venerdì 13 agosto 2021

Mons. Carlo Maria Viganò: “Vescovi e sacerdoti, alla vigilia dell’Assunta dedichiamo la giornata alla preghiera e al digiuno e recitiamo l’esorcismo di Leone XIII” invochiamo la Vergine Santissima e San Michele Arcangelo Principe delle Milizie celesti

 


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INVITO

AI VESCOVI E SACERDOTI DI TUTTO IL MONDO

A UNA GIORNATA DI DIGIUNO

E ALLA RECITA DELL’ESORCISMO DI LEONE XIII


LA VIGILIA DELL’ASSUNZIONE AL CIELO

DELLA BEATA VERGINE MARIA



In questo momento di gravissima crisi spirituale e materiale, in cui le pubbliche Autorità assecondano i piani del Nuovo Ordine Mondiale e i Pastori tacciono complici dinanzi alla distruzione della società e della stessa Chiesa di Cristo, è nostro sacro dovere unirci alla battaglia spirituale, schierandoci senza esitazione sotto i vessilli di Cristo Re e di Maria Regina.

Il Signore ha dato ai Vescovi e ai Sacerdoti il potere di scacciare i demoni nel Suo Nome, e già il Sabato Santo del 2020 molti di essi hanno accolto con generosità e spirito soprannaturale il mio appello, che oggi intendo rinnovare. Chiedo pertanto ai miei venerati Confratelli nell’Episcopato e nel Sacerdozio di dedicare la Vigilia dell’Assunzione della Beatissima Vergine Maria alla preghiera e al digiuno, e di recitare l’Exorcismus in Satanam et angelos apostaticos di Leone XIII (Rituale Romanum, Tit. XII, Caput III), alle ore 12 di Roma. Questo Sacramentale sarà posto sotto il manto della più temibile Avversaria delle potenze infernali, affinché la preghiera corale dei Ministri di Dio allontani dalla Chiesa e dal mondo le insidie del Nemico del genere umano che oggi minacciano la società, le famiglie, i singoli e in particolar modo i fedeli di Cristo.

Il mondo secolarizzato, e con esso non pochi Pastori, potranno schernire questo appello e lo stesso Esorcismo, considerandolo retaggio di un passato da cancellare assieme alla Fede dei nostri padri. Ma noi sappiamo bene che, ancorché indegni e peccatori, ci è stato dato da Nostro Signore un potere che terrorizza le Porte dell’Inferno e i suoi servi.

Nel silenzio e nel digiuno che ci prepara alla festa dell’Assunzione della Regina del Cielo, invochiamo la Vergine Santissima, terribile come esercito schierato in battaglia, e San Michele Arcangelo, Patrono della Santa Chiesa e Principe delle Milizie celesti.



+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo



12 Agosto 2021

Sanctae Clarae Virginis


ESERCITO DI GESÙ



Quando i Miei discepoli, quelli che cadranno nell’inganno che sta per arrivare, Mi rinnegheranno, questo non significa che diranno: “Non credo in Gesù.” No, vorrà dire questo. 

Mia amata figlia prediletta, quando i fedeli grideranno: “No, non possiamo più sopportare di vedere il trionfo del male sul bene” tutto il dolore arriverà ad una fine improvvisa.  

La purificazione dal male richiede che prima gli sia consentito di diffondersi. Questo è un test per gli uomini che hanno un cuore malvagio, che saranno i primi a lasciarsi trascinare. Appena essi si getteranno nel vuoto del male, o resisteranno al dolore che essi creerà nelle loro anime, oppure si lasceranno precipitare in nuove profondità, sempre più lontani dal Regno di Dio. 

Le anime dei fedeli saranno testate al limite e saranno tormentate dalla confusione che dovranno affrontare. Molti sapranno nel loro intimo che ciò che credevano che fosse vero e che conservavano nei loro cuori, non è più considerato essere la Verità. E quindi non saranno in grado di decidere cosa viene da Me e cosa no. La loro fede sarà fatta a pezzi e molti si troveranno coinvolti in una nuova dottrina creata dalle mani dell’uomo, che non li soddisferà mai. Essi proveranno un senso di disagio e molti non saranno in grado di confidare le proprie paure ai designati come Miei servitori sacri . Essi non sapranno più a chi rivolgersi per sapere la Verità. 

Essi dovranno assistere al pubblico proclama che glorificherà il peccato, quando sarà dichiarato che l’umanità è debole, e che Dio sa che l’uomo, indebolito dal peccato, è solo una vittima. Invece di dover vedere il peccato in tutta la sua bruttezza, essi saranno costretti a dare il loro consenso e ad accettare le nuove leggi che saranno introdotte nella Chiesa. Essi saranno tenuti a rendere omaggio e rispettare le nuove leggi, che inviteranno tutti voi a rispettare l’individualità dell’uomo e il diritto di essere ciò che voi volete e di fare ciò che desiderate. 

Quando i Miei discepoli, che cadranno nell’inganno che sta per arrivar e, Mi rinnegheranno, questo non significa che diranno: “Non credo in Gesù”. No, vorrà dire questo.  Essi sceglieranno a quale parte dei Miei insegnamenti vogliono credere e decideranno poi su quali parti non sono d’accordo. Poi diranno che Gesù sarebbe d’accordo con questa nuova interpretazione, se Egli fosse sulla terra oggi. Oh, quanto poco hanno imparato e come l’orgoglio li farà a pezzi. Quando il castigo colpirà intorno a loro e si renderanno conto di come Mi hanno offeso, grideranno di orrore, quando si troveranno faccia a faccia con la giustizia che verrà applicata loro. 

In quel giorno, quando la Verità sarà rivelata, sarà solo per le preghiere del Mio Esercito Rimanente che coloro che si sono disonorati vergognosamente e che hanno combattuto Me, il loro amato Gesù che voleva solo portare loro la Misericordia, saranno salvati. 

Il vostro Gesù. 

7 Gennaio 2014

PREGHIERE PER LA GUARIGIONE INTERIORE

 


Signore Gesù, tu sei venuto a guarire i cuori feriti e tribolati: ti prego di guarire i traumi che provocano turbamenti nel mio cuore. 

Ti prego, in particolar modo, di guarire quelli che sono causa di peccato. Ti chiedo di entrare nella  mia vita, di guarirmi dai traumi psichici che mi hanno colpito in tenera età e da quelle ferite che me li hanno provocati lungo tutta la vita. 

Signore Gesù, tu conosci i miei problemi, li pongo tutti nel tuo cuore di buon Pastore. Ti prego, in  virtù di quella grande piaga aperta nel tuo cuore, di guarire le piccole ferite che sono nel mio. 

Guarisci le ferite dei miei ricordi, affinché nulla di quanto mi è accaduto mi faccia rimanere nel dolore, nell'angustia, nella preoccupazione. 

Guarisci, Signore, tutte quelle ferite che, nella mia vita, sono state causa di radici di peccato. Io  voglio perdonare tutte le persone che mi hanno offeso; guarda a quelle ferite interiori che mi rendono incapace di perdonare. 

