lunedì 27 luglio 2020

Una nuova malattia



LUNEDÌ 27 LUGLIO 2020

Figli miei, dovete prepararvi per la prossima stagione, perché questa sarà una stagione diversa da qualsiasi cosa vi aspettaste.


Questa stagione porterà molta fame e mancanza.

Coloro che si rifiutano di prepararsi, che si aspettano che gli altri si prendano cura dei loro bisogni, saranno senza. Coloro che non sono stati attenti a rimandare al futuro saranno senza e in grande necessità.

Molti piani contro di te nella notte ( ho visto che intendeva dietro le quinte ). Ci sono quelli   che detengono l' autorità che odiano il mio   popolo e desiderano far loro del male. Hanno in programma di eliminarti.

Sta arrivando una malattia che ucciderà rapidamente gli uomini e queste persone di odio sono dietro la sua diffusione. Si impegnano per il controllo totale. Hanno l'antidoto per la malattia che diffondono. Sanno come prevenirne la diffusione e la risposta è semplice.   Sanno perché sono dietro la sua creazione.

La malattia che si diffonde ora non sarà fatta quando arriverà la nuova malattia. La nuova malattia verrà rilasciata in una determinata area in modo che la sua diffusione possa essere incolpata ( ho visto che intendeva come un particolare porto di spedizione o qualcosa del genere) ma non fatevi ingannare da questo. Quando vedi che è stato rilasciato, vai nei tuoi armadi di preghiera e prega. Prega su te stesso, prega sui tuoi cari, affinché io li possa proteggere.

Prega incessantemente da questo momento in poi, è per le tue stesse vite. Il nemico si sforza di eliminare tutto il Mio popolo dalla terra. Inizierà menzogne ​​viziose su di te e incoraggerà gli altri a ucciderti. Solo quelli che proteggo possono sopravvivere in qualsiasi momento in ciò che sta arrivando.

Tutto ciò di cui ti ho avvertito nella Mia Santa Parola accade ora. Rimani sulla Mia Parola e sii trovato in Me. Presto tornerai a casa.

NOTA:   Quando il Signore ha detto che ci sarà molta fame e mancanza, si è aperta una visione spirituale e ho visto gente impazzita per le strade, rompere le finestre, ribellarsi, agire in modo davvero stupido, perché non stanno ottenendo qualcosa che si aspettavano. Questi disordini non saranno organizzati come i disordini che si verificano ora, le persone corrono dappertutto e rompono i finestrini, rompono i finestrini della macchina e incolpano gli altri per tutti i loro problemi.


Esodo 12: 12-13

12  Poiché questa notte attraverserò il paese d'Egitto e colpirò tutti i primogeniti nel paese d'Egitto, sia uomini che bestie; e contro tutti gli dei dell'Egitto eseguirò il giudizio: io sono il Signore.
13  E il sangue sarà per te come segno sulle case in cui sei: e quando vedrò il sangue, ti passerò sopra e la peste non sarà su di te per distruggerti, quando colpirò la terra d'Egitto .
14  E questo giorno sarà per te un memoriale; e la manterrete una festa per il Signore durante le vostre generazioni; la celebrerete per sempre in un'ordinanza.

Salmi 34: 8-11

 O assapora e vedi che il Signore è buono: beato l'uomo che confida in lui.
 O temi il Signore, voi suoi santi, perché non c'è alcun desiderio per quelli che lo temono.
10  I giovani leoni mancano e soffrono la fame: ma coloro che cercano il Signore non vorranno nulla di buono.
11  Vieni, figlioli, ascoltatemi: vi insegnerò il timore del Signore.

1 Pietro 5: 8

 Sii sobrio, sii vigile; perché il tuo avversario il diavolo, come un leone ruggente, cammina, cercando chi può divorare:

Salmi 34:17

17  Il giusto grido e il Signore ascolta e li libera da tutti i loro problemi.

1 Tessalonicesi 5: 17-18

17  Prega incessantemente.
18  Ringrazia in ogni cosa: poiché questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù che ti riguarda.

Glynda Lomax

Lettere di Sant'Agostino



LETTERA 4 


Scritta dopo la precedente. 

Agostino annuncia a Nebridio i progressi, fatti durante il suo ritiro,  nella conoscenza degl'intelligibili (n. 1) per cui è convinto che la  mente è superiore ai sensi (n. 2). 


AGOSTINO A NEBRIDIO 


Contemplazione delle cose eterne. 

