intervistato dal Direttore di Rivelazione Samuel Colombo 28/04/2020
Buongiorno don Enrico e grazie per aver accettato questa intervista. So che di questi tempi non è facile parlare. So che non è facile esporsi a difesa della sana dottrina cattolica contro l’impostura dominante di una falsa chiesa che ha occupato il soglio pontificio e ora mette a morte i suoi nemici.
Prima di andare subito al punto ci dia qualche informazione personale. Lei è sacerdote da quanti anni?
Sono sacerdote da tre anni e mezzo, una vocazione adulta. Sono sacerdote diocesano incardinato nella Diocesi di San Severo (Fg). Ho svolto la mia attività pastorale di vice parroco per tutto questo tempo.
Chi è per lei oggi il papa? Francesco o Benedetto XVI?
Innanzitutto vorrei dire che non è questione di simpatia o di sentire più vicino un papa rispetto ad un altro: è questione di verità. Non ci possono essere due papi contemporaneamente. Io ritengo che, per il fatto che papa Benedetto XVI non abbia debitamente rinunciato al munus petrino, nella sua declaratio, come richiesto dal can. 332 §2 per la validità dell’atto delle sue dimissioni, egli rimanga il Vicario di Cristo. Come ha affermato, qualche studioso ben qualificato, Benedetto XVI ha rinunciato all’esercizio attivo del ministero ma non all’officio petrino; in altri termini è come se egli abbia rinunciato a ‘fare’ il papa ma non a ‘essere’ il papa. Questo dato di fatto, dal punto di vista canonico, viene poi confermato dall’atteggiamento successivo assunto da Benedetto XVI, il quale non ha rinunciato a farsi chiamare Santità, al nome, a firmarsi con la sigla che spetta solamente al pontefice regnante, P.P. (Pontifex Pontificum), è rimasto nel territorio Vaticano, ha mantenuto la talare bianca ed è intervenuto più volte in questi ultimi sette anni. Il titolo poi di papa emerito è qualcosa di insignificante e tanto più lo è il concetto di ministero ‘allargato’.
Lei dice messa in comunione con Benedetto XVI?
Celebro in unione con Benedetto XVI, essendo ancora egli il Vicario di Cristo in terra. Ho maturato in coscienza infatti la decisione che non avrebbe più alcun senso celebrare in unione con chi non è il papa legittimo, anche se viene riconosciuto tale dalla maggioranza. E coloro che celebrano in unione con il papa legittimo non possono essere certamente scismatici; piuttosto possono essere, in questa situazione anomala, ingiustamente sanzionati o scomunicati.
Cosa ne pensa delle dichiarazioni del Cardinal Danneels, riportate anche da Mons. Antonio Livi da poco deceduto, dove appunto si è parlato di una vera e propria mafia di San Gallo (questione mai smentita dal Vaticano) che ha fatto eleggere invalidamente Bergoglio al soglio pontificio? Lei pensa che con Bergoglio la Massoneria ecclesiastica abbia ormai preso il controllo della chiesa?
Penso che le dichiarazioni del card. Danneels siano molto attendibili e veritiere, per il fatto che egli faceva parte di quel gruppo definito da lui stesso come ‘mafia’ di San Gallo. Inoltre, ciò che colpisce è proprio il fatto che queste dichiarazioni non siano mai state smentite ufficialmente e trattate con termini chiari; piuttosto il card. Danneels ha ricevuto tutti gli onori e gli elogi al momento della sua dipartita. Se è vero che bisogna parlare bene dei morti è anche vero che bisogna spiegare quello che essi hanno detto chiaramente e pubblicamente in vita. Dalle dichiarazioni del card. Danneels dunque possiamo dedurre, ragionevolmente, che papa Benedetto XVI abbia ricevuto forti pressioni per dimettersi e che coloro che hanno orchestrato nel segreto l’elezione del card. Bergoglio, secondo la Costituzione Apostolica “Universi Dominici Gregis”(n.81), sono scomunicati latae sententiae. Queste dichiarazioni sono un segno evidente che la massoneria ha ormai preso il controllo della chiesa o meglio, più in generale, che questa neo-chiesa favorisca la massoneria. La cosa più tragica è che la maggior parte dei cattolici non se accorge oppure sta bene così nell’indifferenza. D’altronde già san Pio da Pietrelcina affermava nel 63’ che la massoneria era già arrivata alle ‘pantofole’ del papa. Di cosa stupirsi allora? Mi chiedo, dunque: se la massoneria non avesse influenza nella chiesa come potremmo spiegare, per esempio l’articolo che il card. Ravasi ha pubblicato il 14/02/2016 su ‘Il Sole 24 ore’ dal titolo suggestivo – Cari fratelli massoni – con il quale egli cerca di promuovere il dialogo e il perseguimento di valori comuni tra la massoneria e il cattolicesimo?! I documenti della Chiesa non parlano forse chiaro?! I battezzati affiliati alla massoneria non sono forse scomunicati?! Quale dialogo e valori comuni può avere un cattolico con i massoni?! E come potremmo spiegare altrimenti la partecipazione del card. Parolin alle riunioni del Club Bilderberg, chiaramente di ispirazione massonica?! E come potremmo spiegare ancora – secondo uno studio di padre Paolo Siano – il fatto che Bergoglio abbia ricevuto, nel solo periodo 2013-2017 almeno 67 lodi esplicite o implicite da massoni di tutto il mondo?! Può un cristiano cattolico ‘gradire’ o meglio ‘tollerare’ le lodi e gli apprezzamenti della massoneria?! E potremmo fare tanti altri esempi…
Se dico che Bergoglio è eretico, apostata, idolatra.. Lei che cosa mi dice?
