giovedì 14 ottobre 2021

Nessuno conosce né il giorno né l’ora in cui Dio fa visita a questo giardino e coglie un fiore per sé. Felice chi è pronto per essere colto da Dio. Questa è l’unica grazia che devi chiedere a Dio: essere sempre preparato, perché la nostra vita appartiene a Dio. Noi siamo del Padre!

 


Madre della Pietà a Piedade dos Gerais (MG – Brasile)


10.10.2021

Cari figli,
questo momento di benedizioni e grazie è anche un momento di gioia per il mio Cuore e per il Cuore di Gesù, perché voi – il mondo, l’umanità – avete bisogno di queste benedizioni e di queste grazie, che solo il Cielo può veramente darci. Soprattutto la grazia della pace, dell’umiltà, della guarigione del cuore, della santità.

Quest’anno dedicato a San Giuseppe – santo forte, fedele, pieno di umiltà – ci chiama a una vita di preghiera, a una vita di riparazione, a una vita di partecipazione nella costruzione del regno di Dio. Dobbiamo partecipare alla costruzione del regno di Dio qui sulla Terra.

Vediamo tempeste nel mondo: non soltanto tempeste nella natura, ma tempeste che sono conseguenze delle trappole tese dal demonio alle famiglie, alla Chiesa, al popolo di Dio. Ci sono molte persecuzioni, c’è grande mancanza di spiritualità, di fede forte e matura, di fede costruttrice del regno di Dio in noi.

Allora oggi, quando siamo davanti alla grazia di Dio, è il momento di vivere questa pace, di vivere questa felicità, di calmare il dolore che c’è dentro ogni cuore. So che il mondo ha bisogno di rifugiarsi nelle profondità del Cuore di Gesù Misericordioso e sento che molti figli ne hanno fortemente bisogno. E se oggi siamo qui dobbiamo valorizzare questo dono di Dio, questo dono che molti non sanno valorizzare: poter sentire il Cielo che tocca la Terra, Dio che incontra gli uomini, Dio che incontra i figli. Molti non conoscono il valore di questa ricchezza, per questo vi invito ad abbandonare il vuoto spirituale e ad avvicinarvi a questa grazia, a questa fonte che ci riempirà, che guarirà questo vuoto spirituale che oggi fa soffrire l’umanità.

Stiamo ricevendo segni di Dio sulla Terra molto forti, molto presenti. Dio ci sta parlando: il tempo è arrivato, l’ora è adesso, è tempo di accendere questa fiamma, di aprire le porte del tuo cuore, di aprire le porte della tua casa, di aprire le porte della tua comunità, e permettere allo Spirito Santo di agire. L’uomo non può continuare a vivere in questo dolore causato dalle tenebre, che sono mancanza di luce, mancanza di discernimento, mancanza di guarigione, mancanza di abbracciare realmente la croce, perché una delle fragilità umane è non avere amore per la croce. L’uomo molte volte non sa amare la propria croce, preferisce abbandonarla anziché abbracciarla.

È il tempo in cui raccogliamo i frutti che sono maturati. È il tempo della giustizia, in cui il nostro raccolto avverrà in base a quello che seminiamo, in base al nostro camminare secondo quello che ci viene indicato dalle benedizioni del Cielo. Non tutti avranno la felicità di raccogliere frutti buoni, perché non tutti hanno seminato questi frutti buoni. Allora oggi vi chiedo di avere più sapienza nei vostri atti, di avere più discernimento nelle vostre azioni, di comprendere che il Cielo conosce tutto, che Dio sa tutto. Dal mondo puoi anche nasconderti, ma non da Dio. Egli sa chi sei, che figlio sei, quali sono le tue opere, quali sono le tue azioni, cosa c’è dentro il tuo cuore, sa in che modo ti avvicini a Lui nel giorno del Signore, sa in che modo stai in mezzo ai tuoi fratelli.

Vivere è una missione di amore. La più grande battaglia degli uomini oggi è vincere l’indifferenza, i preconcetti, il non saper amare il prossimo, di non saper avere discernimento. Molti vengono chiamati a costruire il regno di Dio, ma non tutti sono preparati. Quando hai la grazia di stare in un luogo speciale, devi essere un uomo speciale, devi smettere di essere quell’uomo ignorante, ribelle, che si lascia prendere dalle meschinità e dalle trappole del demonio. Quando guardo questo santuario, questo luogo scelto da Dio, faccio questa riflessione: sapete realmente valorizzare il luogo in cui siete? È un luogo in cui Dio tocca la Terra. Sapete valorizzare ogni goccia di benedizione che viene versata qui? A volte non hai la felicità di poter stare in un luogo come questo perché il tuo sì non è stato sincero, perché i tuoi atti non hanno corrisposto alla realizzazione del piano di Dio, ma il tempo della giustizia è un tempo in cui ognuno dev’essere consapevole di dov’è, di cosa deve fare, del perché è qui, e del fatto che Dio ha bisogno di lui. Noi oggi siamo i seminatori della buona novella, della Parola, dell’amore, dell’evangelizzazione.

Quante ferite ci sono sulla Terra, quante lacrime sui volti malati e stanchi degli uomini! Questi volti portano il peso delle conseguenze di un peccato che ha distrutto le famiglie, che ha distrutto i nostri bambini, che stanno perfino perdendo lo splendore della purezza, lo splendore dell’infanzia. E Gesù ci sta chiedendo azione e opera viva, ci chiede di lavorare veramente per il suo regno, di coltivare questo regno di Dio sulla Terra, di diffondere l’amore, soprattutto dove non c’è pace, dove non c’è speranza. Dove dominano l’odio e il rancore, portiamo questo amore, portiamo Cristo Misericordioso.

Il mondo in questo momento soffre e continuerà a soffrire se l’umanità non reagisce. Dio ci sta chiedendo azione e reazione, ci sta chiedendo testimonianza di vita. Ci sono molte infermità sulla Terra, ci sono molte malattie nel mondo, e la principale di esse è il peccato. L’uomo non ha ancora avuto la felicità di accendere questa fiamma di luce per vincere le tenebre del peccato.

Coraggio! Questa è la Parola di Dio per noi in questo giorno del Signore: coraggio! Coraggio per difendere le cose di Dio, coraggio per portare le cose di Dio, coraggio per dare testimonianza delle cose di Dio. E la cosa più importante: coraggio per essere di Dio. Perché tu sei di Dio, tu sei cosa di Dio, tu sei tesoro di Dio. Allora abbi coraggio per difendere te stesso, coraggio per rispettare te stesso, coraggio per valorizzare te stesso, coraggio per saper amare. Amare la tua vita, amare la tua missione, amare la tua comunità. Restate uniti con la forza divina e lottate come San Giuseppe ha lottato e difeso il Dio Bambino. Difendi l’opera del Bambino Gesù nella tua vita, perché Egli ha fatto del tuo cuore il più grande tabernacolo, la più grande mangiatoia, Egli ha fatto del tuo cuore un luogo molto speciale per poter vivere in esso per sempre e regnare per sempre.

