giovedì 18 agosto 2022

Attenzione Cattolici

 


Riflessioni sulla Comunione in mano 

Cosa dovrebbe pensare, caro lettore, un cattolico che si sforza di piacere a Nostro Signore, della pratica diffusa di ricevere la Santa Comunione in mano?  Cominciamo col dire che quando p. George Rutler chiese a Madre Teresa: "Qual è secondo te il peggior problema del mondo di oggi?". 

lei rispose prontamente: "Ovunque vada in tutto il mondo, la cosa che mi rende più triste è vedere la gente che riceve la Comunione in mano". 31 Qui notiamo anche che alcune parole e azioni di Papa Giovanni Paolo II hanno indicato il suo disappunto per questa pratica, e che Papa Benedetto XVI durante il suo pontificato ha interrotto questa pratica a Roma. 

Da dove ha avuto origine questa pratica nella Chiesa?  In un atto di disobbedienza alla legge ecclesiastica esistente (che permetteva di ricevere la Santa Comunione solo sulla lingua), fu introdotta da alcuni prelati europei subito dopo il Concilio Vaticano II.  Nel 1969, sotto Papa Paolo VI, la Sacra Congregazione per il Culto Divino emanò il Memoriale Domini.  Lo scopo di questo documento era quello di affrontare questa diffusa disobbedienza alla legge della Chiesa.  Il documento afferma che: 

... in considerazione della gravità della questione e della forza degli argomenti avanzate, il Santo Padre ha deciso di non cambiare l'attuale modo di amministrare la Santa Comunione ai fedeli [cioè solo sulla lingua].  La Sede Apostolica esorta pertanto con forza i vescovi, i sacerdoti e i laici a obbedire scrupolosamente alla legge che è ancora valida e che è stata nuovamente confermata.   

Lo stesso documento afferma anche che la Comunione sulla lingua "deve essere mantenuta, tenendo conto dell'attuale situazione della Chiesa in tutto il mondo non solo perché ha alle spalle molti secoli di tradizione, ma soprattutto perché esprime la riverenza dei fedeli per l'Eucaristia". 

 Attenzione, ci viene detto che ricevere sulla lingua è un'espressione di riverenza. 

Se la Comunione in mano dovesse essere permessa, secondo questo documento, sarebbe in quelle aree dove (disobbedientemente) la pratica "è già stata sviluppata".  In quelle aree, la conferenza episcopale particolare poteva presentare una petizione alla Santa Sede per ratificare la pratica.  A partire dal 1969, quando Memoriale Domini, la Comunione nelle mani non era ancora stata istituita negli Stati Uniti.  Tuttavia, alcuni membri dell'episcopato statunitense negli anni '70 fecero pressione per ottenerla e alla fine ricevettero un Indulto dal Vaticano.  Il fatto che questo indulto sia stato concesso non lo rende automaticamente una pratica nobile.  Il Memoriale Domini avvertiva che la pratica di ricevere la Comunione sulla lingua era "basata su una tradizione antichissima e venerabile" e che un cambiamento in questa pratica: "porta con sé alcuni pericoli...: il pericolo di perdere la riverenza per l'augusto Sacramento dell'altare, di profanare, di adulterare la vera dottrina".  Lo stato attuale della fede e della devozione eucaristica nella Chiesa ci fa capire che questo avvertimento era tutt'altro che infondato.  La situazione non sarebbe forse migliore oggi se la Chiesa avesse continuato ad attenersi rigidamente all'insegnamento di San Tommaso d'Aquino? 

... per riverenza verso questo Sacramento, nulla lo tocca se non ciò che è consacrato, perciò il corporale e il calice sono consacrati, e così pure le mani del sacerdote, per toccare questo Sacramento.  Perciò non è lecito a nessuno toccarlo, se non per necessità, ad esempio se dovesse cadere a terra, o in qualche altro caso di urgenza. 32 

Alla Conferenza Call to Holiness del 1997, il noto gesuita P. John Hardon (RIP) ha spiegato ai presenti che:  "Dietro la Comunione in mano - voglio ripeterlo e renderlo il più chiaro possibile - c'è un indebolimento, un consapevole e deliberato indebolimento della fede nella Presenza Reale".  Pertanto, ha consigliato:  "Qualsiasi cosa possiate fare per fermare la Comunione nelle mani sarà benedetta da Dio".  

Robert T. Hart

Nessun commento:

Posta un commento