domenica 25 agosto 2019

Angeli e Draghi X: Battaglie di Santa Faustina





Cristo crocifisso di Viktor Vasnetsov
Per 40 giorni abbiamo visto Gesù prepararsi per la sua battaglia finale sul Calvario. Per tutta la vita si è allenato per questo giorno. È nato per questo!
E anche noi. La vita di un cristiano è una battaglia costante. Contro noi stessi, il mondo e i poteri delle tenebre. Come afferma Gaudium et Spes, "l'uomo è obbligato a lottare costantemente se deve aggrapparsi a ciò che è buono(37)", e non era diverso per Santa Faustina. Nel suo diario, Santa Faustina parla spesso della costante battaglia spirituale, dandoci molti grandi pensieri da tenere e incoraggiarci lungo il cammino:
“Mio Gesù, nonostante le tue grazie, vedo e sento tutta la mia miseria. Comincio la mia giornata con la battaglia e finisco con la battaglia. Non appena ho superato un ostacolo, altri dieci sembrano prendere il suo posto. Ma non sono preoccupato, perché so che questo è il momento della lotta, non della pace. Quando il peso della battaglia diventa troppo per me, mi lancio come un bambino tra le braccia del Padre celeste e confido che non perirò. O mio Gesù, quanto sono incline al male, e questo mi costringe a essere costantemente vigile. Ma non perdo d'animo. Mi fido della grazia di Dio, che abbonda della peggiore sofferenza [606] . "
Questa battaglia viene combattuta prima sulle nostre ginocchia, sulla nostra sedia preferita, in piedi, camminando o davanti al Signore Gesù in una cappella di adorazione, poiché nessuno può rimanere nella mischia se non prega prima. E questo include gli anziani. Non c'è ritiro dal combattimento spirituale. Come spiega Santa Faustina, "La vecchiaia non elimina uno dal combattimento [517]", e inoltre, spiega, il principiante, il puro e il peccatore:
“Un'anima si arma con la preghiera per ogni tipo di combattimento. In qualunque stato possa essere l'anima, dovrebbe pregare. Un'anima pura e bella deve pregare, altrimenti perderà la sua bellezza; un'anima che cerca questa purezza deve pregare, altrimenti non la raggiungerà mai;un'anima che si è appena convertita deve pregare, altrimenti cadrà di nuovo; un'anima peccatrice, immersa nei peccati, deve pregare affinché risorga. Non esiste anima che non sia tenuta a pregare, poiché ogni singola grazia viene all'anima attraverso la preghiera [517]. ”
Non stancarti della guerra spirituale, ma confida di appartenere a una "razza prescelta" (1Pt. 2: 9) e un " sacerdozio reale" (1Pt. 2: 9) che trasporta il sangue reale del Re nelle nostre vene e oltre rinnovato ogni volta che riceviamo il suo sangue più prezioso in massa. Santa Faustina spiega le nostre origini e la divina composizione genetica dell'anima ... nel tuo cuore, sai chi sei:
“L'anima sa che proviene da una razza guerriera.Ora è molto più consapevole di tutto. Sa che è di proprietà reale. Si occupa di tutto ciò che è grande e santo [517] . ”
Dio sta costruendo una generazione di anime reali che sanno combattere!Quindi Gesù esorta Santa Faustina a combattere ricordandole che è la figlia di un re che combatte in terre straniere, ma che molto presto entrerà nel Suo Regno celeste,
 Ma bambina, non sei ancora nella tua terra natale; così via, fortificato dalla mia grazia, e lotta per il mio regno nelle anime umane;combattere come farebbe il figlio di un re; e ricorda che i giorni del tuo esilio passeranno rapidamente e con loro la possibilità di guadagnare meriti per il paradiso. Mi aspetto da te, Bambina Mia, un gran numero di anime che glorificheranno la Mia Misericordia per tutta l'eternità. " [1489]
Gesù allena Santa Faustina ad essere come un nobile e impavido cavaliere del Medioevo, che non conosce ritirata o fuga dalla soglia della battaglia:
 Voglio che diventi come un cavaliere esperto in battaglia, che può dare ordini agli altri in mezzo alle conchiglie esplosive. Allo stesso modo, Bambina Mia, dovresti sapere come dominarti tra le maggiori difficoltà e non lasciare che nulla ti allontani da Me, nemmeno le tue cadute [1823]. ”
Santa Faustina sa e capisce che la battaglia è infinita qui sulla terra, e fissa risolutamente il suo sguardo sul cielo, come se stesse guardando una stella guida o il sole, facendo attenzione a non abbassare mai lo sguardo dalla patria:
“Oh, quanto è dolce faticare Dio e le anime! Non voglio tregua in questa battaglia, ma combatterò fino all'ultimo respiro per la gloria del mio Re e Signore. Non metterò da parte la spada finché non mi chiamerà davanti al suo trono; Non temo colpi, perché Dio è il mio scudo. È il nemico che dovrebbe temerci, e non noi lui. Satana sconfigge solo gli orgogliosi e i codardi, perché gli umili sono forti. Nulla confonderà o spaventerà un'anima umile. Ho diretto il mio volo proprio al centro del calore del sole, e nulla può abbassarne il corso. L'amore non si lascerà prigioniero; è gratis come una regina. L'amore raggiunge Dio ”. [450]
Belle parole di combattimento! Ma la realtà della guerra è che è una strada dolorosa che porta alla croce dove ci sono sangue, lacrime e fegato in tutto il luogo facendo riflettere il meglio delle anime due volte, come spiega Santa Faustina:
“Un'anima che è unita a Dio deve essere preparata per grandi e combattute battaglie.Dopo queste purificazioni e lacrime, Dio dimora nell'anima in un modo speciale, ma l'anima non sempre collabora con queste grazie [121] ", [dal], " generale esaurimento dovuto a un nuovo modo di vivere, intenso combattimento spirituale ed esperienze ... [24]. "

