mercoledì 13 ottobre 2021

Cosa ci verrà in mente se non cambiamo [forte crescita dei segni che Dio sta dando]

 



I sostegni che Dio toglierà all'umanità.

Il mondo si è sistematicamente allontanato da Dio, non solo perché sempre meno persone credono che Egli esista, ma perché coloro che affermano di credere in Lui si ribellano contro i Suoi comandamenti e accettano e praticano i peccati che sono stati condannati da Lui.

Alcuni diranno che Dio sta accettando questo perché lo sta lasciando andare, e quindi i comandamenti che ha dato nella Bibbia corrispondevano a un'altra era, e ora deve essere fatto un nuovo cristianesimo.

E altri diranno che ci sono chiari segni che Dio è disgustato da questa ribellione e che sta per cambiare il mondo.

Inoltre, Egli ci dice come lo farà con i segni che sta già dando. Qui parleremo di quali sono i segni che Dio sta dando che sta per cambiare il mondo e quali conseguenze questo ha per noi.

Non c'è quasi nessuno che abbia letto con una certa attenzione la parola di Dio contenuta nella Bibbia, cristiana o meno, che non si renda conto che il mondo si è marcatamente allontanato dal disegno di Dio.

E che questa mossa ha acquisito sempre più velocità con il passare dei decenni, prendendo ad esempio un punto di partenza arbitrario come il 1960.

E alcuni dicono che Dio punirà il mondo per questa ostinata disobbedienza e distruzione della creazione.

Tuttavia, Dio non ha la punizione come obiettivo.

Ha due obiettivi, che lo conoscano e che diventino quante più persone possibile, e che la sua creazione non venga distrutta.

E sta facendo e sta per fare, tutti gli sforzi, cercando di non prendere una decisione drastica che comporta la punizione.

Ricordiamo ciò che disse a Santa Faustina Kowalska,

"Sto prolungando il tempo della Mia misericordia per i peccatori. Ma guardatevi da loro se non riconoscono questo tempo della Mia visita!" ed egli dirà che coloro che non Lo riconoscono devono passare attraverso la Sua giustizia.

Quindi Dio è meglio compreso non come un giudice arrabbiato, ma come un Padre amorevole, che desidera la nostra salvezza eterna.

E ci permette di soffrire le conseguenze per i nostri peccati se non ha altro modo di attirare la nostra attenzione, con l'obiettivo della nostra conversione.

Ed è per questo che ha mandato sua madre sulla terra, molto spesso nel secolo scorso, per chiamarci alla conversione e per dirci le conseguenze del non accettare la chiamata.

Egli ci ha dato innumerevoli messaggi.

Uno per esempio, molto affascinante tra l'altro, è il miracolo del Sole a Fatima il 13 ottobre 1917, che è stato generalmente interpretato come un grande prodigio, ma che in realtà è un avvertimento di ciò che può accadere nel mondo.

Perché nel terzo segreto di Fatima, nella parte che è stata rivelata dal Vaticano nell'anno 2000, si parla degli angeli disposti a toccare con la loro spada di fuoco l'asse della terra, con il quale produrrebbero gravi disastri naturali sulla Terra, con conseguenze fatali per milioni di esseri umani.

Mentre la Madonna diceva a gran voce: Penitenza, penitenza! e non lo permetteva.

Quindi ciò che i presenti hanno sperimentato durante il miracolo del sole, che andava e veniva, che brillava e sembrava cadere sulla Terra, è un avvertimento su possibili disastri naturali di grande portata.

Che è legata, nello stesso messaggio, alla scena del vescovo vestito di bianco che cammina in mezzo a una città in rovina e piena di cadaveri, e che viene ucciso con le frecce.

Questo mostra cosa può accadere alla Chiesa; grandi problemi interni e persecuzioni.

E ancora di più, se consideriamo che c'è un foglio aggiuntivo al terzo segreto che il Vaticano non ha pubblicato, vedremo anche quegli annunci.

Coloro che hanno letto quello che dovrebbe essere il terzo segreto completo, parlano del messaggio che avverte di un'apostasia nella Chiesa dall'apice e di disastri naturali.

Padre Pio a cui è stata rivelata, e Padre Malachia Martin che l'ha letta, tra gli altri, parlano dell'avvertimento che la Chiesa entrerà nell'apostasia, a partire dall'apice.

Mentre ad esempio Giovanni Paolo II, quando nel 1980 gli fu chiesto del terzo segreto, a Fulda, in Germania, suggerisce che non fu pubblicato perché è difficile fare qualcosa su fenomeni come

"gli oceani inonderanno intere sezioni della terra e che da un momento all'altro moriranno milioni di persone"

Allora tutto questo sarebbe stato riaffermato nelle apparizioni di Akita nel 1973, quando disse che "il Padre Celeste sta preparando una grande punizione su tutta l'umanità".

E che "l'opera del diavolo si infiltrerà all'interno della Chiesa, in modo tale che i cardinali saranno visti contro i cardinali, i vescovi contro i vescovi".

E anche che "chiese e altari saranno saccheggiati".

I veggenti di oggi stanno predicendo la stessa cosa, l'apostasia nella Chiesa, la persecuzione e i disastri naturali.

Forse ciò che meglio riassume ciò che sta accadendo è un messaggio della Madonna, 25 luglio 2002, a Christina Gallagher, in cui dice

"Sarete messi alla prova per scegliere tra il male e Dio.

Molte calamità stanno venendo nel mondo per purificare la pestilenza e il male".

Ecco allora la condizionalità di quelle calamità di apostasia totale, disastri naturali e persecuzione dei cristiani.

Più peccatori si convertono, meno calamità ci saranno.

E anche nella misura in cui c'è più preghiera e digiuno.

Questo è stato spiegato molte volte nelle apparizioni di Medjugorje, ad esempio, al punto che i veggenti hanno detto, che il settimo segreto che la Vergine aveva dato loro, che era un male che sarebbe venuto per i peccati dell'umanità, è stato cancellato, perché molte persone digiunavano e pregavano.

Il modo in cui il cielo viene condotto per raggiungere la purificazione del mondo e dell'umanità è quello di avvertirci delle conseguenze della nostra disobbedienza.

E ci sta dando un esempio, una svolta, di ciò che potrebbe accadere se non cambiassimo rotta, in modo da poter immaginare cosa c'è dopo.

E anche allora progetta di dare un Avvertimento ad ogni essere umano, di illuminare la sua coscienza, dove rivelerà che esiste, che è stato con la persona per tutta la vita, che l'ha vista cadere nei peccati che gli mostrerà come in un film e lo inviterà alla conversione.

Quindi ciò che stiamo vedendo dell'apostasia nel mondo e nella Chiesa, delle persecuzioni dei cristiani e dei disastri naturali, sono segni per sensibilizzarci.

Sono segni precedenti che avranno un approfondimento condizionale, che solo Dio sa fino a che punto si spingerà.

Quindi questo può crescere o diminuire secondo la risposta della conversione dei peccatori e la preghiera e il digiuno dei convertiti.

E come esempio pensa a quanto segue, nel tuo caso o in quello di persone che conosci, diresti che 10 o 20 anni fa eri sulla via della conversione?

E prima della pandemia pregavi più o meno di adesso?

Allo stesso modo, gli analisti dicono che ci saranno segni prima del momento dell'avvertimento, cioè l'evento di illuminazione della coscienza che Dio produrrà in modo che ognuno veda la sua anima come la vede Lui.

E menzionano il collasso dell'economia, i disordini sociali, la perdita delle libertà civili e della privacy individuale.

