venerdì 22 ottobre 2021

RIFLESSIONI PER QUESTA FINE DEI TEMPI....

 


RIFLESSIONI PER QUESTA FINE DEI TEMPI....


"Questa croce, che finora era il patibolo dove i criminali morivano, è ora la luce del mondo, l'oggetto della più grande venerazione. 


Figlia

Padre

Voglio che tu dia a tutti i MIEI FIGLI queste meditazioni che ti abbiamo dato sulle ULTIME SETTE PAROLE DEL MIO BEATO FIGLIO SULLA SUA SANTA CROCE, in questo giorno che si celebra nella tua Chiesa Universale.

Meditateci sopra, ve lo chiedo. Non fate che questo trionfo non sia un regalo per voi, non rifiutatelo.

(Nostra Madre Maria, Vergine dei Dolori)

Onorate la croce del mio Figlio prediletto che è la vostra via e la vostra salvezza.

Alla fine il mio Signore dice:

Questa è la Croce come la dovete onorare, COSÌ SONO IO ORA PER VOI:


YO

INRI

SOY

EL AGONIZANTE JESUCRISTO

EL

QUE

TE

AMA


San Miguel annuisce (come fa ultimamente per confermare che ciò che sento e vedo non viene da me, ma dal cielo).

*Nostro Signore Gesù Cristo a Suor Josefa Menéndez

* Leggenda della devozione al Preziosissimo Sangue di INRI.

13 settembre ("Vespri della Santa Croce")



LE SETTE PAROLE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO SULLA CROCE

PER NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO:

(Nostro Signore ci chiede in segno di riverenza e rispetto di pregare un Padre Nostro, un'Ave Maria e un Gloria dopo ogni Parola).

Così sia.


"PADRE PERDONA LORO PERCHÉ NON SANNO QUELLO CHE FANNO".


I miei piccoli bambini,

Il mio Gesù

Fu sempre la Mia Missione di venire sulla terra per salvarvi e dalla Culla alla Croce fu ciò che cercai in ogni istante con ogni Respiro della Mia Santa Vita e quella prima frase sulla Croce doveva essere per salvare le anime anche da se stesse: "Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno".

Sì, Io, Gesù Cristo, i Miei piccoli figli, in mezzo alla crocifissione potevo vedere i Miei carnefici con pietà perché potevo vedere il destino che si stavano forgiando nella loro cattiveria e ignoranza e potevo compatirli. Quando pensi che qualcuno ti sta facendo del male, pensa se ti sta facendo del male come il tuo Signore sulla croce e dì, come il tuo Signore: Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno, e non sia con la tua bocca che accusi qualcuno.

Lasciate la giustizia al giudice supremo e chiedete misericordia per tutti, emulando il vostro Signore. Dì ogni volta che ti offendono e ti feriscono: Padre perdonali perché non sanno quello che fanno e veramente non lo sanno perché non credono che il peccato che commettono contro di te può portarli all'inferno, non sanno il destino eterno che si stanno forgiando. Chiedetevi: dove sono quelli che sono morti con Me, dove sono quelli che sono morti contro di Me? Perciò, abbiate pietà e mostrate misericordia a tutti coloro che vi fanno del male, perché in verità vi ripeto, essi non conoscono il destino eterno che si stanno forgiando e se la vostra preghiera raggiunge il Padre e il Suo Sacratissimo Cuore viene toccato, voi cambierete* in gioia il dolore di un figlio perduto in uno recuperato, miei piccoli. Non avere odio o rancore nel tuo cuore per nessuno, ma piuttosto, intercedi per i tuoi fratelli affinché cambino il loro comportamento e con esso il loro destino eterno.

(Padre nostro, Ave Maria e Gloria a te)


"OGGI SARAI CON ME IN PARADISO".

Bambini piccoli, ascoltate:

Ad ogni moribondo - desidero con le profondità del Mio Sacratissimo Cuore - dire queste stesse parole che ho rivolto al ladro Dismas, ma, figlioli, è stato lui a chiedermelo e perciò, per la sua fede, perché me lo ha chiesto in mezzo all'agonia, gliel'ho concesso.

Se voi, Miei piccoli, Me lo chiedete con cuore contrito e umiliato, Io ve lo concederò allo stesso modo, ma Miei piccoli, perché aspettate di essere in agonia per chiedermi la vostra salvezza, essendo ora il momento di farlo? Perché rischiate di non avere l'ultimo respiro per chiedermi quello che fece il buon ladrone? Non confidare nelle circostanze, non credere che avrai il tempo che ha avuto Dismas perché così ha voluto il Padre.

E se muori senza aver avuto il tempo di andare da un Mio Rappresentante sulla terra e non ti salvi, non vedi che sono loro, i Miei Fedeli Servitori, che attraverso i sacramenti ti ottengono il perdono nel Mio Santo Nome? Per questo vi chiedo, vi supplico: non aspettate l'ultimo momento, perché anche i demoni saranno in agguato perché non abbiate la lucidità di pensiero per gridare a Me. Non vedete quante anime vengono portate all'inferno perché hanno mille e uno stratagemma con cui vi ingannano e in quegli ultimi momenti della vostra piccola vita è quando la lotta è la più tremenda per le vostre anime; e se voi stessi siete dalla parte del maligno, egli vi reclamerà come suoi. Ma se vi consacrate alla Mia Beata Madre, sarà Lei, la vostra avvocata e perfetta intercessore, che vi strapperà dalle grinfie del Maligno.

