domenica 10 maggio 2020

L’ABOMINIO È PRONTO! IL CALVARIO DI QUESTA UMANITÀ GIÀ DISCENDE. ALL’IMPROVVISO SUCCEDERÀ LA SFERA DELLA “REDENZIONE”.



La grande catastrofe è imminente, o uomini, scegliete la salvezza, chiudete le porte all’Inferno.
Figli miei, mostratevi ora più forti perché la battaglia incalzerà, e chi non si sarà custodito in Me non potrà salvarsi.
Cadranno dal cielo cubi di ghiaccio, e la nebbia imperverserà su tutta la Terra.
L’abominio è pronto, il calvario di questa Umanità già discende.
All’improvviso succederà la sfera della “Redenzione” che scenderà dal cielo come una saetta a colpire la Terra. Fuoco e fiamme, grida disumane verranno ma il mio popolo fedele a Me, sarà con Me al sicuro.
Grido a te, o popolo ingrato, grido a te, o mio amato popolo: ravvediti ora perché non c’è più tempo, il mio urlo è per essere avvertito in tutto l’Universo e per chi non Mi avrà dato gloria verrà sepolto dalle ceneri.
Bruceranno molte terre, altre scompariranno dalla faccia della Terra. Si prosciugheranno i laghi e i mari entreranno in ebollizione, i vulcani erutteranno all’unisono …
Oh figli miei, perché siete arrivati a questo punto?
Perché non avete ascoltato i miei appelli di salvezza?
Perché avete deriso mia Madre e i miei profeti?

Questi portavano la Verità nel mondo, ma voi siete rimasti sordi ai miei appelli, così ora raccoglierete ciò che avete seminato.
Quanto dolore è in Me! Quanto dolore in Maria, mia Madre! Tutto il Cielo piange per la vostra scelleratezza, per questa vostra condanna a morte, scelta nella vostra totale libertà.
La parola “FATIMA” si leggerà sul cielo!
L’ora della Giustizia divina entrerà con potenza, nessun uomo potrà salvarsi se non si sarà custodito in Me.
La Terra tremerà tutta, il fragore dei tuoni imperverserà fino a farvi morire, i vostri cuori si spezzeranno, … capirete all’improvviso che tutto era in Me, che tutto ciò che vi era stato annunziato dai profeti era in Me ma, nella vostra incredulità e nella vostra indifferenza, avete rinnegato “ancora” il Dio fatto Uomo! Vi siete trascinati fino all’Inferno, o uomini, non sarà più possibile salvarvi.
Maria Santissima apre il suo manto per custodire il suo popolo, metterlo al sicuro dall’imminente flagello che sta per colpire la Terra!
Abbiate pietà di voi stessi, o uomini. Io Dio chiedo ancora la vostra conversione urgente.
La peste stenderà il suo flagello più grande dopo il grande avvertimento, quando sulla Terra mancherà tutto, proprio tutto, a questa Umanità destinatasi a morire per propria scelta.
Miserum est!

Carbonia 09.05.2020

Un cuore pieno di paura è dominato dal diavolo!



Comunica ai figli della terra oggi, per favore, ancora una volta quanto sia IMPORTANTE la preghiera! Senza la preghiera sareste tutti perduti infatti, la preghiera vi dona forza, sostegno e fiducia! Essa vi protegge, essa guarisce, essa dona aiuto e porta alla conversione!

Pregate dunque figli Miei, perché la vostra preghiera è efficace, potente e talmente piena di forza che non soltanto mitiga ma IMPEDISCE anche le malvagità pianificate dal diavolo, dal suo gruppo-d’elite e da TUTTI i suoi seguaci!

Pregate dunque, Miei tanto amati figli, perché IO, vostro Padre Celeste, vi prego di farlo con tutto il Mio divino amore che ho per voi, in modo che tutti possiate tornare a ME , che il diavolo perda il suo potere su di voi e non lo possa mai più esercitare!

L’immagine che molti di voi hanno di ME è piena di  sentimenti di paura, perché per secoli il diavolo vi ha dato quest’immagine di ME.

I vostri antenati MI utilizzano\avano, ME il vostro Santo Padre Celeste, come “metodo per incutere paura” nell’educazione dei vostri antenati (dei loro figli) mostrandoMI sempre con il dito giudicante, ma Miei amatissimi figli, IO SONO L’AMORE, LA PUREZZA, LA LUCE E L’ESISTENZA cioè IO SONO COLUI CHE vi creò per puro amore! COLUI CHE vi regala la vita! COLUI che vi ama più di ogni altro e CHE ardentemente aspetta il vostro ritorno SENZA rimproverarvi, picchiarvi, torturararvi; il diavolo infatti, vuole che voi pensiate questo di ME, che abbiate paura di ME, CHE SONO IL PURO AMORE, in modo che non vi rivolgiate né a ME né a MIO FIGLIO, il vostro Gesù perché: chi ha paura di ME non verrà a ME e in questo modo il diavolo ha carta bianca con  voi!

Riconoscete i trucchi e gli stratagemmi del diavolo e cambiate strada ora,

Non abbiate mai paura di ME, del vostro DIO PADRE in Cielo perché IO SONO IL VOSTRO CREATORE, IO SONO L’AMORE PURO, VOSTRO PADRE e con amore vi ricompenserò e vi purificherò ;mai però inveirò o vi farò del male, infatti ciò di cui voi avete paura, viene SOLAMENTE (!) dal diavolo,

Venite dunque a ME senza paura, ma pieni di pentimento perché un cuore pentito trova la via verso casa, un cuore pieno di paura invece è (ancora) dominato dal diavolo!

Allontanatevi dunque da TUTTE LE COSE (!) terrene e affidatevi completamente a Mio Figlio. EGLI vi guiderà perché EGLI è L’UNICO che conosce i MIEI progetti!

