Quando una religiosa comincia a rilassarsi in certe cose che sembrano poco gravi, e dura a lungo in questo stato senza che la coscienza la rimorda di nulla, la sua pace è cattiva, e il demonio potrebbe servirsene per trascinarla ad ogni sorta di mali. Forse non si tratterà che di una mancanza contro le Costituzioni, in sé non peccato, o di una negligenza nell'obbedire agli ordini del Superiore, e forse senza malizia; ma siccome il Superiore tiene le veci di Dio, si deve far di tutto per seguire il suo volere, non essendo venute qui che per questo. Quante di queste cosette che in sé non sembrano peccato e che tuttavia costituiscono una mancanza! Eppure quante ne commettiamo nella nostra grande miseria! Comunque, io non dico che questo: cioè, che quando si commettono, bisogna pentircene e riconoscere di aver sbagliato. Altrimenti, ripeto, il demonio potrebbe goderne, e a poco a poco rendere l'anima insensibile. Ottenuto questo, vi dico, figliuole, che non avrà fatto poco, e temo che andrà ancora più innanzi. Perciò vi prego, per amor di Dio, di star sempre in guardia. Finché viviamo non dobbiamo mai lasciare di combattere: in mezzo a tanti nemici non è possibile starcene con le mani in mano. Dobbiamo vegliare continuamente e vedere come ci diportiamo sia nell'interno che nell'esterno.
martedì 2 luglio 2019
RIMANETE NEL MIO AMORE
«MI ABBANDONO ALLA FEDELTA' DI DIO, ORA E SEMPRE ». SALMO 52, 10
«Io amo tanto le anime che in me si abbandonano... Quando riconosci che non puoi niente e che sei incapace di fare ciò che ti eri proposta di fare, invece di angustiarti inutilmente, dovresti consolarti, pensando che tocca al tuo Divino Amante riparare: Egli stesso te l'ha assicurato e promesso. Eccita il tuo cuore a un'assoluta confidenza in Dio e sappi che sempre più progrediscono nella virtù quelle anime che, sempre diffidando di se stesse, ripongono in me tutta la loro confidenza. Che tu senta o non senta se fai bene ciò che fai, non toglie per nulla che tu non lo faccia bene, anzi aumenta il merito. Lascia che Iddio giudichi la tua condotta: tu anima tutte le tue azioni con la retta intenzione di far tutto per piacere a Dio, unicamente per quel santo fine e poi sta tranquilla, anche quando il demonio ti suscitasse in cuore i più desolanti pensieri di scoraggiamento. Che hai tu da temere, quando sai che Gesù ti ama, che sei tutta sua, che Egli mai ti abbandona un istante? Credi tu forse che il demonio abbia qualche potere sopra una anima che è tutta di Dio? Egli potrà cimentarti finchè Dio lo permette per il bene dell'anima tua, ma non può nuocerti in nessun modo, perchè essendo tutta di Dio, Egli ti custodisce gelosamente.
La prima, la principale e la più indispensabile disposizione che io cerco in un'anima per comunicarmi a lei, è l'abbandono, perchè se ha l'abbandono ha la fede, ha la speranza, ha la carità, ha la confidenza, ha l'indifferenza. Tutte queste virtù stanno assieme; come non si fabbrica una casa con un solo mattone, ma con tanti e poi occorre la calce, e non bastano i muri, ma occorrono le porte e le finestre, così in un'anima occorrono tanti atti di virtù.
Gesù lavora l'anima che è tanto felice di abbandonarsi una volta per sempre, interamente, a Lui.
Se vuoi farmi cosa gradita, abbandonati alla mia Provvidenza.
Il vero abbandono consiste nel rimettermi tutta la cura dell'interno e dell'esterno, e nel non più pensarvi se non quando Io stesso voglio che l'anima ci pensi, cioè per fare ciò che lo voglio da lei. L'anima così disposta non cammina più, ma vola nella via della perfezione, perchè ciò che fa volare un'anima in quella via, è il moltiplicare gli atti di carità e l'intensificarne l'ardore.
Desidero un abbandono più completo ai miei disegni: sono tutti disegni d'amore, anche quando hanno un po' l'apparenza del rigore. In questo completo abbandono sta l'essenza della perfezione.
Gesù vuole solo abbandono, confidenza e amore.
L’abbandono è una miniera di grazie e di virtù.
Quando l'anima si abbandona all'azione dell'amore di Dio, è al sicuro.
Se con la fede scopriamo Gesù, se con la speranza gli andiamo incontro, se con la carità ci gettiamo nelle sue braccia, con l'abbandono e con la confidenza di Lui facciamo dimora non solo sul suo Cuore, ma nel suo Cuore.
Tu devi essere a disposizione dell'Amore, come una foglia secca è in balia del vento.
Non vi è cosa più perfetta che l'abbandono assoluto alla Divina Provvidenza; non si può dimostrare un più grande amore a Dio che nell'amare e nel compiere la sua volontà, anche quando essa sembra opposta a ciò che pensiamo ci sia utile.
Tu devi abbandonarti completamente in me, come una povera cieca si abbandona con piena fiducia alla guida che si è proposta di accompagnarla.
Se anche creassi mille mondi materiali, essi non mi darebbero tanta gloria quanto un'anima che si abbandona all'Amore.
Un'anima interamente abbandonata alle soavissime disposizioni dell'Amore, è un'anima che mi rapisce il Cuore.
Quando l'anima è pieghevole alle operazioni dell'Amore, Io la lavoro: è come cera molle che prende qualunque forma. Io sono sempre in movimento per la sua santificazione, eppure non perdo mai il mio riposo. Abbandonati all'amore del tuo Dio, lasciati da Lui muovere, formare, non opporre la minima resistenza. Sei dell'Amore, non ti appartieni più.
