Una profezia francese contro il turco (1).
Popoli che, nella noia, trascorrete i giorni e le notti in perpetua tristezza: ecco il tempo che i nostri dolori ’ e i nostri più sensibili mali si cambieranno in allegrezza. Quella che videsi, un tempo, assoggettarsi i Re più potenti, questa fiorente Bisanzio avrà, infine, il suo posto quando, bagnata nel proprio sangue, non troverà nessun difensore. Cristiani, non vi perdete d’animo, se lo sforzo d’un nuovo vincitore sarà, un giorno, vostra eredità: poiché io veggo un divin Sole che per salvarvi dalla bufera dissiperà tutte le nubi.
Una santa inspirazione predirà la perdizione della città ribelle dichiarando per tre volte, che il potente Re dei Re manda un Uomo al popolo fedele. Venite, dunque, a cercarlo, poiché dev’esservi caro, poiché tergerà le vostre lagrime : e metterà fine, in tutto l’Universo, alle vostre tempeste e al vostri inverni con le vittoriose sue armi. Forse, vi sembrerà ignoto o di origini basse, ma egli è d’illustri natali: di quelli dei vostri Sovrani più antichi, coi loro favori e con l’assistenza divina. Che i vostri mortali languori cessino, oggi, i rigori che i vostri cuori gioiscano; è lui che deve liberarvi poiché dovrà massacrare il lupo onde siete la preda. Io veggo la santa umiltà fare qualche difficoltà nell’ascendere al trono supremo; ma l’Angelo che verrà infine lo persuaderà di ricevere il diadema. Gli prometterà ogni onore, gloria, potenza e benessere: e, per di più infallibil segno, il Patriarca benedirà tale missione e profetizzerà ch’egli sarà supremo Monarca.
Allora vedrete rifiorire la pace e vedrete morire i vostri tormenti e il vostro martirio: chè chi regna in Oriente e comanda su l’Occidente cadrà sotto il suo Impero. Voi che aspirate a grandezze e voi che mettete il vostro cuore nel giro di una corona, applaudite tutti colle mani e voi tutti, altra gente, che questo Monarca circonda. Voi, infaticabili soldati, venite in folla, a combattere per una sì giusta vittoria; verrà, così, la felicità che guida all’eternità, e vi coronerà di gloria.
Ma, intanto, convertitevi e, di cuore, piegate i ginocchi innanzi all’eterna potenza perchè il vostro Salvatore vi comunichi il suo favore, il suo amore e la sua assistenza.
(1) Questa profezia la riportava II Corriere d Italia il 27 Ot tobre 1912.
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