Con paterno amore,

Vostro Padre Celeste.

Creatore di tutti i figli di Dio e Creatore di tutto ciò che è Amen.

sabato 9 maggio 2020

Spirito Santo io t’inploro e ti prego



Spirito Santo io t’inploro e ti prego:
Donami ora e sempre la Tua divina capacità di discernere.
Mantienimi sulla via giusta verso Dio nostro Padre e aiutami a riconoscere e a sfuggire a tutte le menzogne, agli inganni e alle lusinghe del maligno in modo che io sia sempre fedele a Gesù e che la mia anima non vada perduta.
Amen.

IL MISTERO DEL SANGUE DI CRISTO



Il Crocifisso avvince l'anima

La Croce di Gesù è la vita e la speranza di ogni anima cristiana.
Nella sua Passione è la nostra salvezza.
Il Sangue che sgorga dalle piaghe scende a rivestire le membra straziate e scende pure a ricoprire di un sacro manto tutta l'umanità quasi di una veste regale e magnifica. Per la creazione siamo figli di Dio, per la Redenzione siamo conquista di un Re.
Il Crocifisso avvince l'anima con il patimento, con la parola, con l'abbandono, con l'immolazione, ma più di tutto con il Sangue. Che è che mi inebria al solo pronunziare questa parola: «Il Sangue del mio Dio?»
O ch'io lo veda scorrere da ogni piaga, uscire dalla bocca divina di Gesù, scaturire a fiotti dal Costato, stillare da ogni fibra del Capo adorabile; ch'io lo riceva dalle mani, dai piedi, dagli occhi di Gesù; o che lo senta scorrere per le mie vene, fluire al cuore e rifluire come un'onda sempre più possente. Questo tesoro del mio Dio esercita su di me un'attrazione irresistibile; non vedo che Sangue, non invoco che Sangue, non vivo che di Sangue! q. 14 : s. quaresima

SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO


Presto ci sarà un forte cambiamento. Attendete la forte pioggia purificatrice e un forte terremoto che precederà l’arrivo di mio Figlio, affinché regni la pace.



Trevignano Romano 9 maggio 2020
Cari figli, grazie per essere uniti nella preghiera e per aver ascoltato la mia chiamata nel vostro cuore. Figli, vi chiedo ancora una volta: non tradite il mio Gesù che vi ama infinitamente; ascoltate la sua voce nel vostro cuore perché continua a chiamarvi per nome. Amati miei, tutto si compirà in breve tempo. Non vi accorgete che cosa è diventato il mondo? Un pugno di macerie a causa del demonio. Figli, presto ci sarà un forte cambiamento. Attendete la forte pioggia purificatrice e un forte terremoto che precederà l’arrivo di mio Figlio, affinché regni la pace. Gesù non vi abbandonerà mai, vi ama, così come Io vi amo. A voi, che avete detto il vostro Sì sincero è per sempre, nulla vi mancherà e grande protezione scenderà su di voi. Ora vi lascio con la mia benedizione materna, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, Amen”.

LE SETTE ARMI SPIRITUALI



Santa Caterina da Bologna 

Il bene della comune fratellanza 

Con dolcissimo affetto di carità, le prega anche di amare sempre il bene della comune e santa fratellanza, di sopportare con mansuetudine tutte le avversità che Iddio permette e di riporre sempre in Lui ogni speranza. Io, se innanzi alla sua Maestà accatterò grazia, come spero, mi impegno di pregare per tutte le presenti e per quelle che verranno in questo sacrato monastero del divinissimo e verginale Corpo di Cristo, dolcissimo e soave cibo delle anime sante, affinché facciano la sua volontà e lo servano in spirito di verità. E in verità, finora, da quando ultimamente le sorelle vi furono recluse, per grazia divina mai vi fu alcuna rissa o altro turbamento della comune fratellanza; ma se una persona, dentro o fuori, nel presente o nell'avvenire, avesse tanta impudenza di macchiare l'onore di Dio o la buona fama del monastero, o di turbare, in qualunque modo, la pace della comune dilezione, io oso dire, se mi è lecito, che di tale persona ne domanderò vendetta alla giustizia divina. Pertanto, ognuna pensi bene di fare quello che deve secondo il proprio stato, di perseverare con pazienza, fortezza, santa compassione e materna carità nell'operare il bene per il sostentamento delle anime e dei corpi a esse congiunti, affinché l'ira del giudizio divino non colpisca chi manca a questi doveri.  

Vi prego, dilettissime sorelle, di fare buona guardia, affinché la pestifera carogna della mortale ambizione, foriera di dannazione, non abbia mai parte in voi nell'avvenire come non l'ha avuta nel passato, perché mi rendo ben conto che essa è la pungente ortica che scaccia il soavissimo olivo della santa pace. Ohimè, ohimè, carissime spose di Cristo, certamente è stato il vizio della ambizione, assieme alla diminuzione della santa carità, a fare precipitare l'antica santità; perciò, ciascuna di voi ami e cerchi sempre di essere la più piccola fra le altre, l'ultima in tutte le cose, di sostenere le infermità mentali e corporali delle altre sorelle e se ne faccia carico con vera carità. Sommamente prego le future abbadesse del nostro monastero di attendere in modo particolare a queste cose e di ricordare l'insegnamento di San Bernardo, che dice di non caricare i subordinati di maggiore peso di quanto ne possano portare, perché la buona volontà, quale Dio vuole dall'anima, non venga meno e sempre preceda l'opera; guai ai pastori e alle prelate che, per poca sollecitudine e indiscreta considerazione, causano danni ai corpi dei loro sottoposti, perché Dio ci dà il corpo affinché in esso l'anima acquisti la sua grazia.  

Ma ora, prona a terra, domando mille migliaia di volte perdono alle mie venerabili e reverendissime madri e sorelle, presenti e future, di ogni presunzione e di ogni colpa che io avessi usato in questo argomento e in tutta la mia conversazione.  