Io penso che un papa legittimo possa cadere in eresia, apostasia o idolatria, solo se perdesse la ragione oppure se egli non godesse della grazia del suo stato; ma questa seconda ipotesi non è possibile. Gesù stesso infatti ha dato a Pietro il mandato e il compito di confermare i fratelli nella fede quando ha detto: “Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli”. (Lc 22, 31-32). Ora, Bergoglio al posto che confermare i cattolici nella fede, li disorienta, instilla dubbi sulla dottrina e sui dogmi, apre strade al relativismo morale, li conduce in eresia soprattutto non rispondendo chiaramente agli appelli di correzione e di chiarimenti che gli vengono fatti da più parti (divenendo così strumento di divisione) e, infine, addirittura egli permette i riti pagani in Vaticano benedicendo gli idoli: tutto questo avvalora la tesi che egli non è il papa legittimo scelto dallo Spirito Santo. Per il card. Bassetti, per esempio, questi problemi non si pongono neanche: egli afferma, infatti, che chi non è d’accordo con ciò che dice e fa Bergoglio è libero di andarsene per la sua strada. Ma non è piuttosto chi si erge sopra il Vangelo e la Tradizione che sta andando per un’altra strada?
Con Bergoglio infatti non si può più parlare di santa chiesa cattolica apostolica istituita da Gesù Cristo e fondata sulla roccia che è Pietro. Su tale Chiesa, che oggi è rappresentata da Benedetto XVI, infatti, le porte degli inferi non prevarranno. Con Bergoglio abbiamo a che fare con una nuova falsa chiesa, chiamata ‘chiesa della misericordia’ che magistralmente è stata fatta passare come la stessa santa chiesa cattolica apostolica. Sono stati ingannati molti vescovi e sacerdoti oltre che fedeli. E cosa ancor più grave, i pastori con il loro silenzio costante hanno contribuito a portare avanti questa nuova falsa chiesa. A lei la parola..
Il vescovo R.H. Gracida ha affermato pubblicamente che il card. Bergoglio è il papa di una chiesa che però non è la Chiesa cattolica. Anche altri esponenti autorevoli del clero hanno usato espressioni simili, per esempio mons. Lenga. Possiamo dire, però, più in generale, che ormai lo spirito cattolico si sta perdendo. Un segno evidente è proprio il ‘misericordismo’ ovvero l’atteggiamento di una chiesa che annuncia la misericordia di Dio ma senza la conversione dal peccato, senza chiamare i peccati con il loro nome. Ecco perché sant’Alfonso De’ Liguori afferma: “Ne manda all’inferno più la misericordia di Dio che la sua giustizia” ovvero molte persone vanno all’inferno per una falsa concezione che hanno in vita della misericordia di Dio e presumono così di salvarsi senza un vero pentimento dei propri peccati. Altre caratteristiche di questa neo-chiesa sono descritte bene, per esempio, dalla Beata C. Emmerich, la quale vedeva profeticamente, per i nostri giorni, il formarsi di “una chiesa grande, strana e stravagante, nella quale tutti dovevano essere ammessi per essere uniti e avere uguali diritti…” In pratica la Beata C. Emmerich vedeva una chiesa fondata sui diritti umani e non sulla volontà di Dio e sulla sua legge. E ancora mons. F. Sheen profetizzò per i nostri giorni il formarsi di “una chiesa mondana, ecumenica e globale [ovvero] una federazione di chiese”. Ciò che caratterizza la neo chiesa è la rottura con la Tradizione e la creazione di nuove dottrine. Non a caso anche mons. C.M. Viganò parla di una neo-chiesa non più cattolica. Egli ha affermato di recente ad un media portoghese che: “Lo scopo di questa neo-chiesa non è quello di portare il popolo eletto a riconoscere il Messia, come per la Sinagoga; non è quello di convertire e salvare tutte le genti prima della seconda venuta di Cristo, come per la Chiesa Cattolica, ma è quello di costituirsi come braccio spirituale del Nuovo Ordine Mondiale e fautrice della Religione Universale. In questo senso la rivoluzione conciliare ha dovuto prima demolire l’eredità della Chiesa, la sua millenaria Tradizione, dalla quale traeva la propria vitalità̀ e autorità̀ come Corpo Mistico di Cristo, poi liberarsi degli esponenti della vecchia Gerarchia, e solo recentemente ha iniziato a proporsi senza infingimenti per quello che intende essere”. Da queste parole di mons. C.M. Viganò capiamo meglio che si sta realizzando in pieno quanto il Catechismo della chiesa cattolica descrive come segno degli ultimi tempi (cf. nn. 675-677), ovvero “l’apostasia dalla verità”. Certamente il silenzio dei pastori fedeli è determinante per la costruzione di questa neo chiesa non più cattolica.