Tu sei venuto a guarire i cuori afflitti, guarisci il mio cuore. Guarisci, Signore, quelle mie intime  ferite che sono causa di malattie fisiche. Io ti offro il mio cuore: accettalo, Signore, purificalo e dammi i sentimenti del tuo cuore divino. Aiutami ad essere umile e mite. 

Concedimi, Signore, la guarigione dal dolore che mi opprime per la morte delle persone care. Fa' che possa riacquistare pace e gioia per la certezza che tu sei la risurrezione e la vita. 

Fammi testimone autentico della Tua Risurrezione, della Tua vittoria sul peccato e sulla morte, della Tua presenza di vivente in mezzo a noi. Amen. 

"Non avrai altro Dio all'infuori di Me!"

 


Avola, 26 febbraio 2006, ore 12 - Messaggio di Dio Padre


"Scrivi figlio Mio, sono il tuo Dio e non avrai altro Dio all’infuori di Me!
Questo messaggio è urgente e tu lo comunicherai a questa umanità degli ultimi tempi.
Non siate ciechi !   Non vedete ciò che accade nel mondo?
O tu, uomo di questo tempo, che con la tua malvagità hai sconvolto tutto il mondo, non vedi come si muove e si mescola, è come un seme che vuole liberarsi della sua guaina.
Dimmi uomo, cosa germoglia nel tuo cuore?
Odio, non c’è altro che zizzania che domina l’adolescente, perché la sua ragione non è ancora quella della sua età,... e tu lo uccidi. Io ti ho affidato la buona gestione della Terra e l’amore del tuo prossimo e tu invece sei diventato come un martello per distruggerla, sei diventato come una forbice che taglia la matrice di questo mondo che non potrà più produrre nulla. Io ti ho dato l’intelligenza per produrre bene, ma tu la uccidi e così uccidi anche la vita dei tuoi figli.
O uomo, tu non vedi più il sole del tuo Dio e trascini il tuo guscio vuoto per diventare una crosta che copre la tua Terra.
Tu, uomo, non bevi più l’acqua della Mia sorgente e la terra annega, le tue montagne crolleranno perché non credi più nelle Mie parole.
Ricordati uomo, che la Mia Parola è viva, è lei che comanda gli elementi scatenanti ed è solo la Mia voce che li rimette a posto.
O uomo, vieni a Me, Io ti perdono, ti do l’amore perché sono il Dio dell’Amore. Chiamami. grida forte il Mio nome, Io ti risponderò.
O Chiesa Mia, in te ho stabilito la Mia vanta volontà, e tu, uomo, la vuoi distruggere, vuoi mettermi al bando come un ladrone.
Tu Chiesa ora ti perdi, donando regolamenti inutili, senza valore, purché i Miei figli ti obbediscano ed affinché essi stessi ti giudichino.
O Chiesa Mia raddrizzati, per questo sei nata, per annunciare il Vangelo fino all’estremità della Terra.
Tu, Chiesa Mia, non riconosci i Miei figli che ho chiamato per annunciare le Mie Parole e le Mie opere.
Ora ti dico: incoraggiali, non sbarrare loro la strada dove si trovano, perché Io li ho scelti, ed Io sarò con loro tutti i giorni per proteggerli.

ANGELI IN AZIONE

 

Gli Angeli e la Messa

 

E' meraviglioso celebrare la messa circondato da milioni di angeli. Io ho parecchia esperienza in questo, perché tutti i giorni, quando celebro la messa, invito tutti i milioni di angeli dell’universo a starmi accanto.

Questo lo dovrebbero fare tutti i sacerdoti e anche i fedeli, sapendo che intorno all’altare ci sono milioni di angeli, benché invisibili. Ancora più, in ogni tabernacolo ci sono milioni di angeli, in adorazione di Gesù.

San Giovanni Crisostomo († 407) riporta frasi molto belle riguardo alla presenza di angeli durante la celebrazione della messa. Afferma: “Gli angeli sono tutti intorno a questo altare(4). Quando vedi che si levano i veli, pensa che in quel momento (nel momento della consacrazione) il cielo si apre e scendono gli angeli(5). Nella messa sei unito con gli angeli: con loro tu canti, con loro intoni inni”(6). Nel tempo della messa gli angeli circondano il sacerdote, e tutto l’altare e tutto il luogo del sacrificio si riempie di autorità celesti per onorare Dio, che è lì presente. E, per credere questo, bisogna semplicemente considerare gli avvenimenti che ivi si compiono in quel momento. Udii riferire ciò da un tale che lo aveva sentito da un anziano venerabile, che soleva ricevere rivelazioni, ed una volta gli fu concesso di avere una rivelazione riguardo a queste cose. Vide, per un istante solo, nel momento del sacrificio, una moltitudine di angeli: portavano vesti luminose, circondavano l’altare e chinavano i loro capi come se fossero soldati in presenza del loro imperatore. Non ho difficoltà a credere tutto questo. E un altro mi raccontò, ma non lo seppe da una terza persona, bensì ebbe la fortuna di vederlo egli stesso: a coloro che stanno per lasciare questo mondo, se con puro cuore parteciparono ai divini misteri, gli angeli fanno la guardia e, una volta che sono spirati, per reverenza di Colui che ricevettero nel Sacramento, lo portano dalla terra al cielo(7).

Nel famoso “Cherubikon” delle liturgie bizantine si recitava: Eccelso Signore Iddio, tu che hai ordinato nei cieli gli ordini degli angeli e degli arcangeli per la liturgia della tua gloria, fa che insieme a noi entrino i tuoi santi angeli per celebrare con noi la liturgia e glorificare con noi la tua bontà(8).

San Gregorio Magno afferma: Chi tra i credenti può dubitare che nel momento della consacrazione della messa, alle parole del sacerdote, i cieli non si aprano e i cori angelici non vengano a presenziare al mistero di Gesù Cristo? Sull’altare, il più basso si congiunge al più sublime, la terra con il cielo, il visibile con l’invisibile (Dialoghi IV, 58; PL 77; 425 D).

Proprio per questo, tutta la purezza è poca per restare in presenza degli angeli e di Gesù. I fedeli che assistono alla messa devono esser ben vestiti, ben in ordine e soprattutto con l’animo limpido per poter ricevere Gesù in presenza degli angeli.

E' pure molto bello invitare gli angeli dei nostri familiari e dei nostri cari affinché assistano con noi alla messa. è il momento di maggior intimità con Gesù e dobbiamo essere uniti anche con le persone più care. Personalmente chiedo a molte persone con cui sono in confidenza di mandarmi i loro angeli nell’ora in cui celebro l’Eucaristia, di modo che, attraverso di loro, ricevano molte benedizioni da Dio. Questa stessa richiesta la chiedeva anche santa Teresina. In una lettera al suo padre spirituale, Padre Roulland, scrive il 1° novembre 1896 : Il 25 dicembre non mancherò di inviarvi il mio angelo perché depositi le mie intenzioni vicino all’ostia che voi consacrerete(9).

Potete inviarmi i vostri angeli tutti i giorni all’ora della Messa. Così saremo più uniti a Dio attraverso i nostri angeli. 

Padre ángel Peña O.A.R.

