di J. E. DE CAMILLE
martedì 21 aprile 2020
MESSAGGIO DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA SOLENNITÀ DI GESÙ DELLA DIVINA MISERICORDIA 19 APRILE 2020
Mentre ero in preghiera, Gesù mi ha parlato:
SONO DIO DEI CIELI E DELLA TERRA!
AMO TUTTI GLI ESSERI UMANI!
AMO TUTTI GLI ESSERI UMANI!
Ogni peccatore che cade continuamente nel peccato senza lesinare nelle sue offese, Mi causa molto dolore.
IO SONO DISPOSTO A PERDONARE OGNI PERSONA CHE SI
ACCOSTA A CONFESSARE I SUOI PECCATI, COMPLETAMENTE PENTITA E CON UN ARDENTE DESIDERIO DI NON TORNARE A CADERE.
ACCOSTA A CONFESSARE I SUOI PECCATI, COMPLETAMENTE PENTITA E CON UN ARDENTE DESIDERIO DI NON TORNARE A CADERE.
Tra gli uomini, trovo dei Miei figli che desiderano ritornare al Mio fianco e di fronte al loro pentimento, Io Mi colmo di Amore e di felicità e li guardo come la prima volta che si presentarono davanti a Me. (Cfr. Lc 15,11-32).
Perfino in questo momento in cui l’umanità è desolata, impaurita e malata, sento proferire grandi offese contro di Me e hanno chiuso le Chiese al Mio Popolo. O, CHE DOLORE! (Cfr. Mic 6,3-8).
Per questo sto chiamando il Mio Popolo fedele, chiamo ciascuno di voi perché diate testimonianza dell’amore che avete Per Me, nel vostro modo di comportarvi e di agire con i vostri fratelli, con un cuore libero dal risentimento e dalle amarezze causate dal negare il perdono. (Cfr. Lc 15, 11,25; Mt 6,14-15).
CHI È L’UOMO PER NON PERDONARE?
Povere quelle persone che non perdonano, che saturano il loro cuore di amarezza e sono vittime della confusione e dell’invidia. O come soffro per queste anime che non si avvicinano con cuore contrito e umiliato davanti a Me nel Sacramento della Confessione e invece di farlo si allontanano da Me!
Vi invito a rimanere nel Mio Amore, nel quale non troverete impedimenti, né giudizi, né disprezzo, né amarezze.
Vi invito ad essere il Mio stesso Amore, cosicché la Mia Misericordia non trovi intralci e pertanto, QUESTO MOMENTO IN CUI È INIZIATO IL CAMBIAMENTO PER L’UMANITÀ, IL CAMBIAMENTO IN DIREZIONE DELLE PROVE E DELLE CALAMITÀ, VENGA SUPERATO CON FEDE NEL MIO SPIRITO SANTO che vi darà la Grazia della perseveranza e dell’amore per Me, se ne siete degni perché vi comportate ed agite nella Mia Divina Volontà e quindi non rimaniate lungo la strada.
I Miei figli berranno il calice dei loro stessi peccati, perché alla radice di questi momenti di sofferenza ci sono i grandi errori ai quali questa generazione si è aperta. Sarà la Terra di Santa Fe de la Vera Cruz ad essere duramente provata.
Pregate per questa città dell’Argentina, per la sofferenza che si estenderà in Argentina con dolore e grande tristezza. (1)
Pregate figli Miei per la Mia Terra dove predicai e dove VENNI MESSO A MORTE SULLA CROCE, sarà motivo di attacchi.
Pregate figli, per la terra di Santa Cruz in Brasile. Patirà.
Pregate figli, la guerra passiva si paleserà davanti all’umanità e l’uomo
vedrà nascere un altro conflitto bellico.
vedrà nascere un altro conflitto bellico.
Pregate per l’Atto della Mia Misericordia che è prossimo all’umanità.
Dovete mantenervi nella Fede, perché dopo l’Avvertimento (2) i Miei Angeli che sono sulla terra, porteranno le anime che Mi sono fedeli a predicare e là dove sarà necessario per infondere coraggio ai Miei fedeli.
Dovete mantenervi nella Fede, perché dopo l’Avvertimento (2) i Miei Angeli che sono sulla terra, porteranno le anime che Mi sono fedeli a predicare e là dove sarà necessario per infondere coraggio ai Miei fedeli.
LA PREGHIERA È FORZA PER IL MIO POPOLO E LA COMUNIONE DEL MIO CORPO E DEL MIO SANGUE È L’UNZIONE QUOTIDIANA PER COLORO CHE MI RICEVONO.
In questo momento in cui hanno chiuso le Mie Chiese, triste presagio di quello che succederà, il Mio Popolo non deve né angosciarsi né perdersi, ma deve fortificarsi con le Comunioni ricevute in precedenza ed attendere con pazienza. QUINDI SUBITO DOPO L’AVVERTIMENTO, CI SARÀ LA SECONDA EFFUSIONE DEL MIO SPIRITO SANTO, per i Miei figli giusti e fedeli, perché siano l’incoraggiamento per i loro fratelli.
La Mia Misericordia non scorda i bisogni del Mio Popolo e il Mio Santo Spirito ed i Miei Santi Arcangeli e Angeli non lasceranno solo il Mio Popolo.
Vi amo, Popolo Mio, vi benedico.
NON TEMETE FIGLI!
CONFIDATE NELLA MIA MISERICORDIA CHE È INFINITA!
CONFIDATE NELLA MIA MISERICORDIA CHE È INFINITA!
GESÚ, IN TE CONFIDO.
GESÚ, IN TE CONFIDO.
GESÚ, IN TE CONFIDO.
Il vostro Gesù
GESÚ, IN TE CONFIDO.
GESÚ, IN TE CONFIDO.