Lo scopo della Massoneria ecclesiastica a quanto pare è quello di istituire un’unica religione mondiale. Anche perché Bergoglio non solo invoca l’unione tra tutti i cristiani ma è disposto ad inginocchiarsi anche di fronte ad altre religioni… Lei che ne pensa?
Nella fede cattolica sappiamo che la volontà di Dio è che tutte le genti riconoscano in Gesù Cristo il solo Salvatore, il Messia. La Scrittura lo afferma chiaramente quando dice per esempio: “Tutti i popoli che tu hai creato verranno e si prostreranno davanti a te, Signore, per dare gloria al tuo nome” (Sal 86, 9). E ancora: “Sì, tu solo sei Santo e tutti i popoli verranno e si prostreranno dinanzi a te, perché i tuoi giudizi son divenuti manifesti” (Ap 15, 5). Nella fede sappiamo che questo avverrà; quando e come non lo sappiamo. Sappiamo però che è necessario lo slancio missionario e l’annuncio del kerygma perché il progetto di Dio si realizzi pienamente. Gesù Cristo stesso infatti ha conferito un mandato ai suoi Apostoli dicendo: “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato” (Mc 16, 15-16). Inoltre sappiamo, per fede, che solo Gesù è la nostra pace (cf. Ef 2,14). E ancora, Gesù ci ha detto chiaramente quali sono le conseguenze della non accoglienza della sua parola e della sua persona, quando egli pianse su Gerusalemme poco prima di andare incontro alla sua passione. Come allora, ancora oggi dice il Signore: “Oh, se tu pure conoscessi, almeno in questo giorno, quello che giova per la tua pace! Ma ora è nascosto ai tuoi occhi. Verranno sopra di te dei giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte! Distruggeranno te e i tuoi figli in mezzo a te, e non lasceranno in te pietra sopra pietra, perché tu non hai conosciuto il tempo in cui sei stata visitata” (Lc 19, 41-44). Ecco perchè senza Gesù Cristo non ci potrà essere un regno di pace sulla terra, quella pace che solo Dio può donare ed è frutto dello Spirito Santo. Il tentativo della massoneria è quello di instaurare un Nuovo Umanesimo senza Cristo, una nuova religione senza la croce ovvero la Religione Umanitaria, dove al centro c’è l’uomo e non Cristo, vero uomo e vero Dio, Colui che solamente “svela pienamente l’uomo all’uomo” (GS 22), Colui che è il solo e unico Redentore. La massoneria pretende invece di realizzare un mondo di pace, di fratellanza e di benessere materiale, di sviluppo integrale dell’uomo: tutto questo, però, senza Gesù Cristo, il Re della pace e il Dio con noi. La massoneria persegue un regno in terra costruito dalle mani dell’uomo, ciò che il Catechismo definisce uno pseudo messianismo intramondano (Cf. ccc. 675-677). Questo progetto, è destinato a fallire, perché Gesù ci ha detto: “senza di me non potete fare nulla” (Gv 15, 59). Tenendo presenti queste cose possiamo capire meglio il contenuto della promessa della Madonna a Fatima ovvero il trionfo del suo Cuore Immacolato. Ai nostri giorni è importante più che mai consacrarsi spesso a lei, pregare il rosario tutti i giorni e il più possibile e vivere nella grazia di Dio, per sfuggire agli inganni di questo psuedo messianismo in atto. Il trionfo del Cuore Immacolato di Maria infatti, avverrà quando solo Cristo regnerà nei cuori degli uomini: e questo è certo che avverrà!
Bergoglio ha sempre cercato di sminuire la figura della Santa Vergine. La Mamma Santissima è stata paragonata ad una postina, ad una donna qualunque rinnegando la sua Immacolata Concezione ed ora anche il suo ruolo di Corredentrice.. Lei che ne pensa?