Das_Jüngste_Gericht_ (Memling)
Ma non siamo soli! Tra i draghi, i loro servi e le anime condannate dell'inferno, ci sono anche angeli e santi che combattono al nostro fianco.Siamo circondati da una vista panoramica di guerrieri invisibili a perdita d'occhio:
“Combatti sempre con la profonda convinzione che io sono con te. Non lasciarti guidare dal sentire, perché non è sempre sotto il tuo controllo; ma ogni merito risiede nella volontà ... non ti illuderò con prospettive di pace e consolazioni; al contrario, preparati per grandi battaglie. Sappi che ora sei su un grande palcoscenico in cui tutto il cielo e la terra ti stanno guardando. Combatti come un cavaliere, in modo che io possa ricompensarti. Non avere paura eccessiva, perché non sei solo [1760]. 
Infine e, soprattutto, Dio stesso sta combattendo per noi inviandoci grazie speciali della Divina Misericordia per salvare le nostre anime e quelle degli altri. Grazie che versa dal Suo Cuore Immolato sulla Sua Croce di Gloria, rese presenti nella Santa Eucaristia ... Bambina Mia, affinché tu possa rispondere degnamente alla Mia chiamata, Ricevimi ogni giorno nella Santa Comunione. Ti darà forza. ” [1489] Sì, Gesù stesso ci trasporta e ci sostiene quando veniamo eliminati dai nostri destrieri di battaglia, stesi sul campo di battaglia e sconfitti. Come spiega a Santa Faustina:
Lascia che sia confermato e inciso sul tuo cuore che io sono sempre con te, anche se non senti la mia presenza al momento della battaglia [1498]. "" Non temere, Bambina Mia, non sei sola.Combatti coraggiosamente, perché il mio braccio ti sostiene; lottate per la salvezza delle anime, esortandole a confidare nella Mia misericordia, poiché questo è il vostro compito in questa vita e nella vita a venire [1452].  
 SCRITTO DAL 

Il Sacro Cuore



Cuore umano e Cuore divino

Possiamo riassumere la dottrina sul Sacro Cuore con queste parole di Pio XII: «Il culto da tributarsi al Sacratissimo Cuore di Gesù è degno di essere stimato come la professione pratica di tutto il Cristianesimo. La Religione di Gesù è infatti questa: è tutta imperniata sull’ Uomo-Dio Mediatore, così che non si può giungere al Cuore di Dio se non passando attraverso il Cuore di Cristo. (...) In sostanza, il culto al Sacratissimo Cuore di Gesù non è altro che il culto dell’amore che Dio ha per noi in Gesù, ed è anche la pratica del nostro amore verso Dio e verso gli altri uomini. In altre parole, tale culto si propone l’amore di Dio come oggetto di adorazione, di rendimento di grazie e d’imitazione; inoltre considera la perfezione del nostro amore per Dio e per il prossimo come la mèta da raggiungere mediante la pratica sempre più generosa del nuovo Comandamento lasciato dal divino Maestro agli Apostoli come in sacra eredità, allorché disse loro: “Vi dò un nuovo Comandamento: amatevi a vicenda, come io ho amato voi” (Gv.,13,34)».
Praticando efficacemente questa devozione, inoltre, i fedeli sono sicuri di avere come principale motivo della loro vita non un vantaggio personale – sia esso materiale o spirituale, temporale o eterno – ma la bontà stessa di Dio, ponendo la gloria divina come fine supremo dell’ esistenza terrena e quindi diventando veramente suoi figli.
Scriveva il padre De Gallifet: «Nel mondo sensibile e corporeo non c’è nulla, che possa essere proposto con maggior ragione al culto del fedele, che questo Sacro Cuore. Infatti non c’è nulla che contenga e rappresenti i misteri più sublimi; nulla la cui vista sia capace di svegliare nel cuore dei fedeli gli affetti più santi; nulla che esprima meglio (...) l’amore immenso di Nostro Signore Gesù Cristo; nulla che ricordi meglio tutti i benefici dell’ amantissimo Redentore; nulla che mostri meglio le pene intime ch’egli ha sofferto per noi».
Chiediamoci dunque con san Giovanni Eudes: «Quale cuore più adorabile, ammirevole e amabile, del Cuore di quell’ uomo-Dio che si chiama Gesù? Quale onore merita questo Cuore divino, che ha sempre reso ed eternamente renderà una così gran gloria a Dio? Con quale zelo dovremmo onorare questo Cuore augusto, fonte della nostra salvezza, che è l’origine di tutte le felicità del cielo e della terra, che è una immensa fornace di amore per noi, che non pensa altro che a donarci una infinità di beni, e che infine si è spezzato dal dolore per noi sulla Croce?»

Guido Vignelli

sabato 24 agosto 2019

Le Profezie di Teresa Neumann



TERESA NELLA VITA QUOTIDIANA 

Quando Teresa Neumann non era troppo sofferente (ebbe molte tribolazioni e malattie anche dopo le miracolose guarigioni) e non aveva visioni, conduceva una vita normale, nei limiti in cui le sue dolorose stigmate glielo consentivano: amava curare il suo piccolo giardino, ornare di fiori l'altare della chiesa, occuparsi degli animali.  

Aveva una predilezione per gli uccellini esotici. Dedicava anche molto tempo alle visite agli ammalati, ai colloqui con la gente che veniva a incontrarla da tutte le parti della Germania e dall'estero, al disbrigo della vastissima corrispondenza. Tutti coloro che l'hanno conosciuta la descrivono concordemente come una donna di grande semplicità e disponibilità, di carattere allegro, aperta al dialogo, innamorata della natura e di quello che chiamava «il bel mondo di Dio».  

Teresa non era esente da certe debolezze, come tutti i comuni mortali. Racconta infatti il fratello Ferdinand: «Mia sorella aveva un temperamento forte, deciso, e poteva anche inalberarsi facilmente, soprattutto con i visitatori che erano di un'insistenza incredibile. Lei ogni giorno metteva alcune ore a loro disposizione, dall'una alle quattro del pomeriggio, e aveva anche appeso un cartello fuori della porta per renderlo noto. Però non la lasciavano in pace un momento, le correvano dietro anche in chiesa, in giardino, dappertutto. Lei allora si irritava: "Ma voi non avete proprio niente da fare? Perché non andate a lavorare?" 