Figli miei, se non chiamate il vostro avvocato e siete soli tra coloro che vi accusano, quale pensate che sarà il risultato del vostro giudizio? Cominciate a capire? Dovete preparare tutta la vostra vita affinché in quegli ultimi momenti il vostro destino sia il cielo.

Avete innumerevoli modi e mezzi, ma dovete usarli o non vi serviranno a nulla.

In primo luogo contate sulla Mia Misericordia, ma purtroppo vi ricordo che questa non si oppone alla Mia Giustizia Divina, ma la addolcisce e la completa.

Cioè, figli miei, se siete malvagi e vivete nel male e morite nel male, quale destino pensate di esservi forgiati? Chi pensate che reclamerà la vostra anima? Colui che avete servito, con lui andrete. ServiteMi, servite il Cielo perché possa reclamare la vostra anima quando sarà il momento, perché voi siete liberi e con questo decidete.

Decidete bene, figlioli, che una volta che il giudizio è stato emesso, è IRREVOCABILE**.

Vi ho dato, figli miei, nel culmine*** della mia Misericordia e del mio Amore per voi, il Sacramento della Riconciliazione, affinché non importa quanto siete stati cattivi, potete essere salvati gridando al Padre per amore mio; Vi ho dato, figli miei, il mio sacrificio sulla croce affinché con la mia santa croce possiate essere salvati; vi ho dato, figli miei, la mia stessa madre che è una pellegrina instancabile su questa terra e vi offre dalla sorgente del suo cuore materno uno e cento modi per salvarvi. E voi non li prendete, e ancora di più, criticate il Cielo perché vi perdete!

Se hai tanti secondi quanti ne ha la tua piccola vita per pentirti e gridare al Cielo che ti abbraccia con Amore Infinito, E NON LO FAI! E voi aspettate quell'ultimo istante della vostra vita per potervi salvare e non contate sul fatto che anche il Maligno è in agguato per voi e userà ogni trucco e male possibile perché voi non ci riusciate e non vi salviate e lui vi reclamerà come suoi, perché siete stati suoi per tutta la vita, perché avete agito come lui opera e siete diventati a sua immagine, e NON A IMMAGINE DEL VOSTRO CRISTO REDENITORE, e lui vi reclamerà. Lo capite?

VE LO RIPETO: AVETE TANTE POSSIBILITÀ DI ESSERE SALVATI QUANTI SONO I SECONDI DELLA VOSTRA VITA: MA SE MI DISPREZZATE; SE DISPREZZATE LE MIE LEGGI ETERNE; SE DISPREZZATE IL MIO AMABILISSIMO PADRE; SE DISPREZZATE LO SPIRITO SANTO IN VOI; Se disprezzate la MIA SANTA MADRE MARIA DI NAZARETH E I MIEI SANTI CHE POSSONO INTERCEDERE PER VOI E GLI ANGELI, e questo attraverso tutti gli istanti che compongono la vostra vita, e tuttavia volete con l'ultimo respiro salvarvi, io vi chiedo: COME, MIEI CRUCIFERI, COME?

L'altro uomo crocifisso non fu forse bestemmiato fino alla fine, avendo anche il Figlio stesso di Dio al suo fianco? Se così cieco arrivi alla tua fine, ti avverto: così cieco morirai, come il ladro malvagio che, avendo Me al suo fianco, mi ha RIFIUTATO fino alla fine.

(Padre nostro, Ave Maria e Gloria a te)


"DONNA: ECCO TUA MADRE... ECCO TUO FIGLIO".

Madre mia, figli miei, Madre mia benedetta che mi ha compreso dal grembo verginale fino alla croce; che mi ha capito e compreso; che mi ha amato, curato, procurato, vestito e nutrito; che è stata la casa perfetta. A Lei, figli miei, l'ho data perché non siate orfani, né di padre, né di madre, né di fratello, né di padrone; a Lei l'ho data perché abbiate una guida perfetta al cielo, e voi la disprezzate!

Se tanto Bene è stato fatto da questa Piccola Creatura che nella Sua Santa Perfezione è riuscita ad ospitare Dio stesso nel Suo Grembo Verginale e il cui Amore è così Grande e Perfetto che tutti voi entrate nel Suo Cuore Amoroso, e voi la disprezzate?

Nessuno come lei può condurvi al mio Sacro Cuore, perché nessuno Mi ama e Mi conosce come lei; per questo non è solo la vostra Madre perfetta, ma la vostra Guida e Maestra perfetta.

Mettetevi nelle Sante Mani della Mia Santissima Madre affinché Lei vi guidi, perché non ci arriverete da soli. Se allora i Miei discepoli, i Miei apostoli, andavano da "La Madre" per avere guida, aiuto, rifugio e consolazione, tenendosi l'un l'altro, e lei era "l'unica necessaria tra tutti", quanto più tra voi che siete circondati da tanto male e siete soli?

Lei ti accoglie SEMPRE, ti protegge SEMPRE, ti procura SEMPRE, ti guida SEMPRE, ti ama SEMPRE, ma aspetta attentamente che tu stenda la tua manina per prenderla nelle sue mani santissime.

Non è così che è iniziato il tuo processo di crescita, conversione e santificazione, piccola figlia?

Sì, mio signore, è stato così. Mi ha offerto la sua santa mano e l'ho presa.

Ti ha portato a Me?

Sì, passo dopo passo.

Ce l'avete nei diari?

Sì, mio signore.