Il vostro Gesù
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
EUCARISTIA
IL SILENZIO DELL’EUCARISTIA
Dinanzi al mistero dell’Eucaristia, rapita dal silenzio del suo segreto, oltrepassata d’amore, adorante, rispondo come posso alla donazione infinita del tuo amore. (17-10-72)
Il silenzio della croce è cantico d’amore eterno agli uomini. Cristo ha dato la vita morendo e si dà come alimento nel silenzio rabbrividente dell’Eucaristia. Misteri che soltanto sa penetrare l’uomo di fede in assaporamenti di Spirito Santo! (6-1-75)
Quanto silenzio quello dell’Eucaristia, e quale concerto d’amore infinito racchiude! (1-2-64)
La solitudine silenziosa del Tabernacolo è l’esplicazione più espressiva dell’Amore infinito sconosciuto e non ricevuto. (29-4-73)
Il mistero silente dell’Eucaristia nell’assaporamento della vicinanza di Gesù è amore che chiede amore di consegna in adorazione di ridonazione. (22-12-74)
Com’è profondo e penetrante il silenzio del tabernacolo, che ci fa trascendere al silenzio dell’Essere, dove Dio è infinitamente distinto e distante da ogni cosa di quaggiù...!«Lì» l’anima assetata riposa nella freschezza delle sue inesauribili sorgenti, bevendo ai fiotti della sua assaporabile sapienza amorosa. (11-12-74)
Il concerto infinito dell’eterno Silente si ascolta dietro le porte del tabernacolo, quando soltanto si cerca di dare riposo all’Amore oltraggiato dal disamore. (3-2-76)
Quando rimango in silenzio incomincio a perdere tutto ciò che è di quaggiù, e mi sento introdurre «lì» in una soavità sacra; e, a poco a poco, comincio a percepire un silenzioso concerto, che sono voci dell’Eterno, in amore infinito di comunicazione amorosa. (3-2-76)
Davanti al segreto del tabernacolo percepisco il silenzio dell’Essere, silenzio che è essuto dal Padre in una consustanziale ed amorosa Parola. (26-12-74)
L’anima amante sa ascoltare, senza il rumore di quaggiù, l’espressiva e infinita Parola, nel silenzio della bianca Ostia. (12-11-74)
Il silenzio del tabernacolo è segreto di mistero, che racchiude, nelle ombre e dietro veli, Colui che si È. (18-10-74)
Ho bisogno del mistero sacro del silenzio del Tabernacolo, più che il cervo assetato delle acque del cristallino ruscello, giacché soltanto lì si spegnerà la mia sete torturante. (9-3-77)
Su, andiamo al silenzio dei nostri tabernacoli, a quello dei nostri cuori, al silenzio del seno di Maria e al silenzio del petto di Dio... E«lì» sapremo il recondito segreto del mistero di Cristo, nel quale si racchiudono Dio e l’uomo, tutto il divino e il creato, poiché Cristo è la pienezza infinita e creata. (22-12-75)
Gesù e la sua creatura si guardano, si amano..., come si capiscono bene senza dir niente, per tenere tutto detto il Verbo infinito nella penetrazione sapienziale del suo sguardo saputo in assaporamento d’amore! (12-11-74)
La silente solitudine del tabernacolo mi fa impazzire, davanti all’Amore infinito in attesa instancabile d’amore. (29-1-73)
Che mistero il silenzio del Tabernacolo! E che silenzio così profondo racchiude il mistero dell’Eucaristia...! (1-5-77)
MADRE TRINIDAD DE LA SANTA MADRE IGLESIA
I mattoni del Mio Santuario sono crollati e voi state vivendo in mezzo a questa grande apostasia nella vostra era;
La Pace sia con voi, Io sono Gesù, il vostro Redentore; sono il Santo dei Santi che vi parla;
figlio Mio, tu che leggi o ascolti le Mie parole, guarda attorno a te; l’Aurora sta per sorgere su di te ... e tu non dovrai più consultare le ombre della notte che sussurrano e borbottano, come pure non dovrai più camminare nello smarrimento e nell’oscurità, perché i vostri stregoni che bestemmiano il Mio Santo Nome ed hanno sostituito l’oscurità alla luce saranno spazzati via;
diletti, l’Aurora sta per sorgere su di voi, e appena sarà giorno, i vostri germogli fioriranno; i mercanti che si sono infiltrati nella Mia Chiesa saranno spaventati e tutti i corruttori saranno abbattuti; ogni mercante arricchito verrà meno, accecato dalla Mia Gloria e dalla Mia Luce, davanti a Me rimarranno stupefatti ed inebetiti; il segnale sta per essere issato sui tetti delle vostre case; i Miei ambasciatori sono ora inviati al loro posto di guardia in attesa del Mio segnale, il Mio Ritorno è imminente; perciò, voi che siete i Miei messaggeri, affrettate il passo, andate su ogni collina ad annunciare che il giudizio raggiungerà presto quei mercanti, perché sono diventati un abominio ai Miei Occhi! non avete già letto che dovete rimanere svegli e vigilanti perché quando vedrete l’abominio della desolazione già annunciata dal profeta Daniele, sorgere nel Mio Santuario, allora saprete che sarà il segno della fine dei Tempi annunciato dal profeta? com’è possibile che non possiate riconoscere i Tempi? i mattoni del Mio Santuario sono crollati e voi state vivendo in mezzo a questa grande apostasia nella vostra era;
i Miei oppressori pensano di trionfare ed i mercanti credono di continuare a commerciare nel Mio Santuario, ma Io dico loro: “voi che avete corrotto la vostra sapienza scambiando la Mia Immagine con una statua inanimata, un falso dio, un idolo, voi che lottate per erigere questa abominazione devastatrice ed abolire il Mio Sacrificio Perpetuo, voi berrete il pieno calice della Mia Giustizia;” questa figura imbrattata da colori disparati, l’immagine che questi mercanti cercano di farvi venerare e seguire, non sono Io; essa è un’invenzione dell’abilità umana pervertita per degradare il concetto della Mia Santità e della Mia Divinità, è un falso ecumenismo, è una sfida a tutto ciò che è santo;
Io soffro a causa dei peccati di questi mercanti; pregate per questi preti che sono diventati mercanti, il loro peccato è grave; pregate affinché Io possa alitare in essi il Mio Spirito di Verità e far loro osservare le Mie Leggi e rispettare sinceramente la Mia Divinità; diletti, voi che Io ho segnato come Miei sulle vostre fronti, non permettete a questi mercanti di costringervi a seguire questa falsa immagine; state in guardia;
vi dico tutto ciò in anticipo perché voglio abbiate fiducia in Me, vostro Dio, quando i tempi del grande sgomento giungeranno a voi; intendo visitarvi; l’ora del Mio Grande Ritorno arriva già, e guai a quei mercanti che stanno lottando per erigere nel Mio Santuario la loro abominazione devastatrice ed abolire il Mio Sacrificio Perpetuo, costringendovi a mangiare il loro cibo profanato! guai a quei mercanti che cospirano per rovinare la Mia Parola razionalizzandola! guai ai bestemmiatori che per dieci volte hanno bestemmiato il Mio Santo Nome! guai ai discepoli della Bestia che hanno scolpito immagini1 bestemmiando contro i Miei sette Spiriti! la loro cittadella sarà ridotta ad un cumulo di polvere dal Soffio della Mia Bocca!
