mercoledì 27 ottobre 2021

CUORE DI MARIA - "CUORE DI MERAVIGLIE"

 


CUORE DI MARIA - "CUORE DI MERAVIGLIE" 

 

L'opera meravigliosa di san Giovanni Eudes, il Cuore ammirabile della Santissima Madre di Dio - che sembra ben difficile possa avere l'eguale fra le moltissime opere mariane scritte -, fin dal primo capitolo afferma che il Cuore della Beata Vergine Maria è «un abisso di meraviglie che solo il Figlio conosce davvero e può descrivere».  

A chi conosce, sia pur poco, l'immensità del mistero di Maria illustrato nei primi due millenni del Cristianesimo da tutta la Patristica, dai dottori, dai santi, dai mistici, dai teologi, dai mariologi e dal Magistero della Chiesa, non sarà certamente una sorpresa sapere che il Cuore di Maria Santissima è «un abisso di meraviglie», unico e ineguagliabile, così voluto e creato direttamente da Dio Uno e Trino, che lo rese sua ammirabile trasparenza e irradiazione trinitaria.  

 

La «Donna vestita di sole»  

San Giovanni Eudes parte magnificamente nel presentare le "meraviglie" del Cuore Immacolato di Maria Santissima servendosi di quell’ammirabile immagine biblica dell’Apocalisse che è descritta con divine parole: «Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di 12 stelle» (Ap.12,1). Alla scuola di sant'Epifanio, sant'Agostino, san Bernardo e di tanti altri santi, dottori della Chiesa e mariologi, anche recenti, quel «segno grandioso» è la sublime persona di Maria Santissima.  

San Giovanni Eudes spiega, infatti, che  

«Ella apparve nel Cielo, perché venuta dal Cielo, perché è il più illustre capolavoro del Cielo, perché è l'Imperatrice del Cielo, perché è la gloria e la gioia del Cielo... Ella è rivestita del sole eterno della Divinità e di tutte le perfezioni della divina Essenza ... La luna è sotto i suoi piedi per mostrare che tutto il mondo è al di sotto di Lei, non avendo che Dio solo al di sopra di sé ... È coronata di dodici stelle per rappresentare tutte le virtù che splendono sovranamente in Lei, tutti i misteri della sua vita che sono come tanti astri molto più luminosi di tutte le fiaccole del Cielo».  

   A conoscere le "meraviglie" del Cuore di Maria Santissima, inoltre, può aiutare ancor più il sapere che Ella, come la presenta poeticamente Dante Alighieri nel canto XXXIII della Divina Commedia, è "figlia del suo Figlio".  

Riflettendo e meditando su questo divino mistero, san Giovanni Eudes ha potuto scrivere, con la sua penna di mistico mariano straordinariamente innamorato della divina Madre, e presentare a tutti questa lunga domanda piena di misteri ineffabili:  

«Non è cosa singolarmente ammirabile e mirabilmente singolare vedere una creatura che fa nascere Colui che l'ha creata e che dona l'essere a Colui che è, e dona la vita a Colui da cui Ella l'ha ricevuta; vedere una Stella che produce un Sole, una Vergine che partorisce e che è Vergine prima di partorire, mentre partorisce e dopo aver partorito, e che è Sorella e Sposa, Figlia e Madre contemporaneamente del Padre suo?».  

 

Sant'Antonio M. Claret  

Questo Vescovo spagnolo, grande santo del Cuore Immacolato di Maria, è stato il fondatore dei "Missionari figli del Cuore Immacolato di Maria". Appassionato dell'Eucaristia e della Madonna fin da ragazzo, sant'Antonio M. Claret, giovane studente, con la conoscenza della Madonna avvertì nella sua mente e nel suo cuore l'ispirazione di voler fare qualcosa di molto grande per Lei, «sua tenera e amorosa Madre», ma non sapeva cosa fare, fino a che non gli venne in mente di dover leggere e studiare la vita di san Giovanni evangelista per impegnarsi decisamente ad imitarlo nel suo amore ineguagliabile di figlio di Maria, dal momento che proprio lui, il "discepolo che Gesù amava", fu il primo ad udire dalle labbra esangui di Gesù Crocifisso le divine e dolcissime parole: «Ecco tua madre!» (Gv.19,27).  

Da quella ispirazione sant'Antonio M. Claret si animò talmente ad amare il Cuore della divina Mamma e si appassionò con tale ardore al suo amore materno da arrivare a chiamarla instancabilmente con le espressioni più ardenti e soavi alla sua mente e al suo Cuore: «Madre dolcissima, Madre amabilissima, Madre tenerissima, Madre fedelissima ... Madre eccelsa, Madre affettuosa, Madre santa, Madre generosa, Madre tutto amore ... Madre dispensatrice di tutte le grazie, Madre della Provvidenza, Madre di pietà ... ».  

   L'intera vita di questo meraviglioso Santo mariano, in effetti, fu un libro così stupendo dell'amore ardentissimo al Cuore materno della Madonna, che si potrebbe compendiarlo tutto in quella frase di fuoco che egli ripeteva spesso ai suoi "Missionari figli del Cuore Immacolato di Maria": «Dove passano i figli del Cuore Immacolato, la terra brucia!».  

È facile pensare, a questo punto, che il Cuore Immacolato di Maria Santissima sia una sorta di firmamento stellato di amore ineffabile, tutto «roveto ardente» (Es 3,2) che non si consuma mai, bruciando sempre a gloria di Dio e a incanto dell'universo increato e creato.  

Padre Stefano Manelli

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