giovedì 13 aprile 2023

La santità sacerdotale



Gli ordini della gerarchia ecclesiastica

 

Fin dal primo anno di seminario, i seminaristi della Fraternità San Pio X hanno indossato l’abito ecclesiastico, poi al secondo anno ha avuto luogo la cerimonia della tonsura. Prima di giungere al sacerdozio, avanzeranno progressivamente verso l’altare per salirne i gradini58. Essi riceveranno, al terzo e quarto anno, i quattro ordini detti minori: portiere, lettore, esorcista e accolito. Alla fine vengono gli altri tre, detti maggiori o sacri. Il suddiaconato e il diaconato si ricevono al quinto anno ed il sacerdozio l’anno successivo. 
La vita del seminario è quindi punteggiata dalle ordinazioni. Ogni ordinazione è preceduta da un ritiro di tre giorni per gli ordini minori e di sei giorni per gli ordini maggiori del suddiaconato , del diaconato e del sacerdozio.
Mons. Lefebvre spiega l’interesse pedagogico di tutte queste ordinazioni. Le sue parole fanno risaltare le lacune della nuova liturgia. In effetti, dopo la riforma liturgica, il tesoro della Chiesa è stato in gran parte dilapidato con la soppressione degli ordini minori e del suddiaconato, privando così i chierici delle grazie annesse a quelle magnifiche cerimonie ed alle funzioni corrispondenti59.

1. I gradi di partecipazione al sacerdozio 

La parola ordine indica una gerarchia, sia nelle cose, sia nelle persone. Se lo si prende in senso lato, può estendersi per esempio alla Chiesa. La Chiesa è un ordine perché è essenzialmente disuguale nei suoi membri. Essa in effetti comprende il clero e i laici. C’è quindi una gerarchia all’interno della Chiesa. E’ un punto essenziale, che sfortunatamente oggi non appare più nella definizione della Chiesa, nel nuovo diritto canonico. 

L’ordine si applica più particolarmente alla gerarchia del sacerdozio. C’è tutta una gradazione dall’episcopato fino alla tonsura. L’episcopato, il presbiterato, il diaconato, il suddiaconato, gli ordini minori formano veramente una gerarchia. 

In particolare, in cosa consiste? Essa consiste nella partecipazione al Sacerdozio di Nostro Signore Gesù Cristo60

San Clemente, successore di san Pietro, parla dell’armonia del cosmo. Il mondo è ordinato, ogni creatura ha il suo posto nell’ordine provvidenziale61. San Clemente paragona la gerarchia anche all’ordine che esiste in un esercito. C’è tutta una gradazione tra i capi militari e ciascuno si sforza di svolgere il suo ruolo nel grado che gli è riservato62. Perciò il successore di san Pietro invita ciascuno degli ordinati a svolgere bene il compito assegnatogli, senza voler compiere atti che non siano del suo ordine63.

Ad ogni ordinazione, i seminaristi ricevono una partecipazione più o meno grande al sacramento dell’Ordine. Con la meditazione che fanno sui testi dell’ordinazione nel corso del ritiro preparatorio, con le preghiere che rivolgono a Dio tutti i giorni, i seminaristi capiscono sempre meglio la grandezza di questo sacramento.

E’ per questo che ci si avvicinano con gioia, senza dubbio, ma un po’ anche con paura e tremore. Come Mosé, salendo sul Sinai, che temeva di avvicinarsi alla presenza di Dio, anch’essi salgono sul Sinai, anch’essi scalano quella montagna in cui troveranno Dio, in cui troveranno Nostro Signore Gesù Cristo. “Dammi la tua luce, oh mio Dio, dammi la tua verità affinché io salga a questo altare e scali i pendii di questa montagna santa dove potrò penetrare nei tuoi tabernacoli” (Sal 42, 3)64. Si avvicinano un po’ di più a Nostro Signore Gesù Cristo, a Colui che gli angeli riveriscono in Cielo e che la santissima Vergine, san Giuseppe e tutti i santi adorano in eterno65.

Ogni ordinazione segna una tappa del seminario. Queste sono le grandi grazie del seminario: avvicinarsi lentamente ma sicuramente, al santo altare del Sacrificio della Messa66.


1. Le ordinazioni: invito a distaccarsi dal mondo

Le ordinazioni sono la ragion d’essere del seminario. Un seminario senza ordinazioni non sarebbe un seminario. I giorni d’ordinazione sono dei giorni davvero pieni della luce e della carità dello Spirito Santo. I seminaristi studiano e pregano tutti i giorni per ricevere le grazie dell’ordinazione. Il seminario prepara dei sacerdoti, e queste tappe regolari, rappresentate dalle ordinazioni, mettono costantemente davanti agli occhi dei seminaristi l’ideale del seminario67.

E’ evidente che, per ricevere una grazia come quella del sacerdozio, bisogna prepararsi per molti anni. Queste tappe, segnate dalla tonsura, dagli ordini minori, dagli ordini maggiori, sono per i seminaristi altrettante occasioni per fare il punto e sapere se veramente rispondono alla chiamata della Chiesa allontanandosi dallo spirito del mondo e attaccandosi a Dio. La Chiesa in effetti dice loro: “Guardate che ministero vi è affidato (…) pensate a quello che sta per esservi dato.” 