Diffusione forzata di una morale contraria a quella di Dio, maggiore persecuzione contro i cristiani e più segni di scisma nella Chiesa.

Grandi epidemie e l'arrivo di malattie sconosciute, cambiamenti climatici allarmanti e imprevedibili e numerosi disastri naturali.

Dicono anche che il giorno prima dell'Avviso tutti gli animali rimarranno in silenzio.

E pochi istanti prima dell'Avvertimento, ognuno sentirà il suo angelo custode,come una forma di rafforzamento spirituale e di preparazione.

In breve, il mondo ha perso la sua strada e la Chiesa sta fallendo,nonostante gli sforzi di migliaia di sacerdoti e vescovi dedicati e milioni di cristiani impegnati, per raggiungere il rinnovamento morale nella società.

E la creazione stessa sta protestando contro il nostro crescente livello di immoralità.

Siccità, inondazioni, attività vulcanica, incendi, terremoti sono solo esempi di una lunga serie di disastri naturali che cresceranno in coincidenza con la caduta della società per grazia di Dio.

Ma la sua gravità e sostenibilità nel tempo dipenderanno dal nostro ritorno a Dio.

Lui sa già cosa sta per accadere, mentre noi possiamo solo intuirlo, ma ora è nelle nostre mani rallentare l'arrivo di questi fenomeni avversi.

Bene, finora quello che volevamo parlare di come Dio sta per ripristinare il Suo ordine nel mondo.

I SETTE PRINCIPI DEGLI ANGELI IL RE DEI SERVI DEL CIELO



Notizie umane dei sette Spiriti Assistenti


Abbiamo visto la grandezza di questi Spiriti autorizzati con le parole di Dio, e da sole sono bastate per trarre, dalla durezza della nostra incredulità, scintille capaci di incendiare i nostri cuori.

Con tutto questo, perché nessuno banalmente scrupoloso pensa che queste Intelligenze sovrane, e la loro devozione, vivano in qualche regione così impenetrabile alla memoria degli uomini che a nessuno di quelli nati e stato lecito calpestarla, propongo a tutte le notizie che danno le Storie Umane, con la devozione, professata da alcune delle Nazioni più politiche nel mondo.

Tutte queste notizie raccolte, e scritte non senza cura il nostro dottissimo Cornelio a Lapide sul primo capitolo dell'Apocalisse al quarto versetto, che tradurrò fedelmente alla lettera, perché conviene :

<< È famoso, dice, il ricordo di questi sette Arcangeli in Sicilia, Napoli, Venezia, Roma e altre città d'Italia, dove puoi vedere le loro immagini magnificamente espresse, e anche di lavoro Mosaico. Da questi Arcangeli venne alla luce un piccolo libro a Napoli, nell'anno 1594. A Palermo, corte di Sicilia, vi è un Tempio dedicato ai sette Principi degli Angeli,  nell'anno 1516 furono ritrovate le sue vecchie immagini. Il Rettore di questo Tempio , Antonio Duca, Sacerdote di vita pia e innocente, ripetutamente ammonito dall'istinto divino, venne a Roma nel 1527, per promuovere il suo culto, e cercare loro, o organizzare per loro, la Chiesa. Perciò dopo molte preghiere e digiuni, illuminato dalla luce celeste, apprese che le Terme o Terme di Diocleziano erano il luogo dei Sette Spiriti che frequentano il Trono di Dio, per aver costruito questo superbo edificio con il sudore e la fatica di tanti angeli corporei, che furono quarantamila cristiani, e diecimila martiri condannati dall'empio imperatore a quest'opera ; Tra i quali spiccavano sette illustri Martiri , i SS. Ciriaco, Largo Smaragdo, Sisinio, Saturnino, Marcelo Papa e Thrason, che incoraggiarono e sostennero con le loro ricchezze i cristiani che vi lavoravano.

Di questa rivelazione, che due anni dopo, prima a Venezia, e poi a Roma, nell'anno 1555, il detto Antonio Duca pubblicò la stampa, si fa menzione nella sua tomba che è in le Terme davanti all'Altare maggiore. Dopo che le Terme furono epurate, nell'anno 1551, da Filippo Archinto, Vicario generale del Sommo Pontefice Giulio III, quel luogo fu dedicato alla Santissima Vergine degli Angeli, circondato dal Signora dei sette angeli. E poiché dopo la guerra era partita, e perfino profanato quel luogo, sempre nell'anno del 1555, con un'altra visione si intendeva che, per decreto Divino, queste Terme dovevano essere consacrati nel Tempio per onorare i sette Angeli. Pertanto, il Sommo Pontefice Pio IV, udite le sue ragioni e rivelazioni, affidò l'impresa a Miguel Ángel Bonarota, nobile Architetto, per costruire l'impianto e fabbricarlo al Tempio nelle Terme. E finito di essere, lo stesso Pontefice, entrando nel Collegio cardinalizio il 5 agosto 1561, davanti ai cardinali e a tutta la Curia, e al Popolo Romano, vestito di  Pontificio, con preghiera e rito solenne, dedicò le Terme in onore di Santa María degli Angeli, e onorò quella Chiesa del titolo di Cardinale, e le trasferì, dalla Chiesa della Santa Croce in Gerusalemme, il Monastero dei Padri Certosini, e li lessi. Così raccontò tutto questo anche padre Antonio Espínelo nel suo trattato sulle Feste dei Templi della Beata Vergine (pag. 690); e Octavio Pancirolo nei Tesori Nascosti di Roma, nel Capitolo di Santa María de los Ángeles; e Don Andrés Victorelo nel Libro dei Ministeri degli Angeli (cap.21), dove tanto ampiamente, come dotto e devotamente, pone gli Uffici di questi sette Angeli. Nelle stesse Cronache ho letto che molti pazzi, per l'invocazione di questi sette Angeli, furono liberati dal potere dei demoni nello stesso luogo. Le loro effigi, così come altre, che in vari luoghi furono scolpite in fogli, lo fecero con singolare delicatezza ad Antuerpia, Jerónimo Vires, nobile scultore, da Per fortuna, in un'immagine è stata rappresentata in primo luogo dell'Apocalisse, che parla di questi grandi Spiriti, e l'immagine è stata messa questa sottoscrizione: “Gratia vobis, & pax ab eo, qui est , & qui erat, & qui veniurus est, & septe Spiritibus, qui in conspectu throni eius sunt. ”. Fino a qui Cornelius >>

Dice anche che Cristo Nostro Signore, circondato da questi sette chiarissimi Angeli, in forma corporea, apparve ad alcuni Santi, e singolarmente a San Sebastiano al momento del suo martirio, e Incoraggiò a soffrire per il suo amore, e circondato da un meraviglioso splendore il Santo, fece coprire da questi sette Angeli con un baldacchino bianchissimo e molto risplendente. Ciò è attestato dagli Atti di San Sebastiano, scritti fedelmente e veramente dai Notai di Roma, i quali citano, e approvano, Adone, Vsuardo, Baronio e altri.

