«Venite a me, come io sono venuto a voi con la mia presenza eucaristica!
Venite al mio tabernacolo, voi tutti che siete affaticati e cercate un rifugio, un conforto.
Venite a me, voi tutti che vi curvate sotto il peso e io vi farò riposare.
Vi farò dimenticare la stanchezza del cammino, l'oppressione della giornata, vi ridarò delle forze fresche.
Vi strapperò alle vostre preoccupazioni, alle vostre inquietudini, alle vostre ossessioni e vi farò gustare la pace dell'abbandono totale.
Vi libererò dall'amarezza o dalla tristezza che le pene e le prove della giornata hanno potuto lasciare nell'anima vostra e vi farò ritrovare il sorriso più sincero.
Vi darò il riposo dell'intelligenza, dissipando i vostri dubbi e le vostre oscurità, facendovi comprendere la mia dottrina.
Vi darò il riposo del cuore, introducendovi nella mia intimità, colmando le vostre aspirazioni più profonde. Condividerò con voi il mio riposo, il riposo divino che è la suprema compiacenza nell'amore».
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