Voi dovete porvi questa domanda, miei cari amici che state per ricevere questi ordini e siete scelti da Dio per avvicinarvi a Lui, per servirLo, per donarLo alle anime: Forse che non avete coscienza di essere ancora troppo impregnati dello spirito del mondo, troppo attaccati alle creature che vi circondano, ed a voi stessi? Immersi come siamo in questo mondo di peccato, forse che le sue influenze non penetrano nell’intimo di noi stessi e non incidono profondamente sullo stato delle nostre anime? Allora, dobbiamo fare di tutto per distaccarci da questo spirito del mondo, dalla nostra propria volontà, dalle nostre idee personali, da tutto ciò che ci appartiene68

Il Catechismo del concilio di Trento c’insegna che quelli che si dispongono alle ordinazioni devono avere il cuore puro, il cuore distaccato da ogni cosa, per essere veramente attaccati a Dio ed essere così una luce che aiuta i fedeli a santificarsi69. Ecco le disposizioni in cui si devono trovare quelli che ricevono la grazia eccezionale del sacramento dell’Ordine70

Tutte le ordinazioni sono contrassegnate al tempo stesso dal sacrificio, dalla rinuncia, dall’allontanamento dal peccato, dall’allontanamento dalle influenze diaboliche, e al contempo dall’avvicinamento, dalla vicinanza, da questo amore sempre maggiore di Nostro Signore Gesù Cristo.

Già la tonsura è un segno di rinuncia alle cose del mondo, mentre il fatto di vestire la cotta è un segno dell’amore e della luce di Nostro Signore Gesù Cristo. 

Il portiere deve manifestare il suo amore per il tempio di Dio e prendersi cura della casa di Dio. Ne ha le chiavi e al tempo stesso, come dice il pontificale, deve “chiudere la porta al diavolo” e fare entrare coloro i quali sono davvero degni di assistere al Santo Sacrificio della Messa. 

Il lettore, lui, si avvicina già un po’ di più all’altare. Porta la luce del Vangelo. Deve quindi essere più vicino a Nostro Signore, più impregnato in qualche modo della luce e dell’amore di Nostro Signore Gesù Cristo.

Ed ecco l’esorcista, che ha la missione di allontanare il demonio, di scacciarlo. Ma, perché possa scacciarlo dagli altri, occorre che lo scacci prima di tutto da lui, che mostri in sé l’esempio delle virtù di Nostro Signore Gesù Cristo. 

E poi l’accolito, lui, si avvicinerà ancora di più all’altare. E’ colui che serve Messa. Porta le ampolle all’altare, la materia che servirà al Santo Sacrificio. Entra già nell’intimità del mistero dell’altare.

Quanto al suddiacono, egli dovrà allontanarsi dal mondo. Dovrà impegnarsi a praticare la castità perpetua, e quindi a separarsi dal mondo. Il suo cuore dovrà essere più puro, attaccarsi maggiormente a Nostro Signore Gesù Cristo e manifestare al mondo questo attaccamento a Colui che tutti dovrebbero amare, Gesù. Quale uomo è stato più amato di Nostro Signore Gesù Cristo nel corso della storia della Chiesa? Ma quale uomo è stato anche più odiato di Lui? Ebbene! Il suddiacono deve manifestare il suo amore per Nostro Signore Gesù Cristo allontanandosi dal mondo. 

Il diacono, lui, salirà ancora un po’ più vicino all’altare ed ai suoi santi misteri, più vicino al tabernacolo. Avrà dunque un amore ancora più profondo per Nostro Signore ed il dovere di praticare le virtù di Nostro Signore Gesù Cristo in modo ancora più perfetto. Leggerà le Sacre Scritture, le proclamerà. Irradierà maggiormente la grandezza e la sublimità dei misteri ai quali partecipa già più intimamente.

Pensate a santo Stefano, il diacono lapidato dai Giudei ed il cui viso era raggiante (At 6, 15). Vedere quel viso splendente che rifletteva il Cielo rendeva ancora più furiosi quelli che gli scagliavano le pietre. Ebbene! Il diacono deve riflettere il Cielo perché anche lui si avvicina a Nostro Signore Gesù Cristo.

Infine, il sacerdozio fa entrare nel mistero di Nostro Signore Gesù Cristo. Il sacerdote è un altro Cristo. Non dovrebbe più avere né pensieri, né volontà, né altro amore che per Nostro Signore Gesù Cristo71.


1. Le ordinazioni: fonte di grazie

Ogni volta che vengono conferite delle ordinazioni, nel seminario dovrebbe esserci una presenza dello Spirito Santo sempre un po’ maggiore. Che in seminario dunque regni sempre più un’atmosfera di santità, di giustizia, di verità, come dicono le parole del pontificale! Che in tal modo lo splendore della verità di Dio risplenda in questa casa, che vi è tanto cara e di cui conserverete il ricordo nel corso della vostra vita. Quelli che ritornano nel seminario in cui sono stati formati e ordinati sacerdoti sono felici di ritrovare la casa in cui hanno ricevuto tante grazie72

Le ordinazioni sono delle cerimonie sempre incoraggianti, santificanti. Noi gioiamo con la Chiesa e gli eletti del Cielo nel vedervi salire i gradini che conducono al sacerdozio; senza sacerdozio, non c’è più Sacrificio; senza Sacrificio, non c’è più Chiesa73.

