lunedì 20 settembre 2021

Tutte le cose sono velate in terra.

 


Riprendiamo la nostra riflessione sulla Fede. La Fede è comunione con Dio. In questa vita ci  permette di cominciare a conoscere Dio, di possederlo come Verità, di vedere tutto e tutte le cose        –visibili ed invisibili– come veramente sono: tutte le cose vengono da Dio e sono canali di comunicazione con Lui, occasioni per incontrarlo, per farci abbracciare da Lui e per abbracciarlo. Tutte le  cose e le circostanze lo velano e lo rivelano; non sono Dio, ovviamente, ma ci parlano di Dio. “I cieli e la terra sono pieni della sua Gloria”. Tutte le cose hanno tanto da raccontarci di Lui, ma per  ascoltarle dobbiamo avere le giuste disposizioni: umiltà nella mente, desiderio nel cuore. Quando ami  una persona, già in partenza sei disposto a crederla;  per tanto, ama e crederai, credi e capirai.  

Infatti dice il Signore a Luisa: “Figlia mia, per comprendere bene un soggetto ci vuole la  credenza, perché senza questa tutto è buio nell’intelletto umano, mentre solo il credere accende  nella mente una luce e per mezzo di questa luce scorge con chiarezza la verità e la falsità, quando  opera la grazia e quando la natura, e quando l’opera diabolica. Vedi, il Vangelo è noto a tutti; ma chi  comprende il significato delle mie parole, le verità che esse contengono? Chi le conserva nel proprio  cuore e ne fa un tesoro per comprarsi il regno eterno, chi crede. E tutti gli altri non solo non ne  comprendono un acca, ma se ne servono per farsi beffe e mettere in burla le cose più sante. Onde si  può dire che tutto è scritto nel cuore di chi crede, spera ed ama, e per tutti gli altri niente è scritto.  Così è di te: chi ha un po’ di credenza vede le cose con chiarezza e trova la verità; chi no, vede le  cose tutte confuse”.   (Volume 4°, 09.01.1903) 

In Cielo non c’è Fede, non serve: tutto è chiaro. Solo in Cielo troveremo la perfetta risposta ad  ogni possibile “perché”. Ma in questa vita tutte le cose –possiamo dire– sono in un certo modo simili ai Sacramenti; infatti ad esse si può applicare la definizione di “Sacramento” come si legge nel  Catechismo di San Pio X: “Con la parola sacramento s’intende un segno sensibile ed efficace della  grazia, istituito da Gesù Cristo per santificare le anime nostre”. Tutto ciò che Dio fa è “sacro”, viene  cioè da Dio e ha lo scopo di trasmetterci una qualche grazia da parte di Dio e di congiungerci a Dio.  Ogni cosa ci porta da parte Sua  le sue notizie, la sua Provvidenza, il suo Amore.  

A questo punto è indispensabile, da parte nostra, passare dal “segno” al significato, dall’involucro al Contenuto.  E così dice Gesù:  

“Figlia mia, tutte le cose quaggiù, tanto nell’ordine soprannaturale quanto nell’ordine naturale,  sono tutte velate. Solo nel Cielo sono svelate, perché nella Patria Celeste non esistono veli, ma si  vedono le cose come sono in se stesse; sicché lassù non deve lavorare l’intelletto per comprenderle,  perché da se stesse si mostrano quali sono, e se lavoro c’è da fare nel beato soggiorno, se pure si  può chiamare lavoro, è quello di godere e felicitarsi nelle cose che svelatamente [si] vedono. Invece  quaggiù non è così; siccome la natura umana è spirito e corpo, quindi il velo del corpo impedisce  all’anima di vedere le mie verità; [infatti] i sacramenti e tutte le altre cose sono velati. Io stesso,  Verbo del Padre, avevo il velo della mia Umanità. Tutte le mie parole, il mio Vangelo, [sono] sotto  forma di esempi e di similitudini, e mi comprendeva chi si avvicinava ad ascoltarmi con la fede nel  cuore, con umiltà e con voler conoscere le verità che Io manifestavo loro, per metterle in pratica.  Col fare ciò rompevano il velo che le mie verità nascondevano e trovavano il bene che c’era in  esse. Con la fede, con l’umiltà e col voler conoscere le mie verità facevano un lavoro, e con  questo lavoro rompevano il velo e trovavano le mie verità, quali sono in se stesse, e quindi restavano  legati a Me col bene che contenevano le mie verità. Altri che non facevano questo lavoro, toccavano il velo delle mie verità, non il frutto che c’era dentro, perciò restavano digiuni, non capivano nulla e,  voltandomi le spalle, si partivano da Me. 

Così sono le verità che Io con tanto amore ti ho manifestato sulla mia Divina Volontà. Per fare  che risplendano come soli svelati, quali sono, devono fare il loro lavoro, la via per toccarle, che è la  fede; devono desiderare di volerle conoscere, pregare ed umiliare il loro intelletto per aprirlo, per fare  entrare in loro il bene e la vita delle mie verità. Se ciò faranno, romperanno il velo e le troveranno più  che fulgido sole, altrimenti resteranno ciechi ed Io ripeterò loro il detto del Vangelo: «Avete occhi e  non vedete, orecchie e non ascoltate, lingua e siete muti». 

Vedi, anche nell’ordine naturale tutte le cose sono velate. La frutta ha il velo della corteccia: chi  gusta il bene di mangiarla? Chi fa il lavoro di avvicinarsi all’albero, di coglierla, di togliere la corteccia  che nasconde il frutto; costui gusta e fa suo cibo il frutto desiderato. I campi sono velati di paglia: chi  prende il bene che quella paglia nasconde? Chi sveste quella paglia ha il bene di prendere il grano  per formare il pane per farne il suo cibo quotidiano. Insomma, tutte le cose hanno quaggiù il velo che  le copre, per dare all’uomo il lavoro e la volontà [e] l’amore di possederle e gustarle. 

Ora, le mie verità superano di gran lunga le cose naturali e si presentano alla creatura come  nobili regine velate, in atto di darsi a loro, ma vogliono il loro lavoro, vogliono che avvicinino ad esse i  passi della loro volontà per conoscerle, possederle ed amarle, condizioni necessarie per rompere il  velo che le nascondono. Rotto il velo, con la loro luce si faranno strada da sole, dandosi in possesso  di chi le ha cercato. Ecco la ragione per cui leggono le verità sulla mia Divina Volontà e fanno vedere  che non comprendono ciò che leggono, anzi si confondono, perché manca la vera volontà di  volerle conoscere; si può dire che manca il lavoro per conoscerle e senza lavoro non si acquista  nulla, né meritano un tanto bene, ed Io, con giustizia, nego loro ciò che abbondantemente do agli  umili che sospirano il gran bene della luce delle mie verità.  

