martedì 26 ottobre 2021

Non lasciare il tuo cuore senza pace, afflitto, soffrendo per quello che verrà: vivi l’oggi, vivi il tuo abbandono, vivi il tuo sì, ringrazia.

 


Messaggio ricevuto da Marilda Santana a Piedade dos Gerais (MG-Brasile)


24.10.2021

Cari figli,
con grande gioia viviamo oggi questo momento così speciale di benedizioni, di pace e di preghiera. Chiediamo la misericordia di Dio, invochiamo la bontà infinita del Padre, la luce del divino Spirito Santo, e chiediamo a San Giuseppe di portare soavità ai cuori afflitti, che hanno bisogno di questa pace infinita, di questo amore vero.

In questo momento di preghiera presentiamo in modo speciale le famiglie, la Santa Chiesa, tutto il popolo di Dio. Il mondo ha tanto bisogno della soavità della pace. Il mondo oggi ha tanto bisogno di questa soavità. La tempesta non è ancora passata e la sofferenza oggi è presente principalmente nei cuori. C’è mancanza di pace, di silenzio, di preghiera, di adorazione a Gesù. E oggi siamo qui per calmare questa tempesta che è dentro il vostro cuore: il dubbio, la debolezza, la mancanza di fede, la mancanza di fiducia.

Quante volte il demonio cerca di buttarti a terra! Proprio di abbatterti. Ma tu devi essere più forte, devi ascoltare lo Spirito Santo di Dio. Quando lo Spirito Santo di Dio scende su di noi, Egli ci rimette in piedi, ci mette in azione, ci rende pronti per vincere la battaglia. Se siamo davanti a una battaglia, non dobbiamo perderla. Oggi siamo di fronte a una guerra: vediamo il bene e vediamo la persecuzione del male. Figli! Non possiamo perdere ciò che esiste di più forte in noi, che è la fede. La fede muove le montagne, la fede guarisce, la fede rialza e la fede salva. E il mondo oggi ha bisogno di questa fede.

Avete vissuto una grande lezione, la lezione che avete bisogno di fede, che dovete essere più forti della tempesta. Dovete essere forti e soavi, come Gesù, che è brezza soave, leggera e mite. Non è con il cuore angosciato, non è con la rivolta, non è con il dubbio che vincerete, ma con la fede, pieni di Spirito Santo per proclamare la buona novella, per proclamare che Dio è il Signore e che questo Signore – infinitamente misericordioso – ci ama infinitamente. E oggi è così vicino a noi.

Dio non è mai stato così vicino a noi. La parola di Dio, Dio stesso, ci aveva detto: “Non sarà nei momenti facili che vi porterò in braccio, ma nei momenti difficili”. E questo momento che la Terra vive, che i figli di Dio qui sulla Terra vivono, è un momento molto difficile. È il tempo della giustizia di Dio, e nessuno è preparato per la giustizia di Dio. Perché la giustizia degli uomini è difettosa, mentre la giustizia di Dio è giusta. E nessuno è preparato per ciò che è giusto, nessuno è preparato per ciò che è esatto, per ciò che è vero. L’umanità oggi si confonde e si perde in mezzo alle menzogne, alla pigrizia, allo scoraggiamento.

Per questo Gesù ci mette qui forti, pieni di Spirito Santo, per vincere questa battaglia. Una battaglia che oggi è principalmente nel cuore degli uomini. Per questo i figli stanno chiedendo tanto a Dio, principalmente a Gesù, l’esorcismo. Perché oggi l’umanità ha bisogno di essere esorcizzata e guarita, liberata. Il grande dolore non è la malattia della carne ma la malattia maggiore, che è il peccato. Questa malattia colpisce dove abita la luce, perché il demonio è tenebra e vuole impedirti di seguire la luce. Per questo c’è tanta divisione, tanta ingiustizia, tanta miseria in tutti i sensi: materiale e spirituale.

Dio ci dà in abbondanza sia il pane della terra sia il pane del cielo, e chi riceve il pane del cielo avrà abbondanza anche di pane della terra. L’abbondanza viene dall’Alto, non viene dalla terra, viene da Dio. Tutto ciò di cui hai bisogno sulla terra arriva da Dio: il sole, la pioggia, il giorno, la notte, la creazione, la prosperità, il lievito, la crescita, tutto viene da Dio. E se il tuo cuore non sarà alimentato spiritualmente, sperimenterai la fame materiale. La tua carne diventerà malata.

Per questo Gesù ci chiede di accendere una fiamma che si chiama fede, questa fiamma viva che, una volta accesa, risplende di luce. Immaginate un luogo molto scuro, dove improvvisamente sorge il sole: a quel punto iniziate a scorgere il giorno. Così è anche il tuo cuore quando lo Spirito Santo abita in esso: può essere scuro, perso, ma lo Spirito Santo ti fa incontrare la via di Dio, e tu abbraccerai la misericordia di Dio.

Perché la misericordia di Dio oggi trabocca sulla terra. È una cosa bellissima: la misericordia di Dio sta traboccando sulla terra! Il luogo in cui la misericordia di Dio trabocca di più è la terra! Perché su questa terra state vivendo di passaggio, camminando incontro al Cielo, incontro alla vita eterna. In Cielo vedrete la misericordia, mentre sulla terra avrete bisogno di saziarvi di questa misericordia per incontrare il grande miracolo della resurrezione, che è Cristo.

E oggi voi state facendo questa esperienza meravigliosa, perché chi viene in questa Valle fa un’esperienza di umiltà, semplicità, accoglienza di Cristo. Gesù ci ha chiesto di vivere questa semplicità, Egli nacque nella semplicità, perché il mondo deve essere semplice per entrare nel regno di Dio. Per questo Gesù disse dei bambini: “di essi è il regno del Padre”. Allora ci vuole semplicità, è necessario fare esperienza della semplicità, non riferisco soltanto all’esperienza materiale, sto parlando dello spirito, della semplicità dello spirito.

Hai il dono di saper ascoltare perché hai fede, hai il dono di saper ascoltare Dio, la parola di Dio, perché hai fede. Se i tuoi piedi camminano, è perché hai fede. La tua presenza qui è mossa dalla tua fede. Dio ti ha condotto qui, la tua fede ti ha condotto qui, la tua fede ti ha fatto vedere qualcosa di diverso, un pellegrinaggio diverso da un viaggio, da una gita. Questo pellegrinaggio è molto più un atto di abbandono, un sacrificio, una penitenza che un viaggio. Perché è donazione. Implica donarti per vivere questa semplicità. Gesù aveva detto che nei tempi di battaglia l’umanità avrebbe avuto bisogno di riscattare questa semplicità, che l’uomo avrebbe avuto bisogno di donare di più, di abbandonarsi di più, pregare con più pietà, che non significa pregare in grande quantità ma pregare con sapienza. Perché una cosa è prendere il santo rosario e pregarlo tutto il giorno, altra cosa è prendere il santo rosario per alcuni minuti e pregare Dio veramente, chiedendogli la tua guarigione, la tua liberazione, la guarigione della tua famiglia, la guarigione del popolo di Dio.

Perché il popolo di Dio non è mai stato così malato. E non mi riferisco a una malattia materiale, mi riferisco – come Madre di Dio – alla malattia del cuore dell’uomo: la mancanza di amore, la mancanza di perdono, la mancanza di unione, la mancanza di rispetto, la mancanza di timore. L’uomo non è mai vissuto in un’oscurità come quella dei tempi di oggi. Ecco perché la misericordia di Dio trabocca sulla Terra. Gesù aveva detto: “La mia misericordia traboccherà sui vostri cuori, il Sangue che sgorga dal mio Cuore laverà il mondo”. E oggi chiedo a Gesù di esorcizzare questo mondo.

