sabato 17 giugno 2023

Uno che si espone al sole lo riceve in pieno. Se invece di una sola persona, fossero due che si esponessero al sole, lo riceverebbero in pieno tutte e due, e il sole donerebbe a entrambe la medesima forza di luce e di calore.

 


“ Il diario mistico di Camilla Bravi” 


Il seguente passo difficile nel diario di Camilla riguarda la dimensione del suo amore per Dio ed esige una chiarificazione. 

Camilla desidera di amare Dio più di quanto Lo ami ogni altra creatura ad eccezione della Madonna: sarà mai possibile? 

Che l’amore di Camilla superi quello di Santi quali Giuseppe, Giovanni, Maddalena e tanti altri fa difficoltà ad ammetterlo, a meno che si intenda nel senso chiaritole da Gesù: «Donandoti i miei desideri infiniti ed effettuandoli Io stesso in te». È chiaro che in questo caso l’amore infinito di Dio supera l’amore di qualsiasi creatura, compreso quello della Vergine. 

Si sa che in Paradiso il «lumen gloriae» sarà qualcosa di aggiunto alle facoltà puramente umane, per cui «vedremo Dio come Egli è» (1 Gv 3, 2) e Lo «conosceremo come siamo conosciuti» (1 Cor 13, 12), ossia ci sarà piena trasparenza tra Dio e gli eletti in forza della presenza di Dio in ciascuno di essi. La nostra capacità di amare sarà potenziata all’infinito come la luce intellettuale. Pur rimanendo ogni eletto con la propria individualità, le differenze di «comprensione» e di «amore» saranno per così dire sopraffatte dall’unica infinita pienezza di Dio, che sarà «tutto in tutti» (1 Cor 15, 28). Come il sole che dopo un temporale risplende in tutte le gocce d’acqua sospese agli alberi, i beati del Paradiso risplenderanno tutti dello stesso Sole Divino, e rispecchiando ciascuno la luce e l’amore degli altri, ciascuno sarà ricco della ricchezza di tutti. 

Pur ammesso questo, lo scritto di Camilla non è esente da difficoltà. Lo riportiamo come è. 


20 agosto 1951. 

Sto leggendo la vita di suor Consolata. Vi trovo tante cose e istruzioni che, se l'avessi letta qualche anno prima, oggi avrei pensato che il mio canto d'amore e altre frasi e istruzioni di Gesù a mio riguardo, le avrei prese da suor Consolata, tanto sono identiche o si rassomigliano alle mie. 

Gesù mi istruì così con le sue ispirazioni: «Uno che si espone al sole lo riceve in pieno. Se invece di una sola persona, fossero due che si esponessero al sole, lo riceverebbero in pieno tutte e due, e il sole donerebbe a entrambe la medesima forza di luce e di calore. Così Io, Sole divino, amo infinitamente tutte le mie creature e ad ognuna di esse Io dono tutto Me stesso. Ma solamente quelle anime che si donano a Me senza alcuna riserva, con un abbandono completo, fidando nel mio Amore infinito e onnipotente, ricevono da Me tutto il mio Amore con i miei desideri, il quale le purifica e le santifica». 

«E siccome queste persone desiderano solamente che Io viva in esse con tutta la mia pienezza d'Amore, allora Io le accontento e dono ad esse senza misura, e le aiuto a cooperare al mio Amore e alle grazie che Io dono loro. Se un'anima riceve mille talenti deve giungere alla pienezza dell'amore corrispondendo per mille talenti. Se un'altra invece riceve solo cento talenti, deve corrispondere per cento talenti. Sappi che Io dono l'Amore e le grazie a tutte le anime, ma in quella misura che ognuna ha la capacità di ricevere ciò che Io le ho donato». 

«Io appagherò il tuo e mio desiderio, e per questo Io e la Madonna perfezioneremo il tuo canto incessante d'amore, portandolo a quella santità che Noi in te vogliamo. E così, non soltanto ora, ma anche quando sarai con Me in Paradiso, entrerai con i miei desideri infiniti nel tuo canto d'amore, e Io continuerò in te, nel cuore di tutte le mie creature, in tutto il creato, sino alla fine dei secoli, ad amarmi, credere e confidare per tutti e a pregarmi per ottener loro fede, speranza, amore, luce, forza, dolcezza, perdono, clemenza e salvezza». 

«E ti donerò anche tanti atti d'amore quanti sono i reprobi e dannati, affinché con il tuo canto tu possa riparare per essi al mio Amore ch'essi hanno disprezzato e misconosciuto; e in più te ne darò il merito». 

