Secondo le visioni del
Ven. Anna Caterina Emmerick
LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTISSIMA MADRE
(Dalla fine della prima Pasqua alla prigionia di San Giovanni Battista)
Erode e Giovanni a Macherus
Da qui inviò altri pastori a Macherus con l'incarico di dire ai discepoli di Giovanni che il popolo riunito a Macherus si disperdesse: quel tumulto era motivo di una prigionia più dura per Giovanni e poteva essere causa della sua morte. Erode e sua moglie erano allora a Macherus. Ho visto che Erode fece chiamare Giovanni Battista alla sua presenza. Erode era seduto in una grande sala vicino alla prigione di Giovanni, circondato da guardie, funzionari e scribi, in particolare erodiani e sadducei. Giovanni fu condotto attraverso un corridoio in questa sala e stava in piedi davanti alla grande porta aperta tra le guardie. Ho visto la moglie di Erode, con grande audacia e sfrontatezza e con un velo, passare davanti a Giovanni per andare a sedersi sul suo trono elevato. Questa donna aveva un aspetto diverso dalle donne ebree. Tutte le sue forme erano taglienti e acute; la sua stessa testa era appuntita e i suoi modi sempre in movimento. Era bella e ben sviluppata; il suo abbigliamento era molto audace e provocante e i suoi vestiti molto aderenti al corpo. Doveva essere motivo di scandalo per ogni persona ben educata, perché catturava con i suoi occhi l'attenzione delle persone.
Erode chiese a Giovanni di dirgli chiaramente cosa pensasse di Gesù, che stava causando tanto tumulto in Galilea: chi era, se avrebbe preso il suo posto, dato che aveva detto che lui (Giovanni) aveva annunciato la sua venuta; che fino ad allora non aveva prestato molta attenzione a quell'annuncio; che ora gli dicesse chiaramente tutta la sua opinione, poiché quell'Uomo, diceva Erode, diceva cose meravigliose, parlava di un regno, si definiva Figlio di un Re nei suoi paragoni, nonostante fosse noto che era figlio di un povero falegname. Allora vidi come Giovanni parlò come se fosse davanti al popolo, con voce intonata e forte, rendendo testimonianza di Gesù. Disse che lui non era altro che un preparatore delle vie; che lui non era nulla in confronto a Lui; che nessuno era stato né poteva essere ciò che Lui era, nemmeno i profeti; che era il Figlio del Padre, il Cristo, il Re dei Re, il Salvatore e Restauratore del Regno! che non c'era alcuna forza contro di Lui, che era l'Agnello di Dio che portava i peccati del mondo, e altre cose simili. Così parlò di Gesù, ad alta voce, definendosi un precursore e preparatore della sua via, e suo umile servitore. Disse tutto questo con tono così appassionato e aveva un aspetto così straordinario nel suo essere, che Erode apparve preso da grande paura e angoscia, e finì per coprirsi le orecchie per non sentire più. Alla fine disse a Giovanni: «Tu sai che ti voglio bene, ma parli di me in un modo che solleva tumulti contro di me, perché mi rimproveri sempre il mio matrimonio. Se moderi il tuo zelo indiscreto e riconosci davanti al popolo il mio matrimonio, ti lascerò libero e potrai andare a insegnare e a battezzare». Allora Giovanni alzò di nuovo la voce contro Erode, con grande severità, e rimproverò la sua vita davanti al popolo e il suo cattivo esempio, e aggiunse: «Conosco i tuoi sentimenti e so che riconosci ciò che è giusto e che ora tremi davanti al giudizio..., ma ti sei caricato di sacchi pesanti, che non ti permettono di muoverti, e ti sei impigliato nelle reti dell'impurità». L'ira della donna in quel momento è indescrivibile, e Erode fu preso da un tale timore che fece immediatamente allontanare Giovanni e lo fece mettere in un'altra prigione che non aveva vista sull'esterno, in modo che non potesse più essere visto dal popolo. Erode ebbe questo incontro con Giovanni a causa del tumulto del popolo che andava al battesimo e perché erano giunte alle sue orecchie, tramite gli erodiani, le meraviglie che Gesù compiva.
In tutto il paese si parlava della severa giustizia che era stata fatta a Gerusalemme su alcuni adulteri che gli erodiani avevano accusato e portato dalla Galilea. Si diceva che i piccoli peccatori venivano puniti e i grandi lasciati liberi, poiché proprio gli erodiani erano amici di Erode, l'adultero, e che questo re aveva imprigionato Giovanni proprio perché gli rimproverava il suo adulterio. Erode non era d'accordo con ciò che accadeva a Gerusalemme. Ha visto come hanno giustiziato questi peccatori. Se Jes leggeva il loro peccato e poi li confinava in un luogo dove c'era una fossa stretta, sul cui bordo si trovavano loro. Da lì prendevano una lama, con cui Jes tagliava loro la gola, e in basso c'erano alcuni incaricati di portare via il cadavere. Cad.fan in una macchina preparata dove veniva loro tagliata la testa. Era il luogo dove in seguito fu ucciso Giacomo.
Il giorno seguente Gesù insegnò ancora tra i contadini. Andrea, Santiago e Giovanni erano venuti in questo luogo con Gesù. Natanaele si trovava nella sua casa alla periferia della città di Gennebris. Gesù disse ai suoi discepoli che sarebbe andato attraverso la Samaria, verso il Giordano, al luogo dei battesimi. Non lontano dal campo dove Gesù insegnava c'era il pozzo di Dothaim, dove Giuseppe fu venduto dai suoi fratelli. Le donne chiesero se fosse giusto mantenere e nutrire i lavoratori che erano rimasti invalidi o malati e non potevano più lavorare. Gesù disse che stavano compiendo un dovere, ma che non dovevano vantarsene, altrimenti avrebbero perso la loro ricompensa. Andò poi alle capanne di quei malati, ne guarì molti e li mandò a insegnare e a lavorare.
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