'IRA



EGO TE ABSOLVO


I SETTE VIZI CAPITALI 


L'IRA o COLLERA è una deviazione di quest'istintivo sentimento che porta a difenderci quando siamo assaliti, respingendo la forza con la forza. 

L'ira come passione è un violento disagio di reazione, determinato da un patimento o da una contrarietà fisica o morale. Questa contrarietà fa scattare una violenta emozione che tende la forze allo scopo di vincere le difficoltà; si è allora portati a scaricar l'ira sulle persone, sugli animali o sulle cose. 

L'ira come sentimento è un desiderio ardente di respingere e di punire l'aggressore. Ma l'ira, vizio capitale, è smoderato desiderio di punire il prossimo. L'ira è spesso accompagnata da odio, che cerca non solo do respingere l'aggressore ma di trarne vendetta, onde è sentimento più meditato e più durevole e che ha quindi poi gravi conseguenze.» (Tanquerey) 

L'ira ha vari gradi: 

L'IMPAZIENZA E MALUMORE si hanno quando si manifesta il malcontento alla prima contrarietà, al primo cattivo successo. 

L'IMPETO DI COLLERA si ha quando uno si irrita oltre misura, manifestando il malcontento con gesti disordinati. 

LA VIOLENZA si ha quando si sfoga non solo in parole, ma anche con colpi. 

IL FURORE è pazzia passeggera. 

L'ODIO implacabile è quello che non respira che vendetta e giunge fino a desiderare la morte dell'avversario. 

L'ira che giunge all'odio e il rancore alla vendetta, se deliberata e volontaria, è di natura sua peccato mortale, viola gravemente la carità e spesso pure la giustizia. Se l'odio non è deliberato il peccato è veniale. 

« Chi avrà detto « stolto » al suo fratello, merita d'esser gettato nelle fiamme del fuoco ». 

« Come noi rimettiamo ai nostri debitori» così avremmo il perdono per le nostre colpe dal Padre Celeste. Un vero cristiano secondo lo Spirito di Gesù prega per quelli che l'hanno offeso ed evita di ripensare alle offese ricevute e a tutto ciò che vi riferisce. Anzi ringrazia Dio che l'ha trovato degno di soffrire ed accrescere il merito e il Suo amore. 

Se la giustizia lo richiede, chi è stato offeso può e, talora, deve domandare riparazione, per le vie stabilite dalle leggi. 

G. Crux

Ai piedi della tua croce



Uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua (Gv 19,34).


Ai piedi della Tua croce gloriosa, 
apro anelante la bocca 
per accogliere l’acqua della vita,
stendo il mio corpo in atto di adorazione 
per essere avvolta dal tuo sangue 
che porta lo Spirito. 
Tu, dall’alto del tuo trono di gloria,
mi inviti a salire la scala della fedeltà 
per entrare nel tuo intimo 
attraverso la porta della vita.
Resto attonita, 
in atto di contemplazione e di stupore 
per l’immenso amore che il tuo sangue 
misto all’acqua dello Spirito 
ha veicolato per tutti noi, 
fino a bagnare ogni angolo della terra. 
Desidero salire e venire a bere al tuo costato
ferito dalla misteriosa lancia
e abbeverarmi alla sorgente della vita. 
Tu, dall’alto della Croce gloriosa, mi ripeti: 
“Se hai sete, vieni e bevi. 
Voglio estinguere la tua sete d’amore; 
e per questo ho aperto il mio cuore, 
per darti rifugio”. Amen.

Coloro che maledicono i Miei Profeti, maledicono Me



Mia amatissima figlia, il Mio Cuore si appesantisce per la grande tristezza, in questo momento. Tra voi vi sono coloro, che dopo aver accolto la Mia Parola, trasmessa attraverso questi santi Messaggi, a causa del Mio Amore e della Mia Compassione, Mi hanno tradito nel modo più crudele. Questo genere di tradimento non è diverso da quello che Mi venne inflitto, durante il Mio Tempo sulla terra. 

