"San Bernardo diceva che fissare gli occhi sulla terra contribuisce a mantenere il cuore in cielo. "Dove", dice San Gregorio, "c'è Cristo, lì si trova la modestia". Dovunque Gesù Cristo dimora per amore, lì si pratica la modestia. Tuttavia, non intendo dire che gli occhi non debbano mai essere alzati o mai fissati su qualche oggetto. No; ma dovrebbero essere diretti solo a ciò che ispira devozione, alle immagini sacre e alla bellezza del creato, che elevano l'anima alla contemplazione della divinità. Tranne che nel guardare tali oggetti, una religiosa dovrebbe in generale tenere gli occhi abbassati, e in particolare nei luoghi dove possono cadere su oggetti pericolosi. Nel conversare con gli uomini, non dovrebbe mai roteare gli occhi per guardarli, e tanto meno per guardarli una seconda volta.
"Praticare la modestia degli occhi è il dovere di una religiosa, non solo perché è necessario per il suo proprio miglioramento nella virtù, ma anche perché è necessario per l'edificazione degli altri. Dio conosce solo il cuore dell'uomo: l'uomo vede solo le azioni esteriori, e da queste viene edificato o scandalizzato. "Un uomo", dice lo Spirito Santo, "si conosce dal suo aspetto". (Ecc. xix. 26) Dal volto si conosce l'interno. Quindi, come San Giovanni Battista, un religioso dovrebbe essere "una luce ardente e splendente". (Giovanni, v. 35) Deve essere una torcia che arde di carità e che risplende per la sua modestia a tutti coloro che la guardano. Alle religiose sono particolarmente applicabili le seguenti parole dell'Apostolo: "Siamo resi uno spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini". (1 Cor. iv. 9) E ancora: "La vostra modestia sia nota a tutti gli uomini: il Signore è vicino". (Fil. iv. 5)
"I religiosi sono osservati attentamente dagli angeli e dagli uomini; perciò la loro modestia deve essere resa manifesta davanti a tutti; se non praticano la modestia, terribile sarà il conto che dovranno rendere a Dio nel giorno del giudizio. Oh! quale devozione ispira una religiosa modesta, quale edificazione dà, tenendo gli occhi sempre abbassati! San Francesco d'Assisi disse una volta al suo compagno che usciva per predicare. Dopo aver camminato per la città, con gli occhi fissi a terra, tornò al convento. Il suo compagno gli chiese quando avrebbe predicato il sermone. Noi, rispose il santo, con la modestia del nostro aspetto, abbiamo dato un'eccellente istruzione a tutti coloro che ci hanno visto. Si racconta di sant'Aloysius che quando camminava per Roma gli studenti stavano in piedi nelle strade per osservare e ammirare la sua grande modestia.
"Sant'Ambrogio dice che per gli uomini del mondo la modestia dei santi è una potente esortazione all'emendamento della vita. "Lo sguardo di un uomo giusto è un'ammonizione per molti." Il santo aggiunge: "Quanto è piacevole fare del bene agli altri con il proprio aspetto!". Si racconta di San Bernardino da Siena che, anche quando era secolare, la sua presenza era sufficiente a frenare la licenziosità dei suoi giovani compagni, i quali, appena lo vedevano, erano soliti avvisarsi a vicenda del suo arrivo. Al suo arrivo tacevano o cambiavano argomento di conversazione. Si racconta anche di San Gregorio di Nissa e di Sant'Efrem che il loro stesso aspetto ispirava pietà, e che la santità e la modestia del loro aspetto esteriore edificava e migliorava tutti coloro che li guardavano. Quando Innocenzo II visitò San Bernardo a Chiaravalle, tale era la modestia esteriore del santo e dei suoi monaci, che il Papa e i suoi cardinali furono commossi da lacrime di devozione. Surio riferisce un fatto molto straordinario di San Luciano, monaco e martire. Con la sua modestia indusse così tanti pagani ad abbracciare la fede, che l'imperatore Massimiano, temendo di essere convertito al cristianesimo dall'apparizione del santo, non permise che il santo uomo fosse portato alla sua vista, ma gli parlò da dietro uno schermo.
"Che il nostro Redentore sia stato il primo ad insegnare, con il suo esempio, la modestia degli occhi, può essere dedotto, come osserva un dotto autore, dai santi evangelisti, i quali dicono che in qualche occasione egli alzò gli occhi. "Ed egli, alzando gli occhi sui suoi discepoli". (Luca, vi. 20) "Quando dunque Gesù ebbe alzato gli occhi". (Giovanni, vi. 5.) Da questi passaggi possiamo concludere che il Redentore ordinariamente teneva gli occhi abbassati. Perciò l'Apostolo, lodando la modestia del Salvatore, dice: "Vi prego, per la mitezza e la modestia di Cristo". (2 Cor. x. 1)
"Concluderò questo argomento con ciò che San Basilio disse ai suoi monaci: "Se, figli miei, desideriamo elevare l'anima verso il cielo, dirigiamo gli occhi verso la terra". Dal momento in cui ci svegliamo al mattino, preghiamo continuamente con le parole del santo Davide: "Distogliete i miei occhi, affinché non vedano la vanità" (Sal. cxviii. 37)." (Sant'Alfonso Liguori, La vera sposa di Gesù Cristo, Modestia degli occhi, pp. 252-261)
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