Crimini governativi e menzogne della stampa

 


Il Mistero dell’Iniquità


Caso n.2: La USS Maine

Il governo degli Stati Uniti mentì deliberatamente, nel 1898,  quando accusò la Spagna di aver affondato con una bomba la nave  da battaglia USS Maine, usando quell’incidente come pretesto per  giustificare una guerra contro quel paese europeo ed occuparne i  territori d’oltremare. Diversi documenti top secret del governo degli  Stati Uniti, ormai desecretati, rivelano che l’affondamento del Maine  fu un attacco sotto false insegne, perpetrato dal governo degli Stati  Uniti allo scopo di fornire una giustificazione apparente per poter  lanciare una guerra contro la Spagna. Il trasferimento della sovranità  sulle Filippine, che dopo la guerra passò dalla Spagna agli Stati Uniti,  fu un altro atto criminale compiuto dal governo americano, perché la  Repubblica delle Filippine aveva già dichiarato la propria indipendenza,  avendola tra l’altro quasi praticamente ottenuta dalla Spagna, visto che  stava per vincere la propria guerra d’indipendenza contro quest’ultima.  Il passaggio di poteri, assolutamente fraudolento, servì allo scopo  criminale di giustificare un’altra guerra – quella contro le Filippine  – grazie alla quale gli Stati uniti, con brutale ferocia, conquistarono,  soggiogarono e colonizzarono quella nazione che aveva praticamente appena ottenuto l’indipendenza (a caro prezzo) dalla Spagna. 

Caso n.3: Pearl Harbor

Il governo degli Stati Uniti ha mentito quando ha affermato d’essere   stato preso completamente di sorpresa dagli attacchi giapponesi contro  la base navale americana di Pearl Harbor, il 7 dicembre 1941. Il governo  americano, infatti, era già in possesso delle macchine di cifratura Enigma,  che venivano usate dai Giapponesi per trasmettere i propri messaggi in  codice. Il governo americano conosceva quindi in anticipo il giorno, l’ora  e l’esatto punto dell’attacco giapponese, ma scelse deliberatamente di  non avvertire le proprie forze armate. 

Nei mesi precedenti, l’amministrazione Roosevelt aveva provocato  in tutti i modi i giapponesi, introducendo sanzioni e interventi  economici restrittivi contro il paese del Sol Levante, proprio allo scopo  di spingerlo ad attaccare Pearl Harbor; successivamente, si macchiò di  alto tradimento quando autorizzò l’ordine di non segnalare l’imminente  attacco giapponese alle Hawaii, affinché quest’ultimo potesse arrecare  il massimo dei danni, lasciando che le forze americane di stanza a  Pearl Harbor venissero massacrate. Tutto questo allo scopo di garantirsi  il sostegno dell’opinione pubblica e una giustificazione apparente per  un contrattacco militare in forze, contro il Giappone. Un attacco così  possente e massiccio, che sarebbe risultato decisamente eccessivo se le  forze Giapponesi fossero state respinte a Pearl Harbor, senza causare  grandi danni o troppe vittime. 

Una sconfitta veloce e devastante delle forze giapponesi a Pearl  Harbor, avrebbe sicuramente alterato il corso degli eventi nel teatro della  Guerra nel Pacifico, ma questo avrebbe tarpato le ambizioni geopolitiche  del governo americano, che sarebbero state portate a compimento dopo  la conclusione della guerra, nel 1945, e che videro gli Stati Uniti diventare  il padrone incontrastato dell’Asia Orientale. 

 I fatti che riporto in questa sezione sono documentati e pubblicati così  approfonditamente, da oltre 25 anni, che non ho bisogno di dilungarmi  troppo per descriverne le fonti. Per chi volesse approfondire l’argomento,  consiglio la lettura di: “Pearl Harbor: Hawaii Was Surprised; FDR was not”  (http://www.thenewamerican.com/history/american/574); “October 7,  1940: The Day That Should Have Lived in Infamy” (http://www.infowars. com/october-7-1940-the-day-that-should-have-lived-in-infamy/), e Day  of Deceit: The Truth About FDR and Pearl Harbor (vedi la sezione “Product  Description” su www.amazon.ca/Day-Deceit-Truth-About-Harbor/dp/  0743201299).

Padre Paul Kramer

SPIRITO DEL SIGNORE


Spirito del Signore, Spirito di Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, santissima Trinità, Vergine Immacolata, angeli, arcangeli e santi del paradiso, scendete su di me. Fondimi, Signore, plasmami, riempimi di te, usami.  

Caccia via da me tutte le forze del male, annientale, distruggile, perchè io possa stare bene e operare il bene.  

Caccia via da me i malefici, le stregonerie, la magia nera, le messe nere, le fatture, le legature, le  maledizioni, il malocchio; l'infestazione diabolica, la possessione diabolica, l'ossessione diabolica;  tutto ciò che è male, peccato, invidia, gelosia, perfidia; la malattia fisica, psichica, morale, spirituale,  diabolica. Brucia tutti questi mali nell'inferno, perché non abbiano mai più a toccare me e nessun'altra creatura al mondo.   

Ordino e comando con la forza di Dio onnipotente, nel nome di Gesù Cristo salvatore, per  intercessione della Vergine Immacolata, a tutti gli spiriti immondi, a tutte le presenze che mi  molestano, di lasciarmi immediatamente, di lasciarmi definitivamente, e di andare nell'inferno  eterno, incatenati da S. Michele Arcangelo, da S. Gabriele, da S. Raffaele, dai nostri Angeli custodi, schiacciati sotto il calcagno della Vergine Santissima Immacolata. 

Maria ha potuto concepire Gesù e dargli la Vita perché lei possedeva la Volontà Divina

 


LA VERGINE MARIA negli scritti di Luisa Piccarreta


“Figlia mia, il mio Volere contiene tutto e chi Lo possiede può darmi tutto. La mia Volontà fu tutto  per Me: Mi concepì, Mi formò, Mi fece crescere e Mi fece nascere. Se la mia Mamma contribuì col darmi  il sangue, lo potette fare perché era la mia Volontà assorbita in Lei che lo conteneva. Se non avesse  avuto il mio Volere, non avrebbe potuto contribuire a formare la mia Umanità, sicché la mia Volontà  diretta e quella assorbita nella mia Mamma Mi diedero la Vita. L’umano non aveva potere su di Me per  darmi nulla, ma solo il Volere Divino col suo alito Mi alimentò e Mi diede alla luce.  

Ma credi tu che fu il freddo dell’aria che Mi gelò? Ah, no! Fu il freddo dei cuori che Mi intirizzì, e  l’ingratitudine, che al primo uscire alla luce Mi fece piangere amaramente. La mia diletta Madre Mi  quietò il pianto, sebbene pianse anch’Essa. Le nostre lacrime si mescolarono insieme, e dandoci i  primi baci Ci sfogammo in amore. Ma la nostra vita doveva essere il dolore ed il pianto, e Mi feci  mettere nella mangiatoia per ritornare al pianto, chiamando i miei figli con i miei singhiozzi e con le mie  lacrime. Volevo intenerirli con le mie lacrime e coi miei gemiti, per farmi ascoltare. 

