Cristianesimo vissuto
Eccoti dunque nelle sue linee generali, l'idea di quello che fa Dio e di quello che devi fare tu. Da una parte l'azione di Dio, e dall'altra la tua. Queste due azioni devono svolgersi isolatamente e indipendentemente l'una dall'altra? No, certo; esse devono tenersi per mano e l'una deve trar seco l'altra. Per la formazione della tua vita, Dio non può far nulla senza di te, e tu non puoi far nulla senza di lui. Se tu non le presti il tuo concorso, la sua azione non ti penetra; e se la sua azione non ti penetra, la tua azione non è che un'agitazione sterile e inutile.
Le due azioni devono procedere di pari passo. Ma qual è quella che deve dirigere il movimento? È forse necessario domandarlo? Quando Dio ci chiama, ci dice sempre: Seguimi. T'è forse capitato di vedere che in qualche caso Dio abbia detto: passa davanti a me? Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, porti la sua croce e mi segua51.
Venite dietro a me, seguitemi, disse Nostro Signore a tutti i suoi discepoli52. È sempre così ch'egli ci chiama. Dunque devi seguire Dio. Ecco come ciò si pratica. Dio con la sua azione produce in te quello scotimento, che mi sono studiato di farti intendere, e che è la grazia attuale. Se tu ti presti a questo movimento, egli s'impossessa di te e tu alla tua volta entri in azione, poi sei sostenuto dall'azione della grazia per vedere, amare ed eseguire quella precisa parte di dovere che t'incombe. In tal modo la tua azione è provocata, sostenuta e misurata da quella di Dio. Questa unione per l'appunto è la tua forza. lo posso tutto in colui che mi fortifica, dice S. Paolo53. Il dovere in tali condizioni ti è reso doppiamente facile: anzitutto perché non ne prendi troppo né troppo poco, poiché è Dio che lo misura; poi perché non sei solo a portarlo, giacche Dio è con te. È per questa ragione che Nostro Signore chiama giogo il dovere. Il giogo suppone sempre due teste, sulle quali poggia contemporaneamente. Che ci può essere di duro e di difficile in un lavoro che Dio fa in comune con te? Capisco benissimo che, quando tu vuoi agire da solo e senza curarti dell'azione di Dio, sei facilmente schiacciato: il compito è veramente troppo pesante per le tue sole spalle.
Dunque bisogna cominciare con accettare quello che Dio fa, ed agire in conformità di questa accettazione. Colui che bestemmia contro Dio, mormorando contro il tempo e gli avvenimenti, le prove e i contrattempi, le sofferenze e gl'incontri spiacevoli. costui non vuol saperne dell'azione di Dio, non vuoi sottomettersi, ed è in opposizione con Dio; come vuoi che possa in seguito agire cristianamente? Deve piegarsi per forza. Quando al contrario tu sai accettare, che belle preghiere scaturiscono dal tuo cuore! come si anima il tuo coraggio! Come s'ingrandiscono le virtù della pazienza, dell'abnegazione, della fortezza, della generosità, della confidenza e dell'amore! Ad un'anima che sa accettare, Dio può giungere a domandar tutto, anche il martirio; ed essa ne sarebbe capace. L'anima che mormora non è capace di nient'altro che d'inquietarsi e d'accasciarsi.
Quando l'azione di Dio si esercita su di te sotto forma di consolazione, oh! sei pronto ad accettarla. Si, tu pigli la consolazione, ma che ne fai? Stai li a godertela, e in questo godimento ti riposi e per esso dimentichi il tuo dovere. E così non segui Dio, il quale aveva versato nell'anima tua questa goccia d'olio, per renderle la facilità nel dovere, il vigore e lo slancio nel suo cammino. E tu, disconoscendo le attenzioni della bontà divina, ne pigli pretesto per addormentarti in una pigrizia gaudente ed egoista. E se corrispondi cosi malamente agli inviti ed alle sollecitazioni del tuo Dio, ti meravigli di non fare dei progressi? Comprendi un po' meglio la sua azione, sappi seguirlo con maggior sincerità, e vedrai come ti diventerà facile progredire.
Guarda come anche qui la vita cristiana è positiva e pratica. Quello che bisogna accettare è la situazione del momento come Dio la dispone. Non si tratta di sognare altre condizioni; bisogna pigliare quelle in cui ti trovi e pigliarle quali si presentano, e profittarne per fare il proprio dovere.
Dimmi se può esserci alcunché di più positivo. È forse anche perché è troppo positivo che i codardi e i fantastici ne hanno paura.
François de Sales Pollien
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