Le cerimonie d’ordinazione forniscono l’occasione di meditare maggiormente sulla grandezza della Chiesa e del suo sacerdozio, e non ci si può impedire di avvertirvi la presenza di Nostro Signore Gesù Cristo e del Suo Spirito Santo in modo tutto particolare.

 In effetti, durante ogni ordinazione, i seminaristi ricevono delle grazie specifiche che li preparano a salire all’altare, a offrire il Sacrificio di Nostro Signore, perché il sacerdozio è proprio questo, secondo ciò che ci insegnano i Padri della Chiesa, tutta la Chiesa e specialmente il concilio di Trento. E’ perché Nostro Signore ha voluto deporre nelle nostre mani il Suo proprio Sacrificio che ha istituito anche il sacerdozio. E’ dunque a quello che sono destinati i futuri sacerdoti. 

Le ordinazioni fanno progredire il seminarista verso il sacerdozio cui aspira. Esse per lui devono significare un programma di vita spirituale e di vita apostolica. La Chiesa, nella sua saggezza, nel suo amore materno per i suoi futuri sacerdoti, lo spiega ammirevolmente74

Ad ogni ordinazione, i seminaristi ricevono delle grandi grazie, grazie di elezione da parte del buon Dio, di Nostro Signore, dello Spirito Santo. Possano queste grazie fruttificare nei loro cuori affinché essi siano dei veri apostoli di Nostro Signore Gesù Cristo, affinché seguano l’esempio della santissima Vergine Maria, essendo corredentori così come Lei è stata corredentrice75.

Mons. Marcel Lefebvre


Preghiera allo Spirito Santo (Per la mattina)

 


O adorabile Spirito di Dio, Spirito vivificante e santificante, che fin dai primordi della creazione imprimeste alle nuove creature il suggello di quella perfezione che lor conveniva, deh! aleggiate ora sopra di me come aleggiaste allora sulle acque, ed effondete in questa anima le ricchezze della grazia e dei Doni vostri, aggiungendo forza e costanza, affinchè io corrisponda ai vostri superni aiuti, e mai non mi stanchi di correre quella via che mette al Cielo.

Vi supplico ancora, o Spirito Santo, Eterno Amore, a visitare il cuore di tutti i vostri fedeli e riempirlo di superna grazia; a visitare il cuore dei tiepidi e, trascurati cristiani, e riaccendervi il fuoco del celeste amore; a visitare il cuore dei peccatori, e risvegliarlo dal funesto sonno di morte, a visitare le terre degl'infedeli, ribenedirle, e mandare in quell'abbandonata messe tanti operai a raccogliervi i preziosi frutti della Redenzione.

Siate anche meco, o Santo Spirito, e fin dal principio di questo giorno beneditemi, guidate i miei pensieri, possedete i miei affetti, regolate la mia volontà, frenate i miei sensi e specialmente la lingua, e concedetemi d'arrivare a sera, anzi d'arrivare alla morte, senz'avervi contristato.

Di Suor Elena Guerra


Non permettete al nemico di elevarsi attraverso di voi, anzi, in una maggiore umiltà sconfiggerete tutti i suoi inganni.

 


07 Aprile 2023

Figlia mia, a chi posso parlare? Chi ascolterà la mia voce, le mie parole quando grido. Ho supplicato i miei figli, eppure molti sono così lontani da non riconoscere la mia voce che è intessuta nell'anima dell'umanità.

Vengo a voi con amore, vengo a voi per avvertirvi che dovete vigilare maggiormente su ciò che accade intorno a voi. Dico ai miei figli che è tempo di cercare la guida dello Spirito Santo per essere in grado di discernere tutto ciò che viene sul vostro cammino. Figlioli, la storia è intorno a voi mentre vivete anche la Rivelazione. Prestate attenzione, prestate attenzione al messaggio del Vangelo e vivetelo. Sono venuto a nutrirvi e a insegnarvi, perché vi chiamo tutti a essere annoverati tra i santi del cielo vivendo la vostra vita con la testimonianza e l'esempio. Dico ai miei figli che è un tempo di riforma. Venite alla fonte della Mia Misericordia e non rimanete legati ai vostri errori del passato, ma abbracciate il Mio Amore, unite la vostra sofferenza alla Mia e siate miei testimoni in questo mondo distrutto. È attraverso il vostro amore, il perdono e l'ottenimento delle grazie del cielo che inizierà a guarire questo mondo. Riconoscete il male per quello che è e non fatevi influenzare da esso conformandovi alla paura. Non permettete al nemico di elevarsi attraverso di voi, anzi, in una maggiore umiltà sconfiggerete tutti i suoi inganni. Andate avanti nella preghiera, andate avanti nell'adorazione del vostro Padre Celeste, che attraverso suo figlio Gesù vi ha dato questa vita, questa missione per essere un giorno uniti alla trinità per tutta l'eternità. Ora andate avanti, perché Io sono Gesù e la mia misericordia e la mia giustizia prevarranno.

Jennifer


 

mercoledì 12 aprile 2023

Come i santi in cielo insegnano a un veggente a pregare il Padre Nostro

 

Come deve essere interpretata ogni frase del Padre Nostro.

