mercoledì 3 agosto 2022

SONO NASCOSTO NEL PANE E NEL VINO Ma il mio Sangue non è vino, e il mio Corpo non è pane

 


Quando un'Ostia consacrata viene abusata, profanata o resa oggetto di sacrilegio, o semplicemente cade a terra tra fango e sporcizia, ritiro il mio Tesoro, lo porto con me.

Ebbene, l'Agnello spirituale è nascosto nell'ostia santa, ma non è l'ostia. Nell'ostia esposta nel grande ostensorio per l'adorazione, vedi il campo in cui è nascosto il Tesoro, non sai dove sono, ma sai che io sono il vero DIO, l'eterno DIO, l'unico Tesoro.

Ve lo ripeto, sono nascosto nel pane e nel vino, ma il mio sangue non è vino e il mio corpo non è pane; O pensi che mordendo l'ospite mi hai morso?

Quando ho detto che “il pane che darò è la mia Carne”, fai attenzione, ragazza, il pane è pane, la carne è carne. Ho compiuto l'immenso miracolo di nascondere la mia Carne nel pane, che è così diventato il grande "campo" (nel senso che è come un luogo vastissimo dove non è facile trovare qualcosa di nascosto), perché nessuno sa dove sono . , ma io non sono IL pane, sono NEL pane e con il pane! E quando ho detto: "Se non bevi il mio Sangue non avrai la vita in te perché il mio Sangue è vera bevanda", ascolta, figlia mia, come avrei potuto farlo, secondo la tua comprensione, senza che fosse cannibalismo? Solo e solo ricreando il mio preziosissimo Sangue nell'elemento naturale del vino, simbolo della terra e dell'opera dell'uomo, ma soprattutto della Grazia di Dio, ma Io non sono vino, il mio Sangue non è vino, si nasconde NEL vino.

Credi che tutto il vino è il mio Sangue? Per fede, sì, ma non proprio; (10) per fede mi avete sempre con voi anche nella comunione spirituale, ma non proprio, ma poiché la vostra fede opera in voi il miracolo [di quella comunione spirituale] e vi salva, la mia presenza eucaristica vi raggiunge attraverso la vostra fede...
La consacrazione discende su tutto il pane e su tutto il vino, ma dentro è contenuto il miracolo; la manna non è scesa in tutto il deserto ma solo dove Dio ha voluto, e così tanto più la mia Carne e il mio Sangue non si ricreano in tutto ciò che è pane e in tutto ciò che è vino, ma in essi, divinizzandoli, mentre il grande Il tesoro resta nascosto nel grande campo dell'eterna Divina Volontà

(10) Per fede sappiamo che il vino si identifica con il Sangue del Signore, ma in realtà non lo è: il vino è vino e il suo Sangue è Sangue, sono due cose molto diverse. Dell'ostia consacrata e del vino restano gli accidenti, l'involucro materiale accessibile ai sensi, ma la sostanza non è pane o vino, ma la Presenza reale e viva del Signore con la sua Umanità (Corpo, Sangue e Anima) e la sua Divinità.

Quando le ostie consacrate vengono rubate e usate per riti satanici, quando cercano di mescolare la mia Divinità, la mia Carne e il mio Sangue con cose ripugnanti, io non ci sono e non devo stare lì ad obbedire al Padre, non devo raggiungere Calvario per essere crocifisso, non ho una missione da compiere, non ti salverò dalla morte eterna e da satana; Devo liberarmi della sporcizia di lucifero e dei suoi orribili riti di morte: perché dovrei restare e assistere a tutto questo? Sono o non sono Dio? Se mi sono creato nel pane e nel vino, posso anche ritirarmi nella mia Essenza, chi può fermarmi? Non espongo quello che sono a un oltraggio inutile che non salva nessuno!

 Se il mio Corpo, Sangue, Anima e Divinità sono volutamente ridotti (perché il peccato nasce dalle intenzioni dell'uomo) ad oggetto di oltraggio e di sacrilegio, io non sono più cibo, né vita, né salvezza, ma tremenda ed eterna dannazione e, per la mia estrema misericordia che non capisci per il tuo piccolo amore freddo e umano, e chiusa come sei nelle tue semplici dottrine, mi ritiro, sì, mi ritiro. Posso farlo e lo faccio per non essere una dannazione estrema ed eterna per quelle anime, perché io e solo io so se e quando ascolteranno la mia voce e torneranno a Me per essere salvate.

Riesci a capirlo? Devi sapere che l'AMORE vince in tutta la realtà e che per amore io, che sono Amore, voglio e posso fare qualsiasi cosa finché dura la tua vita terrena. IO SONO L'AMORE, L'AMORE NON L'AMORE. Se tu avessi il vero amore, mi capiresti.
Gesù"

martedì 2 agosto 2022

NON È UTILE PREGARE DA CRISTIANO MA VOTARE DA ATEO

 


Pregano per la vita ma votano per una proposta a favore dell'aborto.

Pregano affinché Dio liberi la chiesa dalla persecuzione nei paesi comunisti, ma votano per candidati comunisti o filo-comunisti.

Pregano chiedendo a Dio la diffusione del Vangelo ma votano candidati che vogliono chiudere le chiese.

Pregano per la famiglia ma votano per candidati che sposano ideologie che distruggono la famiglia.

Pregano per i loro figli ma alle elezioni votano per candidati che difendono i pedofili e l'ideologia di genere.

Pregano affinché Dio liberi i giovani dalla droga, ma votano per i candidati favorevoli alla loro legalizzazione.

È inutile pregare da cristiano ma votare da ateo.

Un prete. 

NON MACCHIARTI LE MANI CON QUESTO DELITTO

 


«Dio, Signore della vita, ha affidato agli uomini l'eminente missione di conservare la vita, missione che deve essere svolta con dignità. Pertanto, la vita fin dal suo concepimento deve essere salvaguardata con la massima cura e dedizione; l'aborto e l'infanticidio sono atroci , crimini aberranti ed efferati.


Gesù dice:

"Oh, oh, tu rubi, uccidi gli innocenti nel grembo materno, fai morire di fame i poveri, opprimi i miseri, fai la guerra per placare la tua sete di sangue, interrompi la vita come si interrompe un gioco, e quella vita è mio. Tu non hai né il diritto né il potere di farti crescere un solo capello sul capo.

Io e solo io, il Signore Dio tuo, do la vita e te la tolgo, non c'è altro che Me. Non lasciarti ingannare, Non ho mille nomi, ne ho solo uno: Signore del Cielo e della terra, unico Creatore e Redentore.


Gesù dice:

Quando veniamo a prenderli, è terribilmente triste e arrabbiato perché sono stati gettati nella spazzatura con il disprezzo di una buccia di banana o di una bottiglia vuota. È un lavoro molto lungo, arduo e doloroso per queste piccole anime tornare a sorridere. Mio Padre non sopporta più quel cinismo sull'aborto, non può più gestirlo, perché non c'è modo di giustificarlo.


Al suono delle sette trombe, l'umanità colpevole pagherà, una dopo l'altra, il tributo della vita per aver profanata la vita. Sappi che quando squillerà la seconda tromba, chiederò conto delle vite interrotte nel grembo materno, e le nazioni guerriere che invaderanno gli altri pagheranno un prezzo molto alto: milioni e milioni di anime che hanno abbracciato l'ateismo totale, gettando la salvezza nel fango e calpestandolo, urleranno senza tregua come donne che partoriscono, e il loro dolore aumenterà e saranno condotti nelle loro prigioni eterne, dove si contorceranno e saranno dilaniati dai demoni in un ciclo eterno.