La pace e la dilezione del nostro Salvatore, agnello immacolato che per me subì il crudele tormento della innamorata croce, sia sempre con voi, dilettissime madri e sorelle in Cristo Gesù, alla cui infinita pietà e misericordia vi prego di raccomandarmi. Egli mai abbandona chi spera in Lui, anche se, alcune volte, permette che i suoi fedeli siano provati da grandi e penose tempeste, per farli più degni al suo cospetto; e in questo si riconosce l'altissima carità del nostro Signore Iddio, al quale sia lode, gloria, onore, ora e in eterno.  

Illuminata Bembo

Esto vir et non frasca! Dobbiamo essere gente di carattere!



ESTO VIR ET NON FRASCA

Don Bosco aveva di frequente sulle labbra questa espressione mezza latino e mezza dialetto:
Esto vir et non frasca! che voleva dire: "Sii uomo di carattere e non una banderuola". Essere "frasca" vuol dire essere uomini che, come le frasche, si agitano or di qua, or di là...
  
Anch'io, educato per divina grazia alla scuola di questo santo, più di una volta ho detto a me stesso questa esortazione. E ora la dico anche a voi.
  
Esto vir et non frasca!
  
Dobbiamo essere gente di carattere!
  
Vi fu un grande poeta che scrisse: "Uomini siate, e non pecore matte". Sii uomo! Sii uomo!
  
Esto vir et non frasca!
  
Meglio un giorno da leone, che un anno da pecora.
  
Esto vir et non frasca!

Sii uomo! cioè: sii fermo, saldo, "come torre che non crolla giammai la cima per soffiar di venti".
Tutti i santi e tutti gli uomini grandi, anche indipendentemente dalla luce della fede, furono uomini di carattere.
  
Quando uno è di carattere, è stimato anche dai suoi avversari. Carattere! Noi ci siamo dati a Dio, alla Chiesa, ama Congregazione.
  
Esto vir nell'amare Dio sul serio, non a chiacchiere, ma a fatti! Con una vita degna, coltivando la virtù, conformando la nostra vita alla vita di Gesù Cristo.
  
Esto vir et non frasca!
  
Essere forti nella professione e pratica delle virtù della nostra vita religiosa! Non lasciarci "girare"; non diventare dei "Girella", dei disertori.
  
Esto vir! Essere forte nella costanza del bene e vincere, con la bontà e con il bene, il male.
  
Esto vir! nella costanza, nella battaglia contro le passioni, nella fortezza per mantenersi fedeli a Dio in tutto, re:Esto vir! per mantenerci fedeli ai doveri d'ogni genere doveri religiosi, di pietà, di studio, di disciplina... Esto vir! essere calmi nelle prove. La vita è un combattimento il cui premio è il cielo.
  
Esto vir! Sii uomo! Sii buon soldato di Cristo, se vuoi meritare un giorno la corona, che si darà a colui che non si è piegato e non a chi è stato un debole, un fiaccone o un disertore.
  
Esto vir! Sii uomo forte da meritare di vincere il rispetto umano nel fare il bene.
  
Esto vir! Non essere di quelli che sbandano e ondeggiano e non valgono niente per sé, per la Chiesa, per la società,

S. Luigi Orione

La Stolta Superbia e Soave Umiltà



Trionfo dell’orgoglio

Messe nere, profanazione dell’Eucarestia, adorazione di Satana. Incredibile mistero di superbia di Lucifero e di umiltà di Gesù Sacramentato.
“Già il mistero di iniquità è in azione” (2 Tess. 2,7), scrive Paolo che però ignorava una perversità che precede l’avvento dell’apostasia e la manifestazione dell’uomo di peccato, l’Anticristo. La Misericordia di Dio ha tenuto nascosto a Paolo questo peccato (di profanazione dell’Eucarestia) che fa fremere tutto il Cielo. Ma quando i nove decimi dell’Umanità respingeranno Colui che trattiene l’evolversi del mistero di iniquità, allora questo mistero diventerà orrenda realtà col nefando regno della Bestia che si proclamerà Dio e pretenderà onori divini che le verranno trubutati. La Bestia verrà invocata ed evocata con riti osceni in suo onore. Che nome darò alle orrende orgie concluse in tresche sataniche nelle quali signore e sacerdote è lo stesso Licifero? Che nome userò per chiamare con termine proprio questo peccato supremo, questa religione satanica, superiore in atrocità ad ogni barbara religione antica o attuale dei Selvaggi?
Qui non s’immolano solo corpi di vittime innocenti, come un tempo a Moloch. Qui non si uccidono uomini civili per farne omaggio all’idolo selvaggio. Qui s’immola, si colpisce, si dà in sacrificio all’Avversario l’Innocente, l’incarnato e immolato Figlio di Dio, vivente nel SS. Sacramento col suo Corpo, col suo Sangue, con la sua Anima e Divinità. Come deve ridere col suo orrendo, sardonico riso. Lucifero in questa sua epoca di gloria! A questo Spirito maledetto, scacciato e fulminato da Dio, a Satana seduto su quel trono che gli uomini gli stanno innalzando. Al suo orribile scherno è offerto l’Agnello che mai poté vincere, ma che lo vinse cento e mille volte liberando le anime dall’infame suo potere.
Sarà vinto Satana, ma intanto egli ha una parvenza di vincitore, una larva di vittoria: il Sacramento dei sacramenti, questo mistero di amore, per il quale anche il più serafico amore riesce sempre insufficiente a dargli degno onore, è offerto a Satana come mezzo per il suo effimero trionfo. Se coloro che profanano le Sacre Specie ignorassero che in esse sta Cristo quale fu in Terra e ora sta in Cielo, se non credessero alla sua Presenza reale, le loro pratiche si ridurrebbero a semplice atto di magia. Ma essi sanno, capiscono, e ciò non ostante, compiono la suprema profanazione. Ciò costituisce il loro peccato senza perdono” (Lez. Epist. ai Rom. p. 52).
“Alcuni sono arrivati, che orrore per il mio Cuore, a vendere il mio Corpo (Ostie Consacrate) al Nemico perché ne faccia scempio nelle Messe nere. Non posso dire cosa il Nemico inventi per insultarmi. Chiudo gli occhi e apro il mio Cuore, perché la sua amarezza possa riversarsi nei cuori dei pochi miei fratelli. Il calice trabocca. Non può più contenere le tante crudeltà umane che l’arte diabolica va escogitando per provocare la pazienza di Dio” (A un’anima, 28 gen. ‘78).
E’ il trionfo dell’orgoglio di Satana sull’umiltà di Cristo. In pratica è la disfatta di Lucifero, dimostra tutta l’assurdità e malizia della sua stolta superbia.
“Satana sa che i tempi stringono... Dietro il paravento delle razze, delle hegemonie e delle politiche, in realtà combattono tra loro il Cielo e l’Inferno. Basterebbe che meno di un quarto dei credenti fosse realmente credente nel mio Nome perché Satana venisse sconfitto” (Quad. ‘43, p. 24).

