sabato 5 settembre 2020

Ogni giorno la provvidenza di Dio sorge prima del Sole.



Provvidenza e miracoli


Non mi dimenticherò mai di ciò che disse una volta una madre di famiglia: “Molti bambini muoiono, perché i loro genitori non pregano”. Allo stesso modo, potremmo dire che molti miracoli non accadono e molti malati non guariscono, perché non si prega. Pregare è dare il permesso a Dio affinché intervenga nella nostra vita per il nostro bene. E, quindi, molte cose buone accadono, mentre diversamente, potrebbero facilmente condurci alla morte, invalidità o al disastro totale. Abbiamo già parlato di casi straordinari, miracoli operati da Dio. Ma l’intervento di Dio dovrebbe essere normale, anche in casi estremi, se avessimo fede e se lo chiedessimo con fiducia di figli.

Madre Briege Mckenna ha scritto un libro I miracoli accadono davvero, dove racconta casi di guarigione straordinari, prodotti dalla fede. Dice che un giorno “portarono un bambino che presentava bruciature molto gravi e vesciche in tutto il corpo. Ricordo di aver pensato: Dio mio, non c’è veramente nulla da fare! Sta molto male. Qui non abbiamo medici né medicine. Preghiamo per il piccolo e, poi, il sacerdote disse alla donna anziana che lo aveva portato a messa: - Lascialo lì ed iniziamo la celebrazione della messa”... - Al termine della messa, andai a vedere come stava il bambino. L’avevano collocato sotto la tavola che serviva da altare, ma lì non c’era. Chiesi alla donna: - Dov’è? - Lei mi indicò un gruppo di bambini che giocavano lì vicino. Vidi il bambino e si vedeva che stava molto bene. Era sparito tutto. E le chiesi: -Cosa è successo? - L’anziana mi guardò e disse: - Come che cosa è successo? Non è forse venuto Gesù?”(78)
Sì, Gesù Eucaristia è la maggior fonte di miracoli in qualsiasi parte del mondo e non solo nei grandi santuari mariani come Lourdes o Fatima. Un giorno le telefonò un giovane sacerdote perché pregasse per lui; aveva un cancro alle corde vocali e doveva essere operato entro tre settimane per asportare la laringe. Lei gli disse: “Padre, ogni giorno, quando celebra la messa e consuma l’ostia consacrata, lei si incontra con Gesù. Lei tocca Gesù e lo riceve dentro di lei e non solo come la donna emorroissa che gli toccò il bordo del mantello. Chieda a Gesù Eucaristia di essere guarito”.
Tre settimane dopo, entrò all’ospedale per essere operato. Mi chiamò più tardi per dirmi che non ci fu operazione. I medici scoprirono che il cancro era sparito e le sue corde vocali erano come nuove(79). Ho conosciuto sacerdoti straordinari come padre Emiliano Tardif o padre James Manjackal con un ministero straordinario di guarigione degli infermi. Dio ha operato meraviglie tramite loro. E così molti altri. E Dio continua operando meraviglie nella misura della nostra fede e della nostra fiducia in lui. Ricordo padre Feliciano Diez, agostiniano riformato che raccontava sempre di quando era bambino, gravemente ammalato con le gambe paralizzate. Suo padre lo portò al santuario della Madonna del Pilar di Saragozza per pregare per lui. Il giorno seguente quando si svegliò, era completamente guarito.

Un giovane sacerdote di Lima mi raccontava che, quando era bambino, si ammalò gravemente di polmonite. Poiché i genitori vivevano nella Sierra del Perù e non vi erano medici né possibilità di portarlo all’ospedale più vicino, sua madre lo portò in chiesa e lo consacrò alla Madonna, offrendoglielo perché, guarito, potesse diventare sacerdote. Dopo tre giorni, senza nessuna medicina, era completamente guarito. Da giovane, non era molto disposto a diventare sacerdote; ma, a poco a poco, il Signore lo guidò al seminario e venne ordinato sacerdote a 29 anni il 7 marzo 2004. Il suo nome è Ivan Luna.

