martedì 13 settembre 2022

Asenet - Origine delle divinità Iside e Osiride - Ven. Anne Catherine Emmerick


 VECCHIO TESTAMENTO 

Secondo le visioni del  

Ven. Anne Catherine Emmerick 


Asenet - Origine delle divinità Iside e Osiride 

Ho visto Giuseppe con il sacerdote degli dei, Potifar, a Eliopoli. Aseneth, figlia di Dina e del Sichemita, era lì, come profetessa e adoratrice di idoli, e viveva con altre sette giovani donne. Potifar aveva comprato questa ragazza al quinto anno dalla sua padrona che, fuggendo dalla casa di Giacobbe, l'aveva nascosta in un luogo presso il Mar Morto per liberarla dalle insidie dei figli di Giacobbe. Possedeva il dono della profezia e serviva Potifar come profetessa. Giuseppe la conosceva, ma non sapeva che fosse sua nipote. Aseneth era una giovane donna che viveva in clausura, molto seria, ricercatrice della verità e, sebbene molto bella, rifuggiva dalla compagnia degli uomini. Aveva profonde visioni, conosceva l'astrologia egizia e aveva una segreta simpatia per la religione dei patriarchi. Non ho visto nulla di stregoneria o di arti magiche in lei. 

Nelle sue visioni vide tutto il mistero della vita, della discendenza, del futuro dei figli di Israele e della loro partenza dall'Egitto, nonché del viaggio attraverso il deserto. Scriveva su foglie di una pianta acquatica e anche su pelle con strani caratteri che ricordavano teste di animali e uccelli.  Anche durante la vita di Aseneth, questi scritti furono male interpretati dagli egiziani, che vi trovarono materiale per i loro riti idolatri. Aseneth si addolorò molto per questo abuso diabolico dei suoi scritti e pianse molto per la cecità degli egiziani. Ebbe più visioni di chiunque altro del suo tempo e fu piena di meravigliosa saggezza. Lavorava, però, in grande silenzio, senza ostentazione, e dava consigli salutari a tutti. Sapeva tessere e ricamare; era piena di scienza e sapeva come la verità fosse andata perduta a causa della perversione degli uomini. Per questo motivo aveva sempre una nuvola di tristezza e si manteneva ritirata e silenziosa. Ho visto che Senté è stata pregata di essere venerata come una dea con il nome di Iside, a causa dell'interpretazione distorta dei suoi scritti e rotoli. Giuseppe fu poi venerato con il nome di Osiride. Credo che questo sia il motivo per cui l'ha vista così lacrimosa e addolorata. Scrisse libri contro questa errata interpretazione, protestando contro l'essere considerata la madre delle dee. Quando Potifar offriva sacrifici, Aseneth saliva su una torre dove era stato creato un giardino e da lì guardava le stelle al chiaro di luna. Così, nell'estasi, vedeva le cose molto chiaramente nelle stelle: vedeva la verità in queste figure, perché era una creatura scelta da Dio. D'altra parte, altri sacerdoti degli idoli videro le cose più abominevoli, perché furono trasportati in regioni strane e diaboliche.  In questo modo le visioni segrete di Aseneth vennero trasformate e impegnate e vennero a servire i riti crudeli dei sacerdoti egiziani.  


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