mercoledì 29 settembre 2021

LA FIAMMA D’AMORE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

 


DIARIO SPIRITUALE DI ELISABETTA SZANTÓ 1961-1981


15 settembre 1962 

La Vergine Madre, durante la mattinata, con cuore straziato dal dolore, si è lamentata dell'incomprensione e della superficialità per le quali molti si perdono. Ella fa tutto e dà tutto, ma le anime a Lei consacrate rifiutano. Mi ha pregata di accettare i sacrifici e le conseguenti umiliazioni che potranno salvare le anime. "Mia dolce Madre, umilmente Ti chiedo perdono, non voglio vacillare in mezzo alle tentazioni. Tu sai che sono un granello di polvere e non posso fare nulla senza di Te". Ella mi ha risposto così: "Eppure per mezzo della tua piccolezza, incapacità ed umiltà la Mia Fiamma d'Amore si avvierà a poco a poco, dolcemente, senza essere forzata. Tuttavia tu devi stare attenta e restare nascosta nell'umiltà. Dovrai subire continuamente umiliazioni interne ed esterne perché solo così ti posso tenere nel cammino della Fiamma d'Amore". In un'altra occasione la Vergine Madre, con la sua parola di bontà, si è rivolta a me: "Vieni con Me! Attraversiamo le strade buie, nebbiose di Betlemme con la Mia Fiamma d'Amore. Non aver paura! S. Giuseppe ed Io saremo con te e, sino a quando non ci sarà qualche altro, cammineremo in tre". La Vergine Madre spesso mi fa partecipe del suo dolore ... In alcuni giorni soffro tanto insieme con Lei che posso appena camminare. Anche in questo giorno la grazia della progressiva sofferenza si è irradiata su di me per tutta la mattinata. Camminavo con occhi pieni di lacrime, in segreto, evitando tutti affinché non vedessero il mio grande dolore. Il mio unico pensiero era quello di adempiere ciò che Lei mi aveva chiesto. Satana aumentava la stretta della mia anima in mezzo a incertezze e dolori. Nel suo crudele odio mi addossava terribili dubbi: "Tu sei così insignificante, perché non affidano alle autorità ecclesiastiche la loro causa? Perché a una che ha così poca intelligenza come sei tu? Perché quelli non credono a queste favole! Un uomo savio non accetta di dialogare con te! La persona presso la quale ti hanno mandata, si scuoterà d'addosso la questione e, siccome ha visto tutta l'impossibilità della causa, non si mette nemmeno a parlare con te. Non ti sforzare, sii savia anche tu, tanto tutto è inutile! Mi ha disturbata anche al momento più elevato della S. Comunione, ma ho cercato di tenerlo lontano con tutta la forza della mia volontà. Un giorno, quando andavo in chiesa, era mia intenzione di non trattenermi molto perché ero stanca. Ho recitato il mio salmo e volevo salutare il Signore, ma Egli mi ha chiesto: "Perché ti sbrighi tanto? Che cosa per te è più importante di Me? Oppure è perché ti fa male il ginocchio? Pensa a Me quando sono caduto in ginocchio e non ho abbandonato la Via Crucis. Resta ancora con Me, sono così solo! Oppure non hai più parole? Non importa, stai attenta al silenzio e udrai battere insieme i nostri cuori e, mentre i nostri occhi si fondono insieme, dimmi soltanto che Mi ami e Mi adori pure per gli altri. Sai che devi sempre raccogliere con Me e puoi farlo anche in questo silenzio, nella solitudine della notte e quando vegli. Per accogliere anime, t'insegno il sistema che farai conoscere anche agli altri. La volontà di attirare anime è già amore e l'amore è capace di tutto. Tu devi solamente volere con tutta la tua forza! I nostri pensieri siano sempre uno: la liberazione delle anime dall'eterna dannazione! Soltanto così puoi calmare il mio terribile dolore e non ti venga a noia se ti dico ancora: Soffri con Me!" Durante questo tempo ha diviso con me il dolore della Sua Anima come pegno della sua misericordia. 

Un'altra volta mi ha detto così: "Sai quanto soffro per le anime dannate! Le nostre mani raccolgano insieme!" "Signore mio, io so raccogliere così poco!" 

"Figliola mia, metti insieme le aspirazioni e i desideri tuoi ed abbandonati a Me". 

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