Ritorno a casa
Cristiani, atei ed ebrei
convertiti alla fede cattolica
SERGIO PEñA y LILLO è uno psichiatra cileno, autore di molti libri, che si convertì nel 1970 e ha scritto il racconto della sua conversione nel suo libro Nel cuore di Cristo. Ci parla così: Nacqui in una famiglia cattolica, ma mi convertii all’agnosticismo e fui libero pensatore... Ebbi un breve trascorso nel partito comunista... Provai droghe e cominciai una ricerca ossessiva del sacro. Lessi con passione autori esoterici e ermetici dell’occultismo occidentale, la metafisica cinese, gli arcani dei tarocchi e il buddismo Zen. Però mi mancava qualcosa che non sapevo né riuscivo a precisare.
Un pomeriggio, che mai dimenticherò, nello studio privato della clinica psichiatrica universitaria, mi misi a leggere quasi per pura curiosità i Vangeli. Potrei dire che d’improvviso e come una fiamma che divampa, leggendo il vangelo di Matteo mi ritrovai di fronte al passaggio che sarebbe stato decisivo per il resto della mia vita: la peculiare vocazione di Matteo. Leggendo quel SEGUIMI, sentii una forte scossa. Rimasi come pietrificato nel SEGUIMI. Era la gioia emozionante di un incontro da lungo tempo anelato. Era l’irrompere improvviso del soprannaturale... Singhiozzai con la disperazione più bella e dolce di tutta la mia vita: un pianto che sgorgava dalla radice stessa del mio essere. Come un raggio di luce, che illumina d’improvviso le tenebre, tutto mi si fece più chiaro. Ebbi la sorprendente impressione che il Signore dicesse a me: SEGUIMI, SEGUIMI, SEGUIMI. Si ripeteva la strana voce nella mia coscienza, con l’indescrivibile certezza che, in quel preciso istante, fossi io colui che Gesù chiamava. Era Cristo ed era tutto! è stato sempre Lui quello che io cercavo ed io non lo sapevo. Mi inginocchiai e piansi per circa due ore, con il pianto più puro e sacro che potesse scaturire da me. E ripetevo a voce alta come ossessionato: “Eri Tu, Signore, eri Tu...”
Come accadde a Frossard, in un minuto si era ribaltato l’asse della mia esistenza. Ero stato ateo e ora sarei stato cristiano per il resto della mia vita. Da allora sino ad oggi, restai prigioniero nella rete del divino pescatore... Mai mi sono ritrovato a sentirmi solo. Lui è sempre stato con me, sostenendomi nei momenti più duri e crudeli del mio dolore e della mia prova. E ora so con inspiegabile gioia e gratitudine che mai mi abbandonerà, perché l’incontro con lui è un incontro per l’eternità. Sì, Dio esiste, anche io l’ho incontrato. Solo che non si trovava dove io immaginavo... Abitava nel punto più profondo di me, nel punto più intimo e profondo, nel grembo del mio essere. Da quel momento tutto mi parve differente. La mia esistenza acquistò un nuovo senso... Era un cammino d’amore verso Dio.
Padre ángel Peña
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