Jean Philippe Marie è un laico che vive nel territorio d'oltremare della Francia, sull'isola di La Réunion, che si trova nell'Oceano Indiano tra l'isola del Madagascar e Mauritius.

Dal 1981 riceve messaggi dal Cielo sotto forma di locuzioni interiori, che hanno avuto l'imprimatur del suo Vescovo.

Le centinaia di messaggi che ha ricevuto finora provengono da Gesù, dalla Vergine Maria, da santi celebri e da altri santi sconosciuti, a cui è stato dato il nome di "nostri fratelli in Cielo".

E nel 1983 i santi in cielo gli spiegarono come doveva pregare il Padre Nostro.

Qui parleremo di chi è Jean Philippe Marie, che tipo di messaggi sta ricevendo e quali istruzioni i santi gli hanno dato su come pregare il Padre Nostro.

Jean Philippe Marie ha pubblicato i messaggi che riceve in diversi volumi sotto il nome di "Messaggi dal cielo per il mondo di oggi", e hanno avuto l'imprimatur di diversi teologi e di monsignor Gilbert Aubry, vescovo di Saint-Denis de La Réunion, il che indica che non contengono nulla di contrario alla fede e alla morale.

Tutti i messaggi sono pubblicati sul sito web "Messaggi dal cielo, un sospiro di passaggio", https://messages-du-ciel.com/  

I messaggi ricevuti hanno dimostrato che hanno una conoscenza delle cose che non sono terrene, ma di carattere profetico, con contenuti che sono stati verificati.

Ad esempio, durante la messa domenicale che precedette l'attacco del 13 maggio 1981 a Giovanni Paolo II, ebbe un assaggio delle stesse immagini dell'attacco, che furono poi trasmesse sui canali televisivi dopo l'attacco.

E nel 1995 ha ricevuto, come gli era stato annunciato qualche tempo prima dal Cielo, il privilegio di incontrare Giovanni Paolo II, al quale ha consegnato i primi due volumi dei suoi messaggi.

In un brevissimo sguardo ai messaggi che ha ricevuto nel 2022, al ritmo di uno al mese, possiamo leggere che dal Cielo gli dicono che la vera fede sta scomparendo dalla faccia della Terra e, anche al vertice della Chiesa.

Che il cervello della popolazione viene lavato dai malvagi e c'è un'operazione di manipolazione.

Che i prelati dovrebbero rendersi conto che ci sono molte persone che si definiscono "cattolici", ma abbracciano solo parzialmente la fede della Chiesa o si oppongono deliberatamente a parte di essa.

Che la strategia del maligno è quella di spaventare i fedeli.

Ci sono messaggi che parlano di politica globalista totalitaria.

E che molte cose che stanno accadendo erano già registrate su Internet o in libri pubblicati diversi anni fa.

Che i cattolici dovrebbero preoccuparsi di cercare informazioni su Internet, e non solo di mantenere ciò che i media mainstream dicono loro.

Che ci sono sacerdoti accecati dallo spirito del tempo e altri fedeli alla dottrina di Gesù, anche se sono gli ultimi.

E chiama a non avere paura e a confidare nella Divina Provvidenza.

E il 6 agosto 1983, i cosiddetti "nostri fratelli in Cielo", che sono i santi che non sono famosi, e che sono già arrivati in Cielo, gli spiegarono il Padre Nostro.

E questo messaggio ha ricevuto l'imprimatur di monsignor Gilbert Aubry.

Gli è stato detto che quando recita "Padre nostro, che sei nei cieli" deve immaginare il cielo aperto e una morbida luce dorata.

Il cielo senza nuvole è l'immagine della dimora divina, della purezza e la fonte della luce.

Quando reciti "Sia santificato il tuo nome" dovresti essere consapevole che il Nome del Padre è unico e non deve mai essere usato in modo improprio.

È santo, puro, sacro. Egli è l'Amore che unisce, pacifica ed è vita.

Anche la più piccola creatura ha una scintilla del Padre in sé e non dovrebbe essere disprezzata.

Quando recitate "venga il tuo regno" egli deve considerare che Dio è il Re di tutto l'universo.

Ma non è un tiranno, ma un monarca della giustizia e dell'amore.

Ma, ahimè, l'Amore si è incarnato in un mondo di egoismo e odio, e così ha dimostrato la sua onnipotenza.

E così i ciechi videro morire un solo uomo, ma i giusti videro l'Amore sconfiggere la Morte sulla Croce.

Poi Lo videro riapparire al di là della materia e penetrare sottilmente nelle anime.

Essi sono stati testimoni della trasformazione dell'essere umano per effetto dell'amore di Cristo.

Così i martiri sono stati visti morire d'amore o, piuttosto, vivere d'amore.

E agli altri uomini di offrire tutta la loro vita a Dio, per questa forza incommensurabile che avevano dentro di loro, e di rendersi degni di essere chiamati "santi".

Perché la santità è l'accettazione dell'Amore del Padre dentro di sé e la trasmissione di questo Amore a tutti gli altri esseri umani e alla natura.

Quando recita "sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra", gli viene detto di pensare sia alla Terra che alle Dimore Celesti, vicino al Padre, dove l'Amore totale regna sovrano.