Padre Giovanni Salerno, del quale abbiamo già parlato, racconta molti casi di guarigioni straordinarie: “Durante i miei anni da missionario ho visto molti miracoli. Parlo di miracoli straordinari, non solo di guarigioni da una forte febbre o cose simili, incluse malattie o traumi che necessitavano un intervento chirurgico. Non dimenticherò mai il caso di Justo, che cadendo da cavallo si era rotto la spina dorsale. Il guaritore lo curava con urine sedimentate, mescolate a foglie di coca. E questo, per lunghi mesi. è facile immaginarsi che infezione venne fuori!... Nella spina dorsale di Justo brulicavano i vermi. Gli mancavano almeno tre chili di carne: i suoi muscoli erano scomparsi completamente, consumati dalla malattia. Si era creata come una caverna... Preferii non toccarlo in assoluto. Dissi: - Non posso fare nulla. Se hai fede (dissi a sua madre), Dio t’aiuterà. - E lei mi rispose: - Cosa devo fare per avere fede ed ottenere questo miracolo? Non ho più nulla: il guaritore si è già portato via le mie galline ed i porcellini d’india. -
- Per ottenere il miracolo, le dissi, devi solo chiederlo a Dio: non occorre denaro, né animaletti, solamente pregare con fede. Recita tre Ave Maria, chiedendo alla Vergine Santissima che ti faccia il miracolo.
Dopo tre giorni, andai a visitarlo e quale fu la mia sorpresa, quando constatai che a Justo si era riformata la carne, dove prima si vedeva solo una specie di caverna! Ed era carne tenera e rosata come quella di un neonato. Restai a bocca aperta, rabbrividendo. Al quinto giorno Justo tornò al suo più che normale stato di salute”(80).

Teodosia aveva un braccio roso dalla uta, un tipo di lebbra che esalava un odore pestilenziale. Avevo preparato i ferri chirurgici per amputarglielo e dicevo a me stesso: Cosa faccio? Amputandole il braccio la farei diventare ancora più povera. Allora, con l’intenzione guadagnare un po’ di tempo per decidere meglio come procedere, le dissi: - Vieni domani per l’amputazione del braccio. - Nel congedarla, le dissi: - Perché non chiedi alla Vergine Maria che ti faccia il miracolo?
Lei mi chiese: - Cosa devo fare? Le diedi un po’ di acqua di Lourdes, dicendole: - Prendila e, durante la notte, chiedi alla Vergine Maria che ti faccia questo miracolo. -
Il giorno seguente la stavo aspettando, deciso ad amputarle il braccio... All’improvviso, sentii uno schiamazzo crescente intorno al dispensario. Era Teodosia che, incontenibilmente felice, mostrava il suo braccio agli altri malati che la circondavano e diceva loro: - Guardate il mio braccio. Lo avete visto come fino a ieri cadeva in pezzi e appestava. Ora è sano. - E sulla spalla portava un agnellino come regalo”(81).

“Basilio, un bambino di nove anni, soffriva di idrocele. Questa infezione si era estesa a tutto il suo corpo, così da sembrare una grande palla gonfiata. In qualsiasi parte della sua pelle, dove si appoggiava un dito, questo affondava. Gli amministrai un certo tipo di medicine, ma inutilmente: il bambino non guariva, anzi, al contrario, peggiorava sempre di più... Dissi a sua madre,dandole un po’ di acqua benedetta: - Chiedi questo miracolo alla Vergine Maria. Nessuna medicina può guarirlo. -
Il giorno seguente, venne sua madre e mi disse: - Basilio ha fame. Deve darmi qualcosa da mangiare... - Andai nella capanna di Basilio. Non potevo credere a ciò che stavo vedendo. Tutto era tornato normale. Tornai ad esaminarlo nel dispensario con maggior attenzione e dovetti ammettere che Basilio era stato guarito”(82).

“Una volta arrivai verso sera a Coyllurqui. Mi portarono un capo della guardia civile disteso sopra una lettiga improvvisata. I parenti che lo trasportavano mi dissero che da otto giorni non mangiava e sputava continuamente sangue dalla bocca. Anche davanti a me continuò a vomitare sangue fino a riempire un recipiente. Era veramente molto grave ed io non avevo farmaci neanche per arrestare l’emorragia.
La moglie del malato mi supplicava perché facessi tutto il possibile per salvarlo. Allora, dovetti parlarle molto chiaramente, dicendole che avevamo bisogno di un miracolo della Vergine Maria per poterlo guarire. Devo dire che, curando i malati, ho sempre fatto molto ricorso alla medaglia miracolosa ed anche in questo caso parlai al malato ed a sua moglie delle grandi grazie che la Vergine Santissima concede a quelli che con molta fede portano su se stessi la sua medaglia miracolosa. Vedendo la viva fede dei due, misi la medaglia miracolosa al collo dell’infermo ed insieme a sua moglie recitammo tre Ave Maria. Verso mezzanotte, un forte rumore, proveniente dall’inferriata del dispensario, mi svegliò si soprassalto, mentre uno strano calore si propagava nella mia camera. Mi alzai in fretta per vedere cosa era accaduto, ma pensai che poteva essere stato uno dei figli del malato venuto a visitare suo padre a provocare quel frastuono. Il mattino dopo fu grande la mia sorpresa quando lo vidi seduto sul letto. Stava mangiando un bel pezzo di pollo! Con calma mi raccontò che verso mezzanotte, la Signora rappresentata sulla medaglia miracolosa gli aveva fatto visita e lo aveva toccato sulla fronte e lui era guarito immediatamente. Dopo volle che gli dessi una gran quantità di quelle medaglie per far conoscere a tutti il potere misericordioso e materno della Vergine Maria. Quanti chili di medaglie miracolose abbiamo distribuito ai poveri! Potrei raccontare molti altri prodigi operati dalla Vergine Santissima per mezzo della medaglia miracolosa, quando la si porta con molta fede(83).