I semi del dubbio sono stati piantati negli altri, da parte di coloro che sono stati indotti in errore, a causa delle menzogne e dell‟odio, che il maligno ha posto nei loro cuori. Egli, che Mi odia, continuerà ad incitare all‟odio contro di Me, infestando alcuni di coloro che sono coinvolti in questa ed altre missioni che vengono dal Cielo, al fine di salvare le anime. Egli mentirà e getterà del fango sui Miei cari eletti, in modo da allontanare le anime da Me. In merito a coloro che Mi voltano le spalle ho da dire questo: sappiate che il vostro tradimento spezza il Mio Cuore in due. Sappiate che ciò che fate contro di Me vi riguarda, poiché il libero arbitrio è vostro; ma nel momento in cui voi userete la vostra influenza, per portarMi via le anime, Io vi riterrò personalmente responsabili di ciascun anima che sarete riusciti ad allontanare dalla Mia Grande Misericordia. Guai all‟uomo che incita all‟odio contro di Me, Gesù Cristo, quando il Mio solo desiderio è quello di prendere, con Me, ogni figlio di Dio. 

Io vengo per avviluppare le anime nella Mia Misericordia, ma se voi creerete degli ostacoli o diffonderete delle menzogne, allo scopo di indurre il prossimo a detestare i Miei profeti, allora Io vi punirò severamente, poiché questo è uno dei più grandi peccati contro Dio. Se voi tenterete deliberatamente d‟interferire con il Mio Piano di Salvezza, nell‟ultimo giorno Io vi chiamerò di fronte a Me, e vi riterrò responsabili di averMi privato di quelle anime che sono state perse, in favore del maligno, a causa delle vostre azioni, e se dichiarerete che la Parola di Dio viene dallo spirito del male, Io non vi perdonerò mai per questa malignità. Tacete, non commettete questa grave offesa contro Dio. Se non accettate più la Mia Missione, allora andatevene con dignità e non proferite alcuna parola, il vostro silenzio vi salverà; ma, se voi proferirete delle malignità contro di Me, Io vi getterò nella desolazione e non farete mai parte del Mio Regno. 

Il Mio Cuore è spezzato, ma non lo è la Mia Risolutezza. Non temete il vostro errore, ma l‟Ira di Dio, poiché coloro che maledicono i Miei Profeti, maledicono Me. 

Gesù Cristo 

Il Figlio dell‟Uomo 

9 Settembre 2014 


domenica 31 marzo 2019

AMORE E MISERICORDIA



"Che gioia, Dio mio, quando si è persuasi che tu stai non solo vicino, ma addirittura dentro di noi e che eserciti in noi la tua azione con paterna sollecitudine; allora sì che ci doniamo a te con dolce e sicura fiducia e mettiamo nelle tue mani tutte le nostre cose e la cura di esse, e in noi divampa il fuoco consumatore che è alimentato solo dal tuo puro amore".

Serva di Dio Madre Speranza di Gesù

SPIRITO SANTO



Vieni, o Amore Eterno, che (appunto perchè sei amore) non puoi fare a meno d'effondere nei cuori le fiamme della tua carità, ah! vieni e accendi nel freddo cuor nostro quel fuoco di paradiso, che alimenta ogni virtù e matura in noi i frutti della grazia. 

L‟anticristo assumerà l‟incarico, poiché sarà invitato a fare così



Miei cari figli, state attenti ai segni dei tempi, allorché l‟anticristo si insedierà nella Chiesa di mio Figlio sulla terra, in un modo chiaramente visibile a tutti voi. 

Non crediate, neanche per un momento, che l‟anticristo si precipiti contro la Chiesa di mio Figlio, prendendola aggressivamente, con la forza. Ispirato e guidato dall‟ingannatore in persona, l‟anticristo assumerà l‟incarico poiché sarà invitato a fare così.  

Tutti gli adattamenti apportati ai messali della Chiesa, saranno presto resi noti e la spiegazione data, sarà che essi riflettono il mondo moderno e perciò, devono divenire inclusivi, allo scopo di adattarsi alle altre religioni e culti vari. Nel momento in cui la Vera Parola di Dio e gli Insegnamenti di mio Figlio Gesù Cristo, verranno cambiati, diverranno aridi, poiché essi non rifletteranno la Verità, trasmessa al mondo da mio Figlio. 