René Vuilleumier

NOBILISSIMA MADRE



O nobilissima Madre, rimedio di santità,
tu per merito del tuo santo Figlio
spargesti unguenti sulle dolorose ferite mortali,
che Eva procurò a tormento delle anime. 
Tu distruggesti la morte
Edificando la vita.
Maria, stella del mare*, prega tuo Figlio per noi.
O strumento di vita e gioioso ornamento, dolcezze supreme che in te abbondano.
Maria, stella del mare, prega tuo Figlio per noi. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo. Maria, stella del mare, prega tuo Figlio per noi. *Viene evocato uno dei più antichi appellativi di Maria,
 derivato dal nome ebraico Myriam.

Santa Ildegarda di Bingen

Geremia



Geremia e il clan dei Recabiti

1Durante il regno di Ioiakim figlio di Giosia, re di Giuda, il Signore diede a me, Geremia, questi ordini: 2'Va' a parlare con quelli del clan dei Recabiti. Poi conducili in una delle stanze annesse al tempio e offri loro del vino da bere'. 3Allora andai a prendere l'intero clan dei Recabiti: lazania figlio di un certo Geremia e nipote di Cabassinia, i suoi fratelli e tutti i suoi figli, 4e li condussi al tempio. Li feci entrare nella sala riservata ai discepoli del figlio di legdalia, Canan, uomo di Dio. Questa sala è adiacente a quella dei capi, sopra la stanza di Maasia figlio di Sallum, incaricato di sorvegliare l'ingresso del tempio. 5Misi poi alcuni boccali pieni di vino e dei bicchieri davanti ai Recabiti e dissi loro:
- Su, bevete un po' di vino!
6Ma essi risposero:
- Noi non beviamo vino, perché il nostro antenato Ionadab figlio di Recab ci ha lasciato quest'ordine preciso: 'Non berrete mai vino, né voi né i vostri discendenti; 7non costruirete case, non seminerete campi, non pianterete vigne, non ne possederete alcuna, ma abiterete sotto le tende tutta la vita. Così potrete vivere a lungo su questa terra dove abitate come forestieri'. 8Noi abbiamo ubbidito a tutti gli ordini che ci ha dato il nostro antenato Ionadab figlio di Recab. Così noi, le nostre mogli, i nostri figli e figlie, durante tutta la vita non beviamo mai vino; 9e nemmeno possediamo vigne, campi, sementi, né costruiamo case, 10ma continuiamo ad abitare sotto le tende. Insomma, eseguiamo fedelmente quel che ci ha ordinato il nostro antenato Ionadab. 11Però quando Nabucodonosor re di Babilonia ha invaso la nostra terra, abbiamo deciso di venire a Gerusalemme per sfuggire all'esercito babilonese e arameo. Ed ora ci troviamo qui, a Gerusalemme. 12Allora il Signore ordinò a Geremia 13di andare a riferire agli abitanti di Giuda e di Gerusalemme queste parole: 'Io, il Signore dell'universo, Dio d'Israele, vi chiedo: per quale motivo non avete imitato l'esempio dei Recabiti e non avete ubbidito ai miei ordini? 14Ionadab figlio di Recab aveva comandato ai suoi discendenti di non bere vino. I Recabiti sono stati fedeli alla prescrizione del loro antenato e fino ad oggi non hanno mai bevuto vino. Io invece ho continuato a ripetervi i miei ordini, ma voi non mi avete ascoltato. 15Ho continuato a mandarvi tutti i miei servi, i profeti, che vi esortavano ad abbandonare le vostre abitudini malvagie e a migliorare il vostro comportamento. Essi vi raccomandavano anche di non seguire divinità straniere e di non servirle, per continuare a vivere sulla terra che avevo dato ai vostri antenati e a voi. Però voi non mi avete ascoltato, non avete dato retta alle mie parole. 16Così i discendenti di Ionadab figlio di Recab hanno eseguito le prescrizioni del loro antenato, mentre voi, abitanti di Giuda, non mi avete ascoltato. 17Perciò farò venire su di voi, abitanti di Giuda e di Gerusalemme, tutte le sciagure che vi avevo annunziato, perché vi ho parlato ma non mi avete ascoltato, vi ho chiamati ma non mi avete risposto. Ve lo dico io, il Signore, Dio dell'universo e Dio d'Israele'. 18Geremia riferì poi ai Recabiti quest'altro messaggio del Signore dell'universo, Dio d'Israele: 'Voi avete ubbidito all'ordine del vostro antenato Ionadab, avete eseguito le sue prescrizioni, avete fatto fedelmente quanto vi aveva ordinato. 19Per questo, io il Signore dell'universo, Dio d'Israele, prometto che tra i discendenti di Ionadab figlio di Recab ci sarà sempre qualcuno che avrà l'onore di servirmi'.