Ma sai tu chi fu la prima, dopo la mia Mamma, che chiamai con le mie lacrime a Me vicino nella  stessa mangiatoia, per sfogarmi in amore? Fosti tu, la piccola Figlia del mio Volere. Tu eri tanto  piccola, che potei tenerti a Me vicino nella stessa mangiatoia e potei versare le mie lacrime nel tuo  cuore. Queste lacrime suggellarono in te il mio Volere e ti costituirono figlia legittima della mia Volontà.  

Il  mio  Cuore  ne  gioì,  vedendo ritornare in te, integro nella mia Volontà, ciò che nella Creazione il mio   Volere aveva messo fuori…” (13°, 25-12-1921) 

LE GRANDEZZE DI MARIA

 


L'ETERNO PADRE E LA VERGINE UNITI ASSIEME DALLA PERSONA DEL FIGLIO.

O Dio Padre onnipotente, chi potrebbe dire quanto per Voi sia cara e preziosa questa Vergine? Voi la formate e la santificate perché sia la Madre del vostro unigenito Figlio ... e la formate nell'ordine di natura, di grazia e di gloria, come un'opera singolare della vostra potenza e della vostra bontà, come il capolavoro delle vostre mani: la formate come il più insigne, il più degno e il più eminente soggetto della vostra dominazione e sovranità in tutto il complesso delle vostre creature.

Nell'ordine e nell'esistenza delle cose create, Dio non ha né mai avrà autorità su nulla di più grande che su la Vergine. Dio né mai ha fatto, né mai farà nulla di più santo che la Vergine santissima. In una tale eminenza e singolarità di grazia, di santità, di potenza, quanto merita Maria i nostri ossequi!

Ma, o Eterno Padre, io la ossequio più ancora nell'origine di una tal grazia, ossia nel vostro disegno di renderla Madre di Colui del quale siete Padre. Infatti, dopo averla portata al colmo di una grazia tutta speciale, nel [129] tempo da Voi prescelto, volendo contrarre alleanza con Lei, la separate da tutte le cose create, l'avvicinate alla vostra Divinità, e Vi unite a Lei come ad una persona che volete sia congiunta con la vostra persona nel modo intimo, che mai vi sarà; a Voi congiunta per effettuare con Voi l'opera più insigne; perché vi dia il frutto di un'alleanza oltremodo intima; perché vi dia un Figlio nato dalla sua sostanza ed avente la vostra propria Essenza; perché generi, per opera vostra e con Voi, Colui che essendo vostro Figlio unigenito per una nuova nascita è pure suo, Figlio.

Oh grandezza! oh sublimità ammirabile! l'Eterno Padre, il quale nel contemplare la sua Essenza dà origine al suo Figlio, contemplando la sua paternità, fonte di ogni paternità e persino della Divinità, la onora, la imita e la esprime nella Vergine santa; quindi forma e produce in Lei quello stato ammirabile, della Maternità divina, il quale adora il Padre nella sua proprietà personale e dà al Padre e al mondo Colui che è la vita del Padre e fa salvezza del mondo.

In questo stato beato e glorioso (della divina Maternità), o Vergine sacra, l'Eterno Padre vi appropria a sé e si appropria a Voi: si rende tutto vostro e vi rende tutta sua; si unisce, a Voi e vi unisce a sé,e comunicandovi il suo spirito e il suo amore, vi comunica pure una fecondità divina; nella sua volontà di avere da Voi un medesimo Figlio con Voi, per questa sua alleanza vi dà il potere di dare a Lui e al mondo Colui il quale, per questa nascita, giusta la parola dell'Angelo è suo Figlio e insieme vostro Figlio: vostro Figlio perché generato dalla vostra propria sostanza, suo Figlio perché generato dalla sua propria virtù e potenza.

Oh Padre! oh Figlio! oh Madre! quali grandi cose dovremmo dire e pensare di Voi! [130]

Le due persone divine ed eterne, il Padre e il Figlio, sono divinamente collegate, e il vincolo che li unisce nella loro eternità è una persona divina, cioè lo Spirito Santo che da loro procede, nell'unità del quale sono eternamente congiunti: e quelle due persone sacre, il Padre che sta nei cieli, e la Madre che sta su la terra, sono pure santamente collegate e congiunte assieme; e il vincolo della loro unione santa è pure una persona divina, cioè un medesimo Figlio unigenito, che da loro procede e che tra loro è il vincolo indissolubile nel quale sono congiunte per l'eternità.

Oh unione di cui il vincolo e l'unità è Gesù! Gesù, centro dell'essere creato e dell'Essere increato; Gesù, termine santo e beato dell’unione delle due nature, umana l'una, divina l'altra; Gesù, che costituisce il mistero dell'Incarnazione e l'unione pure di due persone, divina l'una (il Padre), umana l'altra (la Vergine), che stabilisce la Maternità divina nella quale la Vergine è unita al Padre nel generare Gesù, unita al Padre mediante una unione così stretta, potente e feconda che non ha simile in tutta l'estensione delle cose create.

Consacriamoci al Padre, consacriamoci al Figlio, consacriamoci alla Madre ed onoriamo il Padre e il Figlio in Colei che è loro così congiunta, e che nel suo stato si trova elevata ad una alleanza col Padre, così stretta da concepirne il Figlio, da portare un frutto così degno, ed essere causa di un effetto così potente ed essere un'immagine così viva della divina Paternità. [131]

CARD. PIETRO DE BÉRULLE


 


Non dovete mai accogliere questi riti!

 


Figlia Mia. Mia cara figlia. Eccoti qui. Per favore comunica oggi ai figli della terra quanto segue:

La vostra luce deve brillare più che mai perché l’oscurità invade ora la vostra terra e offuscherà il vostro mondo e la vostra esistenza, infatti: il maligno mette in atto i suoi piani e coprirà sempre più la vostra esistenza con la sua ombra prendendovi la luce di Mio Figlio e portando i suoi segni, riti e usanze sataniche fra voi e introducendoli addirittura nella santa Chiesa di Mio Figlio!

Figli, state attenti, perché non dovete mai seguire questi riti! Venite manipolati e sfruttati, infatti, il diavolo v’imporrà di adorarlo! Nei luoghi dove questo già avviene, celebrate le vostre sante messe in segreto, infatti: Mio Figlio sarà fra voi e con voi e vi condurrà, invece non Lo troverete, dove il diavolo si fa adorare!

Figli Miei. Siate vigili perché la fine è alle porte! Pregate, figli Miei, pregate perché con la preghiera di voi tutti il peggio potrà essere fermato ed evitato ma voi dovete pregare secondo le intenzioni di Mio Figlio. Dovete consacrarvi a LUI in modo che possa agire in e attraverso di voi, possa mantenere viva la Parola del Signore, la Sua Parola, possa aiutarvi, a restateGLI fedeli e devoti e ad aver fiducia nella Nostra Parola. Questa, infatti, è l’ultima missione del Padre per salvare ancora molti figli\ anime. Essa però presto terminerà e il vostro mondo sprofonderà e tutti quelli che non si sono dichiarati per Gesù saranno divorati e cacciati nel fuoco dell’inferno.