Figlia mia, quante mie verità soffocate da chi non ama conoscerle e non vuol fare il suo  piccolo lavoro per possederle! Sento che vogliono, se potessero, soffocare Me stesso. Ed Io nel mio  dolore sono costretto a ripetere ciò che dissi nel Vangelo e lo dico coi fatti: tolgo a chi non ha o ha  qualche piccola cosa dei miei beni, e lo lascio nella squallida miseria, perché non volendoli e non  amandoli li terrà senza stimarli e senza frutto, e darò più abbondante a quelli che hanno, perché  questi li terranno come preziosi tesori che li  [faranno] fruttificare sempre più.”  (Vol. 28°, 02.08.1930)  Senza questo desiderio di penetrare oltre il velo per conoscere e possedere ciò che in esso si  occulta, tutto rimane incomprensibile: “Avete occhi e non vedete? Avete orecchi e non sentite? Si è  indurito il vostro cuore?” (Mc 8,18), tutto risulta una bella parabola, tutto diventa un bel raccontino  edificante… Invece ogni cosa copre la Presenza reale e palpitante di amore della Divina Volontà. Se  l’Eucaristia contiene sotto l’aspetto di una piccola Ostia bianca la reale Presenza di Gesù Cristo, vero  Dio e vero Uomo, con tutta la sua Vita, Passione e Morte e Resurrezione, allo stesso modo gli altri  Sacramenti contengono occulta la Divina Volontà in atto di darci Vita.  

E lo stesso i Comandamenti: compiere qualcosa che Dio vuole contiene in sé la Presenza reale     e viva della sua Volontà. Purtroppo, senza la luce, la creatura si ferma all’involucro, non vede oltre il  velo dell’obbligo, percepisce soltanto la voce del comando divino e non scopre il Cuore divino. E’  perché è ancorata in se stessa, è la volontà umana che vuole far tutto con la propria forza…   

“Figlia mia, chi fa la mia Volontà e vive in Essa forma nella sua anima il libro del «Fiat» Divino,  ma questo libro deve essere pieno, non vuoto o [con] qualche pagina scritta. Se non è pieno finirà  subito di leggerlo e, non avendo che leggere, si occuperà di altro e quindi la vita della mia Divina  Volontà sarà interrotta e come spezzata nella creatura. Invece, se è pieno avrà sempre da leggere, e  se pare che finisca, Io aggiungerò altre pagine più sublimi, per fare che mai le manchi la vita, la conoscenza sempre nuova e l’alimento sostanzioso del mio Volere Divino. Sicché l’interno deve essere  come tante pagine per formare questo libro; pagina l’intelligenza, pagine la volontà e la memoria,  pagina il desiderio, l’affetto, il palpito, pagina la parola che deve saper ridire ciò che ha letto, altrimenti resterà [come] un libro che non farà bene a nessuno, mentre il primo scopo di chi fa un libro è  di propagarlo. Quindi tutto l’interno deve essere scritto con pagine della mia Divina Volontà e questo  libro deve essere tanto pieno, da non poter trovare altro da leggere se non la sola mia Volontà.  

Ora, quando l’anima ha pieno il suo libro interno, conoscerà molto bene il libro esterno della  Divina Volontà: tutta la Creazione non è altro che [un] libro di Essa, ogni cosa creata è una pagina  che forma un libro grandissimo e di molti volumi. Onde avendo formato il suo libro interno e [avendolo] letto ben bene, saprà leggere benissimo il libro esterno di tutta la Creazione e in tutte le  cose ritroverà la mia Divina Volontà in atto di darle la sua vita, le sue lezioni altissime e sublimi e il  suo cibo prelibato e santo. A chi ha formato nel suo interno questo libro del «Fiat» divino e [lo ha]  letto ben bene, succederà come [a] chi ha posseduto un libro, lo ha letto e riletto, ha studiato bene le  cose più difficili, ha appianato tutte le difficoltà [e] delucidato i punti più oscuri, in modo che ha  consumato la sua vita su quel libro: se una persona di fuori gli portasse un altro libro simile, lo saprà  leggere certissimo e riconoscerà in quello il libro suo. Molto più che la mia Volontà Divina ha chiuso  la creatura nel cerchio suo santissimo e ha messo nel fondo dell’anima il libro del suo «Fiat», e nella  Creazione ha ripetuto il suo libro divino, in modo che l’uno fa eco nell’altro e si intendono  mirabilmente. Ecco perché è necessario riconoscere il libro del «Fiat» divino nel fondo della propria  anima, leggerlo ben bene per farne vita perenne, e così, con facilità poter leggere le belle pagine ed il gran libro della mia Volontà di tutta la Creazione.”  (Vol. 29°, 06.07.1931) 

La Volontà Divina ci appare continuamente mascherata di… un bel tramonto, di un lavoro da  fare, di un uccellino che canta per noi, di una situazione dolorosa, di una persona che incontriamo…  Ma è sempre Lei, cioè, il Cuore del Padre nostro Divino… La Fede è scoprirla, trovarla, abbracciarla. 

 


Continuo a chiamare tutti … alla protezione dei Miei Comandamenti

 


18 settembre 2021 

Dio Padre

“Siate sempre consapevoli nel vostro cuore della vostra relazione con Me. In questo modo, tutti i vostri pensieri, parole e azioni si concentreranno sul compiacere Me. In questi giorni, si pensa poco a compiacere Me. Gran parte della popolazione è concentrata sull’amore di se e sul compiacere se stessi. Un barometro di ciò è il matrimonio che non si basa più sulla Mia Approvazione o Accettazione, ma è semplicemente un accordo tra persone a vivere insieme.”

“Ritornate alle norme dei tempi passati, quando l’esistenza umana era considerata un dono da parte mia. La vita nel grembo materno era protetta dalla legge. Natale e Pasqua erano prima di tutto festività religiose, non opportunità commerciali.”

“Continuo a richiamare l’umanità alla realtà del Mio Dominio su di essa. Continuo a chiamare tutti i popoli, tutte le nazioni e tutti i cosiddetti religiosi alla protezione dei Miei Comandamenti. Pregate affinché tutti Mi ascoltino e prestino attenzione.”

Leggi 1 Giovanni 3:22+ …e qualunque cosa chiediamo la riceviamo da lui perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quel che è gradito a lui.