Cornelio riferisce anche che i nomi di questi Angeli (di cui parlerò nella terza parte) sono Miguel, Gabriel, Rafael, Uriel, Sealtiel, Jehudiel, Barachiel, che furono rivelati al Beato Amedeo, uomo illustre in santità, miracoli e profezie, come riportato e letto nelle suddette Cronache di Santa Maria degli Angeli, avvenute nell'anno 1460. Lo stesso Pedro Galatino afferma (Pedro Gal. Lib. 2. In Apoc. Ch. 8.). Fu questo Amedeo, di un'illustre famiglia del Portogallo, che, acceso dall'amore di Dio, disprezzò tutte le sue ricchezze e le sue proprietà, e all'avviso di San Francesco abbracciò  il suo Ordine e istituì la riforma, che chiamano gli Amadeos, da cui i portoghesi lo chiamarono Beato Amador, e gli Italiani, Beato Amedeo. Scelse Sisto IV per suo Confessore, e gli diede il Monte Aureo a Roma, volgarmente detto Montorio, dove è certo che San Pietro fu crocifisso, e ivi egli costruì un Monastero del suo Ordine.

Salmerón porta gli stessi nomi (Salm. Tom. 3, Trat. 3), e li approva, e fa menzione dell'antico Tempio di questi Angeli a Palermo, e quello di Santa María de los Angels a Roma; e Lorenzo Maselio (Lor. Mas. Lib. 3. De B. Virgini Ch. 5), e Padre Antonio Espinelo Provinciale di Napoli; che scrisse dei sette Principi degli Angeli un trattato molto erudito, che non portò alla luce, per aver impedito la sua morte. Conserva il manoscritto a Napoli. 

 Gli stessi nomi si trovano nelle immagini antiche, che furono trovate nel suo Tempio di Palermo nell'anno 1516, la cui invenzione è citata nel Martirologio del Regno di Sicilia con queste parole: "Panormi inventio imaginis Sanctorum septem Angelorum": il 29 settembre a Palermo l'invenzione dell'immagine dei Santi Sette Angeli. E ogni nome ha il suo epiteto, e ogni Angelo la sua particolare insegna. Da cui mosse il Signore Hector Pignatelli, Conte di Monteleón e Viceré di Sicilia, dall'imbattuto Imperatore Carlo V, restaurò e adornò questo Tempio, ed istituì in esso la Congregazione che chiamò Imperatoria, composta dal Senato di Palermo e da molti cittadini della prima nobiltà, in onore dei sette Principi degli Angeli, il cui Consiglio Direttivo accettò volentieri a nome del Signore Carlo V, affinché l'Imperatore assistesse col suo favore e patrocinio, potesse governare con successo e felicità in quella città, e l'intero Regno di Sicilia.

I doni e le devozioni dei Santi a volte soffrono nel calore degli spiriti umani, i loro delique, come il Sole, la Luna e altri pianeti le loro ellissi, fino a una misericordia speciale Il Signore gentilmente dispone che rinascano e tornino alla luce, come in mezzo alle ombre del sepolcro, per trarre ragione a favore dei mortali, i quali con continue offese provocano la sua rabbia. Questo è successo a questa devozione nobile e bella in tempi diversi. Vostra Divina Maestà faccia rifiorire nei nostri Regni, come l'Amaranto nella repubblica dei fiori, sempre eterno, sempre profumato. 


Concludo il racconto di questo Capitolo con l'esortazione del nostro savissimo e devoto Cornelio al culto di questi Principi, il quale così dice: «Per cui molto importa che i Pastori della Chiesa, e i fedeli  tutti (imitando l'esempio di San Giovanni, che chiede a questi sette Spiriti la grazia e la pace per le sette Chiese dell'Asia), con un culto speciale frequentemente venerano, riveriscono, e invoca questi sette Arcangeli, come Principi del Palazzo dei Cieli, Presidenti di tutte le Chiese, Immediati Ministri di Dio, Mediatori e Superiori degli uomini."

Padre Andrés Serrano Compagnia di Gesù 1701 

Atti di donazione E offerta allo Spirito Santo

 


Spirito Santo, Spirito di Gesù e del Padre,  

Tu vuoi abitare in me, povero peccatore 

e trasformarmi in un tempio della Tua gloria. 

Vieni, Spirito della Comunione Divina,  

vieni e riempi tutto il mio essere. 

Vieni e uniscimi a Gesù Crocifisso e Risorto,  

per essere con Lui e con tutti i miei fratelli un solo Corpo,

   per essere con Lui un figlio prediletto del Padre. 

Tu Ti sei donato a me senza misura.  

Umilmente anch’io mi dono e mi consacro a Te. 

Rendimi docile alla Tua azione  

perché Tu possa compiere la Tua missione in me,  

nella Chiesa e nel mondo,  

adesso e fino all’ora in cui mi rimetterò con Te  

nelle mani del Padre, come Gesù, per l’eternità. 

Ti prego con Maria e tutti i Santi. 

Amen. Alleluia! 

ATTENTI O UOMINI, L’ORA DELLA FINE È GIUNTA, DIO DEVE RINNOVARE LA TERRA!

 


Carbonia 12.10.2021

Attenti o uomini, l’ora della fine è giunta, Dio deve rinnovare la Terra!

Misericordia e grazia a voi, o figli dell’Amore!
Amatemi o uomini, cercatemi, adoratemi nei vostri cuori, siano essi rivolti al vostro Dio Amore.

L’ora delle tenebre è scesa!  Questa Umanità rimane indifferente a tutto ciò che succede, combatte ancora per un futuro su questa Terra, non si accorge che tutto già si spegne, …l’uomo va ignaro di ciò che sta per accadere, non vede perché il Demonio lo ha reso cieco.

Attenti o uomini, l’ora della fine è giunta, Dio deve rinnovare la Terra, deve metterla in condizioni di amore, deve ridonare ai suoi figli ciò che Satana Gli ha rubato.

Rinverdirò la Terra, risanerò il cuore degli uomini, renderò al mio popolo un mondo sano, pieno di meraviglie nell’amore. Il mio nuovo popolo godrà di tutto ciò che Mi appartiene, sarà santo e fedele, mai più si rivolterà al suo Creatore.

La Voce di Dio risuona in tutto l’Universo, …annuncia il suo prossimo intervento: …ci sono segni in ogni luogo, in cielo e in terra, ma l’uomo non vuole vedere, continua nella sua cecità, …predica un vangelo che non appartiene al suo Creatore.

Questa Umanità si è perduta a causa della sua disobbedienza al suo Dio Creatore, si nutre di peccato, vaga come uno zombi, cerca ancora la vita in un mondo che ormai è distrutto.

Figli miei, quanto ancora devo attendere il vostro risveglio?  …è tardi, il buio è giunto, l’aguzzino agguanta il cuore dell’uomo, lo tiene stretto ai suoi artigli perché non gli scappi; …ha reso questa Umanità priva di ogni bene, l’ha spogliata di Me, l’ha resa sua schiava.

Svegliatevi uomini! Fate in fretta, la luna nera è già su di voi, il temporale non risparmierà nessun uomo che non si sia rifugiato in Me, e, Io non potrò proteggerlo, perché nel suo libero arbitrio ha scelto di allontanarsi da Me, di scegliersi un altro dio, quello che lo sta portando alla morte eterna.

Poveri figli miei e non più miei per vostra libera scelta! … che danno su di voi! Quale castigo vi attende! Ma, liberi vi ho creati e liberi vi lascio alle vostre scelte.

Che dolore! che dolore in Me, perdo i miei figli! …svegliatevi figli miei,…svegliatevi! …fatelo ora! …non c’è più tempo da perdere! …approfittate di questi ultimi istanti che rimangono a vostra disposizione per tornare a Colui che vi ha creati e tanto brama riabbracciarvi a Sé.   Amen!

IL REGNO DEI GIORNI FELICI Mondo nuovo, vita nuova.

 

Previsioni in senso spirituale. 