E oggi il tuo cuore è così lontano dal regno di Gesù: dall’amore, dall’unità, dalla fraternità. C’è un vuoto dominante. C’è indifferenza, c’è una grande resistenza da parte dell’uomo, e l’uomo deve capire che questa resistenza è la trappola del male, è il male stesso, è il demonio stesso che cerca di impedirti di essere luce in un momento in cui il mondo ha bisogno di essere luce. Basta tenebre! È il momento di essere luce, è il momento di voler brillare e voler accendere questa fiamma magnifica, è il momento in cui tenere tra le mani la corona del rosario e avere la gioia di contemplare ogni mistero del cammino percorso da Gesù per darti la salvezza, per portarti il miracolo, il battesimo, l’Eucarestia, per darti tutta l’unzione necessaria.

Oggi hai bisogno di essere di più di Dio, di parlare come ha Gesù ha parlato, di parlare come Gesù Cristo ti chiede. Con gioia, con mitezza, con rispetto, valorizzando ogni momento in cui hai la felicità di respirare e contribuire affinché questo passaggio sia più felice per te, per i bambini, per i nostri giovani, che hanno bisogno di avere più amore per le cose di Dio, che hanno bisogno di riaccendere questa fiamma, di valorizzare le cose di Dio.

Senza Dio, nessuno riuscirà ad essere felice, soprattutto da qui in avanti. Da qui in avanti sarete sorretti dalle mani misericordiose del Signore. Queste mani ti faranno andare avanti quando il naufragio sembrerà maggiore della tua forza, ti faranno vincere queste onde di dolore, di tribolazione, di sofferenza materiale, di sofferenza dovuta alle perdite, di sofferenza nell’anima, quella sofferenza che non è visibile agli occhi ma sta dentro di te.

Vorrei che oggi chiedeste a Gesù la vostra guarigione. Molti qui sono bisognosi di guarigione. Sono malati nell’anima, nel cuore. E quando il cuore è malato anche la carne diventa malata, anche la carne diventa fragile. Quando i tuoi pensieri sono deboli, anche la tua carne è debole. Fortificatevi in quest’anno dedicato al grande santo San Giuseppe e all’invocazione dello Spirito Santo. Quando pregate “Spirito Santo vieni, vieni, vieni a illuminare”, sapete quanto sono grandi le tenebre, quante tenebre vi ha lasciato la sofferenza.

L’umanità ha compreso molto poco, figli miei, nonostante quello che sta vivendo nel tempo presente, che può portare a molta miseria sulla Terra. E la miseria non sarà per mancanza di pane, ma per mancanza di condivisione. Esiste il pane, ma manca la condivisione, manca l’uguaglianza, manca la fraternità. Allora l’uomo ha bisogno di pensare come Gesù ha pensato, vivere l’amore come Gesù ha amato, portare questo Sangue di Gesù sulla Terra. Una Terra che, senza rendersene conto, viene distrutta, dominata, resa schiava dal peccato. Che Gesù porti questa liberazione, questa fonte di grazia, che Egli calmi questa nube insidiosa di discordia, di disunione! Quanto sta diventando difficile la convivenza tra fratelli, tra figli di Dio! Quanto il demonio si sta prendendo gioco dell’umanità in questa sua parte fragile, che è la mancanza di umiltà, la mancanza di saper ascoltare, soprattutto di ascoltare la voce dello Spirito Santo. Dobbiamo lasciare agire lo Spirito Santo, prendere possesso dei doni dello Spirito Santo in noi, avere questa felicità di ricolmarci di Spirito Santo.

Allora è un momento di molta grazia, è il momento in cui conversare con Dio, in cui innalzare il tuo pensiero a Dio, in cui mettere il Brasile nel Cuore di Dio, in cui mettere il mondo nel Cuore di Dio. Perché l’umanità sta procedendo verso un evento molto forte, molto doloroso, se non cercherà di seguire le vie del Cuore Misericordioso di Gesù. Ecco perché oggi dobbiamo dire, nel silenzio del nostro cuore, quanto confidiamo in Gesù: “Gesù confido in te!”. E confidare pienamente. Affida la tua famiglia, affida questa comunità, i pellegrini qui presenti, le famiglie qui presenti, affida i bambini qui presenti, affida quelli che non sono qui presenti fisicamente ma sono presenti spiritualmente, affida tutta la tua missione a Gesù. Egli sarà il sostegno del mondo. La grande certezza che ho è che il mondo passa per la tempesta perché Gesù ci sosterrà. L’umanità vincerà questa tempesta. Essa arriverà, l’umanità la attraverserà, ma vincerà. Perché Gesù ci sosterrà, come ci ha sostenuto fino al giorno d’oggi. Da qui in avanti, verremo sempre più sostenuti e fortificati da Gesù. Vedremo la conferma di queste parole: “Aggrappati forte alle mani di Dio ed esse ti sosterranno”. Darete testimonianza di questa parola: saranno le mani misericordiose di Gesù ad essere il nostro sostegno e la nostra vittoria.

Nel momento della benedizione, affidatevi a Gesù e chiedetegli la vostra guarigione. Egli vi guarirà, figli.
Con grande affetto e amore, desidero darvi la mia benedizione.

in questo momento la Madonna benedice tutti

Cari figli,
sono grata di potervi benedire. Questa è una benedizione divina per il mio Cuore Immacolato di Madre. Mentre vi benedicevo ho chiesto anche a Gesù di benedirvi e di benedire i fiori, che hanno portato in tante famiglie la presenza dell’amore di Gesù Misericordioso. In un piccolo petalo possiamo incontrare l’amore di Dio. A volte la necessità è così grande che Dio manifesta il suo amore attraverso le cose più piccole. Quando guardi Gesù, nella semplicità di un pezzo di pane tu vedi il miracolo più grande della Terra, l’Eucarestia: il Sangue di Gesù, il Corpo di Gesù. Gesù vuole vivere in noi. Per questo, Egli ci sosterrà.

Questo messaggio ci porta a riflettere sul fatto che siamo davanti a una battaglia, siamo davanti a tre sofferenze visibili: materiale, spirituale, temporale. Non siamo soli. Dio è con noi e le mani misericordiose di Gesù ci sosterranno. Il Sangue di Gesù ci guarirà e l’Acqua del Cuore di Gesù ci purificherà. L’unica certezza che voi – figli che pregano – potete avere, è la stessa certezza che ha la Madre di Dio: il Cielo è con noi. Per questo vogliamo confidare in questo Cielo bello, in questo Cielo bellissimo. Non perdete mai la fede! Soprattutto voi che oggi state piangendo la perdita di una persona speciale: non perdete la vostra fede, anche perché questa Terra è un passaggio. Tutto è di Dio. Tutti quelli che sono qui sono di Dio. Nessuno conosce né il giorno né l’ora in cui Dio fa visita a questo giardino e coglie un fiore per sé. Felice chi è pronto per essere colto da Dio. Questa è l’unica grazia che devi chiedere a Dio: essere sempre preparato, perché la nostra vita appartiene a Dio. Noi siamo del Padre!

Nel messaggio di oggi abbiamo la conferma che siamo del Padre. Tutti noi siamo del Padre: bambini, giovani, padri, madri, sacerdoti, tutto il popolo di Dio. Tutti siamo del Padre. Allora che Dio calmi il vostro cuore in questo momento di dolore e vi porti fede per andare avanti. Gesù ha detto che il momento in cui pensi che tutto sia perduto è il momento in cui ti ritrovi perché, in verità, è il momento in cui sai di essere tra le braccia di Gesù Cristo, protetto dal manto della Madre della Pietà.

Che Dio vi benedica, figli. Che Dio benedica chi oggi festeggia il compleanno e i pellegrini che sono qui. Le vostre richieste sono già state riposte nel Cuore di Gesù.