Figli Miei. Non permettete questo! Convertitevi ora e dichiaratevi per Gesù! Non diventate schiavi della bestia ma regalate a Gesù il vostro SI! Un SÌ è sufficiente per fare il primo passo; invocate quindi ora Gesù dicendogli il vostro SI e cominciate a prepararvi per l’eternità al fianco del Signore che presto comincerà per tutti i figli fedeli.

Figli Miei. Resistete! Quando vi sentite piccoli corrette da Gesù perché con LUI siete grandi! Quando vi sentite deboli corrette da Gesù perché con LUI siete forti! Quando non sapete più come andare avanti, correte da Gesù perché con LUI non andrete perduti! Quando dubitate, avete paura o siete preoccupati allora correte da Gesù perché il Suo Santo Spirito v’infiammerà, vi ricolmerà d’amore e accorderà chiarezza! PregateLO e così accadrà. Amen.

Io vi amo,

La vostra Mamma Celeste.

Madre di tutti i figli di Dio e Madre della Salvezza. Amen.

“Gesù è la vostra via. La vostra unica via per la gloria. Amen.”

31 gennaio 2015

 


giovedì 12 agosto 2021

LIBERAZIONE - Sulla Confessione

 


IV. SCHIAVITÚ E LIBERTA

Quando si parla di leggi si parla di obbligazioni e quindi di limitazione di libertà. Questo concetto l'uomo è portato a estenderlo anche alla legge di Dio. All'apparenza anch'essa limita la libertà; ma in effetti è il contrario: la legge di Dio rafforza la libertà; la sua trasgressione, ossia il peccato, la riduce, fino a toglierla completamente. Dice Gesú: «chi fa del peccato è servo del peccato». (Gv. 8, 34).

Dice S. Paolo: «La legge è spirituale, ma io sono carnale, venduto schiavo al peccato. Non comprendo quello che faccio, perché non faccio quello che voglio, ma quello che odio... Non faccio il bene che voglio, bensí il male che non voglio. Secondo l'uomo interiore provo diletto nella legge di Dio, ma vedo nelle mie membra un'altra legge, che lotta contro la legge nella mia mente e che mi rende schiavo della legge del peccato che è nelle mie membra». (Rom. 7, 14).

L'uomo piú fa il peccato, piú è necessitato a farlo: come ad esempio la masturbazione, la fornicazione, l'ubriachezza e soprattutto la droga. Questo, d'altronde accade per ogni vizio: per l'ira, per l'avarizia, per la gola, per la pornografia e la pornocinematografia, per la TV, per il fumo ... È cosí che quello diventa schiavo del denaro, quella di un uomo, quello di una donna, quello della politica, quello del fumo, quello di altri istinti.

Migliaia di persone mi hanno detto con sincerità che avrebbero voluto eliminare qualche loro vizio, ma che non ci riuscivano. Un amico, colpito da cancro ai polmoni da fumo, prima di morire fra atroci dolori, mi disse che aveva tentato ripetutamente di liberarsi dal fumo, ma che non ci era riuscito; una volta c'era riuscito, ma era bastata una sigaretta offerta da un amico per farvelo ricadere; se avesse previsto quello che soffriva, non avrebbe preso mai una sigaretta per tutto l'oro del mondo. Questa triste condizione umana di schiavitú del peccato faceva gridare a s. Paolo: «Oh, infelice uomo che sono! Chi mi libererà da questo corpo di peccato?» (Rom. 7, 24). Il liberatore è solo Gesú. Egli, liberandoci dal peccato, ci libera contemporaneamente dalla morte.

Dice Gesú: «La verità vi farà liberi» (Gv. 8, 32).

L'uomo si avvelenava liberamente soltanto quando sapeva che in quel bicchiere c'era veleno, e non quando credeva ci fosse liquore; rifiuta liberamente un testamento che lo nomina erede universale quando sa, ad es., che il defunto possedeva un miliardo, e non quando falsamente credeva che egli fosse pieno di debiti. L'uomo si danna liberamente soltanto quando sa cosa è il Paradiso che egli rifiuta e l'inferno che egli sceglie. Ma allora dov'è la sua responsabilità?

Nel rifiutare di conoscere che è venuto dall'altro mondo egli ci dice che ci sono il Paradiso e l'inferno, e gli dà effettive garanzie di quanto afferma.

Se l'uomo conoscesse il Paradiso che perde e l'inferno che guadagna col peccato, non peccherebbe mai.

L'uomo è vittima della sua ignoranza o meglio della sua voluta stupidità, perché non c'è niente di piú stupido che rifiutarsi di esaminare se c'è un'altra vita o no; come non c'è niente di piú stupido per un pilota che rifiutarsi di controllare, sebbene avvisato, se è stata messa nel motore una bomba ad orologeria. L'uomo fa il peccato perché non sa cosa è il peccato.

Per questo il primo rimedio contro il peccato è la conoscenza delle sue conseguenze. Giustamente s. Alfonso de' Liguori disse: «Meditazione e peccato non possono stare insieme».

La lettura del Vangelo, dei libri di evangelizzazione e dei libri formativi ci fa conoscere quella verità che ci allontana dal peccato e ci rende liberi.

La liberazione non è altro che liberazione dall'ignoranza e dal peccato; quindi abbandono psichico di esso e mutamento di concezione e di pratica di vita, ossia conversione. Tutto questo viene sancito, per volontà di Gesú, con la confessione. La perseveranza nella nuova rotta viene resa possibile dalla vigilanza, ossia dall'allontanamento delle occasioni, dalla preghiera e dalla comunione, come Gesù ha insegnato:

«Vigilate e pregate per non cadere in tentazione» (Mt. 26, 41). «Senza di me non potete far nulla» (Gv. 15, 5).

L'uomo, che non è schiavo dei suo istinti e della materia, dirige ogni cosa al fine per cui Dio l'ha creata e raggiunge in vita l'equilibrio e la pace, e con essi il miglior bene terreno, e, in morte il Paradiso. Giustamente s. Paolo dice: «La pietà è utile a tutto, ed ha la promessa della vita presente e della futura» (I Tm. 4, 8).


Fino a quando, Signore, implorerò e non ascolti, a te alzerò il grido: Violenza! e non soccorri? Perché mi fai vedere l'iniquità e resti spettatore dell'oppressione? Ho davanti rapina e violenza e ci sono liti e si muovono contese. Non ha più forza la legge, né mai si afferma il diritto. L'empio infatti raggira il giusto e il giudizio ne esce stravolto.

 


SAN GIOVANNI APOSTOLO APOCALISSE

Le parole che il Signore rivolse ad Abacuc in un tempo di vera “apocalisse” per il popolo dell’alleanza, valgono per ogni discepolo del Signore per tutta l’estensione della terra, lungo tutti i secoli, fino alla consumazione del mondo. Ecco il testo di quella rivelazione:

Abacuc - cap. 1,1-17: “Oracolo che ebbe in visione il profeta Abacuc. Fino a quando, Signore, implorerò e non ascolti, a te alzerò il grido: Violenza! e non soccorri? Perché mi fai vedere l'iniquità e resti spettatore dell'oppressione? Ho davanti rapina e violenza e ci sono liti e si muovono contese. Non ha più forza la legge, né mai si afferma il diritto. L'empio infatti raggira il giusto e il giudizio ne esce stravolto.

