Madre della Pietà a Piedade dos Gerais (MG – Brasile)
10.10.2021
Quest’anno dedicato a San Giuseppe – santo forte, fedele, pieno di umiltà – ci chiama a una vita di preghiera, a una vita di riparazione, a una vita di partecipazione nella costruzione del regno di Dio. Dobbiamo partecipare alla costruzione del regno di Dio qui sulla Terra.
Vediamo tempeste nel mondo: non soltanto tempeste nella natura, ma tempeste che sono conseguenze delle trappole tese dal demonio alle famiglie, alla Chiesa, al popolo di Dio. Ci sono molte persecuzioni, c’è grande mancanza di spiritualità, di fede forte e matura, di fede costruttrice del regno di Dio in noi.
Allora oggi, quando siamo davanti alla grazia di Dio, è il momento di vivere questa pace, di vivere questa felicità, di calmare il dolore che c’è dentro ogni cuore. So che il mondo ha bisogno di rifugiarsi nelle profondità del Cuore di Gesù Misericordioso e sento che molti figli ne hanno fortemente bisogno. E se oggi siamo qui dobbiamo valorizzare questo dono di Dio, questo dono che molti non sanno valorizzare: poter sentire il Cielo che tocca la Terra, Dio che incontra gli uomini, Dio che incontra i figli. Molti non conoscono il valore di questa ricchezza, per questo vi invito ad abbandonare il vuoto spirituale e ad avvicinarvi a questa grazia, a questa fonte che ci riempirà, che guarirà questo vuoto spirituale che oggi fa soffrire l’umanità.
Stiamo ricevendo segni di Dio sulla Terra molto forti, molto presenti. Dio ci sta parlando: il tempo è arrivato, l’ora è adesso, è tempo di accendere questa fiamma, di aprire le porte del tuo cuore, di aprire le porte della tua casa, di aprire le porte della tua comunità, e permettere allo Spirito Santo di agire. L’uomo non può continuare a vivere in questo dolore causato dalle tenebre, che sono mancanza di luce, mancanza di discernimento, mancanza di guarigione, mancanza di abbracciare realmente la croce, perché una delle fragilità umane è non avere amore per la croce. L’uomo molte volte non sa amare la propria croce, preferisce abbandonarla anziché abbracciarla.
È il tempo in cui raccogliamo i frutti che sono maturati. È il tempo della giustizia, in cui il nostro raccolto avverrà in base a quello che seminiamo, in base al nostro camminare secondo quello che ci viene indicato dalle benedizioni del Cielo. Non tutti avranno la felicità di raccogliere frutti buoni, perché non tutti hanno seminato questi frutti buoni. Allora oggi vi chiedo di avere più sapienza nei vostri atti, di avere più discernimento nelle vostre azioni, di comprendere che il Cielo conosce tutto, che Dio sa tutto. Dal mondo puoi anche nasconderti, ma non da Dio. Egli sa chi sei, che figlio sei, quali sono le tue opere, quali sono le tue azioni, cosa c’è dentro il tuo cuore, sa in che modo ti avvicini a Lui nel giorno del Signore, sa in che modo stai in mezzo ai tuoi fratelli.
Vivere è una missione di amore. La più grande battaglia degli uomini oggi è vincere l’indifferenza, i preconcetti, il non saper amare il prossimo, di non saper avere discernimento. Molti vengono chiamati a costruire il regno di Dio, ma non tutti sono preparati. Quando hai la grazia di stare in un luogo speciale, devi essere un uomo speciale, devi smettere di essere quell’uomo ignorante, ribelle, che si lascia prendere dalle meschinità e dalle trappole del demonio. Quando guardo questo santuario, questo luogo scelto da Dio, faccio questa riflessione: sapete realmente valorizzare il luogo in cui siete? È un luogo in cui Dio tocca la Terra. Sapete valorizzare ogni goccia di benedizione che viene versata qui? A volte non hai la felicità di poter stare in un luogo come questo perché il tuo sì non è stato sincero, perché i tuoi atti non hanno corrisposto alla realizzazione del piano di Dio, ma il tempo della giustizia è un tempo in cui ognuno dev’essere consapevole di dov’è, di cosa deve fare, del perché è qui, e del fatto che Dio ha bisogno di lui. Noi oggi siamo i seminatori della buona novella, della Parola, dell’amore, dell’evangelizzazione.
