mercoledì 27 ottobre 2021

PROCLAMAZIONE DEL DOGMA DELL'ASSUNZIONE

 


“ Il diario mistico di Camilla Bravi” 


1 novembre 1950. 

Oggi, proclamazione del dogma dell'Assunzione di Maria in Cielo col suo corpo glorioso, la Madonna mi fece partecipe della sua gioia. Ascoltavo la cerimonia dell'Assunzione alla radio. Mentre mi sentivo contenta della gloria della Vergine, ero triste perché pur avendo accettato con gioia fin dal primo anno della conversione (1925) di essere vittima per affrettare il dogma dell'Assunzione, mi vedevo tanto misera e mi sembrava che in tutti questi 25 anni avrei dovuto fare molto di più, benché avessi sofferto tutto volentieri. 

La Madonna, stringendomi al Cuore, mi ripeteva: «Grazie di tutto ciò che hai fatto per me». 

Gesù mi disse: «Non essere triste perché ti vedi povera e disadorna. Immergi le tue preghiere, azioni e sofferenze di questi tuoi 25 anni nei nostri Cuori. Essi si perdono come una goccia d'acqua nell'oceano del nostro Amore e dei nostri meriti infiniti. Se tu volessi ritirare la tua goccia, sarebbe impossibile, non la ritroveresti perché è stata assorbita dall'oceano del nostro Amore, e non può più separarsi da esso. A te è rimasto così l'oceano dei nostri meriti infiniti. Sei contenta così? Sia dunque solo gioia e letizia quest'oggi nel tuo cuore. La Vergine ti ricompenserà di ciò che hai sofferto per suo amore: te ne accorgerai più tardi. È l'ora ch'Ella sfoggia di più il suo Amore, e questo avvenimento del dogma porterà al mondo grazie ignorate che la società solo più tardi comprenderà. E ora dammi tutti i peccati della tua vita, perché in questo giorno così bello voglio bruciarli nel nostro Amore e con essi cancellare anche la pena dovuta ad essi, come se tu fossi appena battezzata e Io ti concedessi l'indulgenza plenaria». 

Quando il Papa, impartendo la benedizione apostolica disse che potevano lucrare l'indulgenza plenaria anche coloro che assistevano alla cerimonia per radio, mi sentii commossa e piansi d'amore e di gratitudine, sentendo nelle parole del Papa le parole di Gesù al mio cuore, fugando il dubbio che non fosse Gesù a rendermi bella e perdonarmi con l'indulgenza plenaria, dubbio che mi aveva preso mentre Gesù mi parlava del perdono di tutti i miei peccati, credendo che fossero parole di mia fantasia. La Vergine tutta splendore aveva le braccia spalancate, protese verso terra, e dalle sue mani uscivano raggi, come i raggi del sole, e mi disse che significavano le grazie ch'Ella avrebbe versato sul mondo. E poi continuò: «Non credere che ora sia finito il tuo stato di vittima a mio riguardo. No. Tu continui ad essere vittima affinché io sia conosciuta e amata non solo nel mondo cattolico, ma da tutto il mondo, anche dagli eretici, scismatici, protestanti, ortodossi e infedeli, perché venga il trionfo mio e di Gesù in tutto il mondo e si faccia un solo ovile e un solo Pastore». 

Rinnovai per le mani di Maria i miei voti, quello di vittima e quello di schiava d'amore di Gesù e Maria. 

Orio Nardi

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