domenica 13 aprile 2025

GESU' EUCARISTIA l’amico che ti aspetta sempre

 


Apostoli delL’EUCARISTIA

 

Gesù ha bisogno di apostoli che vadano per il mondo irradiando la luce e il fuoco dell’Eucaristia. Quanto grande e immenso è il tesoro dell’Eucaristia e non lo valorizziamo a sufficienza! Immaginiamo un mondo in cui gli uomini non conoscano né usino il fuoco. Starebbero nelle tenebre, con notti senza luce e senza calore, assumendo cibi crudi, con una cultura primitiva... Un mondo arretrato, fatto di freddo e oscurità, un mondo triste. Bene, supponiamo che uno di loro scopra il fuoco con tutti i suoi vantaggi e le sue qualità. E si renda messaggero del fuoco in tutto il mondo, percorrendo villaggi e città per portare loro il tesoro scoperto. Se quest’uomo lasciasse in ogni luogo una piccola lampada di luce, insegnando agli abitanti a conservarla e a sfruttare nelle loro case tutte le proprietà e i vantaggi del fuoco... non la conserverebbero con molta attenzione, considerando quel «fuoco sacro» un dio venuto a dare loro una nuova vita, più gioiosa e felice?

E noi che cosa ne facciamo dell’Eucaristia? Il mondo in cui viviamo è pieno di freddo e di oscurità spirituale, perché manca il fuoco di Dio. Molti uomini vivono nelle tenebre del peccato, senza luce né calore interiore. E Gesù è lì, il fuoco divino, ad attenderci nel tabernacolo delle nostre chiese; fino a quando? Perché non andiamo ovunque a proclamare i vantaggi e le benedizioni di questo fuoco divino?

Diceva Paul Claudel: «Voi che avete la luce, che cosa ne fate se il mondo è nelle tenebre?». Dobbiamo incendiare la terra nei quattro punti cardinali con il fuoco che sgorga dal Cuore eucaristico di Gesù. Tuttavia Gesù è solo e si sente solo. Dove sono i cattolici che lasciano abbandonato il Cristo nel tabernacolo? Dove sono i veri cristiani? Essere cristiano è essere di Cristo e amarlo con tutto il cuore. Ma Cristo, il Dio amico, fatto uomo, lo troveremo solo nell’Eucaristia. Perciò dobbiamo essere cristiani eucaristici e centrare la nostra vita in Gesù Eucaristia. Ogni vita cristiana deve essere eucaristica per essere piena. Il tabernacolo di Gesù deve essere il punto di partenza e di arrivo di tutte le nostre iniziative umane, cioè, il Gesù del tabernacolo deve essere il punto di riferimento di tutta la nostra vita. Contare su di lui per tutto e non fare nulla senza di lui.

Ciò deve essere essenzialmente importante per il sacerdote, la cui formazione in seminario deve essere sostanzialmente eucaristica, derivata da un’amicizia fondamentale con Gesù Eucaristia. «Un sacerdote vale tanto quanto la sua vita eucaristica, specialmente la sua celebrazione eucaristica... Nessun sacerdote può realizzarsi pienamente se l’Eucaristia non è il centro e la radice della sua vita... Non crediate che le ore spese davanti al tabernacolo siano ore perse o di minor valore pastorale. Quanto si dà a Dio non è mai perso» (Giovanni Paolo II, 16 febbraio 1984). Lo stesso vale per tutti i fedeli cattolici in generale.

Nel tabernacolo si trova l’amico, il «padrone», come dicono ancora in molti luoghi, il maestro, il giudice, il Signore, il nostro grande capitano, come direbbe santa Teresa. Consultiamolo per ogni nostra cosa e non rimarremo delusi. Diventiamo perenni sentinelle del tabernacolo, sempre vigilanti in adorazione permanente. Facciamo in modo che non ci sia nessun tabernacolo abbandonato, cerchiamo la compagnia per Gesù. Egli irradierà infinite benedizioni intorno a Sé...

Ripariamo tanti sacrilegi... Dopo venti secoli cercano ancora Gesù per ucciderlo... Alzati, fratello, e difendi il tuo Signore, accendi nei cuori il fuoco del suo amore. Gesù sta aspettando, non lasciarlo abbandonato. È prigioniero per tuo amore, dagli la libertà del tuo cuore puro e TUTTO per lui.

Portagli molti bambini al tabernacolo, egli si rallegrerà per l’innocenza e la purezza dei bambini. Dagli molta gioia. Rendi felice il tuo amico Gesù e porta per il mondo intero la gioia della tua fede nella presenza viva dell’amico divino, Gesù sacramentato. Organizza turni di adorazione per fargli compagnia. Tu potresti formare gruppi di amici di «Gesù Eucaristia» con questi o simili impegni:

 

Una visita quotidiana a Gesù in chiesa o, se non è possibile, una visita spirituale da casa, ogni giorno;

La comunione, almeno settimanale;

Un’ora santa di adorazione a Gesù, mensile;

Riunirsi in gruppo per parlare dell’Eucaristia.

 

A questi gruppi possono appartenere anche i bimbi, anche se non hanno ancora fatto la prima Comunione.

Importa che tu faccia qualche cosa, come amico di Gesù, perché il suo amore si estenda a tutto il mondo. Non puoi conservare questo tesoro solo per te. Diceva Giovanni XXIII: «Portate il fuoco dell’altare per il mondo e non solo le ceneri». E san Pietro Giuliano Eymard: «Ricordatevi che tutti siete chiamati ad accendere il fuoco fino agli estremi confini del mondo con il tizzone acceso di Gesù Eucaristia».

E per concludere, cantiamo come bambini a Gesù:

Ciao, Gesù, tu sei il mio amico.

Mi ami molto e anche io ti amo.

So che starai sempre con me.

So che ti porto qui nel mio cuore.

 

Amici Tu ed io! Che gran felicità!

Amici per sempre, amici veramente.

 

Ciao Gesù, vieni ad aiutarmi,

Quando ti chiamerò, di corsa accorrerai

se sarò caduto, per rialzarmi.

Se sono contento, Tu vieni a giocare.

 

Amici Tu ed io! Che gran felicità!

Amici per sempre, amici veramente.

 

Ciao, Gesù Eucaristia,

nel tabernacolo, Tu stai aspettandomi.

Voglio salvare i miei fratelli.

Aiutami ad evangelizzare.

Uniti Tu ed io, nella santa comunione.

Amici per sempre, amici veramente.

Angel Peña


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