"Quando offri Messe per i tuoi defunti, esse beneficiano anche le anime più trascurate del purgatorio.
Dio è misericordioso, non dimenticatelo! (30.05.1999) "
Il trentenne gregoriano supera ogni altra devozione al purgatorio, tanto per la sua antichità quanto per l'autorità del fondatore e per la sua eccezionale efficacia. Si tratta di un'usanza molto antica poiché risale alla fine del VI secolo. Prende il nome da San Gregorio I Magno (papa dal 590 al 604), che la istituì mentre era abate di Sant'Andrea presso l'abbazia benedettina di Monte Celio a Roma.
Un giorno, infiammato per le anime del purgatorio da una carità ardentissima, si lamentò che dopo la sua morte non avrebbe più potuto fare nulla per loro: "Amico mio", gli disse Nostro Signore, "sono disposto a concederti un privilegio che sarà unico. È che ogni anima del purgatorio, per la quale si offrono trenta messe in tuo onore e senza interruzione, sarà immediatamente liberata, qualunque sia il suo debito verso di me.»
Va notato che quasi tutte le comunità religiose hanno l'obbligo, nelle loro costituzioni, di far dire una trentina di Messe gregoriane per ogni membro deceduto.
Il messaggio di Giovanni
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