sabato 4 settembre 2021

ISRAELE AI RAGGI X

 


"ASCOLTA, ISRAELE!"


1) Dieci citazioni provenienti dal libro di Julio Meinvielle: “El Judio en el misterio de la historia”. 81 

BRANO # 1: La Chiesa cattolica e gli Ebrei.  

«Attraverso la voce dei Pontefici di Roma, la Chiesa cattolica ha sempre detto che gli Ebrei possono essere pericolosi, e che per questo è meglio tenerli sorvegliati. Senza questa sorveglianza, in breve tempo essi potrebbero rovinare una società, cristiana o non cristiana.  

»» Esistono almeno una quindicina di documenti che i Papi di Roma hanno scritto nell’intento di mettere in guardia i governanti delle nazioni cristiane contro il pericolo che costituisce una presenza ebraica non vigilata. Le ragioni che spingono i Papi ad assumere posizioni del genere non è un sentimento di odio anti-ebraico, ma una saggezza fondata sull’esperienza. È bene dire, a prova di questo, che nel momento stesso in cui i Papi denunciano il pericolo che gli Ebrei rappresentano per la società che li ospita, essi aggiungono subito che i Paesi cristiani hanno comunque un dovere di ospitalità verso gli Ebrei, e che per scongiurare ogni pericolo basta concedere loro la possibilità di sistemarsi in zone riservate. 

»» Perché i Papi agiscono così? C’è forse una qualche contraddizione nell’atteggiamento che essi adottano verso gli Ebrei? No, non c’è contraddizione nell’atteggiamento dei Papi verso gli Ebrei. Anche se la presenza del Popolo ebraico rappresenta un certo pericolo per una nazione ospitante, la teologia cristiana riconosce a detto Popolo il diritto di esistere, ed anche, in più, una considerazione specialissima, derivante dal fatto che questo popolo è il padre della Chiesa. Come padre della Chiesa il Popolo ebraico è sacro, e tale rimane anche se perverso. Per quanto perverso e pericoloso sia un padre, i suoi figli gli devono ospitalità e rispetto. Benché sia necessario impedire che la perversità di un padre sia nociva alla famiglia, i figli non devono né uccidere né maltrattare il loro padre.  

»» Sulla base di questi princìpi, il grande Pontefice Innocenzo III riassume nel modo seguente la dottrina e la giurisprudenza cattolica riguardo agli Ebrei:  

»» Innocenzo III scrive: Gli Ebrei sono i testimoni viventi della vera fede. Il Cristiano non deve né sterminarli né opprimerli, per non perdere la conoscenza della Legge. Allo stesso modo che essi, nelle loro sinagoghe, non devono andar oltre ciò che consente la loro legge, allo stesso modo noi non dobbiamo importunarli nell’esercizio dei privilegi che sono stati loro accordati. 

»» Anche se preferiscono persistere nell’indurimento dei loro cuori anziché cercare di comprendere gli oracoli dei Profeti e i segreti della loro Legge per arrivare alla conoscenza di Cristo, essi hanno comunque diritto alla nostra protezione. Siccome domandano di essere da Noi aiutati, Noi accogliamo la loro domanda e li prendiamo sotto la Nostra protezione. Trasportati dalla dolcezza della pietà cristiana, e seguendo le tracce dei nostri predecessori: Callisto, Eugenio, Alessandro, Clemente e Celestino, di felice memoria, vietiamo a chiunque di costringere al battesimo un qualsiasi ebreo (...)   

»» Nessun Cristiano deve permettersi di far loro del male, di impossessarsi dei loro beni, o di cambiare i loro costumi senza un giudizio legale. Che nessuno li disturbi nei loro giorni di festa, colpendoli o lanciando loro delle pietre. Che nessuno li costringa in quei giorni a dei lavori che possono essere fatti in altri tempi. Inoltre, opponendoci con tutta la nostra forza alla perversità e all’invidia degli uomini, vietiamo a chiunque di violare i loro cimiteri e dissotterrare i loro cadaveri per prendere il loro denaro. Coloro che contravvenissero a queste disposizioni incorrerebbero nella scomunica.  

»» Con queste sagge parole la Chiesa riconosce che gli Ebrei non solo hanno diritto all’esistenza, ma hanno anche il diritto di essere rispettati come tutti gli altri. Questo documento di Innocenzo III prova che l’antisemitismo è condannato dalla Chiesa, perché gli antisemiti osteggiano gli Ebrei senza tenere conto che gli Ebrei, oltre che a far parte della razza umana, fanno parte di una stirpe il cui carattere è sacro.» (op. cit., p. 58-59). 

A proposito degli Ebrei, il Meinvielle aggiunge questo:  

«La Chiesa, riconoscendo la perversità teologica che c’è in essi, sapeva sottometterli a delle leggi sagge, e la sua vigilanza era in allerta affinché non pervertissero i Cristiani. Tuttavia, la Chiesa non ha mai odiato gli Ebrei, anzi, ha pregato per essi, ha fatto pregare per essi, e in molteplici occasioni li ha difesi da vessazioni e da persecuzioni ingiuste. Tant’è vero che quando, per la prima volta dopo secoli, il Sinodo ebraico si è riunito pubblicamente a Parigi nel 1807, convocato da Napoleone, questo stesso Sinodo ha reso un omaggio pubblico alla benevolenza dei Pontefici romani. Questo documento che è conservato nella “Collezione degli Atti dell’assemblea degli Israeliti di Francia e del Regno d’Italia”, contiene il testo seguente:  

»» Omaggio di gratitudine degli Ebrei alla Chiesa . I Deputati Ebrei dell’impero di Francia e del Regno di Italia, al Sinodo Ebraico decretato il 30 Maggio ultimo scorso, presi da gratitudine per i benefìci successivi che il clero cristiano ha fatto nei secoli passati agli Israeliti degli Stati d’Europa, pieni di riconoscenza per l’accoglienza che diversi Pontefici hanno fatto a differenti epoche agli Israeliti di varie nazioni, quando la barbarie, i pregiudizi e l’ignoranza riunita perseguitavano ed espellevano gli Ebrei dal seno delle società, dichiarano: Che l’espressione di questi sentimenti sarà registrata nel processo verbale di questo giorno affinché resti per sempre come una testimonianza autentica della gratitudine degli Israeliti di questa Assemblea per i benefìci che le generazioni che ci hanno preceduti hanno ricevuto dagli ecclesiastici dei diversi paesi d’Europa.» (op. cit., p. 31).     

BRANO # 2: Il ghetto che era imposto agli Ebrei. 

«Abbiamo detto che la Chiesa vuole che gli Ebrei siano rispettati nell’esercizio dei loro diritti, senza che venga ignorato con questo il pericolo che rappresentano. Per questo la Santa Sede ha creato la disciplina del ghetto, che permette di isolare gli Ebrei restringendo i loro diritti civili in seno alle nazioni cristiane che li accolgono. 

»» La legislazione sul ghetto è riassunta dal domenicano Ferraris con queste parole: “Tutti gli Ebrei devono abitare in uno stesso luogo, e se questo luogo non è sufficiente, in due luoghi o tre, o in quanti sarà necessario. Questi luoghi devono essere contigui ed avere solamente una porta per entrare e per uscire”.  

»» Dunque agli Ebrei che erano accolti dai popoli cristiani non era consentito di abitare fuori dai ghetti, ed inoltre, a partire dal suono dell’angelus della sera fino a quello della mattina seguente un ebreo non doveva uscire dal suo ghetto. Questo modo di vivere presentava tre vantaggi importanti: 82 

»» 1) - Le autorità dello stato ospitante avevano sempre sotto controllo il numero di Ebrei presenti sul loro territorio, e la loro identità. Questo facilitava la loro sorveglianza. 

»» 2) - Il sentimento di questa sorveglianza manteneva gli Ebrei sulla buona strada poiché, in base all’insegnamento di S. Paolo che dice, parlando di essi, che hanno ricevuto lo spirito di schiavitù nel timore, è attraverso il timore che gli Ebrei sono governabili. 

»» 3) - Sapendo che la notte è complice del malfattore ( “Qui male agit, odit lucem” = chi male agisce odia la luce), con questa ingiunzione si prevenivano le perversità che gli Ebrei avrebbero potuto compiere durante la notte.  