Ecco la Serva di Dio, che oggi consacra i bambini agli angeli celesti. Il Signore mi chiama.

SAN PIO V IL PONTEFICE DELLE GRANDI BATTAGLIE

 

IL DIPLOMATICO 

***

Il Commendone avrebbe voluto approfittare di certe manifestazioni della Svezia verso la Santa Sede, per riattaccare con quella nazione relazioni diplomatiche e religiose. 

   I principi Eric e Giovanni, che si disputavano la corona, avevano scelto come arbitro Pio V; l'occasione pareva quindi assai favorevole. Ma Rusticucci, conoscendo meglio le cose, si frappose e rese vani gli sforzi del vescovo di Zante. Anche il Papa, quando seppe che la regina Caterina, moglie di Giovanni III, mal diretta da Grohowski, s'era permessa di far la comunione sotto le due specie, fini di disinteressarsi degli svedesi. 

   Ad alcuno potrebbe recar meraviglia questa preferenza data da Pio V ai consigli del Rusticucci; ma la meraviglia cessa, qualora si pensi che anche la benevolenza dimostrata da Gregorio XIII verso gli svedesi non ebbe alcun risultato e aveva lasciato quel popolo nello scisma 15 . 

    Pio V comunque non tolse la sua fiducia al Commendone, poiché lo incaricò di far riconoscere da Massimiliano la dignità di granduca da lui concessa ai Medici di Firenze, in ricompensa dei servizi ricevuti da quella nobile Casa. Quando Carlo IX domandò di tenere in Francia delle milizie ausiliarie, Cosimo de' Medici, consultato dal legato pontificio, rispose ch'egli metteva i soldati toscani a libera disposizione della Santa Sede, ed era disposto a mandare rinforzi, qualora il Pontefice l'avesse giudicato necessario. 

   Pio V, commosso ed edificato da un ossequio tanto cordiale, giungendo le mani esclamò: “Mio Dio, concedetemi la grazia di non morire, prima che abbia ricompensato un principe tanto fedele alla vostra Chiesa!” 

   Questa ricompensa fu forse suggerita al Papa dallo stesso de' Medici, il quale si lamentava che la sua autorità effettiva su tutta la Toscana non aveva avuto una consacrazione ufficiale. Egli desiderava un diploma che stabilisse la sua sovranità e la rendesse ereditaria; ma conosceva troppo bene l'opposizione dell'imperatore, del re di Spagna e la gelosia dei principi italiani e tedeschi. 

   L'atto di Pio V richiedeva riflessione; era necessario far vedere all'Europa che non si soccorreva inutilmente la Chiesa. Matteo Judex, professore all'università di Jena, s'adoprava ad allontanare da Roma i principi tedeschi accusando di ingratitudine la Santa Sede. Sparse centinaia di copie di una vignetta umoristica di Lutero, in cui Papa Clemente IV, con l'aspetto di un boia, troncava il capo a Corradino, re di Napoli, figlio dell'imperatore Corrado IV, e sotto la caricatura si leggeva: “Il Papa ricompensa gli imperatori per i servizi che questi gli hanno resi”. 

   Una degna ricompensa a Cosimo doveva distruggere questa calunnia. Ma si richiedeva il consenso di Massimiliano; e non sarebbe stata questa un'occasione per rendere più gravi le dissensioni tra l'impero e il papato? 

   Dopo che il Papa ebbe pesato bene il pro e il contro, con un motu proprio del 1 settembre 1569 conferì a Cosimo e ai suoi eredi il titolo di Granduca della Toscana. La bolla d'investitura, enumerando tutti i motivi della decisione da lui presa, dissipava il dubbio che egli avesse agito per capriccio 16 . Il duca di Firenze aveva impedito la propaganda protestante in Toscana e mostrato il suo amore al cattolicismo. A richiesta dal Papa s'era affrettato a mandare in Francia le sue milizie e ve le aveva lasciate a lungo, contribuendo pure efficacemente alle spese della guerra contro gli Ugonotti. Aveva messo sotto la protezione di Santo Stefano un ordine cavalleresco da lui istituito per la repressione dei Barbareschi, e si mostrava vigile nel dar la caccia ai corsari e a sterminare il banditismo. Il suo Stato, retto con intelligenza e bontà, occupava in Italia un posto assai importante; vi si potevano ammirare città popolose, chiese metropolitane, sontuose cattedrali, università, porti, fortezze, e molti uomini che si distinguevano nelle lettere, scienze, belle arti, nella guerra. Liberi da ogni minimo vassallaggio, i Medici potevano stare alla pari colle case sovrane; la loro genealogia contava tre papi, molti cardinali, molti celebri personaggi, e l'attuale duca era alleato dell'imperatore, del re di Francia e di famiglie principesche d'Europa. 

   Gli invidiosi però andavano sussurrando malignamente che tanta gloria era offuscata da un' ombra, che gocciava sangue. Senza fare un parallelo tra fatti che disonoravano la memoria dei Borgia e quella dei Medici, si diceva sotto voce che anche questi non andavano esenti da macchie, e che all'uopo la loro mano, più agile che onesta, sapeva prontamente usare il veleno e la spada. 

   Lorenzo aveva organizzato l'uccisione di Giuliano de' Medici, si sospettava; Alessandro aveva lasciato a Firenze una nomea di tirannia e il popolo non aveva nessuno scrupolo di imputargli l'avvelenamento del cugino, Cardo Ippolito, e persino quello della madre. Nessuno comunque ignorava che suo cugino Lorenzino l'aveva ucciso a tradimento nel 1537. 

   Inoltre si raccontava apertamente che i Medici avevano anche esportato all'estero le loro violenze; Caterina de' Medici infatti non riusciva a scrollarsi di dosso l'accusa di aver concepito e quasi eseguito l'assassinio di Coligny. 

   Può essere che la malignità del popolo per il piacere di strombazzare ai quattro venti gli scandali o di vendicarsi del rigore dell'autorità medicea, abbia esagerato i fatti e dato un'aria di drammaticità a certe morti. Bisogna anche dire che i costumi turbolenti di quei tempi rendevano meno odiose le uccisioni. I popoli d'allora, ben lontani dal provare il sentimento di repulsione verso i sicari che proviamo noi, li ritenevano facilmente come degli abili giostratori, che trovavano un'attenuante nel proprio interesse o nelle proprie passioni. 

   Non si vide forse la corte più raffinata della penisola, quella di Ferrara compromettere la sua eleganza in questioni conclusesi tragicamente? Benvenuto Cellini e la sua allegra brigata, che si era autodefinita dei “giovani virtuosi”, più d'una volta si era divertito a pugnalare per gioco innocui avventori, senza per questo perdere la loro riputazione di galantuomini. Si dice che Paolo III mormorasse con paterna indulgenza: “Artisti come Benvenuto Cellini, sono superiori alle leggi comuni”. 

   Tuttavia, per quanto fosse allora attutita la sensibilità, molti e forti sospetti di intrighi delittuosi pesavano sui Medici, e prestavano il fianco alla gelosia e alla collera; è comprensibile quindi che la decisione di Pio V doveva naturalmente sollevare critiche e contestazioni. 