Ed è per questo che queste anime che sono già arrivate in Cielo chiedono "fate pace in voi, affinché tutti possiamo incontrarci nelle Dimore dell'Amore" e così adempiere la Parola.

Gli dissero di far risuonare la richiesta nella sua testa: "Ascoltaci: desideriamo solo il tuo bene".

"Fate la volontà del Padre e grande sarà la vostra gioia sulla terra, per lo stato di pace che acquisirete, e in Cielo, per la Vita Eterna."

Quando recitate "dacci oggi il nostro pane quotidiano", dovreste pensare che state chiedendo: "Padre, cerca la salute fisica e morale, il sostentamento spirituale e materiale di tutti gli uomini".

Troppe soddisfazioni materiali richiedono i poteri delle tenebre, del dubbio, della colpa, del tormento.

Pertanto, è il Pane spirituale e la Parola di cui gli uomini hanno bisogno in primo luogo, così come la forza per metterlo in pratica.

Quando recitiamo "rimetti i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori", dobbiamo prima perdonare noi stessi e poi gli altri.

Il perdono deve partire da un'immensa comprensione proveniente dall'Amore Incommensurabile del Padre.

Bisogna capire gli errori degli altri, le debolezze, le reazioni, gli spiriti maligni che li attaccano, che a volte li fanno agire contro la loro volontà.

E infine quando recita "non lasciarci cadere in tentazione e liberarci dal male" deve creare nella sua anima uno stato di ricettività alle cose di sopra e aspirare allo stato di Grazia, che ci arma contro le tentazioni, ci protegge dagli attacchi del maligno e ci impedisce di cadere.

Chiedi a Dio di allontanarti dai pericolosi sentieri della tentazione e di non lasciare che Satana entri in te.

E se non può incontrare un sacerdote subito dopo una colpa, rifletta seriamente sul danno che il peccato fa alla bontà del Padre, e sul danno che si fa al prossimo con una colpa, una parola, un atteggiamento sprezzante, un silenzio ostinato, un rifiuto sconsiderato o una manifesta incomprensione.

E poi, il Padre Nostro termina dicendo che sia fatta la volontà di Dio.

Bene fin qui quello che volevamo parlare di Jean Philippe Marie e della spiegazione datagli dai santi che sono in Cielo sul Padre Nostro.

Fori della Vergine Maria

Si avvicina la grande ora in cui molti saranno colti di sorpresa!

 


07 aprile 2023

Figlia mia,

Si avvicina la grande ora in cui molti saranno colti di sorpresa! Le mie ferite sanguinano abbondantemente e la mia unica consolazione sono le preghiere e gli atti di sofferenza che i miei fedeli mi offrono. La guerra scatenata contro i miei piccoli è diventata una piaga per gli innocenti. Non posso più trattenere la mano giusta di mio Padre. Non posso più frenare la giustizia di mio Padre sul suo popolo che rifiuta la misericordia di suo Figlio, perché io sono Gesù.

Questa terra comincerà a tremare. Nel giorno del terremoto che comincerà a scuotere tutto il mondo, molti si renderanno conto che le loro vie non erano gradite a Me. Satana si è infiltrato in ogni casa, in ogni famiglia e in ogni chiesa. Lui e i suoi compagni si sono infiltrati in ogni nazione e in molti cuori che non riconoscono più la verità. Si è infiltrato nelle menti dei miei figli usando la paura per portare falso conforto, falsa speranza e falsa pace.

È giunta l'ora in cui coloro che sono diventati i tirapiedi della sua opera si ritroveranno tra coloro che hanno scelto lo stesso cammino di tenebra per l'eternità.

Figlioli, ogni anima è creata a mia immagine e somiglianza. Io sono il Pane della Vita, il Principe della Pace, il Salvatore del mondo e sono l'Uomo, perché sono Gesù. Ciò che mio Padre ha ordinato fin dall'inizio sarà alla fine. Quando rinnegate ciò che siete stati creati, rinnegate il vostro Padre Celeste. Il nemico cerca di distruggere la donna per la sua umiltà e obbedienza. Il nemico cerca di distruggere l'uomo a causa della sua rettitudine nella verità. Figlioli, questo mondo che avete conosciuto sta passando. Mia Madre viene da tempo a supplicare i suoi figli di allontanarsi da questo mondo per cercare suo figlio, di accettare la mia misericordia, affinché possiate tornare a casa da vostro padre. È tempo, figlioli, di rispondere alla chiamata di vostra madre. Lei è stata mandata per illuminare la strada per riportare i suoi figli a suo figlio. Venite a Me in preghiera, venite a Me in adorazione, venite a Me in umiltà, perché ho preparato per voi un posto che questo mondo non potrà mai soddisfare. Ora andate avanti figlioli e siate in pace, perché la mia misericordia e la mia giustizia prevarranno.

Jennifer

Cosa porta coloro che vogliono cambiare la dottrina della Chiesa a mostrare simpatia per Giuda Iscariota

 




È colui che ha tradito Gesù all'inferno o è stato salvato?

Ogni anno, importanti media vaticani, come L'Osservatore Romano, pubblicano articoli che mostrano il volto amico di Giuda Iscariota, colui che ha tradito Gesù.