e tu, figlio Mio, che Mi leggi o Mi ascolti, tu di cui ho visitato la tomba ed in cui ho fatto entrare il Mio Soffio, Io ti dico: segui le tracce del Mio Sangue che lascio dietro di Me per te come un segno e, se sulla tua strada vieni fermato ed interrogato da un passante, digli che sei Mio allievo e Io il tuo Maestro, e che stai testimoniando un Cristo crocifisso, un Cristo risuscitato; e se sarai fermato da un mercante, sta attento alla sua disonestà, sta attento che egli non scambi la Croce che ti ho dato con una corrotta e sedicente saggezza; senza un lamento, senza una parola, abbraccia con fervore sempre maggiore la croce sulle tue spalle e segui le tracce del Mio Sangue, esse ti condurranno a Me; e se qualcuno tra loro ti muove accuse, non ti coprire il volto contro gli insulti o i colpi, offri anche la tua schiena affinché ti riconoscano dalle tue piaghe; lascia che queste siano una perfetta imitazione delle Mie Piaghe poiché ti saranno inflitte dagli stessi che hanno colpito Me, tuo Maestro;
ed allora, il Segno del Figlio dell’Uomo apparirà nei cieli, una grande luce sarà vista nelle vostre tenebre, perché Io, il Santo dei Santi, intendo salvarvi per amore del Mio Nome;
vieni, figlio Mio, tu che Mi ascolti o Mi leggi, ho nuovamente mostrato il Mio Amore per te in questa testimonianza; non dire che Io sono troppo lontano per amare perché, in questo stesso istante, i Miei Occhi sono su di te con una speciale tenerezza ed un affetto che non potrai mai comprendere pienamente; dovessi ritornare per riscattare te, soltanto te, senza la minima esitazione Io verrei a ripetere la Mia Passione, solo per te! ora Mi credi quando ti dico che un uomo non può avere un amore più grande di colui che dona la vita per i suoi amici?
ti dico tutto questo perché tu possa trovare la pace nel Mio Sacro Cuore, affinché tu possa trovare la vera vita in Me, perché tu possa trovare il vero amore e il riposo in Me, tuo Dio; Io so che sei debole, figlio Mio, ma la tua debolezza attira la Mia Onnipotenza;
puoi capire quello che ti dico? Io dico: la pace sia con te! Io sono la Vittima d’Amore che ti parla, sono Colui che ti ha dato questa testimonianza d’Amore come ricordo del Mio Amore; assorbiMi e permettiMi di invaderti; senti come il Mio Cuore languisce per un ritorno d’amore! non resisterMi, vieni a Me come sei, vieni a bere l’effusione del Mio Cuore e vorrai berne ancora di più; oh! tanti di voi si sono allontanati dalla Verità e sono andati in tutte le direzioni; la Verità è AMORE; Io sono la Verità; siate testimoni della Verità; ricevete lo Spirito Santo di Verità, ricevete lo Spirito Santo di Grazia;
22-10-1990 La Vera Vita in Dio
22-10-1990 La Vera Vita in Dio
lunedì 20 aprile 2020
SAN GIUSEPPE: IL PIÙ SANTO DEI SANTI
LA SACRA FAMIGLIA
La Sacra Famiglia fu la famiglia perfetta, in cui regnava amore, unione, comprensione e dove Dio era presente nella persona di Gesù. è sempre stato detto che per formare un autentico matrimonio occorrono tre componenti: lo sposo, la sposa, e Dio. Se manca Dio, il matrimonio non potrà essere felice, poiché gli mancherà l’amore di Dio che è indispensabile per la felicità coniugale. Nella Sacra Famiglia Gesù era il centro della vita di Giuseppe e di Maria. Tutta la loro esistenza era dedicata a servirlo, amarlo, e a renderlo felice. Che bello, se tutti i genitori di famiglia facessero la stessa cosa!
