sabato 9 maggio 2020

Ritorno a casa



Cristiani, atei ed ebrei convertiti alla fede cattolica


Ephraim Croissant

Era un anziano pastore protestante francese, che si convertì al cattolicesimo e con sua moglie fondò nel 1974 una comunità formata da laici, consacrati e sacerdoti, celibi e sposati. Si chiama la Comunità dei Beati e attualmente conta già 1500 fratelli sparsi per il mondo.

Max Thurian

è stato uno dei teologi evangelici più importanti del XX secolo. Visse vari anni nella comunità ecumenica di Taizé, in Francia. Si convertì e fu ordinato sacerdote a Torino nel 1988. Fu membro della Commissione teologica internazionale. Morì il 15 agosto 1996 all’età di 75 anni.

Malcom Muggeridge (1903-1990)

Morì il 14 novembre 1990 in un ricovero per anziani di Sussex, a sud di Londra. Fu un brillante giornalista del Manchester Guardian e del Daily Telegraph. Ha scritto diversi libri. Fu rettore dell’Università di Edimburgo per l’anno accademico 1967-1968. Era anglicano e fece il suo ingresso nella chiesa cattolica il 27 novembre 1982. Nel suo libro Conversione scrive:
Ebbi la sensazione di “tornare a casa”, di raccogliere i fili di una vita perduta, di rispondere al suono di una campana che mi chiamava da molto tempo; infine di occupare durante la messa un posto da tanto tempo vuoto.
Non vi furono miracoli spettacolari né estasi... Fu un processo lento. Una delle ragioni per le quali avevo dubitato prima di farmi cattolico fu il mio disaccordo con taluni elementi umani che trovavo nella Chiesa cattolica. E senza dubbio, come sottolineò Hillaire Belloc, la Chiesa non ha maggior vantaggio se non il fatto che è opera di Dio; perché vedendo molte persone che ne hanno fatto parte, debbo concludere che non avrebbe potuto esistere se non avesse avuto un aiuto dall’Alto...
La ferma posizione della Chiesa cattolica riguardo alla contraccezione e all’aborto sono ciò che finalmente mi fece decidere di divenire cattolico. La contraccezione e l’aborto hanno causato enormi danni tanto tra i giovani che tra gli adulti. Tutto ciò che da questo segue si riassume in: pratiche sessuali precoci, libertinaggio nelle unversità che hanno reso l’erotismo un fine e non un mezzo; tutte queste cose sono la conseguenza dell’aver violato l’ordine naturale delle cose. Allo stesso modo degli antichi romani che consideravano il mangiare un fine, e questo li portava al vomitorio per proseguire a mangiare e continuare ad ingozzarsi di golosità, così la gente di oggi giace in una specie di vomitorio sessuale. La posizione della Chiesa cattolica su questo punto è assolutamente corretta. Il cammino dell’Amore è il cammino della luce e unicamente attraverso la croce arriveremo alla resurrezione.
Padre Bidone, un sacerdote italiano e Madre Teresa di Calcutta, sono state le persone che hanno influito in misura maggiore nella mia decisione di divenire cattolico, benché trascorse un periodo molto lungo prima che lo attuassi.
Madre Teresa è una conversione vivente: è impossibile starle accanto, ascoltarla, vedere ciò che fa e come lo fa senza sentirsi convertito in alcun modo... La sua semplice presentazione del Vangelo e la sua allegria nel ricevere i sacramenti attraggono irresistibilmente coloro che hanno l’occasione di star vicino a lei. Nessun libro di quelli che ho letto, nessun discorso, nessuna cerimonia, nessuna relazione umana o esperienza trascendentale mi hanno avvicinato tanto a Cristo né mi hanno reso tanto cosciente di ciò che significa l’Incarnazione per noi... Quando, giunto da Madre Teresa, giravamo il film “Qualcosa di bello per Dio”, lo facemmo nella dimora per moribondi, che in passato era stato un tempio indù ed era poveramente illuminata. Il nostro cameramen Ken McMillan sosteneva che fosse inutile girare lì. Non di meno, lo persuasi a tentare e a fare qualche provino, che avremmo aggiustato con del materiale di riserva che di solito non si utilizza. Quando la pizza fu sbobinata, le immagini girate apparvero invase da una luce soave che, secondo lo stesso McMillan, non poteva esser descritta secondo logiche terrene. E senza dubbio è lì nel film e nelle foto fatte. Per me la spiegazione di tutto ciò è semplice. Senza alcun dubbio, la felicità, espressione d’amore, è luminosa e questo è ciò che si vuole manifestare con le aureole disegnate intorno alle teste dei santi nelle raffigurazione del Medio Evo.
La videocamera aveva captato questa luce senza la quale la pellicola non si sarebbe impressa, come lo stesso McMillan constatò usando lo stesso materiale in circostanze simili senza riuscire a filmare.
Ora ho 84 anni, sono un ottuagenario che ha fatto molte cose che non si sarebbero dovute fare... Ora vivo ogni giorno sapendo che la mia vita terminerà presto e, come Michelangelo alla fine dei suoi giorni ho amato i miei amici e la mia famiglia. Ho amato Dio e la sua creazione. Ho amato la vita ed ora amo la morte come suo esito naturale, sapendo che, per quanto la Cristianità possa terminare, Cristo vive. 

Padre ángel Peña

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