Per un cattolico è una grande ferita al cuore ogni volta che viene sminuita la grandezza della Beata Vergine Maria, nostra Madre e Regina, tutta ripiena di ogni bontà e grazia, lei che è l’Immacolata, la Meditarice di tutte le grazie e la Corredentrice, titolo quest’ultimo che fa parte in pieno del patrimonio della Tradizione. Come si fa a non reagire, a non sdegnarsi, quando alla nostra mamma celeste non viene dato l’onore che merita e non viene ella stessa esaltata sopra tutte le creature, per il fatto che Dio stesso l’ha esaltata sopra ogni creatura? San Bernardo dice: “De Maria numquam satis” – Tutto quello che i santi, il popolo di Dio, i poeti, i cantori e gli artisti hanno predicato e celebrato, scritto, detto, cantato o raffigurato di Maria, è ancora nulla rispetto a ciò che è la sua gloria presso Dio. Per questo, condivido pienamente ciò che mons. C.M. Viganò, di recente ha affermato nell’intervista con A.M. Valli, quando ha detto che:
“I fedeli – e lo stesso Clero – sono scandalizzati dal modo in cui Bergoglio parla della Madonna, dalla disinvoltura con cui si permette di sminuire e umiliare la Sua santissima persona, senza mai usare i titoli che Le spettano e guardandosi bene dal ribadire l’insegnamento costante della Chiesa”. Per capire meglio il clima generale che si respira nella neo-chiesa nei riguardi del culto mariano e della devozione mariana mi viene in mente ciò che disse padre Raniero Cantalamessa quando, nelle sue prediche per l’Avvento alla Curia Romana, manifestò la sua preoccupazione sul fatto che ‘troppa devozione’ a Maria può essere di ‘ostacolo’ al riavvicinamento con i protestanti e noi cattolici dovremmo piuttosto riconoscere che “abbiamo contribuito a rendere Maria inaccettabile ai fratelli protestanti”. Io penso che la priorità per un cattolico non sia quella del riavvicinamento con i protestanti ma quella di prendere seriamente in considerazione i continui appelli della Vergine Maria iniziando dal messaggio di Fatima; questo dovrebbe preoccupare la Chiesa incominciando dai suoi vertici! Se pensiamo poi alla ‘follia’ d’amore dei santi per la nostra Madre celeste, come può non accendersi in noi il desiderio di amarla sempre più e sempre meglio con tutte le espressioni che l’amore comporta e con tutti i titoli onorifici che Ella merita? Perciò, penso che ciò che contraddistinguerà sempre più i veri cattolici dai falsi cattolici, sarà la vera devozione a Maria, come san Luigi di Montfort e i grandi santi ‘mariani’ hanno mirabilmente scritto, insegnato e testimoniato con la loro vita.
Che cosa ne pensa di questa insistenza di Bergoglio nel voler sempre mettere al centro gli immigrati? Vuole forse favorire la diffusione dell’islam nel nostro Paese?
Penso che sia giusto, umano ed evangelico accogliere gli immigrati, specialmente quelli che cercano di migliorare le loro condizioni di vita, e accoglierli bene e nel nome di Gesù Cristo. Soprattutto è giusto salvare vite se in difficoltà per qualsiasi motivo queste vite si trovino in difficoltà. Allo stesso tempo, però, uno stato sovrano come quello italiano deve garantire la sicurezza e la stabilità, in primis, dei suoi cittadini. Il principio di sovranità nazionale è un principio legittimo. Il ‘sovranismo’ invece è una degenerazione di questo principio. Perciò, penso sia altresì importante denunciare apertamente il fatto che i viaggi degli immigrati clandestini, molte volte, sono finanziati dai poteri forti proprio con l’intento di destabilizzare le sovranità nazionali speculando sulle immigrazioni e sulle povertà di molte persone disposte ad intraprendere questi viaggi.
È difficile capire le intenzioni di Bergoglio nel sostenere un’immigrazione senza criteri; penso che questo si possa spiegare con il fatto che la neo-chiesa abbia aderito al piano del Nuovo Ordine Mondiale, come sostenuto da mons. C. M. Viganò, piano che persegue, tra gli obiettivi principali, l’indebolimento delle sovranità nazionali in vista della creazione di un unico governo europeo o mondiale.
Eliminazione del peccato, dell’inferno e della Giustizia divina con il suo “chi sono io per giudicare”. Lei non pensa che questo sia un altro dei piani che sta portando avanti la Massoneria ecclesiastica?