Madre Teresa di Calcutta racconta che una volta “uno dei nostri dottori, oculista, lavorava molto con i nostri poveri ed era molto amabile con loro. Dedicava loro due ore al giorno. Durante queste due ore si dedicava solamente ai poveri, tutto gratis: visita, lenti, medicine ... Un giorno mi disse: - Madre, ho un tumore maligno e morirò entro tre mesi. - Andò negli Usa e gli dissero la stessa cosa. Ritornò a Calcutta e la sua famiglia lo portò all’ospedale. Andai a visitarlo all’ospedale, portai una medaglia della Vergine Miracolosa e gli chiesi di dire: - Maria, Madre di Gesù, dammi la salute. - Incaricai anche la famiglia di pregare la Madonna. Nonostante fosse una famiglia indù, dovettero pregare con molta fede. Dopo tre mesi, quando sarebbe dovuto morire, l’oculista venne a casa mia e mi disse: - Madre, sono stato dal medico, mi ha esaminato ai raggi x, fatto le analisi e non ha trovato traccia del tumore. - Un autentico miracolo. Ora porta un catenina al collo con la medaglia miracolosa”(84).
Dio fa miracoli con le cose più semplici, quando c’è la fede. Santa Margherita Maria Alacoque, a volte, scriveva su un foglietto Sacro Cuor di Gesù confido in Voi e lo faceva prendere al malato affinché lo guarisse.

Di san Giovanni Bosco si racconta che quando era in se-minario, adottava uno stratagemma per aiutare i malati con l’invocazione di Maria. Consisteva nel ripartire pillole di mollica di pane oppure piccole buste con una miscela di zucchero e farina, imponendo a quelli che ricorrevano alla sua scienza medica, l’obbligo di accostarsi ai sacramenti, pregare un numero determinato di Ave Maria alla Vergine e la Salve Regina. La prescrizione delle medicine e delle preghiere era di tre giorni, a volte di nove. I malati, inclusi i più gravi, guarivano(85).

Quanti prodigi continua ad operare il nostro buon Dio tra la gente che ha fede! Dio ama tutti, perché per lui, ricchi o poveri, dotti o ignoranti, tutti sono suoi figli e ama tutti con amore infinito e vuole benedire tutti con abbondanti grazie e miracoli.

PREGHIERE DI LUISA CHE SI TROVANO NEI SUOI SCRITTI



“Signore, insegnaci a pregare!” 

...Onde dopo stavo dicendo al mio Gesù: “Fammi pregare nel tuo Volere, affinché la tua  parola, moltiplicandosi in Esso, abbia per ogni parola di ciascuna creatura una parola di  preghiera, di lode, di benedizione, di amore, di riparazione. Vorrei che la mia voce, innalzandosi  tra il Ciclo e la terra, assorbisse in sé tutte le voci umane, per ridonarle a Te in omaggio e gloria,  (nel modo come) Tu vorresti che la creatura se ne servisse della parola”. 
Ora, mentre ciò dicevo, il mio amabile Gesù ha messo la sua bocca vicino alla mia e col suo  Alito, soffiando, assorbiva il mio alito, la mia voce, il mio respiro nel Suo, e mettendolo come in  via nel suo Volere, percorreva ciascuna parola umana e cambiava le parole, le voci, a seconda  che io avevo detto; e come le percorreva così si elevava in alto per fare l’ufficio presso Dio a  nome di tutti, di tutte le voci umane...  (Vol. 15°, 02.04.1923).

a cura di D. Pablo Martín

QUESTO AUTUNNO SARÀ DOLOROSO PER TUTTO CIÒ CHE SUBIRETE.