Lo leggerete, figli miei, quando sarà il momento, ma, miei piccoli, se non credete a ciò che leggete, credete a ciò che sapete: una creatura di niente: sola, abbandonata e confusa quando prende la mano di Maria Santissima è condotta dal Cielo a scrivere questi bei dialoghi per tutta l'umanità.

Ha avuto un'iniziazione cattolica?

Solo il battesimo da neonato.

Senza sapere assolutamente nulla, vi ha portato a quello che state leggendo ora.

Sì, Abba, e ancora quando sto andando di traverso o non so cosa fare, sento la sua voce che mi indica chiaramente e perfettamente la Via.

Ce l'avresti fatta senza di lei?

Non ci sono riuscito. Non saprei nemmeno da dove cominciare.

Ti ha guidato qualcun altro?

No. Lei da sola. Mia madre.

Pregare...

(Padre nostro, Ave Maria e Gloria a te)



MIO DIO, MIO DIO, PERCHÉ MI HAI ABBANDONATO?

La mia piccola figlia,

Mio Signore

Il mio piccolo fiore del Getsemani

Mio Signore

Capite questo grido?

Mi addolora dire di sì, mio Signore.

L'assenza di Dio Padre?

Lo capisco perché, mi duole dirlo, l'ho provato.

Ma c'è una differenza molto grande

Abissale, mio signore.

Di' ai tuoi fratellini cos'è:

Che il mio Signore sentì l'Abbandono di Dio, che è lo stesso del vuoto dell'anima per sopportare i nostri peccati, e io per il peccato stesso.

Ed è doloroso, figliola?

È un dolore tale che non fa più male, perché è la perdita dell'anima. È più che dolore, l'assenza di tutto ciò che è buono, santo e bello.

E l'avete sentito?

Sì, mio signore. È stato nel punto più basso della mia vita, - che è stato proprio quello che mi ha dato l'impulso a cambiare. In confronto a questo, anche il dolore è grato, perché è la presenza di qualcosa; questo è assenza assoluta e ora so che all'inferno si è in quello stato perennemente, nella perdita definitiva di Dio. È una desolazione totale e sì, mio Signore, l'ho sentita.

Ha confermato la sua fede?

Non sapevo nemmeno che l'anima esistesse ed è stata la prima cosa che ho imparato quando ho sentito un buco nel luogo dove si trova l'anima e allora ho saputo che esisteva, senza dubbio, perché dove ora sentivo assenza, avevo sentito qualcosa con esistenza che riempiva quel buco.

Sì, mio signore. È una cosa molto difficile da descrivere se uno non l'ha provata, ma io, purtroppo, l'ho provata. È più che dolore... Mio Signore... È la desolata assenza di Dio.

Avevo bisogno, piccola figlia, una peccatrice che ha cessato di essere peccatrice, di descrivere questo stato affinché i tuoi fratellini possano capire questo grido che quasi nessuno è in grado di capire, ma tu sì.

Quindi, mio Signore, rischiare di perdere Dio nella mia anima? Niente, ma niente vale il rischio, perché senza Dio, tutto è niente, e niente vale niente.

È questo l'inizio dell'inferno, perdere Dio per sempre?

Lo è.

Abbi pietà, mio Signore, dei peccatori, come hai avuto pietà di me.

Figliola? Vai avanti...

(Padre nostro, Ave Maria e Gloria a te)



MI SENTITE

Figli miei, dovete capire e accettare che il mondo non ha pietà per voi, come non l'ha avuta per il vostro Divino Maestro. Voi, mie pecore, andate per il mondo pensando che gli altri siano come voi e avrete una sorpresa molto sgradevole quando vi renderete conto che alcuni cuori induriti, e altri indemoniati, vi daranno l'aceto quando morirete di sete e voglio che capiate questo per non diventare amari nei vostri cuori. Ecco perché vi ho chiesto di rifugiarvi in questo Tempo della Fine, perché i cuori sono diventati sviliti come i soldati intorno alla Mia Crocifissione e voglio che lo capiate, che lo capiate e che lo accettiate una volta per tutte.

Se ci sono stati quelli che hanno deriso, schernito e non hanno perso occasione per farmi soffrire ancora di più quando sembrava impossibile, mettetevi nel Mio Luogo Santo e pensate che gli stessi soldati sono in tutto il mondo e vi tratteranno allo stesso modo.

Allora, figli miei, vi scongiuro: fate attenzione, che se ricevete il trattamento che il vostro Signore fa, la vostra anima potrebbe diventare amara come l'aceto e non dolce come il vino, perciò vi avverto: fate attenzione a quest'ultima generazione, che quell'ultimo sorso offerto al vostro Signore, non è più di questa generazione alla quale appartenete: ecco perché il vostro Signore vi ha tenuto in diversi odres**** affinché vi manteniate e non vi mischiate con loro. Capite, miei amati?

(Padre nostro, Ave Maria e Gloria a te)



"TUTTO È FINITO".

Figlioli, sappiate che il Padre Amato non lascia nulla a metà, nulla di incompiuto. E ogni punto e ogni puntino è adempiuto alla perfezione. Con le mie ultime sette parole, stavo compiendo la missione che Dio mi aveva affidato. Ricordate: non c'era una parola di troppo, non una parola di troppo poco. Che sia così nelle vostre vite. Siete qui sulla terra per compiere la vostra missione. Benedetta, benedettissima l'Anima che, prima di morire con i suoi ultimi sospiri, sa che la sua Santa Missione è stata compiuta: questa è la più benedetta delle anime, quella che compie la sua missione. Oltre l'amore per mia madre, la cura per i miei discepoli e amici, la mia stessa vita era la MIA MISSIONE. Così, Miei piccoli figli, Miei fratelli, non c'è niente di paragonabile alla vostra Missione e quando finirà andrete in Cielo dove non c'è più angoscia né dolore; ma dovete essere SEMPRE attenti alla vostra missione.

