La Battaglia Finale del Diavolo
B. Criticare il Cremlino è un crimine
La campagna intrapresa dal Cremlino contro la stampa indipendente, e con essa qualsiasi forma di opposizione politica al regime di Putin, ha raggiunto nuove vette alla fine del 2008. Il 17 dicembre di quell’anno, la Associated Press ha riportato che “Una nuova legge caldeggiata dal Primo Ministro Vladimir Putin potrebbe dare alle autorità Russe la possibilità di denunciare come traditore qualsiasi contestatore del governo – una mossa che gli attivisti per i diritti umani hanno affermato essere un agghiacciante ritorno ai tempi del dittatore Sovietico Josef Stalin.”
Citando alcuni attivisti Russi, la p nota che questa nuova legge “in sostanza permetterebbe alle autorità di interpretare qualsiasi atto contro lo stato come un tradimento – un crimine punibile con la reclusione fino a 20 anni.”462
C. Si “riabilita” Stalin e si mitizza l’Era Sovietica
Insieme alla presa di possesso sistematica di tutti i mass media, Putin ha anche ideato un progetto per far tornare i “giorni gloriosi” dell’ex Unione Sovietica. Ha reintrodotto l’inno nazionale Sovietico (cioè comunista) e ha ordinato la produzione di un calendario commemorativo, in cui vengono glorificati la prigione della Lubyanka (tristemente nota durante il regime Sovietico e simbolo in cemento dell’era dei gulag), ed il macellaio sovietico Felix Dzerzhinsky (che si vantava di torturare le persone prima di ucciderle).
È stato proprio Dzerzhinsky ad aver fondato il KGB, ad aver autorizzato la tortura e l’uccisione dei sacerdoti Cattolici e ad aver presieduto alla liquidazione della classe borghese Russa, sotto l’egida di Lenin. Il calendario che commemora questo criminale, colpevole di crimine contro l’umanità, è stato distribuito negli uffici del KGB, ora strategicamente rinominato FSB. Questo sviluppo è in sintonia con ciò che ha affermato lo storico Inglese Orlando Figes, il quale ha condotto vaste ricerche sui crimini commessi da Stalin: “Quel che sta accadendo adesso [in Russia] è che il KGB è effettivamente al comando.”463 Spronata in tal senso dal Cremlino di Putin, la gente Russa sta persino “riscoprendo” le “virtù” di Josef Stalin, la reincarnazione stessa del male comunista e degli errori della Russia. Il 27 dicembre 2008 l’esperto d’affari Russi dell’ufficio della BBC a Mosca, Richard Galpin, ha riportato che durante un sondaggio televisivo, alla domanda “qual è il più grande Russo di tutti i tempi”, Stalin – il massacratore di milioni di Cattolici – è risultato al primo posto con ben 3.5 milioni di voti. Stalin è sceso dal primo al terzo posto solo dopo che il produttore della trasmissione “si è appellato agli spettatori, affinché votassero per qualcun altro.” Per la cronaca, al primo e al secondo posto c’erano Ivan il Terribile e Lenin.464
Sergei Malinkovich, leader del Partito Comunista di San Pietroburgo, ha affermato che: “In tutti i sondaggi d’opinione, lui [Stalin] esce sempre fuori come la figura più popolare. Nessuno gli si avvicina neanche. Per i suoi servigi resi alla nazione, possiamo perdonare i suoi sbagli.”465 Perdonare i suoi “sbagli”? Che dire dei 20-30 milioni di persone che si stima siano state uccise da Stalin, tra i quali 5 milioni di contadini Cattolici in Ucraina?
Ma non si tratta solamente di nostalgia dei vecchi, irriducibili Sovietici per il “grande leader.” In un sondaggio del luglio 2007, il 54% dei giovani Russi hanno concordato con la seguente affermazione: “Stalin ha fatto più del bene che del male” e metà di loro hanno confermato l’affermazione secondo la quale Stalin è stato “un leader saggio.”466
Il fatto che un numero considerevole di Russi, sia giovani che vecchi, possano osannare un pazzo maniaco omicida – probabilmente il peggior persecutore di Cattolici nella storia umana – che ha sterminato del tutto la Chiesa in Russia, la dice lunga sullo stato spirituale in cui versa il popolo Russo.
Questo sviluppo riflette ciò che secondo Galpin è “una più vasta campagna per riabilitare Stalin” che “sembra provenire dai livelli governativi più alti”. Lo storico Alexander Danilov disse a Galpin di ritenere “che sia stata idea dell’ex Presidente – ora Primo Ministro – Vladimir Putin. Coincide perfettamente con le politiche da lui intraprese negli ultimi 8 anni…”467
Galpin ha detto che la fonte di questa “unità” è il cosiddetto “Putinismo” – cioè una “stridente forma di nazionalismo”, secondo la quale “i Russi devono essere orgogliosi del proprio passato, e non devono vergognarsene; pertanto, coloro che investigano e scrivono sulle atrocità del passato non sono più i benvenuti.”
Una coincidenza misteriosa è anche il fatto che sin dal 1999 è andato formandosi “spontaneamente” un vero e proprio culto della personalità di Vladimir Putin: hanno cominciato a circolare magliette con impressa la sua faccia, vengono fatte sculture a sua immagine, la sua vita viene glorificata nei libri per ragazzi, ed i Media gli rivolgono ossequiosi commenti e articoli “in elogio al grande leader”; tutte cose che riflettono la realtà dei fatti, e cioè che i fedelissimi di Putin … controllano ormai la burocrazia, il parlamento e le trasmissioni di stato.468
Questi sviluppi politici furono brillantemente riassunti sin dall’inizio da Melena Bonner, vedova del fisico dissidente Andrei Sakharov. “Sotto Putin, ha avuto inizio un nuovo capitolo nell’Introduzione dello Stalinismo Moderno. L’autoritarismo si sta facendo sempre più violento, la società sta venendo militarizzata e il budget per gli armamenti sta aumentando.”469
Per tutti questi motivi, affermare che in Russia sia avvenuta una “miracolosa conversione politica” grazie alla consacrazione del 1984, e pretendere che questo sia ciò che aveva promesso la Madonna di Fatima, non è solo assurdo ma è un vero e proprio insulto nei confronti della Madre di Dio.
Padre Paul Kramer
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