Lo presentano ai lettori come un individuo afflitto da circostanze difficili, che dovrebbe meritare pietà e attenzione favorevole.

Sono arrivati persino a dire che Giuda non era all'inferno e invitano i cattolici ad avere simpatia per lui.

Ma mentre i modernisti della cupola vaticana fanno questo, la dottrina storica della Chiesa, gli esorcisti e i mistici, hanno visto che Giuda è stato condannato per non essersi pentito e aver chiesto perdono a Gesù.

Qui descriveremo gli argomenti usati da coloro che hanno una visione permissiva di Giuda, che poi applicheranno a tutta la loro teologia, e li metteremo a confronto con ciò che la Chiesa ha sempre creduto e i dati fattuali che esorcisti e mistici hanno.

Argomentare contro la condanna di Giuda all'inferno è stato un tema comune nelle concezioni teologiche moderniste.

A partire dalla famosa tesi proposta dal gesuita Hans Urs von Balthazar che diceva di aspettarsi che l'inferno fosse vuoto, a causa dell'infinita misericordia di Dio.

Von Balthazar considerava Giuda come il "lato oscuro" della Redenzione, mentre Nostro Signore Gesù Cristo ne era il "lato chiaro".

Ha anche accennato al fatto che la Redenzione è stata compiuta simultaneamente da Gesù sospeso sulla croce e Giuda appeso al fico.

Ricorda che le Scritture dicono che Giuda si impiccò a un albero di fico, Matteo 27 e Atti 1.

Secondo von Balthasar, la Chiesa più vera, quella che rappresenta l'aspetto più profondo della realtà, non è la Chiesa rappresentata da San Pietro, la Chiesa ufficiale degli Apostoli fuggiti nella Passione.

Né la Chiesa dell'Amore rappresentata da San Giovanni, dalla Madonna e dalle Sante Donne ai piedi della Croce.

Questi due modi di concepire la Chiesa riflettono solo il lato positivo della sofferenza.

La Chiesa più unita a Nostro Signore Gesù Cristo, secondo von Balthazar, è la Chiesa di Giuda, la Chiesa dei dannati.

Gesù con i ladroni crocifissi con Lui e il traditore Giuda, costituirà la Chiesa dei dannati, la migliore espressione della missione di Cristo.

Tuttavia, questi argomenti non concordano con il racconto della Bibbia.

Il Nuovo Testamento non ci dice che una persona in particolare è all'inferno, ma varie affermazioni su Giuda difficilmente possono essere interpretate diversamente.

Gesù dice di aver preservato tutto ciò che il Padre Gli ha dato, tranne il figlio di perdizione, in un chiaro riferimento a Giuda, Giovanni 17:12.

Gesù chiama Giuda diavolo in Giovanni 6:70.

E dice di lui: "Farebbe meglio a non nascere", Matteo 26:24 e Marco 14:21.?

Ma i modernisti, d'altra parte, dicono che Giuda non è così malvagio come la teologia cattolica tradizionale ha insegnato.

Si basano su Matteo 26:50, sulla presunta amicizia mostrata quando Giuda va con i soldati, per arrestare Gesù nel giardino del Getsemani e Gesù gli dice: "Amico, per cosa sei venuto?"

Ma San Tommaso d'Aquino sottolinea che ogni volta che Cristo chiama qualcuno amico, parla come un rimprovero.

In Matteo 22:12 dice a una persona: "Amico, come sei venuto qui?" rimproverandogli di non essere vestito per la festa, cioè di non essere convertito per entrare nel Regno dei Cieli.

E in Matteo 20:13 dice "amico, non ti faccio alcun male", rispondendo a un vignaiolo che gli rimprovera di pagare lo stesso a chi ha lavorato meno ore.

I modernisti basano anche l'affermazione di Giuda su un'interpretazione sentimentalista di Matteo 27:3, dove si dice che vedendo che Gesù era stato condannato, si pentì e restituì i trenta pezzi d'argento, dicendo: "Ho peccato dando sangue innocente".

L'idea è che Giuda fosse effettivamente sincero nel suo pentimento.

Tuttavia, l'interpretazione di queste parole da parte della Chiesa è stata esattamente l'opposto per 20 secoli.

Il pentimento che Giuda cercava non era un pentimento vero e genuino, perché questo include la speranza del perdono e la sua ricerca.

Ma è stato costretto a farlo, dalla disperazione generata dalla cattiva coscienza, che tormenta e rimprovera i condannati.

questi autori progressisti ignorano il passaggio più duro su Giuda, in cui San Giovanni afferma che il diavolo si è impadronito dell'anima di Giuda, dopo la comunione nell'Ultima Cena.

Gesù disse che chiunque avesse dato il pane bagnato sarebbe stato il traditore, e intinto il pane, lo diede a Giuda Iscariota.

E il passaggio dice che dopo il boccone, Satana entrò in Giuda, Giovanni 13:26.

Lo conferma l'esorcista monsignor Stefano Rossetti, che si imbatté in un difficile esorcismo in un'entità che possedeva una persona, che sosteneva di chiamarsi Giuda.

Poi chiese: "Sei un demone che usa il suo nome o il vero essere umano che ha tradito Gesù?"

E dice che in un grido pieno di vergogna, ha risposto che era veramente l'uomo.