Che non veniate come figli del Maligno, per strappare più momenti di piacere che potete, perché il dolore eterno è quello che li aspetta; ma al contrario, per lavorare alla vostra Missione per il Cielo, che vi aspetta la Felicità e la Gioia che non finisce mai, ma, come vostro Signore e Re, mentre siete sulla terra, lavorate per Il Regno dei Cieli per questo siete venuti, Miei Amati, per non essere distratti. EmulateMi, figli miei, e non temete, come i miei figli non hanno temuto nemmeno la morte sulla croce, che sapevano bene che la loro gioia sarebbe stata eterna nel Regno dei Cieli; così non sforzatevi, come i figli del maligno, di strappare al mondo gioie e piaceri fugaci, ma siate fiduciosi della vostra missione, come lo fu il vostro Signore.

(Padre nostro, Ave Maria e Gloria a te)



"PADRE NELLE TUE MANI AFFIDO IL MIO SPIRITO".

SAPETE, FIGLI MIEI, CHE IL VOSTRO PRIMO E ULTIMO OBBLIGO COME FIGLI DEL CIELO È LA SALVEZZA DELLE VOSTRE ANIME? O L'AVETE DIMENTICATO? C'È QUALCOSA DI PIÙ IMPORTANTE DI QUESTO? Cosa potresti dire, come il tuo Signore in mezzo al Dolore, ma con l'assoluta certezza che la tua anima va dritta all'Abbraccio di Dio Padre, perché Lui è Colui che ti ha creato e l'anima non riposa finché non incontra il Suo Santo Creatore. Dirai lo stesso del tuo Signore quando morirà, o ignorerai il Padre Amato e quando verrà la tua ora, sarà il Maligno che strapperà un Pezzo Santissimo dal Cuore del Mio Padre Amato strappandogli uno dei suoi Figli? Solo voi che avete perso un figlio amato conoscete quel dolore che vi fa piangere e desiderare di strapparvi i capelli dal dolore. Questo è il dolore di perdere un'anima per l'eternità. Questo è il Santo Dolore che ho avuto per ognuno di voi che dovevate essere persi.

I miei piccoli bambini: Che Maria Santissima ti accompagni sempre, che San Giuseppe vegli su di te in punto di morte, affinché tu possa dire o con le labbra o con il pensiero e il cuore: "Padre: nelle tue mani affido il mio spirito".

Se fate amicizia con le anime del purgatorio, vi ringrazieranno molto accompagnandovi in quei momenti, affinché i demoni non vi perdano. Pregate, miei piccoli; chiedete per loro, affinché a loro volta chiedano per voi.

Pregate il vostro padre putativo San Giuseppe, "terrore dei demoni e patrono dei moribondi", e non dimenticate la Corte Celeste che è in quei momenti che avrete bisogno di amici in cielo, in terra e in purgatorio, miei piccoli.

Puoi perdere tutto tranne il Padre che è in te. Capire una volta per tutte che niente vale tanto quanto questo.

(Padre nostro, Ave Maria e Gloria a te)


* Trocar: detto di una cosa: cambiare, cambiare interamente.

** Irrevocabile: Ciò che non può essere revocato (lasciare senza effetto una concessione, un mandato o una risoluzione).

***culmen: summit. (Massima elevazione di qualcosa). Esempio: la sua poesia è l'apice della bellezza.

****odre. Pelle, generalmente di capra, che, cucita e attaccata in tutte le parti tranne il collo dell'animale, viene utilizzata per contenere liquidi, come il vino o l'olio.

(Ricevuto venerdì 16 maggio, ma mi è stato chiesto di condividerlo in questa domenica 14 settembre, quando celebriamo "Il trionfo della Santa Croce").

Anno del Signore 2014

E Maria del Getsemani


MESSAGGIO N. 14 SAN MICHELE ARCANGELO - LA CADUTA DELLA GRANDE BABILONIA - (LA GRANDE PROSTITUTA)

 


MESSAGGIO N. 14 SAN MICHELE ARCANGELO


LA CADUTA DELLA GRANDE BABILONIA

(LA GRANDE PROSTITUTA)


Io, San Michele Arcangelo, Principe delle Milizie Celesti, voglio parlarvi oggi di un evento molto vicino, la caduta di Babilonia la grande, citata in Apocalisse 18.

Questa grande città degli USA (New York) sarà quasi interamente distrutta dallo Stato Islamico (Isis). Molto presto i suoi grandi lussi e le sue ricchezze saranno diminuiti e quasi scompariranno da un attacco così grande.

Questa città è raffigurata nell'Apocalisse come una bella donna, piena di gioielli preziosi, che affascinano gli abitanti della terra con il loro potere e prestigio e, come tutto ciò che luccica davanti al mondo e gli appartiene, è una città abominevole agli occhi di Dio per i suoi molteplici peccati, che scatenano la sua ira.

È coronata d'oro e diamanti; l'oro rappresenta la ribellione dei suoi abitanti ai comandi divini, e i diamanti rappresentano i sette peccati capitali.