»» Oltre alla reclusione nei ghetti, gli Ebrei dovevano sottoporsi all’obbligo di portare una coccarda, o un nastro giallo, o un altro segno che permettesse ai cittadini comuni di riconoscere subito un membro della razza ebraica. In questo modo gli Ebrei non potevano fare del male ai Cristiani, salvo a quelli che erano abbastanza sciocchi per mettersi in relazione con loro. Si dirà: queste distinzioni odiose non vanno contro i diritti legittimi chi sono dovuti ad ogni uomo, ad ogni collettività umana? Non proprio. (...) Se una collettività vuole avere il privilegio di governarsi con delle leggi proprie all’interno di una nazione che le concede ospitalità, questa collettività non deve in seguito approfittare della situazione per complottare contro la nazione ospitante. È tuttavia il caso degli Ebrei, come lo dimostra la teologia cattolica, come l’esigono le prescrizioni del Talmud, e come lo dimostra la storia degli Ebrei in ogni tempo e in ogni luogo.  

»» S. Tommaso d’Aquino fu un giorno consultato dalla Duchessa di Brabant che voleva sapere se era bene o male che nel suo territorio gli Ebrei fossero obbligati a portare un segno distintivo che li differenziasse dai Cristiani. S. Tommaso d’Aquino rispose: “In accordo con quanto è stato stabilito dal Concilio Generale, 83 in ogni territorio abitato da Cristiani, e in ogni tempo, gli Ebrei dei due sessi devono distinguersi dagli altri popoli tramite il loro modo di vestire. Ciò è stabilito dalla loro propria legge, e cioè che ai quattro angoli del loro mantello essi abbiano delle filettature distintive che permettano di sapere se sono Ebrei”.» (op. cit., p. 59-61). 

BRANO # 3: Altre restrizioni applicate agli Ebrei. 

«Le restrizioni imposte agli Ebrei che le nazioni cristiane accoglievano sul loro territorio non si limitavano all’obbligo di vivere all’interno del ghetto. Per esempio, gli Ebrei non avevano diritto di assumere delle nutrici cristiane o dei servitori cristiani. Il commercio di merci nuove era loro vietato, come pure la confezione di seta e di tessuto. Si vietava loro soprattutto di acquistare e di vendere la seta nuova, tessuta o no. Si vietava loro di insegnare nelle università. La professione di farmacista non era loro consentita, e neppure quella di medico, di albergatore, di magistrato, o di ufficiale militare. Si permetteva loro di fare del commercio della biancheria usata, o quello degli alimenti necessari alla vita. Gli Ebrei avevano il permesso di esercitare professioni tipo banchiere, fornitore di re, gioielliere, tipografo, assicuratore, professioni per le quali gli Ebrei mostravano singolari attitudini, e che apparentemente non costituivano un pericolo diretto per i Cristiani.» (op. cit., p. 61). 84 

BRANO # 4: Esempio di reclamo contro gli Ebrei. 

«Le Logge massoniche d’Inghilterra intensificano le loro attività a partire dal 1717, e decidono di applicare ovunque le loro teorie, cominciando dalla Francia. Quarantatre anni più tardi, nel 1760, i negozianti di Parigi si lamentano degli Ebrei, e firmano una requisitoria collettiva che dà un’idea dei problemi ai quali devono far fronte a causa degli Ebrei. Uno ha l’impressione che non esistano più le leggi che la Chiesa aveva istituito per proteggere le città cristiane contro il pericolo ebraico, o che non siano più applicate. Il documento ha per titolo: “Reclamo dei Mercanti e Commercianti di Parigi contro l’ammissione degli Ebrei”.  Vi si legge tra l’altro:  

»» “L’ammissione di questa specie di uomini in una società è una cosa pericolosissima. Si possono paragonare alle vespe che se si introducono nei nidi è solo per uccidere le api, aprir loro il ventre per poter estrarre il miele che hanno nelle viscere. Così sono gli Ebrei. È impossibile supporre che esistano in essi le qualità dei cittadini normali. Nessun membro della loro razza è educato nei princìpi di un’autorità legittima. Sono convinti che ogni tipo di autorità esista come usurpazione dei loro diritti, e si sforzano di realizzare un Impero universale. Considerano tutti i beni della terra come se fossero di loro appartenenza, e i cittadini degli stati come se fossero i ladri dei loro beni”.  

Questo documento parla poi del rapido accumulo di ricchezze di cui sono capaci gli Ebrei, chiedendosi se il potere che permette loro di arrivare così velocemente ad un tale grado di fortuna non sia magari di origine soprannaturale. Il testo prosegue dicendo:  

»» “Gli Ebrei non possono gloriarsi di avere procurato vantaggi di nessun genere ai paesi dove sono stati tollerati. Le nuove invenzioni, le scoperte utili, un lavoro faticoso ed assiduo, le manifatture, gli armamenti, l’agricoltura, niente di tutto ciò entra nel loro sistema. Ma si servono delle scoperte per alterarne le produzioni, alterare i metalli, praticare ogni specie di usura, nascondere oggetti rubati, acquistare dalle mani di assassini o di domestici, introdurre delle merci proibite o difettose, offrire ai dissipatori o ai debitori mal presi delle merci che precipitano il loro fallimento. I conteggi, i piccoli scambi, gli aggiotaggi, i prestiti su pegni, i baratti, l’acquisto e la vendita, ecco la loro industria. Permettere ad un solo ebreo una casa di commercio in una città è come permettere il commercio in tutta la nazione. Sarebbe come opporre ad ogni commerciante le forze di un’intera nazione che non mancherebbe di adoperarli per sopprimere il commercio di ogni casa produttrice, una dopo l’altra, e di conseguenza quello di tutta la città”.  

Il documento conclude dicendo:  

»» “Gli Ebrei non sono cosmopoliti, non sono cittadini in nessun angolo della terra. Si considerano al di sopra di tutto il genere umano; ne sono i segreti nemici perché sperano di poter un giorno soggiogarlo come uno schiavo”.» (op. cit., p. 62). 

BRANO # 5: Parole di San Pio V sugli Ebrei. 

San Pio V , Papa di Santa Romana Chiesa dal 1566 al 1572, sugli Ebrei si è espresso in questi termini: 

«Il Popolo ebraico, che in passato il Signore aveva scelto per accedere ai Celesti Misteri e ricevere gli Oracoli divini, fu tanto elevato in dignità e grazia sopra gli altri popoli quanto poi abbassato e umiliato a causa della sua incredulità. Alla maturazione dei tempi questo popolo si è visto condannato come ingrato e perfido avendo tolto la vita, e in modo indegno, al suo Redentore. È così che i membri di questo popolo hanno perso il sacerdozio che conferiva loro l’autorità della Legge. Da allora essi errano nel mondo, esuli dal paese che il Signore, con grande bontà, aveva loro preparato, paese dove colavano latte e miele. (...)  

»» I popoli cristiani hanno accettato che i reduci di questo popolo trovino ospitalità nei loro territori (...) ma l’empietà e la perversità di queste persone sono tali che per proteggere le collettività cristiane ci sentiamo ora in obbligo di portare al più presto un rimedio alla forza del male. Senza parlare delle numerose forme di usura con le quali gli Ebrei si impossessano delle risorse dei Cristiani poveri, noi sappiamo che essi sono complici nel ricettare la merce dei malandrini e dei ladri. Per impedire che vengano riconosciuti gli oggetti profani e religiosi che questi rubano, essi li nascondono, li trasportano altrove, oppure li trasformano completamente. (…)   

»» Il colmo è che si dedicano a sortilegi e incanti magici, alle superstizioni e ai malefici. In questo modo fanno cadere nella rete del diavolo molte persone semplici o malate le quali si immaginano che queste persone abbiano la capacità di profetizzare l’avvenire, rivelare furti, tesori, cose segrete, o far conoscere cose che nessun mortale è in grado di esplorare. 

»» Infine, noi sappiamo perfettamente in che modo indegno questa razza perversa parli del Cristo, quanto pericolosa essa sia per i Cristiani, quanto inganno ci sia nelle insidie che da essa vengono tese contro la vita dei Cristiani.» (op. cit., p. 57-58). 

BRANO # 6: Regole di disciplina stabilite dalla Chiesa riguardo agli Ebrei. 