L'anima deve nutrirsi di abbandono come il corpo si nutre di pane. Come il corpo vive di aria, così l'anima deve vivere d'amore e come il corpo viene illuminato dalla luce del sole, così l'anima deve sempre stare esposta alla luce del sole del mezzogiorno, cioè alla luce che viene dal suo dolce Gesù.
I frutti dell'abbandono sono:
1°) Una pace sempre più intima, sempre più profonda, più durevole, perchè l'anima abbandonata si fissa solo in Dio, e siccome Dio è immutabile, così essa non si turba mai.
2°) Una grande uguaglianza di spirito che facilita di molto i rapporti con il prossimo.
Un'anima abbandonata prende tutto in buona parte.
3°) Un rapido progresso nella perfezione e nell'unione più intima con Dio, perchè il tempo che altre volte avrebbe impiegato a pensare a sè, lo impiega a fare atti di carità.
4°) Una continua e amorosa presenza di Dio, perchè a guisa di un bambino che viene portato in braccio dal suo tenero papà, l'anima abbandonata fissa di tanto in tanto i suoi sguardi in Dio da cui le viene ogni bene, ogni riposo, e questo è tutto il suo ringraziamento.
Fidarsi di Dio vuol dire abbandonarsi alla cura di Dio.
Le anime che colgono tutte le occasioni di mortificarsi, giungono alla morte interiore lentamente; quelle che, oltre alle occasioni che si presentano, aggiungono altre mortificazioni, fanno più presto a morire interiormente, e quelle che giungono subito a questa morte interiore sono le anime che si abbandonano all'amore: essendo fedeli, l'amore le fa morire a se stesse.
Una paglia, quando cade nell'acqua, fa il cammino che fa l'acqua e se quella paglia non è fermata, va a gettarsi nel mare. L'anima religiosa vuota di sè, è come una paglia che l'amore porta fino a perdersi nel mare della divinità, nel suo Gesù, ma non deve essere fermata. Se tu ti fermi a pensare a te stessa, l'amore va avanti e tu resti ferma.
Soffrire e tacere, soffrire e amare, soffrire e sperare, soffrire e confidare, soffrire e abbandonarsi.
Il martirio d'amore consiste nell'abbandonarsi all'amore come un legno al fuoco, come l'oro nel crogiolo; il fuoco consuma il legno e lo riduce in cenere; il fuoco purifica l'oro e lo fa diventare splendente.
Un'anima abbandonata non può più arrestare le operazioni dell'Amore; se da se stessa, per sua infedeltà, non si toglie alla sua azione, l'Amore continua la sua opera finchè non l'abbia condotta a quel grado di perfezione che Dio vuole da lei, come il fuoco continua a consumare il legno finchè ce n'è. Basta gettarsi nell'Amore e poi Lui fa il resto.
Il mio amore si nutre con il consumare miserie, e l'anima che ne porta di più, purchè sia con un cuore contrito e umiliato, è quella che mi piace di più, perchè mi dà più occasione di esercitare il mio ufficio di buon Salvatore.
Credere alla mia bontà, sperare nella mia bontà, amare la mia bontà, abbandonarsi alla mia bontà.
Abbandonati nelle mani di Dio come il contadino abbandona alla terra il seme che ha in essa gettato; non prenderti cura del come si operi questo cambiamento interiore; fidati di Dio e sii soddisfatta di ciò che in te avviene.
Non desiderare di sapere molte cose; ama il silenzio e il raccoglimento, trattieniti con il tuo Dio, da Lui imparerai la vera scienza che forma i santi.
Se si vuol farmi un piacere grande, è di credere al mio amore; se me lo si vuol fare più grande, è di crederci di più; se si vuol farmelo poi grandissimo, è di non mettere limiti a questa fede nel mio amore.
PREGHIERA
«Mio buon Gesù, ti abbandono il mio passato con tutte le sue miserie, il mio presente con tutte le sue fragilità e imperfezioni, e il mio avvenire con i miei più cari interessi, l'anima e l'eternità.
Mio Gesù, tutto buono e misericordioso, l'abbandonarti ogni cosa è un dirti con i fatti che mi fido di te, che mi riposo in te, che tutto spero e aspetto da te.
Gesù, siimi Gesù!».
"Immergi ogni preghiera, ogni azione, ogni pensiero, ogni palpito, ogni atto nel Sangue delle mie piaghe: usciranno santificati e saliranno come fiamma di amore a Dio, e scenderanno come pioggia di espiazione nel purgatorio."
PAROLE DI GESÙ A SUOR ANTONIETTA PREVEDELLO
"Se al mio Sangue chiedi la purezza, ti purificherà l'anima, il cuore, l'occhio, lo spirito, trasfondendo in te la mia stessa purezza."
"L'anima che stabilisce la sua dimora nelle mie piaghe, e specialmente in quella del Costato, è difesa da ogni tentazione: a poco a poco si attutiscono in essa le esigenze della vita naturale, perde la conoscenza delle cose caduche per ricordare soltanto quelle eterne."
“Ogni volta che l'anima bacia le ferite del Crocifisso merita che io baci le piaghe della sua miseria e dei suoi peccati”.
Io ricompenso con sette mistici doni, quelli dello Spirito Santo, atti a distruggere i sette peccati capitali, quelli che baciano per adorazione le piaghe sanguinanti del mio Corpo."
"Immergi ogni preghiera, ogni azione, ogni pensiero, ogni palpito, ogni atto nel Sangue delle mie piaghe: usciranno santificati e saliranno come fiamma di amore a Dio, e scenderanno come pioggia di espiazione nel purgatorio."
"Immergetevi nel Sangue di Gesù Crocifisso, bagnatevi in quel Sangue, inebriatevi con quel Sangue, crescete e fortificatevi in quel Sangue".