L’esistenza di un servizio meteorologico offre dei vantaggi che noi tutti  apprezziamo, soprattutto quando i tecnici di tale servizio ci annunciano l’arrivo del bel tempo. Ma il bel tempo non è sempre possibile. Il 17 marzo 1993, il Signore avrebbe dettato a Vassula Ryden le parole seguenti: 

Gesù a Vassula Ryden: «Desidero avvertire la mia casa che è in arrivo  una grande tribolazione. La mia Chiesa avanza sempre più verso una grande  tribolazione. Rimanete fermi, e mantenete le tradizioni che vi sono state  insegnate. Qualsiasi cosa arrivi, obbedite al mio Papa. Vi scongiuro di  rimanere a lui fedeli, mantenendovi a debita distanza da chiunque si ribelli  contro di lui. Evitate soprattutto di ascoltare coloro che lo rigettano. Fra breve  sarete confrontati a una prova mai conosciuta in precedenza. Il Papa dovrà molto soffrire. Non lasciatevi imbrogliare da nessuno. Se qualcuno v’incontra  per strada e vi dice: “La fedeltà che avete per questo Papa, cambiatela con il  solido movimento di un altro”, non cambiate! State attenti. Non permettete a  nessuno di imbrogliarvi." 83 

Ormai siamo tutti abituati alle previsioni del tempo. Se le previsioni  dicono che farà bello, ci prepariamo in conseguenza; se ci dicono che farà  brutto, ci prepariamo pure in conseguenza. Se le stesse previsioni ci  annunciano un uragano, una tempesta di neve, o di ghiaccio, in cuor nostro noi ringraziamo i tecnici delle previsioni, e passiamo subito all’azione per evitare il peggio. La prevenzione di un malanno costa meno della sua  guarigione. Nel caso attuale di tempesta annunciata, e di segni premonitori  captati sempre più spesso, da svariate persone, non sarebbe logico che la nostra reazione fosse un po’ simile a quella che adottiamo nelle previsioni del tempo? Che reazione avremo di fronte ai venti violenti dell’uragano che incombe su di noi?  

Il 20 luglio 1997, tramite la sua messaggera francese che si firma JNSR  (Je Ne Suis Rien), Gesù ci dà il messaggio seguente.  

Gesù a JNSR: «Tutto avanzerà simultaneamente, perché il momento è  arrivato. Non desidero altro che la vostra volontà nella mia Volontà, e così,  insieme, vinceremo il male del vostro tempo. Il sornione vuole farsi riconoscere come l’inviato di Dio per il vostro secolo così perturbato. Alcuni, troppo numerosi, vedranno in lui il Figlio di Dio. Utilizzerò la mia forza d’Amore per lottare contro la forza di distruzione che crescerà ovunque. Il sornione impiega  tutta la sua forza per demolire il Bene di Dio.  

La santa Chiesa e i suoi membri più preziosi saranno minacciati,  rigettati, sballottati. Questo sdegno, presente in tutti i luoghi, causerà la  sventurata perdita di molte anime, e in mezzo ad esse si vedranno dei  bambini abbandonati a se stessi, manipolati, malgrado la loro tenera età, in  questa oscurità crescente che si stabilirà anche nei cuori dei loro genitori, che li lasciano liberi, cioè abbandonati al Male. La libertà che vi ho dato è profanata  ogni giorno. Dovevate ritornare verso di Me liberamente, di tutto cuore, ma la  vostra scelta si è girata verso una libertà senza Dio. 

Oggi chiamo tutti quelli che mi amano e mi servono lealmente. Anche gli operai dell’ultima ora udranno la chiamata in essi, perché il Raduno è tra  breve. Arrivano da ogni parte, assetati di giustizia, ripieni di bontà, di gioia. ...  Sono felici. ... Il dolore non li ha resi acerbi, le pene sofferte li hanno fortificati.  La loro vita è un atto di offerta a Dio. ... Vi riconoscerete a questo segno che è  in voi, in ciascuno di voi: la mia santa Croce. Essa è impressa nel vostro corpo,  nella vostra anima, e nel vostro spirito. Dio ha scelto l’ora e il luogo di questo incontro per parlarvi come Io parlavo un tempo alle folle che mi seguivano  lungo le sponde del Mare di Galilea, fin sulla montagna.  

Vi devo parlare. Dovete ascoltarmi attentamente. Per questo vi riunirò.  Non ho detto che là mi rivedrete. Voi mi sentirete. Per questo vi riunirò, e vi  informerò di quello che farete. Tutti nello stesso tempo riceverete lo Spirito  Santo. Sì, è la Seconda Pentecoste d’Amore, e questo avverrà quando la  Madonna, mia santissima Madre e vostra Madre pure, salirà presso l’Eterno Padre, chiamata da Lui. La vostra Madre vi manderà lo Spirito d’Amore che la abita. Essa ha percorso tutta la vostra Terra. Vi ha dato il suo Cuore, come Io  vi ho dato il mio. I nostri due Cuori santamente uniti vi chiamano ad ogni Croce d’Amore. Veniteci per pregare per il trionfo della vostra amata Regina, e per il ritorno glorioso del suo divin Figlio, il vostro amato Re. Alcuni di voi  vedranno la seconda Assunzione di Maria come i miei Apostoli videro la mia  adorabile Ascensione. Questa Pentecoste d’Amore vi riunirà per ricevere il  fuoco d’amore dello Spirito Santo. La Santissima Trinità coprirà Maria santissima, e da questa sublime fusione nascerà il Fuoco divino dello Spirito  Santo che avvilupperà lo spirito degli uomini come una nube luminosa, simile a  quella che coprì Pietro, Giacomo e Giovanni al momento della Trasfigurazione.  ... 84 

Sarete riuniti, e uniti, per fare un corpo unico nella Volontà del Padre. 

Sarete UNO nell’Amore unico e vero della santissima Trinità, per Maria  santissima corredentrice, avvocata incontestata, madre di tutti i figli di Dio che  le sono stati affidati ai piedi della Croce. Apostoli di Gesù e di Maria, riempiti  di Spirito Santo davanti a voi si spalancheranno tutte le porte per proclamare  la venuta di Dio su tutta la Terra. Avrete delle ali ai piedi, per percorrere intere  regioni, e visitare popoli interi, leggeri come delle piume trasportate dal vento.  Avrete la forza di camminare per ore e ore, giorno dopo giorno. Avrete i sette  Doni dello Spirito Santo, e li utilizzerete tutti e sette. Il dono della mia parola  sarà in voi come una sorgente che non si asciuga mai. Dio avrà scelto i migliori  dei suoi Messaggeri per convertire il mondo intero. 

L’Evangelizzazione sarà come un grandissimo bastimento, portato sulle  onde di un mare limpido, dalle acque unite, rapido, audace, perché il tempo che mise Giona per attraversare la città di Ninive per convertire i suoi abitanti  sarà il tempo che vi accorderò allora. E questo tempo sarà rispettato, perché sufficiente. Dopo l’Evangelizzazione del mondo intero, allora scenderò dai Cieli, e il mio Nome sarà cantato anche dagli uccellini del nido. La natura intera canterà il mio Ritorno glorioso. Il Vento d’Amore è già alle vostre porte,  ed ecco che Io vengo. Amen." (Ricevuto il 20 luglio, 1997). 

In questo testo Gesù dice che subito dopo la Seconda Assunzione di  Maria in Cielo avverrà la Seconda Pentecoste. Aggiunge che questa grande Pentecoste sarà seguita da una grande Evangelizzazione, e che dopo questa  grande Evangelizzazione assisteremo al suo Ritorno in gloria. Disponendo gli  elementi di questa profezia in senso cronologico, ne deriva il quadro che  segue.


