lunedì 3 luglio 2023

L'UOMO E LE SUE TRE ETA’

 


V Carità

In questa 2a età, l'amore al prossimo cresce come un albero rigoglioso.

Si comincia a sentire l'amore a tutto quanto c'è sulla faccia della terra, ad eccezione che al peccato, a somiglianza di Dio che nulla odia di quanto ha creato.

Bisogna vedere in ciascuna persona al di là della sua scorza, il più delle volte inappetente o addirittura repellente, ciò che interiormente è o potrà divenire, a somiglianza di Dio che ama gli uomini, quasi sempre in peccato, non per quello che sono, ma per quello che potranno divenire.

Bisogna amare tutti, compatire e aiutare tutti, pregare per tutti, spegnendo ogni antipatia. Nessuno deve essere morto nel cuore nostro; altri potranno essere nostri nemici, ma noi non dobbiamo essere nemici a nessuno.

Un bisogno potente di soccorrere tutti ci deve spingere: « La carità di Cristo ci spinge » (2 Cor. 5,14).

Bisogna che di tutti ci interessiamo, o personalmente o per mezzo della S. Vincenzo: di poveri, di ammalati, di orfani, di carcerati, di disoccupati, ecc., avendo sempre per massima di fare da noi, senza importunare altri, tutto quello che è possibile fare.

L'ideale della carità è di entrare in una congregazione religiosa di carità o di apostolato e di farne le opere pur restando nel secolo. In questa 2a età la carità va prendendo il suo pieno sviluppo e giunge alla vigilia della maturazione, che verrà poi nella 3a età.

Padre Ildebrando A. Santangelo


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