Ma oltre ad essere una famiglia unita e felice, la Sacra Famiglia era il centro della storia del mondo. Aveva una missione cosmica e universale. Da essa dipendeva il futuro dell’umanità. Perciò la figura di san Giuseppe è imprescindibile in questa visione a livello universale. La sua partecipazione al mistero dell’Incarnazione lo colloca, insieme a Maria, al centro della storia umana. Per questo, san Giuseppe non può essere un uomo qualsiasi o un santo qualsiasi, poiché per compiere bene la sua missione Dio gli concesse le grazie di cui aveva bisogno.
Aveva bisogno di forze fisiche per prendersi cura della sua famiglia e procurare il sostentamento con il lavoro di ogni giorno. Alcuni santi come la beata Anna Caterina Emmerick, dicono che quando si sposò aveva 30 anni. La cosa certa è che possedeva in pienezza le forze umane e la maturità sufficiente per far fronte a tutte le sue responsabilità.
Prima del matrimonio con Maria, Giuseppe era un uomo giusto, come dice il Vangelo (Mt 1, 19). Forse era un uomo santo, ma dopo il matrimonio con Maria, iniziò la sua corsa inarrestabile verso la santità. Il contatto quotidiano con Gesù e Maria lo fece giungere ad altezze mai da lui prefigurate e che solo Dio può dare a chi gli consegna totalmente la propria vita per servirlo. Mai uomo alcuno potrà raggiungere Giuseppe in santità, perché nessuno ha mai potuto amare quanto lui i suoi due grandi amori: Gesù e Maria. Per questo affermiamo con assoluta sicurezza che Giuseppe è il più santo dei santi.
E' bello pensare a Maria e a Giuseppe verso l’imbrunire, dopo un giorno di lavoro o di sabato, giorno di riposo, uniti in preghiera, mano nella mano o parlando di Gesù, che era il fulcro delle loro vite. Immaginiamo Giuseppe mentre costruisce qualche giocattolo di legno per Gesù Bambino. Con quanto affetto lo avrà fatto! E suo figlio mentre manifesta tutto il suo amore con baci e abbracci a quei genitori felici. Sicuramente non mancarono giorni difficili, quando non c’era lavoro e il denaro non era sufficiente per comprare cibo. Quanto avranno sofferto Giuseppe e Maria per non poter dare a Gesù tutto ciò che desideravano! Ma avranno sofferto in silenzio e offerto tutto con amore ed entusiasmo poiché avevano Gesù con loro.
Secondo la tradizione, san Giuseppe era falegname. Così racconta san Giustino, che proveniva dalla Palestina, ne Il dialogo con Trifone del II secolo. Dice: Quando Gesù arrivò al fiume Giordano, lo credevano figlio di Giuseppe il falegname e non appariva per ciò che era, poiché veniva considerato anch’egli un falegname. In effetti, durante la sua permanenza tra gli uomini, esercitò un mestiere, costruì carri e gioghi, dando così esempio di giustizia e laboriosità 20 .
San Cirillo da Gerusalemme afferma che ai suoi tempi (IV secolo), ancora si mostrava ai visitatori della città un pezzo di legno a forma di tegola, lavorata da Giuseppe e da Gesù.
Quando Gesù iniziò la sua vita pubblica, ormai non si parlava più di Giuseppe, che sembra fosse già deceduto, poiché non assistette alle nozze di Cana. Lo stesso evangelista Marco, quando parla di Gesù, lo nomina come figlio di Maria, in quanto lei sicuramente era già vedova; altrimenti l’avrebbero chiamato figlio di Giuseppe e di Maria. La gente di Nazaret, parlando di Gesù dice: Non è forse il falegname, il figlio di Maria? (Mc 6, 3).
La Sacra Famiglia era talmente unita da essere tre in uno. Qualcuno li ha chiamati trinità in terra. I tre Cuori erano uno solo. Io me li immagino così: Un grande cuore, il Cuore divino di Gesù e all’interno di esso il Cuore immacolato di Maria; e dentro quest’ultimo il castissimo Cuore di Giuseppe. Tre cuori in UNO. Perché? Perché il migliore mezzo per arrivare a Maria è Giuseppe e il miglior mezzo per arrivare a Gesù è Maria. Il cammino più veloce per giungere a Gesù è attraverso Giuseppe e Maria: Giuseppe, Maria e Gesù.
Dice san Giovanni Eudes: Dopo Dio, san Giuseppe occupa il primo posto nel Cuore di Maria, perché Essa è tutta di Giuseppe come la sposa è dello sposo, così il Cuore di Maria è di Giuseppe. D’altra parte è chiaro che Gesù forma un solo Cuore con Maria e siccome Maria è un solo Cuore con Giuseppe, risulta che Giuseppe possiede un solo Cuore con Gesù e con Maria 21 .
San Leonardo da Porto Maurizio (= 1751) dice: La scala che conduce in cielo ha tre gradini, Gesù, Maria e Giuseppe. Le vostre preghiere vengono affidate in primo luogo a san Giuseppe, questi le consegna a Maria che le offre a Gesù. Scendendo, le risposte passano da Gesù a Maria e Maria le offre a Giuseppe. Gesù fa tutto per Maria, perché è suo figlio. E Giuseppe ottiene tutto perché è sposo di Maria e padre di Gesù 22 .
Consacriamoci ai tre Cuori e viviamo dentro loro per essere ben protetti e difesi da ogni avversità.
P. ÁNGEL PEÑA
L'INFERNO VISTO DAI SANTI
Edvige Carboni
Nacque a Pozzomaggiore, in provincia di Sassari, il 2 maggio 1880 e morì a Roma il 17 febbraio 1952. Gesù la portò un giorno a vedere le pene dell'inferno. Testimoni attestano che, durante la visione, si contorceva tutta e pronunciava parole che dicevano la sua grande sofferenza. Una conferma di più di quelle pene spaventose infernali, davanti alle quali anche i Santi tremavano di terrore.