«La disciplina della Chiesa riguardo agli Ebrei può essere riassunta così:  

»» 1) Libertà per gli Ebrei, in modo da assicurar loro la possibilità di vivere da comunità.  

»» 2) Protezione per i Cristiani, in modo da aiutare i Cristiani a non cadere nei trabocchetti giudaici. L’evidenza mostra che per proteggere i Cristiani è necessario ridurre le libertà degli Ebrei, e questa riduzione è una conseguenza del controllo che i popoli che accolgono gli Ebrei sono obbligati ad esercitare su di essi.  

»» Nel mese di luglio del 1555, Papa Paolo IV dà le seguenti disposizioni:  

»» “Gli Ebrei non devono permettere ai Cristiani di chiamarli col titolo di Signore”. Ed anche: “Gli Ebrei non devono azzardarsi a giocare, mangiare, o mantenere familiarità con i Cristiani”. 85 (op. cit., p. 63). 

»» Eppure la Chiesa di Roma, la stessa che chiede ai Cristiani di non frequentare gli Ebrei, si oppone all’idea di vederli perseguitati. Per esempio, nel ventesimo secolo la voce di Pio XI si alza più volte contro la politica antisemita della Germania nazista, e Pio XII prende enormi rischi per salvare la vita a numerosi Ebrei di Roma, Ebrei che dal 1940 al 1943 sono spietatamente perseguitati dalla Gestapo tedesca presente nella capitale italiana.» 86 

BRANO # 7: Saggezza della Chiesa verso gli Ebrei. 

«Penetrando nel cuore dell’Ebreo e in quello del Cristiano, la Chiesa ha scoperto nel primo un desiderio nascosto ma profondo di dominio universale, e nel secondo una debolezza colpevole, quella che lo fa correre dall’Ebreo ogni volta che le sue finanze danno segni di debolezza (una situazione che spesso è causata dalla vita disordinata del Cristiano stesso). 

»» I Papi hanno sempre detto che per non cadere vittime degli Ebrei i Cristiani devono semplicemente smettere di frequentarli, imparare a moderarsi, rinunciare ai loro vizi e capricci. Secondo i Papi, se i Cristiani seguissero questi buoni consigli non avrebbero più bisogno di correre in cerca di denaro dagli usurai ebraici, né di frequentare i cinema ebraici, né di comperare le riviste ebraiche; e non sarebbero domani condannati a sopportare un padrone ebreo in fabbrica, un padrone ebreo in ufficio, un padrone ebreo in banca, nell’impresa commerciale, nella ricchezza del paese, nel frumento, nel grano, nel lino, nel latte, nel vino, nello zucchero, nel petrolio, nei titoli e nelle azioni di ogni impresa importante, nella circolazione della moneta, nell’oro e, colmo della disgrazia, nel campo politico! Secondo i Papi, se i Cristiani seguissero i loro consigli avveduti non correrebbero il rischio di pensare alla maniera ebraica in teologia, in filosofia, in storia, in politica, in economia.  

»» Col passare del tempo i popoli cristiani hanno purtroppo abbandonato i consigli dei Papi sul pericolo ebraico. È dunque normale che oggi subiscano il peso del loro dominio, basato sui valori materiali. Non hanno finito di subirlo, tale dominio, perché gli Ebrei che cercano di dominare i Gentili non fanno altro che seguire un misterioso istinto che l’Onnipotente ha messo nella loro anima per servire da pungiglione e da flagello ai Cristiani vili e negligenti. Questo istinto di dominio, tipicamente giudaico, potrebbe esser qualificato di teologico, ed essere paragonato a una missione segretissima che l’Ebreo stesso, a sua insaputa, avrebbe ricevuto da Dio.  

»» Chi forma oggi la mentalità dei popoli cristiani? Li forma la stampa giudeo-farisaica, le università, le scuole e le bibliografie “ebraizzanti”. La "scristianizzazione" dei popoli cristiani va di pari passo con la loro “ebraizzazione”, e se la misericordia di Dio non dovesse intervenire per risparmiare ai Cristiani cose più gravi, i Cristiani diventerebbero schiavi degli Ebrei, e questa sarebbe la loro punizione. Gli Ebrei faranno qualsiasi sforzo per ridurre in schiavitù i loro antichi “carcerieri”, i Cristiani, e vendicarsi così delle pretese aggressioni subite nel Medioevo.  

»» È il caso di ripetere ai Gentili, che se continuano ad optare per una civiltà di grandezza materiale, dove predomina Mammona, sono gli Ebrei che diventeranno padroni di tutto, ed essi Gentili saranno i loro schiavi. (...) Ho la quasi certezza che i sogni di grandezza materiale che i Cristiani coltivano ricorrendo ai soccorsi ebraici si concluderanno in fiumi di sangue. Così è già successo in Russia, in Spagna, e in altre parti del mondo. Ma per i mali che arrivano ai Cristiani non mi sento capace di puntare il dito contro gli Ebrei. Da ciò che capisco dei disegni di Dio, quando gli Ebrei lavorano al perfido programma che si propongono di realizzare, non fanno altro che compiere quel nero “dovere” che in maniera nascosta è stato loro affidato dall’Onnipotente. Mi sento piuttosto di puntare l’indice contro i Cristiani, che per l’ambizione di essere grandi nel carnale finiscono per stipulare con gli Ebrei alleanze infami e proibite, contro le quali i Papi non hanno mai smesso di predicare.» (op. cit., p. 64-65). 

BRANO # 8: Progetti giudeo-farisaici per un dominio universale. 

Esistono veramente questi piani di dominio universale? Sì esistono, non ci sono dubbi in proposito. La storia ne offre la prova in ogni tempo e in ogni luogo.  

«Che cosa vogliono gli Ebrei? (gli Ebrei “elitisti”, dallo spirito farisaico, ndr). Vogliono l’impero universale della loro razza sui popoli addomesticati, con Gerusalemme come capitale mondiale. (...) Allora il sogno degli Ebrei sarà una realtà. E quando gli Ebrei saranno padroni del mondo, con Gerusalemme come capitale, allora – dicono essi sognando – “allora verrà il Messia, il grande Conquistatore, che renderà tutte le nazioni del mondo schiave degli Ebrei”. (op. cit., p. 92). 87 

»» Ebrei e Cristiani rappresentano la lotta tra Lucifero e Dio, tra il Serpente e la Donna, tra le Tenebre e la Luce, tra la Carne e lo Spirito. Rappresentano l’eterna lotta di Caino contro Abele, di Ismaele contro Isacco, di Esaù contro Giacobbe, del Faraone contro Mosè, della Sinagoga di Satana contro Cristo. Da quando la Redenzione è stata compiuta da Cristo, questa opposizione è diventata così fondamentale che la scelta dell’uomo si riduce ormai a due sole possibilità: o lasciarsi cristianizzare o lasciarsi “ebraizzare”.  

Non rimangono all’uomo che due stili di vita: quello cristiano o quello giudeo -farisaico; che due religioni, quella cristiana o quella giudeo-farisaica; che due economie, quella cristiana o quella giudeo-farisaica; che due internazionalismi, quello cristiano o quello giudeo-farisaico. I suddetti piani di dominio giudeo-farisaico sono pure un’esigenza del Talmud, che molti Ebrei, a torto o a ragione, considerano il loro Codice civile e religioso. (op. cit., p. 68). 88 

»» Abbiamo visto che la Chiesa di Roma è sempre stata cosciente del “pericolo” ebraico (leggi “giudeo-farisaico”, ndr), e che per evitare la contaminazione dei popoli cristiani da parte degli Ebrei (leggi “Ebrei dallo spirito farisaico”, ndr) essa ha spesso preso delle precauzioni. (...) Abbiamo visto che il Rinascimento, la Riforma protestante, l’Enciclopedismo del XVIII secolo, la Rivoluzione francese, il Capitalismo, il Liberismo, il Socialismo, il Comunismo, la Rivoluzione sovietica, sono tutte creature concepite dallo spirito ebraico (leggi “giudeo-farisaico”, ndr), e gli Ebrei (leggi “gli Ebrei dallo spirito farisaico”, ndr) ne hanno tratto profitto a scapito dei popoli cristiani. (...) Dio permette che l’Ebreo (leggi: “l’Ebreo dallo spirito farisaico”, ndr) sia per i Cristiani un “flagello teologico”, un agente d’iniquità, ma teologico. Ne consegue che un ebreo che si sforza di distruggere il Cristianesimo fa solamente il suo nero “dovere”.» (op. cit., p. 70).  