Quindi vive e lavora con i demoni.

E in un altro esorcismo eseguito nel 1975 Giuda rivelò che c'era una gestione della Beata Vergine in modo che non si condannasse, che si pentisse e andasse a chiedere perdono al Signore, e si lamentava,

"Se avessi ascoltato la Beata Vergine e non avessi passato la corda intorno al mio collo, avrei avuto speranza".

E i mistici che hanno avuto visioni sul destino ultimo di Giuda concordano sul fatto che Giuda è all'inferno.

Secondo la descrizione di Maria Valtorta, quando Gesù andò all'inferno dopo la sua risurrezione, vide Giuda in fondo a un abisso, inghiottito dalle fiamme e circondato da demoni che lo tormentavano.

Gesù gli chiede perché lo ha tradito e Giuda risponde che lo ha fatto per amore del denaro e del potere.

Ciò è ribadito dalle visioni di Anne Catherine Emmerich.

E Maria d'Ágreda dice che dopo la sua morte l'anima di Giuda fu giudicata da Gesù e dai santi in cielo.

E fu condannato all'inferno per aver tradito Gesù e rifiutato di cercare il perdono e la misericordia di Dio.

Al processo, Gesù le mostrò l'amore e la misericordia che le aveva offerto durante la sua vita e le diede l'opportunità di pentirsi e chiedere perdono. Tuttavia, Giuda rifiutò l'offerta di Gesù.

E Santa Brigida di Svezia dice che Giuda fu condannato a una parte speciale dell'inferno, dove fu tormentato dai demoni e dalla sua stessa coscienza colpevole. ?

Ciò che accadde a Giuda è tipico di un'operazione demoniaca secondo gli esorcisti.

Il maligno sa sedurre e corrompere gli esseri umani e li conduce al peccato.

Ma subito li abbandona, facendo capire loro la gravità di ciò che hanno commesso, lasciandoli soli con la loro colpa, la loro angoscia e il loro dolore.

Giuda alla fine fu lasciato solo con il suo rimorso e non credeva nella possibilità di essere perdonato.

Ma se invece di impiccarsi avesse chiesto perdono, sicuramente Gesù lo avrebbe perdonato, come ha perdonato Pietro per il suo rinnegamento e Tommaso per la sua incredulità, e come ha perdonato il ladrone che gli stava accanto sulla croce.

Ma Giuda non confidò in Gesù, nella sua misericordia, e fu schiacciato dal peso del suo peccato.

Bene, fin qui quello che volevamo parlare delle visioni progressiste e tradizionali del destino ultimo di Giuda.

Fori della Vergine Maria

Preparatevi, preparatevi, preparatevi, perché sta arrivando il giorno in cui l'umanità si guarderà intorno e si chiederà: dov'è mio fratello, dov'è mia sorella?

 


22 febbraio 2023

Figlia mia,

grido ai miei figli di alzarsi dal sonno. Chiamo ciascuno per nome e vi dico che l'ora è vicina. Preparatevi, preparatevi, preparatevi, perché sta arrivando il giorno in cui l'umanità si guarderà intorno e si chiederà: dov'è mio fratello, dov'è mia sorella? Molti non sono preparati agli sconvolgimenti che presto arriveranno in tutto il mondo. Nazione dopo nazione sentiranno la terra iniziare a tremare e molti non capiranno che questo avvertimento viene dal cielo. Non ascoltate coloro che parlano di scienza, perché Io sono il Creatore di tutti i viventi. Come ho ordinato a Lazzaro di svegliarsi, così ordinerò al mondo, nel giorno dell'avvertimento, che le sue vie non sono a Me gradite. Dico ai miei figli eletti, ai miei sacerdoti di prepararsi, perché il vostro gregge accorrerà. Non aspettate quest'ora, aprite le porte del confessionale. Non chiudete le porte della mia Chiesa, perché state dando modo a Satana di impossessarsi dei miei figli. I giorni delle tenebre non sono più lontani, perché la comunicazione si spegnerà presto. Non arrendetevi per paura, ma agite in umiltà e con grande discernimento perché il nemico è in agguato ad ogni angolo. Figlioli, permettete a mia Madre di prendervi sotto il suo manto, perché io sono Gesù e la mia misericordia e la mia giustizia prevarranno.

Jennifer

“Dì don Raffaele”

 


Al dr. Angelo Ruzzi: “Dì don Raffaele” 

Il dr. Angelo Ruzzi di Tolve (Potenza) ricorda divertito il suo primo incontro con Padre Pio.  Nel giardino erano seduti alcuni visitatori, aspettando che arrivasse Padre Pio. Il dottore si  presentò al suo vicino: “Sono Angelo Ruzzi.” L’altro non capì e chiese: “Come, scusi?” Il  quel momento sopraggiunse Padre Pio che disse al medico: “E di’ che ti chiamano don  Raffaele, altrimenti questo non ti capisce.” Raffaele era il secondo nome del dottor Ruzzi ed  a Tolve, dove egli esercitava l’arte medica, con questo nome era chiamato con l’aggiunta di  ‘don’, titolo che nel sud si dava, oltre che ai sacerdoti, anche ai medici. Padre Pio e il dr.  Ruzzi non si erano mai incontrati prima. 76 

O mio Gesù, io voglio che ogni mio dolore, ogni palpito, ogni respiro, ogni attimo di questo giorno siano atti di amore per i tuoi Tabernacoli.

