giovedì 28 novembre 2024

LA PERFEZIONE DELLA GIUSTIZIA DELL'UOMO

 


Cuore retto e cuore mondo. 


15. 36. Penso poi che ci sia differenza tra retto di cuore e mondo di cuore. Infatti anche il retto di cuore si protende verso il futuro, dimentico del passato 191, per poter giungere con un cammino diritto, cioè con la dirittura della fede e della perseveranza, là dove egli possa abitare mondo di cuore. Ugualmente si deve dare a ciascuno il suo nel testo che dice: Chi salirà il monte del Signore? Chi starà nel suo luogo santo? Chi ha mani innocenti e cuore puro 192. Chi ha mani innocenti salirà, chi ha cuore puro starà: l'innocenza delle mani è durante il lavoro, la purezza del cuore è nella ricompensa. Ed è piuttosto in riferimento a quella ricompensa che bisogna intendere la frase: Buona è la sostanza della ricchezza per chi non ha peccato sulla coscienza 193 . Allora infatti la sostanza sarà veramente buona, cioè sarà vera ricchezza, quando sarà sparita tutta la povertà, cioè quando sarà distrutta ogni infermità. Per adesso invece l'uomo fugga l'ingiustizia: la fugge progredendo e rinnovandosi di giorno in giorno 194; operi con mani caste: volgendole alle opere di misericordia; mondi il suo cuore da ogni peccato 195: sia misericordioso, perché gli si rimetta con un facile perdono quanto ancora gli resta. Questo è il senso giusto che salutarmente, senza vana e inutile iattanza, si coglie in ciò che dice S. Giovanni: Se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, noi abbiamo fiducia in Dio e qualunque cosa chiediamo la riceviamo da lui 196 . Sembra che in questo passo abbia voluto ammonirci che il nostro cuore non ci rimproveri qualcosa proprio nella stessa orazione e petizione, cioè che eventualmente sul punto di dire: Rimetti a noi, come noi rimettiamo 197 ci sentiamo colpevoli di non fare quello che diciamo o ci manchi il coraggio di chiedere quello che non facciamo e perdiamo la fiducia di chiedere.

Sant'Agostino

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