Eccomi, Signore, la tua serva Ti ascolta.
Amata figlia, l’uragano è per entrare a gamba tesa, non sarà facile superare la sua forza, solo chi si sarà ricoverato in Me, il Dio Creatore, avrà l’aiuto. Questa Umanità sta per essere punita per la sua grande superbia e perversione. 
Quale Dio e quale Padre, detterò le mie ultime volontà per la salvezza degli uomini.
Figli miei e non più miei per vostra libera scelta, Io oggi vengo ancora a supplicarvi la conversione, tornate a Me, non c’è più tempo, l’uragano sta per entrare a stravolgere questa Umanità e metterla in ginocchio, … a causa della sua stoltezza attraverserà l’Inferno sulla Terra.
Amato popolo mio, Israele mio, quanto ancora devo supplicarti per tornare a Me?
Apri i tuoi occhi, o uomo, guarda cosa è divenuta la tua vita, vedi la sporcizia che scorre in te e davanti a te, rialzati in fretta. O uomo, Io sono il tuo Dio Amore, non voglio che tu ti perda, voglio riabbracciarti a Me e donarti del mio immenso bene. non voltarmi le spalle o uomo, per non finire con Satana all’Inferno.
Questo autunno sarà doloroso per tutto ciò che subirete, o uomini.
Questa Terra diventerà rovente
e non saprete come spegnere il fuoco che divamperà all’improvviso.
Privi dell’ACQUA VIVA, vi troverete nella grande siccità,
… nessuna sorgente sulla Terra vi disseterà.

Stolti! Siete stati stolti, o uomini, avete prestato il vostro fianco al nemico e ora lui conduce la vostra vita nelle sue miserie infinite.
Tuonerà presto l’ira del Padre su questa Umanità fallita che non ha voluto ravvedersi, che non ha accolto la misericordia di Dio per ritornare alla Vita e abitare la Vita nella felicità e nell’amore.
Gode il bastardo nel vedervi strisciare ai suoi piedi, vi abbaglia con le sue false luci, vi avvinghia a sé e vi sputa il suo veleno.
Figli miei, siete stati avvertiti, il vostro Dio è vostro Padre e attende di riabbracciarvi a Sé, … non fate scendere il buio prima di essere tornati a Lui.
Meditate, o genti tutte, meditate perché in verità in verità vi dico: sono in attesa della vostra conversione.
Non piangete, o genti mie, perché per voi il vostro Dio è pronto ad accogliervi sulle sue braccia, sollevarvi dal rovente inverno che succederà su questa Terra.
Abbracciatemi al vostro seno, o genti mie, e pregate, pregate perché attraverso la preghiera possono essere mitigate tante situazioni.

Ho sete! Pregate e digiunate perché questo istante si compia in fretta.
Carbonia  03.09.2020

Alzate gli occhi al Cielo …. Vedrete la Croce Gloriosa…. E la Luce di quella Croce arriverà fino al fondo dei vostri cuori, perché piangiate per i vostri peccati…



Messaggio di Nostro Signore Gesù Cristo,– dato a Discipulo in Fatima, Portogallo il 24 settembre

Chi che Mi rende grazie è colui che Mi onora veramente.
Dite a tutti… che il Signore sta arrivando…  

Il Signore del Cielo e della terra sta preparando la Sua venuta…

Guai a coloro che stanno dormendo!
Guai a coloro che rimangono nella pigrizia, senza fare nulla!
Guai a quelli che dubitano!
Guai a coloro che rubano!

Guai a coloro che mentono!
Guai a coloro che non hanno compassione del loro fratello!
Guai a coloro che seguono dottrine perverse, completamente estranee al Sacrificio della Mia Croce Redentrice.


La Croce di Luce brillerà nel Cielo con grande intensità… il tempo sufficiente perché comprendiate quello che dovrete fare immediatamente, una revisione della vostra vita, perché facciate una buona confessione dei vostri peccati.


I profeti ed i sacerdoti andranno nel deserto, andranno a nascondersi, ma anche se loro mancheranno, non mancherà la Mia Parola per tutti quei Miei figli che rimangono fedeli, sicuri della loro fede, senza dubitare della loro fede, inamovibili nella loro fede.

