domenica 2 aprile 2023

Il libero arbitrio e la libertà nell’insegnamento di Gesù a Luisa.

 


Dio ha fatto l’anima simile a Sé:  libera  nella volontà e nell’amore, affinché si unisca con Lui: 

“…Figlia mia, a mia somiglianza ho fatto l’anima libera nella volontà e nell’amore. Sicché gli altri  possono impadronirsi dell’operato esterno della creatura, ma dell’interno della volontà, dell’amore,  nessuno, nessuno. Ed Io stesso la volli libera in questo, affinché non forzata, ma liberamente  potesse questa volontà e questo amore correre verso di Me e, immergendosi in Me, potesse  offrirmi gli atti più nobili e puri che la creatura può darmi.  

Ed essendo Io libero ed essa pure, possiamo riversarci a vicenda e correre, correre verso il Cielo  per amare, glorificare il Padre e dimorare insieme con la Trinità Sacrosanta, e correre verso la terra,  per fare bene a tutti; correre nei cuori di tutti per colpirli con l’amore ed incatenarli con la volontà e  farne conquista. Sicché dote più grande non potevo dare alla creatura, ma dove può fare la creatura  più sfoggio di questa libera volontà e di questo amore? Nel patire l’amore cresce, la volontà  s’ingigantisce e come regina regge se stessa, lega il mio Cuore e, come corona, le sue pene mi circondano, mi impietosiscono e mi faccio dominare. Sicché non so resistere alle pene di un’anima  amante e come regina la tengo al mio fianco. Ed è tanto il dominio di questa creatura nelle pene, che  le fanno acquistare modi nobili, dignitosi, insinuanti, eroici, disinteressati, simili ai miei modi, che le  altre creature fanno a gara a farsi dominare da quest’anima. E quanto più l’anima opera con Me, sta  unita a Me, s’immedesima con Me, tanto più mi sento assorbito dall’anima. Sicché come pensa, mi  sento assorbire il mio pensiero nella sua mente; come guarda, come parla, come respira, così mi  sento assorbire in lei lo sguardo, la voce, il respiro, l’azione, il passo, il palpito... Tutto mi assorbe e,  mentre mi assorbe, fa sempre acquisto dei miei modi, della mia somiglianza, ed Io vado rimirandomi  continuamente in lei e trovo Me stesso”.  (Vol. 11°, 30-12-1916) 

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