Voi, Mio Resto (fedele), dovete essere la Verità: la Verità dei Miei Comandamenti



Quando l’anima tradisce la Verità, Satana promuove i suoi piani e allontana l’anima dalla Mia Divina Volontà.

16 gennaio 2020

Ancora una volta, io (Maureen) vedo una Grande Fiamma che ho compreso essere il Cuore di Dio Padre. Egli dice:

“Quando l’anima tradisce la Verità, Satana promuove i suoi piani e allontana l’anima dalla Mia Divina Volontà. Quando il maligno rimuove la giusta ragione da un cuore, egli è in grado di confondere molti cuori. Satana conosce i piani che Dio ha per ciascuna anima ed è in grado di muovere il suo operare a zig zag nella Volontà di Dio per ciascuno attaccando la Verità.
“Quando più l’anima influisce sugli altri, più subdoli si fanno gli attacchi di Satana. I suoi attacchi non sono riconoscibili dal grande pubblico. Pertanto, le persone che promulgano programmi bizzarri non vengono considerate sotto l’influenza del maligno. Poiché essi stessi credono che i loro piani siano propri e non ispirati dal male, continuano sul loro cammino dell’errore senza alcuna convinzione di coscienza.”
“È il Mio continuo appello al Mio Resto Fedele a ergersi sempre a difesa della Verità, specialmente in un forum pubblico. Voi, Mio Resto (fedele), dovete essere la Verità: la Verità dei Miei Comandamenti, la Verità dell’onestà, la Verità della responsabilità dell’umanità davanti a Me e verso Me. In questi giorni, il Mio Resto (fedele) diminuisce in quanto è più difficile vivere dentro la Verità e sostenerla. Assicurerò che vi sia sempre concessa l’opportunità di essere ascoltati. Dovete essere certi di usare le opportunità che vi do per influenzare i non-credenti nella Verità. Voi siete oggi la Mia Voce nel mondo.”
Leggi Efesini 5:6-10
Nessuno vi inganni con vani ragionamenti: per queste cose infatti piomba l’ira di Dio sopra coloro che gli resistono. Non abbiate quindi niente in comune con loro. Se un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come i figli della luce; il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità. Cercate ciò che è gradito al Signore
Leggi Efesini 6:12
La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti
Holy Love

ASCOLTARE LA PAROLA DI DIO


Regina della Famiglia



Apparizioni a Ghiaie 


Il parere di mons. G. Della Cioppa 

Monsignor Bramini chiede a mons. Giovanni Della  Cioppa, avvocato della sacra Congregazione dei Riti, il suo  parere sull'operato del Cortesi e del tribunale ecclesiastico. 
Il parere dell'avvocato dei Riti fu inviato da mons. Bramini a Bergamo, con lettera in duplice copia, una diretta al  vescovo e un'altra al tribunale ecclesiastico, in data 3 giugno  1947. Riporto la parte principale della lettera. 
Mons. Bramini scrive: 

1) Egli (mons. Della Cioppa, n.d.r.) ritiene che fu  un grosso errore l'inquisire la bambina, sia quando lo fece don  Cortesi, sia ora che lo fa il tribunale. Per la sua età la piccola non è capace né moralmente, né giuridicamente di giurare e di  deporre. Essa va lasciata in pace nel modo più assoluto... 

2) Egli afferma che né la precedente negazione, né la riaffermazione, né la nuova recentissima negazione hanno  valore alcuno, e non debbono sorprendere affatto... 

3) È suo avviso che tutta la documentazione riguardante i fatti e la bambina debba essere archiviata per l'avvenire. 

4) Le indagini da esperirsi invece debbono rivolgersi ora esclusivamente al complesso presumibilmente miracoloso collegato con i fatti di Ghiaie (guarigioni, fenomeni solari,  ecc.) intorno al quale si deve fare l'esame scientifico e canonico  in modo semplice e lineare dall'attuale tribunale, ritenendo egli  che l'attuale organizzazione delle indagini sia troppo complicata  e superflua. 

5) Basterà per es. che tra le guarigioni si riscontri qualche caso od anche uno solo veramente miracoloso, per ritenere che effettivamente nel maggio 1944 a Ghiaie è avvenuta  una manifestazione di ordine e carattere soprannaturale, senza  che vi sia né la necessità né l'urgenza di precisare i termini e la  portata. Il tempo dirà tutto. 

6) I fatti eventuali miracolosi potranno essere pubblicati nei loro termini precisi sopra un bollettino allo scopo di incoraggiare la devozione alla Madonna, senza fare pronunciamenti  ufficiali. Contemporaneamente si dovranno tacitamente lasciar  cadere le disposizioni proibitive circa le manifestazioni di devozione sul luogo delle apparizioni, lasciando, sotto opportuna vigilanza, libero campo alla pietà del popolo e collocando nella cappella ivi eretta una immagine della Madonna, che potrebbe essere  quella del Galizzi. Il resto lo farà la Madonna stessa. 

7) Concludendo: il parere di monsignor Della Cioppa è che si sospenda subito ogni attività circa l'esame dei  fatti e della bambina, mettendosi invece subito al lavoro per l'esame del complesso miracoloso come si è detto sopra. 

Ritiene che sia dovere intanto far tacere qualsiasi oppositore autorevole delle apparizioni" (v. Domenico Argentieri, La  fonte sigillata, Editore Vittorio Scalera, Roma 1955, pp. 67-68). 

Il parere assennato dell'avvocato delle cause dei Santi,  non fu accolto. Il 12 giugno 1947 il tribunale ritenne di avere  esaurito il suo compito e di consegnare gli atti della istruttoria  alla commissione teologica. 