Se però capiva che non era semplice curiosità, ma necessità autentica di colloquio e consiglio, si metteva di nuovo a disposizione. I visitatori, bisogna dirlo, l'hanno molto tormentata. Ricordo che quando chiedeva al Salvatore qualcosa (mai per sé, sempre per gli altri) prometteva: “Salvatore, ti chiedo questa grazia. In cambio per un mese sarò più paziente con i visitatori!” 
Solo per amore del Salvatore aveva accettato i suoi fenomeni straordinari, in particolare il digiuno. Anni Spiegì, che visse per settimane intere in casa Neumann, ricorda come Reslnon fosse praticamente mai sola: «Se per trentasei anni fosse riuscita a mangiare e bere di nascosto, sarebbe un miracolo ancora più grande del digiuno stesso!». Racconta poi un episodio che fa capire chiaramente quale fosse lo stato d'animo di Reslnei confronti di questo tanto discusso digiuno: «Una volta tutta la famiglia Neumann era a lavorare in campagna e io rimasi a casa sola con Resi. Preparai il pranzo per tutti. Mentre mescolavo il cibo nella pentola, chiesi a Reslche era accanto a me di assaggiarlo per sentire se era giusto di sale. Lei scosse la testa. Io insistetti, affermando che bastava che provasse appena con la punta della lingua. E Teresa: "Guarda, proprio non posso, non riesco ad assaggiare nulla neppure se ho le labbra secche, aride e sanguinanti".  

Io allora le chiesi se non sentisse mai fame, oppure se rinunciasse volontariamente al cibo o se proprio non riuscisse a mangiare. Lei allora divenne triste e disse: "Spesso ho pregato il Salvatore di consentirmi di mangiare come l'altra gente. Credi che sia facile per me essere ritenuta da tanti una mistificatrice? Io non posso mangiare e non provo neppure mai la sensazione della fame!" Anni Spiegì ricorda ancora che un giorno un visitatore disse a Resi: «Che meraviglia vivere di niente!». E lei di rimando: «E’ meraviglioso anche vivere di un pezzo di pane. Entrambi sono miracoli, però uno colpisce di più perché è raro». Resl andava a tavola insieme ai familiari, recitava con loro la preghiera, partecipava alla conversazione, li serviva. La famiglia aveva imparato ad accettare serenamente la situazione. Una volta Anni lavorava con Resl in giardino. Passò mezzogiorno e Anni cominciò a sentir fame, però non voleva disturbare Resl che lavorava con entusiasmo. Verso le tre venne in giardino la madre di Resl: portava la colazione per Anni e fece un rimprovero alla figlia: «Perché non mandi a casa Anni a mangiare? 
Tu non hai bisogno di mangiare e pensi che neppure gli altri sentano la fame!». La famiglia fu sempre un prezioso appoggio per Resl.  

Fu anche grazie all'affettuoso sostegno dei familiari che riuscì a sopportare con tanta forza e serenità gli anni della malattia e della cecità. La sua camera era proprio sopra il laboratorio di sartoria del padre, e quando aveva bisogno di qualcosa picchiava col bastone e qualcuno accorreva. La sua camera era del resto divenuta il cuore della casa: qui venivano discusse le questioni familiari, la compra e vendita del bestiame, tutto ciò che riguardava la famiglia. La domenica in camera di Resl si davano convegno le amiche: raccontavano e pregavano insieme, leggevano, cantavano. Queste ore liete davano a Resl la forza per affrontare gli altri giorni della settimana. Vediamo ora più da vicino le persone che costituivano lo stretto entourage di Teresa Neumann, cominciando dai genitori e dal pastore Naber. 

PADRE PIO E IL DIAVOLO



Gabriele Amorth racconta... 

Una testimonianza molto interessante inedita, contenuta nella Positio, è stata fornita da padre Aurelio di Sant'Elia a Pianisi, che era uno degli allievi di Padre Pio. «Seppi più tardi» racconta «delle lotte che lui sosteneva con il diavolo. Devo affermare che fui testimone di quanto veniva asserito dagli altri, religiosi maturi e coscienti. Nel 1917, ricordo, rientrando dopo le preghiere della sera nella camerata, adibita oggi ad archivio, trovai, o meglio trovammo, i ferri grossi quanto un dito che sostenevano le tende di separazione del letto del Padre contorti e divelti dal loro posto. Presi tutti da stupore prima e da paura dopo, ognuno diceva la sua. I piccoli piangevano, i più grandi cercavano di sedare gli animi. Richiamato dal fracasso, arrivò il Padre. Sedò lui la tempesta, raccomandandoci di pregare assieme a lui perché il maligno non avesse cantato vittoria. Con la tenerezza di una mamma ci pregò di metterci a letto perché avrebbe lui vegliato accanto ai nostri letti. E non si mosse davvero fintanto che non prendemmo sonno. Fece suonare un poco più tardi del solito la sveglia e, svegli, ci raccomandò di non dire a nessuno quello che era avvenuto. Conservammo i ferri gelosamente per parecchi mesi. Un incosciente superiore poi permise che venissero utilizzati per il davanzale del piccolo balcone che venne aperto nella scuola, oggi adibita per gli abbonamenti della “Voce di Padre Pio”.» Un altro episodio di questo genere, ma tutto personale: «Non vedevo bene, come piccolo responsabile del gruppo dei seminaristi più piccoli, che si fossero attardati, dopo aver ricevuto la benedizione serale, che il Padre dava a tutti noi’ a richiederne un’altra. Me ne lamentai risentitamente con loro e con il medesimo Padre, affermando che stimavo inutile e ipocrita la richiesta di una seconda benedizione. Il Padre si turbò un tantino e mi pregò di mitigare il giudizio proprio perché avrei potuto pentirmene. Non cedei alle sue reiterate preghiere e turbato anch'io mi allontani da lui portandomi nella cella, oggi abitata dal superiore del convento, a dormire. Ma cosa insolita per un ragazzo di quindici anni, non riuscivo a prendere sonno. Il Padre venne per due volte a visitarmi, sempre raccomandandomi di pregare. Con tutte queste sue accortezze paterne, non riuscii ad addormentarmi. Alla mezzanotte, dopo aver contate le ore, battute dall'orologio, sito allora in fondo al corridoio principale, avvertii uno strano fenomeno. Caldo intenso e soffocante, fetore nauseante, passi di piedi scalzi e un respiro accelerato e ansante. Avrei voluto gridare e muovermi, ma, per la paura, non riuscivo né a gridare e né a muovermi dalla posizione presa. Questo fenomeno durò oltre dieci minuti. Avvertii, distintamente, il raschiare di unghie vicino al letto. Non esagero: niente vidi, ma tutto potei avvertire. Dalla mano invisibile fu preso il quadretto della Madonna di Pompei, che ebbi regalato dal medesimo Padre, e fu scaraventato contro le imposte della piccola finestra della mia cella. Sentii il colpo e constatai al mattino, alla presenza del Padre Pio, quello che era avvenuto nella notte. 
Terrorizzato non osai uscire dalla cella e non mi mossi dal letto fintantoché non si fece giorno e non avvertii i primi passi nel corridoio. Senza vestirmi, in mutandine e maglietta, corsi alla cella del Padre tremando e piangendo e gridando per narrare l'accaduto e per pregarlo di farmi partire immediatamente per il mio paese. Il Padre non mi fece dire. Capì tutto. Si alzò anche lui e mi disse queste parole: “Meno male che hai sentito solamente e non hai visto". Mi toccò la testa e il polso e senza farmi tornare alla mia cella, mi adagiò sul suo letto. Mi addormentai subito. Venne lui a svegliarmi, dopo la colazione. Mi fece promettere che non avrei detto a nessuno dei compagni la terribile e paurosa nottata e mi assicurò che mi avrebbe passato dalla cella alla cameratina, dove avrei potuto stare più tranquillo. Da quella notte il primo a richiedere una e due benedizioni ero io». 