L'inferno visto dai veggenti di Medjugorje
Anche i veggenti di Medjugorje videro l'inferno. I primi a vederlo furono Jakov, Vicka, e Marija. Una seconda visione l'ebbero Jakov e Vicka, guidati dalla Madonna, verso la metà di novembre 1981. "Molta gente - dice loro la Madonna - sulla terra è ormai convinta che, dopo la morte, sia tutto finito. Ma questo è un grande errore. Qui siete solo di passaggio. Dopo la morte c'è l'eternità". Ed ecco quanto essi dicono. Dopo aver visto il paradiso e il purgatorio Jakov e Vicka, presi per mano dalla Madonna, vedono l'inferno. "È un posto terribile, nel mezzo c'è un gran fuoco, ma non come quello che conosciamo sulla terra. Abbiamo visto gente assolutamente normale, come quelli che si incontrano per la strada, che si gettavano da soli in quel fuoco. Quando ne uscivano assomigliavano a belve feroci che gridavano il loro odio e la loro ribellione e bestemmiavano. Era difficile credere che fossero esseri umani, tanto erano sfigurati, cambiati. Davanti a questo spettacolo eravamo spaventati e non capivamo come una cosa così orribile potesse succedere a quella gente. Fortunatamente la presenza della Gospa [la Madonna] ci rassicurava. Abbiamo anche visto una ragazza molto bella gettarsi nel fuoco: dopo sembrava un mostro. La Gospa allora ci ha spiegato quello che avevamo visto e ci ha detto: `Quella gente è andata all'inferno di sua volontà. È una loro scelta, una loro decisione. Non abbiate paura! Dio ha donato a ciascuno la libertà. Sulla terra ognuno può decidersi per Dio o contro Dio.
Certe persone sulla terra fanno sempre tutto contro Dio, contro la sua volontà, pienamente consapevoli: cominciano così l'inferno nel loro cuore; quando viene il momento della morte, se non si pentono, è lo stesso inferno che continua'. Gospa, Le abbiamo allora chiesto, queste persone, un giorno, potranno uscire dall'inferno? - 'L'inferno non finirà, coloro che sono là non vogliono ricevere più niente da Dio, hanno scelto liberamente di essere lontani da Dio, per sempre! Dio non vuole forzare nessuna ad amarlo'. (...) Alla fine la Gospa affida loro una missione: `Vi ho mostrato tutto questo, perché sappiate che esiste e lo diciate agli altri'. Padre Bubalo, rivolgendosi a Vicka dice: "Ad un tratto la Madonna è scomparsa e davanti a voi si è aperto l'inferno. L'avete visto tu, Jakov e Marija. Hai scritto che era spaventoso; sembrava un mare di fuoco; dentro c'era tanta gente. Tutti anneriti, sembravano diavoli. Affermi che nel mezzo hai visto una donnaccia bionda, con i capelli lunghi e le corna, e i diavoli che l'assalivano da tutte le parti. Era orribile e basta. Io ho descritto - spiega Vicka - come ho potuto; ma non lo si può descrivere". La Madonna vi ha detto perché ve lo ha mostrato? "Sì, sì; come no! Ce l'ha mostrato per farci vedere come stanno coloro che ci cadono... Chi può pensare sempre a queste cose? Però non si può neppure dimenticare quello che abbiamo visto. Verso la metà di novembre Vcka e Jakov sono stati portati dalla Madonna in cielo. La Madonna ha prima mostrato il purgatorio e poi l'inferno. Dalle parole di Vcka si direbbe che i due veggenti siano stati portati all'inferno: Fuoco... diavoli... la gente bruttissima! -ripete Vcka -. Tutti con le corna e con la coda. Sembrano tutti diavoli. Soffrono... Dio ce ne preservi e basta. Solo che ho visto di nuovo quella donnaccia bionda e con le corna". In breve cosa si afferma nelle suddette visioni? Si afferma che:
a) L'inferno è un posto terribile con in mezzo un gran fuoco, ma non come quello che abbiamo sulla terra.
b) I dannati - gente assolutamente normale come quella che si vede per le strade - si gettano da soli in quel fuoco. Ma sono pure paurosamente tormentati dai diavoli. I veggenti hanno visto nel mezzo una donnaccia bionda, con i capelli lunghi e le corna, orribile, assalita da tutte le parti dai diavoli. La visione di anime che si gettano da sole nel fuoco e ne escono simili a belve feroci somiglia un po' a quanto dice la Emmerick.
c) Quando i dannati escono dal fuoco assomigliano a belve che bestemmiano e gridano il loro odio e la loro ribellione. Talmente cambiati e sfigurati che si stenta a crederli esseri umani. Vedono pure una ragazza molto bella che, gettatasi nel fuoco, dopo sembra un mostro.
d) Come ciò avvenga, lo spiega la Madonna. Questa gente è andata all'inferno di sua volontà, di propria scelta, perché Dio ha donato a tutti la libertà e ognuno può decidersi per Dio o contro Dio. Certe persone sulla terra fanno sempre tutto contro Dio del tutto consapevoli. Alla morte se non si pentono, è lo stesso inferno che continua. L'inferno, in effetti, è la continuazione dell'inferno nel cuore, voluto dai peccatori con i propri peccati.
e) L'inferno non finirà più. Coloro che sono là non vogliono ricevere più niente da Dio. Hanno scelto liberamente di stare per sempre lontani da Dio. E Dio non forza nessuno ad amarlo. L'inferno è eterno soprattutto perché i dannati non vogliono ricevere più nulla da Dio.
f ) Tra inferno e paradiso esiste una differenza abissale.