Quanta malvagità c'è in mezzo a voi; Non pensi più a vivere come fratelli e sorelle, e le bugie e il male regnano nelle famiglie e nella società.

Ascolta le mie parole, perché per te verranno giorni ancora più terribili se non smetterai di infliggere dure prove ai miei figli più deboli, che non possono difendersi in alcun modo. Ti dico che ti senti potente su questa terra: sì, stai conservando la tua vita per satana e purtroppo per te, contro la tua volontà e lontano dal sincero pentimento, avrai una tale punizione che non sarai più salvato dai cancelli dell'inferno. Figli miei, affidatevi al mio amore materno, altrimenti mi impedite di aiutarvi.


Preghiera al Padre

 


O Santo Padre, per la Tua Potenza e la Tua Misericordia, Ti imploro, raduna tutte le Tue pecore, perdonale e riportale alla Tua Amata Casa. Vedile come Tue figlie e benedicile con la Tua Mano. Amen.

Benedetto il Signore, Dio Onnipotente, che il Suo Regno regni nella Gloria Eterna, che il Suo Santo Nome sia glorificato, che la Sua Parola penetri e rimanga in tutti i cuori. Amen.

Amato Padre, purificami con il Sangue di Tuo Figlio. Padre, purificami con il Corpo di Tuo Figlio. Amato Padre, scaccia lo spirito malvagio che ora mi tenta. Amen.


Padre celeste che io possa glorificarti; riscatta i tuoi figli dal male, siano nella tua luce; che i loro cuori si aprano e che, per la Tua Misericordia, Ti ricevano. Amen


O Padre, resta con me fino alla fine; Sono debole, dammi la tua forza, per glorificarti. 

Amen

Che la diffusione della Verità sia oltremodo importante vi è stato già detto sovente, perché dalla predisposizione degli uomini verso la Verità dipende la loro vita nell’Eternità, e perciò dev’essere fatto di tutto per sottoporre loro quindi la Verità.

 


Che la diffusione della Verità sia oltremodo importante vi è stato già detto sovente, perché dalla predisposizione degli uomini verso la Verità dipende la loro vita nell’Eternità, e perciò dev’essere fatto di tutto per sottoporre loro quindi la Verità. Ma Io conosco il cuore di ogni uomo, Io so chi ne è ricettivo e conosco anche le vie per raggiungere tutti questi uomini che sono ancora ricettivi, che hanno un cuore volenteroso d’amare e che quindi hanno anche la comprensione per la Parola che viene loro offerta dall’Alto Faccio loro prendere conoscenza di questo fatto, mentre allaccio i più strani fili e guido la Mia Parola là, dove viene accolta con cuore grato. Ed anche là troverà nuovamente la diffusione, anche se soltanto raramente, dato che gli uomini del mondo non la desiderano e sono soltanto pochi coloro che possono essere avvicinati. Ma una cosa non dev’essere dimenticata, che la Mia Parola dev’essere offerta nell’amore, per poter diventare efficace e che dev’essere un cuore amorevole, che la riceve. Perciò è benedetto ogni lavoro che viene eseguito sotto questo punto di vista. Ed ora comprenderete che amo ogni piccolo lavoro, dove Io Stesso posso parlare ad ogni cuore d’uomo e che viene anche percepito come il Mio diretto Discorso, come benedirò anche ogni collaboratore, che si adopera altruisticamente per la diffusione della Mia Parola. Perché provvedo davvero per ognuno che Mi serve come Mio servo, provvedo a lui come un buon Padre di Casa, in modo che possa trasmettere la Mia Parola ad ognuno precisamente come lui stesso l’ha ricevuta da Me: come un Dono d’Amore. Inoltre la Mia Parola non è una merce di commercio, cosa che lo diventerà sempre quando se ne occupano degli uomini non illuminati, che non sanno né proteggere il suo valore né possono averne la necessaria comprensione e ne fanno un articolo di massa, cosa che toglie il valore al Tutto e viene ora di nuovo guidato a coloro che non la degnano nemmeno come il Mio Discorso. La cerchia di coloro che da ciò possono ancora essere impressionati, è molto piccola e verrà certamente afferrata da Me. Troverete sempre di nuovo delle singole anime che però sono poi anche del tutto convinte del Mio Amore e della Mia Grazia. Ma voler rivolgersi con questa alle masse, è un inutile sforzo d’amore. Perché gli uomini vengono catturati sempre di più dal mondo, e loro preferiscono molto di più ascoltare la voce del mondo. Ogni uomo il cui spirito è risvegliato sa, quanto sia difficile conquistare i loro prossimi per accogliere la Parola dall’Alto, lui sa che l’agire dell’avversario è ovunque così evidente, che non hanno nessun desiderio per un Dono d’Amore, offerto dalla Mia Mano. E già questo dovrebbe darvi da pensare, che con la molta letteratura, che pure  è rivolta allo spirituale, che però non ha Me Stesso come Origine, vi si aggiunge soltanto ancora una, per cui è necessario il risveglio spirituale, per poterla riconoscere come “la Mia Parola”, ma questo risveglio non si trova quasi più. Ma Io Stesso conosco le anime alle quali posso guidare la Mia Parola. Quale spanna di tempo è ancora a vostra disposizione, il saperlo è inutile per la vostra anima, ma sareste inorriditi, se lo sapeste, quanto vicini siete alla fine. Perciò invito sempre di nuovo gli operai della Mia Vigna alla fervente attività, ognuno deve fare ciò che è nelle sue forze, non deve stancarsi, perché tutto ciò che veniva e viene ancora guidato agli uomini, lo seguirà una volta come ricco Tesoro nell’Eternità oppure gli darà consolazione e forza nei tempi della grande miseria spirituale che è ancora davanti a voi. Io Stesso però Sarò con tutti coloro che Mi servono e benedirò la loro attività, perché è oltremodo importante e dev’essere perciò rivolta a tutti coloro che sono ingarbugliati nell’errore e che desiderano di tutto cuore la Verità.

Amen

24 dicembre 1964

IL CIELO PARLA A COLORO CHE VIVONO UNA TRAGEDIA - 3 -

 


Sant'Ambrogio

Alcuni di noi attraversano la vita fidandosi di Dio. È un'abitudine che abbiamo praticato per molti anni e che dopo un po' ci viene più o meno naturale. Quando nella nostra vita si verifica una tragedia, la affrontiamo con fiducia, nonostante l'angoscia, semplicemente perché è quello che abbiamo fatto in passato. Oh, mio caro amico, quanto è inestimabile la disciplina della santità. 