Io realizzerò la Mia Opera Finale in questa terra, quella di purificare i cuori tramite la sofferenza ed il dolore, Ogni sofferenza, ogni dolore, verrà da Me utilizzata per santificare i Miei figli e per liberarli dalle pene temporali ed eterne.


Io Sono e reclamerò il sangue dei giusti e dei martiri, Io reclamerò la vita che venne rifiutata nel mondo dal momento in cui si manifestò nel ventre della madre.

Io chiederò conto ai giudici e a quelli che governano i popoli e le città, a coloro che governano le nazioni, a coloro che mettono in atto conflitti che danno origine a guerre e a divisioni, dove il povero viene abbandonato e la vedova e l’orfano gridano a Me.

Io ascolto la loro voce ed il loro pianto.
 

Io abbasso il Mio Sguardo dall’alto del Cielo per vedere le azioni degli uomini.
 

Io li metto sulla bilancia, la bilancia del bene e del male ed in base a come si inclina la bilancia, in base a questo, otterrete il premio per le vostre azioni, se le vostre opere sono giuste otterrete la pace e la forza in mezzo alla prova e alla sofferenza.

Oh… amati figli, perché rifiutate la Mia Croce.  Perché vi burlate della Mia Croce? Guardate che apparirà nel Cielo per sette giorni e per sette notti, completamente piena di Luce, cercate di capire che questa è l’ultima opportunità per l’anima peccatrice…

Dovete stabilire le croci degli ultimi tempi*, in ogni tempo e momento, in ogni luogo ove sia possibile, perché questa Croce gloriosa, luminosa, proteggerà i paesi ed i loro abitanti dalle calamità e dai disastri che presto devasteranno la terra.


Questa terra poco a poco diventerà sterile e non produrrà alimento, ci sarà scarsità di alimenti e allora rivolgerete i vostri occhi al Cielo, Miei amati figli, perché la Croce che apparirà nel Cielo sarà il Segnale di Vittoria e di Trionfo per coloro che credono.


Alzate gli occhi al Cielo …. Vedrete la Croce Gloriosa…. E la Luce di quella Croce arriverà fino al fondo dei vostri cuori, perché piangiate per i vostri peccati…

Perché Io venni a morire sulla Croce, per voi. Perché Io ho dichiarato che trionferanno coloro che adorano e benedicono la Mia Croce.

Adorate e benedite la Mia Croce, abbracciate la Mia Croce.
Abbracciate la vostra Croce di ogni giorno e non lamentatevi, perché in questo modo riceverete infinità di grazie per difendervi dagli attacchi del nemico.

Il potere della Luce, della Mia Croce… invaderà la terra intera e questa croce riceverà, lì dove è stata messa, in qualsiasi luogo dove sia stata installata, lì proteggerà con il potere soprannaturale del Mio Cuore.
 

Fate molte croci visibili, che nella notte diffondano Luce, affinché nell’oscurità brillino di Luce, perché quando la notte oscura si presenterà, allora brillerà la Luce nel firmamento per illuminarvi il cammino verso la Verità e verso la santificazione totale.  

​Oggi vi do il regalo della Mia Croce Gloriosa. Ricevete questa benedizione…
Ricevete questa Grazia della Mia Croce Gloriosa… perché dovete portarla con voi, perché dovete tenerla con voi, nelle vostre case, dovete averla in tutta la terra, perché è l’ultimo segnale di Misericordia e di Giustizia per l’umanità.
Beati i popoli, beati gli uomini che hanno innalzato le Croci del Perdono, continuate a farlo in fretta, senza tardare, perché il Cielo ve lo richiede, perché la Mia Croce proteggerà il mondo, perché la Mia Croce è segnale di  
Salvezza. Perché la Luce della Mia Croce vincerà le tenebre di satana.

Chi farà conoscere, da questo momento in poi… quello che veramente significa il Messaggio della Mia Preziosissima Croce…. ….chi riuscirà a capire il mistero che vi è racchiuso, avrà scoperto il mistero della Verità, non sarà confuso e riceverà una conoscenza speciale nel suo cuore, nella sua mente, nella sua memoria, per vivere in stato di grazia, perché non potrà più peccare, la sua anima si santificherà, sarà pura.

Questo è…. Il segreto della Mia Croce….

Innalzate quindi molte croci in tutto il mondo.

Vi do questo messaggio e questo urgente avviso. Fatelo conoscere in ogni parte del mondo e della terra e dite:
 Oh Croce gloriosa e benedetta!

 Oh Croce gloriosa e benedetta, proteggici e salvaci!