I pettegolezzi della folla non giungevano certo alle orecchie del Papa, egli non avrebbe tollerato che un chiacchierone o un importuno qualunque gliene facesse udir l'eco; ma non poteva evitare i commenti che si facevano in Europa, specialmente dai sovrani, commenti che andavano a ferire la decisione da lui presa. 

    Chi mostrò maggior sdegno fu Massimiliano. Il Papa sperava, che dovendo l'imperatore sposare suo figlio Francesco con una figliuola di Cosimo de' Medici, il matrimonio avrebbe scemato il suo malcontento: l'esaltazione del padre sarebbe tornata ad onore della novella arciduchessa e avrebbe meglio giustificata l'entrata di quella principessa nella casa imperiale. E qualora Massimiliano non avesse esplicitamente approvato l'atto del Papa, si sarebbe per lo meno mantenuto in un silenzioso riserbo. Ma fu tutto il contrario. Diverse congiunture spinsero l'imperatore a fare resistenza. I suoi diritti erano minacciati da tutte le parti. Egli assisteva impotente alla perdita progressiva della sua autorità e allo smembramento dei suoi Stati: la Francia, la Spagna, la Russia e la Polonia s'attribuivano arrogantemente qualche lembo del suo territorio, e i suoi stessi feudatari non gli rendevano più che qualche omaggio di pura formalità. Il suo dispetto traboccava. Giudicò cosi opportuna l'occasione di vendicare i suoi precedenti affronti, di richiamare l'Europa al rispetto della sua supremazia, e far sentire al Papa, da lui creduto debole, che la sua forza non era venuta meno. 

   L'imperatore con una lettera autografa rivendicò “i privilegi del Sacro Impero”, e incaricò il suo ambasciatore, il conte d'Arcos, di accentuare le sue richieste. Nel frattempo sfogava a Vienna la sua collera. 

   Può essere, che conoscendosi incapace d'agire facesse la voce grossa, o manifestasse dei propositi violenti allo scopo di essere trascinato nella lotta. Fatto sta che notificò all'ambasciatore d'Inghilterra “ch'egli avrebbe ricondotto l'audace vescovo di Roma agli antichi costumi dei tempi apostolici, e che i principi tedeschi non l'avrebbero lasciato in imbarazzo”. 

   Questi infatti, luterani o calvinisti che fossero, l'avrebbero sostenuto, qualora, secondo le loro eleganti espressioni, egli avesse voluto “distruggere le tenebre d'Egitto, ossia il papismo, e liberare il mondo dall' Anticristo di Roma”. 

   Matteo Judex a sua volta, dall'alto della cattedra, infiammava gli animi con i suoi proclami. È compito di Massimiliano, diceva, mandare in rovina la dominazione papale, e “infliggere un giusto castigo a questi vescovi sediziosi, che osano offendere la maestà dell'imperatore”. E in termini biblici, tolti dai Profeti, scongiurava “le autorità grandi e piccole sotto pena di peccato gravissimo” di partire per la crociata 17 . 

   Massimiliano, eccitato da questi clamori e dalle insinuazioni dei principi, non si mostrava alieno da un conflitto armato. Uno dei suoi confidenti confessava a un amico dell'elettore palatino Federico, che il suo signore “vedrebbe volentieri una spedizione contro Roma” 18 . 

   Anche il re di Spagna, come sovrano di Milano e Napoli, fu impressionato dalla decisione presa da Pio V. Cosimo de' Medici ne ebbe timore; doveva dunque vedere invasi i suoi Stati, e pagare a si caro prezzo la gloria tanto vagheggiata? Egli spedì segretamente in Germania il Fragosa per tastare il terreno; ma l'accoglienza glaciale avuta a Heidelberg fece perdere a costui ogni coraggio. 

   Ludovico di Nassau si manifestò invece favorevole; anzi incaricò Teligny di guadagnare Carlo IX alla causa di Firenze, mettendogli davanti, per fare più impressione, la possibilità d'una sconfitta spagnuola. Il re di Francia, all'insaputa di Caterina, s'immischiò nell'affare, stimolando l'ambasciatore fiorentino ad affrettare l'inizio delle ostilità. Cosimo de' Medici non era meno impaziente di dar principio alla lotta, e, contento di aver tali aiuti in caso d'un attacco, riduceva prudentemente le sue pretese a una semplice difesa. 

Cosa avrebbe pensato Pio V di queste trattative misteriose e sospette? Avrebbe approvato quest'intesa col principe d'Orange? È certo che il Papa nelle millanterie di Massimiliano non volle vedere le manovre che gli venivano accuratamente nascoste. 

   Non si meravigliò dell'effervescenza che si manifestava in Germania, e senza alcun timore forni al cardo Commendone; il mezzo di calmarla. Gli argomenti addotti erano precisi, copiosa la documentazione. Firenze s'era altre volte sottratta alla tutela imperiale con degli enormi sussidi; ne faceva fede una carta di Rodolfo, fondatore della casa d'Austria. Inoltre, celebri esempi giustificavano l'esaltazione dei Medici. 

   Benedetto IX aveva creato Casimiro re di Polonia, nonostante l'opposizione della Germania. Gregorio IX aveva dato a Demetrio il reame di Croazia; Innocenzo IV aveva chiamato al trono di Portogallo Alfonso de Boulogne. E se si andava più indietro, chi non ricordava Leone III e Carlo Magno? Siccome il Papa aveva il diritto incontestabile di consacrare l'imperatore, doveva pur essergli lecito di innalzare un semplice duca alla dignità granducale. 

   Il Commendone, sempre grave, insinuante, piacevole, seppe presentare con molta destrezza queste ragioni, e Massimiliano, che in fondo in fondo desiderava poco la lotta, le ammise volentieri. 

   Il 5 marzo 1570 il Santo Padre coronò solennemente in Vaticano Cosimo de' Medici. La cerimonia si svolse con tutta la magnificenza che Pio V soleva dare alle feste religiose. Durante la cerimonia pontificale, dopo che il granduca ebbe rinnovato il giuramento di fedeltà alla Chiesa e alla Santa Sede, il Papa benedisse secondo la liturgia le insegne del nuovo sovrano, gli offri la rosa d'oro di quell'anno e gli pose sul capo il diadema, sul quale aveva fatto incidere queste parole: “Pius V Pontifex Maximus, ob eximiam dilectionem ac catholicae religionis zelum praecipuumque iustitiae studium, donavit” 19 . 

   Il prestigio che godeva il Santo Padre, e l'inerzia dell'imperatore fecero si, che nessuna delle corti d'Europa facesse rimostranze per l'esaltazione di Cosimo. Parecchie applaudirono velatamente; tutte, nonostante qualche debole protesta, la riconobbero, e Massimiliano stesso che, dopo lo sposalizio di sua figlia con Filippo II, s'era sensibilmente avvicinato alla S. Sede, ratificò l'atto del Pontefice, quando alla morte di Cosimo (1574), il suo genero fu investito della dignità granducale. 

***

Card. GIORGIO GRENTE 

EFFETTI ESTERIORI DELL’ESTASI

 


EFFETTI ESTERIORI DELL’ESTASI 

Il colore naturale lasciava il corpo progressivamente ma con estrema lentezza. 

Dice S. Teresa: “L’immobilità è improvvisa, la rigidità segue al raffreddamento del corpo.” 

“Ho verificato molte volte, scrive il Dott. Imbert, le estasi di Marie -Julie: essa è sempre in una rigidità poco forte all’inizio, in seguito è più forte… Poi diventa talmente pesante che è impossibile muoverla o sollevare le sue membra.” 