Si veste lussuosamente, e invita tutti i suoi abitanti e visitatori alla degradazione morale e spirituale. Si prostra davanti a Satana e lui gli dà un potere immenso sulla terra.

Da luoghi lontani, da tutto il mondo, arrivano navi e il commercio è molto importante per questa città.

Io, San Michele Arcangelo, invito il popolo di Dio che ancora vi risiede, a lasciare la città, prima che l'ira di Dio si abbatta su di essa e sia distrutta dallo Stato Islamico Isis.

Abitanti della terra, la Grande Meretrice cadrà presto; il mondo intero piangerà la caduta della grande dea, che ha deliziato il mondo con i suoi peccati abominevoli: satanismo, aborto, omosessualità, degradazione morale, sodomia, adorazione del denaro e della tecnologia, omicidio, suicidio, edonismo, lussuria ecc. e soprattutto arroganza, perché i suoi peccati, la sua superbia e soprattutto il suo orgoglio saranno distrutti, e soprattutto l'arroganza, perché i suoi abitanti si credono dei del mondo e si sentono così sicuri della stabilità che dà loro questa grande metropoli, che fanno della loro vita un carnevale di passioni sfrenate e di peccati abominevoli al cielo, che scatenano l'ira di Dio.

O grande prostituta, sarai presto punita per esserti prostituita con falsi dei e aver adorato Baal. Città perversa, bella davanti al mondo, ma inquinata agli occhi di Dio, il tuo castigo è alle porte.

Popolo di Dio, che abitate in questa città, i pochi che osservano i comandamenti e Dio nei loro cuori: lasciate questa città prima che il castigo cada su di lei, perché sarà terribile.

Abituata ad essere lodata dal mondo intero, si sente potente e dimentica il suo Dio, indulgendo in modi perversi, che la degradano e la fanno cadere nell'abisso del peccato, pervertendo i suoi abitanti e visitatori.

Li seduce con il suo potere illecito e li induce con il suo fascino a peccare.

Brilla come un gioiello prezioso agli occhi del mondo. È lusingata ed esaltata dall'uomo, dal suo potere economico e dal suo prestigio mondano.

Ma davanti a Dio è un abominio, un nido di peccati e demoni malvagi, che danno da bere ai suoi abitanti, spregevoli sorsi di orgoglio, superbia e degradazione morale e spirituale.

Guai a te! Grande prostituta, tu riceverai presto il tuo castigo per aver eretto dei di bronzo e averli adorati, dimenticando il tuo Dio e abbandonando la retta via.

La tua punizione è grande, perché non solo hai perso te stesso, ma ogni uomo che ha messo piede sul tuo territorio; lo hai invitato alla perversione e a commettere atti abominevoli disumanizzanti davanti a Dio.

La punizione è imminente.

Popolo di Dio, salvate le vostre anime e le vostre vite; chiedete al cielo l'aiuto per mostrarvi la via, e la luce dello Spirito Santo per illuminarvi, affinché prima che tutto ciò avvenga, illuminate le vostre coscienze e lasciate questa città abominevole.

Esercito Militante, pregate per le poche anime che abitano questa città e che non sono state contaminate dal peccato, affinché possano trovare misericordia in Dio ed essere salvate anima e corpo.

Chi come Dio!

Nessuno come Dio!

22 agosto 2016


giovedì 21 ottobre 2021

Beethoven - Sonata al chiaro di luna + 300 dipinti


 

La Corona della Divina Misericordia per l'Illuminazione della Coscienza [come pregarla]

 


Il ruolo che svolgerà nell'Avviso della Fine dei Tempi.

Il motivo per cui Gesù ha voluto cementare la devozione alla Divina Misericordia diventa sempre più chiaro man mano che ci avviciniamo agli eventi più centrali della purificazione nel mondo.

È legato all'avvertimento, l'illuminazione della coscienza, che raggiungerà il mondo all'interno della nostra finestra temporale.

Perché oggi siamo in un'apostasia così pervasiva che impedisce agli uomini lontani di pentirci.

Il che porta molti a cadere nella disperazione di tipo giuda, che non hanno concepito la misericordia assoluta di Dio e tornare sulla via del bene, dopo il suo tradimento.

Qui parleremo di come la diffusione della Divina Misericordia sia un anello centrale che porterà all'avvertimento o all'illuminazione della coscienza, di come è nata questa devozione e di come pregare correttamente la Coroncina della Divina Misericordia.

La rivelazione della Divina Misericordia e la sua preghiera chiave, la Coroncina della Divina Misericordia, è la preparazione che il Signore ha dato al mondo, per il più grande evento di misericordia che sarà nella storia, dopo l'incarnazione di Gesù; ci riferiamo all'Avvertimento che Dio farà all'umanità.

L'Avvertimento sarà un'illuminazione di coscienza, un dono della Divina Misericordia di Dio.

Dove tutti sapranno che Dio esiste e conosceranno lo stato della loro anima come Dio lo vede, i loro peccati e saranno chiamati al pentimento da Dio Stesso.

Sarà un momento come non ce n'è stato un altro nella storia, né ci sarà.

Gesù ha preparato la via e la porta perché tutti possano entrare nella sua misericordia attraverso le rivelazioni a Santa Faustina, perché non vuole perdere anima.

Con le sue parole Gesù dice a ciascuno di noi: "Non abbiate paura, anche quando i vostri peccati sono terribili, pentitevi e non esitate, non dubitate mai della mia compassione".