Guardate fra i popoli e osservate, inorridite e ammutolite: c'è chi compirà ai vostri giorni una cosa che a raccontarla non sarebbe creduta. Ecco, io faccio sorgere i Caldei, popolo feroce e impetuoso, che percorre ampie regioni per occupare sedi non sue. Egli è feroce e terribile, da lui esce il suo diritto e la sua grandezza. Più veloci dei leopardi sono i suoi cavalli, più agili dei lupi della sera. Balzano i suoi destrieri, venuti da lontano, volano come aquila che piomba per divorare. Tutti avanzano per la rapina. La loro faccia è infuocata come il vento d'oriente, ammassano i prigionieri come la sabbia.

Egli dei re si fa beffe, e dei capi si ride; si fa gioco di ogni fortezza, assale una città e la conquista. Poi muta corso il vento: passa e paga il fio. Questa la potenza del mio Dio!

Non sei tu fin da principio, Signore, il mio Dio, il mio Santo? Noi non moriremo, Signore. Tu lo hai scelto per far giustizia, l'hai reso forte, o Roccia, per castigare. Tu dagli occhi così puri che non puoi vedere il male e non puoi guardare l'iniquità, perché, vedendo i malvagi, taci mentre l'empio ingoia il giusto? Tu tratti gli uomini come pesci del mare, come un verme che non ha padrone. Egli li prende tutti all'amo, li tira su con il giacchio, li raccoglie nella rete, e contento ne gode. Perciò offre sacrifici alla sua rete e brucia incenso al suo giacchio, perché fanno grassa la sua parte e succulente le sue vivande. Continuerà dunque a vuotare il giacchio e a massacrare le genti senza pietà?”.

Abacuc - cap. 2,1-20: “Mi metterò di sentinella, in piedi sulla fortezza, a spiare, per vedere che cosa mi dirà, che cosa risponderà ai miei lamenti. Il Signore rispose e mi disse: Scrivi la visione e incidila bene sulle tavolette perché la si legga speditamente. E` una visione che attesta un termine, parla di una scadenza e non mentisce; se indugia, attendila, perché certo verrà e non tarderà. Ecco, soccombe colui che non ha l'animo retto, mentre il giusto vivrà per la sua fede.

La ricchezza rende malvagi; il superbo non sussisterà; spalanca come gli inferi le sue fauci e, come la morte, non si sazia, attira a sé tutti i popoli, raduna per sé tutte le genti. Forse che tutti non lo canzoneranno, non faranno motteggi per lui? Diranno: Guai a chi accumula ciò che non è suo, e fino a quando? e si carica di pegni! Forse che non sorgeranno a un tratto i tuoi creditori, non si sveglieranno i tuoi esattori e tu diverrai loro preda? Poiché tu hai spogliato molte genti, gli altri popoli spoglieranno te, a causa del sangue umano versato, della violenza fatta alla regione, alla città e ai suoi abitanti.

Guai a chi è avido di lucro, sventura per la sua casa, per mettere il nido in luogo alto, e sfuggire alla stretta della sventura. Hai decretato il disonore alla tua casa; hai soppresso popoli numerosi, hai fatto del male contro te stesso. La pietra infatti griderà dalla parete e dal tavolato risponderà la trave. Guai a chi costruisce una città sul sangue e fonda un castello sull'iniquità.

Non è forse volere del Signore degli eserciti che i popoli fatichino per il fuoco e le nazioni si stanchino per un nulla? Poiché, come le acque colmano il mare, così la terra dovrà riempirsi di conoscenza della gloria del Signore. Guai a chi fa bere i suoi vicini versando veleno per ubriacarli e scoprire le loro nudità.

Ti sei saziato di vergogna, non di gloria. Bevi, e ti colga il capogiro. Si riverserà su di te il calice della destra del Signore e la vergogna sopra il tuo onore, poiché lo scempio fatto al Libano ricadrà su di te e il massacro degli animali ti colmerà di spavento, a causa del sangue umano versato, della violenza fatta alla regione, alla città e a tutti i suoi abitanti. A che giova un idolo perché l'artista si dia pena di scolpirlo? O una statua fusa o un oracolo falso, perché l'artista confidi in essi, scolpendo idoli muti?

Guai a chi dice al legno: Svegliati, e alla pietra muta: Alzati. Ecco, è ricoperta d'oro e d'argento ma dentro non c'è soffio vitale. Il Signore risiede nel suo santo tempio. Taccia, davanti a lui, tutta la terra!”. 

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI


Sostanze tossiche dannose!

 


Comunica oggi ai figli, quanto la vostra terra sia “pericolosa” e già ora dominata dal diavolo e quanti adoratori di Satana e cuori senza scrupoli eseguono per lui il male, per danneggiare i figli di Dio, cioè voi tutti.

Siete “attaccati” da tutti i fronti e non lasciano integro neanche il cielo. Questa volta con cielo intendo il vostro orrizzonte, non Noi. Guardate ora negli occhi la verità e osservate con attenzione ciò che accade all’orizzonte! Qui vengono spruzzate sostanze tossiche ma non c’è nessuno che intraprende realmente qualcosa per impedirlo.

Tutto, Miei amatissimi figli, serve per favorire la presa di potere mondiale del diavolo e non un unico piccolissimo ambito è libero dai suoi servi! Vi mentono, v’imbrogliano, le ingiustizie aumentano sempre più e nessuno può replicare perché i “capi” sono TUTTI da lui “infettati”e “infiltrati”!

Figli Miei. I vostri organi esecutivi di governo in TUTTI gli ambiti della vostra terra, della vostra società, sono presieduti da adoratori del diavolo e da seguaci del diavolo e la sua rete è ben tessuta e intrecciata sopra tutta la vostra terra! I pochi che si rifiutano di obbedirgli prima o poi vengono eliminati perché non si piegano a lui, non lo adorano, non lo pregano e in questo modo sono dei “fattori di disturbo” in un mondo di cui vuole avere il totale controllo.

Il diavolo vuole porsi sopra Dio Padre, Creatore della terra e di tutto ciò che è,-cosa che non gli riuscirà MAI – ma  egli non si arrende mai, finché non sarà suonata la sua ultima ora e per lui è lecito qualsiasi mezzo per prendere il dominio mondiale. Chiunque parla contro di lui è dunque un fattore di disturbo e deve essere “dominato” o eliminato e quelli che replicano contro di lui e portano alla luce la verità, oggi e ormai da molto tempo, muoiano a causa di” infarti” o altri tipi di “incidenti”.

Figli Miei. Guardate in faccia alla realtà e levatevi! Correte verso Gesù perché solo LUI vi libererà dalle insidie e dalle macchinazioni del maligno e dei malvagi! EGLI ci sarà per voi ed EGLI v’innalzerà.

Pregate ora, Figli Miei, perché la vostra preghiera continua -e lo farà fino alla fine (!) -a tenere lontano il peggio dal vostro mondo e da voi, che siete veri figli di Dio!

Pregate per voi, per i vostri cari e secondo le intenzioni di Gesù. Pensate ai vostri fratelli e sorelle nel Signore e pregate per loro e contro le macchinazioni del diavolo.