Il giorno seguente, 13 giugno 1947, il vescovo, sentiti gli  organi costituiti per l'esame dei fatti e viste le prime risultanze  emise un decreto col quale ordinava di togliere dalla cappella,  eretta sul luogo delle apparizioni, tutti gli ex-voto ed ogni segno  religioso; una tappa triste che secondo alcuni doveva portare  alla distruzione della cappella stessa, come si desume dal diario  di don Italo Duci. 
Egli, il 26 marzo 1946, scrive: 

"Oggi dopo quasi due mesi fu dal parroco don Cortesi.  Disse al parroco di non illudersi che la cosa (esame delle apparizioni, n.d.r.) avesse esito favorevole. Già alla seconda adunanza  di gennaio la conclusione della commissione fu che non risultava nulla di soprannaturale. Se tutto fosse terminato qui si  sarebbe forse salvata ancora la cappella. Siccome si vogliono  continuare i lavori si verrà ad una negazione assoluta e si  distruggerà tutto compresa la cappella... 

Ha lasciato supporre che, prima della venuta del vescovo  per la consacrazione della chiesa parrocchiale in agosto, tutto  sarà deciso e a suo parere in modo assolutamente negativo". 

Severino Bortolan

Dio è molto offeso soprattutto dall’Italia, la nazione che lo ha tradito pensando a tutto tranne che a Dio, nonostante ci sia la Chiesa fondata da Pietro!




Trevignano Romano 24 febbraio 2018
Amati Figli, grazie per aver risposto alla mia chiamata nel vostro cuore. Figli miei, il mio cuore è affranto perché so a cosa state andando incontro. Verranno tempi molto difficili, ma vi dico che dovrete sopportare queste croci con l’amore nel cuore verso mio Figlio. I nemici di Dio stanno organizzando l’ingresso in Vaticano e sarà molto doloroso. Soltanto con la preghiera potrete mitigare ciò che avverrà. Pregate, pregate, pregate tanto. Dio è molto offeso soprattutto dall’Italia,  la nazione che lo ha tradito pensando a tutto tranne che a Dio, nonostante ci sia la Chiesa fondata da Pietro! Guardate spesso il cielo, perché è dal cielo che arriveranno tutti i segni prima della grande tribolazione. Ora vi benedico nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Amen .
Stasera tante saranno le grazie che scenderanno su di voi.

Ritorno a casa



Cristiani, atei ed ebrei convertiti alla fede cattolica


Ephraim Croissant

Era un anziano pastore protestante francese, che si convertì al cattolicesimo e con sua moglie fondò nel 1974 una comunità formata da laici, consacrati e sacerdoti, celibi e sposati. Si chiama la Comunità dei Beati e attualmente conta già 1500 fratelli sparsi per il mondo.

Max Thurian

è stato uno dei teologi evangelici più importanti del XX secolo. Visse vari anni nella comunità ecumenica di Taizé, in Francia. Si convertì e fu ordinato sacerdote a Torino nel 1988. Fu membro della Commissione teologica internazionale. Morì il 15 agosto 1996 all’età di 75 anni.

Malcom Muggeridge (1903-1990)

Morì il 14 novembre 1990 in un ricovero per anziani di Sussex, a sud di Londra. Fu un brillante giornalista del Manchester Guardian e del Daily Telegraph. Ha scritto diversi libri. Fu rettore dell’Università di Edimburgo per l’anno accademico 1967-1968. Era anglicano e fece il suo ingresso nella chiesa cattolica il 27 novembre 1982. Nel suo libro Conversione scrive:
Ebbi la sensazione di “tornare a casa”, di raccogliere i fili di una vita perduta, di rispondere al suono di una campana che mi chiamava da molto tempo; infine di occupare durante la messa un posto da tanto tempo vuoto.
Non vi furono miracoli spettacolari né estasi... Fu un processo lento. Una delle ragioni per le quali avevo dubitato prima di farmi cattolico fu il mio disaccordo con taluni elementi umani che trovavo nella Chiesa cattolica. E senza dubbio, come sottolineò Hillaire Belloc, la Chiesa non ha maggior vantaggio se non il fatto che è opera di Dio; perché vedendo molte persone che ne hanno fatto parte, debbo concludere che non avrebbe potuto esistere se non avesse avuto un aiuto dall’Alto...
La ferma posizione della Chiesa cattolica riguardo alla contraccezione e all’aborto sono ciò che finalmente mi fece decidere di divenire cattolico. La contraccezione e l’aborto hanno causato enormi danni tanto tra i giovani che tra gli adulti. Tutto ciò che da questo segue si riassume in: pratiche sessuali precoci, libertinaggio nelle unversità che hanno reso l’erotismo un fine e non un mezzo; tutte queste cose sono la conseguenza dell’aver violato l’ordine naturale delle cose. Allo stesso modo degli antichi romani che consideravano il mangiare un fine, e questo li portava al vomitorio per proseguire a mangiare e continuare ad ingozzarsi di golosità, così la gente di oggi giace in una specie di vomitorio sessuale. La posizione della Chiesa cattolica su questo punto è assolutamente corretta. Il cammino dell’Amore è il cammino della luce e unicamente attraverso la croce arriveremo alla resurrezione.
Padre Bidone, un sacerdote italiano e Madre Teresa di Calcutta, sono state le persone che hanno influito in misura maggiore nella mia decisione di divenire cattolico, benché trascorse un periodo molto lungo prima che lo attuassi.
Madre Teresa è una conversione vivente: è impossibile starle accanto, ascoltarla, vedere ciò che fa e come lo fa senza sentirsi convertito in alcun modo... La sua semplice presentazione del Vangelo e la sua allegria nel ricevere i sacramenti attraggono irresistibilmente coloro che hanno l’occasione di star vicino a lei. Nessun libro di quelli che ho letto, nessun discorso, nessuna cerimonia, nessuna relazione umana o esperienza trascendentale mi hanno avvicinato tanto a Cristo né mi hanno reso tanto cosciente di ciò che significa l’Incarnazione per noi... Quando, giunto da Madre Teresa, giravamo il film “Qualcosa di bello per Dio”, lo facemmo nella dimora per moribondi, che in passato era stato un tempio indù ed era poveramente illuminata. Il nostro cameramen Ken McMillan sosteneva che fosse inutile girare lì. Non di meno, lo persuasi a tentare e a fare qualche provino, che avremmo aggiustato con del materiale di riserva che di solito non si utilizza. Quando la pizza fu sbobinata, le immagini girate apparvero invase da una luce soave che, secondo lo stesso McMillan, non poteva esser descritta secondo logiche terrene. E senza dubbio è lì nel film e nelle foto fatte. Per me la spiegazione di tutto ciò è semplice. Senza alcun dubbio, la felicità, espressione d’amore, è luminosa e questo è ciò che si vuole manifestare con le aureole disegnate intorno alle teste dei santi nelle raffigurazione del Medio Evo.
La videocamera aveva captato questa luce senza la quale la pellicola non si sarebbe impressa, come lo stesso McMillan constatò usando lo stesso materiale in circostanze simili senza riuscire a filmare.
Ora ho 84 anni, sono un ottuagenario che ha fatto molte cose che non si sarebbero dovute fare... Ora vivo ogni giorno sapendo che la mia vita terminerà presto e, come Michelangelo alla fine dei suoi giorni ho amato i miei amici e la mia famiglia. Ho amato Dio e la sua creazione. Ho amato la vita ed ora amo la morte come suo esito naturale, sapendo che, per quanto la Cristianità possa terminare, Cristo vive. 