Questo è il segno per la fine dei tempi, allora verrà il giorno della Sua Giustizia, ma finché ci sarà tempo, che gli uomini si rivolgano alla fonte della Sua Misericordia, ha detto a Santa Faustina.

Santa Maria Faustina Kowalska del Santissimo Sacramento nacque in Polonia nel 1905 e morì il 5 ottobre 1938, dopo essere stata scelta da Gesù e Maria per diventare "Apostola della Divina Misericordia".

È stata canonizzata il 30 aprile 2000.

Non aveva intenzione di diventare suora, ma all'età di 19 anni, mentre partecipava a un ballo con sua sorella, ebbe una visione di un Gesù sofferente, che le chiese: "Per quanto tempo ti sopetterò? E per quanto tempo continuerai a rimandarmi?"

Ma la prima apparizione della Divina Misericordia avvenne la notte di domenica 22 febbraio 1931,mentre si trovava nella sua cella del convento di Plock, in Polonia, dopo essersi ripreso dalla tubercolosi.

Gesù apparve indossando una veste bianca.

Aveva una mano alzata in un gesto di benedizione.

E con l'altra mano, toccò il vestito, che appariva un po 'aperto sul suo petto.

E due lunghi raggi di luce brillarono su di lui.

Lì Gesù le chiede di dipingere quell'immagine e di benedirla la prima domenica dopo Pasqua, quella che oggi è conosciuta come la festa della Divina Misericordia.

I due raggi significano Sangue e Acqua.

Il raggio pallido rappresenta l'Acqua, che giustifica le anime.

Il raggio rosso simboleggia il Sangue, che è la vita delle anime.

Questa rivelazione è una continuazione della misericordia divina che Gesù ci offre sulla croce e che fu rivelata anche a Santa Margherita Maria d'Alacoque nel 1675 in Francia.

Gesù avrebbe anche detto a Suor Faustina:

"Vi mando a tutta l'umanità con la Mia Misericordia. Non voglio punire l'umanità sofferente, ma desidero guarirla, abbracciarla al Mio Cuore Misericordioso".

Durante le apparizioni Gesù comandò a Suor Faustina di scrivere un Diario sull'irragionevole misericordia che Gesù ha per le persone, che non conoscono limiti.

Gli chiese di dipingere un'immagine di lui, come lo vedeva, che sarebbe stato chiamato Gesù Misericordioso, con il motto Gesù in te di cui mi fido.

E poi gli dettò la Coroncina della Divina Misericordia.

La rivelazione della Coroncina della Divina Misericordia gli giunse prima da un angelo che eseguiva la giustizia di Dio.

Era vestito con una veste luminosa, il suo volto gloriosamente illuminato e una nuvola sotto i piedi.

Nelle sue mani aveva tuoni e fulmini.

Quando vide i segni dell'ira divina, con cui un certo paese sarebbe stato punito, implorò l'Angelo, ma presto notò che le sue preghiere erano impotenti contro l'ira di Dio.

Nello stesso momento vide la Santissima Trinità, che irradiava un'incomparabile maestà e santità.

E udì interiormente alcune parole, con le quali cominciò a implorare ardentemente la salvezza del mondo.

E da questa preghiera l'Angelo era impotente e non poteva eseguire la punizione.

Inconsapevolmente, Suor Faustina stava pregando parte della Coroncina della Divina Misericordia.

Allora Gesù gli direbbe che attraverso la corona tutto sarà ottenuto, se ciò che viene chiesto è compatibile con la sua volontà.

Vorrei dirvi che l'umanità non avrà pace finché non vi rivolgerete con fiducia alla Sua Misericordia.

Che tutta l'umanità deve riconoscere la Sua incrollabile misericordia, che è un segno della fine dei tempi e poi verrà il giorno della giustizia.

Poiché colui che rifiuta di passare attraverso la porta della Sua misericordia deve passare attraverso la porta della Sua giustizia.

È un messaggio fondamentalmente per il mondo che è sprofondato nel peccato, è per i peccatori.

Perché vorrei dire a Santa Faustina che maggiore è la miseria di un'anima, maggiore è il suo diritto alla Misericordia del Signore.

E che tutte le anime siano esortate a confidare nell'abisso insonabile della Sua misericordia, perché Egli vuole salvarle tutte.

Poi, venerdì 13 settembre 1935, il Signore rivelò formalmente a Santa Faustina la Coroncina della Divina Misericordia:

Le disse che avrebbe dovuto pregarlo nel suo rosario ordinario come segue:

"All'inizio pregherete un Padre Nostro, un'Ave Maria e il Credo.

Allora pregherete sui grandi conti:

Eterno Padre Ti offro il corpo, il sangue, l'anima e la divinità del Tuo carissimo Figlio, Nostro Signore Gesù Cristo, in propiziazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero.

Nei piccoli racconti: Con la sua dolorosa passione, abbi pietà di noi e del mondo intero.

Alla fine pregherai tre volte: Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi Pietà di noi e del mondo intero".

Gli disse anche che l'Ora della Misericordia è alle 3 p.m., l'ora in cui Gesù morì sulla Croce.

Ha detto

"Questa è l'ora della grande misericordia per il mondo intero. Ti permetterò di entrare nel Mio dolore mortale.

In quest'ora, non rifiutate nulla all'anima che mi chiede i meriti della Mia Passione".

