lunedì 1 luglio 2024

CUORE DI MARIA - "CORREDENTRICE" 1

 


Oltre le sublimi caratteristiche personali e operative del Cuore Immacolato di Maria, che è Cuore di Madre, di Vergine, di Figlia, di Sposa, conosciamo anche quella caratteristica personale e operativa al massimo che la Madonna ha avuto, soffrendo senza misura per l'intero svolgimento e compimento della Missione salvifica universale. Per questa missione della nostra Redenzione, infatti, Ella ha avuto, appunto, il Cuore di "Corredentrice", ossia un Cuore particolarmente grande e tutto materno per operare alla salvezza dell'intera umanità colpita dal marchio del peccato originale dei Progenitori.  

   "Corredentrice": termine teologico semplice e preciso (che dispiace molto all'eresia protestante) che esprime l'attività più dolorosa e più caritativa per la nostra redenzione, svolta da Maria Santissima personalmente e direttamente quale cooperatrice attiva generosissima, per svolgere e portare a termine l'opera salvifica redentiva svolta primariamente dal Redentore universale, Gesù Salvatore, suo divin Figlio.  

Nel portare avanti la redenzione universale, in effetti; Gesù, il Redentore, operava in proprio, immolando il proprio corpo flagellato, dissanguato e crocifisso, mentre Maria, la Corredentrice, operava immolando il proprio cuore e la propria anima trapassata dalla spada del dolore immane (Lc 2,15), in cooperazione dolorosa attiva, personale e diretta, ma legata in subordine all'attività del Redentore: ambedue operavano in unità inseparabile di dolore salvifico, per volontà di Dio, volendo ridonare all'umanità in peccato la vita della grazia divina per conseguire la salvezza eterna.  

   La figura e l'opera di Maria Corredentrice hanno la loro controfigura nella prima donna della famiglia umana, Eva, sposa del primo uomo, Adamo. Ambedue, Adama ed Eva, sono stati creati direttamente da Dio, come è descritto nel primo libro della Sacra Scrittura, il libro della Genesi (cfr. 2,7-25).  

Adamo ed Eva erano i progenitori e capostipiti del genere umano, ma, tentati dal serpente, ebbero la disgrazia di cadere volutamente nella colpa originale, opponendosi alla volontà di Dio per fare la volontà del serpente tentatore, nel giardino dell'Eden, credendo alle sue false promesse (cfr. Gn.3, 1ss).  

Proprio la prima donna, Eva, imprudente nel parlare con il serpente tentatore, si fece ingannare e sedurre da lui, e finì con l'obbedirgli, mangiando il frutto dell'albero proibito da Dio, coinvolgendo quindi anche Adamo nell'inganno seduttore del serpente, finito appunto con la tremenda caduta anche di Adamo.  

Con tale orribile caduta, i Progenitori dell'intera umanità compromisero la salvezza eterna di tutto il genere umano che, per questo peccato delle origini, veniva destinato all'inferno eterno, secondo la giustizia di Dio. Ma, nella sua misericordia infinita, Dio volle comunque stabilire l'opera della Redenzione universale per mezzo di una "nuova Eva" e di un "nuovo Adamo" (cfr. Gn.3,15).  

Maria è la nuova Eva, Gesù è il nuovo Adamo: essi ebbero appunto la missione di riparare la caduta dei nostri Progenitori con il sacrificio cruento redentivo per l'espiazione di tutti i peccati dell'umanità. In tal modo, la loro dolorosissima espiazione ha offerto a tutti gli uomini «di buona volontà» (Lc 2,14) la grazia della salvezza eterna con l'entrata nel Regno dei cieli riaperto dalla Passione e Morte di Gesù Redentore, strettamente unite alla Compassione materna di Maria Corredentrice.  

Nello svolgimento dolorosissimo della Missione redentrice, Gesù, il nuovo Adamo salvatore, ha riparato la rovina operata dal primo Adamo, capostipite peccatore, mentre Maria, la nuova Eva salvatrice, ha riparato la rovina operata dalla prima Eva peccatrice. La rovina della caduta nel peccato originale da parte dei nostri progenitori, ha comportato l'esigenza della riparazione anche di tutte le conseguenze terrificanti dei peccati e delitti dell'intera loro discendenza, ossia di tutta l'umanità peccatrice che durerà fino alla fine dei tempi, fino alla parusia.  

Come nella caduta originale la responsabilità primaria è stata quella di Adamo peccatore, e la responsabilità strettamente collegata è stata quella di Eva peccatrice, così nell'operare la Redenzione del genere umano la responsabilità primaria è stata quella di Gesù, il nuovo Adamo Redentore, mentre la responsabilità secondaria è stata quella di Maria, la nuova Eva Corredentrice, a Lui indissolubilmente unita nell'obbedienza totale e perfetta al disegno di salvezza di Dio.  

Come il primo Adamo peccatore e la prima Eva peccatrice, ingannati e sedotti dal serpente tentatore, hanno operato sempre insieme: la terribile caduta nella colpa originale, così il secondo Adamo Redentore e la seconda Eva Corredentrice, fedeli al piano redentivo del volere di Dio, hanno operato sempre insieme l'opera salvifica universale, svolta sulla terra nel Medio Oriente.  

Per questo Maria Santissima, già nel progetto originario di Dio, doveva avere il Cuore di Madre Corredentrice universale, un Cuore tutto materno e tanto grande per poter svolgere, in unione con il Figlio, - primario Redentore universale - l'immensa e dolorosissima missione della Redenzione universale a salvezza eterna dell'intera adamitica discendenza umana «di buona volontà» (Lc 2,14).  

Padre Stefano Manell

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