Combattimento e dialogo
"Hai spianato la via ai miei passi,
i miei piedi non hanno vacillato.
Ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti,
non sono tornato senza averli annientati.
Li ho colpiti e non si sono rialzati,
sono caduti sotto i miei piedi.
Tu mi hai cinto di forza per la guerra, hai piegato sotto di me gli avversari".
Salmo 18,37 seg.
"Un altro idolo è che i cristiani de bbano andare d’accordo a qualsiasi costo con tutti. Basterà a questo proposito notare quanto sia antievangelico e rovinoso l’uso assolutizzato del principio che bisogna guardare più a ciò che ci unisce che non a ciò che ci divide. Se ciò che ci differenzia è la divinità di Cristo o la sua resurrezione non è giusto non parlarne più per rispetto dei non cristiani e per amore del quieto vivere".
Cardinale Giacomo Biffi
Siamo frastornati in questi ultimi tempi da costanti inviti al dialogo; con chiunque ed ovunque. Manca solo l’invito a dialogare con il diavolo! E per una buona ragione! Potrebbe infatti, costretto da Dio, rivelare sotto esorcismo cose sgradite a certi "uomini di chiesa" moderni.
Con questa smania del dialogo a tutti i costi che, nel nome del "vogliamoci tutti bene" ha di fatto rimpiazzato la predicazione evangelica, abbiamo trascurato l’importanza biblica del combattimento. La Sacra Scrittura, soprattutto nei salmi, ci insegna che esistono gli empi ed i "figli di satana" e che se da un lato è nostro dovere pregare per tutti, anche per loro, è parimenti un dovere di ogni cristiano combattere contro satana (Ef. 6,10 seg.) e gli strumenti delle tenebre; con la predicazione evangelica, con la preghiera, con i sacramenti e poi con ogni intervento democratico.
Gli illustri esempi dei combattimenti tra Davide e Golia, simbolo dell’eterna lotta tra i figli di Dio ed i figli di satana, e tra Sansone ed i Filistei ce lo ricordano. E Gesù, il Maestro, è un chiaro e fulgido esempio di "combattimento" tra la Sua predicazione e quella di satana (Mt 4,1 seg.); tra la Sua verità e le falsità e le eresie del mondo, cioè dei figli di satana! Tramite gli esorcismi Gesù combatte contro i demoni scacciandoli. Gesù dice: "Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera; e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa" (Mt 10, 34 seg.). Quante liti infatti avvengono tra i familiari quando si tratta di osservare veramente il Vangelo! Quante fratture! Alla faccia di tutti i dialoghi possibili! Solamente quando, grazie alla costante preghiera del Rosario di qualche membro della famiglia, gli "altri" si convertono, interviene la pace che solo il Signore può concedere (Gv 14,27).
Lo Spirito Santo ci invita a star lontani da chi è fazioso " Dopo una o due ammonizioni stà lontano da chi è fazioso, ben sapendo che è gente ormai fuori strada e che continua a peccare condannandosi da se stessa" (1 Tito 3, 10-11). Gesù ci invita ad ammonire chi commette una colpa ed a considerare come un pagano e un pubblicano chi non ascolterà neppure l’assemblea (Mt 18, 15 seg.). Non dimentichiamo poi la cacciata dei venditori dal tempio: "...Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco. Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori dal tempio con le pecore ed i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi..." (Gv. 2,14 seg.). Altro che dialogo in certi casi! Lo Spirito Santo ci ordina di non accogliere quanti appartengono all’anticristo "Chi va oltre e non si attiene alla dottrina del Cristo, non possiede Dio. Chi si attiene alla dottrina, possiede il Padre ed il Figlio. Se qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non salutatelo; poiché chi lo saluta partecipa alle sue opere perverse" (2 Gv. cap. 7).
Purtroppo con questa frenesia del dialogo a tutti i costi che trova le sue radici nella sociologia cattolica moderna i cristiani, confusi, non solo non predicano più la verità evangelica, ma non considerano più come peccato certe nefandezze in quanto, nel nome del dialogo, lasciano a ciascuno la libertà totale di coscienza; col risultato che i mass media diffondono ogni tipo di spazzatura, mentre i cattolici lasciano fare dato che quasi più nessuno li invita a combattere il male. Ne è scaturita infatti una totale confusione! Se è giusto dialogare con chiunque riguardo a svariati argomenti dello scibile umano ed a varie attività umane, è altrettanto doveroso biblicamente stigmatizzare il male ovunque si annidi "Grida a squarciagola, non aver riguardo; come una tromba alza la voce; dichiara al mio popolo i suoi delitti, alla casa di Giacobbe i suoi peccati" (Is. 58,1). E per male va inteso il peccato! La disobbedienza ai comandamenti di Dio ed in generale alla Sua eterna Parola! Giovanni Paolo II, suscitando l’allergia di molti cosiddetti cattolici, ha scritto l’enciclica "Veritatis splendor" per spiegare definitivamente che dobbiamo osservare la legge di Dio e non la nostra morale soggettiva che porta qualcuno a domandare l’equiparazione dei matrimoni omosessuali con quelli voluti da Dio! (per meglio approfondire http://www.genitoricattolici.org/gay.html e http://www.genitoricattolici.org/adozioni%20gay.html
La Bibbia ci insegna che esistono delle categorie di persone con cui non è possibile alcun dialogo! "Poiché molti sono i seduttori che sono apparsi nel mondo, i quali non riconoscono Gesù venuto nella carne. Ecco il seduttore e l’anticristo! Fate attenzione a voi stessi, perché non abbiate a perdere quello che avete conseguito, ma possiate ricevere una ricompensa piena. Chi va oltre e non si attiene alla dottrina del Cristo, non possiede Dio. Chi si attiene alla dottrina, possiede il Padre e il Figlio. Se qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non salutatelo; poiché chi lo saluta partecipa alle sue opere perverse" (2 Gv cap. 7). "Dopo una o due ammonizioni sta’ lontano da chi è fazioso, ben sapendo che è gente ormai fuori strada e che continua a peccare condannandosi da se stessa." (1 Tito 3, 10-11) - "Se qualcuno non ama il Signore sia anatema" (1 Cor. 3,22) - "Cercate ciò che è gradito al Signore, e non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto condannatele apertamente, poiché di quanto viene fatto da costoro in segreto è vergognoso persino parlare" (Ef. 5,10). Quante persone, purtroppo, rientrano nella categoria di coloro che non credono a Gesù come Dio o appartengono alle categorie stigmatizzate dalla Scrittura! Per essi, come ci ricorda la Madonna a Fatima, è indispensabile solo la preghiera di conversione affinché si salvino dalle fiamme dell’inferno! Ma nel nome del dialogo quasi più nessuno stigmatizza le opere delle tenebre e ciascuno si comporta come meglio gli pare annullando, di fatto, l’evangelizzazione ed inchiodando alla Croce l’eterna Parola di Dio che, comunque, ci giudicherà tutti alla nostra morte! E mentre i cristiani dialogano, in diverse scuole vengono proibiti i presepi ed i canti di Natale "...per non violare la libertà degli alunni non cristiani e la neutralità della scuola dello Stato...". E ciò nella quasi indifferenza dei cosiddetti cattolici! Basterebbe invece ricordare ai "libertari" che dal momento che le feste di Natale e di Pasqua sono cristiane, se a loro non stanno bene, vadano pure a lavorare od a scuola. Per coerenza e serietà! Ma ciò incrinerebbe il dialogo! Ed allora è meglio lasciar perdere trasformando in tal modo i "libertari" in liberticidi delle convinzioni e dei diritti dei cattolici!
Arrigo Muscio
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