 Oh Croce gloriosa e benedetta benedicici nella lotta quotidiana contro l’azione del male!


Oggi, figli Miei, fate di questa preghiera una supplica quotidiana, perché in questo modo proteggerete le vostre case, le vostre famiglie, dagli attacchi del male, dalle opere delle tenebre, dalla menzogna e dall’errore, dalla malattia e dalla morte.
Date questo messaggio, fatelo conoscere immediatamente, perché è necessario ed urgente che questa Croce brilli prima che l’oscurità invada la terra con le tenebre dell’errore, dell’eresia e dello scisma, dell’idolatria.
Vi ha parlato il Giusto Giudice dei popoli, dei re e delle nazioni.


Il Mio Sacro cuore vi benedice, vi benedice l’Immacolato Cuore della Mia Madre Immacolata, vi benedice San Michele Arcangelo, vi benedice San Gabriele Arcangelo, vi benedice San Raffaele Arcangelo ed il Mio amato padre San Giuseppe!

Amen, amen, amen.

Miracoli del coronavirus Aspersione con la pistola a spruzzo



La notizia è stata ripresa dal sito americano Tradition in Action

L’arrivo del coronavirus, pur essendo questo invisibile, o forse proprio per questo, ha permesso che certi preti moderni si sbizzarrissero a giuocare con le cose sacre.

Così è accaduto a Pasqua in America, terra di immaginifiche innovazioni.
Don Timothy Pec, parroco della parrocchia St. Ambrose, a Grosse Point Park, Detroit, Michigan, forse allo scopo di evitare il diffondersi del contagio (!?), ha pensato bene di usare una pistola a spruzzo per l’aspersione con l’acqua benedetta.
Il “distanziamento” è stato rispettato! I fedeli sono rimasti ben chiusi in auto!

Così, ecco trasformata la celebrazione della Messa in uno spettacolo da “drive in”.


Sembra proprio che il coronavirus sia diventato l’ispiratore dei nuovi preti della nuova Chiesa, i quali è come se non vedessero l’ora di praticare ogni sorta di bizzarria, pur di non seguire la pratica liturgica e sacramentale usata da sempre dalla Chiesa.
In venti secoli ne sono capitate di epidemie, e i preti, per debellarle, si sono sempre preoccupati di seguire rispettosamente le prassi proprie della Chiesa.
Oggi, invece, dimentichi che il loro primo dovere è di assistere moralmente e spiritualmente i fedeli, questi preti moderni si industriano per rendere ridicolo ogni atto legato al proprio ministero.

Poco importa loro di svilire e di ridicolizzare le cose sacre, purché possano mostrare il loro protagonismo per dimostrare la loro sudditanza alle pretese del mondo, anche le più stolte, e la loro rinuncia ad ogni riverenza nei confronti del sacro.
Così, invece di assistere spiritualmente i fedeli, offrono loro l’esempio di come si possa essere irrispettosi e blasfemi. 

Lungi dalla facile critica, segnaliamo questo caso per invitare a riflettere sul fatto spiacevole che i nuovi preti della nuova Chiesa dimostrano di aver perso, non solo il rispetto per il sacro che amministrano e per i fedeli loro affidati, ma perfino il minimo buon senso e il rispetto di sé.

maggio 2020



venerdì 4 settembre 2020

Presto arriverà l'Avvertimento o illuminazione e Io sono qui a chiedervi di farvi trovare pronti per questo evento importante per l’umanità



Trevignano Romano, 3 settembre 2020

Figli amati, grazie per essere qui nella preghiera e grazie per aver risposto alla mia chiamata nel vostro cuore. Figli miei, presto arriverà l'Avvertimento o illuminazione e Io sono qui a chiedervi di farvi trovare pronti per questo evento importante per l’umanità, dove finalmente si avrà l’ultima possibilità di scegliere da quale parte stare, quello sarà il momento. Prepararsi significa fare una buona confessione, dove ripulire la vostra anima, cibatevi dell’Eucaristia spesso, ecco questo sarà il modo migliore. Cari figli, la Chiesa e nella più totale confusione, ma Io voglio dire ai miei Santi sacerdoti di non temere, perché Io e il mio Gesù, unico vero Salvatore non vi abbandoneremo mai. Figli, bambini miei, Io sono qui per salvarvi e per ricordarvi di pregare la corona del Santo Rosario, unica arma contro Satana. Figli, sarete perseguitati, camminerete tra pugni e sputi, ma non temete, nessuno potrà mai toccarvi e chi si rivolgerà a Dio con tanta umiltà, sarà testimone del Regno dei cieli e del Trionfo del mio cuore Immacolato. Figli, siate sempre luci accese nel mondo e siate testimoni del mio amore, vi aspetto sempre in questo luogo Benedetto dal Padre mio. Ora vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, Amen.