Certamente il relativismo morale si è diffuso sempre più negli ultimi decenni e ora sembra essere diventato la normalità. Papa Benedetto, nei suoi recenti appunti ha affermato che dalla ‘rivoluzione’ del 68’ in poi abbiamo assistito al “collasso della teologia morale cattolica che ha reso inerme la Chiesa di fronte a quei processi [rivoluzionari] nella società”. Il senso del peccato e il concetto stesso di peccato come grave offesa a Dio, infatti, sono scomparsi progressivamente dalla società ma anche dal ‘vocabolario’ della Chiesa cattolica. La Chiesa ha sempre insegnato a distinguere il peccato dal peccatore. Il peccatore è una persona infinitamente amata da Dio. Gesù ce lo ha rivelato massimamente dicendo di essere venuto nel mondo per cercare e salvare ciò che era perduto (cf. Lc 19, 10) e che c’è più gioia in cielo per un peccatore che si converte che per novantanove giusti (cf. Lc 15, 10). E quale altra dimostrazione doveva darci Nostro Signore, più della sua morte di Croce, sacrificio espiatorio per i nostri peccati? Il peccato, però, deve essere giudicato dai ministri della Chiesa e soprattutto dai Vescovi: se i ministri non dicono più cosa è peccato e cosa non lo è, secondo Dio, allora ne consegue la confusione morale e il relativismo. Sono tante le persone che oggigiorno si sentono giustificate a vivere nel peccato perché affermano che la Chiesa ormai è cambiata e permette ciò che prima non permetteva. E in questo modo si ingannano le anime. Tante anime non credono neanche più all’esistenza dell’inferno e questo è il più grande inganno del demonio. San Pio da Pietrelcina diceva a coloro che dubitavano dell’esistenza dell’inferno: “Ci crederai quando ci andrai!”. Certamente, poi, già da anni vi è la regia nascosta della massoneria che promuove anche nella chiesa il relativismo morale e il tentativo di adattare il Vangelo e la Chiesa di Cristo ai tempi che cambiano. Negli ultimi anni, però, questa regia nascosta è venuta allo scoperto. Le profezie della Madonna di Quito, che risalgono agli anni a cavallo tra la fine del 1500 e l’inizio del 1600, sono di un’attualità impressionante e rivelano proprio questi piani nascosti della massoneria. Così anche a tal riguardo i messaggi della Madonna a don Stefano Gobbi.
Intronizzazione di Pachamama in Vaticano, un idolo pagano. Lei non pensa sia un fatto grave?
Dopo la proiezione di immagini sulla facciata della Basilica Vaticana nel giorno dell’Immacolata, l’8 dicembre 2015, “immagini relative a clima e ambiente, nuovi dogmi dell’ideologia dominante” – come scrive A. Socci – e dopo la riabilitazione di Martin Lutero con l’intronizzazione della sua statua, il 13 ottobre 2016, mese dedicato alla Madonna, pensavamo di aver già visto tutto. E invece siamo rimasti ancora più sgomenti nel vedere quelle immagini e video relativi al sinodo dell’Amazzonia tenutosi a Roma nell’ottobre scorso. Gli occhi fanno ancora fatica a credere che tutto ciò sia avvenuto realmente. La Bibbia parla chiaro: il peccato di idolatria e la commistione di culti pagani con quello del Dio vero, provocano l’ira e il castigo di Dio. Leggiamo, per esempio, nel libro del Deuteronomio: “Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese di Egitto, dalla condizione servile. Non avere altri dèi di fronte a me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù in cielo, né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a quelle cose e non le servirai. Perché io il Signore tuo Dio sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione per quanti mi odiano, ma usa misericordia fino a mille generazioni verso coloro che mi amano e osservano i miei comandamenti“(Dt 5, 6-10). E ancora: “Gl’idoli delle nazioni sono argento e oro, opera di mano d’uomo. Hanno bocca e non parlano; hanno occhi e non vedono; hanno orecchi e non odono e non hanno respiro alcuno nella loro bocca. Siano simili a loro quelli che li fanno, tutti quelli che in essi confidano” (Sal 135, 15-18). Io penso che si è potuti arrivare fino a questo punto a causa di un concetto sbagliato di inculturazione a monte oltre che per mancanza di fede; un conto è infatti prendere degli elementi pagani, purificarli e risignificarli in senso cristiano e un altro conto è la commistione delle credenze. Mi chiedo inoltre dove sia l’annuncio del kerygma in tutto questo. Il vescovo emerito di Belem-Amazzonia, mons. J. L. Azcona Hermoso ha detto chiaramente che: «In quei riti c’è il diavolo, c’è la magia. La nostra Signora non è la Pachamama, ma è la Vergine di Nazaret». Alcuni esorcisti, poi, hanno confermato queste cose. Mons. Viganò inoltre ha affermato che bisogna riconsacrare la Basilica di san Pietro e le altre chiese profanate da questi riti idolatrici. Io penso che non a caso il Signore, proprio in apetura del sinodo amazzonico, abbia dato un messaggio ad Akita, per mezzo del suo angelo. Suor Sasagawa ha infatti dichiarato che: “Domenica, 6 ottobre, alle 3.30 ad Akita, dopo trent’anni un angelo è apparso davanti a me (suor Sasagawa) come circa 30 anni fa. L’angelo per prima cosa mi ha detto qualche cosa di privato. La buona cosa da diffondere a tutti è: “Copritevi con le ceneri”, e “per favore pregate il Rosario Penitenziale ogni giorno”…
Per lei Bergoglio è il falso profeta precursore di quello che il Catechismo della Chiesa Cattolica chiama con il nome di anticristo?