Molti sono afflitti, molti stanno soffrendo interiormente. Spesso il nemico è lì che vuole soffocarti, tu vuoi servire Dio e il nemico vuole trascinarti con sé, ma tu sei servo di Dio, non sei schiavo del male, sei servo del Signore. Ecco perché la preghiera dell’anno dedicato a San Giuseppe rialza il figlio di Dio dicendo: “calma il cuore”. Non lasciare il tuo cuore senza pace, afflitto, soffrendo per quello che verrà: vivi l’oggi, vivi il tuo abbandono, vivi il tuo sì, ringrazia. Se sei stanco perché servi Dio, in verità sei in pace. Stanco è chi non ha amore per servire Dio, questo è stanco. Perché il movimento della fede è un movimento che salverà l’umanità. Perché l’umanità non è preparata per questo tempo della giustizia e questo tempo della giustizia è iniziato. L’umanità vive già tormenti e sofferenze, perché il raccolto è ciò che hai seminato.

L’unica possibilità per cambiare è cambiare il tuo modo di seminare, il tuo modo di coltivare i doni dello Spirito Santo nella tua vita. Questa è appunto la riflessione di questo bellissimo mistero: la discesa dello Spirito Santo su di noi. Abbiamo bisogno di questo Spirito Santo per essere luce, per illuminare questo mondo, affinché non periate nelle tenebre, affinché non soffriate spiritualmente nelle vostre esitazioni e pensieri malati, ma affinché riscattiate questa forza di Dio. Voi non sapete, figli, quanto siete forti! Dio non ha creato figli qualunque, Dio ha creato figli a sua immagine e somiglianza. Allora voi siete molto forti! Se volete vincere, vincerete. Vincerete con sapienza e rapidamente, perché siete figli creati a immagine e somiglianza di Dio.

Allora non permettete che il demonio si prenda gioco di voi, non permettete che vi tolga la forza del cristiano, perché nel vostro cuore c’è Cristo e voi potete testimoniare, annunciare e portare la buona novella, sia agli uomini di buona volontà sia a coloro che sono addormentati. Perché a tanti il Signore ha detto “vieni”, ma ancora non hanno detto sì. Ma se tu dici questo sì, dillo e lotta per chi ancora non ha avuto lo stesso coraggio di dire sì a Dio. Che sia fatta la volontà di Dio in ogni angolo di questa Terra.
Con grande affetto e amore, voglio darvi la mia benedizione.

in questo momento la Madonna benedice tutti

Cari figli,
vi ho benedetti con molto amore, e con amore ho pregato Gesù per tutte le famiglie, per la Santa Chiesa, per chi compie gli anni, per i sacerdoti che hanno tanto bisogno di forza: voi avete la gioia di ricevere Gesù Eucaristico perché avete la gioia di sapere che Dio ha scelto degli uomini e li a messi a servizio della sua opera di amore, che non è facile. Oggi non è facile lavorare per quest’opera del Signore.

Il mondo vive una mancanza di fede molto grande, una mancanza di amore a Gesù molto grande, ecco perché Gesù ci ha detto che il luogo in cui la misericordia trabocca di più è la Terra. Se chiudi gli occhi e pensi a quello che il mondo sta attraversando, vedrai che il Cuore di Gesù è come una fonte che zampilla senza sosta, zampilla Sangue ed Acqua per purificare, lavare e salvare l’uomo.

Allora chiedi a Gesù la grazia della tua guarigione, della tua liberazione. Che tu sia realmente guarito. Io chiedo a Gesù la guarigione delle famiglie, la guarigione dei figli missionari, dei padri, delle madri. Che San Giuseppe interceda per questa pace, che calmi i cuori, perché non è tempo di seminare dolore, è tempo di seminare amore e pace.

Chiedo a Gesù di benedire questi fiori per la guarigione e liberazione dei malati nel corpo e nell’anima.
Dio vi benedica sempre, miei cari figli.

Ecco la Serva di Dio, la Madre della Pietà, ed ecco che il Signore mi chiama.

Un Mondo secondo il Cuore di Dio

 


Dato lo stato di distorsione, provocato dal peccato originale, l’uomo deve vivere in una violenza continua: questa violenza, o l’uomo la fa a sé stesso, per sradicare lo spirito del male, o gliela fanno certe circostanze esterne. Pensiamo ad una persecuzione religiosa: se al suo termine essa non ha lasciato la convinzione che deve continuare nel segreto del cuore la persecuzione contro l’“uomo vecchio”, questo “uomo vecchio” torna a germogliare al sentire un ambiente favorevole e può arrivare ad essere allora più robusto di quanto non fosse prima di sopportare i colpi della persecuzione esterna – di questo abbiamo un’esperienza che si sta vivendo nella vita religiosa – . Le comodità di un mondo apparentemente convertito gli possono suggerire che ormai non ha più bisogno di lottare contro niente e nessuno. Quegli atti di eroismo, che si sono fatti in tempo di persecuzione, non si ripetono in circostanze normali, quando ci sarebbe bisogno soltanto di un minimo di sacrificio. Mancando quella persecuzione esterna, la fede si va raffreddando. Non c’è stata una continuità in una lotta più profonda. La fiamma divina che abita nell’anima, dopo aver vinto l’opposizione che veniva da fuori, avrebbe dovuto continuare a bruciare l’opposizione di resistenza dell’“uomo vecchio", che a un tempo abita dentro di lei. Venendo a mancare questa tensione, questa lotta, la mondanizzazione dell’uomo è inevitabile, date le radicate tendenze dello spirito del male che esistono in lui. 

Questo ci porta ad una considerazione poco nota: i santi che hanno vissuto in una corte, hanno forse più meriti che gli stessi martiri. Questi hanno dato la vita per il Signore in pochi istanti, hanno superato il male sfacciatamante manifesto. Ma i re santi hanno dovuto stare in costante vigilanza perché gli onori del mondo non li corrompessero, sviandoli dallo Spirito del Signore. Tutta la loro vita è stata un martirio nello stretto senso della parola: sono stati “testimoni” incruenti di fronte alla persecuzione degli onori e delle attrattive del mondo. Questa persecuzione è poco conosciuta, perché al mondo non interessa che si conosca. È la persecuzione più frequente e dalla quale trae maggior profitto. 

Le parole di San Giovanni nella sua prima lettera riassumono tutto il contenuto dello spirito del mondo, che noi abbiamo appena sbozzato: «Perché tutto quello che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. E il mondo passa con le sue concupiscenze; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno!». 

Questo senso di fugacità del mondo, « il mondo passa», non può essere avvertito in tutta la sua profondità, se l’uomo non si stacca da quella “superbia della vita”, che gli fa vedere il mondo con una certa stabilità, ed è essa che spiega o giustifica la “concupiscenza della carne” e la “concupiscenza degli occhi”. Se questo mondo, che la “concupiscenza degli occhi” contempla avidamente, ha continuità e durata, la “concupiscenza della carne” non trova una ragione manifesta per la quale debba astenersi da qualcosa. Pertanto la “superbia della vita” è il cuore dello spirito del mondo, che alimenta le due concupiscenze: vedere e godere. Non sono le uniche, ma riassumono tutte quelle che possono esistere. 

JOSÉ BARRIUSO 

Un riassunto delle menzogne su Fatima

 


La Battaglia  Finale del Diavolo


Un riassunto delle menzogne su Fatima

Le prove dimostrano che le persone determinate a cancellare le  profezie di Fatima hanno proferito almeno dieci specifiche menzogne,  davanti a tutta la Chiesa e al mondo intero. Queste falsità hanno già  causato un grave danno alla Chiesa e all’umanità in generale, ma sono  purtroppo foriere di altre, ben più gravi conseguenze per ciascun uomo,  donna o bambino su questa terra, come la stessa Madonna di Fatima  aveva profetizzato. Analizziamo dettagliatamente queste menzogne: 


Falsità #1

La visione del “Vescovo vestito di Bianco” pubblicata il 26  giugno 2000, è tutto ciò che è contenuto nel Terzo Segreto di  Fatima.

Questa menzogna priva la Chiesa e l’umanità degli avvertimenti  contenuti nella visione, di carattere evidentemente profetico, che  possono essere spiegati solamente dalle parole mancanti della Vergine  Maria. Queste parole mancanti non solo spiegherebbero la visione, ma  ci direbbero anche cosa possiamo fare per evitare i catastrofici eventi  futuri da essa profetizzati, compresa l’uccisione di un Papa (”il vescovo  vestito di bianco”) da parte di alcuni soldati tra le rovine di una città  semi distrutta.