BRANO # 9: Cervello ebraico e braccio operativo massonico. 

«Lo spirito giudaico è convinto di una cosa: per giungere alla conquista del potere mondiale bisogna ricominciare tutto da capo, iniziando col distruggere il sistema attuale in tutte le sue componenti. Le presenti istituzioni devono tutte sparire, cominciando dal trono e dall’altare, perché i Re e i Papi sono i simboli principali dell’ordine stabilito.   

»» Un cervello che pensa così avrà bisogno di due braccia disposte a obbedirlo ciecamente; il che spiega la creazione della Massoneria, il “braccio” multinazionale concepito per eseguire gli ordini del cervello giudaico. Non a caso la Massoneria ha per motto l’espressione latina “Ordo ex chaos”, il che significa: “L’ordine a partire dal caos”, ovvero: “L’ordine come frutto del caos”. Da dove proviene la Massoneria? L’Ebreo Isaac Wise ce lo rivela attraverso il giornale ‘The Israelite’. Nel numero che comprende il periodo che va dal 3 al 17 agosto 1855, egli scrive: “La Massoneria è un’istituzione giudaica. La sua storia, le sue regole, i suoi compiti, le sue consegne, le sue spiegazioni sono tutte ebraiche dall’inizio alla fine, ad eccezione di qualche regola secondaria e di qualche parola nel giuramento iniziale”.» (op. cit., p. 77).   

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Johannes De Parvulis 

Crimini governativi e menzogne della stampa

 


Il Mistero dell’Iniquità


Caso #13: La Libia

Il Presidente Barack Obama, il 22 marzo 2011, ha annunciato che  le forze militari degli Stati Uniti avrebbero condotto in Libia operazioni  a carattere umanitario, al fine di proteggere le vite dei civili innocenti  di quel paese. Obama aveva solennemente giurato al popolo americano  che queste operazioni sarebbero state “una questione di giorni, e non  di settimane.” Mentre scrivo (giugno 2011), siamo entrati nel terzo  mese di guerra, che aumenta d’intensità di giorno in giorno. Non v’è  assolutamente nulla di “umanitario” nei bombardamenti e negli attacchi  missilistici Americani, che ad oggi hanno ucciso oltre 700 civili Libici.  Forse Obama intendeva proteggere i civili innocenti uccidendoli? O  forse esiste un programma ben preciso, dietro a queste ostilità, che sta  pian piano venendo fuori? Il Ministro degli Esteri Russo, Sergey Lavrov,  ha dichiarato che i bombardamenti della NATO sono andati “ben oltre  gli obiettivi della Risoluzione (dell’ONU)”. Il Primo Ministro Vladimir  Putin ha paragonato l’intervento in Libia all’invasione americana in Iraq,  affermando che si è trattato di una “Crociata quasi in stile medioevale”.  (RIA Novosti, 21 marzo 2011)

Come dimostrato da Igor Khokhlov, analista militare dell’Accademia  delle Scienze di Russia, per mezzo di chiare prove fotografiche (vedi Russia Today, 26 aprile 2011), le forze antigovernative della Libia sono  state armate dagli aggressori Occidentali. Mentre si trovava a Londra  Hillary Clinton, il Segretario di Stato Americano, è arrivata al punto di  affermare che gli Stati Uniti “avevano il diritto” di armare i ribelli Libici,  malgrado sia ormai risaputo che i leader delle forze ribelle in Libia  siano affiliati ad al-Qaeda.

In un articolo del Daily Telegraph del 24 maggio 2011, intitolato  “Il comandante dei ribelli Libici ammette che i suoi combattenti hanno  legami con al-Qaeda”, si legge che “Abdel Hakim Al-Hasidi, leader dei  ribelli Libici, ha affermato che i jihadisti che combatterono contro le  truppe alleate in Iraq, sono oggi al fronte contro il regime di Muammar  Gheddafi”. Al-Hasidi ha affermato che “i membri di al-Qaeda sono buoni mussulmani e stanno combattendo.”

Il governo degli Stati Uniti continua ad appoggiare i ribelli, come se  al-Qaeda fosse una specie di colesterolo, come se ci potesse essere un  al-Qaeda buono e un al-Qaeda cattivo (l’al-Qaeda “buono” starebbe in  Libia, mentre quello “cattivo” si troverebbe in Afghanistan e in Pakistan).  Il generale Hamid Gul, nella sua famosa intervista a Russia Today  del 31 maggio 2011, ha stigmatizzato l‘incongrua e apparentemente  assurda posizione degli americani, affermando: “chi è questa gente che  appoggiano in Libia? Chi sono questi ribelli Libici? Al-Qaeda era nemica  del governo di Gheddafi, e questa gente è la stessa che combatteva  in Iraq. Ora se ne sono andati e si sono messi a combattere contro  Gheddafi. Non è un paradosso il fatto che adesso l’America sostenga alQaeda, in Libia?”. Il 30 marzo 2011, Russia Today aveva riportato che  “il comandante americano della NATO, ammiraglio James Stavridis,  durante un’audizione al Senato degli Stati Uniti, avrebbe affermato che  vi sarebbero rapporti ‘incerti’ sulla presenza di militanti di al-Qaeda  tra le forze ribelli contrarie al regime di Gheddafi.” Sempre Russia  Today, il 30 marzo 2011, aveva riportato la dichiarazione del Ministro  degli Esteri Russo, Sergey Lavrov, secondo il quale: “Giungono rapporti  allarmanti in merito alla presenza di elementi di al-Qaeda tra le forze  ribelli in Libia. Questa notizia ci mette sicuramente in allarme.”  Questo stato di cose illustra e sottolinea chiaramente il fatto che  al-Qaeda non sia altro che una brigata di agenti addestrati dalla CIA  e dall’MI6, usati dagli Stati Uniti e i loro alleati per scatenare guerre  irregolari e non convenzionali. Il loro scopo è quello di destabilizzare  le nazioni islamiche, dall’Asia Orientale fino a Gibilterra, per mezzo di  atti terroristici e rivolte antigovernative, in modo da creare la necessità  apparente di un intervento militare americano, inglese o della NATO, le  cui forze poi invaderanno ed occuperanno quei paesi, instaurandovi un  “governo fantoccio” ed una banca centrale da loro controllata. Le ultime  rivolte “spontanee” che negli ultimi mesi sono scoppiate come funghi  nel mondo arabo, sono state tutte organizzate dalla CIA, per ordine di  chi ha in mano le redini del comando, cioè il capitalismo occidentale.  Nell’ottobre 2010, un rappresentante di quest’elite finanziaria degli  Stati Uniti, mesi prima che avvenissero le rivolte dei paesi arabi, rivelò  al pastore Lindsey Williams che di lì a poco sarebbe scoppiata una crisi,  che si sarebbe poi propagata in tutte le nazioni Arabe (questo lo ha  rivelato lo stesso Williams alla radio, durante l’Alex Jones Show, nel  metà ottobre). La crisi che sta colpendo le nazioni Arabe (in particolar  modo l’Egitto e la Libia), porta su di sé il marchio inequivocabile e  inconfondibile del Made in USA.

Ministro degli Esteri Russo Sergey Lavrov ha dichiarato che: “Se  la situazione ci sfuggirà di mano, allora avremo a che fare con nuove  manifestazioni del terrorismo in tutto il mondo, oltre a sviluppi di  altra natura, che preferiremmo evitare.” Lavrov ha aggiunto anche  che la “piaga” del terrorismo di al-Qaeda potrebbe “estendersi a tutta la regione, e non solo in Libia.” (Russia Today, 30 marzo 2011). (Se  questo accadesse davvero, allora potrebbe avverarsi quello scenario del  grande “scontro di civiltà” che i sionisti radicali hanno accuratamente  preparato e pianificato da molti anni.) Il generale Hamid Gul, sempre  su questo argomento, ha affermato: “Si stanno facendo sempre più forti  e potenti, stanno razziando gli arsenali militari della Libia.” (Russia  Today, 31 maggio 2011). Nell’articolo del Daily Telegraph che ho citato  poco fa, si può leggere inoltre che: “Il presidente del Ciad, Idris Deby  Itno, ha affermato che al-Qaeda sarebbe riuscita a saccheggiare gli  arsenali militari libici, nella zona controllata dai ribelli, riuscendo ad  impadronirsi persino di missili terra-aria.”