 


L'ARCANGELO CHE OFFRE AIUTO: SAN GABRIELE

 


Messaggio dell'Arcangelo Gabriele


"Amato Mark... Miei cari fratelli! Io, Gabriele, servo del Signore e della Beata Vergine Maria, vengo di nuovo a benedirvi e a darvi la pace!

Io sono l'Angelo della Fortezza, della forza di Dio, è la mia missione di rafforzarvi ogni giorno nella battaglia che dovete combattere contro il diavolo, contro i peccati del mondo, contro voi stessi, contro le vostre inclinazioni al male, contro il vostro io corrotto. Perciò sono più vicino che mai a voi, in questi tempi cattivi in cui vivete, ma sono anche tempi di grazia senza precedenti. Siete tutti invitati dal Signore, la Madre di Dio attraverso di me. Siate forti nella lotta contro le forze del male, contro il mondo e contro voi stessi.  

Siate forti nella lotta contro il vostro io corrotto negando a voi stessi, al vostro io, tutto ciò che vuole e chiede, seguendo la Via della Penitenza, del disprezzo del mondo e di voi stessi e camminando sempre più sulla via della docilità, della mortificazione interiore, della rinuncia che vi rende veramente liberi da tutte le catene e pastoie che portate nelle vostre anime. E così camminate sulla Via del Signore, sulla Via della Santità, sulla Via della Madre di Dio con un passo fermo, determinato e rapido ogni giorno, crescendo sempre più nella Perfezione Spirituale.

Sii forte nella lotta che devi condurre contro il mondo, contro le sue cattive mode, i cattivi precetti e le cattive abitudini. Affinché in questo modo, seguendo la Via di Cristo e non il lungo e spazioso sentiero della perdizione dove la maggior parte di voi entra, possiate veramente seguire ogni giorno la Via dell'adempimento della Legge del Signore, del Vangelo, della Parola Divina, dei Messaggi che tutto il Cielo qui vi ha dato in modo così mirabile e grande. E così, ogni giorno, raggi di Luce, raggi di Santità possono uscire dalla tua anima per illuminare questo mondo avvolto nelle tenebre e dalla tua anima può veramente salire l'Inno d'Amore Perfetto al Signore, alla Madre di DIO per la Maggior Gloria del Nome del Signore e della Santissima Trinità.

Sii forte nel combattimento che devi fare contro il diavolo, il nostro grande avversario, l'avversario del Signore e di Maria Santissima, confutando tutte le tentazioni che ti propone, opponendoti ai vizi che ti presenta come virtù. Perché così, ogni giorno, crescendo sempre più nelle opere buone, nella purezza, nell'umiltà, nella generosità e nell'amore, tu possa, insieme a Me, insieme alla Madre di Dio, schiacciare la testa di questo crudele, di questo perfido nemico.

Io, GABRIELE, sono al vostro fianco per aiutarvi in ogni momento, quando vi sentite deboli, senza forza, venite a Me ed Io vi consolerò, vi aiuterò e vi rafforzerò attraverso la Preghiera Profonda, attraverso l'Unione Profonda delle vostre anime con Me, vi comunicherò la Mia propria Forza, la Mia propria Fortezza e vi farò crescere ogni giorno di più nell'Amore del Signore, nella Sua Grazia, nell'adempimento esatto dei Suoi Comandamenti, nell'obbedienza sempre più perfetta alla Madre di Dio.

   Conosco tutte le vostre debolezze, conosco tutte le vostre miserie e so molto bene dove l'avversario vi raggiunge per farvi cadere. Conosco le vostre debolezze una per una e vedo quando state scivolando nel peccato prima ancora che ve ne rendiate conto. Le trappole che Satana, che il mondo vi presenta sono identificate da Me ancor prima che ve ne rendiate conto. Ed è per questo che posso aiutarvi molto a sfuggire alle insidie di Satana, del mondo e della vostra miseria personale.

Voglio aiutarvi coprendovi con le mie ali, coprendovi con il mio mantello, con la mia protezione, per questo vi chiedo amore, docilità, preghiera. Pregate di più con Me e per Me, abbandonandovi docilmente nelle Mie Mani affinché Io possa rivestirvi ogni giorno di GENTILEZZA, FORZA, PUREZZA e AMORE.

  Io, GABRIEL, vi porto ogni giorno dal Cielo la Grazia del Signore e porto anche le vostre Preghiere da presentare davanti al TRONO DEI SACRI CUORI UNITARI. Dovete amarmi ogni giorno di più, passare più tempo con Me in preghiera e, soprattutto, lasciarvi formare da Me. Nel momento della tentazione, nel momento della debolezza, se distoglierete lo sguardo da voi stessi, da ciò che il vostro io corrotto vuole, da ciò che il vostro io corrotto sollecita, dalle suggestioni che il maligno vi presenta e fisserete il vostro sguardo su di Me, vi prometto di darvi la forza di resistere alle trappole di Satana, se siete caduti, ritornate a Me il più presto possibile, affinché io vi conduca al Signore e vi riconcili con il Signore.

  Allora prenderò le vostre anime sempre più forti, sempre più vicine, sempre più unite al Signore, così che a poco a poco vincerete tutte le vostre debolezze. Voglio essere al tuo fianco per insegnarti ogni giorno a dire NO a te stesso e SI alla Volontà di DIO. Vi insegnerò cos'è il VERO ABBANDONO che porta alla FORZA SPIRITUALE, che è dire CONTINUAMENTE NO ALLA VOSTRA VOLONTA' E SÌ ALLA VOLONTA' DI DIO. Vi insegnerò che la VERA RINUNCIA nasce da un cuore innamorato del Signore, da un cuore che ama il suo Maestro più di se stesso, che ama Sua Madre in cielo più di se stesso.

Vi insegnerò che la vera rinuncia scaturisce dal cuore che non cerca se stesso nella Preghiera, ma cerca la Volontà di Dio e che la rinuncia perfetta vi porterà alla VERA FORZA che consiste nell'essere padroni di se stessi, padroni delle proprie emozioni, sentimenti, desideri e pensieri, e che rende il cuore del Signore, il cuore del Signore, il cuore del Signore, e questo fa sì che l'anima diventi veramente una Torre d'Avorio, una Torre Forte come lo fu la Beata Vergine stessa, San Giuseppe e come lo furono tanti Santi, come lo fummo noi stessi, gli Angeli, al tempo della prova di Fedeltà a cui il Signore ci sottopose all'inizio della Creazione. E noi abbiamo amato il Signore più di noi stessi, quindi siamo rimasti fedeli a LUI, mentre gli angeli che volevano amare se stessi, come Lucifero, più di Dio, sono caduti e sono stati cacciati dal Signore dal cielo.