 


INNO DI LODE AI TABERNACOLI

« O Gesù, eccoti qui la Mamma. Ascoltala. È lei che ti parla per me; e tu, cara Mamma, va' a dare baci ai Tabernacoli, un'infinità di baci e di abbracci, un'infinità di tenerezze e di carezze. Tutto per Gesù Eucaristico, tutto per la Trinità Santa, tutto per te, Mamma cara. Moltiplicali, moltiplicali, dalli pieni di un amore puro e santo, di un amore incommensurabile, di sconfinata nostalgia, per chi non può muoversi né recarsi ai Tabernacoli.

« O mio Gesù, io voglio che ogni mio dolore, ogni palpito, ogni respiro, ogni attimo di questo giorno siano atti di amore per i tuoi Tabernacoli.

« Io voglio che ogni movimento dei miei piedi, delle mani, delle labbra, della lingua, degli occhi, ogni lagrima e sorriso, ogni gioia e tristezza, ogni tribolazione, distrazione, contrarietà o dispiacere siano atti di amore per i tuoi Tabernacoli.

« Voglio che ogni sillaba delle orazioni che dirò o sentirò recitare, ogni sillaba che pronunzierò o udirò pronunziare, ogni parola che leggerò o udirò leggere, che scriverò o vedrò scrivere, che canterò o udirò cantare siano atti di amore per i tuoi Tabernacoli.

« Voglio che ogni bacio che darò a te nelle tue immagini, o in quelle della tua e mia Madre amata, oppure in quelle dei tuoi santi e sante siano atti di amore per i tuoi Tabernacoli.

« O Gesù, io voglio che ogni goccia di pioggia che scende dal cielo alla terra, e tutta l'acqua del mondo frazionata in gocce, tutta la sabbia del mare e tutto ciò che il mare racchiude siano atti di amore per i tuoi Tabernacoli.

« Ti offro le foglie degli alberi, e i frutti che vi possono maturare; i fiori sfogliati, petalo per petalo; i chicchi di semi che sono nel mondo; tutto ciò che racchiudono i giardini, i campi, le valli e i monti; tutto ti offro come atti di amore per i tuoi Tabernacoli.

« O Gesù, ti offro le piume degli uccelli e il loro cinguettio, i peli e le voci di tutti gli animali come atti di amore per i tuoi Tabernacoli.

« O Gesù ti offro il giorno e la notte, il caldo e il freddo, il vento, la neve, la luna e i suoi raggi, il sole, le tenebre, le stelle del firmamento, il mio dormire il mio sognare come atti di amore per i tuoi Tabernacoli ».

Beata Alexandrina da Balasar


DIO SI MANIFESTA AGLI UOMINI, PERCHÉ ESSI CREDANO E SI CONVERTANO.

 


Carbonia 09.04.2023

Dio si manifesta agli uomini, perché essi credano e si convertano.

Aprite le porte a Cristo!

Servite il vostro Re: amatelo con tutto il vostro cuore; presto abiterete le vie dell’Amore Infinito e sarete felici in eterno.

Gioisca il mio Popolo in Me, sollevi il suo grido d’amore al suo Dio Creatore.

Il Sigillo è già stato aperto; la volontà del Dio Vivente è in atto: tutto si scatenerà all’improvviso! In un solo istante il mondo verrà trasformato.

La Misericordia di Dio è grande ma grande sarà anche la sua Giustizia!

Confessate i vostri peccati o uomini; pregate lo Spirito Santo!

Convertitevi o uomini, CONVERTITEVI!

Ecco il tempo della Grande Rivelazione, Dio si manifesta agli uomini, perché essi credano e si convertano; questa è grazia Figli miei! Questo è Amore!

La Luce del mondo abbraccerà il cuore dei suoi Figli: sarà la Pasqua tanto attesa, la Gerusalemme sulla Terra! Vita nuova! Cieli nuovi e Terra nuova!

Ascoltate il mio appello di salvezza o uomini! Io, il Dio Creatore, sollecito la vostra conversione. Abbandonatevi a Me, Figli miei, perché presto sarete in Me se accetterete il mio dire! … Se Mi abbraccerete in voi, entrerete festanti nella Gerusalemme Celeste.

Il Giardino dei mille profumi attende i Figli di Dio: qui troverete prati sempre verdi, sorgenti d’acqua fresca e amore, amore, amore infinito.

Dio è il vostro unico Bene, o uomini; il suo Calice è stato versato per voi, non rinunciate alla sua Grazia!

Tutto è imminente, le cateratte dei cieli si aprono al ritorno di Gesù il Salvatore! La battaglia è in atto! Gli Angeli del Cielo combattono già contro gli angeli del male; a breve il vostro Dio vi manifesterà la sua gloria! Amen.

Benedico il mio Popolo!
Avanti figli miei, Io sono la vostra vera Festa!
Sono il Dio con voi!
La Pasqua perfetta!
Sono il Sole che riscalda, la Luce che illumina il cammino.

Io sono la VitaDio è Colui che “È” Il PERFETTO RE! Amen.