MARCO TOSATTI 

IL MISTERO DEL SANGUE DI CRISTO



Ho lo spirito avvinto alla Croce

Per le angosce, per gli affanni, per il martirio, per il Sangue, per la preghiera, per la riparazione, per la morte di Gesù, abbi, o Padre Santo, pietà di me.
Come il ladro crocifisso al suo fianco, anch'io ripeto che ho meritato il castigo della morte con tutti i suoi tormenti, i suoi spasimi e le sue agonie.
Che se non sono realmente crocifissa a un duro legno, ho però lo spirito avvinto alla Croce di Gesù: ho desiderato partecipare alle sue pene, ho adorato, annientandomi, le sue stigmate, mi sono immersa, per devozione, per compassione, per amore, nel suo Sangue Prezioso.
Per il Sangue, per le stigmate, per le pene, per l'immolazione, per l' impetrazione, per la morte di Gesù, abbi, o Padre Santo, pietà di me.

Ch'io mi senta ripetere la divina promessa: «Hodie mecum eris in Paradiso». q.'12 : agosto, s.g.

SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO

Lui e io



12 luglio 1937 – 
«La tua conversazione con me? Piccole parole brevi, capisci? Senza sforzi.
Meno sforzo c’è, più c’è Amore. »

18 luglio 1937 – 
«Donati a me come io mi dono a te. 
Se tu ti serbi per te stessa, la nostra unione non è completa.
Donati a me come io mi dono a te».

«I tuoi successi? La tua allegria? Il tuo fascino? Attribuisci a Me tutto. Sono io che te l'ho dato».

10 luglio 1937 – Ero stata in giardino ad occuparmi dei fiori prima di dire le orazioni. Poiché mi attardavo, mi ha detto: 

«Quando toccherà a me?».

22 luglio 1937 – Scendendo da una stazione. 
«Abituati a rivolgerti al prossimo con un atteggiamento d’inferiorità.»

Alla fermata di un treno. 
«Quando la tua vita si fermerà, che sia con un grido d’amore!».

«Vedi questa bimba? Guarda suo padre sorridendo. Non gli parla. Ma come è felice suo padre di questo sorriso!».

Stazione di Paray-le-Monial. Mentre pensavo che non era questo il più bel paesaggio francese per ricevere il Sacro Cuore, Lui mi ha detto: 
«Non era il paese ad attirarmi, ma l’anima così umile di Margherita-Maria».

«Quando parli o anche quando pensi in modo altezzoso, ciò proviene dalla tua bassezza. 
Quando ti fai la serva degli altri, questo ti innalza».

26 luglio 1937 – Nel Midi. 
«Guarda la foglia dell’albero, così verde e larga: se con il suo stelo non si reggesse al ramo che è attaccato al tronco, che sarebbe la foglia?».

28 luglio 1937 – 
«È appena hai tagliato le rose appassite, che il roseto fa sbocciare nuove rose: è un incessante movimento in avanti, fiori o frutti. Imita il tuo Creatore».

«Più ti darai agli altri, più Io mi darò a te».

30 luglio 1937 – Distratta dopo la Comunione.
«Quando si ha nel proprio salotto qualcuno di molto amato, non ci si mette alla finestra a guardare i 
passanti».

Nelle paludi salmastre. 

«Vedi, c’è del sale sulle tue labbra, eppure hai semplicemente attraversato l'atmosfera delle paludi: 
quando mi ricevi al mattino, rimane qualcosa di Me in te, tutta la giornata».

Il diario spirituale di Gabrielle Bossis 

PREGATE PER LA VOSTRA PATRIA



Amati figli del Mio Sacrosanto Cuore, venite fra le Mie braccia, Io vi accarezzerò e vi darò Nuova Vita. 
Oggi è un giorno speciale, in cui permetto che la Mia Divina Misericordia vi ricolmi. Pregate, pregate per i vostri fratelli, pregate per il vostro Paese, fate penitenza per tutta l’umanità, specialmente per la vostra Patria; giorni molto difficili vi attendono, abbiate cura di ciò che avete, poiché ne avrete bisogno. Dovrete passare attraverso tutto: la caduta di Babilonia, le piaghe d’Egitto. Lo sapete voi che cosa questo provocherà fra gli increduli e i malvagi? Sapete voi la speranza che Io porterò ai Miei veri prediletti? Approfittate di questa Misericordia, perché non tornerà più. Avanzate sempre uniti nell’amore sincero, senza invidie e senza egoismi.

Siate prudenti, non permettete che sia la vostra bocca e la vostra lingua a parlare, ma fate in modo che sia il vostro cuore a parlare, poiché Io parlerò attraverso di voi. Fate in modo che la vostra volontà non domini sul vostro spirito, ma che sia lo spirito a dominare la carne.

14 giugno 1996

Messaggi dettati a Catalina rivas

"Tu non hai versato il tuo sangue per lui!".



