mercoledì 26 agosto 2020

« In Essa sta la tua forza: Essa ti difenderà »



1.III.1936. In questo giorno, durante la santa Messa, si è impossessata di me una forza misteriosa ed una smania che mi sollecita a dare inizio all'esecuzione dei desideri di Dio.Inoltre mi è stata data una comprensione così limpida delle cose che il Signore vuole da me, che per la verità se mi giustificassi dicendo che non capisco qualche cosa di quello che esige da me il Signore, mentirei. Il Signore infatti mi ha fatto conoscere la Sua volontà in maniera evidente e chiara e non ho per questo un'ombra di dubbio. Ed ho capito che sarebbe la più grande ingratitudine rimandare ancora questa questione, che il Signore vuole concludere per la Sua gloria e per il bene di un gran numero di anime, e si serve di me come di un povero strumento, per mezzo del quale deve realizzare il Suo eterno disegno di Misericordia. In verità sarebbe veramente ingrata la mia anima, se si opponesse più a lungo alla volontà di Dio. Ormai più nulla mi trattiene da ciò, né la persecuzione, né le sofferenze, né gli scherni, né le minacce, né le suppliche, né la fame, né il freddo, né le lusinghe, né le amicizie, né le contrarietà, né gli amici, né i nemici, né le cose che sto vivendo ora, né quelle che verranno, né l'odio  dell'inferno. Nulla mi può impedire di compiere la volontà di Dio. Non faccio affidamento sulle mie forze, ma sulla Sua onnipotenza, poiché se mi ha fatto la grazia di conoscere la Sua santa volontà, mi concederà anche la grazia di poterla compiere. Non posso tralasciare di dire quanto si opponga a questa mia aspirazione la mia propria bassa natura, che avanza le sue pretese e provoca talvolta una lotta così accanita nella mia anima che, come Gesù nell'Orto degli Ulivi, così anch'io grido all'Eterno Padre: « Se è possibile, passi da me questo calice; tuttavia non quello che io voglio, ma quello che vuoi Tu, Signore. Sia fatta la Tua volontà ». Non è tutto segreto per me quello che dovrò passare, ma, con piena consapevolezza, accetto tutto quello che mi manderai, o Signore. Ho fiducia in Te, o Dio misericordioso e desidero mostrare io per prima, quella fiducia che esigi dalle anime. O Verità eterna, aiutami ed illuminami lungo le strade della vita e fa' che si adempia in me la Tua volontà. Non desidero nulla, solo fare la Tua volontà, o mio Dio; non importa se mi sarà facile o mi sarà difficile. Sento che una forza misteriosa mi spinge ad agire; una sola cosa mi trattiene, la santa obbedienza. O mio Gesù, mi sproni e dall'altra parte mi reggi e mi freni. O Gesù mio, anche in questo sia fatta la Tua volontà. In una situazione simile durai per alcuni giorni ininterrottamente, le forze fisiche cominciarono a venirmi meno. Benché non avessi detto nulla di ciò a nessuno, tuttavia quando la Madre Superiora notò la mia sofferenza, disse: « Ho notato che lei, sorella, è cambiata e molto pallida ». E mi raccomandò di andare a riposare prima e di riposare più a lungo ed ordinò che la sera mi portassero una tazza di latte caldo. Il suo cuore premuroso e veramente materno avrebbe voluto aiutarmi, però le cose esterne non influiscono sulle sofferenze dello spirito e non procurano molto sollievo. Nel confessionale attinsi forza e consolazione venendo a sapere che ormai non avrei atteso a lungo per intraprendere l'azione. Giovedì, quando andai nella cella, vidi sopra di me un'Ostia sacra in una grande luce. All'improvviso udii una voce, che mi sembrava uscisse da sopra l'Ostia: « In Essa sta la tua forza: Essa ti difenderà ». Dopo queste parole la visione scomparve, ma una forza misteriosa entrò nella mia anima ed una strana luce mi fece conoscere in che consiste il nostro amore verso Dio, e cioè nel fare la Sua volontà. O Santissima Trinità, o Dio eterno, desidero risplendere nella corona della Tua Misericordia, come una minuscola pietra, la cui bellezza dipende dalla luce del Tuo raggio e della Tua inimmaginabile Misericordia. Tutto ciò che c'è di bello nella mia anima, è Tuo, o Dio, io, per quanto ho di mio, sono sempre una nullità. All'inizio della Quaresima chiesi al mio confessore di assegnarmi una mortificazione per quel periodo ed ottenni quella di non ridurmi le vivande, ma di meditare durante i pasti sul fatto che Gesù in croce accettò aceto misto a fiele. « Questa sarà la mortificazione ». Non pensavo che ne avrei ritrovato un così grande vantaggio per la mia anima. Il vantaggio consiste nel fatto che medito continuamente sulla Sua dolorosa Passione e quando prendo i pasti, non distinguo quello che mangio, ma sono occupata a pensare alla morte del mio Signore. All'inizio della Quaresima chiesi anche che mi venisse cambiato l'esame particolare di coscienza ed ottenni questo: di compiere quello che faccio con la pura intenzione di riparare per i peccatori. Ciò mi mantiene in una continua unione con Dio e questa intenzione perfeziona le mie azioni, poiché tutto quello che faccio, lo faccio per le anime immortali. Tutte le pene e tutte le fatiche sono nulla, quando penso che servono a ricondurre a Dio delle anime di peccatori. Maria è la mia Maestra, che m'insegna sempre come vivere per Iddio. O Maria, il mio spirito s'illumina nella Tua mitezza e umiltà. Una volta che entrai in cappella per cinque minuti di adorazione e pregai per una certa persona, compresi che non sempre Dio accerta le nostre preghiere per quelle anime per le quali noi preghiamo, ma le destina per altre anime e non portiamo loro sollievo nelle pene che soffrono nel fuoco del purgatorio. La nostra preghiera però non va perduta. il rapporto confidenziale dell'anima con Dio. Iddio si avvicina all'anima in una maniera particolare, nota solo a Dio e all'anima. Nessuno si accorge di questa unione misteriosa; in questa unione primeggia l'amore e solo l'amore fa tutto. Gesù si dà all'anima in un modo soave, dolce, e nel Suo profondo c'è la quiete. Gesù le concede molte grazie e la rende capace di condividere i suoi pensieri eterni e talvolta rivela all'anima i suoi divini intendimenti. Quando il Padre Andrasz mi disse che sarebbe bene che nella Chiesa di Dio ci fosse un gruppo di anime che impetrassero la divina Misericordia, poiché in verità noi tutti abbiamo bisogno di questa Misericordia, dopo queste sue parole, una luce singolare penetrò nella mia anima. Oh, quanto è buono il Signore!

Diario di Santa Sr. Faustina Kowalska

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