Tutte le creature ricevono come vita gli atti di Gesù e, con essi, quelli di Maria
“Figlia mia, nel mio Volere non solo troverai tutti gli atti che fece la mia Umanità, in cui intrecciavo tutte le creature insieme, ma troverai tutto ciò che fece la mia cara Mamma, che intrecciandosi insieme con Me formava un solo atto. Non appena fui concepito nel suo seno, Lei incominciò l’intreccio coi miei atti e, così come la mia Umanità non aveva altra vita, altro cibo, altro scopo che la sola Volontà del Padre mio (che scorrendo in tutto Mi faceva atto di ogni creatura, per ridare al Padre i diritti di Creatore da parte delle creature, e per darmi come vita a tutte le creature), così anche Lei, come incominciò il suo intreccio con Me, a nome di tutti ridava i diritti di Creatore e si ridava a tutte le creature. Sicché tutte le creature ricevevano come vita, insieme ai miei, gli atti della mia Mamma. Ora in Cielo abbraccia tutta la gloria di ciascuno, e da parte di ciascuna creatura il mio Volere le dà tale gloria, che non c’è gloria che Essa non contenga, né gloria che da Lei non scenda. E siccome intrecciò con Me le sue opere, il suo amore, le sue pene, eccetera, ora in Cielo è circonfusa di tanta gloria per quanti intrecci fece nella mia Volontà. Ecco perché supera tutto, abbraccia tutto e confluisce in tutto. Ecco che significa vivere nel mio Volere. Mai la mia diletta Mamma avrebbe potuto ricevere tanta gloria, se non fossero corsi nel mio Volere tutti i suoi atti, che la costituiscono Regina e corona di tutti…” (14°, 15-8-1922)
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