In Spagna si venera un Crocifisso che ha il braccio destro schiodato e abbassato. Ai piedi di questa immagine di Gesù un giorno un peccatore ha confessato le sue colpe, ma il confessore esitava ad assolverlo. Lo ha poi perdonato ed ha aggiunto. "Ma bada di non ricadere". Il penitente promise, ma era debole e ricadde. Tornò allora dal sacerdote che lo accolse con severità: "Questa volta non ti assolvo". Il penitente replicò. "Quando ho promesso ero sincero, ma sono debole. Padre, mi dia il perdono del Signore". Anche stavolta il confessore lo perdonò, ma disse. "E' l'ultima volta!". Qualche tempo dopo il penitente ritornò, ma il sacerdote gli disse seccamente. "Tu ricadi sempre, il tuo proposito non è sincero". "E' vero, padre, io ricado spesso, ma è perché sono debole. Sono un malato, ma il mio pentimento è sincero". "No, non c'è perdono per te!". Dal Crocifisso si è sentito allora un singhiozzo. Il Cristo ha schiodato la mano destra e, alzandola, ha tracciato sul capo di quel peccatore il segno dell'assoluzione. Contemporaneamente una voce disse al sacerdote:

 "Tu non hai versato il tuo sangue per lui!".

Guarite le vostre famiglie!



Figlia Mia. Mia cara figlia.
Dì al mondo quanto è importante la famiglia. Se non guarite le vostre famiglie, allora andrete in rovina.
La vostra Mamma celeste che vi ama.
Protettrice dei cuori puri e di TUTTE le anime dei bambini della terra.


Lasciate che i vostri bambini tornino a essere bambini! Dio Padre è triste nel vedere come rovinate i vostri bambini.



Maria Madre di Dio

I bambini di oggi non possono più essere bambini; la loro giornata è piena di appuntamenti da mattina a sera senza tempo libero, in cui prima i genitori stavano insieme ai loro bambini e si procuravano gioia vicendevolmente, stando insieme.

Oggi giorno nessuno ha più tempo. Siete sempre di corsa nel lavoro, date la caccia  ai divertimenti, cercate di ritagliarvi un po’ di tempo libero, ma la mancanza di tempo e il fitto programma della giornata vostra e dei vostri figli, lo stare divisi e la frenesia che vivete giornalmente, vi rendono insoddisfatti e vi portano nell’irrequietezza.

Inoltre cercate di ricavare a fatica, nel poco tempo rimasto alle vostre famiglie, ancora del tempo solo  per voi stessi e i vostri bambini imparano fin dall’ iniziò della loro vita, che non ci si deve occupare l’uno dell’altro, ma si deve combattere per se stessi in modo da non venir meno alle proprie personali necessità. Così crescete piccoli esseri irrispettosi, essi  invece di essere ricolmi di gioia vengono sempre nuovamente trascurati e “affidati ad altri” perché voi avete bisogno di tempo per voi stessi; i vostri bambini però hanno bisogno proprio di questo tempo CON voi.

Ciò che Io vi dico qui, Io la vostra Mamma celeste, riguarda la maggioranza delle famiglie di oggi perché il vostro tempo presente è rivoltro contro la famiglia e permette  limitatamente lo  stare insieme.
Dovete trovare di nuovo tempo per i vostri figli. È importante che la mamma e il papà li amino sempre, li vogliano sempre avere con sé e passino molto tempo con loro. Anche quando avete solo poco tempo libero, condividete questo tempo con i vostri bambini. Non lasciateli tutto il giorno a scuola. Per nessun bambino questo è salutare. Anche a voi non fa bene essere separati tutto il giorno dai vostri bambini.
Che valore ha un po’ di denaro in più, se i vostri bambini non stanno bene? Perché volete avere sempre di più quando riuscireste a cavarvela anche con meno? “Vorrei offrire qualcosa ai miei bambini“ così dite. Ma i vostri bambini vogliono amore, sicurezza affettiva, unione con i loro genitori. Non dovete offrire loro chissà quante cose materiali, ma dovete  interessarvi  alle loro necessità più profonde.
Chi fa educare  il proprio bambino da altri, all’esterno  non si deve meravigliare che si ribelli o che diventi un bambino  difficile. Un bambino ha bisogno dei propri genitori, deve passare del tempo con i propri genitori. Deve  essere amato. E deve poter giocare.
Qui da voi e in molti luoghi, i bambini trascorrono la loro infanzia in asili nidi, scuole e altre strutture. Devono stare zitti e attenti invece di poter giocare e lasciare libero sfogo alla loro creatività. Devono “funzionare”, ma così  li fate crescere in modo del tutto malsano.
Modificate gli orari delle vostre scuole e passate di nuovo più tempo con i vostri bambini. Regalate loro le ricchezze di Dio: amore, gioia, serenità, sicurezza e comprensione. Essi sono esseri piccoli e delicati che costringete  a diventare come macchine e così rovinate le loro piccole e innocenti anime.
Lasciate che i vostri bambini siano di nuovo bambini! Dio Padre guarda con tristezza quanto rovinate i vostri bambini. Modificate l’organizzazione delle vostre giornate e basatele sulle loro necessità. Cambiate tutto, in modo che  loro, i bambini,che sono il vostro futuro, abbiano di nuovo tempo per sè stessi, per le loro necessità ed eliminate le scuole che durano tutta la giornata.
Se siete una famiglia fiduciosa in Dio, allora educherete i vostri bambini a casa, nella fiducia in Dio con l’aiuto del Cielo e non li affiderete tutto il giorno alla custodia di  altri.
Chi vive con Dio vive secondo le SUE direttive: c’è l’uomo, il padre dei figli che lavora per la famiglia: con il suo lavoro egli dona la base economica per una casa, per il cibo e altri beni di cui avete bisogno nella vostra vita. Sua moglie, la mamma dei bambini, si occupa di allestire una bella casa per tutti, sta con i bambini e li porta con sé quando va a fare la spesa e insegna loro ciò che bisogna sbrigare in casa e passa il tempo con i bambini. Ella è il punto di riferimento dei bambini perché è lei la persona di cui il bambino ha più bisogno nei primi anni dell’infanzia. Più tardi quando il bambino diventa più grande, andrà a scuola per imparare e poi a mezzogiorno sarà di nuovo la mamma che andrà a prenderlo e si occuperà di lui fino a sera, quando il padre torna.
Dovete guarire le vostre famiglie!  Dovete adattare le vostre scuole alle necessità dei bambini! Dovete esserci per i vostri bambini! Dovete nuovamente  imparare che cosa sono le cose essenziali nella vita. Voi siete qui sulla terra per prepararvi all’eternità. Siccome non potete farlo da soli, è molto importante che voi troviate la strada verso Mio Figlio. Cominciate e venite a Gesù! Cambiate strada e vivete l’amore! Chi vive con Noi, avrà sempre meno difficoltà a seguire di nuovo le direttive di Dio. Chi vive con Noi guarirà la propria famiglia. Chi vive con Noi sarà più felice, a chi vive con Noi, verrà regalata un’eternità di pace.
Così sia.