Ci viene detto che la visione deve essere interpretata “in senso  figurato” (come se rappresentasse la persecuzione della Chiesa durante  il XX secolo), eppure quegli stessi prelati che spingono per una simile  interpretazione, guidati dai Cardinali Sodano e Bertone, sono i primi ad  aggirarla e ad interpretarla letteralmente come la descrizione del fallito  attentato del 1981 a Papa Wojtila. Ignorano del tutto la spiegazione  che la stessa Suor Lucia dette al testo pubblicato della visione: “il Papa viene ucciso”. Ed ignorano anche la presunta lettera di Suor Lucia del  12 maggio 1982 – che tra l’altro era stata da loro presentata come  prova nello stesso MDF! In quella lettera, scritta teoricamente un anno dopo il fallito attentato, Suor Lucia scriveva: “e se non abbiamo ancora  visto il compimento finale dell’ultima parte di questa profezia, ci stiamo  avvicinando ad essa a grandi passi”.

Nascondendo le parole della Vergine, che sono state chiaramente  rimosse dal Terzo Segreto pubblicato finora, queste persone ci privano  di una preziosa guida che il Cielo ci aveva dato proprio per questi  tempi di crisi senza precedenti, mentre cercano allo stesso tempo di  nascondere il proprio ruolo  in quella crisi, che senza dubbio era stata  predetta dal Terzo Segreto nella sua integralità. 


Falsità #2

Il Terzo Segreto riguarda eventi che “appartengono al passato”, tra cui il fallito attentato alla vita di Papa Giovanni Paolo II.

Il tentativo di “interpretare” la visione di terribili eventi futuri  riguardanti il Papa e la gerarchia (tra cui anche un’esecuzione pubblica)  come se non si trattasse di nient’altro che di un attentato (fallito) contro  un Papa, compiuto più di 25 anni fa, è un errore lapalissiano. Come  abbiamo abbondantemente dimostrato, questa menzogna è l’aspetto  più pericoloso della campagna intrapresa contro il Messaggio di Fatima  dal Segretario di Stato, poiché essa afferma che i fedeli non devono più  preoccuparsi dei vitali avvertimenti profetici del Messaggio di Fatima –  tra i quali, ricordiamo, c’è l’annientamento di intere nazioni – che non  sono evidentemente ancora avvenuti. Si conduce così la Chiesa lungo  un sentiero rovinoso e pericolosissimo.

Questa vera e proprie frode è stata smascherata proprio dalla  descrizione dei contenuti del Terzo Segreto che fece il Cardinale  Ratzinger nel 1984, oltre alle tante altre prove che abbiamo riportato.  A quel tempo il Cardinale non disse nulla che potesse anche  lontanamente collegarsi alla sua “interpretazione” del 2000, secondo  la quale il Terzo Segreto si compiva col tentato omicidio del 1981.  Questa “interpretazione”, imposta sulla Chiesa dal Segretario di Stato  del Vaticano, è ovviamente una montatura recente, ideata per sviare ed  ingannare i fedeli. 

Ricordiamo ancora una volta che il Cardinale Bertone ha tentato  invano di convincere l’opinione pubblica che Lucia gli avesse “confessato”  che la Madonna non le aveva mai detto niente che collegasse il Terzo  Segreto al 1960, e al fatto che non doveva essere rivelato prima di  quell’anno. In realtà, ora sappiamo che Suor Lucia aveva preparato due  buste, riportando su ciascuna di esse “l’ordine espresso” della Madonna  sul fatto che il Segreto andasse svelato proprio nel 1960, come Bertone  avrebbe finalmente rivelato alla televisione nel 2007. Si tratta di una  prova schiacciante dell’evidente e deliberato tentativo di sviare i fedeli dal reale significato del Terzo Segreto, che è intrinsecamente legato  all’era aperta dal Concilio Vaticano II. 


Falsità #3

Il Messaggio di Fatima non offre alcun rimedio specifico alla  crisi attuale della Chiesa e del mondo, a parte un generico invito alla pietà per mezzo della preghiera e della penitenza.

Chi cospira contro il Messaggio di Fatima, ed i loro collaboratori  che abbiamo identificato, vuole farci credere che la Madonna di Fatima  non abbia richiesto specificatamente, per volere di Dio Onnipotente: la  consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria, compiuta  dal Papa insieme a tutti i vescovi Cattolici del mondo, nello stesso  momento, e la devozione dei Primi Cinque Sabati, inclusa la Comunione  di Riparazione per i peccati commessi dagli uomini contro il Cuore  Immacolato di Maria, tra i quali vi sono tutte le bestemmie pronunciate  contro il Cuore Immacolato. 

Le prove dimostrano che queste richieste Celesti sono state nascoste  ed ignorate dai prelati del Vaticano che abbiamo identificato, perché  sono cose troppo esplicitamente Cattoliche per quel nuovo orientamento  “ecumenico” e mondano della Chiesa, che queste persone si ostinano a  difendere e promuovere. In questo modo, vengono ingiustificatamente  nascosti gli unici rimedi che il Signore aveva dato alla nostra epoca per  ottenere grazie speciali e la salvezza delle anime dall’inferno. 


Falsità #4

Tutte le Richieste della Vergine di Fatima sono state esaudite, compresa la Consacrazione della Russia.

È esattamente il contrario: le richieste della Madonna sono  state rifiutate con sdegno da quei prelati Vaticani che sono coinvolti  nell’occultamento del Messaggio di Fatima. Queste persone hanno  provato a rimpiazzare la vera Consacrazione della Russia, che deve  essere compiuta dal Papa e da tutti i vescovi del mondo in una solenne  cerimonia pubblica, con una consacrazione del mondo alla quale ben  pochi vescovi hanno partecipato. Hanno “modificato” ciò che la Madre  di Dio aveva richiesto, in base all’autorità di Suo Figlio Gesù, allo scopo  di adattarne il Messaggio ai loro scopi umani, futili e fallimentari, tra  i quali un inutile ed infruttuoso “ecumenismo,” che non ha prodotto  nient’altro se non disprezzo verso il Papa da parte di una gerarchia  Russo-Ortodossa che non si è certo convertita ed è tuttora controllata  dal Cremlino. 

Invece di cercare la conversione della Russia, il Trionfo del Cuore  Immacolato e la riparazione per i peccati, come ordinato loro dal  Signore a Fatima, questi prelati si sono attivamente impegnati nel  sabotare e modificare il Messaggio di Fatima, spacciandolo per un  banale ed insignificante “programma per la Nuova Evangelizzazione” (per usare la ridicola espressione del Cardinale Castrillòn Hoyos).  Come abbiamo dimostrato, “la Nuova Evangelizzazione” abbandona  il costante insegnamento della Chiesa secondo cui non solo i RussoOrtodossi, ma tutti gli scismatici e gli eretici devono tornare in seno  alla Chiesa Cattolica e che i Mussulmani, gli Ebrei ed i pagani devono  anch’essi convertirsi, avere fede in Gesù Cristo e ricevere il Battesimo,  per potersi salvare dall’inferno. “La Nuova Evangelizzazione” – proprio  come gli slogan di stampo Comunista – significa esattamente l’opposto di  quello che dice: nessuna evangelizzazione, per nessuno! È chiaro quindi  che non possa onorare affatto le richieste della Vergine riguardanti la  conversione della Russia. 


Falsità #5

Le attuali condizioni in cui versano la Chiesa e il mondo sono il massimo risultato che possiamo aspettarci dalla presunta e falsa  “obbedienza” al Messaggio di Fatima. 

Dire ai fedeli che le condizioni attuali della Russia e del mondo in  generale rappresentano in qualche modo il compimento delle promesse  della Madonna di Fatima è un inganno gravissimo e dalle conseguenze  assolutamente catastrofiche. La Chiesa e l’umanità sono state private  in questo modo degli innumerevoli benefici temporali e spirituali che  il Signore ci avrebbe dato, qualora il Messaggio di Fatima fosse stato  rispettato ed obbedito. 

