giovedì 30 settembre 2021

IL REGNO DEI GIORNI FELICI Mondo nuovo, vita nuova.

 


2 - Lo “Scandalo della Croce”: versione attuale.  

Oggi, come due mila anni fa, si rinnova lo scandalo della Croce, col Mistero d’Iniquità, ma al posto di Cristo c’è il suo Corpo mistico, la Chiesa.  Nei suoi “Quaderni”, Maria Valtorta ci apprende che nel momento della  crocifissione della Chiesa ognuno di noi finirà per partecipare al nuovo Sacrificio d’immolazione secondo i sentimenti che si sarà abituato a coltivare in fondo alla propria anima. Questo condurrebbe alla formazione di tre  categorie di persone: 

1) quella dei veri amici di Cristo, 

2) quella dei veri nemici di Cristo, 

3) quella degli indifferenti a Cristo. 

I sentimenti che ognuno si sarà abituato a coltivare in fondo al proprio  cuore, anche se nascosti lo spingeranno a far parte di uno di questi gruppi, e  il quadro finale avrà le stesse caratteristiche di quello che due mila anni fa si  formò alla morte di Cristo. Ma noi sappiamo che in quell’ora un apostolo su dodici, uno solo, ha avuto il coraggio di seguire Gesù lungo il Calvario:  Giovanni. Uno su dodici ha scelto di tradire, per poi suicidarsi: Giuda  Iscariota. Dieci su dodici sono spariti dalla scena, dandosi chi più e chi  meno alla fuga. 61 

Se Maria Valtorta dice il vero, c’è da aspettarsi che nell’ora fatale, che è  prossima, non tutti i vescovi sapranno imitare l’apostolo Giovanni, e non tutti i laici sapranno imitare il Cireneo, la Veronica, Maria Maddalena, le pie  Donne. Un consacrato su dodici seguirà l’esempio di Giuda, il traditore. Uno  su dodici farà come l’apostolo Giovanni, che ha seguito il Condannato sulla  strada del Calvario, ed è rimasto davanti alla Croce fino alla fine del grande  Sacrificio. Dieci su dodici, presi da timore, cercheranno riparo lontano dagli  sguardi feroci delle masse. Ciò che eventualmente ci sarà dato di vedere nell’ora della “morte” della santa Chiesa di Dio è questo: un Corpo mistico odiato, tradito, torturato, beffeggiato, oppure un Corpo mistico amato,  sostenuto, difeso, e pianto, come avvenne con Cristo due mila anni fa. Con ogni probabilità questo è quanto si riprodurrà alla “morte” della santa Chiesa di Dio.  

A quei dieci Consacrati che si nasconderanno, o che per paura si  daranno alla fuga, sarà comunque concessa, ma più tardi, una possibilità di  ripresa: la grazia del martirio, la stessa che fu concessa pure agli Apostoli,  che al termine della loro missione terrena accettarono di morire per Cristo. 

L’apostolo Giovanni è l’unico cui Dio non chiese il martirio cruento, visto che  lo aveva già vissuto in modo incruento ai piedi della Croce. (Giovanni visse il  martirio in modo spirituale).  

Parvulis

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