La mia domanda è la seguente: la Seconda Assunzione di Maria in Cielo  è forse il Grande Miracolo che deve arrivare a Garabandal dopo l’Avvertimento, e prima del Grande Castigo? 85 Un testo riguardante questo  tema si trova negli scritti di Maria Valtorta, nel primo volume (1943) de: “I  Quaderni”, alla pagina 548. Eccone una parte: 

Gesù à Maria Valtorta: «Riunirò i miei santi. Sì, colui che mi ama e mi segue nell’obbedienza e nella fedeltà è un santo. Li radunerò dai quattro  angoli della Terra. In nome del loro amore perdonerò agli uomini le loro  iniquità. La bontà dei santi spegnerà il rigore della Giustizia, e la Terra sarà  purificata dal fuoco del mio amore, unito a quello dei santi. La Terra, in pace  con se stessa e con il suo Dio, sarà come un vasto altare propiziatorio. E su quest’altare il Maestro istruirà gli uomini alla conoscenza esatta della Verità, affinché i buoni non vacillino quando Satana, furioso di vedere che l’Umanità  adora il Cristo, si scatenerà per l’ultima battaglia [vedi punto 8 del quadro  sinottico che appare nel secondo capitolo, alla sezione # 10]». 

Prendendo come punto di riferimento le spiegazioni che Gesù ha dato a  Maria Valtorta sul modo di interpretare le Scritture, si può dire che i pochi  giorni che dovrà durare la Grande Evangelizzazione sono una figura anticipata del “Millennio di Pace”, [vedi punto 7 del quadro sinottico, secondo capitolo, sezione # 10]. Come saranno gli apostoli di questa Grande Evangelizzazione? Maria Valtorta ne parla nei due testi che seguono, scritti  da lei nel 1943. 86 

Gesù a Maria Valtorta: «Ciò che ora risuona in voi, queste parole che mio  Figlio riserva ai suoi fratelli prediletti, le sentirete risuonare ai quattro angoli  della Terra, e vedrete gli uomini accorrere alla loro ricerca, spinti dalla sete di  vera Scienza. Uomini, non bruti vestiti da uomini, non demoni dal viso umano,  non Giuda sempre pronti a vendere mio Figlio, e con questo mercato ferire l’Amore trinitario che è Unità indivisibile. (...)  Nel tempo futuro numerosi giusti  lavoreranno la Terra per prepararla a ricevere la Parola, che infine avrà il suo  periodo di trionfo, il solo.» 18 novembre 1943.  

Gesù a Maria Valtorta: «Coloro che avranno l’incarico di riunire le masse  attorno alla Croce in vista del raduno di Cristo saranno come dei padri e dei re. Non una razza mancherà all’appello, con i suoi figli migliori. Io stesso verrò per mettere il mio potere al servizio della Gerusalemme terrestre la Chiesa  militante in modo che sia protetta contro i tranelli, le astuzie, gli attentati, e i  delitti che Satana avrà preparato contro di lei. Farò scendere il mio Spirito su  tutti i redenti della terra, anche su quelli che ora soffrono in espiazione delle  colpe dei loro antichi padri [il Popolo ebraico], e che non riescono a trovare la  salvezza perché non osano rivolgersi a Me. Anche loro troveranno la pace. La  troveranno perché invocheranno su di loro il Sangue che fu versato, e che  senza fine sgocciola dalle membra di Colui che i loro antichi padri hanno  crocifisso. Essi lo invocheranno ancora, questo Sangue, ma in una maniera molto diversa da quella con la quale i loro padri l’hanno un tempo invocata. Lo invocheranno battendosi il petto. Sarò come una fontana al centro del mio  gregge ricomposto, e mi incaricherò Io stesso di lavare quegli errori passati,  che il loro pentimento avrà già cominciato a cancellare.» 11 dicembre 1943.

  Questo svolgimento non sembra lontano nel tempo, perché una volta  che si sarà iniziato il periodo purificatore, gli altri avvenimenti si  succederanno con rapidità. E siccome il periodo di purificazione dovrebbe iniziare con l’Avvertimento, ecco dei passi, quattro in tutto, che ci parlano di esso.  

Il primo testo è di Mirjana, una delle veggenti di Medjugorje. Contiene una rivelazione che fu resa pubblica nel 1992.  

Mirjana ha detto: «Quando i segreti saranno realizzati, il potere di  Satana sarà distrutto. 87 Ecco perché è così aggressivo in questi tempi. A  Satana è stato concesso un immenso potere nel corso del ventesimo secolo, un  potere che non aveva mai avuto prima, e che non avrà mai più in futuro.» 

Parvulis

La Chiesa conosce finora i beni e la Legge della Redenzione, che furono depositati da Gesù nel Cuore di sua Madre SS

 


LA PASSIONE DELLA CHIESA NEGLI SCRITTI DI LUISA PICCARRETA


La Chiesa conosce finora i beni e la Legge della Redenzione, che furono  depositati da Gesù nel Cuore di sua Madre SS.: 

“Figlia mia, tutta la legge e i beni della Redenzione furono scritti da Me e deposti  nel Cuore della mia cara Mamma. Era giusto che, siccome fu Lei la prima che visse  nel mio Volere e perciò mi attirò dal Cielo e mi concepì nel suo seno, che conoscesse  tutte le leggi e fosse depositaria di tutti i beni della Redenzione.  

E non aggiunsi una virgola in più, e non perché fossi incapace 7, quando uscendo  fuori alla vita pubblica la manifestai alle genti, agli Apostoli, e gli stessi Apostoli e tutta  la Chiesa nulla hanno aggiunto di più di quello che dissi e feci Io quando stetti sulla  terra. Nessun altro vangelo ha fatto e nessun altro sacramento in più ha istituito, ma  si gira sempre [attorno] a tutto ciò che Io feci e dissi. Chi è chiamato per primo è  necessario che riceva il fondo di tutto quel bene che voglio fare a tutte le umane  generazioni. È vero che la Chiesa ha commentato il Vangelo, che ha scritto tanto su  tutto ciò che Io feci e dissi, ma mai si è allontanata dalla mia fonte, dall’origine dei  miei insegnamenti.  

Così sarà della mia Volontà. Metterò in te il fondo della legge eterna del mio  Volere, ciò che è necessario per farla comprendere, gli insegnamenti che ci vogliono.  E se la Chiesa si allargherà 8 nelle spiegazioni e nei commenti, non si partirà mai  dall’origine, dalla fonte da Me costituita; e se qualcuno vorrà partirsi resterà senza  luce e nel buio oscuro, e sarà costretto, se vorrà la luce, a ritornare alla fonte, cioè ai  miei insegnamenti”. 

Io, nel sentire ciò, ho detto: “Dolce Amor mio, quando i re costituiscono le leggi chiamano i ministri come testimoni delle leggi che stabiliscono, per deporle nelle loro  mani, affinché le pubblichino e le facciano osservare dai popoli. Io non sono ministro,  anzi, tanto piccola e incapace che non sono buona a nulla”.  

E Gesù ha soggiunto: “Io non sono come i re della terra, che se la fanno coi grandi. 