In S. Lubgarda e in S. Angela da Foligno, che pure ebbero la grazia di essere invitate da Gesù stesso a posare le loro labbra sul suo costato aperto, il ricordo del Preziosissimo
Sangue è intermittente. In S. Caterina sarà invece un pensiero costante, l'ansia di ogni ora, un'idea fissa, un bisogno irrinunciabile. Fino a un certo punto le sue lettere cominceranno così: "lo
vi scrivo nel prezioso Sangue...". Al suo confessore, Raimondo da Capua, raccomanda: "Immergetevi nel Sangue di Gesù Crocifisso, bagnatevi in quel Sangue, inebriatevi con quel Sangue, crescete e fortificatevi
in quel Sangue". "In mezzo ai miei lavori - scriveva ancora - voglio essere accompagnata da quel Sangue".
La strada verso il Regno dei Cieli
Maria Madre di Dio
Mio figlio, Gesù Cristo, il Salvatore, verrà sulla terra, per liberarvi da ogni peccato. Io sento grande gioia nel mio cuore, però Egli potrà purificare solo quelli, che hanno fiducia in Lui.
Figli miei, voi che Mi ascoltate, pregate. Pregare sempre, ogni volta che il vostro tempo lo permette. In macchina, a casa o per strada, pregate, figli Miei. Sono necessarie molte preghiere per far convertire ancora molti figli di Dio, che per ora sono perduti.
È questa la via verso il regno dei cieli: dedizione, accettazione, sacrificio ed espiazione, portano tè e tutti i figli di Dio nell'armata di Mio figlio.
Gesù: questo ti dico qui e adesso, quando verrà la Mia Ora, molti si convertiranno. Cambieranno strada e torneranno a Me, e io li metterò nella mia armata, non importa quanto grandi siano i loro peccati. Ai peccatori sarà perdonato, ed entreranno gloriosi con Me nel Regno dei Cieli. Voi, miei fedeli seguaci, aprite la strada a queste anime e riceverete un sicuro ringraziamento da parte del Cielo.
DEVOZIONE AL PREZIOSISSIMO SANGUE
Più si propaga questa divozione e più si avvicineranno le maggiori copie di benedizioni (Lett. 3).
Eccoci alla festa del Divin Sangue... che festa di amore... è mai questa! (4 lett.). Oh! giorno beato in cui i Cieli stillano dolcezza! (lett. 8).
L'adorare il Prezzo inestimabile di nostra Redenzione è l'oggetto il più tenero che possiamo noi proporci. Da questo ne sono a noi derivati i tesori della sapienza e della santità, in virtù del Divin Sangue, la gloria santa del Cielo. (Pred. Fasc. 13 pag. 39). Fidiamo nei meriti del Divin Sangue, devozione del nostro cuore. (Lett. f. 333).
Non cessi di promuovere sì importante devozione dalla quale deriverà la pace della Chiesa. (Scritti).
Un feto può piangere?
Handbook sull’aborto
A diciotto settimane (4 mesi) è fornito di tutte le corde vocali, può effettivamente piangere, ma in assenza di aria non può emettere suoni.
LIFE BEFORE BIRTH, già citato
Alcuni esperimenti condotti su feti ancora nell'utero materno sono consistiti nel sostituire parte del liquido amniotico con aria in modo da evidenziare i movimenti e le posizioni del feto con tecniche radiologiche. Alcune posizioni del bambino erano tali che quando la madre giaceva sul dorso il naso e la bocca del piccino venivano a trovarsi nella bolla d'aria. Il feto espelleva quindi il liquido amniotico dai polmoni e respirava l'aria. Alcuni bambini più maturi e più robusti piangevano abbastanza forte da tener sveglie le rispettive madri durante la notte e da essere uditi da altri. Quando la madre si girava su un fianco il naso e la bocca del feto venivano di nuovo sommersi dal liquido amniotico ed il bambino espelleva l'aria, riprendendo a respirare nel liquido amniotico, mentre ogni rumore veniva a cessare".
Dichiarazione del Prof. A. William Liley,
docente di ostetricia e ginecologia
all'Università di Auckland, Nuova Zelanda
Come aumenta il peso del feto?
A dodici settimane (3 mesi) pesa circa 15 grammi, a sedici settimane circa 100 grammi, a venti settimane circa 350 grammi.
Perché tanti documenti legali parlano di un limite di vitalità del feto di venti settimane?
Anche questo è un concetto ormai superato che andrebbe messo da parte. Il dottor James Diamond ha detto che questo limite di 20 settimane è sacro quasi quanto qualunque record sportivo.
AMERICA, 19 luglio, 1969, pag. 37
La durata normale di una gravidanza è di quaranta settimane o 9 mesi. Trenta anni fa il termine di "vitalità" era fissato in trenta settimane, oggi ridotte a 20 (cfr. fig. 1); forse alla fine del secolo sarà di dieci-dodici settimane e con l'aiuto di placente artificiali potrà essere ulteriormente ridotta.
Evidentemente non sono i bambini ad essere cambiati, ma la sofisticazione dei sistemi di supporto della vita esterna che li circondano. Misurare l'umanità o il diritto di un feto alla vita attraverso la vitalità è assolutamente irrazionale. La vitalità non misura il bambino, ma piuttosto la sofisticazione scientifica e l'attrezzatura della società che lo circonda.
Vivere accanto a Gesù grondante Sangue
IL MISTERO DEL SANGUE DI CRISTO
Offriamo a Gesù, non soltanto i dolori e le amarezze della vita per averne conforto e sollievo, ma cediamogli anche le piccole gioie e le soddisfazioni legittime, chiedendo in
cambio i tesori della sofferenza.
Che contraddizione! Noi vogliamo abbracciare Gesù, ma Gesù glorioso sul Tabor e sull'Oliveto.
E non pensiamo che, prima di raggiungere le altezze del trionfo, bisogna chinarci ad agonizzare sull'orto degli ulivi e stenderci sulla Croce del Calvario. Ah! se sapessimo intendere il mistero del dolore!