Padre Antonio Maria Di Monda
GESÙ BAMBINO NEGLI SCRITTI DI LUISA PICCARRETA
«Continuando il mio solito stato, mi son trovata fuori di me stessa e ho trovato la Regina Mamma col Bambino Gesù in braccio, che gli stava dando il suo dolcissimo latte.
Io, nel vedere che il Bambino succhiava il latte dal petto della nostra Madre, pian piano l’ho tolto dal petto e mi sono messa io a succhiare. Nel vedermi fare ciò, entrambi hanno sorriso della mia furberia, ma mi hanno lasciato succhiare. Onde, dopo ciò, la Regina Madre mi ha detto: “Prendi il tuo carino e godilo”.
Io l’ho preso in braccio. In questo mentre, fuori si sono sentiti rumori di armi e Lui mi ha detto: “Questo governo cadrà”. Ed Io: “Quando?”
Toccandosi l’estremità della punta del dito ha soggiunto: “Un’altra punta di dito”.
Ed Io: “Chissà innanzi a Te quanto sarà questa punta di dito”.
Lui non mi ha dato retta ed io, non avendo voglia di sapere, ho detto: “Quanto vorrei conoscere la volontà di Dio riguardo a me”.
E Lui mi ha detto: “Hai una carta? Ti scriverò Io stesso e dichiarerò la mia Volontà su di te”. Io non ne avevo, sono andata a cercarla e l’ho data, e il Bambino ha scritto:
“Dichiaro innanzi al Cielo e alla terra che è mia Volontà, che l’ho scelta vittima. Dichiaro che mi ha fatto donazione dell’anima e del corpo ed, essendo l’assoluto padrone, quando a Me piace le partecipo le pene della mia Passione ed Io in contraccambio le ho dato l’adito nella mia Divinità. Dichiaro che in quest’adito mi prega ogni giorno continuamente per i peccatori e ne attinge un continuo flusso di vita a pro degli stessi peccatori”.
Ha scritto anche tante altre cose che io non ricordo tanto bene, perciò le tralascio. Io, nel sentire ciò, mi sono sentita tutta confusa e ho detto: “Signore, perdona se mi rendo impertinente, questo che hai scritto non volevo saperlo, mi basta che lo sappia Tu solo.
Quello che vorrei sapere è se è volontà tua che continui in questo stato”, e nella mia mente continuavo: “È volontà sua che venga il Confessore a chiamarmi all’ubbidienza, oppure è mia fantasia il tempo che perdo col Confessore?”, ma non ho voluto dirlo, temendo di voler sapere troppo e convincendomi io stessa che, se è volontà sua una cosa, sarà anche volontà sua l’altra.
Ed il Bambino Gesù ha seguitato a scrivere: “Dichiaro che è volontà mia che continui in questo stato, che il Confessore venga a chiamarti all’ubbidienza e il tempo che perdi con lui, ed è volontà mia che ti sorprenda il timore che non sia volontà mia il tuo stato; questo timore e dubbio ti purifica da ogni minimo difetto”.
La Regina Madre e Gesù mi hanno benedetto; ho baciato loro la mano e mi sono trovata in me stessa. (Vol. 6°, 03.07.1905)
Pablo Martín Sanguiao
INVOCAZIONE AL NOME DI GESÙ
Gesù, siamo riuniti per pregare per i malati e gli afflitti dal maligno. Lo facciamo nel Tuo Nome.
Il Tuo Nome vuol dire "Dio-salva". Tu sei il Figlio di Dio fatto uomo per salvarci.
Noi siamo salvati da Te, uniti alla tua persona, inseriti nella tua Chiesa.
Crediamo in Te, poniamo in Te ogni nostra speranza, ti amiamo con tutto il cuore.
Tutta la nostra fiducia è nel Tuo Nome.
Nome di Gesù, difendici.
Gesù, per la tua Passione e le tue Piaghe, per la tua Morte in Croce e la tua Risurrezione, liberaci dalle malattie, dalle sofferenze, dalle tristezze.
Per i tuoi meriti infiniti, per il tuo amore immenso, per la tua potenza divina, liberaci da ogni danno, influenza, insidia di satana.
Per la gloria del Padre tuo, per l'avvento del tuo Regno, per la gioia dei tuoi fedeli, compi guarigioni e prodigi.
Nome di Gesù, difendici.
Gesù, perché il mondo sappia che non c'è sulla terra altro nome nel quale possiamo sperare la salvezza, liberaci da ogni male e donaci
ogni vero bene.
Solo il Tuo Nome è la salute del corpo, la pace del cuore, la salvezza dell'anima, la benedizione e l'amore nella famiglia. Che il Tuo Nome
sia benedetto, lodato, ringraziato, glorificato, invocato su tutta la terra.
Nome di Gesù, difendici.
Quando il benessere e il lusso finiscono, anche la vostra comodità avrà fine.
I paesi, in cui voi vivete, cambieranno, perché il peccato è grande e Dio Padre, manderà su di voi i Suoi castighi, e la vostra “comodità” avrà fine, perché quando il benessere e il lusso terminano, anche la vostra comodità finirà. Riflettete bene quindi se volete questo!
Abbandonate il peccato, il vizio, l’infamia, e il piacere, perché tutto questo vi porterà alla rovina e non lo potrete portare con voi, come invece potrete farete con le ricchezze che Gesù e il Padre tengono pronte per voi. Valutate a fondo dunque se una vita nel peccato, nell’infamia, nel vizio, nel divertimento, cioè in disgrazia presso il Signore, valga tanto, da mettere in gioco la vostra eternità!
Chi vive in disgrazia davanti al Signore, non raggiungerà l’Eternità nella gloria. Non potrà entrare nel Nuovo Regno del Signore perché non ne è degno. Dichiaratevi quindi per Gesù e vivete la vostra vita come Dio Padre lo prevede per voi: in grazia di Dio e come preparazione per la vita eterna al Suo fianco, non nel peccato e quindi in disgrazia presso di Lui.