Abbiamo ricevuto una dimostrazione di questi benefici in  Portogallo, un paese che si è trasformato miracolosamente in un vero  e proprio ordine sociale Cattolico, a seguito della sua consacrazione  al Cuore Immacolato nel 1931 - un risultato che, come affermarono  esplicitamente i vescovi Portoghesi, si sarebbe replicato in tutto il  mondo, se la Russia fosse stata anch’essa consacrata. 

Voler attribuire ad un presunto trionfo del Cuore Immacolato le  attuali condizioni spirituali e morali della Russia e del mondo, che sono  orribili a dir poco, equivale praticamente a bestemmiare!


Falsità #6

Oltre che a pregare e fare penitenza, non possiamo far  nient’altro per evitare il grande castigo che la Madonna di Fatima ci ha predetto, incluso l’annientamento di molte nazioni.

Questa menzogna nasconde agli occhi della Chiesa e dell’umanità  i due strumenti messi a disposizione dal Cielo per proteggerci dagli  attacchi secolari e per ottenere due grazie straordinarie in quest’epoca  così difficile per la Chiesa: la Consacrazione della Russia e la diffusione  della devozione dei Primi Cinque Sabati. 

I prelati che hanno ideato questa menzogna, di propria iniziativa  e a mente fredda, hanno posto la Chiesa e la società civile sullo  stesso cammino intrapreso dagli sventurati Re di Francia, i quali non obbedirono alla richiesta di Nostro Signore e non consacrarono la  Francia al Sacro Cuore di Gesù, in una solenne cerimonia pubblica.  ’esecuzione di Luigi XVI da parte dei rivoluzionari Francesi nel 1793  sembra essere il destino che attende il Papa e tanti membri della  gerarchia, come si può vedere nella visione del Terzo Segreto - e cioè  l’esecuzione pubblica di un Papa e dei suoi ministri da parte di soldati,  tra le rovine di una città mezza distrutta. 

Ciò nonostante, ci viene detto che lo scenario apocalittico descritto  nella visione non rappresenta altro che un tentato omicidio contro la  vita di un singolo Papa, compiuto più di 25 anni fa! È difficile riuscire  a immaginare una falsificazione peggiore del Messaggio di Fatima,  che sembra essere stata ideata col preciso scopo di porre la Chiesa e il  mondo in uno stato d’apatia, dinanzi ai gravi pericoli che incombono  su ciascuno di noi!


Falsità #7

Il Messaggio di Fatima è una semplice “rivelazione privata,” che non impone alcun obbligo di fede o di osservanza ai membri  della Chiesa.

Mentre facevano finta di venerare la Madonna di Fatima e di credere  nel suo Messaggio, forse per far contento Giovanni Paolo II che invece  nel Messaggio ci credeva veramente, il Segretario di Stato del Vaticano  ed i suoi collaboratori hanno chiaramente indicato che per loro il  Messaggio di Fatima non è nient’altro che “un aiuto, che è offerto, ma  del quale non è obbligatorio fare uso”. Per questo, affermano, la Chiesa  non è obbligata ad esaudire le richieste della Vergine di Fatima - cioè la  Consacrazione della Russia e la diffusione concreta delle devozioni ai  Primi Cinque Sabati. 

Eppure, mentre questi prelati ci dicevano che nessuno è costretto  a credere al Messaggio di Fatima, Giovanni Paolo II dichiarava che “la  Chiesa si sente impegnata dal Messaggio di Fatima”. Per dimostrarlo,  introdusse nel nuovo Messale Romano, il 13 maggio di ogni anno, la  Festa della Madonna di Fatima. Quindi, secondo la saggezza “umana” del  Segretario di Stato e di coloro che sostengono le sue politiche mondane,  la Chiesa celebra oggigiorno una festa in onore di un’apparizione che  nessuno ha l’obbligo di credere!

Nascondere gli avvertimenti profetici del Cielo relativi ad un grave  castigo e affermare che “molte nazioni verranno annientate” e la  perdita di milioni di anime non sono eventi che debbano essere creduti  o presi in considerazione, se non lo riteniamo opportuno – anche se  questi avvertimenti sono stati autenticati da un miracolo pubblico  senza precedenti, testimoniato da più di 70.000 persone – è un atto  paradigmatico della follia umana. La Seconda Guerra Mondiale, la  Guerra di Corea, la Guerra in Vietnam, gli attacchi terroristici del 11  settembre 2001, il crollo dei mercati internazionale del 2008-2009: sono solamente degli assaggi di quello che subirà il mondo per colpa  dell’arrogante decisione di ignorare i consigli della Madonna di Fatima.


Falsità #8

Le profezie di Fatima “appartengono al passato” ed il Terzo  Segreto in particolare non contiene “nessun grande mistero”,  “nessuna sorpresa” e nessun avvertimento sul futuro. 

Con questa falsità, i fedeli sono stati illegittimamente privati degli  avvertimenti e dei rimedi Celesti di fondamentale importanza per la  Chiesa dei nostri tempi. Se il Messaggio di Fatima fosse stato ascoltato  ed obbedito, chissà quanta malvagità, sia spirituale che temporale,  avrebbe potuto essere evitata!

Insistendo in una simile menzogna, questi prelati del Vaticano  lasciano la Chiesa ed il mondo senza difese contro il grande castigo  che implicherà “l’annientamento” di “molte nazioni”, la schiavitù delle  popolazioni che dovessero sopravvivere e la perdita di milioni di anime  per tutta l’eternità – le conseguenze finali causate dal non aver obbedito  le richieste della Madonna. 


Falsità #9

La pretesa che i prelati del Vaticano, che agiscono contro il  Messaggio di Fatima, in realtà siano devoti ad esso.

Nascondendosi dietro un’apparente e formale devozione al  Messaggio di Fatima, le parole e le azioni oggettive dei prelati del  Vaticano che abbiamo identificato in questo libro nascondono in realtà  un tentativo sistematico di svilire e rimuovere qualsiasi credenza nei  contenuti profetici di carattere esplicitamente Cattolico del Messaggio.  Costoro hanno rivelato le loro vere intenzioni definendo Dhanis un  “eminente conoscitore” di Fatima, nel MDF, quando è stato proprio  Dhanis ad insinuare dubbi sulla credibilità di ogni aspetto profetico del  Messaggio. Citando Dhanis come fonte principale, questi prelati Vaticani  hanno fatto capire ai loro fratelli “illuminati” (ma non al pubblico in  generale, che non conosce queste sottigliezze), che il Messaggio di  Fatima viene da loro considerato una pia invenzione di Suor Lucia, la  cui pretesa di aver parlato con la Vergine in merito alla consacrazione  ed alla conversione della Russia, e così via, non può essere presa troppo  sul serio dagli uomini “illuminati” della Chiesa post-conciliare.

Il fatto che non abbiano mai ammesso apertamente di non credere  all’autentico Messaggio di Fatima, malgrado provino addirittura ad  “interpretarlo” per noi, costituisce un vero e proprio oltraggio nei  confronti della Chiesa. Proprio come in un qualsiasi tribunale civile,  dove i giudici ed i potenziali giurati devono comunicare qualsiasi loro  pregiudizio nei confronti del caso in oggetto, così anche questi prelati del  Vaticano avrebbero il dovere di rivelare apertamente i propri pregiudizi,  prima di far finta d’essere gli unici a poter giudicare “imparzialmente”  il Messaggio di Fatima. 


Falsità #10

I Cattolici che non concordano con i prelati del Vaticano che  abbiamo identificato, in merito all’interpretazione del Messaggio di Fatima, sono “disobbedienti” nei confronti del “ Magistero”.

Con “magistero”, il Segretario di Stato del Vaticano ed i suoi  collaboratori non intendono altro che le proprie opinioni sul Messaggio  di Fatima - opinioni che contraddicono sostanzialmente ciò che lo stesso  Giovanni Paolo II aveva affermato e compiuto per dare autenticità al  Messaggio, come l’introduzione della Festa della Madonna di Fatima  nel calendario liturgico della Chiesa. 