Siamo, dunque, Modelli di Fedeltà per voi, noi Angeli del Signore, e questa Fedeltà la voglio insegnare, la voglio comunicare a ciascuno di voi.


  VIENI DA NOI E NOI TI RAFFORZEREMO!

VIENI DA NOI E TI RENDEREMO COSÌ FORTE CHE NIENTE POTRÀ SCONFIGGERTI!


Messaggio consegnato a Marcos Tadeu, Jacareí - Brasile del 19 febbraio 2012

IL GIOCO DI SATANA; NON GIOCHIAMO CON ESSO

 


    1.- Satana non si preoccupa delle anime che tiene prigioniere nelle sue reti. Li tiene in una bolla, in una stanza buia, dove la persona non si interroga sulla sua vita di peccato permanente e che da un lato sta causando la sofferenza di Gesù sulla croce e offendendo il Padre che l'ha creato per servirlo, nella libertà, e per aiutare i suoi fratelli nell'amore (per queste persone dobbiamo pregare molto ogni giorno, per la conversione dei peccatori).

2 - Gli attacchi di Satana sono diretti a quelle anime che si sono rivolte a Dio, o sono in cammino verso di esso, o ne hanno l'intenzione.

3.- L'arma migliore: sei un peccatore senza ritorno. Dio ti rifiuta e non ti perdonerà mai. La persona ha un enorme peso sulla coscienza e anche se si confessa, non è convinta che i suoi peccati siano già stati perdonati.

A queste persone vogliamo dire di non torturarsi più. Dio perdona i loro peccati, non importa quanto siano gravi. Lui perdona tutto. Non è tanto la gravità del peccato che conta, ma la ferma intenzione di fare ammenda, di chiedere perdono e di cambiare la propria vita.

Nessuno si scandalizza dei peccati che avete commesso, né Dio, né Gesù, né la Santa Vergine, né noi laici che intercediamo per voi. Niente ci scandalizza. Tutti hanno il perdono di Dio, tutti possono essere salvati ed entrare nel Regno dei Cieli.

Questa coscienza colpevole è più comune nelle donne che negli uomini, siamo più semplici, abbiamo fatto mille e una cosa, ci pentiamo, ci confessiamo e voltiamo pagina. Le donne si recriminano di più e non dovrebbe essere così. Cambiare vita e dimenticare il passato, qualunque esso sia. Gesù ti aspetta a braccia aperte e tutto è perdonato.

4 - L'arma successiva: la persona si pente, si confessa e cambia vita. Poi inizia l'inferno in piena regola per cercare di fargli commettere di nuovo quel peccato. È una grande lotta e l'anima deve essere forte. È molto importante pregare quotidianamente e anche sapere quali sono i fattori scatenanti del nostro peccato, per evitarli. È lì che Satana attaccherà.

Se la persona lo commette, va immediatamente alla confessione e alla comunione. Cadono di nuovo, si confessano di nuovo, tutte le volte che è necessario, finché non riescono a superare quel peccato che può essere profondamente radicato in noi.

Questo deve essere fatto immediatamente, c'è il peccato, la confessione il più presto possibile, in modo che Satana non li allontani, è così che va il gioco.

Come disse una volta padre Loring:

Tu commetti il peccato, chi se ne frega, vai a confessarti, cadi di nuovo, ti confessi di nuovo, cadi di nuovo, ti confessi di nuovo, ti confessi di nuovo, finché arriva il momento in cui superi la tua imperfezione e sei guarito.

   Gesù ci perdonerà sempre.

 Fratelli, la misericordia di Dio è infinita. Non sentitevi mai in colpa, c'è un Padre che vi ama come non potete immaginare e vi vuole con Lui per tutta l'eternità. Ma fratelli, dovete venire davanti al Padre con un'anima pura. Lavoriamo per questo, ora che abbiamo sacerdoti che possono darci l'assoluzione. Verrà un tempo in cui non ci saranno sacerdoti per ascoltare le nostre confessioni, perché tutto sarà nel caos.


Allegato

Satana non si preoccupa delle anime che tiene prigioniere.

 Per quanto riguarda il punto uno, Satana non si preoccupa delle anime che tiene nel suo ovile, ma Dio sì. Sarebbe impossibile elencare i modi in cui Dio si avvicina alle anime nel peccato, ma per generalizzare potremmo dire quanto segue.

 Il peccatore in fondo al pozzo, nella totale oscurità, ma felice a modo suo, poi, sente una mano dall'alto, che lo afferra per i capelli e lo tira in superficie. Quando esce, è sorpreso perché c'è la luce... e una voce gli chiede: Vuoi uscire o devo riportarti dolcemente in fondo al pozzo dove eri?


GESÙ ANALISI DEI LIBRI PROFETICI - Capitolo 1

 


2016 - 2017

CAPITOLO UNO

È importante conoscere i segni dei tempi per iniziare a prepararci agli eventi che verranno e per conoscere più profondamente la Parola del Padre mio nelle Scritture, che sono il fondamento di ogni nostra analisi, perché solo nella Parola del Padre mio si trova tutta la verità.

Per cominciare analizzeremo i libri profetici, facendo importanti analogie tra questo libro e l'Apocalisse.

Trarrò importanti conclusioni, cercando di essere il più chiaro ed esplicito possibile nello sviluppo di ogni capitolo, in modo che possiate conoscerle perfettamente e che possiate formarvi un panorama ben definito di ciò che è successo, sta succedendo e sta per succedere.

Questo è molto importante, poiché stiamo già vivendo nei tempi finali e il Cielo non potrebbe essere più chiaro quando manifesta i segni evidenti della mia seconda venuta in natura.

Segni evidenti e convincenti che sto arrivando più veloce di un fulmine e sebbene l'umanità rimanga sommersa in un letargo spirituale, il Cielo annuncia il contrario e si presentano tutti i tipi di segni profetici che si sono compiuti e che si compiranno mentre passiamo attraverso il Venerdì Santo della mia Crocifissione fino a raggiungere il Sabato di Gloria e finalmente la Domenica di Resurrezione vissuta dalla mia Santa Chiesa, che, essendo il mio Corpo, passerà attraverso la mia dolorosa crocifissione.

La mia amata sposa soffrirà insieme a me e condividerà il mio Calice per essere rinnovata.

Voi, mio amato popolo d'Israele, siete la mia Chiesa, perciò vi aspetto ogni giorno ai piedi della mia Santa Croce per condividere con voi il mio Calice perché la sofferenza purifica e redime la mia Chiesa.