Da un punto di vista americano, britannico o occidentale in generale,  la strategia di armare i terroristi e destabilizzare le nazioni islamiche è  francamente folle e suicida, oltre ad essere una ricetta sicura per la  sconfitta, non solo per l’Occidente ma per tutte le nazioni del mondo,  incluse la Russia, la Cina ed Israele. Solo da un punto di vista globalista,  come quello della Massoneria e del suo Nuovo Ordine Mondiale, una  simile strategia può avere un senso. Si tratta infatti di un piano diabolico  ideato per mettere le nazioni del mondo una contro l’altra, al fine di  poterle conquistare e farle sparire dalla faccia della terra, decimando al  tempo stesso la razza umana al fine di ripopolarla successivamente con  una nuova razza. Si tratta dell’obbiettivo dichiarato della Massoneria,  ed è identico a quello che avevano Hitler ed il Nazismo. 

“Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine. Si solleverà popolo contro popolo e regno contro  regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi. Ma tutto  questo è solo l’inizio dei dolori.” (Mt 24,6-9)

Conclusioni

Ritengo che il lettore abbia ormai elementi sufficienti per  comprendere senza problemi ciò che intendeva dire Martin Luther King:  “L’organizzazione più violenta al mondo è il governo del mio paese”.  Durante una conversazione tra i due grandi scrittori, F. Scott Fitzgerald  chiese ad Ernest Hemingway se sapesse qual era la vera differenza tra  ricchi e poveri. Hemingway non comprese subito il significato della  domanda di Fitzgerald, e rispose che la differenza la facevano i soldi. Ma  Fitzgerald rispose che non si trattava solo di soldi, ma del fatto che i ricchi  “pensano in modo diverso.” Sono pervasi da quello che Sant’Agostino  definì l’animus dominandi, descritto dal Pastore Lindsay Willians nel  suo libro Syndrome of Control. Il piano criminale del Pentagono, rivelato  dal documento Operation Northwoods dell’Ammiraglio L.L. Lemnitzer,  è un prodotto di questo animus dominandi, di questa sete di potere. 

Operation Northwoods venne approvato, a livello governativo, solo un  gradino al di sotto del Segretario alla Difesa, Robert S. McNamara, i cui  protetti e discepoli presso il Dipartimento della Difesa erano all’epoca proprio Donald Rumsfeld e Dick Cheney! Il Presidente Kennedy rifiutò  il piano Operation Northwoods e rimosse Lemnitzer dal grado di Capo di  Stato Maggiore Congiunto; tuttavia, quattro decenni dopo, Rumsfeld e  Cheney avrebbero riportato in auge quel progetto, portandolo infine al  suo sanguinoso epilogo, l’11 settembre 2001. Cheney ha dichiarato un  giorno che “la guerra è una condizione naturale per l’umanità.” Uomini  del genere sono motivati e dominati dallo spirito di morte, ed è quindi  logico per loro desiderare di portare la guerra ovunque possa servire per  poter creare il Nuovo Ordine Mondiale, il cui scopo è lo spopolamento  della terra, prima per mezzo di genocidi commessi in sordina in nome  dell’eugenetica, e poi – una volta che il Nuovo Ordine Mondiale sarà una  realtà assodata – per mezzo di veri e propri stermini di massa. Il loro  dio è il diavolo, e chiunque accetti le loro menzogne o approvi i loro  progetti, non è altro che un servo ed uno strumento del diavolo. 

Nelle Scritture, lo spirito della morte si rivela in un’epifania 

di oscurità, quelli che San Paolo definisce “gli Spiriti maligni  dell’aria” (Ef 6,12), cioè i più alti gradi di potere. Ecco che questo  spirito di morte, alimentato da miti xenofobi, dall’irresponsabilità  morale, dalla forza delle armi, dalla bramosia delle multinazionali,  conclude i suoi affari, lontano dagli occhi e dai pensieri della gente  comune, cioè noi. Come insegna la morte dei nostri martiri, una  simile autorità temporale richiede un patto con lo spirito della  morte…

Chi anela ad avere un posto di supremazia in questo super  stato, deve stilare un patto con lo spirito della morte. Brzezinski ne ha parlato abbastanza apertamente, mentre Kissinger è stato  più cauto. Da quegli “Spiriti maligni dell’aria” quello spirito filtra  sempre più giù, verso di noi, fino ad accampare diritti su ciascuno di noi, appestando e soffocando anche aree all’apparenza decenti. 

Si batte in favore della falsa pace, del compromesso morale e della  complicità. Affievolisce, mitiga e pretende d’imporre modifiche  alla morale: “Le cose potrebbero andare peggio,” suggerisce, “il  silenzio è d’oro.” …

Lo spirito della morte raggela la spontaneità nei nostri cuori.  Ne viene fuori un dualismo pernicioso – esistono vincitori e  perdenti, noi e loro, i bravi e i maledetti, chi è amato da Dio e chi invece gli è in abominio, chi è al potere e chi rimane sotto il  giogo, chi è condannato e chi ha invece le chiavi per il Regno di  Dio. Alla fine, lo “spirito delle sfere celesti” diventa l’unica aria che  respiriamo. Per codardia e voglia di compromessi, ci inginocchiamo  dinanzi ai mostruosi crimini degli spiriti che stanno al comando. 

Ci allontaniamo dalla nostra vocazione, oppure siamo tentati di  psicanalizzarla, “liturgizzarla” o comunque trivializzarla. È in  questo modo che perdiamo la capacità di dire un semplice ‘no’ di fronte all’autorità illegittima e alle sue pretese su di noi, sulle  nostre vite, sui nostri figli, sui nostri guadagni – e per ultima sulla  nostra coscienza, cioè la nostra stessa umanità…

Quello spirito rende la morte violenta e lo svilimento della  vita umana due facce della stessa moneta, nel proprio regno, una  moneta che è decisamente svalutata. Sia nel nostro paese che  all’estero, sempre più persone vengono soppesate con l’attuale  metro di giudizio americano, e ritenute prive di qualsiasi valore.

Sotto questo ‘sistema’, qui e altrove, sempre più gente vive  nella miseria e muore prima del suo tempo; fino a che non  raggiungeremo l’ultima e più tremenda delle assurdità, tutte le  nostre vite sono sacrificabili dinanzi agli arsenali nucleari del  mondo. È così che la disperazione raggiungerà il suo osceno vicolo  cieco.492

Padre Paul Kramer

Non si deve disperare di nessuno, finché vive.

 