L‟anticristo, in un primo tempo diverrà popolare, grazie alle sue abilità politiche; in seguito, egli sposterà la propria attenzione verso le varie religioni, ma il suo interesse principale si focalizzerà sul Cristianesimo. Il Cristo è il suo più grande nemico e l‟oggetto del suo odio, di conseguenza il suo obiettivo finale sarà quello di distruggere la Chiesa di mio Figlio. Essa verrà smantellata in vari modi, prima che a lui, l‟anticristo, venga chiesto di farne parte. Egli verrà coinvolto nel processo decisionale del piano orchestrato per lanciare la nuova, unica, religione mondiale. Tutti questi cambiamenti, allorquando la Chiesa avrà pubblicamente proposto l‟unificazione di tutte le religioni, avranno luogo prima che l‟anticristo prenda il suo posto sul Trono di mio Figlio, sulla terra; da quel momento la via sarà sgombrata per la bestia, affinché possa camminare liberamente nella Chiesa di mio Figlio dove gli verrà accordato un posto d‟onore. Infine, sarà annunciato che egli diverrà il leader dell‟unico ordine mondiale ed avrà luogo la sua sfarzosa incoronazione. 
Questo avvenimento sarà visto in tutto il mondo e seguito da politici, dignitari, e celebrità varie; nel momento in cui la corona verrà posta sulla sua testa, sarà come se, l‟ultimo chiodo, fosse stato conficcato nel Corpo di mio Figlio: in quel giorno, la Chiesa Cattolica verrà profanata e molti vescovi e sacerdoti fuggiranno, poiché da quel momento, essi capiranno che le profezie predette, si sono svelate davanti ai loro occhi. 

Da quel giorno in avanti, quando la Sede di Dio sarà stata offerta all‟anticristo, quest‟ultimo mostrerà grandi segni corporei, che convinceranno le persone della sua santità. Diranno che l‟anticristo mostrerà i segni delle stigmate ed inoltre, egli sarà visto curare i malati e le malattie inguaribili. Gli saranno attribuiti dei grandi miracoli e, con il trascorrere del tempo, convincerà molte persone che egli è Gesù Cristo e che il suo innalzamento al vertice di questa falsa chiesa, è un segno della Seconda Venuta. E sebbene i laici possano essere stati i responsabili della costituzione del nucleo della chiesa rimanente, formatosi da ciò che era rimasto della Chiesa fondata da mio Figlio sulla terra, i sacerdoti saranno coloro che la guideranno da quel momento in poi. Lo Spirito Santo sosterrà la Vera Chiesa durante il regno dell‟anticristo ed egli, così come ogni nemico di mio Figlio, non prevarrà mai contro di essa. 

La Verità non morirà mai. La Parola di Dio, quantunque profanata, non morirà mai. La Chiesa non potrà mai morire, sebbene verrà gettata nel deserto. Anche nell‟ora della sua maggiore debolezza rimarrà in vita e, a prescindere da quanto venga attaccata la Chiesa di mio Figlio, Dio non permetterà mai che venga distrutta. 

Durante quei giorni a venire, non dovete mai lasciarvi sviare accettando un tale inganno. Voi sarete attratti dall‟anticristo ed egli sarà appoggiato dai nemici della Chiesa di mio Figlio. 
Egli verrà accolto nelle chiese, da parte dei falsi leader ed acclamato in tutto il mondo per le sue opere di carità. Riceverà grandi onori in numerose nazioni e le persone terranno la sua foto incorniciata nelle loro case. Egli, l‟anticristo, verrà idolatrato più di Dio, ma sarà per Mano di Dio che verrà scagliato nell‟abisso, insieme a coloro che ruberanno le anime dei figli di Dio, allorché avranno partecipato al tentativo di distruzione della Chiesa di mio Figlio. 