1. È assai strano quanto inaspettatamente mi sia accaduto che,  mentre esaminavo a quali delle tue lettere mi fosse rimasto da  rispondere, ne ho trovato una soltanto per cui ero ancora in debito,  nella quale mi chiedi di informarti dei progressi che ho fatti nel  discernere la natura sensibile e quella intelligibile, impiegando tutto  il tempo che fra te credi o insieme con me desideri che io abbia. Ma  io non penso che tu ignori che, se ciascuno tanto più si radica nelle  false opinioni quanto più a lungo e familiarmente si immerge in  esse, questo con molto maggior facilità accade alla mente in  materia di verità. Però in tal modo progrediamo a poco a poco,  come avviene per l'età. Giacché, sebbene grandissima sia la  differenza tra un bambino ed un giovane, nessuno, se lo si è  interrogato quotidianamente fin dalla puerizia, si dirà mai giovane. 

La mente è superiore ai sensi. 

2. Non voglio però che tu interpreti ciò in un senso tale da pensare  che in questo campo io sia giunto, per così dire, ad una specie di  giovinezza intellettuale per il vigoroso appoggio di una più sicura  intelligenza. Sono infatti un bambino ma forse, come si suol dire, di  belle speranze e non cattivo. Mi spiego: agli occhi della mia mente,  stravolti e pieni di affanni per le violente impressioni prodotte dalle  cose sensibili, solitamente procura respiro e sollievo quel modesto  ragionamento, a te ben noto, che la mente e le facoltà intellettive  sono superiori agli occhi e alla comune facoltà visiva. Il che non si verificherebbe se ciò che percepiamo per mezzo dell'intelligenza  non fosse più reale di ciò che vediamo. Ti prego di esaminare  attentamente con me se esista qualche valida obiezione a questo  ragionamento. Intanto io, confortato da esso, allorché, invocato  l'aiuto di Dio, ho cominciato a sentirmi elevare verso di Lui e verso  le realtà assolutamente vere, in certi momenti sono preso da un  così vivo pregustamento delle cose eterne, che talvolta mi  meraviglio di aver bisogno di quel ragionamento per credere  all'esistenza di cose che sono in noi tanto presenti quanto ciascuno  è presente a se stesso. Controlla anche tu (giacché riconosco che in  questo sei più preciso) se per caso io, senza saperlo, non sia ancora  in debito di qualche risposta. Infatti non mi persuade il trovarmi  così all'improvviso libero da un numero tanto grande di debiti di cui  un giorno avevo fatto il conto: sebbene io non dubiti che tu abbia  ricevuto da me delle lettere di cui non ho le risposte. 

Il Sacramento illumina il Mistero



IL MISTERO DEL SANGUE DI CRISTO


La contemplazione del Crocifisso imprime nell'anima salutari ammaestramenti, ardori nuovi per la virtù, per la santità, per la perfezione; rende sensibile, per l'unione alle piaghe, al Sangue ed alla immolazione, la grandezza della Redenzione.
Il Sacramento cementa la contemplazione della Croce e quella della Risurrezione, trasfondendo la vita nuova della rigenerazione.
Il Sacramento illumina il Mistero della Croce rendendolo sensibile per il Sangue, che trasmette e dona la forza per comprendere la vita trasumanata di Cristo.
Il Sacramento conferma tutti gli atteggiamenti di Gesù sulla Croce: Sacerdote, Vittima, Uomo, Dio, immolato da Dio per l'umanità.
Per il Sacramento l'anima ritrova tutta la grazia, tutta la luce, tutta la dottrina, l'amore della vita di Gesù.
Quando ripensiamo a persone o a cose care, a luoghi noti, a vicende tristi, è in noi un rivivere sentimenti di soavità, di tristezza, di compiacenza, di pianto, di gioia o di amore.
Le persone, le cose, le vicende si ravvivano con strana potenza quasi fossero di nuovo presenti all'anima con la loro essenza. E un lavoro dello spirito.
Ma le cose, le persone, le vicende non hanno la potenza di suscitarsi in noi con la loro vitalità. Cristo, sí. Quando pensiamo con amore, con devozione, con riconoscenza alla sua vita privata, alla sua vita pubblica, alla sua Passione, a' suoi Misteri, alla sua misericordia ed al suo amore, Egli trasmette, suscita e alimenta in noi la sua vita vera e reale con l'esuberanza della sua grazia, con la magnificenza della sua luce, con la potenza della sua carità. E quando l'anima lo ha ritrovato vivo e vero in tutti i Misteri della sua misericordia, non le resta che aderirvi e ritornare col pensiero, con il cuore e con lo spirito alle tappe luminose che intensificano la vita e l'unione col Sangue e con l'amore. q. 16 : Santa Pasqua

SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO

La persecuzione sta arrivando



Lunedì 13 giugno 2016


Miei preziosi figli, non vedete cosa sta succedendo nel mondo intorno a voi? L'oscurità sta cominciando a scendere sulla terra e quelli senza la mia luce non vedranno più né capiranno la verità. A coloro che rifiutano la verità ora non verrà concessa la verità in seguito, poiché vengono ceduti all'oscurità. Coloro che mi conoscono ora brilleranno come il sole in questo momento oscuro e subiranno molte persecuzioni.