Cristiani, musulmani, ebrei, hanno lo stesso Dio? NO!



L'ERRORE ESSENZIALE DELL'ISLAM: LA NEGAZIONE DELLA SS. TRINITÀ

*** 

La posizione del Corano, quindi, riguardo la SS. Trinità, come mistero centrale del Cristianesimo e come religione rivelata, in quanto riguarda la vita intima di Dio, è del tutto ignorata e condannata. Puerile, perciò, è pretendere di vedere nel Corano dei presunti accenni a questo mistero cristiano, come, ad esempio, citando la "Sura" 5:47-48: "Giudichi la gente del Vangelo secondo ciò che in esso Dio ha rivelato( ... )"; come pure la "Sura" 4:136: "O voi che credete ( = Musulmani), credete in Dio, nel suo messaggero (Maometto), nel Libro che ha rivelato al suo messaggero (il Corano), e nel Libro che ha rivelato prima di lui. Chi non crede in Dio, nei suoi angeli, nei suoi Libri, nei suoi messaggeri e nell'ultimo giorno, si allontana enormemente dalla verità"... È quindi puerile dire che Maometto, approvando i cristiani e incoraggiandoli a mantenere la propria fede, implicitamente approva la stessa fede nella Trinità(!!); come pure il dire che la "Sura" 2:253: "Noi abbiamo dato a Gesù, figlio di Maria, segni evidenti, e lo abbiamo confermato con lo Spirito Santo", vale quasi a conferma di una esplicita professione di fede nelle tre Persone divine, quali credute, adorate e professate dal Cristianesimo; e così anche la professione di fede dell'unità e unicità di Dio che si legge nel Corano alla "Sura" 112: "Dì: Egli, Iddio, è unico. Iddio, l'eterno, non generò e non è generato, ed a Lui non è eguale nessuno", sono tutt'altro che sufficienti per dire che quelle formule del Corano esprimono la fede in un Dio-Trino, quando altrove, invece, il Corano annulla decisamente la divinità di Cristo, Figlio di Dio, perché proprio la morte di Gesù, come sacrificio espiatorio, e la sua risurrezione, costituiscono l'anima della Rivelazione e la prova suprema della divinità di Gesù Cristo. Lo stesso dicasi anche per lo Spirito Santo, ignorato del tutto, nel Corano, come Terza Persona della SS. Trinità!

 Dunque, né il Padre, né il Figlio, né lo Spirito Santo, sono accettati soggetti di fede nell' lslam
Difatti: 

1°- IL PADRE 

Per Maometto, "Allah" non è "padre": "Dio non è generato e non ha generato" { "Sura" 112, 1-4). Con questa formula, l'Islam nega che Dio è Padre, e nega, con fermezza, la filiazione divina di Gesù. Per Maometto, Dio è infinitamente troppo alto, inacessibile, perché la sua creatura possa permettersi di vedere in Lui un "Padre". 

2° - IL FIGLIO 

Il Corano rifiuta di credere nell'Incarnazione. La "Sura" XXIII.92 dice: "Dio non ha affatto dei figli, e al suo fianco non ci possono essere altri dei: diversamente, ogni dio si impadronerebbe della sua creazione, e gli uni sarebbero più elevati degli altri (dei) ••. ". E nella "Sura" V. 76 si legge: "Infedele è colui che dice: Dio è il Messia, figlio di Maria. Il Messia non ha detto lui stesso: O figli d'Israele, adorate Dio che è mio Signore e il vostro! Chiunque associerà a Dio altri dei, Dio gli chiuderà l'entrata del giardino (paradiso) e la sua dimora sarà il fuoco" .•. La "Sura" XXXIX.6 dice: "Se Dio avesse voluto avere un Figlio, l'avrebbe scelto tra gli esseri che egli ha voluto creare. Ma che questa bestemmia sia lontana dalla sua gloria! Egli è unico e potente!". E nella "Sura" XIX, si leggono imprecazioni, di tono apocalittico, contro coloro che "attribuiscono un Figlio al misericordioso"! L'lslam, quindi, rigetta l'Incarnazione. Il suo "Credo" è ben lungi dal nostro!