Se sapessimo vivere accanto a Gesù grondante sangue, quale forza dalle nostre prove!
Se sapessimo abbracciare Gesù sulla croce, quella croce sarebbe il nostro trofeo e la nostra salvezza. q. 2 : s. d.
SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO
I mie Figli, che credono in Me, risorgeranno......il Tempo della Decisione.
Gesù: non credete, che esiste molto di più che l'attuale vita in terra che adesso possedete? Non credete forse che risorgerete, così come Io 2000 anni fa, sono risorto? Credete solo a quello che vedete in questo momento? Credete solo in voi stessi alle vostre conquiste? Cosa pensate che vi succeda appena la morte vi raggiunge?
Quelli dei miei figli che credono in Me risusciteranno e condivideranno con Me la Vita Eterna. Vi chiedo, non lo desiderate? Credete veramente di scomparire dopo questa vita terrena?
Figli miei, se credete in questo allora credete a una falsità.
Figli miei cominciate credere a Noi e troverete la pace. Se non lo farete Satana avrà gioco facile con voi,vi sedurrà e così vi allontanerà da Me e da Mio Padre, infliggendovi terribili sofferenze e pene, impedendovi di entrare in Paradiso.
Io combatto per ogni singola anima!
Per voi sono morto sulla croce e per voi sono vissuto sulla terra.
Io vi amo, figli miei. Venite tutti a Me e venite con Me nel Nuovo Paradiso.
Adesso è il tempo della Decisione.
“Il diario mistico di Camilla Bravi”
1 maggio 1949.
Sento che in questi giorni di maggio il Signore continua ad istruirmi intorno alla bellezza di Maria, con dei pensieri che io credo siano ispirazioni del Signore, perché io mi abbandoni sempre di più a Lei, l'ami sempre più e la faccia conoscere e amare.
Sono pensieri che mi vengono come se qualcuno me li spiegasse.
Oggi mi venne questo pensiero. La Madonna è tanto bella che, al dire dei santi che l'hanno veduta quand'erano in vita, se non fossero stati ben istruiti in Teologia, l'avrebbero scambiata per una dea.
E Gesù mi disse: «Infatti per la sua bellezza, per i prodigi ch'Ella compie, per il suo potere, per le sue prerogative e privilegi, è tanto grande da confondervi, perché non sapete scandagliare l'abisso quasi infinito delle sue grandezze. Ma Ella, nonostante tutto, è e rimane e sarà sempre creatura di Dio. Ma è la privilegiata fra tutte le creature. Dio, sin dal suo concepimento nel seno di Anna sua madre, l'ha voluta e creata immacolata, l'ha confermata in grazia, e si è compiaciuto di farne il suo capolavoro, il suo palazzo regale, il suo Paradiso sulla terra per venire ad abitare in Lei. Ma Ella era stata così preparata per accogliere Dio. Quando il Verbo scende dal Cielo e in lei prende Carne, Maria diventa ancor più ricca di grazia, e l'Angelo la saluta: "Ave Maria, di grazia piena, il Signore è con te. Benedetta sei tu fra tutte le donne»».
«Ma quale mente potrà comprendere, quale penna potrà descrivere cos'è avvenuto in Maria, quanto ha partecipato della pienezza di Dio, quando la virtù dell'Altissimo l'adombrò, e il divino sostanziale Amore la rese feconda?
Il Padre le donò tanta parte di Sé da formare in Lei il suo Figlio. Il Verbo di Dio si è dato a Lei in modo da divenire suo Figlio. E lo Spirito Santo l'ha resa tanto feconda di Sé, da formare in Lei l'Uomo Dio. Non solo, ma da formare per mezzo suo Gesù nelle anime. Sì, perché Ella col suo Sposo d'Amore forma Gesù nei vostri cuori. Quale donazione!».
«Io ti dico che la Santissima Trinità in questo connubio d'Amore l'ha portata nel centro degli abissi infiniti e profondi della sua Divinità, riservati a Lei sola, e l'ha fatta partecipe non solo della sua Divinità perché ripiena di grazia, ma anche di tutte le sue perfezioni, virtù e attributi in modo talmente grande da potersi dire di Lei "la divina Maria»».
«Iddio la imparentò talmente a sé da farne la Figlia del Padre, la Madre del Figlio, la Sposa dello Spirito Santo, e le disse: "Sei Nostra, nessuno può separarti dalla Trinità, che così bella t'ha ideata ab aeterno; e nel tempo t'ha creata Immacolata, e così grande t'ha voluta. Ora Io, tuo Dio e tuo Figlio Gesù, sfoggerò in Te tutta la potenza, bontà e sapienza, tutti i miei attributi e virtù.
Tu rispecchierai tutto ciò che vi è in Me, tuo Dio; sfoggerò in Te tutto il mio potere e la mia bontà. Per questo, Tu compirai miracoli. Schiaccerai e vincerai Satana e tutti i demoni; estirperai le eresie; farai prodigi di grazia nell'ordine naturale e soprannaturale; guarirai i corpi; convertirai le anime. Tu formerai Me, tuo Figlio, nelle anime. A Te dono tanto amore perché Tu possa amarmi per tutti. Tu sei una cosa sola con Me nell'Incarnazione e nella Redenzione, perciò tu Mi porterai e Mi donerai al mondo. Tu sarai Corredentrice con Me, perché avrai parte al mio dolore. Tu con Me sacerdotessa che mi offrirai al Padre. Tu vittima con Me per placare la divina Giustizia. Per qualche anno vivrai nascosta quasi sconosciuta, ma quando la mia missione sulla terra sarà terminata, e Io salirò al cielo, Tu rimarrai ancora qualche anno sulla terra, per confermare gli Apostoli nella fede e per essere maestra della mia Chiesa.