Guai a quelli che chiamano bene il male e il male cattivo in questo momento, perché la loro fine è la distruzione. Non sarà concesso loro il pentimento perché hanno rifiutato la verità e scelto la menzogna. Non sono miei.

Rimani in Me, rimani in Mia presenza affinché io possa proteggerti da tutto ciò che deve venire, Miei preziosi, poiché molto male viene nel mondo e sarai odiato per amor del Mio Nome, ma quelli che persevereranno fino alla fine saranno salvato.

Preparati alla persecuzione, figli miei, perché arriva. Il nemico è pieno di collera, perché sa di averlo poco tempo fa e desidera la tua anima.

Alzati e rifiuta di lasciarti commuovere dalla tua santissima fede. Mettiti in piedi e proclama audacemente il mio nome, poiché Io stesso ti difenderò e alla fine ti riceverò. Il nemico emetterà leggi contro il mio popolo, ma non sarà in grado di fermare il mio vangelo sulla terra, poiché ho un popolo che è coraggioso e coraggioso! Un popolo che rifiuterà di essere messo a tacere. Non temere quando vedi accadere queste cose, figli Miei, ma gioire per la fine è più vicino e voi state tornando a casa da Me.

Proverbi 1: 24-26

24  Perché ho chiamato e voi avete rifiutato; Ho steso la mia vitae nessun uomo ha considerato;

25  Ma voi non avete dato nulla a tutti i miei consigli e nessuno dei miei rimproveri:

26  Riderò anche per la tua calamità; Deriderò quando verrà la tua paura;

Isaia 60: 1-2

1 Levati, risplendi; poiché la tua luce è venuta e la gloria del Signore è sorta su di te.

 Poiché ecco, l'oscurità coprirà la terra e l'oscurità oscura il popolo; ma il Signore sorgerà su di te e la sua gloria sarà vista su di te.

Isaia 5: 19-24

19  Detto questo, lascia che acceleri e affretta il suo lavoro, affinché possiamo vederlo: e lascia che il consiglio del Santo d'Israele si avvicini e venga, affinché possiamo conoscerlo!

20  Guai a quelli che chiamano il male buono e il male cattivo; che ha messo l'oscurità per la luce e la luce per l'oscurità; che ha reso amaro per dolce e dolce per amaro!

21  Guai a quelli che sono saggi ai loro occhi e prudenti ai loro occhi!

22  Guai a coloro che sono potenti a bere vino e agli uomini forti per mescolare bevande forti:

23  Che giustifica il malvagio per la ricompensa e toglie da lui la giustizia del giusto!

24  Perciò mentre il fuoco divora la stoppia e la fiamma consuma la paglia, così la loro radice sarà come marciume e il loro fiore salirà come polvere: perché hanno gettato via la legge del Signore degli eserciti e hanno disprezzato la parola del Santo d'Israele.

Matteo 24: 8-10

 Tutti questi sono l'inizio dei dolori.

 Allora ti libereranno per essere afflitti e ti uccideranno; e sarete odiati da tutte le nazioni per amor del mio nome.

10  E allora molti si offenderanno, si tradiranno e si odieranno l'un l'altro.

Apocalisse 12: 10-12

10  E udii una forte voce che diceva in cielo: Ora è arrivata la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e il potere del suo Cristo: poiché l'accusatore dei nostri fratelli è abbattuto, il che li ha accusati prima del nostro giorno di Dio e notte.

11  E lo hanno vinto con il sangue dell'Agnello e con la parola della loro testimonianza; e non hanno amato le loro vite fino alla morte.

12  Perciò rallegratevi, o cieli, e voi che abitate in essi. Guai agli abitanti della terra e del mare! poiché il diavolo è disceso a te, avendo una grande ira, perché sa di avere poco tempo.

Daniele 7:25

25  Ed egli pronuncerà grandi parole contro l'Altissimo, e consumerà i santi dell'Altissimo, e penserà di cambiare i tempi e le leggi: e gli saranno dati in mano fino a un tempo, i tempi e la divisione del tempo.

Glynda Lomax.