3°- LO SPIRITO SANTO 

Nel Corano, il termine "Routh" (Spirito-Allah, Spirito Santo) indica sia l'arcangelo Gabriele, considerato come l'intermediario designato delle rivelazioni profetiche, sia il Cristo, "Messia, Verbo e Spirito d'Allah. Comunque, in nessun caso, questo vocabolo "Routh", nel Corano, avrà il significato di "Spirito Santo", ossia la Terza Persona della Trinità. Il Corano, cioè, tace completamente anche su questa terza Persona della SS. Trinità. Niente Padre; niente Figlio; niente Spirito Santo (quando non sia confuso con Gabriele!). 

***
sac. Luigi Villa

TRATTATO SULL’INFERNO




LA PENA ETERNA

Monsignor De Ségur (1881) nel suo libro L'Enfer racconta il seguente episodio che apprese direttamente da un parente della dama a cui il fatto si riferisce: "In quel tempo, Natale del 1859, ella era ancora viva. Si trovava a Londra nell'inverno dal 1847 al 1848, vedova sui 29 anni, ricca e appassionata dei divertimenti. Fra le eleganti persone che frequentavano il suo salotto, si faceva notare un giovane signore le cui continue visite la compromettevano non poco. Una notte, la signora stava leggendo a letto un romanzo. Udito suonare il tocco dell'orologio, spense le candele e stava per addormentarsi, quando s'accorse che una luce strana, pallida, sembrava avvicinarsi. Con stupore e sgomento vide aprirsi lentamente la porta ed entrare nella camera quel giovane signore, il quale prima che ella potesse pronunciare parola, le si avvicinò, le strinse il braccio sinistro al polso e con accento disperato le disse: "Vi è l'inferno". Per lo spavento e per il dolore di quella stretta, la signora svenne. Rinvenuta chiamò la cameriera. Costei, entrando, sentì un forte odore di bruciato, e avvicinatasi alla pa- drona che a stento poteva parlare, vide che aveva intorno al polso una scottatura così profonda che le carni si erano quasi consumate. Osservò pure che dalla porta del salone fino al letto e dal letto alla porta c'era sul tappeto impressa l'orma di un passo d'uomo che aveva bruciato il panno da parte a parte. L'indomani, l'infelice signora venne a sapere, con spavento, come quella notte, verso l'una, quel giovane era caduto ubriaco fradicio e che i servi l'avevano raccolto e portato nella sua camera dove improvvisamente morì". All'epoca in cui quel vicino parente della signora narrava il tragico caso, la sventurata portava ancora al polso sinistro una larga fascia in forma di braccialetto che non toglieva mai.


PREGHIERA DI LIBERAZIONE AGLI ANGELI



“Angeli del cielo” 

Angeli del Cielo, Dono prezioso di Dio,  
Spiriti purissimi a nostra disposizione, 
meraviglie dell’Altissimo al nostro servizio. 
Oggi, nell’amarvi, vi invochiamo, nel lodarvi e venerarvi, 
con urgenza grande, vi chiediamo:  
difendeteci, difendeteci, difendeteci! 
Dagli attacchi del Nemico, dai lacci del cacciatore, 
che insidiano il cuore delle nostre famiglie e legano con odio le nostre comunità. 
Dalle tenebre del giorno, le inimicizie e le violenze, 
le insistenti invidie e maldicenze tra le snervanti croci dei quotidiani lavori. 
Venite, venite in nostro soccorso, quando le arti del Maligno si insinuano, 
mascherate di benessere da nuova Era, tra le comuni cose di casa, o le “benefiche” terapie  corporali. Salvateci, salvateci, salvateci! 
Quando vicini o colleghi, nemici o parenti serpenti attentano alla nostra vita, con ogni tipo  di rito magico, bianco o nero, orientale od occidentale, antico o moderno, comunque  infernale. 
O voi, potenti Arcangeli, Michele, Principe degli eserciti dell’Onnipotente! 
Gabriele, Forza di Dio! Raffaele, celeste Medicina! 
Voi Cherubini, voi Serafini, voi Troni e Dominazioni, voi ammirabili Virtù, voi Principati e  Potestà, voi tutti sublimi e meravigliosi Angeli Custodi, intercedete, intercedete per noi!  Otteneteci ogni purificazione, ogni liberazione, ogni guarigione! Ogni protezione, ogni  difesa, ogni guida santa, per arrivare al Trono glorioso, al Santo dei Santi,  al nostro Unico  Amato Signore di Gioia e Salvezza eterna. Amen. 

Don Leonardo Maria Pompei