Anche Tu morrai come Me, ma Tu pure non andrai soggetta alla corruzione: Io ti risusciterò, e con gli Angeli ti porterò in Paradiso, e nell'Assunzione ti coronerò Regina del cielo e della terra. Allora sarà l'apoteosi della tua grandezza e siederai alla mia destra Regina dell'universo. Tu sfoggerai specialmente la mia misericordia sui peccatori e sarai la loro Avvocata»».
«La Vergine, nel connubio d'amore che la rese feconda, nella sua umiltà profonda, nella sua fede incrollabile, preparata e sostenuta da Dio stesso perché potesse ricevere tanta grazia, quasi che Dio temesse che il mondo la scambiasse per una dea a causa della grandezza illimitata dei doni di cui era ricolma, rende a Dio tutto l'onore con quel cantico sublime di riconoscenza, d'amore e di umiltà: Magnificat! "L'anima mia magnifica il Signore, e il mio spirito esulta in Dio mio Creatore, perché Egli ha fatto in Me grandi cose. Ha armato il mio braccio della sua Sapienza, Potenza e Bontà, perciò tutte le generazioni mi chiameranno Beata, perché in Me, sua creatura, sua umile ancella, Egli ha compiuto la sua Volontà". Questo il Magnificat di Maria Santissima sulla terra».
«Quello della sua Assunzione al cielo, l'hanno cantato gli abitatori del cielo e della terra».
Madonnina bella, potessi scrivere ciò che sento per Te, e quanto ti amo!
Il Sacro Cuore
Conquiste del Sacro Cuore
Le altre approvazioni
La festa del Sacro Cuore era ormai diffusa in molte diocesi, in alcuni ordini e confraternite e nel Regno polacco. Non era ancora culto della Chiesa universale, perché di nuovo molte personalità vi si opponevano. Il cardinale Ganganelli, che in passato aveva bocciato la devozione, era diventato Papa Clemente XV; il cardinale Marefoschi, prefetto della Congregazione dei Riti, era ancor più diffidente. Tuttavia, nel 1778 Papa Pio VI concesse indulgenze e privilegi alle Confraternite del Sacro Cuore e alle sue immagini. Soprattutto permise alla regina Maria I di celebrare ufficialmente il culto nel vasto impero portoghese-brasiliano. Un’analoga concessione venne fatta nel 1797 al Regno di Sardegna. Infine, nell’ enciclica Inscrutabile divinae Sapientiae (1775), al freddo razionalismo della «Philosophie» e dei sovrani «illuminati», Pio VI contrappose l’ardente culto dell’ Amore divino.
Eppure, perché quello al Sacro Cuore diventasse culto ufficiale della Chiesa universale, si dovette attendere ancora quasi un secolo. Ciò avvenne solo nel 1856 quando il beato Pio IX, accogliendo una proposta dei vescovi francesi, fissò il giorno della solennità per il primo venerdì dopo l’ottava del Corpus Domini, esaudendo la richiesta rivolta da Gesù stesso a santa Margherita Maria. Leone XIII elevò la festa del Sacro Cuore a rito di prima classe e ne approvò le Litanie.
Vieni, o Santo Spirito,
Vieni, o Santo Spirito, che noi t'invochiamo non solo nella mente nostra, ma imploriamo un raggio della tua luce anche nella mente di coloro che non ti conoscono ancora, o a te non pensano.
Se non siete buoni verso tutti i bambini, -scrivi, figlia mia- allora non entrerete nel Regno dei Cieli.
“I figli sono la cosa di maggior valore che voi abbiate, qui sulla terra !”
Io ti dico questo, perché ci sono così tante persone cattive fra di voi, che maltrattano queste preziosissime anime di bambini, e le distruggono. Voi dovete amare i vostri bambini. Tutti i bambini. Solo attraverso loro, la vostra terra potrà essere salvata. loro Sono, le piccole e pure anime che Dio Padre, Dio l'Altissimo, ama così tanto. Esse sono incontaminate e pure e tengono tutti voi, miei grandi figli, in vita. Senza di loro, questa terra non ci sarebbe più da tempo. Dio Padre non accetterebbe di lasciar esistere questa terra se non ci fossero queste pure anime di bambini. Al momento, esiste troppo peccato, tanta infedeltà verso Dio. Vi dovete convertire e dichiararvi a favore di Dio Padre.
Raccontate loro del Cielo, degli Angeli e di tutti i Santi. Dite loro che Noi siamo sempre con loro. Quando raccontate loro di Noi il vostro mondo migliorerà. Potranno così mantenere la loro purezza anche con l'età. Questa è la via che voi dovete seguire. Così guarite la vostra terra. Date ai vostri bambini questa possibilità. Se non parlate loro di Noi, sarà difficile che essi trovino la via verso di Noi. Se non raccontate di Noi distruggete la loro via verso il Regno dei Cieli e ostacolate anche la Purificazione della terra. Solo chi alleva i propri figli con Noi, aiuta con efficacia, a salvare il mondo.
Non è mai troppo tardi, per fare il primo passo. Cominciate e amate tutti bambini, raccontate loro di Noi e così, crescerete una generazione che crede di nuovo in Noi e in Dio Padre. Chi è colui che fa affidamento su Dio e fa del male? Nessuno, figli miei. Così scacciate Satana dalla vostra terra. Più siete e più avete forza. Chi è pieno della forza di Dio vince l'Avversario.
(Ha parlato per prima Maria e poi Dio Padre).