Io amo meglio di farmela coi piccoli, perché sono più docili e nulla attribuiscono a sé,  ma tutto alla mia bontà. Ma con tutto ciò anch’Io ho scelto un mio ministro, che ti  assista in questo tuo stato, e per quanto tu mi hai pregato che ti liberassi dalla sua  venuta giornaliera, non ti ho dato mai retta, e ancorché tu non fossi più soggetta a  ricadere in quello stato, Io non permetterò che ti manchi la loro assistenza. Era  questa la causa perché avessi un mio ministro che fosse a giorno della legge della  mia Volontà e conoscendo i miei insegnamenti fosse testimone e depositario di legge  sì santa, e come mio fedele ministro pubblichi nella mia Chiesa il gran bene che  voglio fare ad Essa col far conoscere la mia Volontà”. (Volume 16°, 24.02.1924) 

La Chiesa di Roma: sarà grande la sua purificazione.

 


Trevignano Romano 12 ottobre 2021

Figli miei, grazie per essere qui nella preghiera e aver risposto la mia chiamata nel vostro cuore. Figli miei, non abbiate paura, se solo affidaste tutto al mio Gesù!  Lui dottore dell’anima, Lui Unico Salvatore. Figli miei, la purificazione è necessaria per la vostra anima, vedrete guerriglie nel mondo, vedrete virus anche mortali dove non arriverà la scienza e la medicina, vedrete uragani, terremoti e distruzioni ovunque, tutto questo arriverà a causa dell’umanità che vuole cambiare tutto con l’umanesimo. La Chiesa di Roma: sarà grande la sua purificazione. Rifugiatevi nel mio cuore Immacolato. Figli, bambini miei, ascoltate le mie parole, non per impaurirvi, ma per prepararvi ed essere consolati, non siete soli, Dio vi benedice. Io Madre Misericordiosa sono con voi tutti i giorni, prendete le mie mani ed Io vi porterò sul sentiero perfetto che porta alla luce. Io manderò i miei angeli per assistervi, abbiate la fede viva e coraggiosa, vi amo. Ora vi benedico nel nome del Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, amen.

LA VITA DELLA MADONNA

 


Secondo le contemplazioni 

della pia Suora STIGMATIZZATA 

Anna Caterina Emmerick


Il viaggio si avvicina alla fine Ingresso nella grande casa del pastore 

        Visioni di martedì 20 novembre. 

Lasciato questo tugurio continuarono il cammino risalendo il colle. Credo che  toccassero la strada che conduce da Gabara a Gerusalemme, la quale formava il confine tra la Samaria e la Giudea. Mi sembrò che la santa Coppia fosse distante  ancora molte ore da Betania quando Maria senti il bisogno di riposo e di ristoro.  Giuseppe allora volse per una via laterale e andarono avanti ancora per circa mezz'ora.  Giunsero così ad un bel fico, dove spesso in altri viaggi Giuseppe aveva visto  accampati pellegrini e mercanti, ma lo trovarono spoglio e si sentirono molto afflitti.  Così proseguirono ancora per un tratto e giunsero presto nelle vicinanze di una casa,  allora Giuseppe bussò a quest'uscio e chiese ospitalità al padrone. Quest'ultimo alzò la  lampada sul viso della Santa Vergine e subito beffò Giuseppe, chiedendogli se fosse  per gelosia che conduceva con sé una moglie così giovane e bella in quelle condizioni.  In quel momento uscì la moglie di costui e, mossa a pietà dello stato di Maria, assegnò  loro cortesemente una stanza in un'ala separata della casa e portò pure dei pani perché  si rifocillassero. Anche il marito, che subito dopo si era pentito per la beffa fatta, prese  a trattare i santi Viaggiatori con ogni gentilezza. Il giorno seguente si rimisero in  cammino, poi li vidi entrare in un altra casa abitata da giovani. Un vecchietto girava  per le stanze appoggiandosi ad un bastone, nessuno si curava di loro e tutto dava  un'impressione di squallore. Vidi Gesù, dopo il battesimo, che visitò la casa in cui il  proprietario si era beffato di Giuseppe; Egli vide una specie di altare eretto nella stanza  dove avevano dormito i suoi Genitori. Ebbi la percezione che quella famiglia avesse  costruito quell'altare appena aveva appreso la meravigliosa nascita di Cristo. Il viaggio  di Maria e Giuseppe si avvicinava dunque alla fine, mentre la Santa Vergine risentiva  sempre più le pene fisiche della stanchezza. Invece di attraversare il deserto di  Betania, via molto scomoda ma molto più breve, essi allungarono il cammino di un  giorno e mezzo percorrendo le campagne poste ad oriente di Gerusalemme. Giuseppe  conosceva benissimo questi luoghi poiché suo padre vi aveva posseduto i pascoli nelle  vicinanze. Prodigiosamente l'asinella li aveva guidati per quest'altra strada attraverso  le valli, avvicinandosi così al Giordano. 

     Mercoledì 21 novembre. 

Ho veduto i santi Viaggiatori entrare in una grande casa, posta a tre ore di cammino  dal luogo del battesimo di Giovanni sul Giordano e sette circa da Betlemme. Questa è  la stessa dimora dove trent'anni dopo Gesù vi trascorrerà la notte dell'11 ottobre,  quando si recherà a visitare il Battista dopo il battesimo. Pare che il padrone fosse  assai ricco, la casa era grande, aveva annesso un cascinale e nel cortile si vedeva un  pozzo. Vedevo servi andare e venire, recando cibi e radunarsi per il pasto. Il padrone  accolse gentilmente i viaggiatori, si dimostrò cortese e pieno di premure verso di loro.  Li fece entrare in una comoda sala ed ordinò che si avesse cura del loro asino. Un servo condusse Giuseppe al pozzo e gli lavò i piedi, poi gli diede altre vesti mentre puliva  il suo abito dalla polvere. Un'ancella rendeva uguali servizi a Maria. In questo luogo la  santa Coppia mangiò e trascorse la notte. La consorte del padrone aveva un carattere  assai stravagante, viveva isolata in una camera. Era ancor giovane e di mentalità vana,  perciò avendo veduto di nascosto i due viaggiatori, fu gelosa della bellezza di Maria.  Non volle che si fermasse a lungo o partorisse in casa sua, così fece di tutto affinché i  santi Viaggiatori ripartissero il giorno seguente. Vidi in quella casa anche alcuni  fanciulli. Questa è la stessa donna che trent'anni dopo, l'11 ottobre, fu trovata da Gesù  cieca e deforme; Egli la guarì dopo averla ammonita per la sua vanità e la sua  inospitalità. 

            Giovedì 22 novembre. 

Oggi, verso mezzogiorno, ho visto la santa Coppia ripartire da quella casa; alcune  persone accompagnavano i due Sposi per un tratto di strada. Poche ore dopo, Giuseppe  e Maria entrarono in un villaggio consistente in due lunghe file di caseggiati con cortili  e giardini. I caseggiati erano attraversati da una strada molto larga. Giuseppe aveva dei  parenti in questo luogo e intendeva chiedere a loro ospitalità. Appena giunti alla  periferia del paese trovarono subito la grande abitazione dei parenti. Nel cortile si  vedeva una grande fontana, dappertutto c'erano drappi neri e videro molti uomini  riuniti certamente per una cerimonia funebre. Entrati nella casa, notarono che erano  state tolte le pareti di vimini che servivano a formare altrettanti locali separati, così si  aveva un solo e vasto locale, nel cui centro vi era il focolare col condotto per il fumo.  Davanti al focolare era collocata qualcosa che assomigliava ad una bara avvolta in una stoffa nera. Numerose persone erano intorno a questa bara e pregavano;  vestivano abiti lunghi e neri, sopra i quali avevano indossato delle camiciole bianche. I  padroni erano occupati nella cerimonia e non accolsero gli ospiti, i servi però andarono  loro incontro e usarono ogni riguardo specialmente con Giuseppe. Solo alcune ore  dopo la famiglia, senza più indosso le camiciole bianche, si recò a visitare Maria e  Giuseppe e si intrattenne amichevolmente con loro; presero tutti insieme qualche  ristoro, pregarono e poi andarono a dormire. 