La vostra Amata Madre 

Madre della Salvezza 

7 Settembre 2014


LA PREGHIERA IN CHIESA



0 chiesa santa, quanto è buono e quanto è dolce pregare all'interno delle tue mura! Dove ci può essere preghiera fervente se non dentro le tue mura, davanti al trono di Dio, davanti al Volto di colui che siede su quel trono? Sì, l'anima si scioglie in una santa emozione e le lacrime scorrono sulle guance come ruscelli. Quanto è dolce pregare per tutti gli uomini!

San Giovanni di Cronstadt

GESU’ OSTIA



LA «PRESENZA» IN MEZZO A NOI



L'adorazione ai piedi del tabernacolo

Adorare Gesù Cristo, che si fa presente e che dimora nell'Eucaristia, è adorare il Crocifisso che ci redime col suo sangue, è adorare il Risorto che ci rende partecipi della sua vita divina, è adorare il Capo che ci costituisce sue membra.
Questa adorazione nasce e si radica nella Santa Messa, per poi diramarsi fuori da essa. Con la Messa, l'Eucaristia viene ricevuta; con l'adorazione, l'Eucaristia viene contemplata e desiderata. Da ciò si comprende come la Santa Messa spinge all'adorazione, e l'adorazione attira alla Santa Messa.
il tabernacolo diventa così il luogo d'attesa di un incontro: finché il cibo celeste è lì, destinato ad essere ricevuto, lì pure è il Signore, in attesa di essere ricevuto.
E se nel tabernacolo il Cristo attende, come si può non andare da lui e stare con lui? Su questa base poggia il culto di adorazione verso l'Eucaristia, con le diverse forme di devozione: preghiere individuali e comunitarie, benedizioni, processioni e Congressi eucaristici.
Eppure, tanti sono i cristiani che si comportano come se l'Eucaristia non esistesse!
Ecco, allora, come l'adorazione diventa anche 'riparazione'. Quando un uomo arreca un danno, qualcun'altro può intervenire e riparare. Questo avviene sia sul piano materiale, sia su quello spirituale. Basta una parola buona, a volte, per cancellare o attenuare un torto subìto.
L'adorazione eucaristica ripara ciò che Gesù subisce nel SS. Sacramento: l'incredulità viene riparata con la fede viva, gli oltraggi con la lode, le amarezze con la consolazione, la tiepidezza con la passione, l'indifferenza con la devozione, l'odio con l'amore.
Quanti sono i torti che Gesù riceve? Un cuore sensibile, che ama profondamente, sa riconoscerli e ripararli, come fa l'innamorato che circonda di mille attenzioni la sua amata, pronto ad accoglierla fra le sue braccia per risanare le ferite che la vita le procura.
Si comprende veramente il significato di riparazione solo se si comprendono le innumerevoli umiliazioni che Gesù riceve in questo stato di vita. Prima fra tutte: all'Essere purissimo che entra nel nostro cuore, siamo in grado di offrire per dimora solo un luogo impuro. A questo, come se non bastasse, si aggiunge tutto il resto.
Pensate a quanti, entrando in una chiesa, corrono ad inginocchiarsi davanti a una statua, ignorando che sull'altare c'è la reale presenza del Cristo!
Ci sono chiese che lasciano al buio il tabernacolo; addirittura, in qualche nuova costruzione, si fa persino fatica a trovarlo.
Quanta distrazione nell'assistere alla Santa Messa! Gesù si fa presente in mezzo a noi, s'immola, versa il suo sangue, ma noi pensiamo ad altro o parliamo col nostro vicino. Ci comporteremmo così ai piedi della croce? È possibile rimanere indifferenti dinanzi a Colui che muore al nostro posto?
Ognuno di noi, ancora oggi, può essere uno dei Magi che lo adorano, un Erode che vuole sopprimerlo, un Giuda che lo tradisce, un Pietro che lo rinnega, un Ponzio Pilato che se ne lava le mani, un pretoriano che lo schernisce, una delle donne che lo piangono, un ladrone pentito, un Giovanni sempre fedele, una Madre trafitta nell'anima: a noi la scelta!
Sono tanti coloro che fanno trascorrere mesi e mesi, se non anni, senza comunicarsi. Altri, pur partecipando con assiduità alla Messa, poche volte si accostano all'Eucaristia, comportandosi come quell'invitato che si presenta a tavola senza toccar cibo. Ma c'è anche l'invitato che, dopo aver mangiato e bevuto, non si degna neppure di ringraziare e di salutare il padrone di casa, alla fine della festa!
E che dire, purtroppo, di quei sacerdoti che celebrano la Messa frettolosamente, dimenticando che stanno compiendo l'atto più importante della loro giornata?
Quanti cristiani credono veramente che l'ostia e il vino consacrati sono il corpo e il sangue di Cristo?
Ai cristiani increduli, si aggiungono quelli che cristiani non sono, e gli atei.
Se nel passato, nelle chiese devastate dalle guerre, le Ostie venivano calpestate dai soldati e buttate in pasto ai cavalli, ai nostri giorni la situazione non cambia nei Paesi in guerra, dove le bombe distruggono anche le chiese.