PREGARE CON MARIA



 Meditazioni sulla Vergine  con i nostri fratelli protestanti ...

La dolorosa realtà della divisione delle confessioni cristiane (cattolici, protestanti, ortodossi) era stata una delle principali ragioni della convocazione, da parte di Giovanni XXIII, di un concilio ecumenico, in Vaticano, nel 1962. Il Concilio fu l'occasione della creazione di un Segretario per l'unità dei cristiani e della redazione del decreto Unitatis redintegratio (1964) su questo doloroso problema. Il Concilio ricorda che “ non poche azioni sacre della religione cristiana vengono compiute dai fratelli da noi separati e queste, in vari modi, secondo la diversa condizione di ciascuna Chiesa o Comunità, possono senza dubbio produrre realmente la vita della grazia, e si devono dire atte ad aprire l'ingresso nella comunione della salvezza... ”. Con una sensibilità certo diversa dalla nostra, la maggior parte dei protestanti condividono, con la grande maggioranza dei cattolici, un grande amore per Maria: ascoltiamo un pastore protestante ricordarci che Maria è figura della Chiesa e Lutero stesso che ci invita a pregare con le parole di Maria nel commento sul Magnificat da lui scritto: “ Dio ha compiuto in Maria grandi cose. Ma la più grande ce la dice la Vergine stessa, cioè ch'Egli l'ha guardata; tutto infatti dipende e deriva da questa grazia iniziale. Quando Dio si china su di un'anima e getta su di lei il suo sguardo, è per salvarla per pura bontà e da questo primo beneficio deriveranno tutti gli altri... Da questo, tutti i passi in cui il salmista chiede a Dio di rivolgerci il suo volto, di non nasconderci la luce del suo volto, ma di farla brillare su di noi e altre preghiere simili. Maria ci indica chiaramente che, anche per lei, questo sguardo di Dio posato sulla sua creatura è la cosa più importante che si possa concepire. Non dice, ella infatti: “Perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata”? ”.

JEAN‑MARIE SÉGALEN

Il buon samaritano delle vittime del demonio



Il demonio a S. Martino di Schio 

Una sera ho appena cominciato l’esorcismo con la recita del Rosario quando il demonio mi dice: ”Prete, sento puzza; prete puzzi”! Ero ai primi incontri. Rimango stupito delle improvvise e inaspettate parole del demonio.  
Annuso, mi domando che puzza posso avere addosso. 
Continuo l’esorcismo senza avere una risposta. Ad un certo momento invoco la Regina dell’Amore e Renato Baron. Interviene il demonio:  “Adesso ho capito perché puzzi: anche tu sei uno di quelli”. Una battuta simile è venuta fuori anche in qualche altra occasione. Un giorno mi dice: “Sento profumo”.  
Il giovane Tobia dopo l’esorcismo mi conferma che intendeva riferirsi al profumo di  S.Martino di Schio.   
Un altro giorno il demonio mi racconta piagnucolando e piangendo: “Sapessi quante volte e quanto mi fa soffrire! Devo stare là a guardare quella (la Madonna). Io non capisco bene il discorso, anche se il demonio vi ritorna in successivi esorcismi.  
Un altro giorno inserisco nelle litanie e invoco anche Renato Baron. Mi chiede subito di non parlarne, di non invocarlo. Aggiunge:  “Sapessi quante ne ho fatte finché era in vita, quanto l’ho fatto soffrire. Quanto ha pregato quell’uomo! Io non posso sopportare chi prega molto. Lascialo stare perché non gli venga in mente di vendicarsi”.  
Terminato l’esorcismo Tobia, prima che io chieda la spiegazione sulle parole e sofferenze del diavolo a S. Martino, mi parla del suo rapporto con la Regina dell’Amore di S.Martino e mi racconta:  “Da 5 anni ogni venerdì vado a S.Martino per la via Crucis e poi mi fermo per l’adorazione tutta la notte. La presenza di Maria dà molto fastidio e sofferenza al demonio. È un discorso che mi ha fatto ancora e lui si vendica con me. Vorrebbe impedirmi di andarci. Torno a casa il mattino come bastonato, ma ho sempre continuato ad andarci e sono già 5 anni.  
“Ho cominciato quando vi era Renato Baron, lo avevo messo al corrente sulla mia situazione e lui si era impegnato a parlarne con Maria, Regina dell’Amore. La Madonna ha taciuto. Deve avergli fatto capire che è un caso molto difficile.  
Ora il demonio non vuole che io invochi Renato, che è certamente in Paradiso, perché teme che riesca ad ottenere dalla Madonna quello che non è riuscito ad ottenere in terra”.  
Negli incontri successivi, di proposito invoco Renato Baron e la Regina dell’amore: constato che il demonio sempre si oppone, mugugna, brontola più delle invocazioni di qualsiasi altro Santo. E io continuo ad invocarli finché si stanca: allora per dispetto e rabbia mi fa la linguaccia.  
Il giovane Tobia mi conferma: “La preghiera a Maria Regina dell’Amore e a Renato è quella che maggiormente fa arrabbiare il demonio. E lui si vendica con me e a volte mi fa anche svenire per le forti sofferenze. Cerco di andare insieme con la mia ragazza Sara per avere un aiuto.  
Finché c’era Renato Baron in vita ho avuto molti segni chiari della presenza della Madonna, sia con il profumo in maniera impressionante (sic), sia con particolari segni e aiuti in alcune situazioni.  
Dopo la morte di Renato ho avuto ancora qualche segno, ma molto meno. Per questo sono un po’ sfiduciato. Con quei segni mi sentivo molto più sostenuto, incoraggiato nella dura battaglia. Ora mi sento quasi abbandonato. Quei segni costituivano per me un forte sostegno morale e motivo di speranza nella liberazione”. 
Al demonio un giorno dico: “Visto che soffri molto di stare là a guardare la Regina dell’Amore durante la Via Crucis e l’adorazione del tuo giovane, per non stancarti ancor di più, convinciti, vattene da solo prima di prendere altre bastonate.  
“Faremo a S.Martino alcuni esorcismi per abbreviare i tempi per la liberazione di Tobia dalla tua presenza e far giungere presto il giorno voluto dal Signore di lasciare Tobia”. Il demonio si mostra nettamente contrario e minaccia di farmela pagare se dovessi programmare gli esorcismi a S. Martino.  
Già in un precedente esorcismo mi aveva consigliato di lasciar perdere S. Martino: “Non immischiarti in questo affare, è un problema più grande di te; vivi in pace gli ultimi anni”. 
Mi sembra non facesse distinzione fra la sua presenza diabolica in Tobia e la presenza di Maria a S. Martino: l’uno e l’altro sarebbero un fatto più grande di me, per cui era meglio non mi interessassi. Quasi minacce di un mafioso! 
 