L’AMORE VERO
Non bisogna confondere l'amore vero con quel sentimentalismo che presiede a tanti colloqui... Che cos'è l'amore vero? Quello che non consiste nel mantenere il silenzio su ciò che ci separa, ma nel confessare coraggiosamente la Verità che sola può di nuovo unirci tutti. S. Fozio, vera colonna dell'Ortodossia, l'ha scritto in lettere d'oro : "Dire la verità è il più grande atto di carità". Questa Verità è stata data una volta per tutte. Non dobbiamo "camminare con i nostri tempi" sotto il pretesto di amare i nostri fratelli, se questo cammino deve condurre alla distruzione della verità e a quella dei nostri fratelli.
di p. Cirillo
OPERA DEI "TABERNACOLI VIVENTI"
Il grande dono di Gesù agli uomini d'oggi tramite Vera Grita
21-XII-1967
Gesù. (mentre scrivevo a p. G.) Tu non devi avvertire, devi obbedire. Tu devi portarmi alle anime. Se tu hai dimenticato il compito che ti ho affidato, sappi che prowedo lo con la Grazia. Scriverai a tratti la pratica della "mia via d'Amore", e i lumi che ti darò vengono e verranno solo da Me. lo ho gettato i "semi" in te, ed ora devono affondare nel terreno dell'anima tua, marcire, e mettere le radici. A poco a poco, capirai. Se ho scelto te? Perché tu rappresenti l'umanità fragile, povera di virtù, tribolata, sofferente; la misera umanità che anela a Dio, ma non potrebbe mai sollevarsi senza di Me, senza la mia Mamma. lo trarrà motivo per la mia Gloria. Gli sfiduciati potranno awicinarsi a Me. Tutte le anime e ogni anima che mi riceve sotto le Specie Eucaristiche può diventare tabernacolo vivente. Ecco, lo sono: nell'anima che mi riceve nell'umiltà, nella carità coi fratelli ora, quest'anima faccia partecipi altre anime del mio Dono: di Me, della mia Grazia. Sono lo nell'anima, anche per donarmi ad altre anime. Fuori delle mura della chiesa mi porti, e in ogni fratello con cui tratta dia Me. Sì, sorrida per Me, con Me; parli con carità e prudenza per Me, e tutto faccia per Me. Sia la giornata di quest'anima in cui lo voglio fare dimora quale Tabernacolo Vivente, penetrata di Me ogni ora di più. A sera lo consolerà quest'anima che tanto posto mi ha fatto in essa e tanto mi avrà lasciato lavorare per mezzo suo fra le altre anime acciocché Io potessi raggiungerle, inseguirle e parlare Loro. Devono vedermi, devono conoscermi, e voi, voi anime benedette per mio santo Mezzo dal Padre mio, siete i "tralci", siete i "semi", siete i "Portatori di Gesù". A questa scuola ci si prepara ogni giorno, ora per ora, ma l'anima che vorrà ricevermi non solo per sé, ma anche per donarmi ad altre anime, deve ritornare "piccola" e simile ad un fanciullo che fiducioso si abbandona nella braccia del padre suo. Quanta umiltà deve essere in quest'ultima! Carità, amore, umiltà, obbedienza ai miei Desideri. Queste virtù sono pilastri fondamentali nel "Portatore di Gesù Eucarestia". Al resto, a tutto ciò che manca all'anima, supplirò Io. Sì, Firenze, Torino, Roma...: ecco un solco tracciato ove far cadere i "semi" della mia Parola.
L’ITALIA
negli Scritti di Luisa Piccarreta
Dal Volume 14 - Ottobre 27, 1922
(…)
Onde avendosi ritirato, è ritornato di nuovo, tutto afflitto, che moveva a pietà, e gettandosi nelle mie braccia come per trovare riposo; ed io, nel vederlo, Gli ho detto: “Che hai Gesù, così afflitto?” E Gesù: “Ah, figlia mia, tu non sai nulla di quello che vogliono fare! Vogliono giocarsi Roma! Se la vogliono giocare gli stranieri, gli stessi italiani; sono tali e tante le nefandezze che faranno, che sarebbe minor male se la terra sboccasse fuoco per incenerirla, che ciò che faranno. Vedi, da tutte le parti sbucano genti per affluire insieme e darne l’assalto, e quel che è più, sotto vesti di agnelli, mentre son lupi rapaci che vogliono divorare la preda. Che unioni diaboliche! Si stringono insieme per aver più forza e darne l’assalto. Prega, prega! E’ l’ultimo precipizio di questi tempi, in cui la creatura vuole precipitarsi”.
La nube della non-conoscenza
Un chiarimento su alcuni problemi che possono presentarsi nel corso della contemplazione: il rifiuto della curiosità intellettuale propria dell’animo umano, e la distinzione
dei gradi e delle parti tra la vita attiva e quella contemplativa
Ma ecco che mi chiedi: «Che cos’è quella cosa che si intromette nel mio lavoro? È buona o cattiva?». Se, come dici, si trattasse di una cosa cattiva,
allora resto sorpreso dal fatto che viene ad accrescere così tanto la devozione di un uomo. Infatti, talvolta ho la netta impressione che si ottenga grande conforto ad ascoltare le sue ispirazioni. Queste mi fan piangere
amaramente, allorché mi muovono a compassione ora per la passione di Cristo, ora per la mia propria miseria o per altri motivi che mi sembrano senz’altro santi e di grande aiuto. Per questo ritengo che quella
casa non può assolutamente essere cattiva. Ma se invece è buona, e per di più mi fa del gran bene con le sue dolci ispirazioni, allora mi sembra molto strano che tu mi ordini di ricacciarla, e così
lontano poi, sotto la nube d’oblio».
La tua mi pare proprio una domanda pertinente: per questo cercherò di risponderti meglio che posso, anche se in maniera sempre inadeguata.
Innanzitutto, quando mi chiedi cosa sia quella cosa che vuole intromettersi a tutti i costi nel tuo lavoro, prestandosi perfino ad aiutarti, rispondo che si tratta di una visione
chiara e penetrante da parte della tua mente, che è la facoltà razionale dell’anima.