Sono pertanto proprio questi prelati del Vaticano, che hanno  orchestrato una campagna tesa ad annullare la valenza del Messaggio  di Fatima, ad essere effettivamente disobbedienti nei confronti del  Magistero, visto che cercano di declassare Fatima al rango di una mera  “rivelazione privata”, che può quindi essere ignorata dalla Chiesa senza  alcun problema.


Un’offesa dalla portata incalcolabile

È assai difficile riuscire ad esprimere la portata di un simile oltraggio,  commesso da chi vorrebbe seppellire, con l’inganno e l’occultamento, un  prezioso Messaggio Celeste consegnatoci personalmente dalla Madre di  Dio, per il bene temporale e spirituale dei Propri figli. Quest’oltraggio  va oltre ogni possibile calcolo d’opportunità umano, perché esso  non riguarda solamente calamità di carattere fisico o temporale, ma  coinvolge anche la perdita di milioni e milioni di anime, che potrebbe  essere evitata esaudendo le richieste della Madonna di Fatima: la  Consacrazione della Russia e la diffusione della devozione dei Primi  Cinque Sabati (che gli “illuminati” prelati del Vaticano si rifiutano di  promuovere). 

È stata la Vergine di Fatima in persona a promettere i benefici che  otterremo solamente quando le Sue richieste verranno esaudite: “Se  le Mie richieste verranno esaudite, molte anime saranno salvate e vi  sarà la pace”. Le Sue richieste non sono state ancora esaudite, ed i  responsabili di tutto questo (insieme ai loro collaboratori) dovranno  rispondere dinanzi al Signore e alla Madonna per le conseguenze  delle loro azioni, che hanno privato e continuano a privare la Chiesa,  il mondo e milioni di anime delle grazie concesse dalla Madonna di  Fatima in nome di Suo Figlio. 

Padre Paul Kramer

SULL'ORLO DELLA NUOVA GERUSALEMME - Vieni a Me, ti sto aspettando

 


Vieni a Me, ti sto aspettando 


26/09 novembre (11:13 p. m.) 

Gesù dice: 

Se, queste, le mie parole ti fanno piangere. Se, queste, le mie parole invadono il tuo cuore, inondano il tuo essere di una pace celeste. Se, queste, le mie parole ti portano via dal mondo e ti sollevano per qualche istante al cielo. Sì, queste, le mie parole vi fanno sospirare come amanti dell'Amore. Se queste mie parole vi portano a sognare e a desiderare il Cielo, è perché siete toccati dal mio Amore Divino. È perché siete chiamati alla santità. È perché le croste dei vostri occhi stanno cadendo, la durezza del vostro cuore si sta ammorbidendo, i tappi nelle vostre orecchie vengono rimossi e state cominciando a camminare dietro di Me, state cominciando a scoprire una vita diversa. 

Una vita che non è come la dipinge il mondo, come la mostra il mondo. 

La vita che ti do, è una vita che si tinge dei tenui colori dell'arcobaleno. 

La vita che vi do, è una vita illuminata dallo splendore del sole di mezzogiorno. 

La vita che ti do è una vita ornata dall'opera perfetta e armoniosa della creazione. 

La vita che vi do è una vita di grazia, è una vita di gioia, di gioia e felicità costante perché anche nella sofferenza sperimentate la gioia; perché anche nella sofferenza sperimentate la pace. 

Se questo libro ha toccato il profondo del tuo cuore: vieni a Me. Vi aspetto nel Palazzo Reale del mio Tabernacolo. Lì metterò nelle tue mani 

lo scettro di un re. Lì metterò sulle vostre teste la corona dei principi e delle principesse. Lì ti darò il potere, regnerai alla mia presenza. Una presenza che vi porterà al pentimento. Presenza che vi porterà a diventare sempre più abbattuti fino a sentirvi come i piccoli vermi e bruchi di Israele. Presenza che vi porterà a rimanere svegli con le lampade del vostro cuore accese e con una scorta sufficiente di olio: l'olio della preghiera, l'olio della mortificazione, l'olio della penitenza, l'olio del digiuno, l'olio della santità; l'olio del volermi vedere, del volermi sentire; l'olio di desiderare che molto presto si aprano le porte e i cancelli della Nuova Gerusalemme perché cessi l'ingiustizia, perché cessi la malvagità, perché cessi il peccato, perché satana si senta totalmente sconfitto, distrutto; perché l'impero delle tenebre non durerà, scomparirà dalla vita di ognuno dei figli ubbidienti alla mia Parola, docili all'azione dello Spirito Santo. 

Vi amo e vi benedico, piccoli vermi e bruchi d'Israele. 

Beato l'uomo che nutre filiale devozione al tuo Nome, o Maria

 


Beato l'uomo che nutre filiale devozione

al tuo Nome, o Maria:

la tua grazia conforterà il suo spirito.

Come in giardino allietato da viva fonte,

farai crescere in lui ogni frutto di giustizia.

Benedetta Tu fra le donne,

per la tua grande fede.

Regni sovrana su tutte le creature della terra,

t'innalzi in santità sopra i Cori angelici.

L'universo celebra la tua santità e misericordia:

il Signore ha benedetto le tue opere.

Gloria al Padre e al Figlio

e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre,

nei secoli dei secoli.

Amen.


L’umanità sta venendo consegnata al potere del male.

 


MESSAGGIO DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA

24 OTTOBRE 2021


Amato Popolo Mio:

LA PAROLA CHE PROVIENE DALLA MIA CASA CONTINUA A RAGGIUNGERVI PER ALLERTARVI, NON PER SPAVENTARVI.


Invocatemi giorno e notte (1), in ogni momento, e la stessa cosa fate con la Mia Madre Santissima e con i Cori Celesti.


Invocate San Michele Arcangelo e le Legioni Celesti affinché vi proteggano e voi possiate continuare a rimanere fedeli.  


Questo è il momento giusto per pentirsi e per essere persone di Fede, prima che gli accadimenti si presentino davanti all’umanità.


POPOLO MIO, VI AMO E VI CHIEDO DI CONVERTIRVI AL PIÙ PRESTO.


Salvate l’anima: allontanatevi dal male, non prendete parte a quello che è pagano, non prendete parte agli atti sacrileghi, perché alla fine sono profanazioni di quello che Mi Rappresenta. 
In questo momento ci sono tanti anatemi (2) che hanno invaso la Mia Casa. (Gal 1,8; 1 Cor 12,3)


Crescete spiritualmente, non augurate il male al prossimo e non partecipate alle offese verso uno dei vostri fratelli.
Vi proibisco di prendere parte alle persecuzioni contro i vostri fratelli.


Figli Miei, siate fraterni, rispettate i beni dei vostri simili, non prendete parte al vandalismo che si scatenerà.  
Non voglio spaventarvi, solo allertarvi.


La preparazione spirituale è la cosa principale, quindi preparatevi, mettete da parte alimenti secondo quello che ciascuno può procurarsi, in basse alle proprie possibilità.


Moltiplicherò quello che i Miei figli avranno, sempre e quando quello che metteranno da parte sia realmente quello che le loro possibilità avranno permesso loro di fare.


Amatissimo Popolo Mio:


Non aspettate domani. Preparatevi adesso!


Conservate l’anima pura, mettete da parte l’uva benedetta e indumenti invernali.  Fate riserve di acqua, elemento essenziale per la vita.


FIGLI MIEI, APPROFONDITE LE MIE PAROLE: CHE NON ACCADA CHE CONSIDERIATE IN MODO SUPERFICIALE QUELLO CHE LE MIE PAROLE INTENDONO DIRVI.


Convertitevi, cosicché quello che vi troverete ad affrontare vi sia più facile e, in mezzo alle carestie, continuiate a mantenere la Fede e la Speranza.


Amato Popolo Mio, la Mia Chiesa si sta avviando verso lo scisma totale (3); siate anime oranti.


L’umanità sta venendo consegnata al potere del male.


Pregate figli, pregate con il cuore, ricevetemi nella Sacra Eucaristia in adorazione e consapevoli che Io Sono il vostro Dio.


Pregate figli Miei, pregate, offrite, digiunate, ciascuno in base a quello che il proprio organismo permette, cosicché possiate discernere riguardo al marchio della bestia e non veniate confusi.


Pregate figli Miei, pregate per la Turchia, cadrà in battaglia.