NOTE DI PADRE DAVID 

Dopo aver fatto le prove abituali su Marie- Julie ho potuto constatare l’insensibilità. 

“Leggete per caso nel vostro Breviario” Disse il Dott. Imbert a Padre David… ed ecco che Marie-Julie ripete senza conoscerle le preghiere della Chiesa… Ella ripeteva solo le preghiere liturgiche. Conosceva la S. Scrittura… Poi se si trattava di AMORE, MISERICORDIA la sua persona assumeva una espressione di GIOIA: 

Un venerdì alla 3ª stazione della Via Crucis: “Vi ricorderete dell’estasi” dice il Dott. Imbert a Padre David. Erano presenti testimoni, tra i quali un altro sacerdote. 

P. David chiama Marie- Julie. “Sì, padre” risponde. 

“Alzatevi!” 

era stesa per terra, si mise in ginocchio. 

“Mettetevi sulla vostra sedia” 

Sempre in estasi, si siede. Prega un istante…  

Aveva obbedito al suo confessore. 

Durante l’estasi, spiega il Dott. Imbert e nel momento in cui riceve le stimmate, i sens i non sentono. E’ solo l’anima che può percepire un ordine da una voce soprannaturale. Se obbedisce alla Chiesa dalla voce di un superiore legittimo… è sicuro che ella è sotto l’influenza divina. 

Il ricordo unito al riconoscimento delle reliquie, la distinzione degli oggetti benedetti o non benedetti… ”Il demonio ha paura di tutto ciò… come il segno della Croce e dell’acqua benedetta… Questi fatti se sono frequenti devono certificare il DIVINO… ” 

“Si era alzata, dice Padre David, e Marie -Julie rimane diritta in piedi… poi cadde a terra…”  

Questa caduta, dichiarano i testimoni, è miracolosa… doveva morire cadendo così… ma non aveva nemmeno un graffio… ” 

“Vedete l’effetto del richiamo? Disse il Dott. Imbert… Ma attenti, risponde solo al confessore ed al vescovo. Solo loro ne hanno il diritto.” 

Dopo un’ora il sacerdote presente è pregato di richiamarla. Lo fa senza alcun risultato. Marie - Julie rispondeva solo alla voce del suo confessore, e questo solo se avveniva a voce bassa… che solo lei poteva udire…  

Riconoscere le reliquie e gli oggetti benedetti è un segno che i doni di Marie-Julie erano di origine divina. E questo vuol dire che l’estasi di Marie-Julie era COSTANTE. 

Distingueva inoltre una croce e le reliquie di martiri da quelli falsi… Non aveva mai sentito parlare di Padre Olivain, né di altri… li cita raccontandone la storia del loro martirio in presenza di Mons. Fournier e di P. Durassier, e del superiore dei Gesuiti di Nantes. 

Un giorno posarono su Marie-Julie una croce di legno tratto dal luogo dell’apparizione di Paray- Le Monial; essa la prende e la bacia; sussurra: “Margherite Marie”…. 

Succede la stessa cosa per un piccolo manoscritto di ALLEMANT, sacerdote di Marsiglia. Viene messo nelle sue mani: ebbene, Marie-Julie parla della vita e delle opere di quel santo sacerdote!. 

Riconosceva il fiore che era stato davanti al Santissimo Sacramento. Si rivolgeva ai fiori con un linguaggio poetico invidiando la loro felicità di essere stati vicino a Gesù. 

Il curato di Gâvre le porta un crocifisso, posato sull’ altare durante la celebrazione della Santa Messa. Lo mandò alla mistica da una persona estranea… Vede subito la grazia che vi è deposta. 

L’abbraccia, cade in ginocchio e rapita dichiara: “Mio Dio, Vi ringrazio della felicità che mi avete regalata… in questo caro amore della Croce! Se siete disceso dal cielo questa mattina su questo altare… Vi era dunque un pensiero per me! Proprio sull’Altare del sacrificio. Io sento questo amore e lo assaporo! Mio amore! Amato mio! Io vi tengo e vi possiedo! Avete riposato sull’Altare del santo sacrificio. GRAZIE, mio TESORO! Io ho posseduto colui che il mio cuore desidera!” 

Marie- Julie a quell’epoca era privata dei Sacramenti. 

Marie-Julie Jahenny

 


VI HO OFFERTO LA REDENZIONE, COSICCHÈ IN QUESTO MOMENTO, A LIVELLO INDIVIDUALE, CIASCUNO POSSA DECIDERE LIBERAMENTE PER IL BENE O PER IL MALE.

 


MESSAGGIO DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA

12 OTTOBRE 2021


Figli amatissimi del Mio Sacro Cuore, rimanete nelle Mie Piaghe.


VI HO OFFERTO LA REDENZIONE, COSICCHÈ IN QUESTO MOMENTO, A LIVELLO INDIVIDUALE, CIASCUNO POSSA DECIDERE LIBERAMENTE PER IL BENE O PER IL MALE.


Non incolpate Me per quello che vi succede, ma esaminatevi…

Cosa state attirando su di voi come umanità?
In che modo state vivendo?
Quali decisioni state prendendo?
Come indirizzate la morale personale: cosa accettate e cosa non accettate, come persone, nel vostro intimo?


Ciascuno dei Miei figli ama sé stesso per via naturale, ma questa generazione ama sé stessa in un modo totalmente disordinato. Di conseguenza, siete egoisti e predicate nel nome del vostro ego: il vostro riferimento è il vostro ego, le caratteristiche e gli esempi che date davanti ai fratelli hanno per riferimento il vostro ego interiore, che ama unicamente sé stesso. (1)


Popolo Mio:


VOLETE USCIRE DALL’IGNORANZA ALLA QUALE VI SOTTOPONETE PERCHÈ VI COMPORTATE ED AGITE IN BASE AL VOSTRO EGO?


SIATE UMILI, questo è quello che manca a questa generazione: l’umiltà per accettare che nonostante ciascuno, in quanto persona, è un individuo a sé stante, voi non vivete da soli, ma siete circondati da altre persone con le quali vi ho chiesto di convivere in fraternità. 


La Creazione sta gemendo e sente i dolori del parto, spera che il Mio Popolo mantenga la Fede.


L’UOMO STA DOMINANDO L’UOMO A UN LIVELLO TALE, CHE L’ÈLITE STA ACCETTANDO LA PROSPETTIVA DELL’AUTODISTRUZIONE DEI MIEI FIGLI CAUSATA DA:


Aborto...
Eutanasia...
Armi atomiche, le più inumane che gli esseri umani abbiano creato…
Armi chimiche, con le quali stanno flagellando il Mio Popolo…
E in questo momento le “tecnologie avanzate” delle quali voi siete all’oscuro, simbolo della superbia umana…


Pregate Popolo Mio, pregate, il freddo raggiungerà gran parte della terra, penetrerà fino alle ossa e i Miei figli patiranno enormemente per questo, perché giungerà inatteso e non si avrà un’adeguata preparazione per fare
fronte alle gelate.


Pregate Popolo Mio, pregate, la terra continuerà a tremare fortemente, vi state precipitando verso la sofferenza.


POPOLO MIO, DOVETE PREPARARVI PRIMA CHE EVENTI DI OGNI GENERE PRENDANO FORZA E IL CAOS AUMENTI. Sapete bene che l’essere umano di fronte alla destabilizzazione, agisce in modo selvaggio.


