mercoledì 27 novembre 2024

Giudicare e persino condannare il tuo prossimo ha l'effetto di illustrare, almeno in apparenza, l'immagine che hai di te stesso.

 


"Miei cari e amati fratelli e sorelle,

Quando si esprime un giudizio negativo su una persona, è certo che non si ha alcun desiderio di salvarla, figuriamoci di aiutarla. Giudicare e persino condannare il tuo prossimo ha l'effetto di illustrare, almeno in apparenza, l'immagine che hai di te stesso. Quando parli delle disgrazie degli altri, ti senti come se fossi in una situazione migliore perché, ovviamente, non pensi di essere preoccupato. Tu sei migliore di così, almeno ai tuoi occhi.

È camminando con Dio che troverete un migliore atteggiamento mentale. In questo modo imparate a distinguere le cose che contano agli occhi del Signore. Gesù ti dice di non vedere persone con la stessa scala di valori che usa il mondo materiale. I grandi del vostro mondo non hanno necessariamente una posizione equivalente nel Regno dei Cieli. Se vuoi essere considerato grande nel Regno di Dio, devi agire nello spirito come un piccolo del tuo mondo. Quindi, devi diventare il servo del tuo prossimo, per così dire.
In sintesi, considera che più nutri il sentimento di superiorità nel tuo mondo, più il tuo atteggiamento ti screditerà nel Regno di Dio.

Smettetela di criticarvi a vicenda. Smettila con i tuoi pettegolezzi. Se non siete d'accordo con il ragionamento di un fratello, andate da lui e parlatene a tu per tu. E soprattutto, evitate di affermare le vostre opinioni gridandole ai quattro venti. Se tu avevi ragione e lui aveva torto, questo non ti dà il diritto di danneggiare la reputazione di un fratello. Nessuno ha il diritto di rivendicare un ruolo e una responsabilità che appartengono solo a Dio. Perché, arrogando su di te il diritto di giudicare i pensieri e le intenzioni del tuo prossimo, ti appropri del posto di Dio.

Il critico sarà giudicato secondo la legge della reciprocità, tu sarai giudicato applicando a te stesso la stessa misura con cui hai giudicato il tuo prossimo. Questo rapporto di uguaglianza presenta il principio biblico secondo cui ogni persona raccoglie ciò che ha seminato. La parola di Dio lo menziona in diversi punti.
  Il Signore Gesù ti incoraggerà sempre ad aiutare chi è nel bisogno, ma non prima che tu ti sia preso cura di affrontare i tuoi problemi. Osservando i tuoi difetti, sarà più facile per te servire gli altri con più tatto. Colui che cerca di esaminare se stesso e risolvere i suoi problemi è molto più in grado di vedere chiaramente. Sarà in grado di rimuovere correttamente la polvere dall'occhio di suo fratello.

In conclusione, Gesù vuole che tu abbia gli occhi ben aperti, non sugli altri, ma prima di tutto su te stesso.
Invece di giudicare gli altri, inizia giudicando te stesso.


Con tutta la vostra famiglia in Cielo, sotto la luce dell'Eterno Padre e tutto l'amore del Signore Gesù e della Beata Vergine Maria, vi benedico, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Giovanni, tuo messaggero di speranza"

18.01.2013

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