E da lì la missione di Santa Faustina era quella di diffondere il suo diario, l'immagine di Gesù della Misericordia e di promuovere che la Coroncina che le dettava fosse pregata.

E gli ha dato un messaggio che oggi possiamo interpretare alla luce di ciò che accadrà al momento dell'avvertimento ad ogni persona, quando l'illuminazione della coscienza.

Ha detto

"Quando un'anima vede e conosce la gravità dei suoi peccati, quando agli occhi della sua anima si scopre tutto l'abisso di miseria in cui è caduto, non disperate, ma gettatesi con fiducia tra le braccia della Mia Misericordia".

Allora, qual è la nostra missione riguardo alla Divina Misericordia?

Prima pregate la Coroncina ogni giorno per chiedere la conversione dei peccatori e la Misericordia di Dio per l'umanità.

in secondo luogo, per diffondere la Misericordia divina.

Affinché quando i lontani hanno l'illuminazione della coscienza, ricordino il messaggio che non devono disperare, ma confidare nell'immensa Misericordia di Dio.

Dovresti sapere che Dio perdona tutti i peccati se ti doni a Lui con fiducia.

Dio sa che la maggior parte di loro non si convertirà fino a quel momento, inoltre, non vorranno sentire da Dio, o dalla conversione, o dalla preghiera.

Ma da tanto ripetere e promuovere il messaggio, deve arrivare alle loro orecchie che la misericordia di Dio è infinita,e che quando si trovano di fronte a vedere la loro anima come la vede Dio, nell'avvertimento, non devono disperare, perché Dio perdona tutto se confidano in Lui e si donano.

Ebbene fin qui quello che volevamo parlare del ruolo che la devozione della Divina Misericordia svolge negli eventi della Fine dei Tempi.

Che è che i peccatori sanno che esiste, anche se non sono interessati a usarlo per ora, che i fedeli chiedono perdono e misericordia per i loro peccati, e che la richiesta orante di compassione per il mondo sale al cielo.

SULLE ERESIE

 


CARPOCRAZIANI prendono il loro nome da Carpocrate. Costui  insegnava ogni specie di immoralità ed escogitava ogni espediente  per peccare, poiché, diversamente, non si sarebbero potuti sfuggire  e oltrepassare i principati e le potestà, cui sono gradite tali azioni,  e, così, si avrebbe la capacità di giungere al cielo superiore. Questo  eretico, come ci viene tramandato, riteneva inoltre che Gesù era un  puro uomo ed era nato da entrambi i sessi, ma che aveva ricevuto  un'anima tale che gli dava la facoltà di sapere e di annunciare le  cose del cielo. Insieme con la resurrezione del corpo respingeva  anche la legge. Negava che il mondo fosse stato creato da Dio e lo  reputava creato da non so quale potenza. Si dice che fosse membro  della sua setta una certa Marcellina, che venerava le immagini di  Gesù e Paolo, Omero e Pitagora, adorandole e bruciando ad esse  incenso. 

I CERINTIANI hanno origine da Cerinto e sono anche detti  MERINTIANI da Merinto Ritenevano che il mondo fosse stato creato  dagli angeli, che fosse necessario circoncidere la carne e osservare  anche le altre prescrizioni della legge. Asserivano che Gesù è stato  soltanto un uomo, che non è risorto ma che risusciterà. Inoltre  favoleggiano che dopo la resurrezione ci saranno mille anni in un  regno di Cristo sulla terra, in mezzo a piaceri dello stomaco e della  libidine. Di qui costoro vengono anche chiamati CHILIALISTI. 

I NAZOREI sebbene ammettano che Cristo sia il figlio di Dio,  osservano tuttavia i precetti dell'antica legge. Ma i Cristiani hanno  appreso dalla tradizione apostolica che essi non vanno osservati  secondo la carne, ma intesi secondo lo spirito. 

Sant'Agostino

Le forze occulte che manovrano il mondo - Come gli Ebrei giudicano gli altri popoli



Come gli Ebrei giudicano gli altri popoli

Il celebre personaggio inglese Lord Disraeli (ministro ebreo in Gran Bretagna sotto la regina Vittoria), in un suo famoso libro dal titolo «Coningsby», ha lasciato scritto due gravissime proposizioni che, corrispondendo, purtroppo, ad una impressionante realtà, dovrebbero lasciarci tutti non poco pensosi. La prima suona testualmente così:

«Il mondo moderno è governato da personaggi, ben diversi che non si figurino coloro, i quali non vedono ciò che accade nel retroscena».

Ora, chi siano questi personaggi, è cosa dimostrabilissima: sono precisamente i Giudei.

Infatti essi, agendo sempre con prudenza ed occultamente, atteggiandosi ognora a innocenti vittime per suscitare il pietismo, con incredibile abilità e senza che alcuno se ne avveda, s'impadroniscono delle leve di comando di tutto il mondo e, per mezzo di una vasta rete d'intrighi e d'influenze organizzate, riescono a farlo marciare nella direzione voluta. Sono ormai riusciti a tale scopo e già la fanno da padroni nei posti più impensati e incredibili.

La seconda proposizione, che il suddetto Lord ci elargisce, afferma che, «...una razza superiore non può essere assorbita da una razza inferiore». Ciò significa, dunque, che è dovere della razza superiore assorbire quella inferiore! Pertanto, data la convinzione ebraica di essere loro «il popolo eletto», essi attuano verso di noi il suesposto principio e, senza difficoltà alcuna, vi riescono pienamente. E' un fatto più che certo, che chi si trova molto al di sopra, può, con tutta facilità, menare dove meglio gli piace chi sta molto al di sotto.