La vostra preghiera è forte! La vostra preghiera aiuta! La vostra preghiera guarisce! La vostra preghiera porta alla conversione!  La vostra preghiera vi porta sempre più vicini a Gesù e al Padre!

Resistete e alzatevi! Per Gesù, per il Nuovo Regno perché soltanto se prestate testimonianza, ancora molte persone troveranno la via. Amen.

Il vostro Santo Antoni Claret con la Santa Madre di Dio. Amen.

24 ottobre 2014

Il buon samaritano delle vittime del demonio


Condivisione delle esperienze   

La solidarietà con i fratelli malcapitati fra le trame del demonio va vissuta condividendo preghiere, penitenze ed esperienze per rendere più efficace e tempestiva la liberazione dalla possessione o vessazione. Molte sono le forme di carità cristiana per poveri e piccoli: questa non è certo l’ultima.  

La solidarietà e condivisione è parte della comunione dei  santi, cioè di quella collaborazione per la salvezza fra pellegrini sulla terra, anime del purgatorio e santi del cielo.  

Siamo chiamati ad invocare misericordia e perdono per le anime dei nostri fratelli entrati nella vita eterna. Loro ricambiano e ci aiutano con i loro meriti e preghiere. Preghiamo i santi del cielo perché intercedano per noi le grazie di cui abbiamo bisogno e la liberazione dei posseduti dal demonio, che non è certo la meno importante.  

Fra Benigno ci racconta la liberazione di un’altra mamma. “All’esorcismo del 3 dicembre del 2004, il demonio comincia a guardare con grande paura verso una parte della stanza. Gli domando: “Che c’è lì?”.  Visto che non rispondeva, aggiungo: “C’è per caso P. Pio da Pietrelcina?”. Comincia ad agitarsi e a gridare. Comprendo che  c’era proprio lui. Gli comando: “Guarda P. Pio e riferiscimi  quanto ti chiede”. “Mi dice di consegnargliela”. “Se è così, ti  comando nel nome di Gesù di consegnare Teresa a S. Pio e di  andartene”. Ma il demonio non voleva andarsene. Allora chiedo a S. Pio: “Ti prego, poni la tua mano piagata su Teresa e  intercedi presso il Signore in favore di questa mamma perché  venga liberata”.  

Dopo poco il maligno comincia a dimenarsi e a gridare per  il dolore che gli procura quella mano invisibile e la mamma  viene liberata”. Esperimenta una gioia straordinaria, tutta particolare che non aveva mai percepito nelle precedenti liberazioni temporanee. Felice ed esultante torna a casa, grata al Signore per quello che aveva fatto per lei” (p.130) . 

Non tutti hanno tempi eguali per la liberazione. Ad un ragazzo di 20 anni è bastato soltanto un incontro. “Essendo il  giovane troppo pericoloso e il caso molto grave, vengo chiamato alla sua casa, lontana alcune ore di viaggio. Trovo il giovane in trance in una stanza da solo. Prima benedico l’acqua.  Quando inizio le preghiere il giovane scende dal divano e comincia a strisciare per terra come un serpente. 

I familiari mi raccontano che tutto inizia una notte della  settimana santa. Appare P. Pio da Pietrelcina, gli tocca una  mano e sorge una croce sul dorso della mano. La cosa si ripete  l’anno successivo sull’altra mano e il terzo anno sempre nella  settimana santa una croce su ogni ginocchio. Quando l’ho incontrato aveva ancora le croci.  

Ma dai racconti dei familiari comprendo che le croci riguardano poco P. Pio. Il maligno non tollerava la conversione  del giovane perché portava molte anime al Signore. Per questo  il demonio cominciò a torturarlo. Accosto un guanto di P. Pio  al giovane in trance e chiedo al Signore di far luce sul fenomeno. Subito quel giovane esce dalla trance, si alza e viene a  pranzo. È  tornato alla normalità. 

Dopo il pranzo gli faccio l’esorcismo e il giovane cade per  terra come in un sonno profondo. Accosto di nuovo il guanto  sul suo corpo alla fine dell’esorcismo. Uscito dalla trance ricorda di aver visto una grande croce e la voce di molte persone che si allontanavano. Prova un senso di liberazione. Da  quel momento il giovane non ha più disturbi, anche se si ripete il fenomeno delle croci” (131) .  

Nei fatti di possessione e di vessazione viene coinvolta  tutta la famiglia nella sofferenza e nella prova. Non è uno solo che soffre, ma tutta la famiglia, anche con conseguenze  psicologiche sui fratelli minori, o sul lavoro, o sui rapporti  sociali.  

È necessario che nella Chiesa vi siano forze sufficienti,  con sempre maggiore competenza, collaborazione e preghiera  per risolverli quanto prima, per non trovare troppo tardi famiglie distrutte. È un dovere aiutare posseduti e familiari a vivere con la fede le sofferenze per trarne vantaggio per se stessi e  per la famiglia, per una crescita spirituale.  

Ringrazio quanti hanno condiviso esperienza, dottrina, racconti, in particolare Fra Benigno, P. Amorth, Mons. Gemma, P. La Grua. Con la loro esperienza e condivisione possiamo aiutare esorcisti, fedeli e posseduti con un sempre migliore servizio pastorale.

FRATELLO    ESORCISTA

PIO IX

 


Prigioniero in Vaticano

 Se nel 1848 la Rivoluzione italiana si era presentata a Roma con il volto della violenza e dell'anarchia, nel 1870, dopo l'atto di forza, si presentò sotto l'aspetto della moderazione e della legalità. Garibaldi e Mazzini, i due protagonisti più violenti della Rivoluzione italiana, non avevano partecipato a questo evento. L'8 settembre Pio IX non fu costretto ad abbandonare la città di Roma, come al tempo della Repubblica Romana. Tuttavia egli, che nel 1860 aveva dichiarato che «il Papa a Roma non può essere che sovrano o prigioniero», decise di considerarsi prigioniero in Vaticano fino al giorno della restituzione del suo dominio temporale 53.

 Il 1° novembre, il Papa pubblicò l'enciclica Respicientes 54 contenente le censure canoniche inflitte a tutti i responsabili dell'occupazione dello Stato Pontificio. Dopo aver considerato gli atti che il governo subalpino, «seguendo i consigli di perdizione delle sètte, aveva compiuti contro ogni diritto, con la violenza e con le armi», Pio IX tocca il cuore della "questione romana". Egli ricorda come già altre volte avesse esposto, in varie allocuzioni, «la storia della guerra nefanda», fatta dal governo piemontese alla Sede apostolica, le antiche ingiurie fino dal 1850, le offese continuate, «sia coll'infrangere la fede da solenni convenzioni obbligata alla Sede apostolica, sia col negare impudentissimamente l'inviolabile diritto di quelle nel tempo medesimo che dicevasi voler trattare nuovi patti» e fare nuove convenzioni. «Da quei documenti i posteri verranno a conoscere con quali arti e con quanto scaltre e indegne macchinazioni quel governo sia arrivato ad opprimere la giustizia e la santità della Sede apostolica, e quali fossero da parte del Papa le cure nel reprimere l'audacia ogni giorno crescente e nel rivendicare la causa della Chiesa».