L’umanità sarà priva di comunicazioni, la tecnologia verrà sospesa per decisione del potere umano sulla terra.
Il silenzio e la paura si impossesseranno di coloro che non Mi amano e di coloro che non accettano di pentirsi delle loro cattive azioni. 


Rimanetemi fedeli, ricevetemi nella Sacra Eucaristia.  Non intraprendete strade contrarie ai Comandamenti, contrarie ai Sacramenti e contrarie alla Sacra Scrittura.
Non è il momento di interpretare la Mia Parola in base al gusto personale, siate fedeli al Vero Magistero della Mia Chiesa.


NON PERDETE QUESTO MOMENTO…
  SIETE ENTRATI NELLA GRANDE SOFFERENZA.


Popolo Mio, pregate Mia Madre con il Santo Rosario con devozione speciale questo 13 ottobre (*), offrendomi preghiere tutto il giorno per le seguenti intenzioni:


Quale riparazione per i peccati dell’umanità.
Quale petizione per le sofferenze dell’umanità a causa dei loro peccati e a causa della natura.
Quale offerta del Mio Popolo in riparazione all’Immacolato Cuore di Mia Madre.


Popolo Mio, voi siete protetti. Unitevi in modo fraterno, senza dimenticare che le Mie Legioni Celesti comandate da San Michele Arcangelo vi custodiranno, per Volontà Divina.


Popolo Mio:


IL MOMENTO È QUELLO ATTUALE.


Io vi proteggo, vi porto nel Mio Sacro Cuore, non temete, il male si allontana davanti a Me.


Benedico i vostri sensi, affinché siate più spirituali e meno mondani.
Benedico il vostro cuore, affinché sia tenero e non causi dolore ai vostri fratelli.
Benedico le vostre mani, affinché portino il bene.
Benedico i vostri piedi, affinché seguano le Mie Orme.


QUANTO VI AMO FIGLI, QUANTO VI AMO!


Non temete, Io vi proteggo.


Il vostro Gesù


AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO


  1. Riguardo all’ego umano, leggere…

    (*) Il 13 ottobre 1917, la Santissima Vergine Maria a Fatima in Portogallo, regalò all’umanità il miracolo del Sole.


COMMENTO DI LUZ DE MARIA


Fratelli:


Questo è un appello alla coscienza individuale, in quanto figli di Nostro Signore Gesù Cristo.  


Un invito personale affinché siamo fraterni e desideriamo il bene per tutti i nostri fratelli.


Guardarci interiormente è una grazia spirituale che, quando ce la concediamo, ci aiuta ad essere migliori con i nostri fratelli.


Questo è un appello forte, ma contemporaneamente l’amore incomparabile di Nostro Signore, ci dà la forza per riprendere o per continuare il cammino, avendo Fede in un domani migliore. 


Fratelli, su richiesta di Nostro Signore Gesù Cristo, individualmente o nei gruppi di preghiera, preghiamo il Santo Rosario offerto per le intenzioni richieste da Nostro Signore e in questo giorno rimaniamo in preghiera, supplicando la Sua Misericordia di fronte agli eventi della natura.


Amen.


 


GLI ANGELI SONO AL TUO FIANCO E TI AIUTANO

 


(PARLA LA NOSTRA SANTISSIMA MADRE)

Piccolo

Madre Santissima e Amorevole

Mi fa piacere, Mia piccola, che tu abbia fatto ciò che Io, la Tua Santissima Madre, ti ho richiesto. Molte volte il Cielo vi chiederà di estendere le scuse a coloro che non desiderate farlo, perché ritenete di non aver agito male, ma dovete farlo, perché noi stiamo, dal Cielo, cercando di ammorbidire i cuori più induriti affinché ricevano la luce e accettino la protezione.

Allora, Miei amati, Miei piccoli, Miei fedeli guerrieri del Signore, non disprezzate una sola richiesta del Mio amato Figlio, perché i Miei guerrieri non conoscono la finalità che il Cielo prepara attraverso un vostro atto. Fallo semplicemente per amore. Come quando la tua affettuosa nonna ti chiede qualcosa, tu non dici perché, per cosa? Fate quello che vi viene chiesto e FIDATEVI.

Non volete (Nostra Madre ride un po') conoscere gli affari del Cielo che vi trascende molto, ma fate la vostra piccola parte, con Amore, Abbandono e Umiltà, perché se l'atto vi porta all'umiliazione, non farete forse ciò che il Suo amatissimo e perfetto Maestro, il vostro Signore e Re Gesù Cristo? Vi dico, piccoli, che con qualcosa di piccolo che fate, il Cielo può fare Miracoli.

Amen, Vergine Santissima, concepita senza peccato

Amen, Santissimo Bambino, e mantenetevi nella lotta, che sta iniziando la parte più acuta e più acuta. Confida sempre nella Tua Santissima Madre che la battaglia è nostra.

Amen e perdonami per essere inciampato nel mio piccolo orgoglio.

Amen Piccolo


(IL MIO ANGELO CUSTODE PARLA)

Figlia mia (è il mio Angelo Custode) Noi siamo qui sulla terra al tuo fianco, e non ti lasceremo, ognuno di voi, a meno che non lo chiediate voi stessi. Credete che gli Angeli sono al vostro fianco e vi aiutano, vi sostengono, vi guidano; ma dovete rivolgervi al Cielo e chiedere la nostra intercessione e il nostro aiuto. Non dimenticate i vostri Angeli Custodi che abbiamo bisogno del vostro permesso per intervenire.

Sappiate che gli Angeli caduti interferiscono quando commettete atti di peccato, questo è ciò che prendono per "permesso o invito", quindi state attenti a non peccare, fate attenzione alle vostre parole, invocazioni e anche pensieri, che sono pronti a interferire a qualsiasi vostra svista.

Ora non è più il momento di essere negligenti nelle parole, nei fatti, nei pensieri: guardatevi dalle vostre parole, che sono quelle che aprono o chiudono le porte d'ingresso al vostro io interiore.

Quando guardate i film, non guardate le invocazioni, perché senza rendervene conto, le ripetete dentro di voi ed è una trappola del Maligno per spingere dentro i suoi scagnozzi.

Non guardate quelle cose sacrileghe di incantesimi e stregonerie che hanno uno scopo e cioè (che) mentre siete disattenti, a riposo, pensando che "è solo un film o una canzone, o un quadro", servono come porte d'accesso a voi.

Perciò, Piccoli Esseri, che d'ora in poi vi accorgerete che non c'è più nulla di innocuo, nulla di involontariamente carico verso il Male. È una guerra, non un parco di divertimenti! E la televisione è un campo di battaglia magnetico verso il quale siete attirati, come le api verso il favo, ed essendo così, sarete schiacciati. Potete capirlo, potete vederlo, potete crederlo?

Non dimenticate il Grande Arcangelo Michele che ha già abbattuto il Maligno e lo farà ancora, ma dovete essere fedeli alla Casa alla quale appartenete.

Ripetiamo: Il tempo è ora, è ora o non è mai. Mentre si svolge il conclave voi siete ignoranti di ciò che trascende là dentro, di ciò che succede, ma questo non significa che non succede niente, è lo stesso con la vostra televisione e gli apparecchi tecnologici: solo perché non sapete come funzionano dall'interno non significa che non succede, significa semplicemente che non potete saperlo.