Il nostro dovere è quello di parlare con chiarezza, in Giustizia e Carità

 


La Battaglia  Finale del Diavolo


Formuliamo le nostre accuse 

Gravi sono le calamità che affliggono ormai la Santa Chiesa e  l’umanità in generale. Nel capitolo precedente abbiamo visto come  lo stesso Papa Benedetto XVI abbia ammesso che “in vaste zone della  terra la fede è nel pericolo di spegnersi come una fiamma che non  trova più nutrimento,” che dopo il Vaticano II “si è smesso di parlare di  certe verità fondamentali della fede, come il peccato, la grazia, la vita  teologale e i novissimi,” e che pertanto la Chiesa soffre a causa di un  “ambiente ecclesiale secolarizzato” e in molti luoghi sembra esservi un  “deserto senza Dio”. 

Questa situazione non si è verificata per caso. Le ammissioni del Papa  sono un’accusa implicita contro quei membri della gerarchia Cattolica  che hanno permesso questa catastrofe e ne sono quindi responsabili.  Il nostro Santo Padre, quand’era ancora il Cardinale Ratzinger, lesse  il Terzo Segreto nella sua integralità, pertanto quelle sue parole sono  state chiaramente pronunciate alla luce dei contenuti dell’intero Terzo  Segreto. 

 In questi tempi straordinari, proprio come durante la crisi Ariana,  i laici devono accollarsi delle responsabilità che in tempi normali non  gli competerebbero. In quanto membri del Corpo Mistico di Cristo,  abbiamo il dovere di combattere questa crisi della Chiesa, in base  alle nostre possibilità concrete. Dobbiamo quindi rifiutare il consiglio  di chi ci dice di indulgere nella grossolana presunzione che sia “Dio  a comandare la Chiesa”, se questo vuol dire rimanere in silenzio e  non fare niente contro l’errore e l’ingiustizia perpetrati dai membri  della gerarchia, o peggio ancora sottometterci ciecamente a qualsiasi  decisione proveniente dalle autorità ecclesiastiche, a prescindere da  quanto possano essere disastrose le conseguenze. 


Il nostro dovere è quello di parlare con chiarezza, in Giustizia e Carità

Questa non è la via del Cattolicesimo, non è ciò che fecero i laici  e religiosi rimasti fedeli durante la crisi Ariana e non è quello che  dobbiamo fare adesso. Il nostro silenzio e la nostra accondiscendenza  di fronte al disastro imminente sono per prima cosa un’ingiustizia nei  confronti della Chiesa, nonché un tradimento verso il nostro solenne  dovere di cercare la giustizia a tutti i costi, in quanto Cattolici Cresimati  e quindi soldati di Cristo.

Abbiamo anche l’obbligo di agire in carità verso i nostri fratelli  Cattolici, inclusi i nostri superiori nella gerarchia ecclesiastica. È pertanto  nostro dovere, in spirito di carità verso i nostri superiori, quello di opporci a ciò che sta accadendo alla Chiesa, anche se questo significa compiere un  passo estremo come quello di riprendere pubblicamente i nostri superiori. 

Come insegna San Tommaso d’Aquino: “Qualora ci fosse un  pericolo per la Fede, i sudditi sarebbero tenuti a rimproverare i loro  prelati anche pubblicamente”. Per quale motivo in questi casi è giusto  e caritatevole che una persona rimproveri – persino pubblicamente - un  proprio superiore? San Tommaso afferma che “presumere di essere in  modo assoluto migliore del proprio prelato è un atto di presuntuosa  superbia, ma stimarsi migliore in qualcosa non è presunzione: poiché  nessuno in questa vita è senza qualche difetto. E si deve anche notare  che, quando un suddito ammonisce con carità il suo prelato, non per  questo si stima superiore a lui ma offre solo un aiuto a colui che, stando  alla regola di S. Agostino [Epist. 211], ‘quanto più si trova in alto,  tanto più è in grave pericolo.’”496 Ovviamente, anche i nostri fratelli  Cattolici corrono un pericolo – il più grave che si possa immaginare – a  causa dell’attuale condotta, innovativa e distruttiva allo stesso tempo,  intrapresa da alcuni elementi del Vaticano che hanno voluto voltare le  spalle, non solo al Messaggio di Fatima, ma anche alla missione salvifica  della Chiesa e ai suoi dogmi. 

Il desiderio sfrenato di seppellire il passato, in nome del Vaticano  II e del “nuovo orientamento” della Chiesa, è ciò che ha spinto l’attuale  Santo Padre a chiedere “un’ermeneutica della continuità” riguardo al  Concilio, piuttosto che “un’ermeneutica della rottura,” che consideri  cioè il Concilio come una rottura col passato. Che il Papa sia arrivato a  chiedere che il Concilio venga considerato in continuità col passato della  Chiesa – cioè con i Suoi insegnamenti tradizionali, la Sua liturgia, le Sue  pratiche e le Sue devozioni – è di per sé un segno dell’enormità della  crisi che ci troviamo ad affrontare. Tuttavia, i tentativi di restaurazione  di Papa Benedetto – ricordiamoli ancora: la “liberazione” della Messa  in Latino, la “riabilitazione” della Società di San Pio X, il suo rifiuto di  amministrare la Comunione nella mano, e così via – vengono purtroppo  ignorati, contestati o addirittura attivamente sabotati da più parti  all’interno della Chiesa. Il Papa rimane sostanzialmente prigioniero di  una burocrazia Vaticana, dominata dalla Segreteria di Stato, che sembra  avere una vita propria. È quindi necessario che i fedeli chiedano che  vengano prese misure adeguate contro le azioni e le omissioni di quei  loro superiori che sono implicati in questa crisi, o che comunque hanno  fatto poco o niente per impedirla. 

L’insegnamento di San Tommaso sul dovere di rimproverare i  nostri superiori se le azioni di quest’ultimi minacciano la Fede, riflette  gli insegnamenti unanimi dei Santi e dei Dottori della Chiesa. Come  insegnava il Dottore della Chiesa San Roberto Bellarmino, nella sua  opera sul compito del Pontefice Romano, anche il Papa può essere  rimproverato, disobbedito e persino resistito, se minaccia di recare un danno alla Chiesa: 

Così come è lecito resistere ad un Pontefice che aggredisca  fisicamente una persona, è ugualmente lecito resistere a colui che  aggredisca le anime o che disturbi l’ordine civile, o sopratutto, a  colui che cerchi di distruggere la Chiesa. Io dico che è giusto resistere a questa persona, non obbedendogli ed impedendo che i suoi ordini  vengano eseguiti; non è invece lecito tuttavia, giudicarlo, punirlo o deporlo, dato che queste azioni competono ad un superiore.497

Allo stesso modo si espresse il grande teologo Francesco Suarez,  vissuto nel XVI secolo (e che Papa Paolo V definì “Doctor Eximius et  Pius”):

… in questa seconda via il Papa potrebbe essere scismatico, se si rifiutasse di restare in unione con l’intero corpo della Chiesa,  come accadrebbe se per esempio decidesse di scomunicare  l’intera Chiesa, oppure, come osservano Torquemada e Cajetan, se desiderasse cambiare i riti della Chiesa basati sulla Tradizione  Apostolica. … Se [il Papa] desse un ordine contrario alle giuste  tradizioni, egli non dovrebbe essere obbedito; se cercasse di  compiere qualcosa di palesemente opposto alla giustizia e al bene  comune, sarebbe lecito resistergli; se egli attaccasse con la forza,  con la forza potrebbe essere combattuto, con la moderazione  proporzionata alla giusta difesa.498

Se è lecito resistere persino agli ordini o alle azioni di un Papa, se  quest’ultime possono recare un danno alla Chiesa, allora lo è a maggior  ragione per le azioni dei prelati che abbiamo nominato nelle pagine  precedenti. Papa San Felice III riuscì a riassumere questo concetto con  grande efficacia: “Non opporsi ad un errore vuol dire approvarlo; non  difendere la verità vuol dire sopprimerla”. I laici ed i semplici religiosi  non sono esenti da un simile dovere. Tutti i membri della Chiesa ne  sono effettivamente soggetti.