ATTI DEL CONFRONTO 

CON EMERITO VESCOVO DONATISTA 


1. Il 20 settembre, sotto il dodicesimo consolato di Onorio e l'ottavo  di Teodosio, imperatori gloriosissimi, nella chiesa maggiore di  Cesarea, dopo che il vescovo metropolita Deuterio si fu diretto  processionalmente alla cattedra, accompagnato da Alipio di  Tagaste, Agostino di Ippona, Possidio di Calama, Rustico di  Cartennas, Palladio di Tigava ed altri vescovi, essendo presenti  anche i presbiteri, i diaconi, tutto il clero e una gran folla di fedeli,  nonché alla presenza di Emerito, vescovo del partito di Donato,  Agostino, vescovo della Chiesa cattolica, prese la parola e disse:  Fratelli carissimi, voi che da sempre siete stati cattolici, e voi tutti,  che siete tornati alla Chiesa cattolica dall'errore donatista e avete  conosciuto la pace di questa santa Chiesa cattolica e l'avete  conservata con cuore sincero, e anche voi, che forse dubitate  ancora della verità dell'unità cattolica, ascoltate ciò che il nostro  amore disinteressato verso di voi ci sollecita a dire! Quando il  nostro fratello Emerito, tuttora vescovo dei Donatisti, giunse l'altro  ieri in questa città, fummo immediatamente informati della sua  presenza. E poiché desideravamo ardentemente di incontrarlo,  sospinti da quella carità che Dio ben conosce, andammo subito a  fargli visita. Lo trovammo mentre sostava in piedi nella pubblica  piazza. Dopo lo scambio dei saluti, gli facemmo notare che per lui  restare sulla piazza sarebbe stato faticoso ed anche un poco  sconveniente, perciò lo invitammo a venire con noi in chiesa. Ed  egli accettò senza la minima difficoltà. Da ciò arguimmo che non  avrebbe ricusato la comunione cattolica, così come si era  presentato spontaneamente e non aveva esitato un momento ad entrare in chiesa. Ma poiché persisteva da molto tempo nella  perversità dell'eresia, benché si trovasse all'interno di una chiesa  cattolica, abbiamo tenuto un discorso alla vostra carità, che avrete  la bontà di richiamare alla mente. Parlai a lungo; voi avete  ascoltato e siete senz'altro in grado di ricordare bene tutto ciò che  ho detto sulla pace, sulla carità, sull'unità della santa Chiesa  cattolica, che Dio ha promesso e ha accordato. In quel mio discorso  mi rivolgevo a voi, ma esortavo lui; e con tutta la forza delle  viscere della mia carità, in quel mio discorso soffrivo le doglie del  parto per generare al Signore tutti coloro che si trovavano in  pericolo per la propria anima. Questo infatti disse ad alcuni anche il  beato apostolo Paolo: Figliolini miei, che io di nuovo partorisco,  finché non sia formato Cristo in voi! 1. Tuttavia lui, anche dopo il  nostro discorso, ha persistito nella sua ostinazione, ma non per  questo abbiamo pensato di dover disperare; come pure siamo  convinti che non si debba mai disperare di qualsiasi uomo, finché  vive in questo corpo. Se infatti ho affermato l'altro ieri che non  avevo perduto la speranza, non era certo perché osassi disperare  oggi. 

Dopo la Conferenza di Cartagine, quasi tutti i Donatisti si sono  convertiti. 

Sant'Agostino

 


Alla solitudine che ho avuto in due forme: di coloro che mi hanno seguito come discepoli e alla solitudine con il Padre mio e con lo Spirito Santo.

 


Messaggio di Nostro Signore Gesù Cristo a J. V.


03 settembre 2021

Rosario della sera - Messaggio unico.


Primo mistero. Nostro Signore Gesù Cristo parla.

Figli miei, siete stati avvertiti da tempo che questa umanità soffrirà come ho sofferto io, e mi riferisco in questo momento, alla solitudine. Alla solitudine che ho avuto in due forme: di coloro che mi hanno seguito come discepoli e alla solitudine con il Padre mio e con lo Spirito Santo.

La solitudine è un sentimento molto forte, molto doloroso, soprattutto quando si amano gli altri. Quando ti allontani da coloro che ti fanno del male, loro preferiscono la solitudine, perché non amano il dolore. Ma la solitudine che ho avuto e, in qualche modo, ho ancora per voi, mi fa male e mi fa molto male, miei piccoli, perché come vi ho detto, la solitudine fa male, perché si ama e quando si ama, sentire il rifiuto della persona amata, è molto doloroso.

Prima di tutto, quando nell'Orto degli Ulivi mi hanno lasciato solo, coloro nei quali avevo riposto tutta la mia fiducia, è stato doloroso, mi sono fidato di loro. Certamente, erano ancora "molto umani" e l'ho messo tra virgolette, perché il Mio Spirito Santo non li motivava ancora, attraverso la Benedizione che avrei dato loro, ad essere quei super uomini che sarebbero andati in tutto il mondo portando i Miei Insegnamenti.

Anche così, lasciandomi abbandonato con i soldati e subendo fin dall'inizio le loro crudeltà, mi ha fatto male quello che mi hanno fatto, ma mi ha fatto più male vedermi solo, tra gente pura che mi picchiava, mi bestemmiava, mi trattava come un grande nemico, un delinquente, un assassino, quando non ero niente di tutto questo. Mi conoscevano perfettamente e sapevano che solo l'Amore, i Miracoli, la Compassione per gli altri venivano da Me. Sono stati momenti molto dolorosi, perché il tradimento fa male e voltare le spalle a se stessi, quando si amano gli altri, fa male. Avevo fiducia in loro, i miei discepoli, ma si sono allontanati da me e mi hanno lasciato solo.

La solitudine, anche sulla croce, quando il Padre e lo Spirito Santo si allontanano da me, è stata anche molto dolorosa. E voi non potete capire questo dolore, miei piccoli, perché è un dolore divino, un dolore da Dio a Dio. Io, la Seconda Persona della Trinità, sono stato tolto dalla Trinità.

È un dolore molto forte, miei piccoli, perché nella Trinità siamo Tre Persone in una, ma essere stati separati da Me, è un Mistero grande, forte, molto doloroso e questo è stato il risultato di Me che sono diventato peccato, perché ho preso tutti i vostri peccati, di tutti i tempi passati, presenti e futuri, e nel momento in cui sono diventato il portatore di tutti quei peccati, sono respinto dal Padre e dallo Spirito Santo, perché il Padre mio vi ha detto che non può stare in un'anima dove c'è il peccato. Vive nelle anime pulite, nelle anime che cercano la loro purezza, la loro santità, ma si ritira dalle anime che vivono nel peccato, nel peccato grave, e io avevo preso in quel momento tutti i vostri peccati, tutti i peccati che ognuno di voi ha commesso, peccati gravi, peccati meno gravi, ma sono sempre peccati e in quel momento, le Due Persone Divine, mio Padre e lo Spirito Santo si ritirano e non vogliono stare con me, perché era peccato, era totalmente sporco a causa di tutti i peccati dell'umanità di tutti i tempi. È stata una solitudine tremenda, che ho sopportato e offerto per la vostra salvezza.

Ve lo dico, miei piccoli, perché vi prepariate, perché avrete momenti di grande solitudine, di rifiuto, anche da parte di coloro che dicono di amarvi, anche da parte di coloro in cui ora avete posto la vostra fiducia e il vostro amore. Sarete rifiutati, messi da parte e sarete lasciati soli, ma ricordatevi che io sono con voi, mi unirò in quel dolore, verrò da voi per accompagnarvi, affinché non soffriate quella mancanza d'amore da parte di coloro che vi circondano e che vi volteranno le spalle.

Preparatevi, miei piccoli, con la preghiera. Lascia che il Mio Cuore batta nel tuo cuore, d'ora in poi, affinché il momento che avrai non sia così doloroso.

Datemi, datemi le vostre pene e io vi darò il mio amore. Condividete con Me le vostre sofferenze e Io condividerò con voi la Mia Gloria.

Io sono con voi, non dimenticate, Noi siamo Uno e voglio che lo sentiate, non vi lascerò, sentirete, in un dato momento, quella solitudine, ma Io vi guarderò e appena la prova passerà, vi abbraccerò, miei piccoli e il mio Amore sarà unito al vostro e godremo eternamente quella gioia, la gioia della prova, di una prova difficile, dolorosa, ma purificatrice.

Grazie, miei piccoli.


 


Papa Leone XIII e la preghiera di San Michele...

 


"Voi pastori che avete rifiutato Michele come custode della Fede e della Casa di mio Figlio, dovete restituirlo nella preghiera e nella vista visiva, i suoi monumenti, le sue statue alla Casa di mio Figlio, Chiesa". - La Madonna, 18 giugno 1976

    Veronica - Ora Michele ha posato la sua spada come se stesse scavando nel terreno, ma non è così.  Non so in che cosa l'abbia messa.  Oh, vedo che l'ha messa in Satana ....

    San Michele - "Non hai nulla da temere se non la paura.  Affrontala e scomparirà.  Affrontala con la preghiera". - 16 giugno 1973

    E vidi un angelo che scendeva dal cielo, avendo in mano la chiave del pozzo senza fondo e una grande catena.  Ed egli afferrò il drago, il vecchio serpente, che è il diavolo e Satana, e lo legò per mille anni.  E lo gettò nella fossa senza fondo e lo rinchiuse e pose un sigillo su di lui, affinché non seducesse più le nazioni fino alla fine dei mille anni.  E dopo ciò, dovrà essere sciolto per un po' di tempo.  Apocalisse 20:1-3


Lo staff di TLDM ha riferito:


Il 13 ottobre 1884, Papa Leone XIII ebbe una visione straordinaria. Quando l'anziano Pontefice aveva finito di celebrare la Messa nella sua cappella privata del Vaticano, con la partecipazione di alcuni cardinali e membri del personale del Vaticano, si fermò improvvisamente ai piedi dell'altare. Rimase lì per circa 10 minuti, come in trance, con il volto bianco come la cenere. Poi, andando immediatamente dalla Cappella al suo ufficio, compose la preghiera a San Michele, con l'istruzione che fosse detta dopo tutte le Messe basse ovunque. Quando gli fu chiesto cosa fosse successo, spiegò che, mentre stava per lasciare i piedi dell'altare, improvvisamente sentì delle voci - due voci, una gentile e gentile, l'altra gutturale e dura. Sembravano provenire da vicino al tabernacolo. Mentre ascoltava, sentì la seguente conversazione:


La voce gutturale, la voce di Satana nel suo orgoglio, si vantava con Nostro Signore: "Posso distruggere la tua Chiesa".