Così, lei può essere la mia degna sposa il giorno del mio matrimonio che sarà molto presto.

Popolo d'Israele, il Cielo non vi abbandona; per questo, su richiesta della mia amata Madre, io e il mio caro segretario, svilupperemo e analizzeremo i capitoli più importanti dei Libri Profetici.

Gli uomini orgogliosi e superbi sono incapaci di comprendere i segni dei tempi, perché il loro stesso orgoglio li acceca e li rende sordi alle trombe apocalittiche che risuonano anche nel cuore del mio amato popolo, che è capace di distinguere con chiarezza i segni dei tempi, di capirli e discernerli, e quindi di prepararsi alla mia seconda venuta.

Questa analisi pratica ci darà le linee guida da seguire e delineerà un quadro più chiaro di tutto ciò che è accaduto e che deve ancora accadere; riassumeremo alcuni capitoli dei Libri Profetici e analizzeremo i più importanti, per entrare poco a poco nella conoscenza dell'Apocalisse.

Inizieremo con Gioele, che non è un profeta molto conosciuto e il suo libro è molto piccolo, ma dà un contributo importante alla storia della salvezza con i suoi capitoli, che sono solo quattro.


DAREMO UNO SGUARDO PIÙ DA VICINO A GIOELE CAPITOLO 2



IL GIORNO DEL SIGNORE

1) Che la tromba suoni in Sion, che ci sia un grido nel mio santo monte che i contadini tremino perché il giorno del Signore è vicino.

2) Un giorno di tenebre e di oscurità, un giorno di nuvole e di nuvole spesse; come il crepuscolo che si stende sui monti è un'armata spessa e grande, non c'è stato niente di simile, né ci sarà più niente di simile per molte generazioni.

3) Prima di lui il fuoco divora, dietro di lui le fiamme consumano; davanti a lui c'è un giardino, dietro di lui un deserto desolato, nulla si salva.

4) Il suo aspetto è di cavalli, di cavalieri al galoppo;

5) il suo rumore è come il rumore dei carri che rotolano sui monti, come il crepitio di una fiamma che divora la pula, come un esercito di molti che sono schierati per la battaglia;

6) davanti al quale i popoli tremano, con i volti arrossati.

7) Corrono come soldati, salgono sul bastione, ognuno avanza nella sua linea senza disordinare i ranghi;

8) Nessuno ostacola il suo compagno, avanzano ognuno per la sua strada, anche se le frecce cadono di fianco, non si sciolgono.

9) Prendono d'assalto la città, scalano le mura, si arrampicano nelle case, sfondano le finestre come ladri.

10) La terra trema davanti a loro e i cieli si muovono, il sole e la luna si oscurano, le stelle ritirano la loro luce.

11) Il Signore alza la voce davanti al suo esercito; i suoi campi sono innumerevoli, sono forti quelli che eseguono i suoi ordini. Grande e terribile è il giorno del Signore: chi può resistere ad esso?


SPIEGAZIONE

Abitanti della terra, presto inizierà la mietitura e i capri saranno separati dalle pecore, ma prima del giudizio delle nazioni verrà il grande e terribile giorno di Jahvè, e gli abitanti della terra non potranno scusarsi davanti alla maestosa potenza del Padre mio, che giudicherà rigorosamente ogni essere umano, facendo vedere in un giudizio particolare i loro peccati, come il Padre mio vede le loro anime.

L'umanità, spaventata, vorrà morire quando vedrà nella sua anima tali grandi offese commesse davanti al Cielo e all'umanità.

Nessuno sfuggirà al suo particolare giudizio e sarà in grado di vedere che un'azione malvagia non colpisce solo l'offeso, ma l'intera società e il mondo intero, direttamente o indirettamente.

Ecco perché la società di oggi è sommersa nella nebbia più densa, così densa che è quasi impossibile respirare.

I miei Angeli, comandati da San Michele Arcangelo, possono percepire questa fitta oscurità e questo fa sì che la natura si ribelli all'umanità e protesti contro di essa, perché ama il suo Creatore e non può sopportare tanto peccato, che la immerge in un nauseante odore di morte.

La natura, come parte della creazione, cerca una via d'uscita da tanto male, e così si ribella all'uomo, scatenando la sua furia contro di lui, con potenti terremoti, tsunami, uragani, inondazioni, gelate, siccità ed eruzioni vulcaniche.

Il mondo è scosso e respinto con movimenti tellurici, l'orribile peccato, specialmente il peccato di sacrilegio che Mi offende tanto tagliando il Mio Corpo, la Mia Anima, i Miei Sensi; il martirio e l'aborto che con forti grida gridano al Cielo la vendetta.

La natura è fedele al suo Creatore, quindi è partecipe della sua giusta ira, perché non può più sopportare tanto peccato, vomitando l'uomo dal suo grembo.

L'odore che emana l'uomo è nauseante e ha trasformato il mondo che Dio gli ha dato per prosperare e vivere felicemente, in una sudicia palude di peccati, dove l'uomo affonda a poco a poco e non sembra preoccuparsene, perché non ne è nemmeno consapevole e anzi si diverte a vivere immerso negli odori della putrefazione del peccato.

Ma mia Madre abbraccia ancora l'umanità, e anch'io, perché mi sono sacrificato per questo amore, e cerchiamo di redimere l'umanità e di farle prendere coscienza del male e delle azioni malvagie attraverso gli ultimi Profeti di mio Padre.

Ma l'umanità è cieca e sorda, perché il peccato stesso la acceca e non le permette di respirare né di agire, e sprofonda nel peccato, e questa palude di azioni e fatti cattivi la immobilizza.

Perciò sono incapaci di reagire all'amore di mio Padre, mio e di mia Madre, ma gli uomini non sembrano preoccuparsi di perdere la loro anima, perché non sanno nemmeno cosa sia la vita eterna.

Per questo vivono nell'indifferenza totale verso lo spirituale, quindi si accontentano del mondo e di ciò che offre loro, non rendendosi conto che il mondo è effimero e l'eternità è l'eternità.

Che tristezza prova mia Madre; ha cercato di sostenere la giusta ira di mio Padre, eppure essa si scatena a poco a poco sul mondo.



La recita quotidiana del Santo Rosario

Per questo Lei, come Regina del Cielo, chiede che i pochi bambini che hanno risposto alla sua chiamata, i più piccoli, con cuore umile, preghino per la salvezza dei loro fratelli accecati dal peccato, con la recita quotidiana del Santo Rosario.

