Cristo, Maria e la Chiesa
Secondo Teilhard de Chardin, l’amore di Dio guida l’evoluzione dell’universo verso Cristo. Cristo è il punto di convergenza di tutte le energie dell’universo verso Dio Amore. Per questo il processo evolutivo dell’universo e dell’umanità intera è un processo di cristianizzazione continua, per accentrare tutto in Cristo, e da Cristo nel Padre. Lo stesso san Paolo dice: “Poiché per mezzo di lui sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra... tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in lui. Egli è il principio, il primogenito di coloro che risuscitano dai morti, per ottenere il primato su tutte le cose. Perché piacque a Dio di far abitare in lui ogni pienezza e per mezzo di lui riconciliare a sé tutte le cose, rappacificando con il sangue della sua croce cioè per mezzo di lui, le cose che stanno sulla terra e quelle nei cieli” (Col 1, 16-20).
Cristo è il principio e la fine, l’alfa e l’omega, il centro ed il culmine di tutto ciò che esiste. Per questo, l’amore di Dio passa attraverso Cristo fino a noi e da noi va al Padre per mezzo di Cristo, Cristo è il ponte, la via, verso il Dio Amore. Il nostro processo di santificazione deve essere una trasformazione in Cristo, un essere Cristo in continuazione, un riempirci dell’amore di Dio per mezzo di Gesù Cristo. Allora, la provvidenza di Dio ha voluto darci un mezzo ammirabile e meraviglioso per unirci a Cristo: l’Eucaristia. Cristo ci attende nell’Eucaristia come un amico vicino con tutto il suo amore divino. Cristo si lascia mangiare da noi per assimilarci meglio a lui. Cristo si fa vicino, come lo fu duemila anni fa, per lasciarsi toccare, per lasciarsi amare. E, nel momento della comunione eucaristica, ci trasforma in lui e siamo tutt’uno con lui. Per questo, l’Eucaristia è il mezzo migliore che Dio ci ha regalato, per godere del suo amore in Cristo e per Cristo. Se ci comunichiamo frequentemente, Cristo ci renderà somiglianti a lui ed arriverà ad essere il centro della nostra vita. Nell’Eucaristia abbiamo la Trinità intera, che ama l’anima e si lascia amare dalla creatura, nel modo migliore in questo mondo. Che grande forza di trasformazione è l’Eucaristia! Ascoltiamo Teilhard de Chardin: “Al contatto eucaristico reagirò mediante l’intero sforzo della mia vita, della mia vita di oggi e della mia vita di domani, della mia vita individuale e della mia vita unita a tutte le altre vite. In me, periodicamente, potranno svanire le sante specie. Ogni volta mi lasceranno un po’ più immerso profondamente nelle mani della sua Onnipotenza: vivendo e morendo, in nessun istante smetterò di avanzare con te, Signore. Pertanto si giustifica con un vigore e rigore insospettabile il precetto implicito della Chiesa che è necessario comunicarsi sempre e dovunque. L’eucaristia deve invadere la mia vita. La mia vita deve farsi, grazie a questo sacramento, un contatto con te senza limite e senza fine ... La mia vita si scopre ora come una Comunione mediante il Mondo con te. Il sacramento della vita. Il sacramento della mia vita, della mia vita ricevuta, della mia vita vissuta, della mia vita abbandonata”(24).
Sì, la mia vita, vissuta e abbandonata nelle mani di Gesù, con il quale devo vivere la mia vita in ogni istante, ma che la farà più vita e più piena quanto più sarò unito a lui nell’Eucaristia. La mia vita, solamente allora, avrà senso pieno nell’unione totale con Cristo sulla terra e per tutta l’eternità. Per mezzo di Cristo giungerò al Padre e a Cristo arriverò con il potere dello Spirito Santo. In questo processo mi aiuteranno anche tutti i santi e gli angeli.
Ed allora, non dimentichiamoci di Maria, la madre di Gesù e madre nostra. Lei è la creatura più pura e santa che Dio ha creato. è la persona umana più perfetta che sia esistita, esiste ed esisterà. Lei è più santa e pura di tutti i santi e i serafini. Lei è l’unica creatura che, guardando il divino Gesù, gli ha potuto dire: Il tuo sangue è il mio sangue, la tua vita la mia vita. L’unica creatura che ha potuto dire al suo Dio: Tu sei mio Figlio. Lei entrava nei piani della provvidenza divina come parte del progetto di salvezza. Senza di lei, la creazione sarebbe rimasta incompleta, secondo il piano voluto da Dio. Dice Teilhard de Chardin: “Quando arrivò il momento dell’Incarnazione, Dio ebbe bisogno di suscitare nel mondo una virtù capace di attirarlo verso di noi. Era necessaria una Madre che lo generasse nelle sfere umane. E che cosa fece allora? Creò la Vergine Maria. Fece in modo che apparisse sulla terra una purezza talmente grande da poter essere sommerso in questa trasparenza e purezza fino alla venuta al mondo come un piccolo bambino. La potenza della purezza di Maria fece nascere Dio fra di noi”(25).
E fece Maria, Vergine e Madre. Fece in modo che la sua purezza fosse più feconda di tutte le madri del mondo e la fece Madre di tutti gli uomini. Per questo, Maria fa parte della provvidenza di Dio nel mondo e tutti quelli che vogliono prescindere dal suo amore e dalla sua protezione materna saranno privati di moltissime benedizioni che Dio voleva dar loro per mezzo di lei. Lei è la Madre della divina provvidenza. Lei fu la persona che visse meglio la sua unione totale con Cristo. Lei fu un tabernacolo vivente durante i mesi che lo portò nel suo seno. Tutta la sua vita fu un vivere per Gesù e con Gesù. Gesù era il centro della sua esistenza. Qualcosa di simile fu anche per san Giuseppe, che fu colui che visse più vicino a Gesù con Maria. Per questo, gli uomini, nella misura in cui vivono questa unione intima con Gesù, specialmente nell’Eucaristia, potranno realizzare il loro ideale di santificazione e perfezione personale.
Ed ancora, Dio ci offre l’Eucaristia nella Chiesa e per la Chiesa, che è il nuovo popolo di Dio nel Nuovo Testamento. Per questo, la Chiesa cattolica è parte fondamentale della provvidenza di Dio nel suo progetto di salvare il mondo. La Chiesa è lo strumento della redenzione universale (Vat. II, LG 9), pensato da Dio per portare tutti gli uomini alla pienezza. Diceva papa Giovanni Paolo II che “la pienezza del mistero salvifico di Cristo appartiene anche alla Chiesa inseparabilmente unita al suo Signore” (Dominus Jesus n. 16). Così la Chiesa Cattolica è chiamata ad essere il mezzo ideale affinché gli uomini giungano a Cristo e a formare in Cristo e con Cristo il popolo di Dio.
La Chiesa “è il progetto visibile dell’amore di Dio per l’umanità, che vuole la costituzione di tutto il genere umano nell’unico popolo di Dio” (CCC 760). Per questo possiamo dire che Dio creò il mondo in vista della comunione alla sua vita divina che “si realizza mediante la Chiesa che è il fine di tutte le cose” (CCC 760).
La Chiesa viene ad essere l’autostrada d’amore per arrivare più rapidamente alla pienezza di Cristo. Con lei siamo sicuri di camminare con passo saldo verso la patria definitiva, guidati dalla mano del nostro Dio Padre, che ha voluto la Chiesa come Madre e guida per tutti gli uomini. Che grande grazia essere cattolici! Viviamo la nostra fede in pienezza e diamo grazia a Dio per questo grande dono che ci ha dato con la sua infinita misericordia.
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