Forse non vi fidate di Dio e non avete un'abitudine a cui ricorrere. Forse siete arrabbiati con Dio per qualcos'altro e ora vi trovate di fronte a questa tragedia. Forse state vivendo una grave tentazione di odiare Dio perché lo incolpate di questa tragedia. Posso capire come ciò possa accadere. Posso capire come gli eventi della vostra vita vi abbiano portato a questo punto. Non è un buon posto per lei. Lo sapete bene. Siete arrabbiati con Dio, ma Dio non è arrabbiato con voi. Volete scacciare Dio dalla vostra vita eppure Dio non vuole scacciarvi dalla sua presenza. Dio, al contrario, vuole tirarvi contro di sé per potervi consolare. Dio ha tante cose da sussurrare al vostro orecchio. Non riuscirete ad accettare questa tragedia se non permetterete a Dio di aiutarvi. "Bene", dite voi, ribelli. "Non accetto e non accetterò mai questa tragedia". Hmm. Amico mio, la tragedia non sparirà solo perché ti impegni a rifiutarla. La tragedia è avvenuta. Non si può controllare la tragedia come non si può controllare la morte. Morirai e questo dolore sarà finito.  E allora? Aspetterete quel momento per riconciliarvi con Dio e con la vostra famiglia celeste?  Lei è una persona di buona volontà. Sicuramente non sceglierete la separazione eterna da Dio. Non sarebbe un bene per voi. Volete trascorrere l'eternità con i vostri cari? Forse dovreste considerare che i vostri cari desiderano trascorrere l'eternità con voi. Oggi posso promettervi questo. I vostri cari vogliono che siate con loro in Paradiso. Me lo stanno dicendo adesso. Sono qui con me, ti guardano, ti circondano di preghiere e ti chiedono di accogliere la grazia di Dio nel tuo cuore. Vedete, non siete soli. Non siete abbandonati. Dio permette a tutti coloro che vi hanno preceduto di aiutarvi nei momenti di difficoltà. nei momenti di difficoltà. Ci sono molti qui che cercano la vostra pace. Chiedete a Dio di darvi la grazia di riconciliarvi con la sua volontà. Lui lo farà. Io vi aiuterò. Gettatevi tra le braccia del vostro amato Salvatore e permettetegli di proteggervi e confortarvi. 

dato ad Anne

Confidenza con Dio

 


Cos’altro è buono, se non Dio. Rimettiamo a Lui, dunque, tutto quanto ci riguarda, e sarà bene per noi. Colui che è Buono, infatti, è sempre anche Dispensatore di buoni doni.

Le Profezie e le Rivelazioni di Santa Brigida di Svezia

 


Le parole della Vergine alla figlia sulle due mogli, una chiamata Orgoglio e l'altra Umiltà (quest'ultima indica la dolcissima Vergine Maria), e su come la Vergine Maria viene incontro a coloro che la amano al momento della loro morte.

 

Capitolo 29

La Vergine Maria, la Madre di Dio, parlò alla sposa del Figlio e disse: "Ci sono due mogli. Una di esse non ha un nome particolare, perché è troppo indegna per avere un nome. L'altra moglie è l'umiltà e si chiama Maria. Il diavolo stesso è signore della prima moglie, perché ha il controllo su di lei. Il cavaliere di questa moglie le disse: "O moglie mia, sono pronto a fare tutto quello che posso per te, se solo posso soddisfare la mia voglia di sesso con te una volta sola. Sono potente, forte e coraggioso di cuore, non temo nulla e sono pronto ad andare incontro alla morte per te". Lei gli rispose: "Mio servo, il tuo amore per me è grande. Ma io sono seduto su un alto trono e ho solo questo trono, e ci sono tre porte tra noi.

La prima porta è così stretta che tutto ciò che un uomo indossa sul suo corpo viene strappato e fatto a pezzi se entra da questa porta. La seconda è così affilata che taglia fino ai tendini dell'uomo. La terza porta brucia con un fuoco tale che non c'è scampo o riposo per lui dal suo calore, ma, al contrario, chiunque entri attraverso questa porta viene immediatamente fuso come il rame. Inoltre, sono seduto così in alto sul mio trono che chiunque voglia sedersi accanto a me - poiché ho un solo trono - cadrà nella più grande profondità sotto di me".  Il cavaliere le rispose: "Darò la mia vita per te e la caduta non mi disturba".

Questa moglie è l'orgoglio e chi vuole arrivare a lei deve passare, per così dire, attraverso tre porte. Dalla prima porta entra colui che dà tutto quello che ha per la lode umana e per l'orgoglio. E se non possiede nulla, usa tutta la sua volontà per avere un motivo di orgoglio e ottenere la lode degli uomini. Dalla seconda porta entra colui che sacrifica tutto il suo lavoro e tutto ciò che fa, tutto il suo tempo e tutti i suoi pensieri e tutte le sue forze per soddisfare il suo orgoglio. E anche se potesse dare la propria carne per essere ferita a causa dell'orgoglio, dell'onore e delle ricchezze, lo farebbe volentieri. Dalla terza porta entra colui che non ha mai riposo o pace, ma arde interamente come un fuoco al pensiero di come ottenere qualche onore o qualcosa per cui sentirsi orgoglioso nel mondo. Ma quando raggiunge il suo desiderio, non può rimanere nello stesso stato, ma cade dolorosamente e miseramente; tuttavia, l'orgoglio rimane ancora nel mondo".

"Ma io", disse Maria, "sono la più umile. Sono seduta su un trono spazioso e sopra di me non c'è né sole, né luna, né stelle e nemmeno un cielo, ma una meravigliosa e inimmaginabile luce chiara che proviene dalla bellezza della maestà di Dio. Sotto di me non c'è né terra né pietra, ma solo un incomparabile dolce riposo nella virtù di Dio. Intorno a me non ci sono né barriere né muri, ma solo la gloriosa schiera degli angeli e delle anime sante. E sebbene io sia seduto così in alto, sento ancora i miei amici che sono nel mondo e che ogni giorno mi rivolgono i loro sospiri e le loro lacrime. Considero il loro lavoro e la loro perfezione più grandi di quelli che combattono per la loro moglie Pride.

Perciò li visiterò con la mia misericordia e il mio aiuto e li metterò vicino a me sul mio trono, che è molto spazioso e può ospitare tutti. Ma non possono ancora venire da me o sedersi con me, perché ci sono ancora due muri tra noi, che io condurrò in modo sicuro perché possano venire al mio trono. La prima parete è il mondo, ed è stretta. Perciò i miei servi nel mondo saranno consolati da me. Il secondo muro è la morte. Perciò io, la loro carissima Signora e Madre, verrò loro incontro e correrò da loro alla loro morte, affinché anche nella morte si sentano incoraggiati e consolati! Li porrò insieme a me sul trono della gioia celeste, affinché essi, nella gioia senza limiti, possano riposare eternamente nella delizia di Dio e nelle sue dolci braccia e nel suo amore di gloria eterna e di gioia inimmaginabile". 


Hanno rifiutato la Mia Misericordia

 


01 agosto 2022

Molti dei Miei figli periranno rapidamente in ciò che sta arrivando, ma questa non è la Mia volontà.

Perché, Signore? Perché periranno?

Non si sono preparati edificando la loro fede, come ho detto loro di fare. Credono di essere pronti. Sottovalutano il terrore che il Mio nemico li metterà sotto. Sottovalutano le pressioni del tempo a venire, la persecuzione costante, il dolore.

Si può fare qualcosa al riguardo, Signore?

No, figlia Mia. Si sono rifiutati di ascoltare. Ma Mi addolora che preferiscono uscire e giocare nel mondo, o fingere che ciò che sta accadendo non lo sia quando ho cercato più e più volte di avvertirli di ciò che sarà necessario in questo tempo.