E ancora, non di rado, ladri entrano nelle chiese, forzano i tabernacoli e rubano le Ostie. Cosa ne fanno? Le utilizzano loro o le vendono! L'ostia consacrata, infatti, viene usata nei riti magici e satanici, il cui culmine è rappresentato dalla cosiddetta 'messa nera': qui, il culto di Satana, praticato con riti che il rispetto e la vergogna ne impediscono la descrizione, scimmiotta il culto che si attribuisce a Dio con la Santa Messa.
A tanto è capace di arrivare l'uomo: esaltare il principe delle tenebre e calpestare il Re dell'universo!
Non è fantasia, ma pura realtà, purtroppo. Gesù eucaristico è umiliato, disprezzato, non creduto, perseguitato e odiato. "In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta" (Gv 1,4-5). E oggi è come duemila anni fa.
Padre Pio da Pietrelcina, il 12 marzo 1913, così scrive a padre Agostino: «Sentite, padre mio, i giusti lamenti del nostro dolcissimo Gesù: "Con quanta ingratitudine viene ripagato il mio amore dagli uomini! Sarei stato meno offeso da costoro se l'avessi amati di meno. Mio padre non vuole più sopportarli. Io vorrei cessare di amarli, ma... (e qui Gesù si tacque e sospirava, e dopo riprese) ma ahimè! Il mio cuore è fatto per amare! Gli uomini vili e fiacchi non si fanno nessuna violenza per vincersi nelle tentazioni, che anzi si dilettano nelle loro iniquità. Le anime da me più predilette, messe alla prova mi vengono meno, le deboli si abbandonano allo sgomento ed alla disperazione, le forti si vanno rilassando a poco a poco.
Mi lasciano solo di notte, solo di giorno nelle chiese. Non si curano più del sacramento dell'altare; non si parla mai di questo sacramento di amore; ed anche quelli che ne parlano ahimè! Con che indifferenza, con che freddezza.
II mio cuore è dimenticato; nessuno si cura più del mio amore; io son sempre contristato. La mia casa è divenuta per molti
un teatro di divertimenti; anche i miei ministri che io ho sempre riguardato con predilezione, che io ho amato come pupilla dell'occhio mio; essi dovrebbero confortare il mio cuore colmo di amarezze; essi dovrebbero aiutarmi nella redenzione delle anime, invece chi lo crederebbe?! da essi debbo ricevere ingratitudini e sconoscenze. Vedo, figlio mio, molti di costoro che... (qui si chetò, i singhiozzi gli strinsero la gola, pianse in segreto) che sotto ipocrite sembianze mi tradiscono con comunioni sacrileghe, calpestando i lumi e le forze che continuamente do ad essi...".
Gesù continuò ancora a lamentarsi. Padre mio, come mi fa male veder piangere Gesù! L'avete provato ancora voi? "Figlio mio, soggiunse Gesù, ho bisogno delle vittime per calmare l'ira giusta e divina del Padre mio; rinnovami il sacrificio di tutto te stesso e fallo senza riservatezza alcuna.
Il sacrificio della mia vita, padre mio, gliel'ho rinnovato e se sento in me qualche senso di tristezza, questo è nel contemplare il Dio dei dolori. [...]»1.
Ciò fa capire l'importanza dell'adorazione e della riparazione eucaristica. Se davanti al tabernacolo si consumano le offese, è davanti al tabernacolo che si devono consumare le offerte.
Da tale esigenza nascono, nella storia della Chiesa, anime elette ed intere comunità che consacrano la propria vita a Gesù presente nell'Eucaristia.
Imitare la povertà, l'abbandono, la solitudine, il silenzio, l'annientamento di Gesù Ostia, partecipare al suo sacrificio con l'adorazione perpetua, contemplare la sua vita nascosta: è questo il loro ideale.
Gesù Ostia rende onore a Dio Padre, e l'anima che onora il Padre, tramite il Figlio, diventa anch'essa un'ostia.
Cosa vuol dire diventare un'ostia? È raggiungere un completo stato di offerta e di appartenenza: l'anima-ostia si offre tutta a Dio perché a lui solo appartiene, e, immolata con Cristo, si 'spezza' in espiazione dei peccati del mondo.
Ma se Dio non chiama tutti a vivere questo stato straordinario, dove le anime sono sostenute da una grazia particolare, chiama tutti, però, a vivere al suo cospetto.
Il tabernacolo è un'anticipazione del Paradiso. E, con l'adorazione eucaristica, gli uomini vivono sulla terra alla diretta presenza di Dio, come i beati e gli angeli lo sono in Cielo.
Non c'è allora da stupirsi se ingegni eccelsi si sono anch'essi prostrati davanti all'Ostia: letterati come Manzoni e Chateaubriand; Volta e Ampère, padri dell'elettricità; Guglielmo Marconi, inventore della radio; grandi della musica come Pergolesi, Mozart e Beethoven; ed altri ed altri ancora. Facciamo, dunque, nostro il lamento del salmista:
"Come la cerva anela ai corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio. L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di Dio?" (Sal 42,2-3).