FRATELLO   ESORCISTA 

MONDO NUOVO PROFETIZZATO



Trasformazione del mondo rivelata 


Dozulé. La Croce Gloriosa.

In occasione dell’undicesima apparizione che Madeleine Aumont ha avuto a Dozulé il 5 ottobre 1973 [82] Gesù le avrebbe dettato questo messaggio:

Gesù a Madeleine Aumont: «Rimanete nella gioia, sempre. Non lamentatevi sul cataclisma generale di questa generazione, perché tutto questo deve accadere. Ecco che apparirà nel cielo il Segno del Figlio dell’Uomo. Sta per compiersi il Tempo delle Nazioni. [83] Ognuno si batterà il petto. Quando il mondo sarà tutto evangelizzato, allora verrò nella gloria. » [84]

“Tempo delle Nazioni” è un’espressione che riguarda il Popolo ebreo. Per capire ciò che riguarda il Popolo ebreo è quasi d’obbligo scrutare la Parola di Dio. Per esempio, nel vangelo di S. Luca è detto: “Gerusalemme sarà calpestata dai pagani fino a quando il Tempo dei Pagani non sarà compiuto”. [85] In altre parole: Gerusalemme, capitale della vostra patria, apparterrà a degli stranieri che la calpesteranno per tutto il tempo che durerà il vostro esilio. [86]

Siccome nel 1948 gli Ebrei hanno cominciato a riorganizzare il loro antico Stato, [87] per l’umanità sembra giunto il periodo della Fine dei tempi, cioè dei secoli che gli Ebrei hanno dovuto vivere in esilio dopo la sconfitta subita nel 70 d.C. da parte dei Romani. È quindi vicina la Purificazione annunciata da Gesù nella sua undicesima apparizione, dopo di che apparirà in cielo il “Segno del Figlio dell’Uomo”, cioè la Croce.

Una croce altissima avrebbe dovuto essere costruita a Dozulé secondo il desiderio espresso da Gesù tramite la sua messaggera, ma il vescovo del luogo non ha creduto al Messaggio, e così la croce non è stata costruita.


DOZULÉ:

LA CROCE GLORIOSA

Questo montaggio è stato realizzato per mostrare le proporzioni che la Croce Gloriosa di Dozulé avrebbe rispetto alle altre costruzioni mondiali esistenti.

Una costruzione di tali dimensioni avrebbe sicuramente fatto parlare di sè. Grazie ad essa il Messaggio di Dozulé si sarebbe rapidamente diffuso nel mondo, e oggi sarebbe conosciuto ovunque.
Questo è ciò che Gesù chiedeva.
Stando ai messaggi ricevuti da Madeleine Aumont, la grande Croce che l’uomo di Chiesa ha rifiutato di costruire, un giorno apparirà nel cielo. Questo accadrà “alla fine della Tribolazione e della grande Purificazione”. Madeleine aggiunge che in quel momento tutti vedranno la suddetta Croce (anche coloro che avrebbero preferito non vederla). Se Gesù potesse parlarci individualmente, è probabile che ci ripeterebbe le parole seguenti:

Gesù a Madeleine Aumont: «Il Padre mio, la cui bontà è infinita, vuole salvare l’umanità che è sull’orlo dell’abisso. È necessario che vi prepariate in virtù di quest’ultimo Messaggio. » (2 gennaio 1976).

Questi avvertimenti sono confermati da altri Profeti, e soprattutto da don Stefano Gobbi. Per esempio, nel 1994 don Stefano Gobbi ha avuto questa locuzione:

La Madonna a don Gobbi: «La Croce luminosa che apparirà nel cielo, e andrà da oriente a occidente, sarà il segno del ritorno di Gesù nella gloria. La Croce luminosa, da patibolo si trasformerà per Lui in trono di trionfo, perché Gesù verrà su di essa. … La croce luminosa che apparirà nel cielo alla fine della purificazione e della grande tribolazione, sarà la porta che apre il lungo e tenebroso sepolcro nel quale giace l’umanità, per condurla nel nuovo Regno di vita che Gesù instaurerà col suo ritorno glorioso. » (1 aprile 1994).

Secondo questa profezia, la Croce gloriosa prenderà l’aspetto di una grande Croce luminosa che apparirà nel cielo, e che tutti potranno vedere prima della nuova Evangelizzazione. Codesta precederà di poco il ritorno di Gesù nella gloria. Insintesi, a Dozulé Gesù annuncia tre periodi successivi:

1) – Primo periodo: Le Tribolazioni, seguite dall’apparizione della Croce gloriosa nel cielo.

2) – Secondo periodo: La nuova Evangelizzazione mondiale. Unificazione delle Chiese nella Chiesa.

3) – Terzo periodo: Il Ritorno di Gesù nella gloria. Fondazione della futura Gerusalemme. 

Mi sono permesso di associare le profezie di Garabandal a quelle di Dozulé, per vedere se tra di esse esiste un’eventuale successione cronologica. Sembra che i tre grandi avvenimenti predetti dalla Madonna a Garabandal facciano parte del primo dei tre periodi annunciati da Gesù a Dozulé (le Tribolazioni). [88]

di: Johannes De Parvulis

Aiutami ad amarTi di più



Oh Gesù Mio, Salvatore del mondo,  
aiutami ad amarTi di più. Aiutami a crescere nel mio amore per Te. 
Riempi il mio cuore con il Tuo Amore e la Tua Compassione,  
affinché io possa conseguire le Grazie per amarTi come Tu mi ami. 
Riempi la mia anima ingrata con un amore profondo e costante per Te  
e per tutto ciò che Tu personifichi.  
Con la potenza delle Tue Grazie,  
aiutami ad amare il mio prossimo come Tu ami ogni figlio di Dio  
e a mostrare compassione verso coloro che hanno bisogno del Tuo Amore e 
che non hanno la fede. 
Uniscimi a Te, affinché io possa vivere un’esistenza cristiana, come ci hai 
insegnato con il Tuo esempio durante la Tua Vita sulla terra. 
Amen. 