LA NATURA DEL TEMPO E DELL'ETERNITÀ



L'ignoranza riguardo ai beni eterni e temporali


La vana parvenza 

Alcuni filosofi che considerarono meglio le cose della vita, anche senza riguardo all'eternità, trovarono in esse molte manchevolezze, che dal sapiente imperatore e filosofo Marco Aurelio Antonino furono compendiate in tre e cioè nell'essere, fino al raggiungimento del proprio fine, piccole, mutabili e corruttibili. 
Tutte queste condizioni troviamo disegnate nella manna. Infatti la sua piccolezza era tanta, che, come dice la Sacra Scrittura era minuscola e piccola come una cosa macinata in un mortaio quando si fa polvere; la sua varietà e mutabilità era tanto  notevole che, portata dal campo dove si raccoglieva fino al posto dei Duci, se al principio pesava un quintale, diminuiva e si riduceva ad una piccola misura; per gli uni si condensava, per gli altri si dilatava; la sua durata era tanto corta che non passava un giorno senza che si riempisse di vermi e si corrompesse del tutto. Date tutte queste condizioni, costava molta fatica godere di essa e mangiarla, perché si stancavano nel macinarla bene, nel cuocerla e assoggettarla ad altri trattamenti. Nella stessa maniera i beni di questa vita, con tutte le loro manchevolezze, non si ottengono né si godono senza molta macinatura e fatica. 
Con tutto questo non tutti gustavano delle qualità che aveva la manna per natura sua, perché non cercavano di conoscerle. I peccatori infatti ne avevano un gusto limitato e menomato. Così noi diminuiamo anche il gusto naturale coi nostri vizi, come vedremo a suo luogo. È vero che essa aveva una buona apparenza, perché, come dicono i Settanta Interpreti, essa era simile al cristallo, trasparente e lucido, ma questa è pure la condizione dei beni di questo mondo. Essi hanno cioè splendore ed apparenza, però sono più fragili del vetro; essi sono menomati, variabili ed incostanti ed hanno mille mutamenti; sono corruttibili, caduchi e mortali e solo per lo splendore che mostrano al senso, noi li cerchiamo come eterni e grandi. 

P. Gian Eusebio NIEREMBERG S. J. 

Preghiera dell'abbandono!



Padre, io tua figlia, mi consegno a Te, con tutto il bagaglio delle mie sofferenze, delle mie miserie, delle mie debolezze, delle mie impazienze, delle mie povertà!

Ti presento le mie lacrime, i miei sospiri, le mie gioie, le mie speranze, tutta me stessa e ti dico: prendimi così come io sono e trasformami come Tu mi vedi e mi vuoi!

Io abbandono nelle tue braccia misericordiose la creatura che io sono, perché Tu la fortifichi con la potenza del Tuo Spirito, perché Tu la purifichi con la tua grazia liberante e sanante, perché la illumini con la tua luce, perché Tu la conduca e la diriga nelle vie della conversione e della salvezza!

Padre Santo, Padre mio, non lasciarmi cadere in tentazione, liberami dal male, da ogni male, non permettere che io mi allontani mai da Te, dal tuo sguardo amoroso e misericordioso!

Ti adoro, Padre, ti benedico, ti lodo, ti glorifico nella gloria degli Angeli e dei Santi e con la Vergine Immacolata, con Gesù Salvatore del mondo, con lo Spirito Paraclito! Amen!

AMERICA, AMERICA, TI INVIO QUESTO MIO ULTIMO APPELLO!



Dio vede e provvede, non sciupate il vostro tempo in cose inutili ma cercate Dio e il Regno dei Cieli.
Mostrerò a tutti coloro che verranno a Me, il mio amore infinito e la grandezza che possiedo.

Figli di Gerusalemme, o voi che Mi seguite con candore e ardore nell’amore, in verità vi dico: Il tempo viene a voi, in Me benigno, mentre arriva nella maledizione di Satana per chi è con lui, al suo seguito.
La relazione tra Cielo e Terra è in atto, il Dio dell’Eterno Amore viene a sollevare a Sé ogni sua creatura per ridonarle la vita in Sé.
Piogge torrenziali, grandi alluvioni, terremoti e fuoco avvolgeranno tutta la Terra, … è tempo del raccolto, è tempo di far nuove tutte le cose.
La Terra ha perso il suo splendore in Me, la sua agonia è nella maledizione dell’uomo in Satana, ma è giunto il tempo di purificare ogni maledizione e mettere benedizioni infinite. Dio attende il passo dell’avversario per intervenire, la sua ira sarà grande e grande sarà il dolore per chi si è messo contro di Lui, il Creatore.
America, America, dove hai messo il tuo cuore? Dov’è la tua fede in Me?
Hai dimenticato il mio canto d’amore,
ti sei avvinghiata al nemico e a lui hai donato il tuo cuore.

Mi hai voltato le spalle, ti sei resa debole, ora diverrai schiava dei tuoi nemici. Non hai protetto il tuo cuore in Me, lo hai aperto alle intemperie, ti sei resa facile preda di Satana.
Ti ho richiamato in tutti i modi, ti ho urlato la mia Giustizia, ho cercato di fermare la tua ascesa infernale, ma Mi hai ignorato preferendo ascoltare le maledette seduzioni del nemico infernale, il Diavolo!
Non Mi vuoi più, il tuo vedere è nelle cose di questo mondo, gioisci nel peccato, … perderai la tua potenza e striscerai come i serpenti, ti riempirai di polvere e sputerai sudore.
Ho mandato a te un uomo perché potessi risollevarti, ma nulla di ciò che è buono tu gradisci, sei ormai imbevuta del veleno di Lucifero.