Il nemico delle vostre anime ha un piano per negare il cibo al Mio popolo che si rifiuta di adorarlo. Taglierà le loro scorte di cibo e non sapranno dove altro ottenerlo. Solo coloro la cui fede è provata e messa alla prova sapranno come sopravvivere in quel tempo.

Gli altri hanno rifiutato la Mia grande Misericordia.

Glynda

IL DISCERNIMENTO DEGLI SPIRITI

 


Si dice qual sia la discrezione degli spiriti, in quanto è virtù acquistata con arte e con industria; e l'obbligo, che hanno i direttori di conseguirla. 


§. I. 

29. Dissi, che sono piene le sacre storie di quelli ai quali per divina virtù era concesso di penetrare con lo sguardo della mente nei segreti gabinetti delle altrui coscienze per discoprirne gli occulti moti, o che almeno potevano dare di tali movimenti retto giudizio per mezzo di una luce molto straordinaria infusa dallo Spirito santo nella lor mente. Ma pure se si mettono a paragone di quelli che san tenuti per obbligo del proprio impiego a discernere degli altrui spiriti le qualità, sono rarissimi. In quest'obbligo si trovano i padri spirituali e i direttori che si prendono a proprio carico la guida delle anime; non essendo possibile di condurle sicuramente per la strada della salute e della perfezione, se non conoscono da qual principio procedono i pensieri delle loro menti e gl'impulsi de' loro cuori, e per questa via non giungono a conoscere se siano buoni o rei. Perciò in supplemento della discrezione infusa che dal divino spirito gratuitamente si dona a pochi, è necessaria un'altra discrezione che possa acquistarsi da tutti e sia comune a tutti, giacché a tutti i confessori è comune la direzione delle anime. E di questa appunto parleremo in avvenire, insegnando il modo con cui possa dai direttori conseguirsi. 

30. La discrezione dunque degli spiriti acquistabile con industrie, consiste in un giudizio retto che formiamo degli altrui spiriti dipendentemente dalle regole e dai precetti che ci sono somministrati dalle sacre scritture, dalla S. Chiesa, dai santi padri, dai sacri dottori, dalla esperienza dei santi, e dipendentemente dal lume della propria prudenza. 

Che diasi una tal discrezione da potersi conseguire da ciascuno, non se ne può dubitare; perché chiaramente ce l’insinuano le sacre scritture. 

Il diletto discepolo ci avvisa, che non vogliamo credere agli spiriti senza farne prima la prova se siano da Dio (1Gv 4,1). L'apostolo San Paolo ci esorta a non andare alla cieca, ma a provare tutte le cose, e ad abbracciare solo quelle che al cimento delle prove si scorgono buone, ed a rigettar quelle che si scoprono cattive (1Ts 5, 21-22). Or cosa sono queste prove che tanto ci s'inculcano nelle sacre carte, se non che esami industriosi circa le azioni dipendentemente da precetti e da regole prese dalle sacre fonti delle divine scritture? Certo è che il dono della discrezione infusa non ha bisogno di prove tanto squisite: a chi ha la discrezione per grazia gratis data, basta che veda le altrui operazioni, o che gli siano palesati i moti de' loro cuori, acciocché possa decidere sulle qualità buone o male de' loro spiriti: perché la luce straordinaria che Iddio gli dona, supplisce alle umane diligenze. 

al Redentore stesso dopo averci avvertiti a guardarci dai falsi profeti che al di fuori hanno sembianza di pecore, e al di dentro sono lupi rapaci (Mt. 7, 15-16): li conoscerete dalle loro operazioni, cioè esaminando accuratamente le loro azioni: il che non può farsi senza riflettere se tali opere concordino con le regole di ogni rettitudine e santità, o pur da quelle discordino. Aggiungo, che Gesù Cristo non diede questo saggio avvertimento solo ad alcune persone straordinariamente illuminate: lo diede a tutti. Sicché tutti possono avere un tale discernimento, non certamente per dono, perché questo è di pochi: dunque per arte e per industria. 

 31. Questo volle significare l’esimio dottore padre Suarez laddove parlando della discrezione degli spiriti disse egregiamente. che da una parte tutti siamo esortati a provare gli spiriti: dall'altra parte la discrezione gratis data non si comparte a tutti: dunque siamo esortati a procurare con umana diligenza un discernimento moralmente certo non solo tra lo spirito vero o falso, ma buono o cattivo, buono, migliore, sicuro o pericoloso: il che si ottiene dai maestri di spirito per mezzo delle regole che s'assegnano da uomini spirituali e dotti, le quali, sono tutte fondate nella sacra scrittura, nella tradizione, nella dottrina della Chiesa cattolica e de' santi padri, nella esperienza de' santi, nella retta ragione illustrata dal lume della santa fede (Suar. De grat. par. 1. prolegomen 3, cap. 5, n. 40).). Il che è tutto quello che abbiamo dianzi esposto. 

32. Quindi segue, che la discrezione di cui ora parliamo, e di cui cagioneremo nel progresso del libro, non è dono, ma virtù acquistata con le proprie diligenze. Segue ancora, che i giudizi che circa gli spiriti forma questa virtù discernitiva non sono infallibili; perché sebbene sono infallibili le regole e i documenti che si danno per ben giudicare, come quelli che sono presi dalle sacre carte e da' santi dottori della chiesa. non è però infallibile che essa applichi rettamente i suoi giudizi ai detti insegnamenti. Al più potrà dirsi, che avranno una certezza morale e pratica, come dice il citato dottore, in quanto saranno fondati in ragioni che chiaramente mostrino la conformità con le dette regole, onde non si possa senza imprudenza giudicare il contrario. 

§. II. 

 33. E qui rifletta il direttore all'obbligo grave che gli corre in coscienza di procacciarsi ad ogni costo una tale discrezione degli spiriti, senza cui non è possibile ch’egli non era frequentemente nel reggimento delle anime, non senza grave loro pregiudizio. Che diremo noi di un uomo che si mettesse a curare gli infermi, senza aver mai apprese quelle regole per cui si viene in cognizione de' mali che assalgono i corpi umani, né avesse mai acquistate quelle notizie per cui una infermità si distingue dall'altra, onde possa applicarsi a ciascuna un proporzionato rimedio? 

Non diremmo noi ch’egli è inetto per un tale ministero? ch'egli è temerario in intraprenderlo? anzi che egli pecca esercitando un tal impiego; mentre invece di sanare i malati, si pone ad un evidente rischio di dar loro la morte. 

E questo è appunto il caso nostro. Un direttore che non ha acquistata una sufficiente discrezione degli spiriti, non può conoscere da quali cagioni provengono gl'impulsi e movimenti de’ nostri animi, se da Dio, se dal demonio, se dalla nostra guasta e corrotta natura; il che allora è più vero, quando le mozioni interiori sono straordinarie, come accade sovente alle persone contemplative. 

Onde si espone a manifesto pericolo di approvare ciò che è degno di biasimo, di biasimare ciò che è degno di approvazione, e di prescrivere regolamenti storti, per cui invece di promuovere le anime alla perfezione ponga loro impedimento, o forse le avvii per la strada della perdizione. 

Quindi s'inferisca che non può esimersi da qualche nota di temerità e da qualunque macchi di colpa, chiunque si pone a fare il padre spirituale delle anime senza aver acquistata la debita notizia e discernimento degli spiriti: molto più se si esponga per confessare nei monasteri delle religiose, tra le quali sempre molte ve ne sono che attendono seriamente alla perfezione, e sempre se ne trova alcuna che Dio conduce per vie straordinarie, né può con altri che con lui conferire i movimenti del suo cuore. 