Riflettete bene quindi quali ricchezze volete prediligere. Soltanto quelle del Signore vi porteranno al Padre, le ricchezze terrene invece sono transitorie e non vi daranno mai la gioia eterna.
Non sprecate ulteriormente il vostro tempo nella comodità e nel peccato
Con profondo amore,
la vostra Mamma Celeste con i Santi Angeli del Signore.
SE MI APRI LA PORTA...
Imita i bambini
Impara la scienza dell'umiltà che, unita alla confidenza, obbliga il tuo Gesù a darti quello di cui hai bisogno per salire la vetta della santità. Vieni a Me confidenzialmente per qualunque motivo, anche con il turbamento e la rivolta interna.
Osserva e imita il comportamento dei piccini. Qualunque domanda si faccia loro, qualunque cosa li infastidisca o li turbi, subito ricorrono alla mamma. Quando hanno detto tutto, stanno perfettamente tranquilli e non vanno da altri a confidarsi di nuovo.
Così tu, se mi confidi proprio tutto quello che ti fa soffrire e che ti turba, il timore ti passerà subito e potrai in seguito avanzare nella virtù vera.
Io voglio, per così dire, indurre la mia infinita Sapienza a scendere fino alle tue capacità mentali, per capire quelle tue ansietà che si riducono a poco fumo, e con un soffio si dileguano. Lo farò maternamente, perché amo stare coi piccoli e adattarmi a loro.
Sei capace di persuadere una buona mamma a distaccarsi dal suo bimbo sofferente? Orbene, tutto l'affetto filiale delle più tenere madri terrene potrebbe sembrare un nulla se paragonato alle mie previdenti sollecitudini.
Perché compatisco le tue mancanze? Perché ti amo e non so resistere al dolore che ne provi, se ti rivolgi confidenzialmente a Me, implorando perdono e aiuto. Il vostro sguardo, quando giunge al mio Cuore, è capace di scuoterlo tutto.
È necessario che tu rinunzi ai pensieri tristi e pessimisti, che ti fanno perdere la testa. Mi obblighi a star lontano, perché nei rumori della diffidenza e nel chiasso dei pensieri che ti mettono paura non mi piace rimanere. No! Non devi pensare più al tuo passato, se non per umiliarti quando la superbia facesse capolino. Se non abbandono i peccatori che mi odiano e mi fuggono, vuoi che abbandoni chi continuamente mi cerca e del quale sono l'unico amore?
Se ho dato tutto il mio sangue e la mia vita anche per milioni e milioni di anime che non ne avrebbero usufruito, pensa quanto sono propenso all'indulgenza per quelli che corrispondono, anche zoppicando!
Sono, anima a me consacrata, il tuo Sposo divino, l'unico che ti conosce a fondo e sa fare la tara alla tua miseria.
DON RENZO DEL FANTE
GESU’ AL CUORE DELLE MAMME
Nell'amarezza di tante contrarietà Considera i miei dolori, e i tuoi dolori saranno confortati dal mio amore. Io ho sofferto per salvarti, e tu accogli i tuoi dolori come prezzo dato da te per cooperare alla tua salvezza. Il dolore è per te come il solco in cui cade il Sangue della mia Passione, seme di eterna Vita. O figlia mia, quante volte vieni a me Sacramentato e piangi silenziosamente! Le tue lacrime diventano allora rugiada che cade sul seme del mio amore e saranno il segreto di una messe ubertosa di grazie per tutta la tua famiglia. Quante volte la tua amarezza stringe l'anima tua in una morsa di gelo, e il dolore serra la tua vita nell'oppressione di mille contrarietà! La neve che ammanta un campo coltivato rafforza le radici del grano, costringendo la pianticella ad espandersi nella terra feconda... Le tue aridità nel dolore ti fanno affondare nell'umiltà e, quando verrà il tepore della primavera del mio amore, tu ti eleverai nel sole divino che ti avvolge e fiorirai nell'eterna speranza del Paradiso.
don Dolindo Ruotolo
GESU' EUCARISTIA l’amico che ti aspetta sempre
UNIONE DI CUORI
Mai come nel momento della Comunione possiamo dire con san Paolo: «La nostra vita è nascosta con Cristo in Dio» (Col 3, 3). Allora noi formiamo un‘UNITÀ in Cristo con tutti gli uomini. Come direbbe sant’Agostino: «La tua anima non è più tua, ma di tutti i fratelli, così come le loro anime sono anche tue, anzi meglio, le loro anime assieme alla tua non sono tante, ma una sola, l’unica di Cristo» (Epist 24, 3). «Cristo è TUTTO in tutti» (Col 3, 11) e formiamo con lui una sola anima e un solo cuore. «Chi mangia il mio corpo e beve il mio sangue è in me e io in lui» (Gv 6, 56). Santa Caterina da Genova diceva: «Io non ho più anima né cuore, il mio cuore e la mia anima sono quelli di Cristo». Infatti, lo scopo dell’Eucaristia è la fusione delle anime e dei cuori in Cristo Gesù. E dobbiamo vivere quest’unione con Gesù, Dio e uomo, ventiquattro ore al giorno.