Povera America! Poveri uomini o voi tutti che avete tolto la roccia da sotto i vostri piedi per posarli sulla sabbia … sarete inghiottiti dal vostro stesso male.
Ti invio questo mio ultimo appello, o America, ritorna in fretta a Me!
è urgente la tua conversione e la tua supplica alla mia misericordia; risollevati ora,
non c’è più tempo per patteggiare, il nemico è già alle tue spalle.
Verranno giorni terribili per voi se non vi risolleverete a Me.

Dio, l’Unico Re dell’Universo!
Carbonia 24.07.2020

domenica 26 luglio 2020

LA MIA LOTTA SPIRITUALE



Brevissima biografia . Elisabetta Szanto, vedova di Carlo Kindelmann nata nel 1913 in Ungheria e deceduta l’11 aprile 1985 a Erd vicino Budapest, madre di 6 figli. Ha lavorato, dopo la morte del consorte in fonderia per sfamare la famiglia. Dal 1961 al 1981 il Signore Gesù Cristo e la sua Vergine Madre le parlano e le affidano il Messaggio della Fiamma d’Amore del Cuore Immacolato di Maria, da diffondere in tutto il mondo. Con la Fiamma dell’amore del Cuore Innamorato di Maria, si può accecare Satana, liberando così dai suoi malefici lacci, le anime impigliate nelle sue trappole… e renderle coscienti di camminare sulla strada della loro salvezza. 


" DA TANTO TEMPO TI ASPETTO " 

Le vie del Signore, sulle quali Egli ci guida, non si interrompono mai; siamo solo noi che fuorviamo. Anche io mi sono allontanata dalla giusta via. Le numerose preoccupazioni e il lavoro, diventato troppo faticoso in seguito alla vedovanza, hanno logorato il mio raccoglimento spirituale e piano piano mi hanno allontanata da Dio. Il continuo lavoro per la sopravvivenza ha minacciato la solidità della mia fede. La lotta di ogni giorno mi ha messo davanti il grande interrogativo: a che cosa ti serve una grande famiglia? E ciò che prima era sacro davanti a me e scopo della mia esistenza ora mi appariva vuoto, insignificante e senza senso. Mi mandavano da un posto di lavoro ad un altro. Allora aumentava la miseria in famiglia e cresceva la tentazione. Il maligno mi disturbava continuamente con riflessioni del genere: "Perché ti illudi? Da molto ti saresti arresa, ma non sai che cosa dire ai tuoi figli. Come puoi raccontare loro quello che nemmeno tu credi? Togliti questa maschera, vedrai che sollievo! E questo è il più difficile passo della tua vita. Tanto i tuoi figli arriveranno da soli a capire ciò che tu tieni nascosto". Allora mi sono scossa e per un attimo è riaffiorato nella mente il pensiero di Dio che prima si era offuscato. Da quel momento è iniziata nella mia anima una grande e tremenda battaglia. Ho implorato Dio. È cominciata una indescrivibile lotta spirituale, impossibile ad esprimere con parole; raccapricciante, snervante, lunga lotta che tra le tante preoccupazioni ha corroso il mio spirito per lunghi anni. Andavo lo stesso alla S. Messa, ma per me era diventata una cerimonia vuota e faticosa. 