34. S. Tommaso due ignoranze riconosce nell'uomo ambedue peccaminose: una la chiama diretta, ed è quando quello appostatamente non vuole intendere ciò che è obbligato a sapere; l'altra la nomina indiretta, ed è quando egli, o per sfuggire la fatica o per distrarsi in altre occupazioni, trascura di apprendere ciò che è tenuto in coscienza ad imparare: e parlando di questa seconda ignoranza che fa al caso nostro, conchiude che essa non riscusa dal peccato (S. Thom. 1-2, quaest. 76. art. 3). Dunque non può scusarsi da peccato un confessore che non procura di acquistare quei lumi che sono necessari ad un retto conoscimento degli spiriti: perché a questo l'obbliga il suo impiego, e la carità, mentre gli vieta di esporsi a pericolo di errare in materia di sì gran rilievo. 

35. Ma più strettamente S. Agostino, al proposito nostro, dice che il mancare alla debita carità sempre è peccato, o tal mancanza possa evitarsi, o pur non si possa (supponendo però, che siasi di prima data occasione colpevole al mancamento presente); perché, dic'egli, se il diletto può fuggirsi, la colpa sta nella volontà presente se non può sfuggirsi, il peccato sta nella volontà passata (S. August. Lib. de perfect. justit. Cap. 6). Dunque, se un direttore erra con pregiudizio altrui, pigliando uno spirito cattivo per buono, o uno buono per cattivo, pecca ancorché non abbia volontà di peccare: pecca, dico, non per la volontà che ha presentemente: ma per la volontà che non ebbe di approfittarsi a sufficienza prima di esporsi a tali esami. E se di ciò il lettore brama aver ulteriore ragione, gliela darà S. Giovanni Crisostomo, dicendo che non può andare esente da colpa, e forse dalla dannazione chi avrebbe avuto modo di ritrovare il vero se avesse avuto volontà di cercarlo (S. Joan. Chrys. Op, imp. in Matth. Hom. 44.) con uno studio proporzionato al suo ministero. Acciocché dunque non accada ad alcun direttore sì grave male, ma possa ciascuno esattamente adempiere gli obblighi strettissimi del suo sacro impiego: esporrò nel seguente capitolo i mezzi per cui si può conseguire quella discrezione che è tanto necessaria per la buona condotta delle anime. 

G. BATTISTA SCARAMELLI SERVUS IESUS 

La città delle luci verrà spenta, il baccano verrà silenziato e i Miei figli si lamenteranno.

 


MESSAGGIO DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO

ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA

30 LUGLIO 2022


Amato Popolo Mio:


QUALE PASTORE DI ANIME, VI AMO, VI GUIDO E VI RIUNISCO.


Popolo amato del Mio Cuore:


IO VENGO CON IL MIO AMORE PER BENEDIRVI E PER OFFRIRVI
LA MIA CROCE DI GLORIA E MAESTÀ.


Figli Miei, Io continuo a soffrire per ciascuno di voi, vedo che vi state allontanando sempre più dal Mio Ovile e vedo che vi state immergendo nelle false dottrine, in quanto non Mi riconoscete.


Il Mio Popolo sta accettando quanto è peccaminoso, falso e vergognoso; sta accogliendo quanto è indebito e sta familiarizzando con il male.


VI CHIAMO ALLA CONVERSIONE!


Questo è il momento giusto per fare in modo che non siano i vostri interessi a guidarvi, ma quelli della Mia Casa.


Questo è il momento dei Segni che precedono l’Avvertimento, ma il Mio Popolo sta andando avanti senza esaminarsi, senza guardarsi dentro, senza analizzarsi senza maschere.


I Miei figli agiscono al di fuori del Mio Amore. Sono lontani dal modo di comportarsi e di agire del vero cristiano, si permettono di lasciarsi attirare da coloro che, pur conoscendomi, Mi disprezzano e vanno in cerca dei loro interessi, non dei Miei. Le miserie umane li hanno portati a godere delle cose peccaminose, ad amare il potere terreno e sono giunti ad immergere la Mia Chiesa nelle tenebre e a ridurre al silenzio e a mazzate gli altari del Sacrificio Eucaristico.


OH CHE MOMENTO DI DOLORE! STO PATENDO CONTINUAMENTE…


E il Mio Popolo, accecato, considera solo sé stesso, disprezza l'umiltà e con grande superbia alimenta il proprio "ego" presuntuoso e viziato. 


VI HO DATO TANTO, FIGLI!...


STATE PERDENDO TANTO A CAUSA DELLA SUPERBIA, fino a quando non troverete di nuovo la gioia e la pienezza spirituale davanti a Me, cosicché Io vi possa liberare dalla grande cancrena che è stata lasciata cadere su ciò che è Mio! 


Pregate Popolo Mio, pregate, sta arrivando la Mia Giustizia per quello
che è di Mia Proprietà.


Pregate Popolo Mio, pregate la città delle luci verrà spenta, il baccano verrà silenziato e i Miei figli si lamenteranno.


Pregate Popolo Mio, pregate per l'Argentina, soffrirà di fronte all'umanità stupefatta.


Pregate Popolo Mio, pregate, la natura agirà con maggiore forza.


I Miei nemici insorgeranno contro i Miei figli. Senza timore, voi andate avanti con Fede, le Mie Legioni Angeliche faranno fuggire gli oppressori. 


Popolo Mio, la superbia e la stoltezza umana devono essere bandite, quale presupposto per scacciare quello che in voi vi sta ostacolando.  


AFFIDATEVI A ME SENZA RESISTENZE UMANE, COSÌ IO SARÒ TUTTO IN VOI E VOI SARETE LA MIA GIOIA.


Affrettatevi, figli, spogliatevi dei molti cenci che vi impediscono di camminare verso di Me...


Siate amore, fraternità, carità, perdono, speranza e ognuno sia il sostegno del fratello.


Osservate i Comandamenti, amate i Sacramenti, riconciliatevi con Me e ricevetemi con amore per coloro che non Mi amano.  Così sarete la Mia Gioia, così si comportano e agiscono i Miei figli per gustare il Mio Amore e perché il Mio Amore sia in voi segno della Mia Presenza. 


Vi benedico e vi fortifico.


POPOLO MIO, ANDATE AVANTI SENZA PAURA, TENENDOMI PER MANO E DANDO LA MANO A MIA MADRE.


Il Mio Cuore palpita per ciascuno di voi.  Vi amo.


Il vostro Gesù


AVE MARIA PURISSIMA CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA CONCEPITA SENZA PECCATO




COMMENTO DI LUZ DE MARIA


Fratelli:


L'Amore Divino abbraccia tutto e impregna chi si impegna ad essere più di Cristo e meno del mondo. 


Queste sono parole molto profonde, riflettiamo su di esse più e più volte.

Nostro Signore Gesù Cristo ci ricorda che saremo esaminati dalla nostra coscienza. Dobbiamo continuare a prepararci, dobbiamo pentirci, confessare i nostri peccati ed è necessario mantenerci in un costante atto di riparazione e di amore, di amore e di preghiera. 

Ci viene chiesto di abbandonare i cenci della stoltezza umana, quella superbia che danneggia l'anima e che ci impedisce di vederci come siamo. 