Quante ferite ci sono sulla Terra, quante lacrime sui volti malati e stanchi degli uomini! Questi volti portano il peso delle conseguenze di un peccato che ha distrutto le famiglie, che ha distrutto i nostri bambini, che stanno perfino perdendo lo splendore della purezza, lo splendore dell’infanzia. E Gesù ci sta chiedendo azione e opera viva, ci chiede di lavorare veramente per il suo regno, di coltivare questo regno di Dio sulla Terra, di diffondere l’amore, soprattutto dove non c’è pace, dove non c’è speranza. Dove dominano l’odio e il rancore, portiamo questo amore, portiamo Cristo Misericordioso.
Il mondo in questo momento soffre e continuerà a soffrire se l’umanità non reagisce. Dio ci sta chiedendo azione e reazione, ci sta chiedendo testimonianza di vita. Ci sono molte infermità sulla Terra, ci sono molte malattie nel mondo, e la principale di esse è il peccato. L’uomo non ha ancora avuto la felicità di accendere questa fiamma di luce per vincere le tenebre del peccato.
Coraggio! Questa è la Parola di Dio per noi in questo giorno del Signore: coraggio! Coraggio per difendere le cose di Dio, coraggio per portare le cose di Dio, coraggio per dare testimonianza delle cose di Dio. E la cosa più importante: coraggio per essere di Dio. Perché tu sei di Dio, tu sei cosa di Dio, tu sei tesoro di Dio. Allora abbi coraggio per difendere te stesso, coraggio per rispettare te stesso, coraggio per valorizzare te stesso, coraggio per saper amare. Amare la tua vita, amare la tua missione, amare la tua comunità. Restate uniti con la forza divina e lottate come San Giuseppe ha lottato e difeso il Dio Bambino. Difendi l’opera del Bambino Gesù nella tua vita, perché Egli ha fatto del tuo cuore il più grande tabernacolo, la più grande mangiatoia, Egli ha fatto del tuo cuore un luogo molto speciale per poter vivere in esso per sempre e regnare per sempre.
E oggi il tuo cuore è così lontano dal regno di Gesù: dall’amore, dall’unità, dalla fraternità. C’è un vuoto dominante. C’è indifferenza, c’è una grande resistenza da parte dell’uomo, e l’uomo deve capire che questa resistenza è la trappola del male, è il male stesso, è il demonio stesso che cerca di impedirti di essere luce in un momento in cui il mondo ha bisogno di essere luce. Basta tenebre! È il momento di essere luce, è il momento di voler brillare e voler accendere questa fiamma magnifica, è il momento in cui tenere tra le mani la corona del rosario e avere la gioia di contemplare ogni mistero del cammino percorso da Gesù per darti la salvezza, per portarti il miracolo, il battesimo, l’Eucarestia, per darti tutta l’unzione necessaria.
Oggi hai bisogno di essere di più di Dio, di parlare come ha Gesù ha parlato, di parlare come Gesù Cristo ti chiede. Con gioia, con mitezza, con rispetto, valorizzando ogni momento in cui hai la felicità di respirare e contribuire affinché questo passaggio sia più felice per te, per i bambini, per i nostri giovani, che hanno bisogno di avere più amore per le cose di Dio, che hanno bisogno di riaccendere questa fiamma, di valorizzare le cose di Dio.
Senza Dio, nessuno riuscirà ad essere felice, soprattutto da qui in avanti. Da qui in avanti sarete sorretti dalle mani misericordiose del Signore. Queste mani ti faranno andare avanti quando il naufragio sembrerà maggiore della tua forza, ti faranno vincere queste onde di dolore, di tribolazione, di sofferenza materiale, di sofferenza dovuta alle perdite, di sofferenza nell’anima, quella sofferenza che non è visibile agli occhi ma sta dentro di te.
Vorrei che oggi chiedeste a Gesù la vostra guarigione. Molti qui sono bisognosi di guarigione. Sono malati nell’anima, nel cuore. E quando il cuore è malato anche la carne diventa malata, anche la carne diventa fragile. Quando i tuoi pensieri sono deboli, anche la tua carne è debole. Fortificatevi in quest’anno dedicato al grande santo San Giuseppe e all’invocazione dello Spirito Santo. Quando pregate “Spirito Santo vieni, vieni, vieni a illuminare”, sapete quanto sono grandi le tenebre, quante tenebre vi ha lasciato la sofferenza.