La voce gentile di Nostro Signore: "Tu puoi?  Allora vai avanti e fallo".


Satana: "Per farlo, ho bisogno di più tempo e più potere".


Nostro Signore: "Quanto tempo?  Quanta potenza?


Satana: "Da 75 a 100 anni, e un potere maggiore su coloro che si metteranno al mio servizio".


Nostro Signore: "Tu hai il tempo, tu avrai il potere. Fai di loro ciò che vuoi".


Pensiamo un attimo a questo.  Questo accadde nel 1884.  Il diavolo disse che aveva bisogno da 75 a 100 anni.  Bene, 75 anni dal 1884 sono il 1959.  Che coincidenza che fu il 25 gennaio 1959 che Giovanni XXIII convocò pubblicamente il Concilio Vaticano II.


Uno dei primi cambiamenti del Vaticano II fu la cancellazione delle Preghiere Leonine che includevano la preghiera a San Michele.  Queste preghiere furono eliminate nel 1964, l'80° anno dei 75-100 anni necessari ai diavoli per distruggere la Chiesa Cattolica.  Sembrerebbe che questo sarebbe il momento di dire specialmente quella preghiera, non di cancellarla. /p>


13 ottobre 1917 il miracolo del sole a Fatima.

25 ottobre 1917 la rivoluzione bolscevica/comunista in Russia.  Il comunismo è il satanismo rinominato.  Il comunismo è l'essenza del male.  Potrebbe essere l'inizio dei 100 anni di Satana per distruggere la Chiesa Cattolica?


31 ottobre 1517 Martin Lutero inchioda le sue 95 tesi sulla porta della chiesa.


Anno 2017 A D


500° Anniversario della Riforma Protestante

100° Anniversario di Fatima

100° Anniversario della Rivoluzione Comunista in Russia

100° Anno del tempo di Satana per distruggere la Chiesa


      E vidi un angelo che scendeva dal cielo, avendo la chiave del pozzo senza fondo e una grande catena in mano.

      Ed egli afferrò il drago, il serpente antico, che è il diavolo e Satana, e lo legò per mille anni.

      E lo gettò nella fossa senza fondo e lo rinchiuse e pose un sigillo su di lui, affinché non seducesse più le nazioni fino alla fine dei mille anni. E dopo ciò, deve essere sciolto per un po' di tempo.

      E vidi dei seggi. Ed essi si sedettero su di essi, e il giudizio fu dato loro. E le anime di coloro che furono decapitati per la testimonianza di Gesù e per la parola di Dio e che non avevano adorato la bestia né la sua immagine né ricevuto il suo carattere sulla loro fronte o nelle loro mani. Ed essi vissero e regnarono con Cristo per mille anni.

    Il resto dei morti non visse, finché i mille anni non furono finiti. Questa è la prima risurrezione.

Beato e santo è colui che partecipa alla prima risurrezione. In essi la seconda morte non ha potere. Ma essi saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui per mille anni.  Apocalisse 20:1-6


Dio esiste?

 


  Alcuni dubitano dell'esistenza di Dio, non l'abbiamo visto, non esiste. Tanto dolore sulla terra, carestia, malattia, ingiustizia - dov'è Dio? Non credo che esista.

  A causa del grave peccato dei nostri primi genitori, la stretta relazione tra Dio e l'umanità fu rotta. Ha dovuto mandare il Verbo fatto carne per redimere il mondo. Morire nel modo più sanguinoso, violento e ingiusto; per ristabilire il rapporto con gli uomini. Non ci rendiamo conto della gravità di questo peccato originale, una rottura permanente del legame tra Dio e gli uomini, che poteva essere ristabilito solo dall'immolazione del proprio Figlio.

   Con la morte di Gesù, ci sono state aperte le porte del cielo, ma la nostra vita terrena non è cambiata molto. Fino al giorno della nostra morte saremo accompagnati da dolori e gioie, saremo vulnerabili al male del mondo e della sua gente e in un certo modo aiuteremo Gesù a portare la pesante croce che ancora porta sulle sue spalle, perché il peccato dell'umanità non è cessato e nemmeno la crocifissione. Poiché l'umanità è un tutto, il peccato dei nostri primi genitori rimane anche in noi, per questo dobbiamo ricevere il sacramento del battesimo per cancellare la traccia del peccato originale dalle nostre anime. I dolori e i problemi che ci affliggono saranno con noi fino al giorno della nostra morte, quando staremo davanti a Dio per essere giudicati da Lui.

  Di conseguenza, coloro che sostengono che Dio non esiste perché c'è carestia, ingiustizia e dolore sulla terra si sbagliano. Nella grande maggioranza dei casi, causato dall'uomo stesso; il suo egoismo, i suoi desideri di potere, l'invidia, le imperfezioni, il materialismo, ecc.  

  Mettiti una mano sul petto e rispondi alla seguente domanda: credi che Dio abbia voluto il mondo così com'è ora? Non è che l'uomo ha abusato della libertà datagli da Dio? 

  Il nostro Padre Celeste raramente comunica con gli uomini, è Gesù, il Verbo incarnato che ha principalmente questa missione, eppure in questi ultimi anni il nostro Padre ha detto frasi come: "Vedo il mondo e avrei preferito non averlo mai fatto" "Sono un Padre preoccupato e addolorato".

  Il mondo celeste è anche sulla terra, ma non sarà rivelato, coloro che non osservano i comandamenti non avranno la conoscenza di Dio. Siamo liberi di scegliere, credere in Dio e amarlo o vivere una vita senza Dio. Se scegli quest'ultima alternativa, non avrai mai la prova in vita che Dio esiste, sì; avrai una grande sorpresa il giorno della tua morte.

  Dio è un Dio vivente. Non è materiale stampato in un libro o un'immagine colorata che non si muove. Dio non è un mito, né una "energia" come molti credono nelle deviazioni del nostro tempo. Siete ingannati da Satana che vi dice che non c'è nessun Dio e che potete essere dei per voi stessi e fare i vostri propri comandamenti in opposizione ai comandamenti dati a Mosè e contro gli insegnamenti consegnati da Gesù. Ai nostri tempi, il diavolo usa lo stesso inganno che usò per ingannare Eva: che non abbiamo bisogno di Dio perché possiamo essere come Dio così!

venerdì 3 settembre 2021

Perché una terza conflagrazione mondiale [cosa dicono le profezie, la Bibbia e il nemico].

 


Lo scenario e le intenzioni sono chiari.

Quello che stiamo per esporre non è alcuna teoria del complotto, le informazioni sono disponibili e i segni sono presenti anche nella realtà del mondo.

Solo che i giornalisti dei grandi media, che lo sanno, vedano che sta accadendo, o almeno intuire che accada, non lo dicono, perché il potere dei reingenieros del mondo è arrivato lì.

All'interno di questo c'è una terza conflagrazione globale, che i media parlano come una certa possibilità, perché un'escalation è evidente.

Tuttavia, poiché nessun cosiddetto conflitto globale finora ha attraversato il mondo intero, sebbene siano stati chiamati globali, non possiamo davvero determinare la loro portata.

Ma le profezie e i piani di alcuni gruppi, che riveleremo, possono aiutarci a interpretare ciò che potrebbe accadere.

Qui parleremo di come nasce l'idea di una conflagrazione del terzo mondo, quali conseguenze avrebbe per l'ordine mondiale e come sarà chiarita secondo le profezie.


Partiamo dall'inizio.

Il 1 ° maggio 1776, un ex sacerdote gesuita, un ebreo tedesco, formò un gruppo occulto chiamato i Maestri degli Illuminati, in seguito noto semplicemente come gli Illuminati.

