giovedì 11 agosto 2022

GENESI BIBLICA EVOLUZIONE O CREAZIONE? CAINO E’ LA CHIAVE DEL MISTERO

 


La nascita della Donna 

L’‘OMEGA’ 


La bestia – “Ponte”  

§ 93 – Quel corpo gonfio si muove, si alza e si abbassa lievemente e ritmicamente. È  proprio un animale vivo! Quelli sono movimenti autonomi, sembrano il moto del  respiro.  –  

– Ora quel corpo si gonfia molto verso un lato e si spiana dall’altro.  –  

– Adesso ritorna nella sua posizione. È come se, dalla parte opposta, un piede  invisibile l’avesse prima premuto e poi rilasciato. –  

– Si inarca di nuovo, e fa una curva così stretta che pare non abbia la spina dorsale. –  La scena si ripete a intervalli regolari. L’animale giacente ansima e rinnova gli sforzi.  “Forse cerca di liberarsi da qualcosa che lo tiene vincolato al terreno” penso.  

Ma questi sforzi sono sempre nello stesso senso e non riesco a capire da che parte  abbia la testa.  

§ 94 Chiedo a voce normale: – È un animale esotico, di specie estinta? –  

– PONTE – mi risponde la Voce.  

Rimango sconcertato. Non so associare l’idea di ‘ponte’ con l’animale che vedo e  nemmeno con l’episodio del ‘peccato originale’ visto due anni prima in cui la stessa espressione riferita ad una femmina ancestre mi era rimasta incomprensibile .  

(Nota della curatrice) Prima di entrare nel vivo del tema, può esser utile spiegare certi  termini usati dal Signore per favorire la comprensione del testo.  

Qui troviamo un linguaggio apparentemente astruso, che racchiude invece chiare e  inequivocabili informazioni di carattere genetico.  

Il “capo di ponte”, che troveremo ai §§ 96 e 9_, simboleggia la femmina di una qualsiasi  specie che, per intervento divino, mette al mondo la prima coppia d’una nuova specie.   Questa femmina è stata chiamata così dal Signore perché simbolicamente può essere  raffigurata dal ‘capo di un ponte’ a cui manchi il resto del ponte: lo potremmo raffigurare  come una mezza arcata. Assomiglia quindi più ad un trampolino che a un ponte perché  dopo la pedana c’è il vuoto, ossia la mancanza di quello che dovrebbe essere il frutto  naturale del suo patrimonio genetico: c’è invece l’inizio di una specie diversa per opera  creatrice di Dio che usa il suo utero solo come incubatrice. In pratica: dal ‘capo di ponte’  viene alla luce una specie nuova, autonoma, che non ha alcuna continuità cromosomica  con quella della femmina da cui è derivata. Quindi, da un ‘capo di ponte’ vi è un percorso  a senso unico, una via senza ritorno. Questa è la regola per la creazione di ogni nuova  specie. Il “ponte” invece indica una struttura che consente il passaggio tra una sponda e  l’altra. Nel significato che ha dato il Signore a questa espressione, è implicito che questa femmina è stata dotata di un numero di cromosomi tale da consentire un percorso a  doppio senso, ossia il passaggio di geni da una specie all’altra e viceversa. Infatti, come  poi si vedrà, questa femmina ha potuto avere figli sia con gli ancestri, che avevano 48  cromosomi, sia con l’Uomo che ne aveva 46. Per questo motivo don Guido ha dedotto  che questa femmina abbia avuto necessariamente 4_ cromosomi per essere idonea, come  passaggio intermedio, alla creazione dell’Uomo. Questa femmina interfertile costituisce  un’eccezione, eccezione voluta dal Signore probabilmente per dare all’Uomo una nutrice  più intelligente e più vicina alle caratteristiche della specie umana. Un’attenzione paterna  di Dio.  

Per questa particolarità essa, terminata la sua funzione di ‘capo di ponte’, avrebbe dovuto  essere allontanata dall’Uomo per non indurlo ad avere rapporti con lei dai quali sarebbero  nati figli secondo natura, ossia ibridi, come purtroppo è accaduto, facendo effettivamente  da ‘ponte’ fra le due specie pure: quella degli ‘ancestri’ e quella dei ‘Figli di Dio’.  

Ciò che qui è bene sottolineare è che nella sua funzione di ‘capo di ponte’ essa non ha  contribuito con il suo ovulo naturale al concepimento dei Figli di Dio. Infatti Dio creò in  lei entrambi i gameti della specie umana per dar origine al primo Uomo mentre, qualche  anno più tardi, per il concepimento della prima Donna, Dio creò in lei solamente l’ovulo  perché lo spermatozoo era reso disponibile dal Giovane Uomo. Se ben ricordiamo ciò che  scrive la Bibbia, Dio fece cadere Adamo nel sonno perché non si rendesse conto di cosa  stesse accadendo affinché questo fatto non dovesse ripetersi. Dio creò così una gerarchia:  prima l’Uomo e poi la Donna.  

Ma, come è stato detto, la femmina ancestre, una volta compiuta la sua funzione di ‘capo  di ponte’, rimaneva con le sue proprietà e i suoi geni naturali della specie ancestrale per  cui dall’Uomo poteva concepire da essa solo ibridi, secondo le leggi di Mendel. Ecco  perché, terminato il suo ruolo di ‘capo di ponte’, essa non avrebbe dovuto avere più  contatti con la specie umana, perché sarebbe diventata un ‘ponte’ fra le due specie.  


28 La spiegazione di questo linguaggio allegorico la troveremo al § 112 e al § 124 ed è da mettere in relazione con i §§ 96 e 9_.  Anche le immagini che don Guido vede e descrive sono allegoriche. Questo è il motivo per cui non capisce ciò che sta  vedendo. Questo stratagemma usato dal Signore ha lo scopo di costringere don Guido ad osservare e a descrivere ciò che  vede evitando che, contrariato, egli si rifiuti. Il fine che il Signore si prefigge è che l’umanità sia conscia in modo  inequivocabile di tutte le fasi della sua creazione per bandire, una volta per tutte, le congetture inesatte che fino ad ora sono  state fatte. 


In quel momento il riquadro si allarga di alcuni centimetri lasciando scoperto,  all’esterno di quel corpo gonfio e giallastro, il principio di una coscia dello stesso  colore giallastro e dell’altra simmetrica. Penso: “Se le due cosce sono attaccate da  questa parte, ciò vuol dire che la testa è di là”.  

Insisto ancora e chiedo:  

– Dov’è la testa? Di qua verso di me, o di là? 

– DI QUA – mi risponde sommessamente. Poi, dopo due secondi, ancora alcune  parole dette sommessamente di cui ricordo solo queste:  – NELLA BUCA.  –  

Queste parole avvalorarono la mia ipotesi che quell’animale esotico avesse la testa in una buca del terreno e che cercasse di divincolarsi.  

Ma mentre io intendevo la testa della bestia, la Voce parlava di quella della Nascitura.  

Nel breve intervallo credo di aver detto o pensato: “Perché perder tempo dietro un  animale esotico? E la Bambina?”.  

Don Guido Bortoluzzi  

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