Padre ángel Peña

L'INFERNO VISTO DAI SANTI



 TERESA MUSCO 

Nacque a Caiazzo (CE) il 7 giugno 1943 e morì a Caserta il 19 agosto 1976. Ebbe innumerevoli fenomeni mistici tanto che P Roschini l'ha detta la più grande mistica del secolo scorso. Pare che non una volta sola abbia visto l'inferno o vi ci sia portata in qualche modo. Il 29 novembre 1961 Teresa si lagna dolcemente con Gesù, dicendo: "Io quel poco che sto facendo, lo faccio di vero amore, ma Tu perché mi hai mostrato l'inferno e mi hai fatto scendere nell'abisso? Mi è sembrato di esservi da secoli ed ho subìto tutti i tormenti, tra cui non è stato il minimo quello di ascoltare le sterili confessioni dei dannati e le grida di odio, di dolore e di disperazione. Perché mai, Gesù, mi hai mostrato ciò? Forse io sono una di quelle anime? Quanto orrore sento nella mia anima! "Un'altra volta, Teresa sogna di essere in un grande prato con tante margherite bianche. Ad un bel momento il grande fabbricato è scomparso e Teresa si è ritrovata a guardare una cosa spaventosa, in una grande luce: questa era piena di fuoco e di demoni che, con le loro mani misteriose afferravano giovani, vecchi, bambini, signorine, trascinandoli giù, mentre venivano divorati dalle fiamme e le loro braccia scarnite, trasparenti erano alzate in alto, verso il cielo. Quel grande vuoto era divenuto un mare di fuoco, che ondeggiante cercava di prendere qualche anima, che passava di lì". Un altro giorno, alle ore 11,25, Teresa, avvertendo molta stanchezza, si è appoggiata sul letto. Ma come se lì fosse stato qualcuno ad attenderla, si sente fermata sul letto da due mani, come inchiodata in croce, e due persone hanno cominciato a percuoterla come se le strappassero la carne. Poi si sente come trasportata in un deserto dove vi erano innumerevoli serpenti di ogni colore. Vi era pure un serpente di mille colori, lungo dieci metri e con sette teste che sbranava ogni persona che passasse per quel deserto. Teresa cerca di rendersi conto di dove si trovi, lotta tanto, ma quando vede scritto su un cartello "luogo di dannazione" le viene la forza di pregare l'Angelo Custode a salvarla. Si ritrova sul letto tutta coperta di lividure: erano le ore 2 di pomeriggio. Un altro giorno si ritrova di fronte ad un deserto da attraversare. Camminò a lungo e poi senti lunghi lamenti e poi ancora fortissimi lamenti, e vede in una stanza il grande demonio, Lucifero, che prendeva quelle anime, erano ragazze e ragazzini, e le metteva nel fuoco, facendo sentir loro grandi dolori e, poi comandava la loro volontà. Quando le anime non obbedivano, la bocca del demonio si legava al cuore delle persone e ne beveva tutto il sangue. Ancora. È il 10 gennaio 1975. All'improvviso Teresa è portata fuori dal suo corpo, mentre accanto ad esso lo guardano due angioletti. Si è ritrovata, assieme al suo Angelo Custode come in un grande deserto. Arrivati in mezzo ad esso, l'Angelo scompare ed ella si è trovata in mezzo a due crepacci di montagna che doveva attraversare. Riesce a passare a fatica e si ritrova ancora in un deserto dove vi era un pagliaio con dentro tanti uomini, simili a vampiri con tutti i denti fuori della bocca. Va a chiedere a loro dove si trovasse la strada, ma essi l'afferrano e la colpiscono con un frustino. Teresa cade per terra sotto le loro mani e non ha la forza di rialzarsi, mentre quelli continuavano a menarla. Invoca aiuto dalla Madonna e quegli esseri scompaiano. Teresa si alza e vede il suo corpo tutto sporco di sangue e pieno di lividure. Ha cominciato a camminare e la strada si apriva da sola davanti, chiudendosi di nuovo dietro le sue spalle. Arriva in un piazzale dove era il suo Angelo Custode che le dice: "Teresa, io ero con te e tu non mi hai sentito, ma ora ti dirò che verrà un giorno che gli abissi dell'inferno si apriranno sotto i piedi dei dannati, mentre nel cielo vi sarà un gran trionfo di Santi. Con orrore gli abissi si spalancheranno davanti, per poi chiudersi sopra di essi, senza scampo e per tutta l'eternità". L'Angelo l'invita poi a tornare a casa e Teresa si ritrova di nuovo davanti al letto col suo corpo lì disteso. Rientrata in se stessa trova il suo corpo, vivo e vero pieno di lividi. Anche quanto segue deve riferirsi a una visione dell'inferno del 27 dicembre 1974: "... sola qui? Sola no, non voglio restare sola! Il fuoco, il fuoco! Ah, quante anime che si