Fratelli, l'urgenza traspare dalle parole di Nostro Signore Gesù Cristo, che ci sta dicendo che questo è il momento giusto di cercarlo per coloro che non lo hanno ancora cercato.


È chiaro che gli uomini hanno urgente bisogno di cercare la conversione, di cercare quell'incontro personale con Cristo, cosicché possano trasformarsi in persone nelle quali dimori quell'Amore Divino al quale tutti siamo chiamati. 

Dobbiamo rimanere attenti e in allerta spirituale, quindi teniamo presenti le Parole Divine che ci dicono che: questo è il momento dei segni e dell'attuazione.


Per questo veniamo invitati a prepararci, perché ogni giorno che passa è un giorno che ci porta più vicino all'Avvertimento o anche al giorno in cui potremmo venire chiamati al cospetto della Presenza Divina. 

Fratelli, Cristo soffre continuamente e ognuno di noi può essere un'anima riparatrice del dolore del nostro amato Signore Gesù Cristo. 

Dobbiamo stare attenti a non cadere prede del male, che si sta scagliando contro la Chiesa di Nostro Signore Gesù Cristo e contro il Corpo Mistico di Cristo!


Facciamo attenzione, in quanto l'altare del Sacrificio Eucaristico è stato colpito da coloro che sanno chi è Cristo, ma hanno intenzione di impossessarsi della Chiesa di Cristo! 


Fratelli, come ci ha detto Nostro Signore, la purificazione degli uomini è necessaria, tuttavia ricordiamoci che anche in mezzo alla purificazione ci sarà sempre l'Aiuto Divino, quell'Aiuto grazie al quale il Popolo di Dio ha continuato e continuerà fino alla consumazione dei tempi. 

La Chiesa potrà essere colpita, ma allo stesso modo di Cristo, persisterà, come Cristo persiste. 

Amen. 


GLORIA ALLA SANTA CROCE

 


(Vol. 2°, 9  Luglio  1899) 

Questa mattina Gesù ha voluto rinnovare le pene della crocifissione. Prima mi ha  trasportata fuori di me stessa, sopra un monte, e mi ha domandato se volevo crocifiggermi; ed io: “Sì, Gesù mio, non altro bramo che la croce”. Mentre così dicevo, si è  presentata una croce grandissima, sopra di essa mi ha distesa e con le sue proprie mani  mi ha inchiodato. Che pene atroci soffrivo, nel sentirmi trapassare le mani e piedi da  quei chiodi, che per giunta erano spuntati e per farli penetrare si stentava e si soffriva  molto, ma con Gesù riusciva tutto tollerabile.  

Dopo che ha terminato di crocifiggermi mi ha detto: “Figlia mia, mi servo di te per  poter continuare la mia Passione. Siccome il mio corpo glorificato non può essere  capace di più soffrire, onde venendo in te, mi avvalgo del tuo corpo come mi avvalsi  del mio nel corso della mia vita mortale, per poter continuare a soffrire la mia  Passione 1 e così poterti offrire innanzi alla divina giustizia come vittima vivente di  riparazione e di propiziazione”. 

L'85% della popolazione mondiale è sulla via dell'inferno

 


MARIA VERGINE BEATA 

 - Un messaggio grave - L'85% della popolazione mondiale è sulla via dell'inferno


12 giugno 2016

La Madonna viene come Maria, Rifugio del Santo Amore. Ella dice:

"Sia lodato Gesù".

"Al giorno d'oggi la maggior parte delle coscienze si forma secondo ciò che è culturalmente accettabile - non secondo i Comandamenti di Dio. Quindi, posso dirvi che la grande maggioranza delle anime che si presentano davanti al Seggio del Giudizio di mio Figlio sono in uno stato di disgrazia. Se volete una statistica umana, direi l'85%* Queste anime scivolano verso la loro perdizione semplicemente perché hanno accettato norme morali contrarie ai Comandamenti di Dio. Hanno scelto la loro eternità. Scelte così gravi non possono nemmeno essere purificate in purgatorio".

"Per questo motivo, dovete rendervi conto della grande necessità di questa Missione** del Santo Amore nel mondo di oggi. Il Santo Amore è la correzione del cuore del mondo. Il Santo Amore chiama le anime al loro pentimento. Dobbiamo pregare spesso per le anime in punto di morte che rifiutano di credere di aver peccato a causa della loro coscienza malformata e delle conseguenti scelte morali. Pregate affinché le anime ricevano il desiderio, al momento della morte, di tornare nel Seno di Dio".


«Pertanto, auguro che in te, mamma, si compia in tutto la volontà di Dio, che è il migliore di tutti i padri; e che tu possa compiere in ogni cosa la sua volontà».

 


LETTERA 12

A Maria, Kolbe, Leopoli Sia lodato Gesù Cristo!  

Roma 6 IV 1914  


Carissima mamma!  

 Oggi, festa di Pasqua, anche se a causa della lontananza non posso dividere con te il tradizionale uovo benedetto (come si usa da noi), tuttavia posso almeno effettuare ciò che si fa subito dopo tale gesto, vale a dire inviarti alcune parole di augurio. Non voglio augurarti né la salute, né il successo. Perché? Ecco, perché desidero augurarti, cara mamma, qualcosa di più bello, qualcosa di così buono che nessuno, nemmeno Dio stesso, potrebbe augurarti di meglio.  

 «Pertanto, auguro che in te, mamma, si compia in tutto la volontà di Dio, che è il migliore di tutti i padri; e che tu possa compiere in ogni cosa la sua volontà». È quanto di meglio posso augurarti. Nemmeno Dio potrebbe formulare un augurio migliore.  

 Quanto a me, il tempo corre con la velocità di un lampo. Non scrivo molto, perché in verità mi manca il tempo per farlo, ed anche perché il P. Vicario Generale [P. Domenico Tavani] ha raccomandato di non tenere una corrispondenza troppo fitta.  

 Non vi è stato nulla di importante in questo periodo, eccetto questo: è mancato poco che perdessi un dito della mano destra. Mi si era formato qualcosa come un ascesso. Malgrado le premure del medico del collegio, il pus non cessava di formarsi. Ad un certo momento il medico constatò che l'osso stesso cominciava ad essere leso; era necessario un piccolo intervento chirurgico di raschiamento dell'osso. Udito questo, dissi di possedere una medicina migliore. Infatti, avevo ricevuto dal P. Rettore [P. Luigi Bondini] un po' di acqua miracolosa di Lourdes. Mentre me la dava, mi aveva raccontato pure la vicenda di una sua guarigione prodigiosa. All'età di dodici anni si era ammalato ad un piede; un osso della pianta del piede andava lentamente in cancrena e il dolore non lo lasciava dormire: a volte urlava di dolore. Era necessario amputargli il piede. Una sera si dovevano riunire i medici per un consulto. Sua madre, vedendo ciò che stava accadendo, con un gesto disperato adottò una terapia del tutto nuova; buttò via le bende che ricoprivano il piede, lo lavò con del sapone, quindi lo risciacquò con l'acqua miracolosa di Lourdes. Il P. Rettore, dopo tanto tempo, per la prima volta si  assopì. Dopo 15 minuti si svegliò: era guarito. Il miracolo era evidente; ma il medico, miscredente, si sforzava di spiegare diversamente il fatto. Tuttavia, allorché qualche giorno più tardi si staccò dal piede un pezzo di osso guasto, il medico si rese conto di trovarsi di fronte ad un fatto straordinario: l'osso stava andando effettivamente in cancrena, ma si era staccato ed era uscito miracolosamente. In seguito a questo fatto il medico si convertì é si impegnò a costruire una chiesa a proprie spese. Il P. Rettore, dopo l'applicazione dell'acqua miracolosa, era proprio guarito ed era in grado di camminare, ma non poteva calzare la scarpa a motivo dell'escrescenza che gli era rimasta. Però, dopo che l'osso guasto si fu staccato, tutto ritornò normale.  