 Il Papa ripercorre quindi le fasi delle «annessioni» dei suoi Stati, dal 1859 in poi; la ribellione provocata nelle Romagne, l'esercito pontificio distrutto a Castelfidardo, l'occupazione delle Marche e dell'Umbria, dove si disse «voler restituire i principi di ordine morale, mentre invece di fatto si promosse dovunque la diffusione ed il culto d'ogni falsa dottrina, dovunque si sciolsero le redini alle passioni ed all'empietà».

 Accenna quindi alle proposte di inique conciliazioni con gli usurpatori, «per le quali si tentava di indurlo a tradire turpemente il suo dovere»; ricorda gli assalti del 1867, quando «orde di uomini perdutissimi sostenuti da aiuti del medesimo governo irruppero nei confini pontifici e contro Roma»; rievoca i pericoli, i timori, la prodigiosa salvezza, la fedeltà e devozione sempre dai fedeli «mostrata con insigni significazioni e con opere di cristiana carità»; finalmente l'occasione presa dal governo di Firenze d'invadere lo Stato della Chiesa e i fatti seguiti.

 Dopo avere ricordato quanto accadde il 20 settembre e nei giorni che seguirono, Pio IX, confermando tutte le encicliche, allocuzioni, brevi e proteste solenni del suo pontificato, dichiara «essere sua mente, proposito e volontà di ritenere e trasmettere ai suoi successori tutti i dominii e diritti della Santa Sede interi, intatti e inviolati; e qualunque usurpazione, tanto fatta allora quanto per lo addietro essere ingiusta, violenta, nulla ed irrita; e tutti gli atti dei ribelli e degli invasori sia quelli fatti fino allora, sia quelli che si faranno in seguito per assodare in qualsiasi modo la predetta usurpazione, essere da lui rescissi, cassati, abrogati, dichiarando inoltre dinanzi a Dio ed a tutto il mondo cattolico versare egli in tale cattività, che non poteva esercitare speditamente e liberamente e con sicurezza la sua pastorale autorità». Aggiunge che, «memore dell'ufficio suo e del solenne giuramento dal quale era obbligato non assentirebbe mai, né mai presterebbe assenso a qualunque conciliazione, la quale in qualsivoglia maniera distrugga o diminuisca i suoi diritti, che sono diritti di Dio e della Santa Sede: e professava essere veramente pronto coll'aiuto della grazia divina e nella sua grave età a bere fino all'ultima goccia per la Chiesa di Cristo quel calice che Cristo stesso per primo erasi degnato bere per la Chiesa; né commetterebbe giammai la debolezza di aderire alle inique domande che gli si porgevano, o di secondarle». Ammonisce infine che, «siccome ammonimenti, domande e proteste erano state vane, così per l'autorità dell'onnipotente Iddio, de' santi apostoli Pietro e Paolo, e sua, dichiarava ai vescovi e per mezzo loro a tutta la Chiesa, che tutti, anche posti in qualunque dignità, fosse pur degna di specialissima menzione, coloro che aveano commesso la invasione di qualunque provincia dello Stato della Chiesa e di Roma; e la occupazione, usurpazione, od altri atti di simil genere, e i loro mandanti, fautori, aiutanti, consiglieri aderenti, od altri qualunque procuranti o per se medesimi operanti le predette, cose, sotto qualsiasi pretesto e in qualunque modo, erano incorsi nella scomunica maggiore e nelle altre censure e pene inflitte dai sacri canoni, dalle apostoliche costituzioni, dai decreti dei concili generali e specialmente di quello di Trento (sess. 22 c., II de Reform.) giusta la forma e tenore espresso nella lettera del 26 marzo 1860». 

Roberto De Mattei


Preghiera di Liberazione Contro Ogni Maleficio

 


Al Signore Gesù  

O Gesù Salvatore, Signore mio e Dio mio, mio Dio e mio tutto, che con il sacrificio della Croce ci hai redenti e hai sconfitto il 

potere di satana, ti prego di liberarmi da ogni presenza malefica e da ogni influenza del maligno. 

Te lo chiedo nel tuo Santo Nome, te lo chiedo per le tue Sante Piaghe, te lo chiedo per la tua Croce, te lo chiedo per 

l'intercessione di Maria, Immacolata e Addolorata. 

Il sangue e l'acqua che scaturirono dal tuo costato scendano su di me per purificarmi, liberarmi e guarirmi. Amen! 



  A Maria  

O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, noi  chiediamo umilmente di mandarci legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro 

audacia e li respingano nell'abisso. Amen! 



A San Michele Arcangelo  

San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia; contro le malvagità e le insidie del diavolo sii nostro aiuto. 

Ti preghiamo supplici: che il Signore lo comandi! E tu, principe delle milizie celesti, con la potenza che ti viene da Dio, ricaccia 

nell'inferno satana e gli altri spiriti maligni che si aggirano per il mondo a perdizione delle anime. Amen! 



  Preghiera per benedire i luoghi di lavoro  

Visita o Padre la nostra casa (ufficio, negozio...) e tieni lontano le insidie del nemico; vengano i Santi Angeli a custodirci nella 

pace e la tua benedizione rimanga sempre con noi. 

Per Cristo, Nostro Sgnore. Amen! 

Signore Gesù Cristo, che hai comandato ai tuoi apostoli di invocare la pace su quanti abitavano le case in cui fossero entrati, 

santifica, ti preghiamo, questa casa per mezzo della nostra fiduciosa preghiera. 

Effondi sopra di essa le tue benedizioni e l'abbondanza della pace. Giunga in essa la salvezza, come giunse alla casa di Zaccheo, 

quando tu vi sei entrato. 

Incarica i tuoi Santi Angeli di custodirla e di cacciare via da essa ogni potere del maligno. 

Concedi a tutti coloro che vi abitano di piacere a Te per le loro opere virtuose, così da meritare, quando sarà il tempo, di venire 

accolti nella tua dimora celeste. 

Te lo chiediamo per Cristo, Nostro Signore. Amen! 

Guardate il mondo, sta bruciando, i mari e le acque entrano nelle case, siete all’apice del caos.

 


Trevignano Romano, 11 agosto

Caltanissetta 

Figli amati, grazie per aver ascoltato la mia chiamata nel vostro cuore. Amati miei bambini, pregate tanto affinché molti dei vostri fratelli abbiano la forza di respingere il male. Guardate il mondo, sta bruciando, i mari e le acque entrano nelle case, siete all’apice del caos. Figli miei, pregate affinché tutti possano riconoscere l’unico Dio. In questi periodi molti si rivolgono alle false dottrine che stanno travolgendo l’unica verità. Figli, la situazione non sta migliorando, ma sta peggiorando sempre di più, facendo crollare l’economia, il comunismo sta prendendo piede e questo è uno dei motivi per cui vi dico che presto sarete costretti a nascondervi per le messe, ricordate anche, che voi siete stati scelti come testimoni di tutto ciò che è stato predetto, quindi siate forti nella fede, i miei angeli ed arcangeli vi proteggeranno, siamo alla battaglia finale, non abbiate mai paura. Pregate per la Turchia. Ora vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, amen.