Gesù Figlio e Servo; Servo eletto
Grande e ammirabile Gesù, io vi ho contemplato e adorato nella vostra grandezza! Che vi contempli e vi adori altresì nel vostro stato di abbassamento e di servitù! Voi siete Figlio e Servo tutt’assieme, senza pregiudizio né dello stato della vostra Filiazione propria e naturale, né del vostro stato di servitù.
Come la natura divina non altera né diminuisce in Voi la natura umana nella sua propria essenza, ma invece, conservandola intatta, la rialza e la eleva sino ad uno stato e ad una dignità infinita: così la vostra nascita e grandezza eterna rialza e rende tanto più ammirabile ed adorabile lo stato di abbassamento e di servitù al quale è piaciuto a Voi e al Padre Eterno di ridurvi per la nostra salvezza.
Voi siete dunque, o buon Gesù, nella casa dell’Eterno Padre, Figlio e Servo tutt’assieme, sempre Figlio e sempre servo, Figlio unico e servo pure unico, solo Figlio proprio e per natura tra tutti i figli di Dio, solo Servo eletto e singolare tra tutti i servi di Dio! Voi siete quel Servo eletto di cui l’Eterno Padre parla nel Profeta: « Ecce servus meus, suscipiam eum; electus meus, complacuit sibi in illo anima mea» (Is 42, 1; Mt 12, 18). Solo siete il Servo eletto, quindi, unicamente in Voi il Padre prende la sua compiacenza, e in noi pure si compiace per mezzo di Voi.
Voi siete quel Servo eletto che solo prestate a Dio un servizio che non appartiene che a Voi, per cancellare i peccati del mondo, soddisfare alla sua giustizia e riconciliarlo perfettamente col genere umano, ciò che sorpassa il potere di qualsiasi creatura priva della grazia increata.
Gesù solo, perfetto adoratore.
Voi siete ancora quel Servo eletto che solo presta a Dio un servizio degno di Lui e proporzionato al suo merito, cioè, un servizio infinito; solo lo adorate con una adorazione infinita, come è infinitamente degno di essere servito e adorato.
Prima di Voi la Maestà suprema non poteva né dagli Angeli, né dagli uomini essere servita e adorata con un tale servizio degno della infinità della sua grandezza, della divinità della sua Essenza, della Maestà delle sue persone.
Da tutta l’eternità vi era bensì un solo Dio infinitamente adorabile ma non si era mai visto un Adoratore infinito: vi era un Dio degno di essere infinitamente amato e servito, ma non vi era ancora nessun uomo né servo infinito che potesse prestargli un servizio ed un amore infinito.
Voi siete ora, o Gesù, questo adoratore, questo uomo, questo servo infinito nel potere, nella qualità, nella dignità, per soddisfare pienamente a questo dovere e rendere questo divino omaggio. Voi siete questo uomo che ama, adora e serve la Maestà suprema come Essa merita di essere amata, adorata e servita. Come vi è un Dio degno di essere adorato, servito e amato, così in Voi, o Gesù mio Signore, vi è un Dio che lo adora, lo serve e lo ama per tutta la Eternità nella natura che è stata unita alla Vostra Persona nella pienezza dei tempi.
O grandezza di Gesù, anche nel suo stato di abbassamento e di servitù! Egli solo è degno di rendere alla Divinità un omaggio perfetto. Grandezza del mistero della Incarnazione che stabilisce entro l’Essere creato uno stato e una dignità infinita! O funzione divina di questo divino mistero e di questo umile stato di servitù, poiché per mezzo suo noi abbiamo oramai un Dio servito e amato senza nessuna sorta di deficienza, e un Dio che adora senza pregiudizio della sua divinità!
In tal modo, la Maestà suprema di Dio è sì degnamente, perfettamente, e divinamente servita e adorata da un soggetto divino e infinito nella sua Persona, e con un servizio così alto e sublime, che deve pure essere adorato in Lui da ogni creatura. Così tutto è divino, tutto è infinito, tutto è adorabile nell’oggetto, nello stato e nella funzione di questo altissimo e divinissimo mistero.
In tal modo, o Gesù, Voi siete umile, grande e ammirabile! Voi siete Vassallo e Sovrano tutt’assieme: Figlio e Servo unico dell’Altissimo, Dio e Uomo! E le vostre due differenti nature, i vostri diversi stati e qualità non sussistono che in una stessa Persona ch’io adoro, che amo e che voglio riconoscere e servire in tutte le sue grandezze, in tutti i suoi uffizi, in tutti i suoi voleri.
Per la vostra grazia e potenza, in vostro onore e in onore dell’amore e del servizio che prestate all’Eterno Padre e che vi degnate pure di prestare agli uomini, fate che questi vi conoscano, vi amino, vi servano; fate che contemplino le vostre grandezze, che dedichino e consacrino la loro vita alla vostra vita; fate che penetrino nelle meraviglie e nei segreti della vostra vita!
Card. Pietro de Bérulle
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