Il Cielo non manda punizioni senza avvertire il suo popolo; questa è la ragione della ricomparsa di nuovi Profeti in questi ultimi tempi, che sono incaricati attraverso i loro messaggi di avvertire l'umanità degli eventi che possono colpirla se non cambiano i loro modi.

C'è sempre un campanello d'allarme e un appello al pentimento per il popolo, quindi le profezie sono condizionate dalla risposta del popolo.

Oggi le profezie si stanno realizzando; i segni nella natura, nella sfera politica, sociale, economica, culturale e religiosa indicano che tutto è iniziato.

Per questo sottolineeremo le trombe apocalittiche come menzionato dal profeta JOEL nel capitolo 2, versetto 1 (La tromba suoni in Sion, risuoni nel mio monte santo, tremino tutti gli abitanti del paese, perché il giorno del Signore è vicino).

Sion rappresenta l'amato popolo di mio Padre sparso in tutto il mondo, perché i discendenti delle dodici tribù d'Israele sono stati sparsi ai quattro angoli del mondo.

Quindi, le trombe apocalittiche suonano annunciando il grande e terribile giorno di Yahweh, quando il Padre mio illuminerà le coscienze di tutti i suoi figli.

La terra in quel giorno sarà scossa come non mai, ci saranno molti che non torneranno più dal loro viaggio nell'eternità; per questo è stato dato loro l'Anno della Misericordia, per mettere in ordine i loro conti prima di questo grande evento.

Tuttavia, c'è stata poca risposta e il cielo piangerà amaramente la perdita di molti dei suoi figli che, se avessero approfittato di questo Anno della Misericordia, avrebbero potuto salvare le loro anime.

Il cielo annuncia l'avvicinarsi di questo grande evento con il suono delle trombe apocalittiche, così come l'inizio dell'ira di Dio eseguita sugli abitanti della terra, che si scatenerà con grande furia sulla terra.

Gli angeli giusti del Padre mio preparano le loro spade per scatenare sulla terra terribili calamità, perché l'uomo vive assordato dentro di sé, e il Padre mio è Misericordioso, ma è anche Giusto, e l'uomo che è stato calpestato, umiliato e massacrato dall'uomo malvagio, anche prima di nascere, grida giustizia e il Padre mio non resterà senza dare all'uomo malvagio la sua giusta punizione.

Ecco perché JOEL profetizza il suono delle trombe apocalittiche che annunciano il grande e terribile giorno di Yahweh, il giorno dell'illuminazione delle coscienze, che il profeta descrive in questo versetto.

Davanti a loro tempo la terra, i cieli tremano, il sole e la terra si oscurano, le stelle perdono il loro splendore, il Signore fa sentire la sua voce alla testa dell'esercito, perché i suoi battaglioni sono innumerevoli e potenti, quello incaricato di eseguire la sua parola, sì, grande è il giorno del Signore, molto terribile, chi potrà sopportarlo! JOEL 2(10,11 )

In questo grande e terribile giorno, i grandi magnati della terra, capi del mondo, perversi e presuntuosi per la loro potenza, saranno esaminati nelle loro coscienze e terrorizzati si nasconderanno tra le rocce dallo sguardo rigoroso del Padre mio e non potranno stare davanti alla sua Maestà, perché il suo giudizio immerge le anime in lui, conosce i loro peccati e la loro malvagità.

Guai agli abitanti della terra! Le trombe apocalittiche cesseranno presto di suonare e tutto il Cielo tacerà pochi minuti prima dell'illuminazione delle Coscienze.

Guai alla gran parte degli uomini che non hanno preparato le loro anime, perché dovranno affrontare il rigido sguardo di mio Padre e la sua Mano Giusta e Determinante che li giudicherà senza riguardo.

Anche i giusti saranno giudicati e guarderanno i loro peccati ma lo sguardo del Padre mio e la Sua mano cadranno dolcemente sulle loro anime dando loro l'opportunità di correggere i loro errori e lo farà con dolcezza e amore.

I malvagi avranno anche l'opportunità di emendare la loro vita, ma saranno spaventati perché la giustizia del Padre mio è terribile, molti non saranno in grado di sopportarla e moriranno senza avere l'opportunità di emendarsi e perdendo le loro anime. Per questo l'esercito di Mia Madre pregherà per i suoi fratelli e le sue sorelle affinché, passando attraverso l'eternità, possano ritornare ed emendare la loro vita.

Le trombe apocalittiche sono un forte segno dei tempi finali, ricordatevi di discernere i segni e preparate come Noè la vostra arca affinché il giorno dell'illuminazione delle coscienze l'amore del Padre mio vi sommerga nei segreti insondabili della sua misericordia e del suo amore, rinnovandovi e dandovi ali d'aquila per volare alle più alte vette e conquistare il cielo e la santità nelle vostre anime.

Queste trombe apocalittiche sono un segno del mio secondo avvento, eppure ci sono uomini così sciocchi che cercano di trovare spiegazioni sciocche a questo fenomeno attaccato alla scienza perché nei loro cuori non c'è umiltà e la saggezza divina è fuggita da loro.

Popolo di Dio, preparate le vostre anime per questo evento e ponete la vostra fiducia in Mio Padre e Mia Madre, unitevi al Mio Spirito Santo e che il vostro passaggio nell'eternità vi riempia di gioia e di pace, non temete e confidate solo nella bontà di Mio Padre.


In mezzo a una grande confusione mondiale.

Perciò l'illuminazione delle coscienze, chiamata il grande avvertimento verrà nel mezzo di una grande confusione mondiale in tutti gli aspetti sociali, economici, culturali, politici e religiosi, l'uomo affondato nel pantano del peccato sarà morto alla grazia del Padre mio.

Ci saranno guerre e una pessima situazione economica, la cultura della morte regnerà nel mondo e una gran parte della società accetterà le dottrine sataniche come guida, sommersa in una notte oscura e densa che invaderà gli uomini che perderanno le loro anime nel peccato.

Di fronte a questa situazione caotica in tutti gli aspetti, soprattutto spirituali, mio Padre cercherà di risvegliare il mondo dal suo letargo spirituale, con l'illuminazione delle coscienze, poi verrà il grande avvertimento profetizzato a Garabandal, sarà un giorno terribile per tutto il mondo, ma per il popolo di Dio che ha preparato le sue anime sarà diverso, sarà un giorno di gioia per loro perché vedranno il volto del Padre mio e con gioia dopo aver guardato le loro colpe usciranno come messaggeri del Padre mio per evangelizzare gli altri fratelli, per questo sono stati preparati e acrisolati per aiutarli nelle loro necessità fisiche e spirituali. I 144.000 eletti menzionati in Apocalisse 7, dopo la loro trasformazione andranno ad evangelizzare il mondo intero offrendo la loro vita per il Vangelo di Cristo, perciò sono stati preparati e purificati in questi ultimi anni, formando l'esercito di mia Madre, sono stati Consacrati al mio Sacro Cuore e al Cuore Immacolato di mia Madre, si sono preparati, vivendo una vita di mortificazione, preghiera, digiuno, e preparazione spirituale, ne parleremo più ampiamente in un altro capitolo.