C'è un esempio che non è piacevole, e mi scuso per l'immaginazione che ne deriverà. Voi che mangiate carne (che non è peccato, né proibito dalla legge) vedete solo il piatto servito davanti a voi sulla tavola, ma non immaginate da dove viene. Allo stesso modo, i messaggi che ricevete in televisione e attraverso i vostri computer provengono da percorsi simili, se lo sapeste, spegnereste i vostri apparecchi per non riaccenderli mai più, ma poiché non potete saperlo, dovete avere fiducia in come il Cielo vi avverte.

Il bambino che sta per toccare un filo elettrico non capisce, ma il genitore gli dice solo "Non farlo", perché il padre lo sa. Così Noi del Cielo lo sappiamo, ma voi, piccoli, non lo sapete; è qui che entra in gioco la Fiducia: Nonostante tutto credo / Nonostante tutto spero / Nonostante tutto amo. (*)

Ti chiedo, Nostro piccolissimo, di mettere qui le preghiere che trovi a San Michele, Guerriero del Cielo (**), che sono molto utili per la tua Invocazione e Protezione. Invocate solo con le preghiere che il Cielo ha provato e approvato e vedrete come la vostra tranquillità reinfonderà le vostre anime convulse e angosciate.

Amen, piccolo

Amen, gentile e grande angelo custode e guardiano del mio. Grazie per vegliare su di me in questi tempi malvagi della fine, come disse San Juan Diego, io sono ....


(NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO PARLA)

Amato

Il mio Gesù

Imparate ciò che vi abbiamo lasciato in questi Bei Dialoghi, non abbiate paura di farlo, potrete verificare se lo desiderate, - avete il Mio Santo Permesso di farlo - consultate un buon Parroco o Sacerdote che non troverà nulla contro ciò che chiamano la Santa Dottrina, il Magistero Ancestrale della Mia Chiesa, o contro la Mia Parola che è il Vangelo, né contro l'Antica Alleanza. Fate il test, se volete.

Non voi, (Gesù sorride con tanto amore e tenerezza!) non voi, andate avanti con il vostro lavoro e non date tempo né occupatevi di cose mondane, Voi siete il ponte tra il cielo e la terra. Non scendere al terreno, resta qui dentro (Gesù mi mostra il Suo Sacratissimo Cuore) che lì (indica il mio) trovo la Santa Dimora.

Amen, mio amore assoluto

Amen, figlio mio

(Gesù mi bacia sulla fronte con un amore...)


12 marzo 2013

(PARLA SAN GIOVANNI DIEGO)

Il mio bambino, bambina del cielo

San Juan Diego attraverso di te sono tornato alla Casa del Padre.

Il nostro Piccolo, tallone della famiglia mentre ero sulla terra. Seguite fedelmente la nostra ragazza regina tanto amata e non mancate di obbedirle in nulla.

Aiutatemi a farlo, aiutatemi, perché sono umano e sono terra, fango, polvere, lettiera di foglie?

Hai sempre il mio umile aiuto e la mia povera intercessione, bambino Non disobbedire a nulla, la nostra Regina qui in cielo e là in terra messicana da dove è Patrona universale.

(*) PREGHIERA DI SAN MIGUEL A FÁTIMA:

Mio Dio/ Credo, Spero, Ti adoro, Ti amo/ Ti chiedo perdono per tutti quelli che non credono, che non sperano, che non Ti adorano, che non Ti amano/ Santissima Trinità:/Padre, Figlio e Spirito Santo/ Ti adoro con profondo Rispetto/ e Ti offro il Prezioso Corpo e Sangue/ L'Anima e la Divinità/ Di nostro Signore Gesù Cristo/ Che è presente in tutti i Tabernacoli della terra/ in riparazione delle offese, sacrilegi, indifferenza con cui Egli è Offeso. / Per i meriti infiniti del Suo Sacro Cuore/ e del Cuore Immacolato di Maria/ ti supplico/ per la conversione di tutti i peccatori/ Amen/.

(**) L'Arcangelo Michele (in ebraico: מיכאל Mija-El, "Chi è come Dio? "); arabo: ميخائيل Mījā'īl; greco: Μιχαήλ Mijaíl; latino: Michael) è il capo degli eserciti di Dio nelle religioni ebraica, islamica e cristiana (cattolica, ortodossa, copta e anglicana).

Nel "tempo della fine" apparirà la verità della storia, quando i giusti saranno elevati alla ricompensa e i malvagi al tormento eterno:

In quel tempo, sorgerà Michele, il grande Principe, che sta accanto ai figli del tuo popolo. Sarà un tempo di tribolazione, come non c'è mai stato da quando esiste una nazione fino al tempo presente. In quel tempo, il tuo popolo sarà liberato: tutti quelli che sono scritti nel Libro. (Dan 12:1)


PREGHIERA DI PAPA LEONE XIII

(Sancte Míchaël Archángele, defénde nos in prælio, contra nequítiam et isídas diábolo esto præsídium. Imperet illi Deus, súpplices deprecámur: tuque, Princeps milítiæ cæléstis, Sátanam aliósque spíritus malígnos, qui ad perditiónem animárum pervagántur in mundo, divína virtúte, in inférnum detrúde. Amen)

San Michele Arcangelo, difendici nella lotta; sii la nostra protezione contro la cattiveria e le astuzie del diavolo. Che Dio manifesti il suo potere su di lui, è la nostra umile supplica; e tu, o Principe delle milizie celesti, con il potere che Dio ti ha conferito, getta nell'inferno Satana e gli altri spiriti maligni che vagano nel mondo per la perdizione delle anime. Amen


GIACULATORIA:

Il suo nome in ebraico è Mi-ka-El, che significa "che è come Dio". Fu questo grido di battaglia con cui sconfisse Lucifero con gli angeli ribelli e riunì sotto lo stesso vessillo tutti gli angeli fedeli. Si può dire che è una potente eiaculazione in qualsiasi momento di bisogno.

Chi è come Dio? Nessuno come Dio

A chi piace Dio? Nessuno come Dio

A chi piace Dio? Nessuno come Dio


HDDH

(12 marzo, durante il primo giorno del conclave per eleggere il Papa)

Anno del Signore 2013

E Maria del Getsemani

MESSAGGIO N. 7 - B SAN MICHELE LA BATTAGLIA È INIZIATA - PIÙ PREGHIERE

 


MESSAGGIO N. 7 - B  SAN MICHELE


LA BATTAGLIA È INIZIATA - PIÙ PREGHIERE


La battaglia è già iniziata - altre preghiere di protezione.

Io, San Michele Arcangelo, Principe delle Milizie Celesti, vengo a darvi altre preghiere, affinché siate ben protetti dal Cielo e possiate svolgere la vostra Missione.


Preghiera di protezione contro l'Anticristo.

Io, come primizia del mio Signore, Re dei Re, mi nascondo nella ferita del suo fianco, per proteggermi dall'Anticristo e dai suoi tirapiedi, affinché non mi impedisca di compiere la mia missione salvifica; e lo mando, nel nome di Cristo Gesù, nelle profondità dell'inferno, insieme ai suoi tirapiedi, affinché io possa compiere la mia missione.

Decido, in nome di San Michele Arcangelo, di essere invisibile all'Anticristo e al suo esercito malvagio, quando predico per la salvezza delle anime.