L’umanità ha compreso molto poco, figli miei, nonostante quello che sta vivendo nel tempo presente, che può portare a molta miseria sulla Terra. E la miseria non sarà per mancanza di pane, ma per mancanza di condivisione. Esiste il pane, ma manca la condivisione, manca l’uguaglianza, manca la fraternità. Allora l’uomo ha bisogno di pensare come Gesù ha pensato, vivere l’amore come Gesù ha amato, portare questo Sangue di Gesù sulla Terra. Una Terra che, senza rendersene conto, viene distrutta, dominata, resa schiava dal peccato. Che Gesù porti questa liberazione, questa fonte di grazia, che Egli calmi questa nube insidiosa di discordia, di disunione! Quanto sta diventando difficile la convivenza tra fratelli, tra figli di Dio! Quanto il demonio si sta prendendo gioco dell’umanità in questa sua parte fragile, che è la mancanza di umiltà, la mancanza di saper ascoltare, soprattutto di ascoltare la voce dello Spirito Santo. Dobbiamo lasciare agire lo Spirito Santo, prendere possesso dei doni dello Spirito Santo in noi, avere questa felicità di ricolmarci di Spirito Santo.
Allora è un momento di molta grazia, è il momento in cui conversare con Dio, in cui innalzare il tuo pensiero a Dio, in cui mettere il Brasile nel Cuore di Dio, in cui mettere il mondo nel Cuore di Dio. Perché l’umanità sta procedendo verso un evento molto forte, molto doloroso, se non cercherà di seguire le vie del Cuore Misericordioso di Gesù. Ecco perché oggi dobbiamo dire, nel silenzio del nostro cuore, quanto confidiamo in Gesù: “Gesù confido in te!”. E confidare pienamente. Affida la tua famiglia, affida questa comunità, i pellegrini qui presenti, le famiglie qui presenti, affida i bambini qui presenti, affida quelli che non sono qui presenti fisicamente ma sono presenti spiritualmente, affida tutta la tua missione a Gesù. Egli sarà il sostegno del mondo. La grande certezza che ho è che il mondo passa per la tempesta perché Gesù ci sosterrà. L’umanità vincerà questa tempesta. Essa arriverà, l’umanità la attraverserà, ma vincerà. Perché Gesù ci sosterrà, come ci ha sostenuto fino al giorno d’oggi. Da qui in avanti, verremo sempre più sostenuti e fortificati da Gesù. Vedremo la conferma di queste parole: “Aggrappati forte alle mani di Dio ed esse ti sosterranno”. Darete testimonianza di questa parola: saranno le mani misericordiose di Gesù ad essere il nostro sostegno e la nostra vittoria.
in questo momento la Madonna benedice tutti
Questo messaggio ci porta a riflettere sul fatto che siamo davanti a una battaglia, siamo davanti a tre sofferenze visibili: materiale, spirituale, temporale. Non siamo soli. Dio è con noi e le mani misericordiose di Gesù ci sosterranno. Il Sangue di Gesù ci guarirà e l’Acqua del Cuore di Gesù ci purificherà. L’unica certezza che voi – figli che pregano – potete avere, è la stessa certezza che ha la Madre di Dio: il Cielo è con noi. Per questo vogliamo confidare in questo Cielo bello, in questo Cielo bellissimo. Non perdete mai la fede! Soprattutto voi che oggi state piangendo la perdita di una persona speciale: non perdete la vostra fede, anche perché questa Terra è un passaggio. Tutto è di Dio. Tutti quelli che sono qui sono di Dio. Nessuno conosce né il giorno né l’ora in cui Dio fa visita a questo giardino e coglie un fiore per sé. Felice chi è pronto per essere colto da Dio. Questa è l’unica grazia che devi chiedere a Dio: essere sempre preparato, perché la nostra vita appartiene a Dio. Noi siamo del Padre!
Nel messaggio di oggi abbiamo la conferma che siamo del Padre. Tutti noi siamo del Padre: bambini, giovani, padri, madri, sacerdoti, tutto il popolo di Dio. Tutti siamo del Padre. Allora che Dio calmi il vostro cuore in questo momento di dolore e vi porti fede per andare avanti. Gesù ha detto che il momento in cui pensi che tutto sia perduto è il momento in cui ti ritrovi perché, in verità, è il momento in cui sai di essere tra le braccia di Gesù Cristo, protetto dal manto della Madre della Pietà.
Che Dio vi benedica, figli. Che Dio benedica chi oggi festeggia il compleanno e i pellegrini che sono qui. Le vostre richieste sono già state riposte nel Cuore di Gesù.
Ecco la Serva di Dio, che oggi consacra i bambini agli angeli celesti. Il Signore mi chiama.
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