disperano! Gesù, senti che grida disperate? Aiutale, Gesù, ti prego! Non puoi aiutare, Gesù? Perché? Com'è terribile, Gesù! Non permettere a nessuno che ci possa andare. Che cosa è quello? No, è il fuoco! Che calore! D'inverno non l'ho mai sentito un calore simile! O Gesù, io mica ci voglio andare in quel posto, aiutami, perché voglio aiutare gli altri a non andarci. Nulla si può fare per non farli urlare così, Gesù? ". A solo titolo di curiosità riportiamo qui anche quanto visto da una veggente di Lucera, dove ha lasciato un nome e una fama non comune: Rosa Lamparelli (n. 6.3.1910 +12.6.2000). La Madonna le descrisse il paradiso, l'inferno e il purgatorio. Così lei racconta: "Vuoi vederlo? Mi disse. Mi prese per mano e mi condusse. Il primo a visitare fu l'inferno; era composto di un gran sotterraneo con una grande porta all'entrata e di dentro formato come tanti archi tutti affumicati. Un calore immenso e una puzza insopportabile vi era. Dal fondo venivano grida disperate di tanti dannati. Quello che potei vedere mi è sempre impresso; da una parte vi erano tanti uomini che si dibattevano disperatamente e vicino vi era una donna di una forma orribile coi capelli scarmigliati, gli occhi fuori dalle orbite, nera come un carbone, faceva orrore. Non dico poi di tanti altri dannati trasformati in tanti animali spaventosi che non posso ricordare senza rabbrividire. Non volli andare più avanti e pregai il mio angelo e la Madonna di condurmi indietro. Mi portarono al Purgatorio... ". Che dire delle visioni di Teresa Musco? Ecco qualche considerazione: a) L'inferno è il luogo di dannazione: un mare di fuoco, pieno di demoni, presentati questi anche sotto l'immagine di serpenti dai mille colori. b) I dannati sono divorati dalle fiamme, dal fuoco di cui è impossibile dire il calore e l'intensità: "P. Franco, che fuoco, che fuoco! No, Gesù, abbi pietà di noi, Signore. Gesù non puoi buttarmi così. È terribile! Quanto fuoco". Assieme al fuoco, mille altri tormenti (inutili confessioni= rimorsi di coscienza, rimpianti di non aver corrisposto alle grazie, ecc.) che strappano loro grida di odio, di dolore e di disperazione. c) Assieme a tutto ciò, i dannati sono tormentati dai diavoli (i serpenti dai mille colori) e da Lucifero (il serpentaccio lungo dieci metri). "I demoni che, con le loro mani misteriose afferrano giovani, vecchi, bambini, signorine, trascinandoli giù, mentre venivano divorati dalle fiamme e le loro braccia scarnite, trasparenti erano alzate in alto, verso il cielo. Lucifero, che prende ragazze e ragazzini, e le mette nel fuoco, facendo sentir loro grandi dolori e, poi comandava la loro volontà. Quando le anime non obbedivano, la bocca del demonio si legava al cuore delle persone e ne beveva tutto il sangue". 
d ) Nessuno, neanche Gesù, può aiutare i dannati divorati dal fuoco: "Il fuoco, il fuoco! Ah, quante anime che si disperano! Gesù, senti che grida disperate? Aiutale, Gesù, ti prego! Non puoi aiutare, Gesù? Perché? Com'è terribile, Gesù! Non permettere a nessuno che ci possa andare". e) Sono tante le anime che vanno a finire nel fuoco eterno: "Quante anime che si disperano! Quanto fuoco, quante anime! Non ne ho visto mai così, mi sento scoppiare. Attento! Attento! No, come può finire così tanta gente? Gesù non vuole questo. Allora preghiamo tutti". f) La visione finale dopo il giudizio universale: non ci sarà che paradiso e inferno. Così parla a Teresa il suo Angelo Custode: "Teresa (...) ora ti dirò che verrà un giorno che gli abissi dell'inferno si apriranno sotto i piedi dei dannati, mentre nel cielo vi sarà un gran trionfo di Santi. Con orrore gli abissi si spalancheranno davanti, per poi chiudersi sopra di essi, senza scampo e per tutta l'eternità".

Padre Antonio Maria Di Monda

Io sono il tuo nulla, o mio Dio!



Mio Dio, eccomi io vengo per fare la tua volontà!
È questo il grido, espressione di amore e di confidente abbandono nel Tuo Cuore di Padre, che parte dal profondo del mio essere, che vuole annullarsi in Te!
Io sono il tuo nulla, o mio Dio: serviti di me, usami quando e come Tu vuoi!
Madre santa, rinnovo la consacrazione di tutta me stessa al Tuo Cuore Immacolato: prendimi come sono e rendimi come il Signore mio Dio mi chiede di essere, a suo onore e gloria!
Grazie, mio Dio, perché la tua volontà si compie in me e per me e per quanti lavorano a tua lode e gloria! Amen!