Alcuni santi hanno vissuto quest’unione di cuori in modo singolare, in quanto Gesù ha cambiato il loro cuore con il suo. Questo scambio di cuori lo concesse a santa Caterina
da Siena. Narra il suo direttore spirituale, il beato Raimondo: «Un giorno le sembrò di vedere che il suo eterno Sposo veniva verso di lei come al solito e le apriva il petto sul lato
sinistro, le prendeva il cuore e se ne andava, tanto che ella rimaneva senza cuore. L’impressione di questa visione fu tale... che Caterina disse al suo confessore di non avere più un cuore nel suo corpo... Qualche
tempo dopo le apparve il Signore portando nelle sue sante mani un cuore umano rosso e splendente. Avvicinandosi a lei, il Signore le aprì nuovamente il petto e introducendovi il cuore che teneva fra le mani le disse: Figlia mia, come l’altro giorno portai via il tuo cuore, oggi ti consegno il mio che ti farà vivere per sempre».
Questa grazia alcuni santi l’hanno ricevuta con l’Eucaristia, tenendo nel loro petto Gesù sacramentato e rimanendo così in continua unione con la sua umanità
santissima. E sant’Antonio Maria Claret ci riferisce nella sua autobiografia: «Il giorno 26 Agosto 1861, mentre mi trovavo in preghiera nella Chiesa del Rosario a la Granja, alle sette
di sera, il Signore mi concesse la grande grazia della conservazione delle specie sacramentali e di conservare sempre, giorno e notte, il Santissimo Sacramento nel petto».
La grazia d’unione dei cuori la riceviamo anche noi mentre permangono in noi le specie sacramentali. Padre Pio di Pietrelcina disse una volta: «Oh quanto dolce è stata la conversazione con il paradiso questa mattina dopo la Comunione! Il mio cuore e quello di Gesù si fusero. Non erano più due cuori palpitanti ma uno solo. Il mio cuore
si era perduto come una goccia si perde nell’oceano». San Cipriano dice: «La nostra unione con Cristo unifica i nostri affetti e le nostre volontà». E la venerabile Candida dell’Eucaristia asseriva: «La mia anima e quella di Gesù si fanno UNA».
San Lorenzo Giustiniani affermava: «Oh mirabile miracolo del tuo amore, Signore Gesù, che hai voluto unirci al tuo Corpo in modo tale che abbiamo
una sola anima e un solo cuore, inseparabilmente uniti a te».
Che anche tu sia UNO con Gesù e abbia i suoi stessi pensieri, sentimenti e desideri. Che la tua e la sua volontà siano UNA sola perché tu possa dirgli ogni momento:
«Sia fatta la tua e non la mia volontà» (Mt. 26,39). Che tu sia il tabernacolo vivente di Gesù, come Maria e tu possa dire con santa Teresina:
«Signore, non sei onnipotente? Rimani in me come nel tabernacolo, non allontanarti mai dalla tua piccola ostia» (Offerta all’Amore misericordioso).
Regina della Famiglia
Apparizioni a Ghiaie
Gravi errori
Prima di fare alcune considerazioni sulla deposizione di Adelaide, non posso non rilevare gli errori compiuti nel corso del processo:
a) Una bambina di 10 anni non è moralmente e giuridicamente soggetto atto a giurare.
b) Secondo il Codice Pio-Benedettino (can. 1648) e il Nuovo Codice di Diritto Canonico (can. 1478), i minori possono stare in giudizio soltanto tramite i loro genitori o i tutori o i procuratori, salvo il disposto del paragrafo 3, il quale recita: "Ma nelle cause spirituali e connesse alle spirituali se i minori hanno raggiunto l'uso di ragione, possono agire e rispondere senza il consenso dei genitori o dei tutori, anzi personalmente se hanno compiuto i 14 anni di età; se non li hanno ancora compiuti, per il tramite di un curatore costituito dal giudice".
Adelaide aveva 10 anni, quindi non poteva agire personalmente.
c) Da come si è svolto l'interrogatorio, Adelaide non è stata trattata come una testimone che doveva dire quanto sapeva, ma come un'imputata di menzogna continuata in una questione che interessava il bene pubblico.
Secondo il Codice Pio-Benedettino ed il Nuovo Codice di Diritto Canonico ogni imputato ha diritto di un avvocato difensore. Invece, nella prima seduta, di cui tratto, mancava anche monsignor Bramini, chiamato dal vescovo di Bergamo, nel 1946, a far parte della commissione teologica, in qualità di avvocato difensore delle apparizioni, e nominato membro del tribunale apposito costituito l'otto maggio 1947. Forse la sua assenza, seguita a breve scadenza di tempo dalle dimissioni, trova la sua spiegazione nelle divergenze fondamentali sorte tra lui e la commissione, sui principi aspiratori e sul metodo seguito nell'indagine dei fatti di Ghiaie.
Nella relazione, o meglio nel verbale della seduta, non si accenna alla sua assenza, anzi si dice che tutti i membri del tribunale sono presenti. Monsignor Bramini doveva essere presente e qualunque fosse il motivo della sua assenza, non si doveva iniziare il "processo canonico" senza di lui.
d) Viene interrotta l'udienza, i membri del tribunale escono dalla sala e la bambina viene interrogata dal solo presidente del tribunale e non si sa in quale veste, se di confidente, di testimone o di giudice.
e) La negazione di Adelaide nella prima seduta non è provata giuridicamente, perché la bambina parla solo con monsignor Merati, il quale la lascia partire, senza che essa faccia la ritrattazione di ciò che prima aveva affermato, dinanzi al tribunale nuovamente radunato.
f) L'udienza aperta ufficialmente da tutto il tribunale, si chiude in forma privata con la "sentenza" di mons. Paolo Merati, il quale decide per tutti.
A questo punto il tribunale poteva dire di aver finito i suoi lavori, tanto più che nella persona del suo presidente aveva scoperto la "verità", come si capisce dalle parole dello stesso monsignore che afferma: "Ho lasciato andare la bambina dicendo che il Signore la benedirà perché ha detto la verità". Queste parole spiegano l'esito della prima seduta e delle altre svolte nell'intero "processo canonico".
Severino Bortolan
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