 Ebbene, il nostro medico, saputo che io avevo dell'acqua di Lourdes, me l'applicò egli stesso con gioia. E che cos'è successo? All'indomani, invece, dell'operazione all'osso mi son sentito dire dal chirurgo dell’ospedale che l'intervento non era più necessario. Dopo alcune medicazioni ero completamente guarito. gloria a Dio, dunque, e all'Immacolata.     

Con fervente domanda di una preghiera, il figlio sempre riconoscente  

Fr. Massimiliano 


“Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate”

 


SAN GIOVANNI APOSTOLO APOCALISSE  

“Venne la terza volta e disse loro: Dormite ormai e riposatevi! Basta, è venuta l'ora: ecco, il Figlio dell'uomo viene consegnato nelle mani dei peccatori” (Mc 14,41).

“Gesù rispose: Io lo sono! E vedrete il Figlio dell'uomo seduto alla destra della Potenza e venire con le nubi del cielo” (Mc 14,62).

“Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati: io ti dico esclamò rivolto al paralitico alzati, prendi il tuo lettuccio e va’ a casa tua”. (Lc 5,24).

“E diceva loro: Il Figlio dell'uomo è signore del sabato” (Lc 6,5).

“Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo(Lc 6,22).

“E` venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori” (Lc 7,34).

Il Figlio dell'uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giorno” (Lc 9,22).

“Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il Figlio dell'uomo, quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi” (Lc 9,26).

“Mettetevi bene in mente queste parole: Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato in mano degli uomini” (Lc 9,44).

“Gesù gli rispose: Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo (Lc 9,58).

“Poiché come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione (Lc 11,30).

“Inoltre vi dico: Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio (Lc 12,8).

“Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato” (Lc 12,10).

“Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate” (Lc 12,40). 

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI


Onorate Mio Padre.

 


AMORE DI DIO

Mia amata figlia prediletta, Mi è mancato il tempo che Mi hai promesso ieri. Mi rendo conto che conduci una vita molto impegnata, ma ricorda che Io sono la vita che devi cercare al di sopra di ogni attività quotidiana. 

Tempo per l‟uomo di riflettere onestamente sulla sua vita 

Il tempo per l‟umanità di riflettere sulla sua vita in modo veramente onesto è giunto. Tutti i Miei figli in tutto il mondo, in ogni angolo del mondo, devono porsi questa domanda: credono o invece non credono che Dio, il Padre, esiste? Come preannunciato, la fine dei tempi si avvicina sempre di più e ora dovrete fare un certo numero di scelte. Voi, figli Miei accettate il fatto che Dio, il Padre Eterno vi ha creato? Se si, allora rispondete alla domanda successiva. Quanto tempo gli dedicate ringraziandolo per i doni della vita, della vostra famiglia e degli amici? Della casa in cui vivete? Il cibo che mangiate? Se non lo fate non siete un seguace della verità. 

Abbiate rispetto per Mio Padre 

Quelli di voi che credono in Dio, il Creatore di tutte le cose, non sapete che la preghiera è di vitale importanza se si vuole beneficiare della prossima vita gloriosa che ha progettato per voi? Parlate con Lui tutti i giorni. Mostrategli il rispetto che merita. Perché, non prestando attenzione a Lui voi offendete Me. A tutti quei Miei devoti seguaci, Io il vostro Divin Salvatore Gesù Cristo, Mi rivolgo a voi oggi perché capiate quanto è importante onorare il Padre Mio. Non gli viene data l‟attenzione che merita.  Molte persone hanno questa immagine di Dio, il Padre, come se sia severo, spaventoso e arrabbiato. Quindi, nel timore di essere puniti lo mettete di lato. Se sapeste quanto Egli desidera ardentemente il vostro amore, cadreste in ginocchio in questo istante, supplicandolo di perdonarvi. Vi prego di pregare Dio Padre. Ha bisogno del vostro amore. Ha bisogno della vostra devozione.  La preghiera al Padre Mio ottiene grande Misericordia quando gli chiedete di proteggervi e di salvarvi nel Mio nome. Egli di rado rifiuta la richiesta secondo la Sua Santissima volontà. Dio, il Padre Eterno è molto amorevole, compassionevole e la fedeltà a Lui porterà grandi grazie e salvezza al mondo. 

Pregate il Padre Mio per evitare catastrofi globali 

Pregate il Padre Mio per scongiurare disastri globali in nome del Suo Figlio diletto ed Egli ascolterà le vostre preghiere. Pochissimi cristiani al mondo, soprattutto, non lo invocano più per chiedere aiuto. Lui, che con tanto amore ha creato l‟uomo a Sua immagine, è stato dimenticato. Mostrategli ora l‟onore richiesto, per contribuire ad alleviare le catastrofi ecologiche che si verificheranno sulla terra durante la Grande Tribolazione. 

Mio Padre ha il mondo nelle Sue mani. I Suoi figli, però, non l‟onorano e non l‟adorano più. Essi sono ignari del fatto che, mentre satana continua a rubare le anime vi è un solo potere che resisterà per l‟eternità ed è la potenza di Dio. Nella Sua Misericordia ascolterà le vostre grida di aiuto. Vi prego di invocarlo ora soprattutto in questi tempi di grande cambiamento. 

Il vostro amato Salvatore, 

Il Figlio di Dio, Padre Onnipotente, 

Gesù Cristo. 


Il buon samaritano delle vittime del demonio

 


Ragazzi da sostenere e aiutare 

Vedo la storia raccontata da P. Amorth (p. 119) come il  migliore commento e testimonianza di queste pagine. Un sedicenne, ragazzo felice, allegro, spigliato finché abitava nella  sua cittadina marittima. Gustava il mare, la campagna, l’alba,  la natura che gli stava attorno e lo tenevano lontano da proposte che stuzzicavano la sua fantasia. 

A 16 anni si trasferisce a Roma, comincia a frequentare  quanto lo attira nella grande città, tutte le situazioni estremiste  che nel paese non conosceva e lascia la Chiesa e la pratica della fede. In breve tempo scende molto in basso: conosce drogati, barboni, ladri, ragazze facili e cose simili; tutte esperienze  nuove.  

Con una certa fretta entra in un nuovo mondo, in una nuova dimensione artificiosa e nauseante: gli toglie la pace che  prima viveva. Gli sembra che il padre sia molto oppressivo  perché lo controlla e rimane disgustato del suo comportamento. Non riuscendo più a sopportare i richiami, lascia la famiglia per andare a vivere sulla strada.  