In quel periodo il mio orario di lavoro cambiava a giorni alterni e ho dovuto lavorare anche di domenica. I ragazzi andavano alla S. Messa la mattina e io la sera. È stato meglio perché così non si sono potuti accorgere della mancanza di raccoglimento della loro mamma. Seguivo la S. Messa con noiosi sbadigli e non riuscivo a pregare; perciò un giorno ho deciso di non andarci più, poiché si trattava solo di sbadigliare. Un mattino i ragazzi sono andati alla S. Messa e io non mi sono preoccupata di fare altrettanto, anzi, ho iniziato a fare il bucato grosso. Frattanto si avvicinava la sera e i figli mi hanno ricordato: "Mamma, sono le cinque e mezza!" La loro sollecitazione mi aveva un po' seccata, ma a qualche minuto alle sei il maggiore mi ha detto: "Sbrigatevi"! Questo richiamo mi ha scossa. Sono andata alla S. Messa, ma non sapevo come rivolgermi a Dio. Per tutto il tempo mi sono distratta pensando quanto fossi sciocca. Perché faccio il digiuno suggerito dalla regola del Carmelo? È un'abitudine senza significato. Meglio lasciare tutto. Ho anche deciso di smettere l'astinenza dalla carne poiché era già tanto scarso il mio nutrimento (ho sempre seguito questa regola per consuetudine senza difficoltà). Quando sono arrivata a casa, nemmeno io so come, mi sono venuti tra le mani i salmi della Madonna; li ho aperti e ho incominciato a pregare e mentre prima elevavano il mio spirito a Dio ora mi sembrava solo una ripetizione di parole. Ho preso il mio vecchio libro di meditazioni, ma mi sono sforzata inutilmente, poiché ero circondata da un lungo rigido silenzio. Sono scoppiata in lacrime. Dio mi ha abbandonata! Avevo la mente invasa da ossessioni spirituali insieme a pensieri che a descriverli sarebbero bestemmie. Vorrei ripeterne uno con una sola parola, ma non ne ho il coraggio. In questa lotta il maligno ha fatto sentire frasi orribili nella mia anima: "Ho permesso queste cose per convincerti a non lottare più". Non continuo a raccontare ancora, tanto non si può esprimere con le parole il mio straziante stato d'animo. Tale lotta è durata dentro di me per circa tre anni fino al momento in cui un giorno mia figlia C. mi ha detto: "Oggi alle ore due ci sarà il funerale del dottor X.".  

Questo mi ha colpito profondamente il cuore. Era già l'una e mi sono vestita in fretta per non fare tardi. Quando sono giunta nella camera mortuaria sono scoppiata in lacrime. Ho pensato: ora egli sta bene. Era un vero carmelitano. Con la sua vita santa è stato per noi di esempio. Ma io saprò imitarlo? "Non piangere!" Ho sentito dalla sua voce piena della dolcezza che hanno solo le anime salvate: "Ritorna nel Carmelo!" 

Il giorno successivo era domenica, 16 luglio, festa della Madonna del Carmelo e festa della consacrazione della nostra chiesa. Dal mattino fino alla sera mi sono trattenuta in chiesa e con molta difficoltà sono riuscita a confessarmi. Una terribile aridità spirituale divorava la mia anima; non sentivo pentimento alcuno. Ho recitato meccanicamente la penitenza avuta e, mentre i miei pensieri vagavano, riflettevo: questa moltitudine di gente loda la Vergine Madre, ma a me non viene in mente di fare altrettanto. Il pensare al fratello X. mi alleggeriva lo spirito e mi spronava a recarmi presso l'altare della Santa Vergine. Frattanto risuonavano in me le seguenti parole: "Vai ed inginocchiati davanti a Lei". Io sono andata, ma la mia anima non trovava alcun sollievo. 

Era quasi sera quando sono arrivata a casa dove mi ha sorpreso un sentimento particolare, come se avessi lasciato nel Carmelo la mia anima torturata. 

Benché la cena fosse il mio primo desinare di quel giorno, ho cominciato a mangiare contro voglia. Di nuovo mi ha assalito il maligno tentatore: "A che cosa serve fare tante sciocchezze? Riposati e mettiti calma". Sono uscita, con il cuore gonfio, nel giardino, dove, nella pace della notte, è iniziato il diluvio delle mie lacrime. Sotto il cielo stellato mi sono raccolta in preghiera, con profonda devozione, davanti alla statua della Vergine di Lourdes, ivi collocata. Il giorno dopo mi sono recata nella piccola cappella da me preferita, dove andavo da giovane insieme con i miei bambini e dove ero solita incontrare il fratello X. Anche allora sono stata guidata dal ricordo della sua devozione in quel luogo di raccoglimento. Strada facendo ho incontrato alcuni conoscenti che si compiacevano di me come mammina esemplare. Questo mi è dispiaciuto molto ed ho sentito che adesso il maligno mi tentava con la vanità. Con il cuore imploravo: "Madre mia del Cielo, non mi abbandonare! Non voglio più esserti infedele. Tienimi stretta. Ho paura di me stessa poiché cammino su una strada incerta! Durante la S. Messa ho implorato il Signore Gesù perché perdonasse le mie colpe! Non avevo il coraggio di presentarmi alla Sacra Mensa, ma una persona seduta accanto a me, mi ha presa per il braccio e mi ha detto: "Andiamo, è ora!" In quei giorni ricevetti delle grazie come quelle che il Signore dà a chi è debole e convalescente. Una suora era vicino a me in ginocchio: "Mi metto vicino a lei affinché diventi santa anche io". Sapevo che lei vedeva e sentiva in me il Signore Gesù. Dopo, ho camminato sempre con gli occhi pieni di lacrime. Il mio amore per il Signore Gesù e il sentimento del profondo pentimento hanno provocato copiose lacrime. Non volevo guardare più il mondo, e cercavo solo il silenzio affinché potessi sentire di continuo la voce del Signore. Da allora Egli ha cominciato a parlarmi. Oh! Questi colloqui interiori così semplici! 