Abbiamo quindi il dovere di parlare apertamente di ciò che questi  prelati hanno fatto o impedito di fare. Abbiamo il dovere di portare  all’attenzione del Papa quelle che crediamo essere, in coscienza, le  prove assai ben documentate del fatto che questi prelati hanno causato  gravi danni alla Chiesa ed all’umanità, cospirando attivamente contro  il Messaggio di Fatima. Questa loro cospirazione li ha portati a tentare  di “modificare” il Messaggio, affinché potesse adattarsi alla loro fallace  saggezza umana che li ha portati a supporre di poter “aggiornare” la  Chiesa e di farla adattare al “mondo moderno”. Abbiamo il dovere di  supplicare il Santo Padre, per mezzo delle suppliche, affinché intervenga  per mettere fine a quest’ingiustizia contro la Madonna di Fatima e il Suo  Messaggio, che è indirizzato alla Chiesa e all’umanità tutta.

Questo nostro libro è in effetti una sola, lunga supplica al Santo  Padre – più completa e esaustiva di quella riportata nel Capitolo 19.  Anche lo stesso libro di Antonio Socci, Il quarto segreto di Fatima - che  ha accusato il Segretario di Stato del Vaticano di occultare una parte  del Terzo Segreto e di impedire la realizzazione della Consacrazione  della Russia - è sostanzialmente una specie di petizione al Santo Padre,  il quale non solo ha letto il libro di Socci – come da lui stesso riportato  (vedi Capitolo 14) – ma gli ha anche inviato una lettera personale sul  suo libro, “ringraziandomi per ‘i sentimenti che l’hanno suggerito.’”499  Che nessuno osi dire, quindi, che questo libro eccede o abusa del diritto  dei fedeli di comunicare tra loro e con i membri della gerarchia - incluso  il Papa regnante – in merito alle proprie preoccupazioni sui problemi  che affliggono la Chiesa – un diritto naturale che è sancito tra l’altro dal  Codice di Diritto Canonico.500 

Stiamo sottoponendo il nostro caso alla vostra considerazione, in  quanto membri fedeli della Santa Chiesa Cattolica, nella speranza che  possiate unirvi a noi nel supplicare il Santo Padre affinché intervenga  personalmente nella vicenda di Fatima. 

Padre Paul Kramer

Supplica alla Madonna di Fatima

 


Preghiamo la Beata Vergine Maria che come oggi, portava a compimento la promessa fatta ai tre pastorelli affinché tutti credessero nella sua venuta a Fatima.


Vergine Immacolata, in questo giorno solennissimo e in quest’ora memoranda, in cui apparendo per la prima volta nelle vicinanze di Fatima a tre innocenti pastorelli, ti presentasti come la Madonna del Rosario e dicesti di essere venuta dal cielo per esortare i cristiani a cambiare vita, a far penitenza dei peccati e a recitare bene il Rosario, noi animati dalla tua bontà ti rinnoviamo le nostre promesse, ti offriamo la nostra fedeltà e ti presentiamo umilmente le nostre suppliche. Volgi, o Madre amatissima, su di noi il tuo sguardo materno ed esaudiscici.

Ave Maria

O Madre nostra, nel tuo messaggio ci hai prevenuti: “Una propaganda empia diffonderà i suoi errori, suscitando guerre e persecuzioni alla Chiesa. Molti buoni saranno martirizzati.

Il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno annientate”. Tutto purtroppo si va tristemente verificando. La Santa Chiesa, nonostante le immense effusioni di carità sulle miserie accumulate dalle guerre e dall’odio, viene combattuta, oltraggiata, fatta oggetto di scherno, impedita nella sua divina missione.

O Madre tenerissima, pietà di tanti mali, dà forza alla tua Chiesa che prega, combatte e spera. Conforta il Santo Padre, sostieni i perseguitati per la giustizia, dà coraggio ai tribolati, aiuta i sacerdoti nel loro ministero, suscita anime d’apostoli, rendi fedeli e costanti tutti i battezzati, richiama gli erranti, umilia i nemici della Chiesa, conserva i fervorosi, rianima i tiepidi, converti gli infedeli.

Salve Regina

O Madre benigna, se l’umanità si è allontanata da Dio, se errori colpevoli e perversioni morali hanno provocato la divina giustizia, noi non siamo senza colpa. La nostra vita cristiana non è ordinata secondo gli insegnamenti della fede del Vangelo.

Troppa vanità, troppa ricerca del piacere, troppa dimenticanza dei nostri eterni destini, troppo attaccamento a ciò che passa, troppi peccati hanno giustamente fatto gravare su di noi la mano di Dio.

Dilata, o Madre, le tenebre del nostro intelletto, corrobora le nostre fiacche volontà, illuminaci, convertici e salvaci. E pietà ti prenda anche delle nostre miserie, dei nostri dolori e dei nostri disagi per la vita quotidiana.

O Madre buona, non guardare i nostri demeriti, ma la tua materna bontà e vieni in nostro soccorso. Ottienici il perdono dei nostri peccati e donaci pane e lavoro. Tranquillità per i nostri focolari imploriamo dal tuo Cuore materno.

Salve Regina

Si ripercuote nella nostra anima il gemito del tuo Cuore materno: “Bisogna che si emendino, che domandino perdono dei peccati, che non offendano più nostro Signore, che è già tanto offeso”. Si, è il peccato la causa di tante rovine; è il peccato che rende infelici i popoli e le famiglie e semina di spine e di lacrime il sentiero della vita.

O Madre buona, noi qui ai tuoi piedi facciamo una promessa solenne e fervorosa. Ci pentiamo delle nostre colpe e invochiamo la grazia della perseveranza nel buon proposito. Custodiscici nel tuo Cuore Immacolato per non cadere in tentazione; è questo il rimedio di salvezza che ci hai indicato: “Il Signore per salvare i peccatori vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato“.

Salve Regina

Permettici, o Vergine Madre di Dio, che ti rinnoviamo qui, in questo momento, l’affidamenti di noi e quello delle nostre famiglie. Sebbene tanto deboli, noi promettiamo che lavoreremo, con il tuo aiuto, affinché tutti si affidino al tuo Cuore Immacolato. Rinnova su di noi e su questi nostri desideri e voti quella materna benedizione che, ascendendo verso il cielo, donasti al mondo.

Benedici il Santo Padre, la Chiesa, il nostro vescovo, i sacerdoti, le persone che soffrono. Benedici tutte le nazioni, le città, le famiglie e gli individui che si sono affidati al tuo Cuore Immacolato, perché in esso trovino asilo e salvezza. Benedici infine con materno amore tutti coloro che lavorano per la diffusione del tuo culto e il trionfo del tuo Cuore Immacolato nel mondo.

Amen