GESÙ E SATANA
I CONDOTTIERI
In luogo solitario, tra pietre e cespugli, passeggia lentamente un uomo; ha il volto dignitoso, ma dimagrito. Da quaranta giorni e quaranta notti sta nel deserto, intento alla preghiera e praticando il digiuno più rigoroso; ormai ha fame. Con la preghiera ed il digiuno si è preparato alla missione della sua vita pubblica.
E’ Gesù, il Figlio di Dio fatto Uomo, il Redentore dell'umanità.
Ma ecco apparire un altro personaggio, misterioso. E’ Satana, il principe delle potenze infernali; per natura è puro spirito, ma prende momentaneamente forma umana e si avanza verso Gesù. Gl'interessa conoscere se Egli sia 1'Aspettato Messia, il suo grande nemico. Gli fa tre proposte: Se sei il Figlio di Dio, di' che queste pietre diventino pane!... Gettati giù, poiché sta scritto che agli Angeli suoi ha affidato la cura di te; ti porteranno sulle mani, affinché non inciampi il tuo piede nella pietra... Tutto quanto vedi io ti darò, se prostrandoti mi adorerai! -
Gesù risponde col tono autorevole del Figlio di Dio: Non di solo pane vive l'uomo, ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio... Non tenterai il Signore Dio tuo. - In fine lo scaccia, dicendo: Va' via, Satana, poiché sta scritto: Adorerai il Signore Dio tuo e servirai a Lui solo! (S. Matteo, IV-3).
I condottieri dei due grandi eserciti del mondo, Gesù e Satana, sono stati a colloquio; tutti e due sono potenti, ma non nella stessa misura: entrambi hanno un compito da esplicare. Ma quale differenza tra loro due e quale diversità di missione!
Gesù viene a raccogliere le pecorelle d'Israele, che sono disperse, ed intende formare un unico gregge nel mondo. È il Re dei secoli e, facendosi uomo, vuole costituire il regno di Dio sulla terra.
E’ il Re pacifico; è il pastore che dà la vita per le pecorelle; è la Verità Eterna; è la felicità dei suoi sudditi, nel tempo e nell'eternità. Beati coloro che ascoltano la sua parola e la mettono in pratica!
Satana è la menzogna. Cacciato dal Paradiso per superba ribellione, costretto a stare nel luogo dei tormenti, ardendo di odio verso Dio e di gelosia verso l'uomo, lavora senza posa per perdere le anime.
Pur condannato all'Inferno, non ha perduto la sua eminente intelligenza e la sfrutta nel tendere insidie. Molti, attratti dalle sue lusinghe, lo seguono in terra, vivendo in peccato, e lo seguiranno nell'altra vita nella dimora infernale.
Don Giuseppe Tomaselli
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