L'ho pregato affinché mi facesse immergere nel mare della sua grazia chiedendo con fervore che attirasse a sé anche i miei figli. Egli mi ha promesso che se avessi chiesto con perseveranza, mi avrebbe esaudita. Mentre ero immersa nella profonda adorazione il maligno mi ha parlato cosi: "Credi tu in questo suo potere? Se l'avesse lo userebbe per fare piacere a se stesso". E stato per me un orribile schiaffo. Il mio cuore è stato stretto da una morsa. Nel frattempo è apparso il volto del Signore davanti ai miei occhi spirituali e mi ha parlato così: "Guarda il mio viso straziato! Il mio corpo santo martoriato! Non ho sofferto per la salvezza delle anime? Credi e adora!" 

Allora si è risvegliata in me la fede, la speranza, la carità. Ho chiesto a Lui di non lasciarmi straziare mai più dal maligno e di incatenarmi stretta ai suoi piedi santi affinché potessi restare soltanto presso di Lui; solo così sarei stata al sicuro. Egli mi ha chiesto di rinunciare a me stessa, a tutto, perché sono troppo distratta dalle cose del mondo. Mi sono ripromessa allora di adempiere a ciò con tutta la mia forza. 

Dopo, tutto è cambiato attorno a me e mi sono sempre più avvicinata a Lui. Egli continuava a sollecitarmi: "Grandi grazie desidererei darti, ma devi rinunciare totalmente a te!" Erano parole difficili per la mia intelligenza, perciò ho domandato: "Sarò capace di questo?" "Tu devi solo volerlo, il resto affidalo a Me!" Mi sono dibattuta a lungo finché il Signore ha illuminato il mio spirito e mi ha condotta passo per passo. Quante rinunzie ho dovuto compiere in seno alla famiglia! 

Finché sono vissuta con il mio ultimo figliolo, non erano chiari nella mia mente la ragione e il valore delle mie rinunce. Nella mia casa ho dovuto stringermi sempre di più per far posto ai miei figli mano a mano che si formavano una famiglia. E’ stata una soluzione che mi ha pesato molto, perché ho fin troppo diviso il mio appartamento di quattro stanze. La grande sala da pranzo era rimasta di mia proprietà. Ho rinunciato anche a quella, ma con molta difficoltà. Quando ho sgombrato la stanza, i ricordi cari e tristi del passato hanno assalito i miei pensieri. Passavano davanti a me i tanti avvenimenti familiari, le intime sere di Natale, i matrimoni, i festeggiamenti, i battesimi dei nipotini, la povera tavola del periodo di indigenza quando, per anni, la imbandivo con fette di pane spalmato di strutto per prima colazione, con piatti di verdure senza carne, contornati di belle mele lucidate e collocate vicino a ogni piatto. Ho sempre messo bene la tavola affinché i bambini non si sentissero nella miseria. Ero continuamente allegra con loro, ma piena di preoccupazioni, con un senso di angoscia nell'anima e con i pensieri gravi per il sostentamento della famiglia. Anche questa stanza era così cara al mio cuore da rendere ancora più pesante la rinuncia. 

È stato poi necessario trasferirmi in un'altra camera e ho pensato di farne il mio nido nel quale la memoria ritrovava tanti momenti della vita passata. Era stata la camera dei bambini dove ora sarei vissuta serena e tranquilla senza dover traslocare ancora. Invece, essendosi sposato il figliolo più piccolo, ho dovuto provvedere un alloggio anche a lui e rinunciare pure a questa stanza, piena di tanti cari ricordi. Sentivo che il Signore chiedeva ancora un sacrificio perché diventassi del tutto povera. Quanti avvenimenti accaduti in quella camera affioravano alla mia memoria! Le malattie dei bambini, le tante veglie notturne per assisterli, le molteplici birichinate, i baccani, le intime ore trascorse insieme nella lettura e, infine, le preghiere della sera. Ogni pensiero scaturiva dal mio cuore come ricordo doloroso. Il Signore però mi sollecitava: "Rinuncia completamente a te stessa". Allora ho distribuito tutto ai miei figli, affinché nulla mi legasse a questo mondo. Dopo ho pensato di aver fatto una cosa insensata. Non mi rimaneva nemmeno un posto dove poter tranquillamente riposare la testa. 

La voce del Signore chiedeva sempre: "Rinuncia a te stessa!" 

Tutto attorno a me era diventato buio e triste. Ora che cosa faccio per me stessa? È venuto il maligno con tono sorridente: "Non ti scoraggiare, non sei ancora tanto vecchia, concediti un buon riposo, vestiti bene, divertiti e, se hai occasione, sposati! Non è vergogna questo. Allora avrai di nuovo una casa e apparterrai a qualcuno. La tua coscienza può essere tranquilla; hai fatto il tuo dovere di madre". 