E quando mi chiedi se è una cosa buona o cattiva, dico che è fondamentalmente buona per sua natura, poiché la ragione è un raggio della rassomiglianza
con Dio. Ma l’uso che se ne fa può essere buono o cattivo. Buono, quando la ragione riesce, per grazia, a farti aprir gli occhi sulla tua stessa miseria, sulla passione di nostro Signore, sulla bontà e
sulle opere meravigliose di Dio nelle sue creature, sia quelle corporali che quelle spirituali. Allora non c’è da meravigliarsi se accresce a tal punto la tua devozione, come tu stesso dici.
Ma vi è anche un cattivo uso della ragione, che si ha quando questa si gonfia d’orgoglio e di quella curiosità di sapere e di erudizione che si può ritrovare
in certi uomini di chiesa. Questi si dan da fare per avere una reputazione non di umili scolari nelle cose divine e di maestri nell’umile devozione, ma di orgogliosi scolari del diavolo e di maestri di vanità
e menzogne. Ma anche tutti gli altri uomini e donne, siano essi religiosi o secolari, fanno cattivo uso della ragione, quando questa li gonfia d’orgoglio e di curiosità per tutte le vanità terrene e li
rende avidi di lodi, ricchezze, sfarzi inutili e popolarità di questo mondo.
Se però mi chiedi il motivo per cui devi ricacciare tutto ciò sotto la nube d’oblio, dal momento che si tratta di una cosa fondamentalmente buona e che per di più,
una volta usata bene, si rivela di grande aiuto nell’accrescere la tua devozione, ti rispondo prontamente in questo modo.
Devi sapere che esistono due tipi di vita all’interno della santa chiesa: una è la vita attiva, l’altra è quella contemplativa. Delle due la prima è
inferiore, la seconda è superiore.
La vita attiva ha due gradi, uno inferiore e uno superiore, così come la vita contemplativa ha due gradi, uno inferiore e uno superiore.
Ancora, queste due maniere di vita sono così strettamente legate. pur nella loro diversità, che non è possibile viverne Una senza una parte dell’altra. Tant’è
vero che la parte superiore della vita attiva è ancora la stessa parte inferiore della vita contemplativa. Pertanto nessun uomo può dirsi pienamente attivo se non è, almeno in parte, contemplativo; allo
stesso modo, non ci può essere un vero contemplativo, almeno in terra, che non sia in parte attivo.
La vita attiva inizia e termina in questa vita, non così la vita contemplativa. Essa, infatti, inizia in questa vita, ma dura per sempre. Quella parte che Maria ha scelto non
le sarà tolta mai. L’attivo si preoccupa e si affanna per molte cose; il contemplativo invece si accontenta di una sola.
La parte inferiore della vita attiva consiste in opere di carità e misericordia corporale, tutte cose buone e oneste. La parte superiore della vita attiva, che è poi
quella inferiore della vita contemplativa, è fatta di varie cose: efficaci meditazioni spirituali, una chiara coscienza della propria miseria, oltre a dolore e contrizione; una pietosa e compassionevole considerazione
della passione di Cristo e dei suoi servi; un’immensa gratitudine e lode a Dio per i suoi doni meravigliosi, per la sua bontà e le sue opere in tutte le creature, materiali e spirituali.
Ma la parte superiore della contemplazione, così come la si può vivere su questa terra, è tutta racchiusa in questa oscurità e in questa nube della non-conoscenza,
con un impulso d’amore che spinge a cercare atastoni nel buio il puro essere di Dio; sì, lui e lui solo.
Nella parte inferiore della vita attiva l’uomo agisce esteriormente e sta, per così dire, al di sotto di se stesso o. Nella parte superiore, che è poi quella inferiore
della vita contemplativa, l’attività dell’uomo riguarda la sua interiorità, per cui egli si trova al suo stesso livello. Nella parte superiore della vita contemplativa, invece, l’uomo si innalza
al di sopra di se stesso ed è inferiore, solamente a Dio. Sì, al di sopra di se stesso, perché è suo fermo proposito ottenere per grazia quello che non può conseguire per natura, cioè
l’unione con Dio in spirito: essere una sola cosa con lui in conformità d’amore e volontà.
E come è impossibile, dal nostro punto di vista terreno, giungere alla parte superiore della vita attiva senza aver lasciato per un poco di tempo quella inferiore, così
non si può passare alla, parte superiore della vita contemplativa senza aver lasciato per un poco di tempo quella inferiore. Allo stesso modo, com’è sconveniente e dannoso per chi è impegnato nella
meditazione fissare l’attenzione sulle proprie azioni esteriori — già fatte o da fare, per quanto possano essere sante in se stesse —, così è senz’altro sconveniente e dannoso,
per chi lavora in questa oscurità e in questa nube della non-conoscenza con un affettuoso slancio d’amore verso Dio in se stesso, lasciare che si frapponga tra sé e il suo Dio qualche pensiero o meditazione
sui doni meravigliosi di Dio, sulla sua bontà e sulle sue opere in tutte le creature, materiali e spirituali, per quanto questi pensieri possano essere santi, piacevoli, o comunque di grande conforto.
Ed è per questo motivo che ti dico di sopprimere questi pensieri così sottili e insidiosi, e di ricoprirli con una fitta nube d’oblio, anche se sono santi e promettono
fermamente di aiutarti a raggiungere la meta. È l’amore, infatti, che può portare a Dio già in questa vita, e non il sapere. E per tutto il tempo in cui l’anima dimora in questo corpo mortale,
la nostra acuta comprensione nei riguardi delle cose spirituali, e in particolar modo di Dio, è contaminata da ogni sorta d’immaginazioni che rendono impuro il nostro lavoro u. Di conseguenza, ci sarebbe veramente
da meravigliarsi se tutto questo non dovesse farci cadere in grave errore.
Consacrazione al Sangue di Gesù Cristo.