DEL DIVINO UFFICIO E DEL DIGIUNO


 

 1 Dice il Signore: «Questa specie di demoni non si può scacciare se non con la preghiera e col digiuno». 2 E ancora: «Quando digiunate non prendete un’aria melanconica come gli ipocriti».

[10] 3 Perciò tutti i frati, sia chierici sia laici, recitino il divino ufficio, le lodi e le orazioni come sono tenuti a fare.
 4 I chierici recitino l’ufficio e lo dicano per i vivi e per i defunti, secondo la consuetudine dei chierici. Per i difetti e le negligenze dei frati dicano, ogni giorno, il Miserere mei, Deus con il Pater noster.
 6 Per i frati defunti dicano il De profundis con il Pater noster.
 7 E possano avere soltanto i libri necessari per adempiere al loro ufficio. 3 Anche ai laici che sanno leggere il salterio, sia concesso di averlo; 9 agli altri, invece, che non sanno leggere, non sia concesso di avere alcun libro.

[11] 10 I laici dicano il Credo in Dio e ventiquattro Pater noster con il Gloria al Padre per il mattutino, cinque per le lodi, per l’ora di prima il Credo in Dio e sette Pater noster, con il Gloria al Padre; per terza, sesta e nona, per ciascuna di esse, sette Pater noster; per il vespro dodici, per compieta il Credo in Dio e sette Pater noster con il Gloria al Padre; per i defunti sette Pater noster con il Requiem aeternam; e per le mancanze e le negligenze dei frati tre Pater noster ogni giorno.

[12] 11 E similmente, tutti i frati digiunino dalla festa di Tutti i Santi fino al Natale e dalla Epifania, quando il Signore nostro Gesù Cristo incominciò a digiunare, fino alla Pasqua. 12 Negli altri tempi poi, eccetto il venerdì, non siano tenuti a digiunare secondo questa norma di vita. 13 E secondo il Vangelo, sia loro lecito mangiare di tutti i cibi che vengono loro presentati.

S. Francesco d’Assisi