Al numero 675 del Catechismo si dice che “la massima impostura religiosa è quella dell’Anti-Cristo, cioè di uno pseudo-messianismo in cui l’uomo glorifica se stesso al posto di Dio e del suo Messia venuto nella carne”. In questo senso certamente Bergoglio con la sua predicazione e la sua missione sta spianando la strada all’avvento di questo regno dell’Anticristo. (cf. 2Ts 2, 1-12) Lo spirito dell’anticristo infatti è già presente nel mondo ed è incarnato da tutti coloro che negano che Gesù è Dio venuto nella carne (2Gv 7). L’Anti-Cristo che verrà, perciò, sarà colui che governerà tutto il mondo opponendosi a Cristo, riducendolo a un profeta umanitario o a un benefattore qualsiasi dell’umanità. Quando Bergoglio afferma che “urge un’autorità politica mondiale” oppure serve un “nuovo umanesimo”, “è necessario un nuovo ordine mondiale” (e molte altre espressioni di questo tipo), capiamo che in questo modo di parlare non c’è al centro Gesù Cristo; piuttosto il nome di Cristo Gesù sembra scomparire o essere del tutto marginale in questi progetti e patti globali. Ecco perche padre P. Kramer, grande studioso di queste tematiche, (come riportato già in un post di Rivelazione) afferma che: “La falsa e contraffatta Chiesa della Massoneria usurperà il nome e assumerà la falsa identità della Chiesa cattolica; ma sarà massonica ed ecumenica in sostanza. Sarà chiaramente e ovviamente un falso cattolicesimo, perché le sue dottrine non saranno apostoliche e la sua disciplina si opporrà ai costumi e consuetudini universali della Chiesa. Questo sarà “l’inizio dei dolori” di cui Nostro Signore parlò nel Vangelo“. (Mt 24, 8). Con queste parole capiamo meglio in che senso la neo-chiesa attuale favorisca l’avvento dell’Anti-Cristo.
Secondo lei stiamo vivendo il periodo degli ultimi tempi?
Certamente viviamo gli ultimi tempi, quelli che precedono il trionfo del Cuore Immacolato di Maria, tempi nei quali, da quanto fu rivelato a papa Leone XIII tramite un’esperienza mistica, Satana ha intrapreso l’ultima battaglia contro la Chiesa di Cristo. Penso, a tal riguardo, che le parole di Sr. Lucia di Fatima, nella sua intervista a padre Fuentes del 1957, siano davvero illuminanti per capire i tempi che viviamo. Dice sr. Lucia: “Padre, la Santissima Vergine non mi ha detto esplicitamente che siamo giunti agli ultimi tempi, ma ci sono tre ragioni che mi spingono a crederlo. La prima ragione è che Ella mi ha detto che il diavolo è in procinto di ingaggiare una battaglia decisiva contro la Vergine. E questa battaglia decisiva è lo scontro finale, da cui una parte uscirà vittoriosa e l’altra sconfitta. Dobbiamo scegliere sin da ora da che parte stare, se con Dio o con il diavolo. Non c’è altra possibilità. La seconda ragione è che Ella ha detto a me ed ai miei cugini, che il Signore aveva deciso di dare al mondo gli ultimi due rimedi contro il male, che sono il Santo Rosario e la Devozione al Cuore Immacolato di Maria. Questi sono gli ultimi due rimedi possibili, il che significa che non ce ne saranno altri. La terza ragione è che, nei piani della Divina Provvidenza, quando Dio è costretto a punire il mondo, prima di farlo cerca di correggerlo con tutti gli altri rimedi possibili. Ora, quando vede che il mondo non presta alcuna attenzione ai Suoi messaggi allora, come diciamo nel nostro linguaggio imperfetto, Egli ci offre ‘con un certo timore’ l’ultima possibilità di salvezza, l’intervento della Sua Santissima Madre. Lo fa ‘con un certo timore’ perché, se anche quest’ultima risorsa non avrà successo, non potremo più sperare in nessun tipo di perdono dal Cielo, perché ci saremo macchiati di quello che il Vangelo definisce un peccato contro lo Spirito Santo. Questo peccato consiste nell’aperto rifiuto, pienamente consapevole e volontario, della possibilità di salvezza che ci viene offerta. Non dimentichiamo che Gesù Cristo è un Figlio molto buono e non ci permetterà di offendere e disprezzare la Sua Santissima Madre. La secolare storia della Chiesa conserva le testimonianze dei terribili castighi inflitti a quanti osarono attaccare l’onore della Sua Santissima Madre, dimostrando quanto il Nostro Signore Gesù Cristo abbia sempre difeso l’Onore di Sua Madre”.