Conosce la fame, il freddo, il sonno, la cattiveria degli uomini. Frequenta donne leggere e uomini pesanti. Gli sorge una  domanda: “Perché vivo? Perché mi trovo sulla strada? Perché  io sono così e gli altri hanno la forza di lavorare e sorridere?”.   Frequenta una ragazza che ritiene il male più forte del bene: parla di streghe, di maghi, di scrittura. La ritiene molto intelligente per scrivere tutte quelle cose sul mondo. Legge i  suoi quaderni, rimane colpito da tutto il male che narra, e le  chiede di bruciarli tutti davanti a lui. Da quel momento la ragazza passa dall’amore al grande odio: non riesce a comprendere il motivo. Cerca di aiutarla ad uscire dal legame con il  demonio senza riuscirci. 

Il giovane ritorna in famiglia e si mette con un'altra ragazza che scopre molto peggiore della prima. Per qualche anno vive nella tristezza, perseguitato dalla sfortuna, non riesce  più a sorridere. Impara a piangere e molto: è disperato. Si  domanda: “Perché vivo? Chi sono io? Che fa l’uomo sulla  terra? Si vede solo e in un momento di disperazione grida:  “Dio mio, sono finito! Eccomi davanti a Te: aiuto!”. Gli sembra di essere ascoltato. Dopo qualche giorno la ragazza entra  in una chiesa e in brevissimo spazio di tempo si converte.  Per non essere da meno anche lui entra in una chiesa.  Stanno per ordinare la processione della Madonna di Lourdes. Lo chiamano a portare l’immagine. Vince la vergogna e  accetta. Riesce a fare una buona confessione e uscendo di  chiesa si sente felice perché è riuscito a farcela, a tornare al  bene.  

Sente parlare delle apparizioni di Medjugorje e insieme con la ragazza parte. Colpiti da un segno straordinario rientrano completamente nella Chiesa, cambiano vita e la ragazza si fa Suora. Il giovane sta pensando al sacerdozio con grande gioia perché ha trovato un motivo valido per vivere. Ma “qualcuno” non è contento di tutto questo.  

Avverte in se stesso una situazione nuova, una oppressione e dopo qualche anno torna a Medjugorje. Comincia a soffrire come non mai, ha la febbre, non riesce più a mangiare, viene imboccato. Sente in sé una realtà diversa e lui come estraneo al suo corpo. Prova una disperazione fortissima  perché dinanzi a lui tutto è buio. Non vede più una possibilità  di vita e di speranza. Si sente come ucciso da un coltello invisibile e chi preme questo coltello lo odia e vuole la sua morte.  Si sente impazzire e da alcuni mesi vogliono portarlo in  manicomio: non comprende più quello che dice e ormai vive  in un’altra dimensione. Per molti mesi vive come fuori dal  mondo e gli altri non lo capiscono più. Dimentica Dio perché  qualcosa gli dice no a Dio, al bene, alla vita. 

Tenta invano di farsi ricoverare in un ospedale. Arriva fino  a 300 chilometri di distanza per fare esami su esami: nessuno  si spiega la febbre e la faccia gonfia e cadaverica che ha. Vomita più volte, entra in una crisi fortissima, si viene a trovare  in posti della città che non conosce, le gambe camminano da  sole senza la guida della testa.  

La sofferenza arriva alle stelle e grida e invoca la Madonna: “Mamma, mamma, abbia pietà. Madre, Ti supplico! Madre  mia, una grazia per me che muoio”. I dolori continuano, non  ha più le forze per reggersi. Riesce ad avvicinarsi ad una cabina telefonica, a chiamare l’unico amico rimasto per essere riportato a Roma. Prima di arrivare a casa ha la sensazione di  essere stato a vedere l’inferno. 

Il giorno della Madonna del Buon Consiglio un frate gli  suggerisce di telefonare ad un carismatico, che operava in obbedienza al Vescovo. Costui gli dice: “Ti hanno fatto una fattura a morte per colpire la mente e il cuore e otto mesi fa hai  mangiato un frutto maleficato”.  

Subito sorride perché incredulo. Gli torna alla mente il  pensiero del carismatico ed esclama: “È vero! Non volevo  mangiarlo per una istintiva repulsione alla persona che me lo  offriva”. Allora ascolta il consiglio del carismatico, cerca un  esorcista e inizia le benedizioni.  

Dopo tante risate di preti e Vescovi approda da Amorth.  Inizia una esperienza del tutto nuova. Sente nel suo animo la  voglia di cantare, gioire, di sorridere che esprime nelle parole: “Che bello, è finita”! Quello che aveva provato lo trova  tutto vero a causa della rabbia di qualcuno che lo odiava per  fargli tutto quel male. Con le benedizioni spariscono una ad  una tutte le malattie e sofferenze di cui era vittima. 

Questa esperienza gli cambia la vita molto più che a Medjugorje. I tre anni di dura esperienza gli fanno credere che il  demonio esiste e che agisce molto di più di quello a cui crediamo e che è lui l’autore di ogni male, ma trema dinanzi ad  un prete con l’aspersorio in mano.  

È felice e ringrazia Dio per aver permesso l’enorme prova. Comincia a godere i frutti di tanta sofferenza. Sente l’animo più puro, vede ciò che prima non vedeva. Dice: “Credevo  che Dio mi avesse lasciato ed invece era proprio allora che  mi stava lavorando per prepararmi ad incontrarlo. Intendo  incoraggiare i malati, i provati a non perdersi d’animo perché Dio ci prova, ma non ci abbandona mai.  

L’aiuto di Dio più che dalle benedizioni e dall’esorcista, dipendono dalla volontà di conversione del soggetto. 

La Confessione e Comunione sono il più efficace esorcismo. Nelle Confessioni io ho provato la scomparsa  immediata dei tormenti sopra citati: nella Comunione la dolcezza della vita nuova, del bene”. 

FRATELLO ESORCISTA

LETTERA AL PADRE

 


Padre mio, voglio dirti quello che non ho mai osato. E non osavo perchè non ti conoscevo.

Ti chiedo scusa per l'indifferenza passata, per la superficialità degli incontri, per tutte le volte che ho rifiutato la vita preferendo la morte.

Ma io non ti conoscevo. Ora so.

Tu hai creato per me cose stupende. Tu hai creato me.

Tu mi hai scritto cose meravigliose: tutte parlano del tuo amore per me. Tu ti doni a me ogni volta che te lo chiedo. immenso mistero questo: il tuo "sì" all'uomo senza soluzione di continuità. Troppo incomprensibile a chi è abituato a porre condizioni e riserve.

Tu continui a crearmi e a parlarmi ma il tuo fare e il tuo linguaggio spesso non capisco.

Non importa più, so solo che ci sei e che mi ami.

Devo lasciarti fare, devo lasciarmi andare. Nelle tue mani diventerò capolavoro, vile argilla plasmata dall'Artefice perfetto, dall'Autore di quella creazione in cui il mio esistere trova ragion d'essere. Piccola nota della più bella sinfonia che mai sia stata scritta. Piccola nota voglio essere, di quelle che non danno all'opera tocchi definitivi o particolarmente significativi. Ma voglio esserci.

Mettimi dove vuoi, come vuoi, ma non lasciarmi fuori come una nota stonata o inutile. Lo farai, lo sento, non mi lascerai, anche se già conosci le mie infedeltà. Ti vedo sorridere e ti dico grazie, grazie di essere, di accettarmi come sono, grazie del tuo amore esigente ma delicato, della tua presenza premurosa, ma non invadente, grazie per avermi permesso di osare e di gioire nel chiamarti «Padre, Padre mio».