Le persone si pentiranno dei loro peccati e allora ci sarà una separazione tra pecore e capre, tra coloro che hanno ascoltato la chiamata di mio Padre e coloro che l'hanno rifiutata e si formeranno due eserciti che combatteranno ferocemente per la salvezza o la dannazione delle anime. Quelli che mi seguiranno come loro Re e Signore e quelli che seguiranno l'anticristo.

Molti diserteranno il mio esercito quando vedranno minacciata la loro integrità fisica e materiale, perché non hanno sufficiente fiducia e forza spirituale, perciò fin d'ora rafforzatevi con la preghiera, il digiuno, l'eucaristia, la messa, la recita del santo rosario, così che nel tempo della prova e dell'avversità sarete preparati e potrete resistere alla grande tribolazione, Ricordatevi di ungervi con il mio Spirito Santo in ogni momento, egli vi aiuterà molto ad uscire da ogni vicissitudine che entra nella vostra vita, rafforzatevi con la mia parola e i miei sacramenti, specialmente il sacramento della confessione affinché possiate avere le vostre anime purificate per l'illuminazione delle coscienze e questo sarà motivo di grande gioia per le vostre anime e non di paura e angoscia.


Ora guarderemo il capitolo 6 dell'Apocalisse, l'apertura del Sesto Sigillo (12-17).


IL CATACLISMA FINALE


Apocalisse 6.

12) E quando l'agnello ruppe il sesto sigillo, vidi un violento terremoto. Il sole divenne nero come il crine di cavallo; tutta la luna divenne come il sangue.

13) Le stelle del cielo caddero sulla terra, come un fico perde i suoi fichi verdi quando è flagellato da un vento tempestoso.

14) I cieli si riavvolsero come un rotolo che si arrotola e nessuna montagna o isola fu lasciata fuori dal suo posto.

15) I re della terra, i nobili, i grandi capi, i ricchi e i potenti, tutti assolutamente tutti, schiavi e liberi, si nascosero nelle grotte e tra le rocce dei monti

16) dicendo ai monti e alle rocce: "Cadeteci addosso; nascondeteci dalla vista di colui che siede sul trono e dall'ira dell'Agnello".

17) perché il grande giorno della sua ira è venuto e chi sarà in grado di sopportarlo?
Gioele 2 (2-12)

1) Che la tromba suoni in Sion, che ci sia un grido nel mio santo monte; che i contadini tremino, perché il giorno del Signore è vicino, è vicino.

2 ) Un giorno di tenebre e di oscurità, un giorno di nuvole e di nubi spesse; come il crepuscolo che si stende sui monti è la folta e grande schiera; non c'è stato niente di simile, né ci sarà più niente di simile per molte generazioni.

3 ) Davanti, il fuoco divora, dietro, le fiamme consumano; davanti è un giardino, dietro è un deserto desolato; nulla è risparmiato.

4 ). Il suo aspetto è di cavalli, di cavalieri al galoppo;

5 ) Il suo rumore è come il rumore dei carri che rimbalzano sui monti, come il crepitio di una fiamma che divora la pula, come un esercito di molti che sono schierati per la battaglia;

6 ) Davanti al quale i popoli tremano, con i volti arrossati.

7) Corrono come soldati, si arrampicano sul muro, ognuno avanza nella sua linea senza disordinare i ranghi;

8) Nessuno di loro ostacola i loro compagni, ognuno avanza per la sua strada, anche se le frecce cadono accanto a loro, non si sciolgono.

9 ) Prendono d'assalto la città, scalano le mura, si arrampicano sulle case, entrano come ladri dalle finestre.

10) La terra trema davanti a loro e i cieli sono scossi, il sole e la luna si oscurano, le stelle ritirano la loro luce.

11) Il Signore alza la voce davanti al suo esercito: i suoi campi sono innumerevoli, sono forti quelli che eseguono i suoi ordini.

Grande e terribile è il giorno del Signore:

CHI PUÒ SOPPORTARLO!


Questi due capitoli biblici Gioele 2 e Apocalisse 6 (12,17) parlano dell'apertura del Sesto Sigillo dell'Apocalisse che è molto vicino ad avvenire. È dunque urgente che prepariate le vostre anime a questo evento con una confessione di vita e vivendo in grazia, preghiera e mortificazione dei sensi lontano dal mondo, preparandovi spiritualmente a questo grande evento che è necessario che abbia luogo affinché l'uomo si risvegli dal suo letargo spirituale e prepari le vostre anime alla mia seconda venuta.

Ricordatevi che è un atto di misericordia da parte del Padre mio che non c'è più cosa da fare perché l'uomo si risvegli spiritualmente e prenda coscienza dei suoi peccati per preparare le sue anime ad entrare nel mio Nuovo Millennio, ricordatevi che vi aspetto a braccia aperte alle mie nozze con voi mia amata chiesa, coraggio che sono alle porte.


Notizie attuali che sostengono il libro profetico di Gioele capitolo due e Apocalisse 2 (12:17)


Leggendo le sacre scritture troviamo che l'ultimo libro del Nuovo Testamento conosciuto come il Libro dell'Apocalisse menziona questi eventi: E i sette angeli che avevano le sette trombe si prepararono a suonarle.

E il primo angelo suonò, e ci fu grandine e fuoco mischiato a sangue, e furono gettati sulla terra; e la terza parte degli alberi fu bruciata, e tutta l'erba verde fu bruciata. (Apocalisse 8:6-7)

Molte persone (compresi i cristiani) ritengono che questi segni non siano altro che speculazioni apocalittiche, e che non esistano perché gettano Dio in una luce negativa, facendolo passare per malvagio.

Ma per i non credenti questi eventi sono diventati una realtà negli ultimi anni.

In questa occasione è successo a Santiago del Cile e ha commosso la televisione di quel paese che ha fatto risuonare questi strani suoni nel cielo, conosciuti viralmente e popolarmente come "trombe dell'Apocalisse", e questo evento si è manifestato davanti a una folla nel centro della città sudamericana.