Signore Gesù che ci ami e ci hai liberati dai nostri peccati con il tuo Sangue, Ti adoro, Ti benedico e mi consacro a Te con viva fede. Con l'aiuto del tuo Spirito m'impegno
a dare di tutta la mia esistenza, animata dalla memoria del tuo Sangue, un servizio fedele alla volontà di Dio per l'avvento del tuo Regno. Per il tuo Sangue versato in remissione dei peccati, purificami da ogni
colpa e rinnovami nel cuore, perché risplenda sempre più in me l'immagine dell'uomo nuovo creato secondo giustizia e santità. Per il tuo Sangue, segno di riconciliazione con Dio tra gli uomini,
rendimi docile strumento di comunione fraterna. Per la potenza del tuo Sangue, prova suprema della tua carità, dammi il coraggio di amare Te e i fratelli fino al dono della vita. O Gesù Redentore, aiutami a portare
quotidianamente la croce, perché la mia goccia di sangue, unita al tuo, giovi alla redenzione del mondo. O Sangue divino, che vivifichi con la tua grazia il corpo mistico, rendimi pietra viva della Chiesa. Dammi la
passione dell'unità tra i cristiani. Infondimi nel cuore grande zelo per la salvezza del mio prossimo. Suscita nella Chiesa numerose vocazioni missionarie, perché a tutti i popoli sia dato di conoscere, amare
e di servire il vero Dio. O Sangue preziosissimo, segno di liberazione e di vita nuova, concedimi di preservare nella fede, nella speranza e nella carità, perché, da Te segnato, possa uscire da questo esilio
ed entrare nella terra promessa del Paradiso, per cantarti in eterno la mia lode con tutti i redenti. Amen.
La terra, travolta dai loro metodi malvagi, gemerà di dolore
Mia amatissima figlia, sapessi quanto ho bisogno di essere consolato in questo momento in cui così tanti sono caduti lontano da Me. Le Mie Lacrime scorrono a torrenti, mentre l‟esercito di Satana, posseduto da uno dei più vili dei suoi demoni, Gezabele, ha indotto in tentazione molti di coloro che dicono di rappresentare Me. Quante cose hanno dimenticato e quanto poco si ricordano della Mia Promessa di ritornare!
Il momento della Mia Seconda Venuta si avvicina velocemente e l‟esercito di Satana si è raccolto in gran numero, pronto a dare battaglia contro quelli che Io chiamo Miei. Questo malvagio esercito sarà guidato dai Miei nemici e non c‟è niente che non faranno per cercare di ingannare il mondo affinché creda alle loro falsità. Parlando nel Mio Nome, prenderanno con sé santi uomini e donne e diventeranno una forza di cui tener conto. Accolti con grande soddisfazione da un mondo laico, cambieranno la faccia della terra e sulla loro scia provocheranno la rovina.
La terra, travolta dai loro metodi malvagi, gemerà di dolore e ciò sarà attestato da un grande sconvolgimento. Ogni malvagio atto di profanazione che essi infliggeranno al Mio Corpo, si manifesterà attraverso i cambiamenti del clima, la perdita dei raccolti, le modificazioni nell‟atmosfera ed un diluvio di enorme portata; ci saranno poche nazioni sulla terra che non saranno colpite a causa delle loro azioni. Mio Padre infliggerà grandi sofferenze su di loro.
Per ogni persona che condanneranno nel Mio Nome, anch‟essi saranno condannati. Per ogni azione dolorosa che infliggeranno ai figli di Dio, anche loro subiranno lo stesso dolore.
L‟inferno che essi porteranno a milioni di persone, provocherà una punizione simile ai fuochi che bruciano ogni giorno nell‟abisso eterno.
Le Porte del Cielo gli verranno sbattute in faccia ed essi urleranno in agonia quando, nell‟Ultimo Giorno, saranno accecati dalla Mia Luce. Essi fuggiranno, da codardi quali sono, cercando di trovare riparo dalla Mia Giustizia, ma non vi saranno luoghi in cui trovar sollievo.
Accecati, essi correranno e cadranno, ma non ci sarà alcun posto dove andare. Rimarranno indietro, poiché nessuno di loro avrà l‟energia o la forza di volontà di chiedere il Mio Aiuto, in quanto, costoro hanno interamente gettato via la Vita che avrebbero potuto avere, ma di cui non potranno più avvalersi.
AscoltateMi adesso, poiché Io dichiaro solennemente, che l‟uomo che vive secondo la Mia Parola e che rimane leale a Me, non ha nulla da temere. L‟uomo che Mi maledice e che chiude risolutamente la porta dietro di lui, al Mio Regno, sarà cacciato via.
Il vostro Gesù
24 Novembre 2014
lunedì 1 luglio 2019
Per poter entrare nel Regno dei Cieli, avete bisogno di un cuore puro.
Maria Madre di Dio
Mettete quindi la vostra vita al servizio di Dio, altrimenti non entrate nel Regno dei Cieli.
Per poter entrare nel Regno dei Cieli, avete bisogno di un cuore puro.
Un cuore puro può essere conquistato qui in terra.
La purificazione può avvenire in molti modi diversi.
Ogni visita in Chiesa che viene fatta con buone intenzioni, vi aiuta a raggiungere un cuore puro. Figli miei, durante la Santa Messa vi vengono regalate infinite grazie. Accettatele con riconoscenza. Sono per voi la via, che conduce al Paradiso.
Vivere il Purgatorio già qui in terra, è una grande grazia.
La vostra terra al momento è come un vulcano.
Maria Madre di Dio
Il cambiamento succederà.
La vostra terra al momento è come un vulcano.
La divisione fra il bene e il male accadrà presto e quando sarà il momento, siate certi, che Nostro Padre, Dio l'Altissimo, non aspetterà a lungo per intervenire con la Sua divinità.
Iscriviti a:
Post (Atom)