Pregate figli Miei, pregate, coloro che pregano sostengono il Mio Popolo.


Pregate figli Miei, la Fede viene minata e perciò i distruttori della Fede hanno il coraggio di scagliarsi contro la Mia Chiesa, mentre i Miei figli rimangono in silenzio.


Il Mio Inviato (4) arriverà dopo l’apparizione dell’anticristo e i Miei figli lo riconosceranno.


Pregate, figli Miei, convertitevi, adesso!


Il momento è all’orizzonte.


Vi amo con il Mio Sacratissimo Cuore.
Voi non siete soli, siete il Mio Popolo.


Vi benedico.


Il vostro Gesù


AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO



(1) Nostro Signore Gesù Cristo, nel messaggio del 16.06.2010, ci ha invitato a invocarlo in questo modo: “Figli amatissimi, in ogni momento del giorno invocatemi dicendo: Gesù Cristo, Salvami!  Gesù Cristo, Salvami!  Gesù Cristo, Salvami! 

Nei momenti di tentazione, nei momenti di aridità, nei momenti di preoccupazione, nei momenti in cui sentirete che vi state allontanando da Me, dite: Gesù Cristo, Salvami!

(2) Anatema: termine che deriva dal greco e significa espellere, radiare.
Il termine biblico nel Nuovo Testamento, equivale alla scomunica, all’espulsione di una persona dalla comunità di Fede alla quale appartiene.

(3) Riguardo allo Scisma nella Chiesa, leggere…
(4) Spiegazione sull’Inviato di Dio, (Pdf)



COMMENTO DI LUZ DE MARIA


Fratelli:


Il nostro amato Signore Gesù Cristo, mi ha chiesto di insistere con i miei fratelli affinché mettano da parte alimenti, le medicine che usano regolarmente, acqua e i medicamenti che il Cielo ci ha dato.


Se guardiamo all’orizzonte della nostra vita, vediamo che coloro che sono contro l’umanità si stanno avvicinando.


Nostro Signore ci avverte, cosicché comprendiamo che gli eventi che ci sono stati rivelati a partire dall’anno 2009, si stanno compiendo sotto i nostri occhi.


Quello che è cambiato in questo momento è che gli eventi hanno accelerato, come il Cielo ci aveva avvertito con largo anticipo.


“Chi ha orecchi per intendere, che intenda.” (Mt. 13,9)


Amen.

LETTERE D'UN EREMITA

 


IL FARO 

L'Onnipotente ci fece descrivere l'epoca anticristiana dai profeti dell'antica legge, ce la indicò per mezzo del suo Verbo incarnato, ce ne diede il carattere per bocca degli apostoli, ispirò ai Padri ed ai Dottori della Chiesa le maravigliose previsioni che essi lasciarono scritte intorno a questi tempi; ma ciò non bastava ancora ad appagare l'immenso suo amore per l'umanità. Noi siamo entrati nell'epoca solenne. Gli uomini si ammogliano o maritano le loro figliuole come ai tempi di Noè, s'occupano d'un mondo di cose, e per la maggior parte, più specialmente d'accrescere i loro capitali e le loro rendite, fosse pur anche un poco a spese dei fratelli; essi pongono grandissima cura nell'aumentare il loro benessere individuale, e mostrano tanta attività d'intelligenza, che vediamo adempiersi alla lettera ciò che diceva S. Gregorio, cioè, che verso gli ultimi tempi gli uomini saranno dotati d'uno spirito più perspicace, come una fiaccola che manda luce più viva prima di spegnersi (Dialog., Lib. IV). Questa intelligenza essi la volgono a perfezionare i lavori della materia, a dominarla, a farla servire all'aumento di cotesto benessere fisico che sta loro tanto a cuore. Essi ci si confondono talmente con essa, la rimpastano in tante guise, che hanno finito per dichiarare che la loro propria natura sta congiunta con lei; la materia non è più altro che un gran tutto, di cui l'anima umana è una particella soltanto. Taluni sentendo la necessità di avere degli antenati, ebbero ricorso alle scimmie, e ne fanno gli archimandriti dell'umanità. E non pensano, gli sciagurati, che nel sostener questa tesi, fanno una grave ingiuria a quei quadrumani perchè è da dubitar forte che le scimmie, le quali ubbidiscono alle leggi che Dio ha fatte per loro, non rinnegherebbero forse, potendo, una posterità che non vuol riconoscere legge alcuna. Così stando le cose, egli è ben naturale che la gente s'occupi poco di Dio, e meno ancora della fine del mondo. La Provvidenza però non si dà mai per vinta; anzi l'ingratitudine degli uomini è, per dir così, un pungolo al suo amore; siccome ha campo di esercitare il rigore della sua giustizia nell'eternità, essa può bene sovrabbondare in misericordia inverso alle creature fintantochè sono sulla terra. Ed ecco che lo Spirito Santo discende su Pio IX; ecco che questo Pontefice viene ad aggiungere ancora qualchecosa a quello che era stato predetto da tanti secoli: egli innalza il Faro che deve esserci di guida nella notte dei tempi: il Sillabo. Voi temete, o signore, ben me ne accorgo, che io esageri l'importanza del Sillabo. Ma non è desso la pietra di paragone dell'apostasia? Senza di lui l'apostasia avrebbe ancora serpeggiato chi sa quanto tempo tra i fedeli, non solo senza lasciarsi scoprire apertamente, ma fors'anche senza che se ne avesse il sospetto. Imperocchè l'apostasia, per la stessa sua natura, è difficilissima a riconoscere. - Essa è una rinunzia alla verità, che può prendere tutte le apparenze d'un omaggio alla verità stessa. Una simile rinunzia può talora farsi con malizia si raffinata, che gli stessi eletti corrano il rischio di lasciarsi illudere. - Ed infine, essa non è l'iniquità pura e semplice, ma giusta le parole di S. Paolo, è il mistero dell'iniquità. Quest'apostasia degli ultimi tempi è chiamata universale, non solo perchè essa avrà ad essere il delitto comune della gran maggioranza degli uomini, ma perchè dev'essere la demolizione di tutte le verità necessarie alla salute eterna. Il vero, nella sua essenza non è che un , e si chiama Dio; ma infinito è il numero delle sue manifestazioni. Si può negar Dio senza pur nominarlo, in molte circostanze diverse, solo col mettere la menzogna al posto della verità. L'apostasia stringe gli uomini alla vita, 

Non v'ha atto morale nella vita, non operazione dell' intelletto, non sentimento, il quale non possa improntare il proprio carattere dal vero o dal falso. L'apostasia ti segue in tutto ciò che fai, ti tende i suoi lacci; l'errore entra in te senza quasi che tu te ne avveda; è un nulla qualche volta, o pressochè nulla. Che monta? egli è sempre un passo indietro per la strada che mena alla sorgente del vero, al trono di Dio. Come potrebbero le moltitudini sfuggire alle insidie che loro tende lo spirito delle tenebre, se non vi fosse sulla terra un'autorità avente la missione di difenderle contro Satana? La Chiesa non ha mai piegato un solo istante sotto il peso di questo còmpito. Lo spirito delle tenebre l'ha sempre trovata là sulla breccia. Giammai il male non fece una conquista, senza che la Chiesa non protestasse, senza che ella non alzasse la sua voce, senza che accanto alla proclamazione della menzogna, non si trovasse la dichiarazione della verità. Anche allorquando i governi l'abbandonarono, anche allorquando la perseguitarono, essa non cessò mai di mantenersi fedele alla verità; circondata di nemici, essa parlò, difese tutti i diritti, persino quelli del potere civile che cercava di abbatterla. - - La strada percorsa dall'umanità è seminata di monumenti che fanno buona testimonianza della sapienza della Chiesa e della sua sollecitudine per l'umanità. Chi guarda a questi monumenti può dire: fingui è arrivato il tale errore, che inondò la terra in quel tempo! Ma questi monumenti, che lo spirito delle tenebre cerca di nascondere, non sono visibili agli occhi della turba. Ora noi siamo in tempi in cui la turba è fatta immensa. Uomini di stato e di spada, dotti e letterati, tutti coloro che per il passato si innalzavano sopra il comune livello degli uomini, o per grandezza di carattere, o per splendore d'intelligenza, sono tutti diventati una turba, grazie alla tendenza dominante in questo secolo, cioè all'ignobile e bassa cupidigia di piacere al volgo e di ubbidire alla falsa opinione pubblica. Pio IX penetrò con uno sguardo pieno di viva ansietà i recessi della società moderna, ne riconobbe i bisogni ed i pericoli, nello stesso modo che i suoi predecessori avevano compresi quelli delle società che erano chiamati a governare. Come avviene egli che tutti i papi dotati, sotto l'aspetto puramente umano, di così differenti facoltà, abbiano tuttavia avuto egualmente una sì alta e si profonda intuizione dei bisogni sociali? Coloro che non vogliono credere che la Chiesa è retta da un potere soprannaturale, e che il Papa è in materia religiosa infallibile, si facciano innanzi, e mostrino, se il puonno, altro esempio d'una successione d'uomini che si prolunga per diciotto secoli, senza abbandonare pur una volta la causa della verità, combattuta sotto tutte le forme immaginabili e possibili. Pio IX adunque riconobbe che la turba ignorante e sbadata, volgendo ostinatamente le spalle alla verità, era diventata in questo secolo una legione innumerevole; egli si accertò che questa turba era impotente a far ricerca dei monumenti che i suoi predecessori avevano lasciato nella storia, il suo cuore ebbe pietà di questi poveri ciechi; e mise mano all'opera, e raccolti tutti questi monumenti compilò e fece noto al mondo il Sillabo.