Adam Weishaupt lo fondò imitando la base organizzativa dell'Ordine dei Gesuiti, dove si era formato.

Il suo piano era che tutte le religioni, le istituzioni civili e i governi fossero eliminati, sostituendoli con un nuovo governo globale, che chiamò il Nuovo Ordine Mondiale.

Questo per quanto riguarda una delle tante cospirazioni che si sono verificate nel corso della storia.

I suoi obiettivi erano:

Abolizione della monarchia e di tutto il governo organizzato, della proprietà privata e dell'eredità.

E l'abolizione del patriottismo, della famiglia e di ogni religione.

E poiché era stato addestrato nella fede spirituale, capì che doveva avere un aiuto soprannaturale per porre fine alla civiltà occidentale e cristiana.

Ed è per questo che si rivolse a Lucifero, che è anche noto come baphomet.

E si rivolse al vecchio emblema cattolico tradizionale dello Spirito Santo, visto in molti tabernacoli in tutto il mondo, l'occhio che tutto vede, per essere il suo isotipo.

Tipica falsificazione del maligno da confondere.

Sulla banconota da un dollaro USA puoi vedere questo isotipo con la leggenda latina che dice "Annunciare la nascita del Nuovo Ordine Mondiale".

Questa organizzazione si associò alla Massoneria che prese rapidamente il sopravvento.

E ha anche attratto soprattutto capitali finanziari, un sistema che attualmente guida.

Questo mix è stato ciò che ha reso gli Illuminati di successo.

Questa organizzazione ha agito su più fronti per il suo obiettivo di un nuovo ordine mondiale, per la sostituzione della civiltà cristiana.

Da un lato gli Illuminati credono che il nuovo ordine mondiale sarà raggiunto attraverso la destabilizzazione, per porre fine a ciò che esiste.

Ed è per questo che hanno finanziato lo sviluppo del comunismo e ora la rivolta di nuovi diritti sulla base del sesso, della razza, ecc.

E nel frattempo stavano sviluppando i loro pilastri su cui costruire il nuovo ordine, le Nazioni Unite, la Banca Mondiale, l'Unione Europea, ecc.,e tutte le organizzazioni di quella che oggi viene chiamata cooperazione internazionale.

Nella biblioteca del British Museum di Londra ci sono lettere ottocentesche, incrociate tra Albert Pike e Giuseppe Mazzini, due qualificati capi illuminati dell'epoca, in cui si parla della necessità di tre conflagrazioni mondiali per raggiungere l'obiettivo.

Va chiarito che quelle che chiamiamo conflagrazioni mondiali non sono mai state strettamente tali, ma conflitti generalizzati, ma non totali.

Albert Pike dice a Giuseppe Mazzini che la Prima Conflagrazione Mondiale deve essere generata per permettere il rovesciamento del potere degli zar in Russia, e per trasformare questo paese nella fortezza del comunismo ateo.

Suggerisce poi che una Seconda Conflagrazione Mondiale dovrebbe essere incoraggiata per consentire la creazione dello stato sovrano di Israele in Palestina.

successivamente una conflagrazione del Terzo Mondo in modo che l'Islam e il sionismo politico si distruggano a vicenda, e le altre nazioni siano esauste fisicamente, mentalmente, spiritualmente ed economicamente.

E alla fine del conflitto del terzo mondo, pike predisse, si sarebbe scatenato il più grande cataclisma sociale del mondo.

Allora le masse, deluse dal disordine, nella loro disperazione, si allontaneranno allo stesso tempo dal cristianesimo e dagli ateismi, nel modo in cui saranno disposte ad accettare un nuovo ordine materiale e spirituale.

Allora gli illuminati avrebbero presentato un nuovo leader per generare pace e normalità sul pianeta, cercando la sintesi tra il messia che gli ebrei si aspettano, il mahdi che i musulmani si aspettano e il ritorno di Gesù Cristo che i cristiani si aspettano.

Stiamo parlando dell'anticristo, che sarebbe un leader civile e spirituale.

Questa sintesi sarebbe spinta da una nuova religione che unirebbe tutte le religioni sotto un unico credo.

Ma il grande contendente che hanno avvertito era il cristianesimo.

Ecco perché un membro degli IIlluminati, di nome Nubius, dichiarò nel 1818 che l'obiettivo degli Illuminati era il completo annientamento del cattolicesimo e infine del cristianesimo.

E come lo farebbero?

Suggerì l'idea dell'infiltrazione della Chiesa per raggiungere il pontificato.

Perché diceva che il papa non sarebbe mai entrato in una società segreta e quindi dovevano entrare nella Chiesa e nel papato.

E per questo il piano era quello di entrare attraverso i conventi e i seminari, ammettendo che questa strategia avrebbe preso decenni.

Questo piano per infiltrarsi nella Chiesa cattolica è contenuto nel documento massonico, chiamato Alta Istruzione Vendita del XIX secolo, dei cosiddetti Carbonari d'Italia.

E arriva a dire che "Tra cento anni i vescovi e i sacerdoti crederanno di marciare dietro la bandiera delle chiavi di Pietro, quando in realtà seguiranno la nostra bandiera; le riforme dovranno essere introdotte in nome dell'obbedienza".

Quindi vediamo un piano costantemente proposto per creare un nuovo ordine mondiale che comporta la creazione di destabilizzazione e la creazione delle basi per le istituzioni mondiali di governo e religione mondiale.

Oggi vediamo i segni con le istituzioni mondiali che gestiscono una morale contraria al cristianesimo e con sempre più potere, il finanziamento da parte di alcuni miliardari a gruppi che creano destabilizzazione all'interno dei paesi, e una forte apostasia all'interno delle grandi religioni del mondo, specialmente all'interno del cristianesimo.

Mentre le varie profezie parlano di una conflagrazione del terzo mondo, che si può leggere nella Bibbia con l'apertura dei 7 sigilli dell'Apocalisse, in particolare il secondo sigillo, il cavallo rosso, che toglierà la pace della terra e produrrà vittime tra la popolazione, Apocalisse 6:4.

E anche con l'apertura del terzo e del quarto sigillo che parlano di carestia e piaghe sulla terra, Apocalisse 6:5-8.

Dopo la conflagrazione del terzo mondo i veri cristiani saranno perseguitati, cosa che possiamo vedere in Apocalisse 6:9-11.

E ci sarà impiantato il governo mondiale della bestia.

E il luciferianesimo diventerà per un certo tempo la religione mondiale.

Il resto delle religioni e in particolare il cristianesimo, saranno censurati durante il nuovo ordine planetario della bestia e del falso profeta, per un periodo di 42 mesi, o 3 anni e mezzo (Apocalisse 13:5).

Allora il falso profeta farà sì che tutti gli esseri umani siano contrassegnati con 666, il numero della bestia.

Senza quel marchio non sarete in grado di comprare o vendere in quel nuovo ordine mondiale, Apocalisse 13:16-18.

E per questo è necessario che il denaro circolante scompaia e che gli acquisti siano effettuati per mezzo di un segnale personale.

Su questa tendenza ci sono già chiari segnali che l'economia mondiale si sta dirigendo verso la scomparsa del denaro fisico.

Durante quei 3 anni e mezzo, l'anticristo e il falso profeta inganneranno il mondo con il loro falso paradiso sulla terra.

Proclameranno che la pace e la sicurezza sono venute nel mondo.

E che si sono sbarazzati dei cristiani e di altre religioni che avevano discorsi di odio.

Ma San Paolo disse che quando il mondo dirà pace e sicurezza, allora improvvisamente, la rovina verrà su di loro (1 Tes.5:1-2).

E Apocalisse 19:20 dice che la bestia sarà imprigionata insieme al suo alleato religioso, il falso profeta, ed entrambi saranno gettati nel lago di fuoco.

Così si concluderà questa tappa, con una purificazione della terra, attraverso una nuova Pentecoste e il trionfo del Cuore Immacolato di Maria.

Questo tempo di pace avrà il Regno Eucaristico di Gesù e la Chiesa fiorirà.

Bene, finora quello che volevamo dirvi sulla possibilità di una conflagrazione del terzo mondo, quali conseguenze politiche e spirituali avrebbe avuto sul mondo e come sarebbe finito questo periodo.