"Nessuno è stato in grado di offrire una spiegazione logica o scientifica" vocifera un noto conduttore cileno che si occupa di studiare gli eventi soprannaturali, tuttavia è chiaro che questo nuovo caso dimostra che quello che sembrava essere un mistero respinto, oggi è una realtà.

Nel video si può vedere come le folle si radunano paurosamente e nervosamente quando sentono questo strano suono di trombe.

I paranoici dicono che è un suono creato dall'uomo, gli atei dicono che sono gli stessi credenti che lo inventano per giustificare le loro credenze.

L'unica realtà è che stiamo assistendo ai tempi della fine e i segni si manifesteranno perché molti trovino la salvezza o almeno si chiedano cosa succederà quando arriverà la fine del mondo.


Siamo nel tempo dell'Apocalisse?

Certo non ancora, ma questi segni non sono da liquidare come insignificanti, da prendere con un grano di sale, ma da ascoltare finalmente.

I tempi della fine stanno bussando alla porta e questi episodi sorprendenti non fanno che evidenziare l'esistenza di una vita spirituale accompagnata da una realtà soprannaturale sempre più evidente.

Libro dettato a Lorena

domenica 19 settembre 2021

IMPORTANTI INFORMAZIONI SPIRITUALI CHE DEVI SAPERE PER ESSERE SALVATI

 


"San Bernardo diceva che fissare gli occhi sulla terra contribuisce a mantenere il cuore in cielo. "Dove", dice San Gregorio, "c'è Cristo, lì si trova la modestia". Dovunque Gesù Cristo dimora per amore, lì si pratica la modestia.  Tuttavia, non intendo dire che gli occhi non debbano mai essere alzati o mai fissati su qualche oggetto. No; ma dovrebbero essere diretti solo a ciò che ispira devozione, alle immagini sacre e alla bellezza del creato, che elevano l'anima alla contemplazione della divinità. Tranne che nel guardare tali oggetti, una religiosa dovrebbe in generale tenere gli occhi abbassati, e in particolare nei luoghi dove possono cadere su oggetti pericolosi. Nel conversare con gli uomini, non dovrebbe mai roteare gli occhi per guardarli, e tanto meno per guardarli una seconda volta.

"Praticare la modestia degli occhi è il dovere di una religiosa, non solo perché è necessario per il suo proprio miglioramento nella virtù, ma anche perché è necessario per l'edificazione degli altri. Dio conosce solo il cuore dell'uomo: l'uomo vede solo le azioni esteriori, e da queste viene edificato o scandalizzato. "Un uomo", dice lo Spirito Santo, "si conosce dal suo aspetto".  (Ecc. xix. 26) Dal volto si conosce l'interno. Quindi, come San Giovanni Battista, un religioso dovrebbe essere "una luce ardente e splendente". (Giovanni, v. 35) Deve essere una torcia che arde di carità e che risplende per la sua modestia a tutti coloro che la guardano. Alle religiose sono particolarmente applicabili le seguenti parole dell'Apostolo: "Siamo resi uno spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini". (1 Cor. iv. 9) E ancora: "La vostra modestia sia nota a tutti gli uomini: il Signore è vicino". (Fil. iv. 5)

"I religiosi sono osservati attentamente dagli angeli e dagli uomini; perciò la loro modestia deve essere resa manifesta davanti a tutti; se non praticano la modestia, terribile sarà il conto che dovranno rendere a Dio nel giorno del giudizio. Oh! quale devozione ispira una religiosa modesta, quale edificazione dà, tenendo gli occhi sempre abbassati! San Francesco d'Assisi disse una volta al suo compagno che usciva per predicare. Dopo aver camminato per la città, con gli occhi fissi a terra, tornò al convento. Il suo compagno gli chiese quando avrebbe predicato il sermone. Noi, rispose il santo, con la modestia del nostro aspetto, abbiamo dato un'eccellente istruzione a tutti coloro che ci hanno visto. Si racconta di sant'Aloysius che quando camminava per Roma gli studenti stavano in piedi nelle strade per osservare e ammirare la sua grande modestia.

"Sant'Ambrogio dice che per gli uomini del mondo la modestia dei santi è una potente esortazione all'emendamento della vita. "Lo sguardo di un uomo giusto è un'ammonizione per molti." Il santo aggiunge: "Quanto è piacevole fare del bene agli altri con il proprio aspetto!". Si racconta di San Bernardino da Siena che, anche quando era secolare, la sua presenza era sufficiente a frenare la licenziosità dei suoi giovani compagni, i quali, appena lo vedevano, erano soliti avvisarsi a vicenda del suo arrivo. Al suo arrivo tacevano o cambiavano argomento di conversazione. Si racconta anche di San Gregorio di Nissa e di Sant'Efrem che il loro stesso aspetto ispirava pietà, e che la santità e la modestia del loro aspetto esteriore edificava e migliorava tutti coloro che li guardavano. Quando Innocenzo II visitò San Bernardo a Chiaravalle, tale era la modestia esteriore del santo e dei suoi monaci, che il Papa e i suoi cardinali furono commossi da lacrime di devozione. Surio riferisce un fatto molto straordinario di San Luciano, monaco e martire. Con la sua modestia indusse così tanti pagani ad abbracciare la fede, che l'imperatore Massimiano, temendo di essere convertito al cristianesimo dall'apparizione del santo, non permise che il santo uomo fosse portato alla sua vista, ma gli parlò da dietro uno schermo.

"Che il nostro Redentore sia stato il primo ad insegnare, con il suo esempio, la modestia degli occhi, può essere dedotto, come osserva un dotto autore, dai santi evangelisti, i quali dicono che in qualche occasione egli alzò gli occhi. "Ed egli, alzando gli occhi sui suoi discepoli". (Luca, vi. 20) "Quando dunque Gesù ebbe alzato gli occhi". (Giovanni, vi. 5.) Da questi passaggi possiamo concludere che il Redentore ordinariamente teneva gli occhi abbassati. Perciò l'Apostolo, lodando la modestia del Salvatore, dice: "Vi prego, per la mitezza e la modestia di Cristo". (2 Cor. x. 1)

"Concluderò questo argomento con ciò che San Basilio disse ai suoi monaci:  "Se, figli miei, desideriamo elevare l'anima verso il cielo, dirigiamo gli occhi verso la terra". Dal momento in cui ci svegliamo al mattino, preghiamo continuamente con le parole del santo Davide: "Distogliete i miei occhi, affinché non vedano la vanità" (Sal. cxviii. 37)." (Sant'Alfonso Liguori, La vera sposa di Gesù Cristo, Modestia degli occhi, pp. 252-261)