Perchè l'ha egli fatto? Perchè quest'ispirazione è venuta al presente pontefice anzichè a Gregorio XVI, a Leone XII, a Pio VI? Perchè erano giunti i tempi in cui dovevano separarsi i due campi, quello dei fedeli e quello dei malvagi; perchè era necessario che si innalzasse un Faro sul mare tempestoso della società odierna e che gl'ipocriti ed i deboli si scernessero finalmente dai forti e dai predestinati, che gli uomini paressero una volta quel che sono realmente, e che l'apostasia prendesse il suo vero nome, e si mostrasse alla luce del giorno. Ecco, signore, a che serve il Sillabo. Questo mirabile documento, se fosse comparso sotto Gregorio XVI o sotto Leone X, non sarebbe venuto a tempo; e le opere della Chiesa cattolica vengono a tempo, e segnalano i tempi. Pio IX manda il Sillabo urbi et orbi. Ecco, egli dice, ecco ciò che la Chiesa insegna ai popoli perchè ubbidiscano ai prencipi; ecco ciò che insegna ai prencipi per governare i popoli; ecco ciò che insegna a tutti per la salute delle anime, Ora chi ha risposto a quest'appello? Chi accetta queste saggie dottrine ? Chi mostra la sua gratitudine al pontefice, il quale, in vista delle sventure che minacciano il mondo, venne a gettare il suo grido di avvertimento? Non vi fa tremare, o signore, il silenzio che domina tutt'intorno a questa voce venerabile e piena d'autorità? Tra tante nazioni agitate ed in rovina, che cercano invano un momento di respiro, che esperimentano tutti i sistemi senza trovarne pur uno savio e ben fondato, ve ne è egli stata una almeno che abbia sospeso il suo lavoro di demolizione per volgere un istante la sua attenzione al codice di verità che le presentava la Chiesa? Non vi pare che questo abbia un certo significato? Poniamo, per ipotesi, che l'epoca anticristiana sia lungi ancora mille anni, ma intanto, se domandiamo a noi stessi quale sarà il segno più sicuro per riconoscere l'apostasia, non ne troveremo uno che valga questo della indifferenza universale con cui si accolsero dai governi gli ammonimenti del Sommo Pontefice. Ecco perchè il Sillabo è venuto in questo tempo. E ci è venuto per un'altra ragione ancora; perchè i popoli ed i principi non n'ebbero mai tanto bisogno come ai di nostri, ed esso era fatto per servire di guida a tutti sulla via del vero, che lo spirito di menzogna cerca di rendere aspra e difficile. D'ora innanzi niun essere ragionevole potrà più scusarsi col pretesto di non conoscere la dottrina della Chiesa sopra una folla di questioni, di cui non si scorgono a prima giunta le intime relazioni coi dogmi, colla morale e colla disciplina. L'umanità è avvertita: ella sa ora ciò che si nasconde sotto il nome di progresso e libertà, ciò che vogliono dire tolleranza ed indipendenza, ciò che s'intende sotto il nome di spirito del secolo. Tutte queste espressioni furono deviate dal loro senso naturale. I falsari dell'anticristianesimo le fabbricarono sull'altare di Baal e cercano di spanderle nel popolo come monete d'oro puro. Grazie al Sillabo queste fallacie non possono più ingannare nessuno. Il Faro adunque è acceso e fa lume a chiunque ci vede. I ciechi non lo vedono, ed è naturale; con tutto ciò esso raggiunge mirabilmente il suo fine, ed è di separare i buoni dagli apostati. La sua luce penetra nei cuori e li rende trasparenti. Quanti che prima portavano, secondo l'espressione di S. Paolo, la cancrena occulta, ed ora non possono più tenerla celata! Su questo punto permettete che vi faccia una domanda che vi sorprenderà forse un poco. Son sicuro che non ve l'aspettate; ma insomma io la butto là, anche a costo di passare a vostri occhi per uno spirito bizzarl'O. Ditemi, signore, tenete voi proprio per sicuro che coloro i quali rifiutano di sottomettersi alle dottrine del Sillabo credano ancora ai vangeli ? Non iscorgete a primo sguardo, come io me l'aspettava, come c'entri qui la mia domanda; ma riflettete un poco, e considerate donde la Chiesa ha la sua autorità e quanto questa si estenda, e vedrete di leggeri che c'entra benissimo. Dov'è che si possono leggere quelle parole dette da Cristo a S. Pietro: Pasce oves meas? e queste agli apostoli: « M'è stato dato ogni potere sul cielo e sulla terra. Andate adunque, istruite i popoli insegnando loro di osservare tutto quello che vi ho comandato. » E queste altre: « Percorrete il mondo intiero, predicate il Vangelo a tutti gli uomini. Chi non crederà sarà condannato. » E quest'altre ancora: « Chiunque vi ascolta, mi ascolta, chi vi sprezza, mi sprezza, e chiunque disprezza me, disprezza colui che mi ha mandato ? » Queste parole io le trovo negli evangeli di S. Matteo, di S. Marco e di S. Luca. Per rispettarle bisogna che diamo loro un significato; chè non si rispetta ciò che non si capisce. Ora qual altro significato si può dare a coteste parole del Vangelo fuori di questo: che il Papa e la Chiesa hanno ricevuta da Cristo la missione d'insegnare al mondo ogni verità che sia necessaria per salvarsi, vale a dire tutte le verità religiose e sociali ? Vedete, adunque, signore, che credere al Vangelo e non far conto del Sillabo sono cose difficili a conciliarsi. Il Sillabo non è altro che la collezione degli errori religiosi e sociali che la Chiesa ha condannato in tutti i tempi. Chi non lo accetta con venerazione, chi non si unisce alla Chiesa per condannare ciò ch'essa condanna, costui esce dal grembo della Chiesa stessa. Le leggi della logica non mi permettono di conchiudere altrimenti.

di J. E. DE CAMILLE

SAN GIUSEPPE, UNA FIGURA DA CONOSCERE MEGLIO!

 

Glorioso San Giuseppe, tu che occupi un posto ben alto nel Regno
dei Cieli, ascolta il nostro grido in questa valle di lacrime…
A te presentiamo le nostre voci unite per lodare la tua grande fede
e onorare le tue virtù. Te imploriamo, o San Giuseppe e da te attendiamo protezione e grazie! Aiutaci ad avere fede, speranza
e carità; accompagnaci nell’ora della nostra morte, affinché
possiamo benedirti con Gesù e con Maria in eterno! Amen.