Non posso rivelarvi più di questo, prima che Io separi le pecore dai capri



Mia amatissima figlia, durante il Mio Tempo sulla Terra in tanti Mi hanno sputato sul Volto, Mi hanno maledetto e Mi hanno rinnegato. 

Ogni Dono, offerto all‟umanità attraverso i veggenti, i visionari ed i profeti di Dio, fu respinto dalla maggioranza. Ben presto, per gli uomini diverrà difficile trovare la Fiamma della Verità, per quanto essi la possano ricercare. I Miei nemici si rallegreranno e festeggeranno non appena i Miei Testimoni sulla Terra verranno buttati al suolo e calpestati. Oh, come sono ingrati e freddi i cuori degli uomini e quanto poco amore essi hanno per Me! 

La Mia punizione è imminente ed Io separerò quelli, il cui amore per Me rimane vivo, dalle anime di coloro che Mi rifiutano. Il Mio Intervento sarà rapido ma guai all‟uomo che Mi maledice, poiché Io lo eliminerò dal Seno del Mio Sacro Cuore e verrà abbandonato a camminare tra le bestie che vagano per la terra alla ricerca delle anime di cui esse hanno voglia, per poterle distruggere. 

Oggi il vostro Signore ha parlato ed oggi, così come fu predetto, è il giorno in cui i cambiamenti, inizieranno. La Mia Misericordia verrà mostrata a voi, a fiumi, ma dopo di questo, voi sceglierete il vostro destino. Coloro che hanno permesso all‟odio di avvelenare le proprie anime Mi respingeranno definitivamente. Le anime tiepide non riceveranno le Grazie per rimanere fedeli a Me ed anche loro Mi respingeranno. 

Io vi ho donato la Parola, la Verità, e molti Mi hanno maledetto a causa di essa. Questo è tutto quello che Io posso darvi prima del Grande Giorno. Ora, accettate quello che Io vi ho rivelato e ricordate ogni Parola, poiché il Mio Tempo è vicino e non posso rivelarvi più di questo, prima che Io separi le pecore dai capri. 

Quelli tra di voi che Mi maledicono saranno maledetti mentre coloro che credono in Me avranno la Vita Eterna; se soffrirete nel Mio Nome, Io vi esalterò nel Mio Regno a venire. 

Il Giorno della Prima Risurrezione sta arrivando e coloro che non Mi accetteranno, saranno cacciati per l‟eternità. La Mia Collera, in questo momento, è grande e se voi vedeste le anime ottuse, tetre e tenebrose di coloro che hanno i cuori tiepidi, vi verrebbe da piangere. Purtroppo, la maggior parte delle anime si trovano nelle tenebre e se voi vedeste tutto ciò morireste per lo shock, tale è lo stato delle anime dell‟umanità. 

Il vostro Gesù 

11 Febbraio 2015 


venerdì 23 agosto 2019

Madre della Salvezza: Pregate per la protezione della Chiesa di mio Figlio sulla terra



Miei cari figli, è importante che tutti voi recitiate le Crociate di Preghiera ed il mio Santissimo Rosario quale parte delle vostre preghiere quotidiane. Potete scegliere le preghiere che volete, non necessariamente ogni Preghiera, ma quelle che sono di vostro gradimento. Il mio Santissimo Rosario deve essere recitato ogni giorno contro l‟influenza del maligno. 

La preghiera vi porta più vicino a Dio e protegge le anime di tutti coloro che chiedono l‟aiuto di mio Figlio contro il potere dell‟ingannatore. La preghiera è l‟arma più potente contro il male e non dovete mai sottovalutare il potere che essa produce. 

Pregate per ottenere la protezione della Chiesa di mio Figlio sulla terra e chiedete a Lui di concedere la Misericordia a chiunque cerchi di crocifiggerla. Questa Chiesa – il Corpo e il Tempio di mio Figlio – è il tramite mediante il quale sarà data tutta la gloria a Dio. Gli Insegnamenti, la Parola e l‟Eucaristia, che è il Corpo e il Sangue del mio Figlio Gesù Cristo, furono donati all‟umanità, per la salvezza delle anime. Dovete sostenere la Verità e prepararvi ad accettare la Misericordia di mio Figlio. 

Vi esorto, affinché voi preghiate per le anime che rifiutano la Verità e supplichiate mio Figlio affinché riversi la Sua Misericordia su di loro. Mio Figlio è la Vita. Tutta la Vita viene da Lui. 
Rifiutando mio Figlio, non potrete continuare a vivere nel Suo Regno a venire. 

Mio figlio mi ha chiesto di lanciare un appello, affinché recitiate delle preghiere per le anime di coloro che Lo rifiuteranno. Egli darà udienza alle preghiere che offrirete in sacrificio per tutti i vostri cari e per coloro che non saranno in grado di accettare la Luce quando essa splenderà come un faro e coprirà l‟umanità. 

Le anime che sono illuminate dall‟amore e dall‟umiltà necessaria per ricevere mio Figlio si rallegreranno, invece, quelle che hanno le tenebre nell‟anima rifuggiranno la Luce, poiché troveranno che essa sia dolorosa per vedere la Verità. D‟ora in avanti, pregate ogni giorno, con tutto il cuore, per le anime più bisognose della Misericordia di mio Figlio. 

Senza le vostre preghiere molte di esse si perderanno e languiranno in eterno, alla ricerca della compagnia di mio Figlio, ma loro non Lo troveranno in nessun luogo. 

Vi lascio in compagnia del mio amore, la mia protezione e la mia pace. Vi prego di rispondere alla mia chiamata per la salvezza delle anime. 

La vostra amata Madre 

Madre della Salvezza 

10 Febbraio 2015 


SANT’AGOSTINO



Rallegriamoci dunque e rendiamo grazie a Dio: noi non siamo stati fatti solo cristiani, ma siamo divenuti Cristo. (In Io. Ev. tr. 21, 8)