Lei conosce don Alessandro Minutella? Che cosa ne pensa della battaglia che sta portando avanti?
Si, certo, don Alessandro è un sacerdote di fede cattolica, di coraggio e di onestà intellettuale, oltre che essere molto preparato. La battaglia che sta portando avanti è la battaglia per mantenere vivo lo spirito cattolico in questo tempo di apostasia, in unione con il papa legittimo.
Lei non pensa che tra noi cattolici si debbano unire le forze e fare sentire la nostra voce? Non tanti focolai ma un unico focolaio pronto a combattere la battaglia fino alla fine conservando la fede come diceva San Paolo. Perché secondo lei i sacerdoti invece temporeggiano, tacciono? Che cosa frena più di tutto le gambe?
Penso di sì, bisogna unire le forze e soprattutto far capire che c’è una parte del popolo di Dio, anche se una minoranza e non compatta in sé stessa, che non ci sta, che non si riconosce più in questa neo-chiesa e che vuole rimanere nella Tradizione cattolica. Penso che l’ostacolo più grande per molti sacerdoti nell’esporsi sia il fatto di ritrovarsi, poi, soli ed emarginati da tutti e di perdere le sicurezze umane. Il problema fondamentale, poi, è che la verità cattolica sembra ormai identificarsi con il consenso della maggioranza. E sembra che l’unica preoccupazione della gerarchia e dei media sia quella di non dare visibilità e importanza a coloro che resistono e si oppongono. Questi infatti vengono facilmente isolati, rimossi, messi a tacere, screditati e incasellati, tutti allo stesso modo, nella categoria dei cattolici estremisti, dei bigotti o dei cattivi in malafede. Emblematico, per esempio, è il caso dei monaci eremiti scozzesi scomunicati. È significativo, poi, ciò che il card. Kasper ha affermato in una recente intervista: “Coloro che causano paure sono piccoli gruppi che sono apertamente contro il Papa. Ma bisogna sapere e tenere presente che sono pochi, pochissimi, anche se fanno molto rumore attraverso i media. Non attribuite loro alcuna importanza”. Inoltre, il card. Kasper ha affermato ancora che “non si potrà più tornare indietro perché il popolo vuole un Papa normale e umano, che non sia imperiale come quelli del passato”. Sinceramente si rimane sgomenti davanti a queste affermazioni e capiamo che veramente si è creato qualcosa di nuovo.
Ha paura di condanne, sanzioni? Ha paura di essere scomunicato da questa chiesa che dice di essere della misericordia ma in realtà impone un regime sotto il quale diventa pericoloso opporsi..?
Se rimanere cattolico significa essere sanzionato o scomunicato penso che non bisogna avere paura. Penso che l’unica paura che dobbiamo sempre avere sia quella di offendere il Signore con il peccato, con l’eresia e con la diffusione di false dottrine. Se siamo mossi da questo spirito non dobbiamo temere nulla, soprattutto il giudizio degli uomini. È meglio prepararsi al giudizio di Dio con la propria vita, la quale passa in fretta, e con la consapevolezza che nessun uomo potrà fuggire dal giudizio di Dio. Ecco perché Pietro e gli Apostoli risposero a coloro che volevano farli tacere e intimavano loro di non predicare più nel nome del Signore Gesù Cristo: “Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini” (At 5, 28). E ancora, san Paolo ci dice: “Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema! L’abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema! Infatti, è forse il favore degli uomini che intendo guadagnarmi, o non piuttosto quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se ancora io piacessi agli uomini, non sarei più servitore di Cristo!” (Gal 1, 8-10).
Perché secondo lei Mons. Viganò vive nascosto? Tenendo anche presente la dichiarazione di Ettore Gotti Tedeschi in un’intervista delle Iene dove disse: “Il Vaticano può commissionare omicidi..“
Penso che mons. Viganò stia pagando il prezzo della verità e sappiamo che la verità dà fastidio a coloro che scelgono le tenebre della menzogna. Mons. Viganò ha offerto, con i suoi interventi, una chiara e realistica visione della situazione attuale della chiesa che lui stesso definisce ormai neo-chiesa. Chissà se arriveranno mai delle risposte alle sue dichiarazioni e alle sue riflessioni? Mi capita di sentire diverse persone ‘di chiesa’ parlare di mons. Viganò in senso negativo ma probabilmente non hanno mai letto una riga di quello che egli ha pubblicato.