Quante cose seppe fare Giuseppe per il Figlio di Dio e nell’assoluto silenzio e obbedienza al Padre! Nonostante l’insorgere dei dubbi in lui, dimostrò grande fede nell’accogliere la rivelazione dell’Angelo a Maria, rifiutò il ripudio, pur consapevole del tempo storico non certamente favorevole… La fede che ci ha insegnato Gesù, la troviamo in questo “uomo giusto” che non conobbe scorciatoie, ma affrontò quello che gli stava capitando e se ne assunse tutta la responsabilità!

Giuseppe si fidò ciecamente dell’Angelo che in sogno gli rivelò: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati» (Mt 1, 20-21).

Giuseppe seppe accogliere Maria senza porre condizioni: ebbe una fiducia totale nelle parole dell’Angelo e, con la sua fede e nobiltà d’animo, si lasciò condurre nel delicato compito di essere padre del Figlio di Dio e di proteggere Maria! Attraverso l’angustia del primo momento da lui provata, il Padre c’insegna ad avere una fede grande per aderire alla Sua volontà, al Suo Progetto, anche quando costa! Giuseppe è il Santo che con il suo esempio ci porta ad avere fiducia in Dio e a credere che l’Altissimo può operare anche attraverso le nostre paure, le fragilità, le debolezze… Anche nelle tempeste della vita, non dobbiamo temere di lasciare a Dio il timone della nostra barca!

Spesso abbiamo bisogno, ritenendoci capaci, di controllare tutto, capire ogni cosa e difenderci a tutti i livelli, dimenticando che Dio ha sempre uno sguardo più grande del nostro! Certo, San Giuseppe non è un uomo passivo, rassegnato, ma è un coraggioso, un forte che si è lasciato plasmare dallo Spirito di Dio, perché solo il Signore può aiutarci ad accogliere dalla vita quanto ci riserva. Solo Lui sa creare spazi di benevolenza, di perdono, di solidarietà, anche in condizioni contradditorie, inaspettate o deludenti della nostra esistenza!

«Giuseppe, figlio di Davide, non temere…» (Mt 1,20). Come al nostro Santo, il Signore dice anche a noi che non dobbiamo avere paura! Tralasciamo quindi la rabbia, annulliamo la delusione di certi momenti per dare spazio alla fortezza e alla speranza cristiana, che ci fanno accettare anche ciò che non abbiamo scelto. Un compito ci è stato dato: accogliere fino in fondo ciò che il quotidiano riserva! Solo così la nostra vita può ripartire sorprendendoci: troviamo il coraggio di viverla pienamente come ci indica il Vangelo. Quando tutto sembra prendere una piega sbagliata o irreversibile, Dio può far germogliare fiori anche tra le rocce….

Troppe volte noi, poveri mortali, pensiamo che Dio faccia affidamento solo sulla parte buona e vincente di noi stessi, ma in realtà i Suoi disegni possono realizzarsi anche attraverso la nostra debolezza e i nostri fallimenti.

Con questa prospettiva dell’economia della salvezza, impegniamoci ad accogliere il nulla che siamo con profonda tenerezza, con fiducia in Dio sempre, perché nonostante quello che siamo, il Signore ci ama, ci attende, ci perdona, ci vuole salvi!

Il maligno tenterà in tutti i modi di scoraggiarci e indurci a guardare negativamente le nostre fragilità, mentre lo Spirito Santo spinge ad offrire ogni nostra miseria con il nostro peccato perché siano lavati dal Sangue di Cristo!

Il nostro San Giuseppe è l’esempio luminoso di chi vive nell’ombra, ma che per Grazia diventa un protagonista eccellente nella storia della salvezza! Dio, sin dall’inizio, si prende cura di ogni evento che riguarda la Redenzione e con Giuseppe, umile strumento, permette di salvare il Bambino e Sua Madre. Il Cielo interviene fidandosi del coraggio creativo di quest’uomo, che giunge a Betlemme e non trova un alloggio per Maria prossima al parto. Lo possiamo immaginare con quanta cura e trepidazione cerca di sistemare una stalla, perché diventi il più possibile un luogo accogliente per il Figlio di Dio che viene fra noi!

Chissà con quale incanto e giubilo interiore fu testimone dell’arrivo dei semplici pastori e dei sontuosi Magi, che andavano a prostrarsi davanti al Dio Bambino!

Scopriamo ancora quella fede intrepida e decisa di Giuseppe che, dopo un altro sogno, non esitò ad intraprendere un nuovo viaggio verso un luogo completamente estraneo, l’Egitto, pur di difendere da Erode il Bambino Gesù. A volte pensiamo che il mondo sia in balia dei forti, dei potenti, ma la “buona notizia” del Vangelo sta nel far vedere come, nonostante la prepotenza e la violenza dei dominatori terreni, Dio trovi sempre il modo per realizzare il Suo piano di salvezza!

È davvero una straordinaria figura quella di San Giuseppe, nostro Patrono! In questo anno che la Chiesa dedica a lui, bello è sottolineare e condividere con voi, anime amate dal buon Dio, una riflessione sul suo nobile stile di vita. In lui troviamo l’uomo che seppe passare inosservato, l’uomo la cui presenza è mirabilmente discreta, nascosta e da buon intercessore, ci sostiene nelle difficoltà della vita, ci ottiene quelle grazie di cui abbiamo estremo bisogno!


Amatissimo San Giuseppe, difendici dal male, ottienici da Dio di saper imitare le tue virtù: insegnaci l’arte dell’obbedienza nella fede, nella carità operosa per dimenticare noi stessi e diventare strumenti di intercessione a favore di tutta la famiglia umana! Ottienici, o San Giuseppe, la tua mitezza, la pace della tua anima, insieme al tuo silenzio, per meglio cercare Dio, lodarLo e farLo amare!


Nella Chiesa nessun santo, dopo la Madre di Dio, occupa il suo posto; infatti egli è “Patrono dei lavoratori”, “Custode del Redentore”, “Patrono della Chiesa universale” e tutti lo invochiamo come “Patrono della buona morte”, riconoscendolo come grande intercessore presso il Padre!

Tanti Santi furono appassionati devoti di San Giuseppe e fra i tanti, mi balza alla memoria Santa Teresa d’Avila, che lo adottò come avvocato intercessore perché da lui riceveva numerose grazie! Infatti nei suoi scritti troviamo l’invito ad avere devozione verso di lui e a raccomandarsi nelle proprie necessità!

Gesù, il Dio con noi, si è reso bisognoso di Giuseppe per essere difeso, protetto, accudito, assistito nella Sua crescita. Dio si è fidato di quest’uomo, così come ha fatto Maria, che in Giuseppe ha trovato colui che non solo volle salvarle la vita, ma che seppe provvedere sempre a lei e al Bambino.


Aiutaci, o San Giuseppe, a capire se stiamo adeguatamente proteggendo la fede personale e quella dei figli di Dio dall’attacco
di tutte le forze avverse. O Santo Patrono Universale, aiutaci
ad avvolgere la Chiesa con la nostra preghiera, ad averne cura
e a custodirla perché il sogno di Gesù ci chiede di rimanere
uniti nel Suo Amore!


Con questa riflessione riusciamo a comprendere che in Giuseppe non si percepisce mai lo scoraggiamento o la frustrazione, ma solo fiducia! Il suo silenzio non è mai motivo di ripiegamento, ma è una condizione per donarsi pienamente alla missione a lui affidata. Un grande esempio per ogni vocazione, che necessariamente deve sfociare nel dono di sé. Tutte le vocazioni, al sacerdozio, alla vita consacrata, al matrimonio, al celibato, alla verginità devono giungere alla maturazione di un pieno abbandono a Dio, per manifestare il segno della bellezza e della gioia dell’amore!


Salve Giuseppe, Custode del nostro Redentore e
Sposo della Vergine Maria, a te affidiamo l’umanità del nostro
tempo, coprila con la tua intercessione e asciuga ogni lacrima!
Custodisci i giovani, rendili vincitori sul disagio che il nostro tempo genera, proteggili con Maria tua Sposa, Madre e Regina del mondo! Guidaci nel cammino della vita e difendici da ogni male. Amen.

Suor Lina (Michelina) Iannuzzi