Getto i suoi Angeli caduti e i loro servi umani nelle profondità degli inferi, e li copro con il Sangue di Cristo, affinché li lasci paralizzati e indifesi, mentre io compio la mia lodevole missione.

Nel nome della Santa Trinità, mi proteggo da quest'uomo malvagio, e dichiaro con la mia mente, corpo, anima e cuore, che sono salvato dalle sue influenze demoniache, su tutto il mio essere fisico e spirituale.

E mi consegno ai piedi della Santa Croce del mio Signore, per dare gloria al Suo Nome, e dichiaro che la vittoria è nostra, perché Satana è stato sconfitto sulla Croce, ed è sconfitto.

Quindi, nel nome dell'Agnello ucciso, dichiaro la piena protezione, affinché io possa svolgere la mia Santa Missione.

Amen.


Preghiera di protezione contro il falso profeta

Io, come primizia di Nostro Signore Gesù Cristo, mi dichiaro libero da qualsiasi influenza che il falso profeta vuole esercitare su di me, dalle sue ideologie malvagie e maligne, dai suoi riti satanici e dal suo regime all'interno della Chiesa.

Prometto di portare ai miei fratelli la buona novella di Cristo, e di lottare contro questa ideologia luciferiana anche a costo della mia vita, per proteggere le anime di Cristo da questo terribile inganno all'interno della nostra Santa Chiesa Cattolica; e mi inchino ai piedi di Gesù Cristo, l'Agnello ucciso, che ha vinto il male, per dichiarare che Cristo ha vinto e il Suo Regno verrà presto sulla terra. Amen.


Preghiera per la protezione contro l'esercito dell'Anticristo

Io, come primizia del mio Signore, mi proteggo con il Sangue di Cristo e le strisce della Sua Spalla, dall'influenza e dai piani malvagi degli uomini al servizio dell'avversario; e con tutto il mio essere, proclamo la Vittoria del mio Signore, sui loro piani malvagi.

Che la mia missione sia quella di salvare le pecorelle dalle loro grinfie, di portarle ai piedi della Santa Croce, e che possano riposare in pace tra le braccia della Santa Madre del Cielo.

Io, come primizia scelta da tutta l'eternità per una così bella Missione, dichiaro che questi uomini malvagi non avranno alcuna influenza o potere su di me nel predicare il Vangelo di Cristo; e nel nome di Cristo Gesù, il Vittorioso, che verrà a giudicare le nazioni come il Leone della Tribù di Giuda, offro con il mio cuore e la mia anima, la mia vita per Lui, se il Cielo dovesse richiederlo, e mi abbandono alla Santa Volontà della Santissima Trinità. Amen.


Preghiera di liberazione dai nostri antenati

Per compiere la nostra missione e per essere libero da ogni schiavitù io, come primizia di Nostro Signore Gesù Cristo, il vittorioso, Leone della Tribù di Giuda, consegno ai piedi della Santa Croce tutti i miei legami familiari e i miei antenati, che Egli mi guarisca con il Suo Preziosissimo Sangue e mi purifichi con esso da ogni schiavitù, incantesimi, malattia, stregoneria, lussuria, suicidio, omosessualità, immoralità sessuale, riti satanici, aborto, eutanasia, e ogni atto disprezzabile a Dio, che è stato commesso dai miei antenati; che questi atti impuri non influenzino il mio essere, e che io sia libero nella mente, nel corpo e nell'anima per compiere la mia missione salvifica per l'umanità.

Dichiaro la guarigione di tutto il mio essere fisico e spirituale, e la libertà da tutte le cattive influenze ancestrali, nel nome del Sangue versato dall'Agnello ucciso per me sulla Santa Croce.

Mi prostro ai piedi del mio Maestro Gesù Cristo, per consegnargli tutto il mio passato, il mio presente e il mio futuro.

Tutto ciò che mi ha influenzato in modo negativo nella mia vita e tutto ciò che ha ferito il mio cuore e la mia anima;

E mi dichiaro sano in tutti gli aspetti, fisico, spirituale, emozionale, psicologico, per poter svolgere, libero da ogni vincolo, la mia lodevole missione; e mi proteggo, con il potere della Santa Trinità da ogni male. Amen.


Preghiera di protezione contro la falsa chiesa dell'antipapa.

Io, come primizia di Nostro Signore Gesù Cristo, mi dichiaro libero da tutte le influenze negative nella mia vita e da ogni falsa ideologia che vuole entrare nella mia mente. E mi proteggo con il Sangue dell'Agnello ucciso, dalle false dottrine eretiche e abominevoli che regneranno nel governo dell'anticristo, affinché queste non possano influenzarmi nelle mie azioni, e non siano una schiavitù per svolgere la mia missione salvifica.

Mi proteggo con il potere della Santa Trinità e mi dichiaro libero da tutte le influenze del male. Amen

10 agosto 2016


mercoledì 13 ottobre 2021

MIO PADRE NON SOPPORTA PIÙ QUESTO CINISMO SULL'ABORTO

 



(NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO PARLA)

Se solo poteste vedere lo sguardo di gratitudine con cui sono nati i bambini che erano pronti e disposti ad abortire, e solo per l'intercessione di Mia Madre, non l'hanno fatto. È uno sguardo di una dolcezza che tocca il cuore di tutti coloro che non sono ciechi.  Questo, piccola, che tu senti per Dio è un sigillo speciale che diamo alle piccole anime che erano pronte ad abortire e che, per intercessione divina, si sono fermate. Hai visto come il cuoricino di M. piange ogni volta che ti vede con D., perché il dolore ineffabile di ciò che stava per fare le entra nell'anima, se non fosse stato per i servi di Mia Madre che coraggiosamente e senza paura li hanno mandati a fermarla. Quel bambino sarebbe stato più perso se l'avesse portato a termine: la sua vita sarebbe ora una tragedia, ma è venuto alla vita.

Sappiamo in quale istante inviare una concezione. Hai detto giustamente ieri il motivo, poi lo scrivi, Gesù mi dice, sono commosso fino alle lacrime nel vedere un piccolo come D., so che lo sei, e anche Maria del Getsemani. Grazie a Dio per non vedere l'aspetto dei "feti" come sono chiamati a ridurli a una cosa e a portare la colpa di uccidere, i bambini (Gesù lo dice con una tenerezza e un amore ....! Mettendo le Sue Sante Braccia nella posizione di portare un bambino ma senza un bambino, come una culla) il loro sguardo, quando veniamo a prenderli, è di terribile tristezza e rabbia perché sono stati gettati nella pattumiera con il disprezzo di una buccia di banana o di una bottiglia vuota. È un lavoro molto lungo, penoso e doloroso perché queste piccole anime tornino a sorridere. Mio padre non sopporta più questo cinismo sull'aborto, non lo sopporta più, perché non c'è modo di giustificarlo.

Quello che ho detto a M., quando mi ha detto con le lacrime che suo figlio è una benedizione. Ho annuito e riaffermato che Dio non sbaglia mai, che quando manda un bambino è per una ragione molto potente. Che l'avevo visto accadere quando le persone si trovavano di fronte a un dilemma nella vita e il bambino arrivava per riaffermare che dovevano prendere il cammino della vita con più forza. In altre parole, i bambini vengono per salvare i genitori, ma una benedizione che viene rifiutata diventa una maledizione. Questa era l'idea.

Messaggio consegnato a "E Maria del Getsemani".