domenica 12 gennaio 2025

Dobbiamo spogliarci dello spirito del mondo

 


ESERCIZI PREPARATORI 

alla Consacrazione a Maria SS. 


1. Ragione di questo spogliamento 5. - I primi dodici giorni l'anima li deve spendere nel vuotarsi dello spirito del mondo. Per poco che rifletta, non avrà difficoltà a comprendere la ragione e la necessità di questo primo lavoro che le viene indicato. L'anima legga nel Trattato (n. 72) la terza verità: «Dobbiamo spogliarci di ciò che abbiamo di cattivo in noi». 

Che fasci di luce non le pioveranno da questa sola verità attentamente meditata! E come le tornerà facile persuadersi della necessità di quest'opera di spogliamento! ­ Ricordo ancora ciò che il Dottore Angelico insegna nella Somma «che l'applicazione prima e principale di un'anima la quale incomincia a darsi al Signore deve esser di allontanarsi dal peccato e di resistere alle tendenze perverse che ci portano al male».  

E' il lavoro che S. Ignazio propone all'anima nella prima settimana dei suoi Esercizii, la quale appunto per questo si chiama «Via purgativa», perché ha per primo scopo di purgare l'anima dell'esercitante dai peccati, non solo, ma da tutto quello ancora che dai peccati può aver avuto origine e specialmente da tutte quelle infermità spirituali più o meno gravi 6 contratte usando meno rettamente delle creature che Dio ha messo a nostra disposizione perché ci aiutino e ci portino al conseguimento dell'unico nostro fine.  

Quando il Montfort ci inculca che dobbiamo spendere i primi dodici giorni nel vuotarci dello spirito del mondo, non intende solo di metterci in guardia da quel terribile nemico della nostra salute che si chiama «il mondo» e che unito con la carne e col demonio congiura di continuo e dappertutto ai nostri danni: ma vuole soprattutto ci impegniamo a cacciar fuori da noi stessi quello spirito maledetto da cui il mondo mostra di essere animato e del quale siamo, chi più chi meno, disgraziatamente imbevuti.  

È LA PRATICA DELLA SANTA RINUNCIA che comincia a delinearsi allo sguardo dell'anima, rinuncia che il Signore ha messo quale condizione a chi lo vuole seguire e che il Montfort non si stancherà mai di inculcare, come quella a cui è legata tutta la vita dello spirito.  

Se il Cuore di Gesù nella sua bontà ineffabile fa dono all'anima di questo gran mezzo di santificazione, non lo fa se non allo scopo di rendere ad essa più facile e meno ingrata la pratica di una rinuncia più perfetta, quale appunto si richiede per lo stabilimento in noi di una vita spirituale più intensa.  

Dalla fedeltà e dalla diligenza nel compiere questo primo lavoro di preparazione, dipende in gran parte il frutto degli Esercizi. E' certo infatti che noi non potremo riempirci dello Spirito di Cristo se non in quella misura in cui avremo atteso a vuotarci dello spirito del mondo. 

Servo di Dio B. SILVIO GALLOTTI

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