Che essi abbiano costituito «il popolo eletto» prima della venuta di Cristo, non si può discutere, perché è confermato dalla parola divina. Ma anche dopo il Deicidio, siccome la parola divina non si cancella, gli Ebrei restano un popolo eccezionale nel senso, che, fatte le debite distanze, essi hanno una qualche analogia con gli angeli decaduti, che tuttavia conservano la virtù intrinseca: solo alla fine del mondo si convertiranno.

In base alla loro conclamata superiorità, gli Ebrei chiamano «GOIM» — ossia «bestie da pascolo» — quanti non appartengono alla loro stirpe; tali realmente, fino ad ora, siamo stati nei loro confronti e tali ci considerano, perché siamo da essi stimati non uomini, ma esseri inferiori, dall'intelletto ottuso e bestiale, anzi addirittura allo stato di infanzia, compresi i governanti, creati soltanto per servire gli Ebrei 1. (Dunque, costoro considererebbero sé stessi quali uomini maturi di 50 anni, mentre noi, dei bimbi piccoli piccoli, da sballottarsi qua e là come palline, ivi compresi i Capi di Stato, i Vescovi e il Papa. Oh, che bellezza!).

Nel trattato talmudico, il Chullin, s'insegna: «I cristiani si hanno da fuggire come indegni del consorzio de' giudei; essendoché questi sono di tanta dignità, che neppure gli angeli gli eguagliano» .

In altro trattato, il Sanhedrin, si ha cura di soggiungere: «Un giudeo deve riputarsi quasi uguale a Dio! Tutto il mondo è suo, tutto deve a lui servire, specialmente le bestie che hanno forma di uomini, cioè i cristiani».

Il medesimo, ribadisce poi tale dottrina in questi termini: «Dovunque si stabiliscono gli Ebrei, bisogna che si facciano padroni; e finché non abbiano l'assoluto dominio... non debbono cessare dal gridare: Che tormento! Che indegnità!» .

Il precetto della legge naturale e mosaica che comanda l'amore del prossimo, non è — secondo lo spirito del «Talmud» (codice religioso e civile giudaico) — un precetto universale, ma ristretto ai soli Giudei e ai loro amici. Questi si debbono amare e non già i «goim», che non sono uomini ma bestie .

Chiarisce ancor meglio il modo di giudicarci ebraico, quanto, in proposito, è stampato su la dotta rivista «La Civiltà Cattolica» (a. 1893. v. V . s. XV. p. 145. 269), che documenta il suo dire col più esatto riferimento talmudico. Vi si legge, infatti, come i talmudisti insegnino: «Essere il cristiano omicida, immondo, sterco, dato alla bestialità e ad altre orribili nefandezze e tale che il suo solo incontro contamina .

Volete voi sapere a che razza di animali, essi ci facciano l'onore di aggregarci? Eccola.

Secondo il trattato Zohar . i cristiani sono bovi, asini, cani; mentre, giusta il trattato Yalkut-ReUbêni essi apparterrebbero piuttosto alla specie suina. Ma anche qui è tra i rabbini diversità di pareri, perché gli uni li chiamano semplicemente porci; ed altri vi aggiungono la qualifica disilvestri, quali sono i cignali .

Non basta: commentando un passo del Deuteronomio (XIV, 21). il sig. Salomone o Schelomo Tarchi (Ruschi) si avvisa farci troppo onore pareggiandoci alle bestie e — come specifica lo Zohar — veniamo senz'altro regalati dell'onorevole titolo di figli del diavolo.

In conseguenza, nello stesso Zohar, si asserisce che le anime nostre non procedono dal principio buono o da Dio, ma da Keliphah, principio immondo, lue, morte o ombra di morte . Per lo che dopo morte vanno tutte in un fascio a casa del diavolo.

Il nostro cadavere, agli occhi dei giudei, non è corpo umano ma carogna; e quindi ha da gettarsi a marcire tra i carcami delle bestie . Le nostre preghiere a nulla valgono perché sono Tiflah, vacuità, insulsaggini, peccati : le nostre chiese sono templi idolatrici, luoghi immondi, fogne, porcili ; le feste giorni di perdizione: i preti sacerdoti di Baalal : Cristo, la Vergine, i Santi...  (qui seguono bestemmie non riferibili).

Il giudeo non deve lasciare luogo alcuno sulla terra a cotesti pessimi ladroni (goim).

Imperocché, propagandosi essi, la terra si popolerebbe di cani» .

Udite ora in quale modo i maestri d'Israele considerino il sesso femminile a loro estraneo: «Che cosa è una prostituta? Ogni donna che non sia ebrea ».

 “Vermijon”  Giugno 1955

TIENIMI NEL TUO AMORE

 


Tu che sei al di sopra di noi,

 tu che sei uno di noi,

 tu che sei anche in noi,

 possano tutti vedere te anche in me, 

 possa io preparare la strada per te, 

 possa io rendere grazie

 per tutto ciò che allora mi toccherà.

  

Possa io non scordare in ciò i bisogni altrui. 

 Tienimi nel tuo amore

 così come vuoi che tutti dimorino nel mio.

  

Possa tutto, in questo mio essere, 

 volgersi a tua gloria

 e possa io non disperare mai.

 poiche io sono sotto la tua mano

 e in te è ogni forza e bontà.