Il sangue è affluito al mio viso e veramente mi sono sentita tanto avvilita ... La mattina successiva mi sono gettata davanti all'altare esclamando: "Signore, Tu sai che mi sono incatenata ai tuoi santi piedi, dai quali non voglio muovermi. Perché mi hai lasciata così sola?" "Per il bene della tua anima. Anche io ho lottato nella mia agonia ore intere, solo, e a te anche questa piccola cosa è così pesante? Sopporta anche il resto!" 

Io, che fino ad allora avevo provveduto al governo della casa, ho parlato così alla mia figlia C.: "D'ora in poi sarai tu la piccola massaia, io non cucinerò più!". Ella mi ha guardata sorpresa e io ho continuato: "Che cosa farò d'ora in poi? Farò quello che mi chiederete e mangerò quello che mi darete". Ella mi ha detto: "Mamma siete come una donna eremita". Frattanto è entrata anche M., la figliola minore, la quale ha due bambine piccole. Diceva di dover andare a lavorare perché con un solo stipendio non potevano vivere (il marito è professore).  

Allora ho rinunciato in suo favore al lavoro di cooperativa (pittura di plastica), che eseguivo a casa e che mi procurava un po' di profitto, perché lei potesse lavorare a casa senza allontanarsi dai bambini. Per me è stata l'ultima rinuncia. Tutto ciò è avvenuto in pochi giorni. Ho dovuto compiere presto tutti questi sacrifici perché il Signore mi sollecitava: "La tua volontà è libera, lo non ti obbligo, solo se tu lo vuoi puoi donarti e abbandonarti completamente a Me con piena fiducia. Il tuo abbandono ha valore solo se ti affidi interamente e fiduciosamente a Me. Credi che non possa restituirti tutto quello che hai lasciato? Se tu sapessi quali ricchezze ti attendono!" Tra me e il Signore si è svolto un simile dialogo. 

Quando queste rinunzie sono maturate nel mio intimo, era sabato 10 febbraio 1962. Il giorno dopo era la festa della Madonna di Lourdes. Quel giorno, nel primo pomeriggio, mi sono ritirata dal chiasso familiare perché il mio spirito bramava il silenzio; a casa questo non c'era più. Il Signore Gesù ha voluto che tutto si fosse svolto in tal modo. In questo bel giorno di domenica una grande folla affluiva al santuario di Mariaremete e i fedeli devoti entravano anche nella nostra chiesa di S. Spirito. Anche io ero inginocchiata in mezzo alla folla e, dopo una breve adorazione, ho fatto un resoconto al Signore: "Gesù mio, sono qui. Mi sono completamente distaccata dal mondo come Tu desideravi. Tra noi non deve aver posto nemmeno un capello. Ti piaccio ora? O Signore mio, come sono miserabile. È stata tanto difficile la rinuncia. Tu sai quanto è umiliante vivere così!" Il Signore ha risposto: "Così devi vivere d'ora in poi, nella più grande umiliazione". Io gli ho chiesto: "Mi accetti ora?" Il Signore non mi ha fatto udire altro; solo un grande silenzio ha avvolto il mio spirito. Con la testa china sono rimasta assorta in Lui pensando che cosa mi avrebbe detto ancora. Sentivo che questa rinunzia a tutto, mi portava vicina al Signore. La mia quiete ora non era più disturbata da nulla. 

Spirito di verità



Forma in noi un'anima innamorata della verità. di tutta la verità, della verità infinita.  
Donaci l'amore alla verità oggettiva, e preservaci dalla tentazione di accaparrarla, di riformarla a nostro talento. Ispiraci il rispetto per la verità, la sollecitudine di custodirla in tutta la sua purezza, nella sua integrità.  
Rendici appassionati della verità, disposti a fare qualunque sforzo per cercarla e raggiungerla.  
Abbatti in noi tutte le muraglie che ci costruiamo istintivamente e che rischiano di nasconderci il vero.  
Difendici da tutte le rivendicazioni dell'amor proprio che fanno ostacolo alla nostra adesione alla verità.  
Fa' che abbiamo sempre il coraggio di preferire la verità ai nostri gusti personali, alle nostre idee preconcette, ai nostri desideri più nascosti.  
Donaci una intelligenza disposta ad aprirsi largamente, ad accogliere la verità e farla nostra con gioia.  
Aumenta il nostro zelo per diffondere la verità e renderle testimonianza.  
Fa' che scopriamo l'assoluto della verità nella persona di Cristo.  
Attirandoci alla verità, stringici più intimamente a Colui che ha detto: " Io sono la verità".