Coronavirus, che cosa ne pensa? Secondo lei al di là dei piani che ci possono essere dietro, non pensa possa essere anche un avvertimento divino?
Ci vuole uno sguardo soprannaturale per comprendere i segni dei tempi. Dio ci parla in tanti modi e non solo nella preghiera, nella sua Parola e tramite i suoi profeti ma anche negli eventi della storia umana. Se Dio permette il diffondersi di questo virus su scala planetaria, sicuramente ci sta parlando anche in questo dramma. Cosa vorrà farci capire il Signore a cui nulla sfugge e a cui tutto è presente? Forse un avvertimento, un richiamo per tutto il mondo? Io penso proprio di sì. La veggente di Garabandal, Conchita, intervistata di recente da Glen Hudson, ha confermato questa ipotesi. Ella ha fatto intendere che il grande avvertimento, che la Madonna nel 1961 aveva detto che sarebbe succeduto ad un sinodo della Chiesa, è iniziato. Ecco le sue parole che riguardano questi giorni di prova: “Dio ci sta distaccando dalle cose di questo mondo. Nel silenzio della Chiesa o nella nostra casa, ora siamo in grado di fare un esame di coscienza in modo da poter pulirci da ciò che ci impedisce di ascoltare chiaramente la Voce di Dio. Con sincerità possiamo chiedere a Dio di dirci cosa vuole da noi oggi e continuare a farlo ogni giorno. Trascorrete più tempo possibile con Dio in chiesa, da qualche parte nella vostra casa o dove trovate il silenzio. Lui è tutto ciò di cui abbiamo bisogno“. Ecco perché, interpretando gli avvenimenti con uno sguardo soprannaturale, possiamo comprendere che, anche questo periodo di grande prova e sofferenza per l’umanità, è un tempo di grazia, di purificazione, nel quale ognuno di noi è chiamato a prendere consapevolezza del male fatto per convertirsi e ritornare a Dio con tutto il cuore. Solo tornando a Dio l’umanità troverà pace.
Chiese chiuse a Pasqua. Lei non pensa sia uno scandalo? Gregorio Magno durante la peste fece una processione e chiese l’aiuto a Dio. Bergoglio invece chiude le chiese. Anche questo fa riflettere, non le pare?
Tanti sacerdoti e fedeli sono rimasti sconcertati dall’atteggiamento troppo remissivo dei Vescovi nei confronti dello Stato italiano. Anche in questo caso penso che il Signore abbia permesso tutto questo per fare aprire gli occhi a molti cattolici su quale sia il problema reale ovvero una più generale crisi di fede partendo dai vertici. Come potremmo spiegare altrimenti il fatto che il 25 aprile si siano verificati diversi assembramenti organizzati di persone in Italia per commemorare la Liberazione e qualche giorno prima sia stata profanata una celebrazione eucaristica con 14 persone, e tutto questo nel silenzio quasi totale dei Vescovi?! E tutti gli altri casi simili?! Come potremmo spiegare poi il fatto che alcuni parroci siano stati abbandonati proprio dai loro vescovi, i quali avrebbero dovuto alzare la voce per far rispettare il diritto di culto e la sacralità delle celebrazioni?! È molto suggestivo notare, per esempio, come Vittorio Sgarbi prenda apertamente le difese di un parroco al posto del suo Vescovo. Sicuramente l’atteggiamento di fede dei Papi, dei Padri della Chiesa e dei i santi, in tempo di pestilenza e di grandi prove, ci interpella e ci giudica; dovremmo sentirci esortati piuttosto a seguire i loro esempi.
Lei lo sa che dopo questa intervista ci saranno buone probabilità che riceva forti pressioni?
Si, ne sono consapevole. Questa intervista potrà suscitare le reazioni più diverse. Sono anche consapevole, però, che il Signore a volte si serve di strumenti insignificanti, come può essere il sottoscritto, per scuotere e illuminare le coscienze. Da parte mia: “So infatti a chi ho dato la mia fiducia” (2Tm 1, 12).
Dio la benedica! E grazie.
Grazie a voi per la pazienza e a tutti coloro che da oggi in poi faranno una preghiera anche per me. Dio vi benedica sempre!
Il "Piccolo resto" è ancora molto esiguo, spero che altri sacerdoti e vescovi prendano coraggio e si uniscano.
RispondiEliminaGrande don Enrico ... ma specialmente "coraggioso" ... come deve essere un vero apostolo di Gesù.
Sono completamente d'accordo. E sono un altro dei resistenti. Viva sempre la nostra antica ed eterna Fede, come tramandataci nei secoli. Che Gesù abbia pietà di noi e la Madonna Santissima e San Michele Arcangelo ci AIUTINO!
RispondiEliminaBellissimo quanto scritto da unknow 22/9/2020. Sono con voi
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