«In quanto poi ad amarti più di tutte le mie creature, dimmi: ti ho forse amata meno e ti amo forse meno di suor Consolata? Se, per esempio, a lei ho perdonato qualche peccato, a te ne ho perdonato un numero illimitato, e questo perché t'amo più di tutte. Io ti ho perdonato molto, perché ti amo tanto, perché Io sono l'Amore misericordioso venuto sulla terra per i peccatori. Quando un peccatore, anche il più miserabile, si dona a Me con amore e fiducia, Io lo rendo felice e gran santo, perché egli è atto a sfamare il mio Amore misericordioso». 

«A te, povera traviata, che sebbene convertita vivi nel mondo, Io posso concedere di amarmi più di tutte le creature ad eccezione della Madonna, purché tu corrisponda alle mie grazie con la capacità che ti ho dato d'amarmi». 

«Ma ricordati che posso effettuare in te questo tuo desiderio, perché tu ti sei donata a Me con tutto lo slancio e il fervore della tua anima, del tuo cuore e delle tue forze, con abbandono totale senza limite, decisa a tutto soffrire affinché Io ti spogli di te e ti rivesta di Me, e avvenga tra Noi l'unità, e Io solo resti a vivere in te. Ma soprattutto posso effettuare questo tuo desiderio perché ti sei donata senza riserva al mio Amore, non soltanto infinito e misericordioso, ma onnipotente». 

«Tu credi che, malgrado la tua miseria e che tu sia la più miserabile delle mie creature, lo possa farti gran santa; tu credi che lo possa con la mia onnipotenza concederti la grazia particolare grandissima e privilegiata che tu desideri. Perché tu lo credi, Io lo farò, ma in modo e in grado diverso di suor Consolata». 

«Ma come?». 

«Donandoti in più i miei infiniti desideri, ed effettuandoli Io stesso in te, perché essendo essi infiniti tu non potresti effettuarli; e, quello che più conta e vale, dandoti i miei Meriti, come se tu li effettuassi. Questo lo farò in te mediante il tuo canto d'amore che Io stesso ti ho ispirato, affinché tu possa amarmi più di tutte le mie creature, ad eccezione della Madonna. Non solo amerai Me più di tutti, ma amerai più di tutte le mie creature anche la Madonna, e porterai più anime al nostro Cuore». 

«Tu sei il peccatore più miserabile. Sei l'oggetto della mia misericordia, ne sei la preda, e sta' certa che sfoggerò in te tutto il mio Amore misericordioso. Sì, Io in te ho sempre sfoggiato solo il mio Amore misericordioso». 

«Per te sempre perdono, sempre grazie, anche straordinarie, per te sempre il mio aiuto, perché in ogni tua caduta Io ti rialzavo; per te sempre la mia forza nella lotta; sempre la mia grazia per sottrarti all'avvilimento e al turbamento; per te le prove, le cadute per purificarti e farti comprendere il tuo nulla; per te la confidenza, l'abbandono e la fede nel mio Amore potente e infinito; per te la Vergine mia Madre, perché con lo Spirito Santo suo Sposo mi formi nel tuo cuore. Io ti ho attesa anni e anni, durante la tua vita traviata; ti ho strappata da Satana mentre stavi per essere sua preda per sempre, quando tentavi di ucciderti. A te tante grazie anche dopo la tua conversione». 

«A te tanta luce e tanto Amore; a te, a volte, anche le mie confidenze. Per te il mio Cuore dolcissimo e quello di Maria. A te il mio Sitio, i miei desideri infiniti. In te la continuazione della mia dolorosa passione. A te il canto d'amore incessante in tutti, e in tutto il creato, anche quando sarai in Paradiso». 

«Ora tu desideri di amarmi in tutto il creato, in tutti i cuori e amarmi anche per i dannati dell'inferno, chiedendomi un atto d'amore in te, in più di quello che ti dono, per quanti sono i dannati, perché desideri amarmi anche per loro e riparare per loro. E io appagherò questo tuo desiderio perfezionando il tuo canto incessante d'amore e facendoti santa». 

«Comprendi ora che quando un'anima si dona totalmente e fiduciosamente al mio Amore onnipotente e infinito, le dono, oltre il mio Amore, i miei desideri infiniti e li effettuo in lei? Sei convinta che puoi amarmi, dopo la Madonna, più di tutte le mie creature? Continua, ripeti il tuo canto, che Io lo perfezionerò in te. Questo tuo canto è anche una continua preghiera perché Io ti conceda sempre più fede e abbandono nel mio Amore infinito, misericordioso e onnipotente». 

O Gesù, mi sento come schiacciata sotto il peso del tuo Amore! Rendimi degna di lasciarti vivere in me. Maria Santissima, rinchiudete il mio canto nella fortezza del vostro Cuore, nell'unica fiamma d'Amore che unisce il nostro Cuore a quello di Gesù. 

Orio Nardi

Nessun commento:

Posta un commento